Nota di Aggiornamento al Documento Unico di Programmazione. Provincia di Foggia

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1 DUP Principio contabile applicato alla programmazione Allegato 4/1 al D.Lgs. n. 118/2011 Nota di Aggiornamento al Documento Unico di Programmazione Approvata con deliberazione del Consiglio provinciale n.6 del 30 aprile 2019 Provincia di Foggia

2 1 Premessa La pianificazione strategica e la programmazione operativa comporta un insieme di decisioni e di azioni idonee a influenzare attivamente la dinamica di un sistema complesso orientandolo verso determinati fini. La logica della pianificazione strategica privilegia le relazioni con l ambiente esterno e la focalizzazione/selettività della gestione della complessità aziendale. Non si ha pianificazione e/o programmazione se non si mira a conseguire obiettivi prefissati. I sistemi di pianificazione, programmazione e controllo (PCC) consentono al management di indirizzare la gestione aziendale e verificare, a intervalli variabili, che essa si stia svolgendo secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità in modo da favorire il raggiungimento delle finalità istituzionali e il soddisfacimento delle attese dei portatori istituzionali di interesse. La finalità del sistema di pianificazione e programmazione è di: definire in maniera organica quali sono i risultati da raggiungere (obiettivi) e il percorso da compiere; supportare i processi decisionali, favorendo la verifica di coerenza tra risorse e obiettivi, in funzione del miglioramento del benessere dei destinatari diretti e indiretti (creazione di valore pubblico); comunicarli ai membri dell organizzazione e ai diversi stakeholder; guidare la gestione. Aumentare la probabilità che l Ente raggiunga gli obiettivi fissati in modo efficiente, efficace, economico, etico, sostenibile ed equo; migliorare la consapevolezza e responsabilizzare il personale, ai diversi livelli organizzativi, rispetto agli obiettivi dell amministrazione, guidando i percorsi realizzativi e i comportamenti dei singoli; controllare lo stato di raggiungimento degli obiettivi strategici e operativi; favorire l apprendimento organizzativo e il miglioramento continuo. Essa conduce sempre alla definizione di ipotesi probabili circa le combinazioni possibili fra bisogni pubblici e le risorse e capacità di realizzare politiche, programmi, progetti, servizi in grado di soddisfarli Bisogni Risorse Sistema di pianificazione programmazio ne Ipotesi Politiche, programmi, progetti, servizi Gestione Soddisfazione bisogni Capacità Al fine di creare le condizioni affinché le strategie della Provincia di Foggia siano attuate è stato necessario: definire i piani di azione, i ruoli e le relative responsabilità; individuare e assegnare gli obiettivi strategici e operativi; specificare i relativi indicatori e target; collegare le risorse necessarie e chiarire le relative fonti di finanziamento; fissare le modalità di monitoraggio e rendicontazione della strategia.

3 2 Gli attori del processo strategico sono: Definizione della strategia Organo d indirizzo politico amministrativo Attuazione della strategia Apparato amministrativo (in primis dirigenza) Monitoraggio della strategia OIV (D.lgs. 150/2009) Il principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio (d.lgs. n. 118/2011 e s.m.i.) afferma che: La programmazione è il processo di analisi e valutazione che, comparando e ordinando coerentemente tra loro le politiche e i piani per il governo del territorio, consente di organizzare, in una dimensione temporale predefinita, le attività e le risorse necessarie per la realizzazione di fini sociali e la promozione dello sviluppo economico e civile delle comunità di riferimento. Il processo di programmazione - che si svolge nel rispetto delle compatibilità economicofinanziarie, tenendo conto della possibile evoluzione della gestione dell Ente, e che richiede il coinvolgimento dei portatori di interesse - si conclude con la formalizzazione delle decisioni politiche e gestionali che danno contenuto a programmi e piani futuri riferibili alle missioni dell Ente. La necessità di estendere al medio periodo l orizzonte delle decisioni da assumere e delle verifiche da compiere va al di là, quindi, del carattere autorizzatorio del Bilancio di previsione e ha significato per l Ente porre attenzione all affidabilità e incisività delle politiche e dei programmi, alla chiarezza degli obiettivi e al corretto ed efficiente utilizzo delle risorse. Gli attori del processo di pianificazione e programmazione sono: Organo di indirizzo politico-amministrativo, al quale compete l esercizio della funzione di indirizzo e la definizione degli obiettivi da perseguire e dei programmi da attuare; Dirigenti di vertice e dirigenti titolari di Centri di Responsabilità dell attività amministrativa, della gestione e dei relativi risultati; Dirigenti e i titolari di posizioni organizzative che partecipano al processo di programmazione, contribuendo a definire risorse e obiettivi nella fase top down e successivamente in quella di bottom up, al processo di monitoraggio e infine alla valutazione, sia come soggetti valutatori sia come soggetti valutati. Sulla base di queste premesse, la nuova formulazione dell art. 170 del TUEL, introdotta dal D.Lgs. 126/2014 e del Principio contabile applicato della programmazione, Allegato n. 4/1 del D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm., e dell art. 169, comma 3-bis del TUEL introducono due elementi rilevanti ai fini della presente analisi: Il DUP rappresenta lo strumento che permette l attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e, nell intenzione del legislatore, consente di fronteggiare in modo permanente, sistemico ed unitario le discontinuità ambientali e organizzative. In quest ottica esso costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione; Il PEG è deliberato in coerenza con il Bilancio di Previsione e con il Documento Unico di Programmazione. Al PEG è allegato il prospetto concernente la ripartizione delle tipologie in categorie e dei programmi in macroaggregati, secondo lo schema di cui all'allegato n. 8 al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e successive modificazioni. Il piano dettagliato degli obiettivi di cui

4 3 all'art. 108, comma 1, del TUEL e il Piano della performance di cui all'art. 10 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 e successive modificazioni, sono unificati organicamente nel PEG. Occorre, inoltre, ricomprendere nella suddetta analisi gli elementi evidenziati dalla riforma ex d.lgs. n. 74/2017: riallineamento temporale del ciclo della performance con il ciclo di programmazione economico-finanziaria e con la programmazione strategica; maggiore attenzione al livello alto della pianificazione e alla centralità della performance organizzativa. La suddetta analisi impone una forma di raccordo per evitare una duplicazione di documenti con contenuto analogo all interno dell Ente, pur rilevando un disallineamento temporale per l adozione degli stessi. La Provincia di Foggia applica, a regime dall anno 2019, il principio contabile della programmazione mediante processi di armonizzazione dei diversi sistemi, curando il collegamento con il Ciclo della pianificazione strategica, il Ciclo di bilancio, il Ciclo di gestione della performance e il Piano di prevenzione della corruzione e trasparenza. I caratteri rilevanti della programmazione della Provincia di Foggia, propri dell ordinamento finanziario e contabile delle amministrazioni pubbliche, sono di conseguenza fatti coincidere nella valenza pluriennale del processo, nella lettura non solo contabile dei documenti e nel coordinamento e coerenza dei vari strumenti della pianificazione e programmazione (DUP - PEG-PIANO DELLA PERFORMANCE PIANO DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E TRASPARENZA). Integrazione pianificazione strategica, programmazione di bilancio, piano della performance e piano di prevenzione della corruzione e trasparenza: D U P Ciclo di bilancio L. 196/2009 d.lgs. 267/2000 d.lgs.118/2011 s.m Ciclo della pianificazione strategica (Linee programmatiche di mandato) d.lgs. 286/1999 Piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza l. 190/ d.lgs. 97/2016 Ciclo della performance (d.lgs.150/ 2009) obiettivi generali programmazione strategica sviluppa e concretizza le Linee programmatiche di mandato obiettivi strategici sezione strategica (SeS) del Dup, su base triennale obiettivi specifici contenuto programmatico sezione o- perativa (SeO) del DUP supporto del processo di previsione definito sulla base degli indirizzi generali e degli obiettivi strategici fissati nella SeS, su base triennale e annuale Nota integrativa al Bilancio PEG-Piano della Performance La pianificazione strategica della Provincia di Foggia, dopo l analisi delle condizioni esterne e interne all Ente e del contesto di riferimento nazionale e regionale ha portato, con il necessario coinvolgimento della compagine organizzativa, alla definizione di Aree, temi e sottotemi

5 4 strategici, unitamente a obiettivi strategici, scaturiti dalla Linee programmatiche di mandato del Presidente Nicola Gatta. Gli stessi sono stati allocati nella sezione strategica (SeS) del DUP Con riferimento ad ogni obiettivo strategico sono stati individuati obiettivi operativi (distinguendo quelli strategici perché prioritari, da quelli operativi). Gli stessi sono stati allocati nella sezione operativa (SeO) del DUP Si è ritenuto, altresì, di implementare la programmazione con gli obiettivi strategici previsti dal PTPCT Ciascun obiettivo (strategico e/o operativo) coinvolge una, ovvero, più strutture dell articolazione organizzativa dell Ente, qualora la realizzazione dell intervento richieda azioni trasversali. Inoltre, sono stati previsti tre livelli di risultato: Impatto, Outcome e Output, in relazione, rispettivamente, a Area Strategica, Obiettivo Strategico, Obiettivo Operativo a cui sono stati associati indicatori di risultato e relativi target, allo scopo di renderli misurabili (Controllo strategico e Controllo di Gestione). Agli obiettivi operativi andrà affiancata anche tutta l attività ordinaria a carattere permanente e ricorrente, (che sarà dettagliata in sede di PEG-Piano della performance) che pur non avendo necessariamente un legame diretto con gli obiettivi individuati, rientra nell obiettivo generale di continuo miglioramento dell attività della struttura in termini di efficienza ed efficacia. Il processo di armonizzazione del bilancio consiliare, avviato nel corso dell anno 2016 secondo i principi e con le modalità definite dalle disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio di cui al decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118, ha comportato la modifica della struttura del bilancio, mediante l introduzione della classificazione delle spese in funzione delle Missioni e dei Programmi definiti dal decreto. Le Missioni rappresentano le funzioni principali perseguite dalle Amministrazioni utilizzando risorse finanziarie, umane e strumentali ad esse destinate; sono definite in base al riparto di competenze stabilito dagli articoli 117 e 118 della Costituzione, assumendo come riferimento le Missioni individuate per lo Stato. I Programmi rappresentano gli aggregati omogenei di attività volte a perseguire gli obiettivi istituzionali definiti nell ambito delle Missioni. La denominazione del Programma riflette le principali aree di intervento delle Missioni di riferimento, consentendo una rappresentazione di bilancio, omogenea per tutti gli enti pubblici, che evidenzia le politiche realizzate da ciascuna amministrazione con risorse pubbliche. Il DUP segue tale classificazione, collocando gli obiettivi da realizzare all'interno delle singole Missioni e Programmi di spesa. L elaborazione del DUP è stata coordinata dal Segretario generale, condividendo con i Dirigenti gli obiettivi e le azioni strategiche da sviluppare nel triennio A seguito dell approvazione del Bilancio di Previsione , si procederà alla definizione degli interventi annuali nei quali si articolano e si concretizzano le azioni strategiche, definendone il peso, le risorse e le responsabilità organizzative connesse, mediante l approvazione del PEG-Piano della performance definitivo

6 5 IL DUP (NOTA DI AGGIORNAMENTO) Il DUP si compone di due sezioni: la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa (SeO). La prima ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo, la seconda pari a quello del bilancio di previsione. La Sezione Strategica (SeS) sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato di cui all art. 46 comma 3 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e s.m.i. ed individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi strategici dell Ente. Il quadro strategico di riferimento è definito anche in coerenza: con le linee di indirizzo della programmazione regionale; del concorso al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale; con le procedure e i criteri stabiliti dall'unione Europea. In particolare, individua - in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obiettivi generali di finanza pubblica - le principali scelte che caratterizzano il programma dell amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e che possono avere un impatto di medio e lungo periodo, le politiche di mandato che l Ente vuole sviluppare nel raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e nel governo delle proprie funzioni fondamentali, nonché gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato. In quest ottica le Linee programmatiche di mandato, ritenute fino ad oggi un puro strumento di comunicazione politica, acquisiscono una nuova fondamentale rilevanza: rappresentano, infatti, il punto di riferimento dell intera azione dell Ente per i 4 anni di durata del mandato, ovvero la strategia, e come tale coinvolge, ognuno per la sua parte, tutti i settori dell Ente. La Sezione Operativa (SeO) ha carattere generale, contenuto programmatico e costituisce lo strumento a supporto del processo di previsione definito sulla base degli indirizzi generali e degli obiettivi strategici fissati nella SeS. In particolare, la SeO contiene la programmazione operativa dell Ente avendo a riferimento un arco temporale sia annuale che pluriennale. La Sezione Operativa costituisce guida e vincolo ai processi di redazione dei documenti contabili di previsione dell Ente. La SeO individua, per ogni singola missione, i programmi che l Ente intende realizzare per conseguire gli obiettivi strategici definiti nella SeS. Per ogni programma, e per tutto il periodo di riferimento del DUP, sono individuati gli obiettivi operativi su base triennale e annuale da raggiungere, gli aspetti finanziari, sia in termini di competenza con riferimento all intero periodo considerato, sia di cassa con riferimento al primo esercizio, della manovra di bilancio e le risorse umane e strumentali necessarie per il loro conseguimento. La SeO supporta il processo di previsione per la predisposizione della manovra di bilancio. Il DUP è stato predisposto in modo tale da consentire agli stakeholder di conoscere, relativamente a missioni e programmi di bilancio, i risultati che l Ente si propone di conseguire e di valutare il grado di effettivo conseguimento dei risultati al momento della rendicontazione. Si fa presente che la Provincia di Foggia: ha adottato il DUP con deliberazione del Presidente n. 123 del 31/07/2018 ed approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 34 del 29/10/2018, di cui si sono tenuti presenti: la sezione operativa del DUP (approvato dal Consiglio provinciale con deliberazione n. 23 del 21/06/2018) ulteriormente rivista, riformulata ed aggiornata dalla struttura amministrativa per ampliare l orizzonte temporale all esercizio 2021 con le attività a quella data programmabili; la programmazione settoriale (Piano delle alienazioni, Programma triennale delle opere pubbliche ed elenco annuale, Piano del fabbisogno di personale e programma annuale delle assunzioni, oltre al Programma biennale degli acquisti di servizi e forniture) contenuta nel DUP di cui sono state tenute presenti le previsioni relative agli anni , come strumento programmatico provvisorio;

7 6 il Bilancio di Previsione (approvato dal Consiglio provinciale con deliberazione n. 28 del 06/07/2018) di cui sono state tenute presenti le previsioni relative agli anni , come strumento programmatico provvisorio, utilizzato nelle more dell approvazione di quello relativo al periodo ; ha redatto, in data 30/08/2018, la Relazione di fine mandato del Presidente avv. Francesco Miglio; ha verificato lo stato di attuazione dei programmi, al 30/09/2018, di cui al DUP (deliberazione del Presidente n. 172 del 30/10/2018 e deliberazione del Consiglio provinciale n. n. 47 del 28/12/2018); ha approvato, con deliberazione del Consiglio provinciale n. 43 del 19/11/2018, le Linee programmatiche di mandato del Presidente della Provincia di Foggia, Nicola Gatta, eletto il 31/10/2018; ha redatto, in data 28/01/2019, la Relazione di inizio mandato del Presidente Nicola Gatta; ha approvato, con deliberazione del Presidente n. 16 del 28/01/2019, il Piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza ; ha adottato, con deliberazione del Presidente n. 17 del 28/01/2019, il PEG-Piano della performance provvisorio ; ha convalidato, con deliberazione del Consiglio provinciale n. 1 del 25/02/2019, i nuovi componenti del Consiglio provinciale, eletti il 03/02/2019. Si procede alla stesura della presente Nota di aggiornamento del DUP in coerenza con: le Linee programmatiche di mandato del Presidente della Provincia di Foggia, approvate con deliberazione del Consiglio provinciale n. 43 del 19/11/2018; la programmazione comunitaria: la programmazione nazionale (Legge di Bilancio 2019 n. 145 del 30/12/2018); la programmazione regionale (Legge regionale 28 dicembre 2018, n. 68 Bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2019 e bilancio pluriennale della Regione Puglia ); la programmazione settoriale della Provincia di Foggia; il Bilancio di Previsione della Provincia di Foggia , in corso di approvazione (Decreto del Ministero dell Interno del 25/01/2019: differimento del termine di approvazione al 31 marzo 2019).

8 7 LA SEZIONE STRATEGICA (SeS) 1 ANALISI DELLE CONDIZIONI ESTERNE Questa sezione si propone di definire il quadro strategico di riferimento all interno del quale si inserisce l azione di governo della nostra Amministrazione. Questa attività deve essere necessariamente svolta prendendo in considerazione: a) lo scenario nazionale ed internazionale per i riflessi che esso ha, in particolare dapprima con il Documento di Economia e Finanza (DEF) e poi con la legge di bilancio sul comparto degli enti locali e quindi anche sul nostro Ente; b) lo scenario regionale al fine di analizzare i riflessi della programmazione regionale sul nostro Ente; c) lo scenario locale, inteso come analisi del contesto socio-economico del territorio e di quello finanziario dell Ente, in cui si inserisce la nostra azione. 1.1 OBIETTIVI INDIVIDUATI DAL GOVERNO NAZIONALE La politica economica del Governo che emerge dalla Nota di Aggiornamento al DEF, approvata dal Parlamento in data 11 ottobre 2018, si contraddistingue per l utilizzo del deficit ai fini del rilancio della crescita: il deficit è stato fissato al 2,4% e vale 27 miliardi. Tale scelta è stata criticata dall Unione Europea che ha osservato come si sia in presenza di una deviazione significativa rispetto al precedente percorso di risanamento dei conti pubblici. L esecutivo comunitario non ha l obbligo di pronunciarsi sul Documento di Economia e Finanza bensì sulla manovra finanziaria riassunta nel Documento Programmatico di Bilancio, il documento di sintesi della legge di bilancio. Un eventuale bocciatura sarebbe la prima volta che accade ad un paese europeo. Sotto esame è sia la previsione di crescita per il 2019 (1,5%), troppo ottimistica per la debole congiuntura e per le turbolenze finanziarie, sia la decisione di portare il deficit nominale al 2,4%. Sono questi i motivi per i quali l Ufficio Parlamentare di Bilancio, Bankitalia e la magistratura contabile della Corte dei Conti hanno bocciato la manovra: il rapporto debito pubblico/pil deve dimostrare il suo andamento verso il basso se non si vogliono effetti negativi su tutta l economia, con il differenziale dei rendimenti dei titoli di stato in aumento rispetto ai titoli tedeschi. In particolare, per gli istituti di credito una riduzione della valutazione dei titoli di stato che essi detengono, incide non solo sulla loro solidità patrimoniale ma anche sulla capacità di offrire credito, con ripercussioni su famiglie ed imprese che potrebbero avere maggiore difficoltà ad accedere a capitali presi in prestito Al fine di evitare un disavanzo nominale al 2,8% per il 2020 e al 2,6% per il 2021, la manovra contiene anche clausole di salvaguardia IVA per il biennio : il blocco degli aumenti IVA è stato invece sterilizzato per il 2019 e vale 12,4 miliardi di aumenti. Il DEF varato ad aprile prevedeva, infatti, aumenti IVA per 19,1 miliardi nel 2020 e 19,6 miliardi per l anno successivo. Tuttavia, anche dopo la manovra varata dall attuale esecutivo rimangono clausole da 13,5 e da 16 miliardi, rispettivamente per gli ultimi due anni del triennio della prossima programmazione finanziaria. Crescita e PIL Nel triennio la crescita prevista dal Governo è dell 1,5% nel 2019, è in aumento all 1,6% nel 2020 e scende all 1,4% nel Rispetto alla crescita tendenziale, la stima è rivista al rialzo di 6 decimali e la ripresa è affidata al blocco delle clausole di salvaguardia IVA e al rilancio degli investimenti pubblici.

9 8 QUADRO MACROECONOMICO PROGRAMMATICO PIL 1,1 1,6 1,2 1,5 1,6 1,4 La crescita tendenziale validata dall Ufficio Parlamentare di Bilancio è prevista allo 0,9% del PIL: a questo la manovra aggiunge lo 0,6% grazie ai moltiplicatori innescati dalle misure previste (la riforma della Legge Fornero, che dovrebbe creare un aumento dei posti di lavoro, il reddito di cittadinanza, dal quale si attende una spinta notevole ai consumi interni, i tagli fiscali e gli incentivi agli investimenti privati) e dal mancato aumento dell IVA. Tra le altre riforme correlate all aumento del PIL vi sono la semplificazione del Codice degli appalti e lo snellimento dei procedimenti autorizzativi. Le misure espansive per la crescita e l innovazione hanno un impatto sul PIL dello 0,7% nel 2019, dello 0,4% nel 2020 dello 0,5% nel Deficit nominale Il Governo ha fissato il deficit nominale al 2,4% per il 2019, rispetto ad una stima dell esecutivo precedente dello 0,8%; il disavanzo è previsto in discesa al 2,1% nel 2020 e all 1,8% nel QUADRO MACROECONOMICO PROGRAMMATICO INDEBITAMENTO NETTO -2,5-2,4-1,8-2,4-2,1-1,8 QUADRO MACROECONOMICO TENDENZIALE INDEBITAMENTO NETTO -2,5-2,4-1,8-1,2-0,7-0,5 QUADRO MACROECONOMICO TENDENZIALE DEF APRILE INDEBITAMENTO NETTO -2,5-2,3-1,6-0,8 0,0 0,2 Il deficit tendenziale, stimato a legislazione vigente e come tale senza tener conto delle misure programmate dal governo, scenderebbe l anno prossimo all 1,2 dall 1,8% del Rispetto al target di 2,4 la differenza ammonta a 1,2 punti di Pil, 21,8 miliardi. Deficit strutturale Per tutto il prossimo triennio il deficit strutturale si attesta all 1,7% del PIL: l aggiustamento strutturale è rinviato a dopo il Dall entrata in vigore del Fiscal Compact è la prima volta che accade, contrariamente a quanto richiesto dall Unione Europea che si aspetta una convergenza verso il pareggio di bilancio e quindi una riduzione dell 0,6% all anno.

10 9 QUADRO MACROECONOMICO PROGRAMMATICO INDEBITAMENTO NETTO strutturale -0,9-1,1-0,9-1,7-1,7-1,7 QUADRO MACROECONOMICO TENDENZIALE INDEBITAMENTO NETTO strutturale -0,9-1,2-1,1-0,4-0,1-0,2 QUADRO MACROECONOMICO TENDENZIALE DEF APRILE INDEBITAMENTO NETTO strutturale -0,9-1,1-1,00-0,4 0,1 0,1 Già la Commissione Europea aveva avanzato la richiesta di ridurre il deficit dello 0,1% nonostante la disciplina di bilancio europea prevedesse una riduzione pari allo 0,6%; tuttavia il Governo individua nel rallentamento della crescita del PIL una di quelle circostanze eccezionali che consentono di derogare al principio costituzionale dell equilibrio di bilancio e di deviare dal percorso di riduzione del deficit strutturale. D altro canto va osservato che tutti i governi, dal 2013 in poi, hanno fatto ricorso alle deroghe per deviare dall obiettivo del pareggio di bilancio, ma è solo con la Nota di Aggiornamento al DEF 2018 che tale obiettivo è spostato a dopo il triennio che viene preso in considerazione dalla manovra finanziaria, e quindi oltre il E altamente probabile che la Commissione aprirà una procedura di infrazione nei confronti dell Esecutivo visto che la manovra di bilancio non prevede alcuna diminuzione non solo del deficit nominale ma anche del deficit strutturale. A tal proposito si precisa che il deficit strutturale non tiene conto delle situazioni emergenziali quali l elevato tasso di disoccupazione del nostro paese, o la sottooccupazione altrettanto preoccupante rispetto a condizioni di normalità. Debito Pubblico ll debito scende dal 130,9 del 2018 al 130,00% del 2019, al 128,1% del 2020 e al 126,7% al Il trend in discesa presuppone la crescita del PIL nominale unitamente ad una spesa per interessi che, seppure rivista in aumento rispetto alle precedenti previsioni, è molto al di sotto ai livelli di spread che si registrano. QUADRO MACROECONOMICO PROGRAMMATICO DEBITO 131,2 130,9 130,00 128,1 126,7 Negli ultimi due anni il rapporto debito/pil è rimasto praticamente fermo, perdendo solo cinque decimali in due anni: dal 131,4% del 2016 al 130,9% previsto a fine 2018, nonostante un deficit in ribasso e una crescita superiore ai bassi livelli registrati dopo le crisi finanziarie.

11 10 Saldo Primario e Interessi Il saldo primario, la differenza tra le entrate e le spese delle amministrazioni pubbliche, escluse le spese per interessi passivi, si attesta all 1,3% il prossimo anno, all 1,7% il successivo e al 2,1% a fine triennio. Il trend previsto contribuisce alla discesa del rapporto debito/pil. La spesa per interessi è prevista in aumento di 15 milioni in tre anni e già nel 2018 la spesa aggiuntiva è di 1,8 miliardi: nel triennio si attesta ad un livello inferiore al 4% del PIL. QUADRO MACROECONOMICO PROGRAMMATICO SALDO PRIMARIO 1,4 INTERESSI 3,9 1,4 1,8 1,3 1,7 2,1 3,8 3,6 3,7 3,8 3,9

12 LA MANOVRA DI BILANCIO La manovra complessiva di bilancio vale 37 miliardi dei quali 22 in deficit, 8 miliardi di maggiori entrate e 3,6 miliardi di minori spese. L 80% delle maggiori entrate deriva da banche e imprese mentre sulla spesa corrente la manovra chiede un taglio da 2,5 miliardi alla P.A. centrale nel 2019 e un miliardo nel biennio successivo. Per gli enti locali non è previsto alcun taglio anche se, nel contempo, non vi è alcun finanziamento per il rinnovo dei contratti nel La manovra ha innanzitutto l onere di sterilizzare le clausole di salvaguardia IVA che nel 2019 valgono 12,4 miliardi. Le priorità del Governo affidate alla manovra di bilancio sono il reddito di cittadinanza, la riforma dei centri per l impiego, la revisione della legge Fornero. Per la riforma della legge Fornero i miliardi messi a disposizione sono 7: si potrà andare in pensione con 62 anni di età e 38 anni di contributi versati; Al reddito di cittadinanza sono destinati 10 miliardi, di cui uno è assorbito dalla riforma dei centri per l impiego. Gli italiani o stranieri residenti da almeno 10 anni, con un reddito annuo inferiore a euro (per un single) potranno godere di 780 euro mensili fino a quando non rifiutano per tre volte consecutive il posto offerto dai centri per l impiego; Aiuti alle imprese che investono attraverso una detassazione degli utili e introduzione della flat tax per professionisti, artigiani e ditte individuali che vale da sola 2 miliardi della manovra; Spinta agli investimenti attraverso risorse dedicati nel prossimo triennio di 15 miliardi di euro: le riforme che il governo intende attuare su questo fronte riguardano, in particolare, la semplificazione del Codice degli appalti e la burocrazia, con lo snellimento delle procedure autorizzative, una riforma del fisco e un agenzia indipendente per aiutare nella progettualità e favorire la spesa dei fondi disponibili. In previsione vi è la riscrittura del pareggio di bilancio per lo sblocco degli avanzi degli enti locali: anche e soprattutto da tale misura ci si attende il rilancio degli investimenti pubblici. La nota di aggiornamento al DEF prevede anche l abolizione del patto di stabilità interno: il risvolto operativo è la programmazione della spesa pubblica (quindi anche gli investimenti) condizionata al solo rispetto degli equilibri finanziari dei bilanci degli enti locali. Al decreto fiscale collegato alla manovra è rimesso il compito di introdurre strumenti che complessivamente vengono classificati come PACE FISCALE - rottamazione ter, definizione delle liti pendenti, flat tax integrativa, stralcio automatico delle cartelle - e che assicurano, in cinque anni, maggiori entrate per circa 8 miliardi di euro Rottamazione ter: azzerati sanzioni ed interessi di mora sui carichi iscritti a ruolo fino al Sono e- sclusi dalla rottamazione gli importi iscritti a ruolo per l IVA e per le sanzioni diverse da quelle tributarie e contributive. Con la sola presentazione della domanda si sospendono tutte le procedure esecutive in corso, tranne quelle giunte al primo incanto con esito positivo. La rottamazione degli importi iscritti a ruolo avviene in 5 anni ad un tasso di interesse del 2% annuo, anziché al 4,5% come era nella rottamazione bis. Il mancato o ritardato pagamento anche di un solo giorno determina la perdita di tutti i benefici di legge, con l ulteriore penalizzazione che le somme residue non possono essere più rateizzate. Il debitore conoscerà l esatto importo da pagare solo a seguito della comunicazione dell ADER. Con la presentazione della domanda sono sospese tutte le dilazioni in essere, fino alla scadenza della prima rata della rottamazione. Flat tax integrativa: permette al contribuente di sanare gli importi non denunciati correttamente al Fisco. Il reddito incrementale è fatto emergere attraverso una dichiarazione integrativa con un imposta del 20% sostitutiva di imposte dirette (IRPEF e IRES), addizionali regionali e dell IRAP.

13 12 Definizione agevolata delle liti tributarie: La definizione delle liti pendenti riguarda solo le controversie in cui è parte l Agenzia delle Entrate. La somma richiesta è l imponibile con esclusione delle sanzioni e degli interessi e con uno sconto sulla maggiore imposta accertata, a seconda se il contribuente ha vinto il primo grado (sconto del 50%) o il secondo grado (sconto del 80%). La definizione agevolata si estende alle liti potenziali, agli avvisi di accertamento e ai processi verbali di constatazione. Stralcio automatico a fine 2018 delle micro cartelle Riguarda le cartelle relative a multe, tributi e tasse locali non pagate tra il 2000 e il 2010 fino ad un massimo di euro: viene operata la cancellazione automatica da parte degli Agenti della riscossione entro la fine dell anno in corso senza alcun ulteriore adempimento.

14 OBIETTIVI INDIVIDUATI DELLA PROGRAMMAZIONE REGIONALE Il Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR), è l atto di indirizzo programmatico economico e finanziario dell'attività di governo della Regione per l'anno successivo, con proiezione triennale, e costituisce strumento di supporto al processo di previsione, nonché alla definizione del bilancio di previsione e della manovra finanziaria con le relative leggi collegate. Il 21 dicembre 2018, con deliberazione n 250, il Consiglio Regionale della Puglia ha approvato il documento di economia e finanza regionale - DEFR Le politiche prioritarie per lo sviluppo sono le seguenti: Competitività, innovazione; Istruzione, formazione e lavoro; Salute e welfare; Mobilità e trasporti; Ambiente e opere pubbliche; Sviluppo rurale; Turismo ed economia della cultura. Con la Legge regionale 28 dicembre 2018, n. 68 Bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2019 e bilancio pluriennale della Regione Puglia sono stati adottati i principali provvedimenti: Rideterminato il cofinanziamento regionale dei fondi POR Puglia , che per il 2019 è di oltre 57 milioni di euro e per il 2020 pari a oltre 39 milioni di euro; 500mila euro per promuovere e finanziare progetti di turismo sanitario in Capitanata per il 2019 e ulteriori 500 mila euro anche per ciascuno degli esercizi finanziari 2020 e 2021; L aumento del capitale sociale di Aeroporti di Puglia: è stato previsto per il 2019 uno stanziamento di 8 milioni 331mila euro; In materia di trasporto pubblico locale è stata apportata una modifica al Testo unico sulla disciplina di tale tipo di trasporto, al fine di contribuire al mantenimento dei livelli occupazionali, con la concorrenza da parte della Regione in favore della Città Metropolitana di Bari, delle Province e dei Comuni, di un contributo di 11 milioni e 500 mila euro da assegnare per l esercizio 2020 e di 23 milioni per l anno 2021; Al fine di sostenere i Comuni per le spese di rimozione dei rifiuti presenti sulle aree costiere, è stato previsto a carico del bilancio regionale per ciascuno degli esercizi 2019, 2020 e 2021, un contributo di 4 milioni di euro; Per il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla normativa europea e nazionale in materia di riduzione di produzione dei rifiuti e di riciclo, è prevista l assegnazione all Agenzia territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti, di una dotazione finanziaria per l esercizio 2019 di 3 milioni di euro; Concesso un contributo straordinario di 10 milioni di euro ai Consorzi di bonifica commissariati. Per garantire invece la sussistenza delle farmacie rurali che versano in forte disagio, è stata introdotta una norma che ridetermina le indennità di residenza, prevedendo uno stanziamento di 1 milione di euro per ciascuno degli esercizi finanziari 2019, 2020 e 2021; Assegnato un finanziamento di 100mila euro ad una proposta di legge in materia di mitigazione ed adattamento ai cambiamenti climatici. 500 mila euro per la elaborazione di progetti preliminari da parte dei Comuni nell ambito dei Programmi d Area Integrati; 300 mila euro per interventi di integrazione socio-culturale degli immigrati; 300 mila euro per il mercato ittico diffuso; 250mila euro per finanziare la legge di promozione della cultura dell abitare sociale; 500 mila euro per sostenere i Comuni nella costruzione o risanamento dei canili sanitari: 300mila euro in favore delle case circondariali pugliesi per l acquisto di strumentazione tecnico-

15 14 diagnostica; 950 mila euro per i progetti di adeguamento degli impianti sportivi comunali; 400 mila euro per recupero e valorizzazione del patrimonio di archeologia e architettura industriale e rurale; 350 mila euro per la valorizzazione dei luoghi della Memoria e degli archivi storici pugliesi. 1.3 VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE SOCIO ECONOMICA DEL TERRITORIO Dopo aver brevemente analizzato le principali variabili macroeconomiche e le disposizioni normative di maggior impatto sulla gestione degli enti locali, in questo paragrafo l'attenzione è rivolta sulle principali variabili socio economiche che riguardano il territorio amministrato. A tal fine verranno presentati: L analisi del territorio e delle strutture; Classificazione sismica; Classificazione climatica; L analisi demografica; La popolazione scolastica e l offerta formativa del secondo ciclo di istruzione; L analisi socio economica: occupazione ed economia insediata; L incidentalità stradale in provincia di Foggia; Qualità della vita e sicurezza.

16 ANALISI DEL TERRITORIO E DELLE STRUTTURE La conoscenza del territorio provinciale e delle sue strutture costituisce attività prodromica per la costruzione di qualsiasi strategia. A tal fine nella tabella che segue vengono riportati i principali dati riguardanti il territorio e le sue infrastrutture, presi a base della programmazione. Territorio e Strutture REGIONE: PUGLIA COMUNE CAPOLUOGO: FOGGIA (FG) COMUNI IN PROVINCIA: N. 61 SUPERFICIE: Kmq PERIMETRO: Km 399 MONTAGNA: Kmq 290 COLLINA: Kmq 3040 PIANURA: Kmq 3850 COSTE: Km 196 RISORSE IDRICHE * Laghi n 3 * Fiumi e Torrenti n 8 STRADE * Statali km. 8,00 * Provinciali n. 168 km 2.704,97 * Autostrade n. 2, CLASSIFICAZIONE SISMICA DEL TERRITORIO PROVINCIALE La tabella che segue indica le zone sismiche assegnate ai Comuni della provincia di Foggia per le normative edilizie. Comune Zona Sismica Accadia 1 Comune Zona Sismica Monteleone di Puglia 1 Alberona 2 Motta Montecorvino 2 Anzano di Puglia 1 Ordona 2 Apricena 2 Orsara di Puglia 2 Ascoli Satriano 1 Orta Nova 2 Biccari 2 Panni 1 Bovino 1 Peschici 2 Cagnano Varano 2 Pietramontecorvino 2 Candela 1 Poggio Imperiale 2 Carapelle 2 Rignano Garganico 2 Carlantino 2 Rocchetta Sant'Antonio 1 Carpino 2 Rodi Garganico 2 Casalnuovo Monterotaro 2 Roseto Valfortore 2

17 16 Casalvecchio di Puglia 2 Castelluccio dei Sauri 2 Castelluccio Valmaggiore 2 Castelnuovo della Daunia 2 Celenza Valfortore 2 Celle di San Vito 2 Cerignola 2 Chieuti 2 Deliceto 1 Faeto 2 FOGGIA 2 Ischitella 2 Isole Tremiti 2 Lesina 2 Lucera 2 Manfredonia 2 Mattinata 2 Monte Sant'Angelo 2 San Giovanni Rotondo 2 San Marco in Lamis 2 San Marco la Catola 2 San Nicandro Garganico 2 San Paolo di Civitate 2 San Severo 2 Sant'Agata di Puglia 1 Serracapriola 2 Stornara 2 Stornarella 2 Torremaggiore 2 Troia 2 Vico del Gargano 2 Vieste 2 Volturara Appula 2 Volturino 2 Zapponeta CLASSIFICAZIONE CLIMATICA DEL TERRITORIO PROVINCIALE La tabella che segue indica Le zone climatiche assegnate ai Comuni della provincia di Foggia per la regolamentazione degli impianti termici. Comune Zona Climatica Gradi Giorno Accadia E Alberona E Anzano di Puglia E Apricena D Ascoli Satriano D Biccari D Bovino E Cagnano Varano C Candela D Carapelle C Carlantino D Carpino C Casalnuovo Monterotaro D Casalvecchio di Puglia D Castelluccio dei Sauri D Castelluccio Valmaggiore D Castelnuovo della Daunia D Comune Zona Climatica Gradi Giorno Monteleone di Puglia E Motta Montecorvino E Ordona D Orsara di Puglia E Orta Nova C Panni E Peschici D Pietramontecorvino D Poggio Imperiale D Rignano Garganico E Rocchetta Sant'Antonio E Rodi Garganico C Roseto Valfortore E San Giovanni Rotondo D San Marco in Lamis D San Marco la Catola E San Nicandro Garganico D 1.633

18 17 San Paolo di Civitate D Celenza Valfortore D Celle di San Vito E Cerignola D Chieuti D Deliceto E Faeto E FOGGIA D Ischitella D Isole Tremiti C 953 Lesina D Lucera D Manfredonia D Mattinata D San Severo D Sant'Agata di Puglia E Serracapriola D Stornara D Stornarella D Torremaggiore D Troia D Vico del Gargano D Vieste C Volturara Appula D Volturino E Zapponeta C Monte Sant'Angelo E ANALISI DEMOGRAFICA L analisi demografica costituisce certamente uno degli approfondimenti di maggior interesse per un amministratore pubblico: non dobbiamo dimenticare, infatti, che tutta l attività amministrativa posta in essere dall Ente è diretta a soddisfare le esigenze e gli interessi della popolazione della Provincia. La conoscenza pertanto dei principali indici costituisce motivo di interesse perché permette di orientare le nostre politiche pubbliche. La provincia di Foggia conta 61 Comuni e abitanti al 01/01/2018, in leggero decremento, come meglio si dirà in seguito, rispetto all ultimo censimento che registrava nel abitanti.

19 18 Come si può evincere dai dati ISTAT, la popolazione residente dal 2014 in poi ha registrato un brusco decremento di circa 10 mila unità ( fine anno 2013, fine anno 2017), tanto da portarsi a valori inferiori di quelli registrati nell ultimo censimento della popolazione del 2011 ( ). Tale decremento, come si può evincere dalla sopra riportata tabella Istat, è stato solo in parte attenuato dal flusso immigratorio straniero, che all inizio 2017 contava una popolazione di residenti pari a , fino ad arrivare alla fine di detto anno a

20 19 Il grafico in basso, rappresenta la distribuzione della popolazione residente in provincia di Foggia per età, sesso e stato civile al 1 gennaio 2018 (ISTAT). Età Distribuzione della popolazione provincia di Foggia Celibi /Nubili Coniugati /e Vedovi /e Divorziati /e Maschi Femmine ,5% ,5% ,2% ,6% ,2% ,3% ,0% ,3% ,2% ,4% ,0% ,5% ,2% ,9% ,9% ,1% ,7% ,5% ,2% ,5% ,5% ,8% ,4% ,8% ,7% ,0% ,7% ,8% ,6% ,0% ,5% ,8% ,1% ,1% ,9% ,3% ,5% ,8% Totale % ,1% ,7% ,2% ,7% ,9% ,2% ,8% ,3% ,2% ,4% ,7% ,8% ,1% ,7% ,8% ,1% ,2% ,0% ,9% ,2%

21 20 26,0% 74,0% ,8% ,2% 179 0,0% Totale ,0% ,0% ,0% La classifica dei Comuni della Provincia di Foggia ordinata per popolazione residente. I dati sono aggiornati al 01/01/2018 (ISTAT). Comune Popolazione residenti Superficie km² Densità Altitudine abitanti/km² m s.l.m. 1. FOGGIA , Cerignola , Manfredonia , San Severo , Lucera , San Giovanni Rotondo , Orta Nova , Torremaggiore , San Nicandro Garganico , Vieste , San Marco in Lamis , Apricena , Monte Sant'Angelo , Vico del Gargano , Cagnano Varano , Troia , Carapelle , Lesina , Mattinata , Ascoli Satriano , Stornara , San Paolo di Civitate , Stornarella , Peschici , Ischitella , Carpino , Serracapriola , Deliceto ,

22 Rodi Garganico , Zapponeta , Bovino , Ordona , Candela , Biccari , Orsara di Puglia , Poggio Imperiale , Pietramontecorvino , Accadia , Castelluccio dei Sauri , Rignano Garganico , Sant'Agata di Puglia , Casalvecchio di Puglia , Rocchetta Sant'Antonio , Volturino , Chieuti , Celenza Valfortore , Casalnuovo Monterotaro , Castelnuovo della D , Castelluccio V , Anzano di Puglia , Roseto Valfortore , Monteleone di Puglia , San Marco la Catola , Carlantino , Alberona , Panni , Motta Montecorvino , Faeto , Isole Tremiti 490 3, Volturara Appula ,00 7, Celle di San Vito ,41 8,69 726

23 22 Distribuzione della popolazione per età scolastica 2018 Distribuzione della popolazione in provincia di Foggia per classi di età da 0 a 18 anni al 1 gennaio Elaborazioni su dati ISTAT. Età Maschi Femmine Totale

24 POPOLAZIONE SCOLASTICA ED OFFERTA FORMATIVA DEL SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE La popolazione scolastica del secondo ciclo di istruzione per l a.s è suddivisa su 29 edifici scolastici, con 41 istituzioni scolastiche, per un totale di 1675 classi ( studenti frequentanti). Dal punto di vista dell assetto territoriale delle scuole si evidenziano le modifiche apportate a decorrere dall a.s. 2019/2020 (Deliberazione del Presidente della Provincia di Foggia n. 190 del 05/12/2018 APPROVAZIONE PIANO PROVINCIALE DI PROGRAMMAZIONE DELLA RETE SCOLASTICA A.S. 2019/2020 e Deliberazione della Giunta Regionale n del 21/12/2018 PIANO REGIONALE DI DIMENSIONAMENTO DELLE RETE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE E DI PROGRAMMAZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA PER L ANNO SCOLASTICO Per l a.s. 2019/2020 sono state apportate le seguenti modifiche: - CERIGNOLA ISTITUTO G. PAVONCELLI: si autorizza l'articolazione al III anno "Servizi di accoglienza turistica" dell'indirizzo Enogastronomia e ospitalità alberghiera; - FOGGIA ISTITUTO PACINOTTI: si conferma il mantenimento dell'attuale assetto della rete scolastica ad eccezione dello scorporo plesso F6RI02001S sito nel Comune di Bovino il quale si aggrega al ITC di Bovino; - ORTA NOVA ISTITUTO A. OLIVETTI: si autorizza l'attivazione dell'indirizzo U04 LICEO LINGUISTICO; - RODI GARGANICO-ISCHITELLA: si autorizza l'attivazione dei percorsi di II livello degli Indirizzi Amministrazione, Finanza e Marketing con articolazione "Sistemi Informativi Aziendali' per la sede di Rodi Garganico e 'Assistenza tecnica per IPSIA di Ischitella, solo dal primo anno; - SAN NICANDRO GARGANICO ISTITUTO DE ROGATIS-FIORITTO: si autorizza la riattivazione dell'indirizzo Istituto Tecnico 'Amministrazione, finanza e marketing" e l'attivazione dell'indirizzo IP19 ISTITUTI PROFESSIONALI Servizi per la sanità e l'assistenza sociale.

25 ANALISI SOCIO ECONOMICA: Occupazione ed economia insediata Ad integrazione dell analisi demografica vuole essere presentata anche una brevissima analisi del contesto socio economico, riassumibile nei dati che seguono: OCCUPAZIONE Il mercato del lavoro: tassi caratteristici Il 2017 è stato caratterizzato da un netto peggioramento dei dati relativi al mercato del lavoro della provincia di Foggia. I diversi approfondimenti convergono nel definire un quadro generale davvero poco rassicurante, specie dopo che il biennio aveva fatto sperare in una sensibile ripresa. È tornato a scendere (-2,52 %) il tasso di occupazione (circa posti di lavoro in meno) mentre contestualmente è tornato a salire il tasso di disoccupazione, che ha raggiunto la preoccupante cifra del 25%. Nella tabella che segue l andamento dei due tassi in Capitanata, nel periodo di tempo

26 25 ECONOMIA INSEDIATA Il territorio della Provincia di Foggia è quello di una grande provincia agricola, per secoli centro della maggiore concentrazione di ovini d'italia, attraverso la Regia dogana delle Pecore, che imponeva una tassa al passaggio delle mandrie. Diradatisi gli ovini, il Tavoliere è assurto a prima area nazionale di produzione del grano duro e del grano Saraceno, al quale si affianca un'ampia serie di ortaggi, coltivati in pieno campo e su scala industriale, primo tra tutti il pomodoro, quindi carciofi, spinaci, indivie. Aree specifiche ospitano una pregevole arboricoltura, con kiwi e uve da vino da cui si ricavano vini di qualità di crescente prestigio. IL COMMERCIO INTERNAZIONALE: riferimento nazionale, regionale e provinciale Nel 2017 il surplus della bilancia commerciale italiana si è leggermente ridotto alla luce di un aumento più consistente delle importazioni rispetto all export, restando comunque il terzo saldo positivo più alto all interno dell Unione europea. La bilancia commerciale nazionale mostra infatti un surplus positivo di euro Il surplus resta dunque il terzo più alto all interno dell Unione europea, dopo quello tedesco di 249 miliardi di euro e quello olandese, pari a 70 miliardi di euro. La zona euro nel suo complesso nel 2017 ha registrato un surplus commerciale di 238,1 miliardi di euro, in discesa da 265,2 miliardi del Le imprese italiane l anno scorso hanno esportato merci per un valore di 448,1 miliardi di euro, importando beni per 400,6 miliardi di euro. A supportare le esportazioni italiane, nell anno migliore dal 2010 per la crescita del Pil (+1,5%), le politiche espansive della Banca centrale europea, che hanno contribuito ad attenuare la forza dell euro, in un contesto complessivo di vivacità del commercio estero mondiale. Non positiva invece la bilancia commerciale della Regione Puglia, che mostra un deficit di , originato dalla performance negative della Provincia di Taranto e in minor misura, di Brindisi. La bilancia commerciale della Provincia di Foggia mostra un surplus di euro , nonostante il calo delle esportazioni (-2.21%), perché comunque si sono ridotte anche le importazioni, passate dai circa 580 milioni del 2016 ai circa 559 milioni del 2017 (-3.63%). Commercio estero - Importazioni ed esportazioni e variazioni %. Valori in euro. Comparazioni territoriali. TERRITORIO IMPORTAZIONI ESPORTAZIONI var % var % Foggia , ,21 Bari , ,10 Taranto , ,62 Brindisi , ,43 Lecce , ,18 B.A.T , ,42 PUGLIA , ,10 ITALIA , ,39

27 26 TERRITORIO Bilancia commerciale 2017 Foggia Bari Taranto Brindisi Lecce B.A.T PUGLIA ITALIA Nella tabella che segue un dettaglio delle importazioni e delle esportazioni della Provincia di Foggia dell anno 2017 suddivise per settore. Provincia di Foggia - Importazioni ed esportazioni 2017 suddivise per settore. Valori in euro. MERCE - PRODOTTI DELL'AGRICOLTURA, DELLA SILVICOLTURA E DELLA PESCA - PRODOTTI DELL'ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE FOGGIA IMPORT 2017 EXPORT PRODOTTI DELLE ATTIVITÀ MANIFATTURIERE PRODOTTI DELLE ATTIVITÀ DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI E RISANAMENTO PRODOTTI DELLE ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE PRODOTTI DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE PRODOTTI DELLE ATTIVITÀ ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E DI- VERTIMENTO - MERCI DICHIARATE COME PROVVISTE DI BORDO, MERCI NAZIONALI DI RITORNO E RESPINTE, MERCI VARIE TOTALE I MERCATI DI RIFERIMENTO L Europa resta il primo mercato estero di Capitanata, con un interscambio superiore agli 800milioni di euro, pari ad oltre il 64% del totale. Seguono, a distanza, il mercato asiatico e quello nordamericano. Di entità inferiori sono stati, invece, gli scambi con i paesi africani, con una quota del 2,65% del totale, pari a poco più di 34milioni di euro. Residuali i mercati mediorientali (circa 6milioni di euro), quelli dell America centro-meridionale (circa 8 milioni di euro) e dell Oceania (circa 5milioni di euro). Per quanto riguarda le partite di acquisto, è l Unione Europea a 28 ad essere il partner più importante, per un valore complessivo di oltre 400milioni di euro, pari a circa 2/3 del totale.

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29 28 IL TURISMO Il comparto turistico provinciale La sensibile crescita dell industria turistica regionale è stata accompagnata, soprattutto negli ultimi anni, da una significativa polarizzazione delle strutture ricettive: pur con caratteristiche e vocazioni dissimili, nel territorio emerge ormai chiaramente una concentrazione territoriale in corrispondenza dell area salentina e in quella di Capitanata; in quest ultima, inoltre, il ruolo del promontorio garganico ha assunto una funzione del tutto strategica e trainante dell intero sistema provinciale. In relazione alle presenze turistiche, l'osservatorio del turismo della regione Puglia pubblica alcuni dati parziali e provvisori relativamente ai primi otto mesi del 2018 in Puglia, rispetto allo stesso periodo nel Secondo l'analisi dell'osservatorio è il turismo internazionale a contribuire al consolidamento, al miglioramento qualitativo e all'allungamento stagiona/e del turismo in Puglia. La conferma arriva dai dati provvisori riferiti ai primi otto mesi del 2018 che vedono crescere gli arrivi e le presenze dall'estero del +10 % a fronte di un calo del turismo nazionale stimato nel -2%. Gli stranieri che hanno viaggiato in Puglia nel 2018 l'hanno fatto soprattutto nei mesi di marzo, aprile e maggio (+25% le presenze rispetto all'anno precedente) con una predilezione per alloggi di fascia medio alta. Pernottamenti % per tipologia ricettiva e provenienza dei clienti (da gennaio ad agosto 2018) Tipologia ricettiva Composizione % della clientela Estero Italia Alberghi 5 stelle lusso 69,3 30,7 Alberghi 5 stelle 46,9 53,1 Alberghi 4 stelle 28,0 72,0 Alberghi 3/2/1 stelle 22,3 77,7 RTA 23,4 76,6 Affittacamere 35,4 64,6 Alloggi agrituristici 44,4 55,6 Bed & breakfast 39,9 60,1 Campeggi 4 stelle 19,6 80,4 Campeggi 3/2/1 stelle 23,3 76,7 Case e appartamenti vacanza 23,4 76,6 Case per ferie 7,3 92,7 Ostelli della gioventù 3,8 96,2 Villaggi turistici 4 stelle 11,1 88,9 Villaggi turistici 3/2/1 stelle 8,4 91,6 Fonte: elaborazione dell Osservatorio di Pugliapromozione su dati Spot Regione Puglia A livello provinciale è già possibile tracciare un primo bilancio dell andamento 2018: Foggia cresce del +4,5% per gli arrivi e del +2% per le presenze; Bat +4% e +8%; Bari +4% e +6%; Brindisi -1% e +2%; Lecce +0,5% e -1,5%; infine Taranto con +3% gli arrivi e + 6% le presenze. Occorre precisare che si tratta di dati provvisori e verosimilmente sottostimati per il sommerso che caratterizza il settore in esame. Nel 2018 sono state 175 le località italiane e 368 le spiagge premiate con la Bandiera Blu, il riconoscimento assegnato dalla FEE (Foundation for Environmental Education) ai Comuni rispettosi di determinati criteri di qualità delle acque, dei servizi offerti e di gestione ambientale. In Puglia ben 14 Comuni (di cui 3 in provincia di Foggia) hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento. L'annuale elenco è un utile aiuto per il turismo costiero nella scelta delle vacanze estive con mare pulito

30 29 e servizi di qualità. Carovigno (BR) Puglia (14 Comuni) Mezzaluna, Pantanagianni, Punta Penna Grossa / Torre Guaceto Castellaneta (TA) Riva dei Tessali / Pineta Giovinazzi / Castellaneta Marina / Bosco della Marina Castro (LE) La Sorgente, Zinzulusa Fasano (BR) Egnazia Case Bianche, Savelletri, Torre Canne Ginosa (TA) Marina di Ginosa Margherita di Savoia (BT) Centro Urbano / Cannafesca Melendugno (LE) Ostuni (BR) Roca, San Foca Centro / Nord / Torre Specchia, Torre Sant'Andrea, Torre dell'orso Creta Rossa, Lido Fontanelle, Lido Morelli, Pilone Otranto (LE) Peschici (FG) Polignano a Mare (BA) Alimini / Baia dei Turchi / Santo Stefano, Castellana / Porto Craulo, Madonna dell'altomare / Idro, Porto Badisco Gusmay, Procinisco, Baia San Nicola, Baia di Monaccora, Baia di Calalunga, Sfinale, Baia di Peschici Cala Fetente, Ripagnola / Coco Village, San Giovanni, Cala San Vito, Cala Paura Rodi Garganico (FG) Riviera di Levante / Riviera di Ponente Salve (LE) Marina di Pescoluse / Posto Vecchio / Torre Pali Zapponeta (FG) Lido

31 30 LE IMPRESE IN PROVINCIA Il bilancio generale (natimortalità delle imprese) Il saldo tra le imprese nate e cessate in Puglia, nel 2017, segnala un risultato negativo di -649 imprese (nel 2016 era stato di imprese). Il dato, in controtendenza con quello nazionale ( imprese, ma nel 2016 erano state ) è originato dal saldo negativo della provincia di Bari ( imprese, mentre l anno scorso era stato di imprese) giacché le restanti province hanno tutte saldi positivi. Il dato della provincia di Foggia registra nel 2017 un saldo positivo di +524 imprese (nel imprese) risultante dalla differenza tra nuove iscrizioni (il numero di nuove iscrizioni è pressoché identico a quello dell ultimo biennio, nel 2015, nel 2016) e cessazioni. Imprese TOTALE Registrazioni. Iscrizioni. Cessazioni totali. Saldo BARI BRINDISI FOGGIA LECCE TARANTO PUGLIA ITALIA La tabella, per esigenze di completezza, evidenzia le cessazioni totali, vale a dire la voce che tiene conto del numero complessivo delle cessazioni dell anno, calcolato sommando alle cessazioni effettive (che si utilizzano per il calcolo dei tassi di crescita) anche il numero delle cessazioni avvenute d ufficio. Il dato negativo di Bari è proprio originato dall alto numero di cancellazioni d ufficio effettuate nell anno. Se infatti consideriamo le sole cessazioni non d ufficio i saldi diventano positivi per tutte le Province e conseguentemente per la Regione nel suo complesso. Imprese Registrazioni. Iscrizioni. TOTALE Saldo Cessazioni non d ufficio. BARI

32 31 BRINDISI FOGGIA LECCE TARANTO PUGLIA Il tasso di crescita della Regione Puglia è stato pari all 1,22%. Quello di Foggia e della sua provincia 1,12%. La provincia con il tasso maggiore è stata quella di Taranto (1,56%) seguita da Brindisi (1,43) e Lecce (1,33%). Bari la provincia che è cresciuta di meno (1,04%). Nella tabella che segue, in cui è stata aggiunta anche la colonna delle imprese attive un analisi dettagliata delle movimentazioni delle imprese nel 2017 della Provincia di Foggia, suddivise per settore. Come si evince chiaramente dal dato, delle imprese iscritte al Registro di Foggia, oltre imprese non hanno mai dichiarato l inizio attività. Settore Registrate Attive Iscrizioni Cessazioni non d'ufficio Cessazioni A Agricoltura, silvicoltura pesca B Estrazione di minerali da cave e miniere C Attività manifatturiere D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d F Costruzioni G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut H Trasporto e magazzinaggio I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione J Servizi di informazione e comunicazione K Attività finanziarie e assicurative L Attività immobiliari M Attività professionali, scientifiche e tecniche N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese O Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale P Istruzione Q Sanità e assistenza sociale R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diverse S Altre attività di servizi

33 32 T Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p X Imprese non classificate Totale Le imprese registrate della Provincia di Foggia suddivise per natura giuridica. Si evince la rilevante entità delle imprese individuali rispetto al totale delle imprese.

34 L INCIDENTALITÀ STRADALE IN PROVINCIA DI FOGGIA Nella provincia di Foggia le strade più incidentate sono state la SS. 016 con 64 sinistri, 9 decessi e 147 feriti, la SS. 089 che ha contato 37 incidenti, 8 morti e 75 feriti, la SS. 673 (tangenziale di Foggia) con 27 sinistri, 5 morti e 47 feriti, la A14 che è stata teatro di 19 incidenti, 2 decessi e 40 feriti. Tra le provinciali la più incidentata è stata la SP. 095 con 14 sinistri, 1 decesso e 26 feriti, la SP. 143 con 11 sinistri, 2 morti e 23 feriti, la SP. 077 con 10 sinistri e 18 feriti e la SP. 041 con 8 sinistri, 1 morto e 18 feriti. Strade più incidentate della provincia di Foggia, 2017

35 QUALITÀ DELLA VITA E SICUREZZA Come certificato di recente dall indagine del Sole 24 Ore ( Le città più vivibili d Italia Qualità della vita 2018, documento reperibile all indirizzo web la provincia di Foggia risulta essere penultima tra le province italiane per qualità della vita, tenuto conto di parametri quali ricchezza e consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, demografia e società, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero. Come innanzi evidenziato, sebbene sia territorio di accoglienza di importanti flussi migratori extracomunitari, risulta essere luogo di sfruttamento della manodopera straniera per via delle diffusissime pratiche illegali nel mercato del lavoro, meglio note come caporalato della manodopera immigrata. Alla popolazione straniera residente censita ( al ), occorre aggiungere una cifra indeterminata di migranti non censiti. A questo proposito è utile sottolineare che la provincia di Foggia viene spesso ricordata dalle testate giornalistiche quale territorio dei Ghetti, simboli dello sfruttamento dei braccianti, dove fioriscono mercati paralleli a quello del lavoro agricolo, in particolare lo sfruttamento della prostituzione e lo spaccio di droga, preda delle organizzazioni criminali, sia locali che straniere. La Relazione sull'attività delle forze di polizia, sullo stato dell'ordine e della sicurezza pubblica e sulla criminalità organizzata (anno 2016) e la Relazione sull attività svolta e sui risultati conseguiti dalla direzione investigativa antimafia (primo semestre 2017), presentate dal Ministro dell interno Minniti,( non fanno che aggravare il quadro sul fronte dell illegalità e della criminalità foggiana, quest ultima storicamente suddivisa tra Mafia della Pianura - riferita alla zona della Capitanata - e Mafia dei Montanari - riferita ai sodalizi della zona garganica. A differenza di quanto accade nelle altre province pugliesi - si legge in tali documenti - per il territorio foggiano vi è una totale assenza di collaboratori di giustizia, che rende bene il clima di omertà che caratterizza quel contesto territoriale. Il traffico e lo spaccio degli stupefacenti, di armi, l usura, le truffe (con particolare riguardo al settore delle assicurazioni), il caporalato ed il conseguente sfruttamento del lavoro, costituiscono i principali settori illeciti della criminalità foggiana, inoltre, destano particolare allarme sociale i reati di tipo predatorio, quali le rapine in danno di furgoni portavalori e di autotrasportatori, consumati con ferocia e metodi militari, da autonomi gruppi criminali autoctoni, che operano su strade provinciali e autostrade Ed ancora: Esponenti della criminalità organizzata foggiana e garganica, hanno individuato nell attività della gestione dei rifiuti un business da cui trarre ingenti profitti.

36 35 2 ANALISI DELLE CONDIZIONI INTERNE Il riordino dell organizzazione generale e delle corrispondenti articolazioni operative della Provincia, nonché le relative dotazione organiche del personale vengono definiti in esecuzione della L. 7 aprile 2014, n. 56, recante Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni. A seguito, infatti, dell intervento della citata legge, all art. 85, sono state ridefinite le funzioni della Provincia come segue: a) pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, nonché tutela e valorizzazione dell'ambiente, per gli aspetti di competenza; b) pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale, autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, in coerenza con la programmazione regionale, nonché costruzione e gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente; c) programmazione provinciale della rete scolastica, nel rispetto della programmazione regionale; d) raccolta ed elaborazione di dati, assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali; e) gestione dell'edilizia scolastica; f) controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale. Il successivo art. 88 prevede la possibilità di esercitare, d'intesa con i Comuni, le funzioni di predisposizione dei documenti di gara, di stazione appaltante, di monitoraggio dei contratti di unità semplice e di organizzazione di concorsi e procedure selettive, mentre l art. 89 offre la possibilità allo Stato e alle Regioni di attribuire ulteriori funzioni alle Province, diverse da quelle previste al comma 85. L Accordo del 26 settembre 2014 Stato-Regioni, previsto dall art. 91 della citata L. 56/14, ha riguardato l individuazione delle funzioni provinciali ed, in particolare, all art. 8 di detto accordo alla lettera a) è stato previsto che le funzioni oggetto di riordino non assegnate alle Province e non riassorbite dalle Regioni devono essere assegnate ai Comuni, anche in forma associata, salvo che nel processo di semplificazione non ne venga disposta la soppressione ovvero la rimodulazione. Alla successiva lettera c) del citato Accordo viene disposto che in capo alle Province devono essere mantenute unicamente le funzioni coerenti con le finalità proprie, e che pertanto devono essere riassegnate solo le funzioni che sono in qualche modo riferibili alle funzioni fondamentali di cui al citato art. 85 della L. 56/2014. Il successivo art. 9 regola le potestà di Stato e Regioni stabilendo che l attribuzione (e non la delega) di funzioni provinciali diverse da quelle fondamentali avviene secondo le rispettive competenze, chiarendo che lo Stato può e deve provvedere solo per le materie di propria competenza legislativa esclusiva, mentre alle Regioni spetta di provvedere per tutte le altre attualmente esercitate dalle Province. In tale contesto lo Stato ha dichiarato che rientra nelle proprie competenze il riordino delle funzioni amministrative, non fondamentali, esercitate dalle Province, esclusivamente in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche, di cui agli artt. 3, c. 1, 14 e 16 della L. 15 dicembre 1999, n. 482.

37 IL GOVERNO DELL ENTE La legge 7 aprile 2014, n. 56 nel ridisegnare l assetto e il ruolo delle Province, con la relativa attribuzione delle nuove competenze, ha determinato un progressivo riordino dell organizzazione dell Ente. La Legge n. 56/2014 ha individuato, in un ottica di area vasta ed in attesa della riforma costituzionale, gli Organi di Governo, non più eletti direttamente dai Cittadini, ma individuati attraverso un procedimento elettorale di secondo grado. I Soggetti chiamati ad eleggere i nuovi Organi Provinciali sono i Sindaci ed i Consiglieri dei 61 Comuni della provincia: il Presidente della Provincia, il Consiglio provinciale, l Assemblea dei Sindaci. Fermo restando il mandato amministrativo del Presidente ( ), il 3 febbraio 2019 si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale, che dura in carico due anni, producendo i seguenti risultati:

38 37

39 STRUTTURA ORGANIZZATIVA La L. n. 56/2014, nel ridisegnare l assetto e il ruolo delle province, con la relativa attribuzione delle nuove competenze, ha determinato un progressivo riordino dell organizzazione dell Ente. L assetto organizzativo della Provincia si è evoluto negli ultimi mesi in adeguamento ai mutamenti verificatosi nel contesto istituzionale richiamati in precedenza. La Provincia di Foggia, preso atto di quanto disposto dall art. 1, comma 844, della L. n. 205/2017, con deliberazione del Consiglio provinciale n. 8 del 22/03/2018 ha definito il Piano di riassetto organizzativo finalizzato ad un ottimale esercizio delle funzioni fondamentali previste dalla legge 7 aprile 2014, n. 56. Si è proceduto ad un'operazione sistematica che ha operato, in verticale, attribuzioni o competenze e, trasversalmente, incidendo sull'apparato amministrativo che agisce applicando il metodo della integrazione, sia delle attività e sia delle articolazioni organizzative. L'obiettivo è quello di giungere ad una distribuzione razionale e coordinata delle competenze e delle risorse umane e materiali, determinando la ridefinizione generale delle relazioni tra le strutture e, ove ricorressero ancora dei casi, l'eliminazione delle settorializzazioni e degli appesantimenti, in una ottica di ampia comunicazione e cooperazione. Detta riorganizzazione sarà seguita da provvedimenti volti a ridistribuire le unità di personale, in base alle competenze possedute e tenendo conto degli obiettivi strategici programmati dall Ente, a individuare le posizioni organizzative e le alte professionalità, la pesatura e il conferimento degli incarichi dirigenziali. La nuova organizzazione della Provincia di Foggia si articola nelle Funzioni che si dettagliano: FUNZIONI DI GOVERNO Indirizzo e controllo: raggruppa gli Organi della Provincia, gli organismi e le attività di supporto per l'esercizio delle funzioni di pianificazione-programmazione, dei controlli strategici ed interni e il sistema per la qualità (comprende, quali Organismi ed Uffici dirigenziali, il Collegio dei Revisori dei Conti, il Nucleo di valutazione, gli Uffici (Ufficio come Officium) del Direttore Generale, ove nominato, e del Segretario Generale, salva l'applicazione di quanto previsto dal comma 1, punto 4, della Legge 124/2015 e dalle relative norme di attuazione. La programmazione e controllo direzionale e di gestione, nonché il responsabile anticorruzione costituiscono funzioni allocate funzionalmente in staff agli Organi di governo, ai quali rispondono del proprio operato. FUNZIONI DI GESTIONE Sono identificate due macroaree una per la gestione delle attività generali interne e/o di supporto ed una per le funzioni fondamentali e per quelle aggiuntive attribuite dallo Stato e dalla Regione Puglia. Il modello organizzativo fisico è strutturato in: Area, Settore, Servizio ed Ufficio. La struttura dell organizzazione è suddivisa in due macro aree omogenee di gestione: Risorse e Funzioni fondamentali : Articolazione della macro-area Risorse La macro-area interessa le funzioni prevalentemente rivolte al diretto supporto agli Organi di governo, nonché al funzionamento generale dell'ente ed infine ad assicurare il corretto supporto all'esercizio delle funzioni fondamentali. La macro-area si articola in tre Settori, ai cui vertici è assegnato un Dirigente.

40 39 Il Settore Risorse Umane, Affari Generali e Istituzionali si articola in sette Servizi: Servizio Affari Generali e Istituzionali Servizio Comunicazione e informazione Servizio Gestione del Personale Servizio Sviluppo Risorse Umane Servizio Gestione Procedimenti Disciplinari Servizio Sistema Informativo Servizio Protocollo Il Settore Finanziario, si articola in sei Servizi: Servizio Pianificazione Programmazione, Controllo Direzionale e di Gestione Servizio Bilancio e Contabilità Servizio Trattamenti Economici Servizio Economato Servizio Gestione del Patrimonio Servizio Tributi Il Settore Avvocatura si articola in tre Servizi: Servizio Legale Servizio Amministrativo a Supporto dell Avvocatura Servizio contenzioso stradale Articolazione della macro-area Funzioni fondamentali La macro-area, composta di quattro Settori, interessa le articolazioni organizzative per l esercizio delle funzioni fondamentali rivolte alla produzione e all'erogazione di attività direttamente destinate alla collettività. L area si articola in quattro Settori, ai cui vertici è assegnato un dirigente. Il Settore Viabilità si articola in sette Servizi: Servizio progettazione e manutenzione viabilità Servizio Gestione Emergenze e Coordinamento Squadre di Manutenzione Servizio Gestione Amministrativa Viabilità Servizio Geologico Servizio Stazione Unica Appaltante Servizio Edilizia Sismica Servizio Concessioni, Espropri e Rilevazioni Il Settore Edilizia Scolastica e Immobili si articola in quattro Servizi: Servizio Progettazione e Manutenzione Edilizia Servizio Gestione Amministrativa Edilizia Servizio Sviluppo Ente di Area Vasta e Politiche della Cooperazione Servizio Programmazione Scolastica Il Settore Trasporti e Sviluppo Strategico si articola in sei Servizi: Servizio Mobilità Servizio Trasporti Pubblici Locali Servizio Gestione Parco Automezzi Servizio Politiche Comunitarie e Sviluppo Strategico Servizio Verifiche Impianti Termici Servizio Civile Il Settore Assetto del Territorio e Ambiente si articola in tre Servizi: Servizio Assetto del Territorio Servizio Tutela e Valorizzazione Ambientale Servizio Approvvigionamento Idrico

41 40 ORGANIGRAMMA DELLA PROVINCIA DI FOGGIA

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43 RISORSE UMANE Il personale della Provincia di Foggia ha subito, a seguito del processo di riordino delle funzioni provinciali previsto dalla Legge n. 56/2014 e dalla conseguente Legge n. 190/2014, una drastica riduzione numerica, che di seguito viene così rappresentata: Personale in servizio all 8/4/2014 N. Dipendenti Categoria Giuridica Note 14 Dirigenziale 34 Categoria D3 78 Categoria D1 148 Categoria C 101 Categoria B3 246 Categoria B1 Di cui 115 part-time al 72,22% Categoria A Personale in servizio al 31/3/2019 N. Dipendenti Categoria Giuridica Note 5 Dirigenziale 12 Categoria D3 31 Categoria D1 57 Categoria C 25 Categoria B3 120 Categoria B1 Di cui 59 (57 dal 1/6/2019) parttime al 83,33% Categoria A 2.4 RIDETERMINAZIONE DELLA DOTAZIONE ORGANICA Alla luce del processo di trasformazione dell Ente Provincia, con il riordino delle funzioni e la riduzione del personale di cui alla L. 56/2014, e con la L. 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015), art. 1, comma 421, la dotazione organica della Provincia è stabilita, con decorrenza 1 gennaio 2015, in misura pari alla spesa del personale di ruolo alla data di entrata in vigore della L. 56/2014, ossia all 8 aprile Con deliberazione del Presidente della Provincia n. 70 del 16 aprile 2015 è stato rideterminato il valore massimo della consistenza finanziaria della dotazione organica dell Ente ridotta ai sensi del citato art. 1, comma 421, della L. 190/14 pari ad ,87. Richiamato l art. 1, comma 844, della L. n. 205/2017 che testualmente recita Ferma restando la rideterminazione delle dotazioni organiche nei limiti di spesa di cui all'articolo 1, comma 421, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, ai fini del ripristino delle capacità di assunzione, le città metropolitane e le province delle regioni a statuto ordinario definiscono un piano di riassetto organizzativo finalizzato ad un ottimale esercizio delle funzioni fondamentali previste dalla legge 7 aprile 2014, n. 56 ; la Provincia di Foggia con deliberazione del Presidente n. 8 del 22/03/2018 ha approvato il Piano di riassetto organizzativo della Provincia di Foggia. Preso atto dello sblocco delle assunzioni per le Province ai sensi di quanto disposto dall art. 1, comma 845, della c.d. Legge di stabilità 2018 (L. n. 205/2017), così come modificato dalla Legge di Bilancio n. 145 del 30/12/2018: A decorrere dall'anno 2018, le province delle regioni a statuto ordinario

44 43 possono procedere, nel limite della dotazione organica di cui al comma 844 e di un contingente di personale complessivamente corrispondente a una spesa pari al 100 per cento di quella relativa al personale di ruolo cessato nell'anno precedente, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato, da destinarsi prioritariamente alle attività in materia di viabilità e di edilizia scolastica, relativamente alle figure ad alto contenuto tecnico-professionale di ingegneri, architetti, geometri, tecnici della sicurezza ed esperti in contrattualistica pubblica e in appalti pubblici, solo se l'importo delle spese complessive di personale, al lordo degli oneri riflessi a carico dell'amministrazione, non supera il 20 per cento delle entrate correnti relative ai titoli I, II e III. Per le restanti province, la percentuale assunzionale stabilita al periodo precedente e' fissata al 25 per cento. E' consentito l'utilizzo dei resti delle quote percentuali assunzionali come definite dal presente comma riferite a cessazioni di personale intervenute nel triennio precedente non interessato dai processi di ricollocazione di cui all'articolo 1, commi da 422 a 428, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 [ ]. Dato atto che tale limite non supera il 20%, come dichiarato dalla Dirigente del Settore Finanziario della Provincia di Foggia: pertanto, è possibile utilizzare il 100% della spesa relativa al personale cessato per finanziare nuove assunzioni (cd. budget assunzionale). Visti, in particolare, i commi da 360 a 365 della Legge di Bilancio del 30/12/2018 n. 145/2019 e l art. 14 bis della Legge n. 26 del 28 marzo 2019 di conversione del D.L. n. 4/2019 che introduce disposizioni che modificano le modalità di calcolo della capacità assunzionale negli enti territoriali, allo scopo di accelerare il turnover per porre rimedio agli effetti che produrrà nel sistema delle amministrazioni pubbliche l entrata in vigore della c.d. quota 100. Rappresentato che la spesa dei cessati e la spesa per nuove assunzioni è calcolata sul valore del tabellare di accesso previsto dal nuovo CCNL del : i.e. se la capacità assunzionale serve per stabilire il budget per le assunzioni dall esterno e se dall esterno si può assumere solo per le categorie di accesso A, B, B3, C, D e D3, applicando il principio dell omogeneità, evidentemente, anche le cessazioni vanno valorizzate con tali valori di accesso, e tale impostazione è stata confermata dalla nota n /2010 del Dipartimento della Funzione Pubblica; per esigenze di omogeneità dei dati, ragionevolezza e prudenza, ai fini della verifica del rispetto del limite di cui all art. 1, comma 421, della Legge n. 190/2014, anche il valore finanziario della dotazione organica delle funzioni fondamentali di cui alla Legge n. 56/2016 ( ,87 giusta deliberazione del Presidente n. 70 del 16 aprile 2015), viene ricalcolato secondo i medesimi criteri utilizzati per la quantificazione del personale in servizio e del personale cessato tenendo conto della sommatoria dei costi individuali dei dirigenti e del personale delle singole posizioni economiche di ogni categoria, ove per costo individuale si intende: a) Tabellare iniziale A, B1, B3, C, D1, D3 secondo il nuovo CCNL comparto Funzioni Locali sottoscritto il ; b) Comparto quota a carico bilancio; c) Nuova indennità vacanza contrattuale; d) Irap e Oneri Riflessi. la spesa del personale in servizio è pari ad ,02. Pertanto, al solo fine, per esigenze di omogeneità dei dati, di verificare il rispetto del limite di cui all art. 1, comma 421, della L. 190/2014, il valore della spesa potenziale massima che non può essere superato in caso di nuove assunzioni è così rideterminato: ,45 (totale rideterminato personale in servizio all ridotto del 50%); tale valore di spesa potenziale massima sostenibile include: a) Spesa per il personale in servizio; b) Facoltà di assunzione in base alla normativa vigente; c) Oneri eventualmente connessi con l acquisizione di personale in mobilità; d) Risorse derivanti da eventuali disposizioni speciali di legge provviste della relativa copertura finanziaria; e) Innalzamento delle facoltà di assunzione derivanti dall applicazione dell art. 20, comma 3, del D.Lgs. 75/2017.

45 IL FABBISOGNO DEL PERSONALE La Provincia di Foggia con deliberazione del Presidente n. 52 del 12/04/2019 ha approvato il Piano del fabbisogno di personale per il triennio ed il corrispondente Programma annuale delle assunzioni anno Il calcolo della capacità assunzionale di questo Ente per l'anno 2019, consente di pianificare le assunzioni nei limiti delle effettive disponibilità finanziarie e di bilancio dell Ente pari ad ,00 nel triennio 2019/2021. Precisato che la stima dei costi delle nuove assunzioni programmate ( ,41 nel triennio 2019/2021) è compatibile con il valore finanziario massimo del costo del personale consentito a questa Provincia a seguito della riduzione della dotazione organica, ai sensi e per gli effetti dell'art. 1, comma 421, della legge n. 190/2014: rectius la spesa del personale in servizio, sommata a quella derivante dalle facoltà di assunzioni consentite, non supera la spesa potenziale massima (= limite di spesa consentito dalla legge). Dato atto che le assunzioni in servizio relative alla pianificazione del fabbisogno triennale potranno essere riviste qualora si verificassero situazioni tali da determinare variazioni nel triennio in considerazione, soprattutto con particolare riferimento ai vincoli di finanza pubblica imposti dal Legislatore e dalle disponibilità di Bilancio. Verificati, inoltre, i presupposti necessari per poter procedere ad assunzioni a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale e che, in ragione di tutta una serie di dinamiche occupazionali che hanno generato alcune vacanze delle posizioni dirigenziali, appare prioritario garantire la continuità dell intera macchina amministrativa e, dunque, pianificare la copertura nel triennio 2019/2021, nel pieno rispetto dei vincoli di finanza pubblica, della capacità assunzionale dell Ente e della compatibilità della spesa conseguente alla programmazione con il valore finanziario consentito a questa Provincia a seguito della riduzione della dotazione organica, ai sensi e per gli effetti dell art. 1, comma 421, della L. n. 190/2014 : di n. 2 posti di personale dirigente, n. 1 con profilo professionale tecnico e n. 1 con profilo professionale amministrativo, posti ad oggi vacanti, attraverso gli strumenti di reclutamento previsti dalle disposizioni normative vigenti nell anno 2019; nonché risulta prioritario garantire fermo restando la preventiva verifica del pieno rispetto dei vincoli di finanza pubblica, della capacità assunzionale dell Ente e della compatibilità della spesa conseguente alla programmazione con il valore finanziario consentito a questa Provincia a seguito della riduzione della dotazione organica, ai sensi e per gli effetti dell art. 1, comma 421, della L. n. 190/ la copertura dei seguenti profili per il personale dipendente: di n. 5 posti di categoria D di cui n. 1 posto attraverso lo strumento della progressione verticale del personale in servizio di cui all art. 22, comma 15, del D.Lgs. 75/2017 nell anno 2020 e i restanti tramite reclutamento dall esterno con le modalità di cui all art. 35 D.Lgs. 165/2001; di n. 18 posti di categoria C di cui n. 3 posti attraverso lo strumento della progressione verticale del personale in servizio di cui all art. 22, comma 15, del D.Lgs. 75/2017 nell anno 2019 e i restanti tramite reclutamento dall esterno con le modalità di cui all art. 35 D.Lgs. 165/2001 nell anno Infine, risulta necessario prevedere la possibilità di ricorrere - nel pieno rispetto dei limiti di spesa previsti dall art. 1, comma 847, della Legge 205/ a tipologie di lavoro flessibile nel rispetto della disciplina di cui all art. 36 del D.Lgs. 165/2001, nonché al conferimento, in presenza di specifiche esigenze cui non si possa far fronte con il personale in servizio, di incarichi individuali con contratto di lavoro autonomo in presenza dei presupposti di legittimità di cui all art. 7, comma 6, del D.Lgs. 165/2001; Dato atto, altresì, della necessità di prevedere e garantire al personale in servizio part time presso questo Ente, n. 59 lavoratori (di cui n. 2 fino al 31 maggio 2019) categoria B1 a 30 ore settimanali, un aumento delle ore del proprio contratto di lavoro part time a tempo indeterminato così programmato, giusta deliberazione del Presidente n. 108 del 15 giugno 2018 recante Pianificazione del fabbisogno del personale per il triennio 2018/2020 e corrispondente Programma annuale delle Assunzioni 2018;

46 45 Ricognizione delle eccedenze di personale ai sensi dell art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001 : aumento delle ore fino a 32 settimanali per l anno LE PARTECIPAZIONI ED IL GRUPPO PUBBLICO LOCALE Di seguito si elencano le società partecipate dall Ente al 31/12/2018: Denominazione Capitale sociale o Fondo consortile Quota di partecipazione dell'ente ( % ) Direttive - Note Banca Popolare Etica s.c.p.a ,00 0,02% Disposta dismissione della partecipazione con deliberazione del Presidente della Provincia n. 236 del 16/12/2015 Aeroporti di Puglia spa ,00 0,009% Soc. Consortile Prospettiva Subappennino S.C.p.A ,00 4,76% Partecipazione cessata ex lege ai sensi dell'art.1, comma 569, legge n 147/2013 Diomede s.r.l ,00 100% Società in liquidazione Promodaunia s.p.a ,00 98,55% Società in liquidazione D.A.R.E. s.c.a.r.l. Patto di Foggia S.C.p.A Patto Verde S.C.mista a.r.l ,00 Consorzio per l'università di Capitanata Consorzio Apeac Consorzio per l'area di sviluppo industriale di Foggia Consorzio Il Tavoliere GAL GARGANO Soc. consor. A.R.L ,00 0,5% Partecipazione cessata ex lege ai sensi dell'art.1, comma 569, legge n 147/ ,00 22,00% Società in liquidazione 41,00% Società in liquidazione ,29 60,97% Consorzio in liquidazione ,00 86,76% Consorzio in liquidazione ,00 11,97% ,00 1,57% Consorzio in liquidazione ,00 0,62% GAL MERIDAUNIA ,00 0,17% Partecipazione cessata ex lege ai sensi dell'art.1, comma 569, legge n 147/2013 Partecipazione cessata ex lege ai sensi dell'art.1, comma 569, legge n 147/2013 Partendo dal dato complessivo sopra indicato, va evidenziato Il Gruppo Pubblico Locale, così come definito dagli articoli 11 ter, quater e quinques del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, nonché dal principio contabile applicato 4/4 paragrafo 2. Pertanto, costituiscono componenti del gruppo amministrazione pubblica : 1. gli organismi strumentali dell amministrazione pubblica capogruppo come definiti dall articolo 1, comma 2, lettera b) del citato decreto, in quanto trattasi delle articolazioni organizzative della capogruppo stessa e, di conseguenza, già compresi nel rendiconto consolidato della capogruppo; 2. gli enti strumentali controllati dell amministrazione pubblica capogruppo, come definiti dall art. 11-ter, comma 1, costituiti dagli enti pubblici e privati e dalle aziende nei cui confronti la capogruppo: ha il possesso, diretto o indiretto, della maggioranza dei voti esercitabili nell ente o nell azienda; ha il potere assegnato da legge, statuto o convenzione di nominare o rimuovere la maggioranza dei componenti degli organi decisionali, competenti a definire le scelte strategiche e le politiche di settore, nonché a decidere in ordine all indirizzo, alla pianificazione ed alla programmazione dell attività di un

47 46 ente o di un azienda; a) esercita, direttamente o indirettamente, la maggioranza dei diritti di voto nelle sedute degli organi decisionali, competenti a definire le scelte strategiche e le politiche di settore, nonché a decidere in ordine all indirizzo, alla pianificazione ed alla programmazione dell attività dell ente o dell azienda; b) ha l obbligo di ripianare i disavanzi, nei casi consentiti dalla legge, per percentuali superiori alla quota di partecipazione; c) esercita un influenza dominante in virtù di contratti o clausole statutarie, nei casi in cui la legge consente tali contratti o clausole. I contratti di servizio pubblico e di concessione, stipulati con enti o aziende che svolgono prevalentemente l attività oggetto di tali contratti, presuppongono l esercizio di influenza dominante; 2) gli enti strumentali partecipati di un amministrazione pubblica, come definiti dall articolo 11-ter, comma 2, costituiti dagli enti pubblici e privati e dalle aziende nei cui confronti la capogruppo ha una partecipazione in assenza delle condizioni di cui al punto 2; 3) le società controllate dall amministrazione pubblica capogruppo, nei cui confronti la capogruppo: a) ha il possesso, diretto o indiretto, anche sulla scorta di patti parasociali, della maggioranza dei voti esercitabili nell assemblea ordinaria o dispone di voti sufficienti per esercitare una influenza dominante sull assemblea ordinaria; b) ha il diritto, in virtù di un contratto o di una clausola statutaria, di esercitare un influenza dominante, quando la legge consente tali contratti o clausole. I contratti di servizio pubblico e di concessione stipulati con società che svolgono prevalentemente l attività oggetto di tali contratti presuppongono l esercizio di influenza dominante. 4) le società partecipate dell amministrazione pubblica capogruppo, costituite dalle società a totale partecipazione pubblica affidatarie dirette di servizi pubblici locali della regione o dell ente locale indipendentemente dalla quota di partecipazione. A decorrere dal 2019, con riferimento all esercizio 2018, la definizione di società partecipata è estesa alle società nelle quali la regione o l ente locale, direttamente o indirettamente, dispone di una quota significativa di voti, esercitabili in assemblea, pari o superiore al 20 per cento, o al 10 per cento se trattasi di società quotata». Di conseguenza, per quanto esposto, si individua di seguito il Gruppo amministrazione pubblica che vede capogruppo la Provincia di Foggia e risulta così composto: Organismi strumentali SCUOLA DI PROTEZIONE CIVILE Istituzione di cui all art. 114 del TUEL Società controllate Denominazione Capitale sociale o Fondo consortile Quota di partecipazione dell Ente Direttive Note DIOMEDE SRL ,00 100% Società in liquidazione PROMODAUNIA SPA ,00 98,55% Società in liquidazione CONSORZIO PER Consorzio in liquidazione L UNIVERSITÀ DI CAPITANA- TA ,29 60,97% CONSORZIO APEAC , % Consorzio in liquidazione Si precisa che i relativi bilanci consuntivi non sono consultabili nel proprio sito internet fermo restando quanto previsto per gli enti locali dall'articolo 172, comma 1, lettera a) del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n Il principio contabile 4/4, al paragrafo 3, prevede che vadano evidenziati gli enti, le aziende e le società componenti del gruppo compresi nel bilancio consolidato. Lo stesso principio, al fine di

48 47 stabilire il perimetro di consolidamento, individua criteri e soglie di irrilevanza. Nella seduta del 19 luglio 2017 la Commissione Arconet ha approvato il testo dello schema di decreto di aggiornamento degli allegati al D.Lgs. n. 118/2011 avente ad oggetto, tra l altro, l aggiornamento del principio contabile riguardante il bilancio consolidato. Tra le modifiche apportate rientra la nuova definizione di irrilevanza dei bilanci ed in particolare, preme in questa sede evidenziare, si è stabilito che sono sempre considerati rilevanti (e quindi non escludibili dal bilancio consolidato) gli enti e le società totalmente partecipati dalla capogruppo e le società in house titolari di affidamento diretto da parte della capogruppo, a prescindere dalla quota di partecipazione. Pertanto, in applicazione quanto esposto, ad oggi, il perimetro di consolidamento ai fini della redazione del bilancio consolidato dell Ente, così come individuato con deliberazione del Presidente n. 83 del 03/05/2018,con riferimento all esercizio 2017, risulta così composto: DIOMEDE s.r.l.; PROMODAUNIA s.p.a. Si precisa, altresì, che, per quanto concerne la Scuola di protezione Civile, adottando tale organismo strumentale esclusivamente un sistema contabile di natura finanziaria, il consolidamento non potrà che aver luogo secondo quanto disposto dall art. 227, comma 2 ter del TUEL.

49 PARAMETRI UTILIZZATI PER PROGRAMMARE I FLUSSI FINANZIARI ED ECONOMICI DELL'ENTE Al fine di comprendere l andamento tendenziale delle entrate dell Ente, si riporta nella tabella che segue il riepilogo dei principali indicatori di bilancio relativi alle entrate, con riferimento alle gestioni passate e a quelle oggetto di programmazione nel presente documento. Denominazione indicatori E1 - Autonomia finanziaria 0,48 0,45 0,51 0,57 0,57 0,57 E2 - Autonomia impositiva 0,45 0,43 0,46 0,47 0,48 0,48 E3 - Indice di autonomia tariffaria propria 0,03 0,02 0,05 0,09 0,09 0,09 Così come per l entrata, si espongono nella tabella che segue anche i principali indici di struttura relativi alla spesa. Denominazione indicatori S1 - Rigidità delle Spese correnti 0,24 0,19 0,25 0,26 0,26 0,25 S2 - Incidenza degli Interessi passivi sulle Spese correnti 0,10 0,05 0,08 9,82 0,9 0,8 S3 - Incidenza della Spesa del personale sulle Spese correnti 0,14 0,14 0,17 0,11 0,11 0,11 S4 - Spesa media del personale , , , , , ,29 S5 - Copertura delle Spese correnti con Trasferimenti correnti 0,56 0,56 0,45 0,45 0,46 0,46 Parametri di deficitarietà (1) Parametri positivi 7 su 8 7 su 8 (1): Il dato per l anno 2018 non è ancora disponibile poiché il Rendiconto 2018 è in corso di redazione. 2.8 RISORSE, IMPIEGHI E SOSTENIBILITÀ ECONOMICO-FINANZIARIA Nel contesto strutturale e legislativo proposto, si inserisce la situazione finanziaria dell Ente. L analisi strategica, richiede, infatti anche un approfondimento sulla situazione finanziaria dell'ente così come determinatasi dalle gestioni degli ultimi anni. A tal fine sono presentati, a seguire, i principali parametri economico finanziari utilizzati per identificare l evoluzione dei flussi finanziari ed economici e misurare il grado di salute dell Ente. Qualsiasi programmazione finanziaria deve necessariamente partire da una valutazione dei risultati delle gestioni precedenti. A tal fine nella tabella che segue si riportano per ciascuno degli ultimi tre esercizi: - le risultanze finali della gestione complessiva dell Ente; - il saldo finale di cassa; - l indicazione riguardo l utilizzo o meno dell anticipazione di cassa. Descrizione Risultato di Amministrazione ,15 Da consuntivo ,37 Da consuntivo ,33 Da consuntivo di cui Fondo cassa 31/ , , ,73 Utilizzo anticipazioni di cassa ,00 0,00

50 LE ENTRATE L'attività di ricerca delle fonti di finanziamento, sia per la copertura della spesa corrente che per quella d'investimento, ha costituito, per il passato ed ancor più costituirà per il futuro, il primo momento dell'attività di programmazione dell'ente. Rinviando per un approfondimento alla sezione operativa del presente documento, in questa parte si evidenzia l andamento storico e prospettico delle entrate nel periodo 2016/2021. Denominazione Avanzo applicato , ,47 0,00 0, Fondo pluriennale vincolato , , , , ,00 0,00 Totale TITOLO 1 (10000): Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa , , , , , ,00 Totale TITOLO 2 (20000): Trasferimenti correnti , , , , , ,84 Totale TITOLO 3 (30000): Entrate extratributarie , , , , , ,00 Totale TITOLO 4 (40000): Entrate in conto capitale , , , , , ,20 Totale TITOLO 5 (50000): Entrate da riduzione di attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale TITOLO 6 (60000): Accensione prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale TITOLO 7 (70000): Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale TITOLO 9 (90000): Entrate per conto terzi e partite di giro , , , , , ,00 TOTALE , , , , , , LE ENTRATE TRIBUTARIE L intervento legislativo continuo e spesso poco organico portato avanti dai governi in questi ultimi anni, non ha agevolato la costruzione del bilancio né, tantomeno, ha definito delle basi dati consolidate su cui poter costruire le politiche di bilancio future. Ciò precisato, si riporta nel prospetto che segue l andamento storico dal 2016 al 2019 dei principali tributi. IPT TREND STORICO ENTRATE CORRENTI PROPRIE Con deliberazione del Presidente n.186 del 26/11/2018, è stata confermata la massima aliquota d'imposta applicabile, pari al 30% e con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 2 del 25/02/2019 è stato approvato il nuovo Regolamento IPT PREVISIONI DI BILAN- CIO , , , ,00 ACCERTAMENTI DI COMPETENZA , , ,00

51 50 R.C.A. Per l'anno 2019 con deliberazione del Presidente n.185 del 26/11/2018 è stata confermata l'aliquota del 16% dell'imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile prevedendo un gettito stabile PREVISIONI DI BILAN- CIO , , , ,00 ACCERTAMENTI DI COMPETENZA , , ,57 TOSAP/COSAP COSAP - Canone occupazione spazi ed aree pubbliche - Regolamento approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 44 del PREVISIONI DI BILAN- CIO , , , ,00 ACCERTAMENTI DI COMPETENZA , , ,00

52 LE ENTRATE DA SERVIZI Per poter finanziare i maggiori oneri posti a carico del bilancio dallo squilibrio esistente nel rapporto trasferimenti/costi diretti e indiretti delle funzioni delegate prima e dopo l entrata in vigore del D. Lgs. 112/98, e con riferimento al comma 2 dell articolo 29 della legge 28/12/2001 n. 448 (legge finanziaria 2002), che prevede che le amministrazioni (enti locali) possono ricorrere a forme di autofinanziamento al fine di ridurre progressivamente l entità degli stanziamenti e dei trasferimenti pubblici a carico del bilancio dello Stato, grazie a entrate proprie, derivanti dalla cessione dei servizi prodotti o dalla compartecipazione alle spese da parte degli utenti del servizio, sono stati adottati diritti di istruttoria e tariffe. Con riferimento alle entrate derivanti dalla erogazione dei servizi da parte del nostro Ente, dall esame delle entrate del titolo terzo risultano le seguenti fattispecie: Indennizzi usura trasporti eccezionali su strade provinciali; Diritti di segreteria per rilascio autorizzazioni licenza ed iscrizioni nel settore trasporti; Proventi derivanti da trasferimenti funzioni in materia di edilizia sismica; Oneri di istruttoria da applicare per l espletamento delle pratiche amministrative relative alle attività del Settore Ambiente e Territorio; Proventi derivanti da trasferimenti di funzioni in materia di approvvigionamento idrico; Fitti reali di fabbricati e terreni; Proventi derivanti da canoni di concessione distributori automatici presso istituti scolastici provinciali; Proventi derivanti da introiti per canoni di concessione bar presso istituti scolastici provinciali; Proventi diversi per servizi connessi all utilizzo Teatro del Fuoco; Proventi diversi per servizi connessi all utilizzo delle Sale nelle sedi dell Ente (p.zza XX Settembre e via Telesforo); Proventi da parte degli enti legati da accordo di partenariato, per i servizi offerti per l attuazione dei progetti di servizio civile IL FINANZIAMENTO DI INVESTIMENTI CON INDEBITAMENTO L Ente non ha previsto alcun ricorso all indebitamento per la realizzazione di opere pubbliche per il triennio 2019/ I CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI E LE ALTRE ENTRATE IN CONTO CAPITALE Altre risorse destinate al finanziamento delle spese in conto capitale sono riferibili a contributi agli investimenti iscritti nel titolo 4 delle entrate, di cui alla seguente tabella:

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