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2 Le Orient Copyright 2018 Simone s.r.l. Via F. Russo 33/D Napoli Tutti i diritti riservati È vietata la riproduzione anche parziale e con qualsiasi mezzo senza l autorizzazione scritta dell editore. Lex Orienta 17 - Videosorveglianza urbana integrata ISBN Progetto grafico: Angelo Parrella Impaginazione: Salvatore Pagano Questo volume è stato stampato presso PL PRINT s.r.l. Via Don Minzoni, Cercola (NA) L'elaborazione del testo, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze. 2

3 3 Indice Premessa... Pag. 5 Capitolo 1 La sicurezza urbana tra polizia locale e forze di polizia dello Stato 1 Il Decreto Legge 14/2017 e le nuove frontiere della sicurezza urbana...» 7 2 Le competenze del comune e della Polizia Locale in materia di sicurezza...» 8 3 Le competenze della Prefettura e delle Forze di Polizia dello Stato...» 9 4 Le dotazioni tecnologiche della Polizia Locale e delle Forze di Polizia dello Stato...» 11 5 La sicurezza urbana e sicurezza integrata...» 13 6 Le linee generali del pacchetto sicurezza...» 14 7 Sicurezza urbana integrata e soggetti privati...» 14 Capitolo 2 Dalla videosorveglianza tradizionale ai sistemi integrati 1 La video sorveglianza tradizionale: dagli albori all alta definizione...» 17 2 Lo sviluppo delle tecnologie al servizio del video-controllo...» 19 A I sistemi ricollocabili e le fototrappole...» 19 B I sistemi di videosorveglianza mobile...» 20 3 Sistemi di analisi video...» 21 A Sistemi di rilevazione del movimento e sistemi intelligenti...» 21 B I sistemi di lettura targhe OCR...» 22 4 La gestione delle liste e il controllo dei veicoli sospetti...» 23 5 Il controllo dei veicoli rubati...» 24 6 L analisi video e l ausilio degli istituti di vigilanza e dei privati...» 26 A L utilizzo di personale degli istituti di vigilanza privata per monitorare le telecamere...» 27 B L affidamento del servizio di videosorveglianza comunale ad una società di vigilanza privata...» 28 C Le telecamere private cedute in gestione al Comune e controllate da una società di vigilanza privata...» 28 Capitolo 3 La necessità di un progetto strategico 1 Le criticità degli impianti in uso esclusivo alla Polizia Locale...» 31 2 La sicurezza urbana integrata e le diverse prerogative degli attori...» 32 3 L accesso condiviso al sistema di controllo dei veicoli rubati...» 32 4 Le indicazioni ministeriali sulla videosorveglianza urbana...» 33 5 I patti per la sicurezza e i progetti speciali sulla videosorveglianza...» 34 Capitolo 4 Il coordinamento della privacy con la sicurezza integrata 1 Il Codice della Privacy e le novità introdotte dal Pacchetto UE...» 37 A Il Codice della Privacy e i provvedimenti del Garante...» 38 B Il Pacchetto dell Unione Europea: il Regolamento UE 2016/679...» 40 C Il Pacchetto dell Unione Europea: la Direttiva UE 2016/680...» 42 2 La sicurezza urbana e la titolarità del trattamento...» 44 A La titolarità del trattamento in capo al Comune...» 45 B La titolarità del trattamento in capo alla Prefettura...» 47

4 Le Orient 3 La valutazione dell impatto della privacy in un progetto di sicurezza urbana integrata... Pag La nuova figura del responsabile della protezione dei dati...» 49 Capitolo 5 Le formalità per il trattamento dei dati 1 L architettura di un moderno progetto di sicurezza urbana integrata...» 51 2 La conservazione dei dati...» 52 3 La diversa titolarità del trattamento: la contitolarità...» 52 4 La questione della SCIA e le formalità previste dal Codice delle Comunicazioni...» 53 A Il quadro normativo...» 53 B Le precisazioni del MiSE...» 54 C La Segnalazione Certificata di Inizio Attività (S.C.I.A.)...» 54 D Quali sono i contributi da pagare ai fini del conseguimento dell autorizzazione generale?.» 55 E Quali sono le sanzioni previste per l installazione o l esercizio di una rete di comunicazione senza autorizzazione generale?...» 55 Capitolo 6 I sistemi di videosorveglianza nell attività operativa della polizia locale 1 L utilizzo della videosorveglianza nell ambito dell attività di accertamento di illeciti amministrativi...» 57 2 Sistemi integrati di videosorveglianza e attività di polizia stradale...» 58 3 L uso delle immagini della videosorveglianza in ambito forense: dalle indagini di polizia giudiziaria al dibattimento...» 62 Capitolo 7 Gli acquisti in materia di videosorveglianza 1 I precetti normativi in materia di appalti...» 65 2 Le soglie comunitarie...» 65 3 Alcune novità sul sottosoglia...» 66 4 Ulteriori indicazioni sul sottosoglia...» 66 5 Obbligo di convenzioni per la videosorveglianza?...» 67 6 Le procedure aperte...» 68 7 Le procedure negoziate senza previa pubblicazione di un bando...» 69 8 L atto dirigenziale per l ampliamento di un impianto di videosorveglianza...» 69 9 La Determina Dirigenziale ai sensi dell art. 63 del Nuovo Codice dei Contratti Pubblici...» Impianti di videosorveglianza: appalto lavori o contratto misto?...» 74 A La Sentenza 28/6/2006 n del TAR Lazio, Sezione III ter Roma...» 74 B L articolo 14 del vecchio codice dei contratti (D.Lgs. n. 163/2006)...» 75 C L articolo 28 del nuovo codice dei contratti (D.Lgs. n. 50/2016)...» Le indicazioni per un corretto capitolato...» 76 A Il progetto in materia di servizi e forniture...» 76 B Il progetto in materia di servizi e forniture...» Le categorie SOA negli appalti di videosorveglianza...» 78 A La Determinazione n. 19 del 27 Settembre » 79 B Il Parere n. 89 del 19 Maggio » 79 C Un contrasto solo apparente...» 79 Allegati...» 81 4

5 5 Premessa Con l approvazione del pacchetto sicurezza il governo ha aperto la strada ad una inedita modalità di collaborazione tra forze di polizia dello Stato e polizia locale da realizzarsi attraverso un uso condiviso e regolato delle informazioni e delle tecnologie. Solo mettendo in stretta relazione gli operatori e tutte le dotazioni preposte in qualche modo alla gestione della sicurezza delle città sarà infatti possibile aumentare il contrasto dell illegalità e dell insicurezza. È questo lo spirito della riforma introdotta con il D.L. 14/2017, convertito nella legge n. 48/2017. La novella innesta nell ordinamento un concetto molto semplice ma di difficile realizzazione. La sicurezza urbana deve necessariamente essere gestita da tutti gli operatori di polizia, nel rispetto delle diverse prerogative, mettendo al centro delle scelte e delle strategie da adottare sul territorio il rappresentante governativo. Spetterà al Prefetto raccordare le diverse esigenze delle forze di polizia dello Stato e dei carabinieri con quelle dei sindaci e della polizia locale. Strumenti come gli impianti di videosorveglianza comunale, le dotazioni radio per l emergenza e tutte le tecnologie di cui possono disporre i comuni devono essere resi disponibili in maniera regolata a tutti i soggetti pubblici deputati al controllo del territorio e delle città. Quindi anche se la polizia locale non è ancora abilitata ad occuparsi di criminalità a tutto tondo saranno le sue tecnologie all avanguardia come per esempio i varchi lettura targhe cittadini di ultima generazione a fornire un utile supporto a carabinieri, guardia di finanza e polizia di Stato per il contrasto delle rapine e dei reati contro le persone e il patrimonio. Prendiamo per esempio un comune di medie dimensioni già dotato di un discreto impianto di videosorveglianza urbana. Sicuramente, anche se le dotazioni tecnologiche non risulteranno obsolete, ci sarà la necessità di potenziare gli impianti, per esempio con varchi lettura targhe in grado di identificare i veicoli rubati, non assicurati e non revisionati. L uso condiviso di questi strumenti, nel rispetto delle diverse prerogative degli organi di polizia, significa permettere ai comuni di continuare ad utilizzare i sistemi per effettuare per esempio attività sanzionatoria stradale e sicurezza urbana. Ma significa anche permettere alle forze dell ordine di conservare i dati sui transiti dei veicoli per un periodo superiore ai sette giorni previsti per legge per i comuni, su un proprio server separato dove all occorrenza potranno essere effettuate attività di indagine particolari in deroga ad alcuni dei limiti imposti dal codice sulla privacy. E poi sarà opportuno anche collegare l impianto cittadino con il sistema centrale nazionale targhe e transiti di Napoli per la ricerca dei veicoli rubati. Ovvero alimentare la banca dati del Viminale con tutti i transiti ottenendo però in cambio l allarme locale in caso di passaggio di un veicolo rubato. Perlomeno per mettere in sicurezza operativa anche gli agenti di polizia locale che essendo di fatto attualmente impossibilitati a consultare il ced del Ministero dell interno sui criminali, rischiano quotidianamente di fermare soggetti pericolosi, magari armati, per contestargli una banale violazione stradale, senza saperlo. Mettere in condizione di poter operare tutti gli operatori in divisa del territorio, nel rispetto delle diverse prerogative, significa quindi rispettare le diverse inclinazioni dei carabinieri, della polizia di stato e della polizia locale. Ma salvaguardare anche gli interessi politico-amministrativi degli enti locali interessati a dare risposte concrete ai cittadini. Siccome infatti gli impianti di videosorveglianza sono costantemente finanziati dai comuni, eventualmente con il contributo di qualche privato, è chiaro che l amministrazione locale non ha alcun interesse a privarsi dell uso parziale e verificato dei suoi strumenti.

6 Le Orient In alcune realtà, invece, per evitare la complessità derivanti dalla necessità di regolare compiutamente le attività delle diverse forze di polizia, nel rispetto di una normativa sulla privacy in continua evoluzione, alcuni sindaci hanno preferito trasferire i propri server in capo alle questure. In questo modo gli impianti di videosorveglianza sono ad uso delle forze di polizia dello Stato ma non possono essere utilizzati a piacimento dalla polizia locale per effettuare attività di controllo stradale e sicurezza urbana. È evidente che a fronte di apparenti benefici immediati in termini di trattamento dei dati personali e responsabilità connesse questa scelta non risulta particolarmente appagante per le amministrazioni comunali. Perlomeno per quelle città che intendono partecipare attivamente al nuovo concetto di sicurezza urbana integrata. Ovvero ad una azione concentrica di scambio informativo e potenziamento dell attività di contrasto dell azione criminale mettendo in condizione tutti gli operatori in divisa di svolgere al meglio il proprio ruolo: da una parte la polizia locale con il suo inestimabile valore conoscitivo e smisurate capacità di intervento operativo, dall altra tutti gli altri attori della sicurezza pubblica dello Stato. Questa ricerca ha lo scopo di agevolare tutti i processi formali e burocratici che stanno alla base di un solido progetto di videosorveglianza urbana integrata, senza trascurare l impatto privacy e il rispetto fondamentale delle diverse prerogative e specialità delle forze di polizia locale e dello Stato. Stefano Manzelli 6

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