Safety eventi: gestione delle pubbliche manifestazioni
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- Violetta Castaldo
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1 Convegno Safety eventi: gestione delle pubbliche manifestazioni Relatori: Lara Calanni Pileri Venerdì 19 ottobre dalle 14:30 alle 16:00 Saletta AiFOS Pad. 36 BRESCIA, 25 gennaio dalle alle 17.30
2 GRUPPO DI PROGETTO AIFOS «GESTIONE EVENTI» Da luglio 2017 l attività svolta: - Webinar gratuiti per associazioni e per professionisti e consulenti - Corsi di formazione per operatori della sicurezza negli eventi «operatori safety» erogati su tutto il territorio (per protezione civile, associazioni culturali, pubblica amministrazione) - Corsi per formatori che formano operatori eventi - Corsi per professionisti che si occupano di piani di sicurezza ed emergenza nelle manifestazioni - Convegni: Cuorgnè, Brescia, Roma, Cagliari, Como, Sassari, Chiaverano - Partecipanti al gruppo di progetto: professionisti da tutta Italia
3 GRUPPO DI PROGETTO AIFOS «GESTIONE EVENTI»
4 GRUPPO DI PROGETTO AIFOS «GESTIONE EVENTI»
5 Testo Unico delle Leggi di Pubblica sicurezza R.D. n. 773 del 1931 e relativo Regolamento d'esecuzione R.D. n. 635 del 1940 Regolamenti provinciali/co munali D.M. 19 AGOSTO 1996 Regola Tecnica antincendio Disposizioni di legge nello specifico settore (equidi, haccp, rally, circensi, armi bianche) D.M. 18 MARZO 1996 Norme costruzione ed esercizio impianti sportivi D.M. 10/03/1998 Sicurezza antincendio e gestione emergenza A.S.R. 5/08/2014 ASSISTENZA SANITARIA D.Lgs. 81/08 D.I. 22/07/2014 DECRETO PALCHI D. LGS 25/11/2016 N. 222 SCIA
6 Circolare Gabrielli Circolare Capo Dipartimento dei VVFF Direttiva Ministero dell Interno DIRETTORE GENERALE DELLA PUBBLICA SICUREZZA FRANCO GABRIELLI 25 maggio 2017 e 7 GIUGNO 2017 Qualificazione degli aspetti di SAFETY e SECURITY al fine di individuare le migliori strategie operative. CAPO DIPARTIMENTO DEI VIGLI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE BRUNO FRATTASI 19 GIUGNO 2017 Manifestazioni pubbliche. Indicazioni di carattere tecnico in merito a misure di SAFETY. CAPO DI GABINETTO DOTT. MORCONE PIANTEDOSI 2818 LUGLIO Modelli organizzativi per garantire alti livelli di sicurezza in occasione di manifestazioni pubbliche. CIRCOLARI E DIRETTIVE - ATTENZIONE ALLA GERARCHIA DELLE FONTI NORMATIVE -
7 Testo Unico delle Leggi di Pubblica sicurezza R.D. n. 773 del 1931 e relativo Regolamento d'esecuzione R.D. n. 635 del 1940 Regolamenti provinciali/co munali D.M. 19 AGOSTO 1996 Regola Tecnica antincendio Disposizioni di legge nello specifico settore (equidi, haccp, rally, circensi, armi bianche) D.M. 18 MARZO 1996 Norme costruzione ed esercizio impianti sportivi D.M. 10/03/1998 Sicurezza antincendio e gestione emergenza A.S.R. 5/08/2014 ASSISTENZA SANITARIA D.Lgs. 81/08 D.I. 22/07/2014 DECRETO PALCHI D. LGS 25/11/2016 N. 222 SCIA
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9 Con riferimento alle pubbliche manifestazioni sottoposte a regime autorizzatorio, l iniziativa spetta all organizzatore, che invierà al Comune, con congruo anticipo rispetto alla data dell evento, l istanza corredata dalla documentazione necessaria, recante anche l indicazione delle misure di sicurezza che si intende adottare. 1 - Ove si tratti di eventi di pubblico spettacolo, il Comune, ai fini del rilascio dell autorizzazione, secondo le previsioni dell art. 80 del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, acquisirà il parere della Commissione comunale o provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo.
10 R.D.773/1931 Art. 80 L'autorità di pubblica sicurezza non può concedere la licenza per l'apertura di un teatro o di un luogo di pubblico spettacolo, prima di aver fatto verificare da una commissione tecnica la solidità e la sicurezza dell'edificio e l'esistenza di uscite pienamente adatte a sgombrarlo prontamente nel caso di incendio. Le spese dell'ispezione e quelle per i servizi di prevenzione contro gli incendi sono a carico di chi domanda la licenza. Regolamento (Art. 141, Art. 141-bis, Art. 142, Art. 143, Art. 144, Art. 145)
11 L assoggettabilità o meno di una manifestazione temporanea al controllo della C.P.V.L.P.S. dipende unicamente dalla tipologia e dalle caratteristiche della manifestazione e non dipende dal numero delle persone presenti (affollamento o capienza);
12 Anche l eventuale esenzione dai controlli della C.P.V.L.P.S. per una manifestazione, non esenta assolutamente il titolare dell attività dall obbligo di attuare ed osservare comunque tutti i provvedimenti di sicurezza antincendio necessari per la manifestazione medesima, per la tutela della incolumità sia dei lavoratori addetti, sia delle persone a qualsiasi titolo presenti;
13 Manifestazioni temporanee, da svolgersi in locali pubblici o in luoghi all aperto, soggette al controllo della Commissione: ad esempio, le manifestazioni configurabili nelle indicazioni dell'art. 1 del DM (in particolare ai punti: g - teatri tenda; h - circhi; i luoghi destinati a spettacoli viaggianti e parchi di divertimento; l - luoghi all aperto, ovvero luoghi ubicati in delimitati spazi all aperto attrezzati con impianti appositamente destinati a spettacoli o intrattenimenti e con strutture apposite per lo stazionamento del pubblico), e/o nell'attività 83 del DM (locali di spettacolo e di trattenimento in genere con capienza superiore a 100 posti).
14 manifestazioni musicali o teatrali svolte in palasport, in stadi, in palestre; trattenimenti danzanti svolti in ristoranti, bar, o edifici storici; conferenze o convegni svolti in aula magna scolastica, in edifici storici, in palestre, in alberghi; manifestazioni varie (concerti, trattenimenti danzanti, karaoke,mostre, sfilate di moda, numeri di varietà, spettacoli di arte varia) svolte in sale consiliari, edifici industriali o artigianali, centri commerciali, scuole, alberghi, etc;
15 Manifestazioni che si svolgono in luogo all aperto con ciò intendendo luoghi ubicati in delimitati spazi all aperto attrezzati con impianti appositamente destinati a spettacoli o intrattenimenti e con strutture apposite per lo stazionamento pubblico [DM ];
16 Non sono soggette, ad esempio, ai controlli della C.P.V.L.P.S. (non applicabilità dell art. 80 T.U.L.P.S.) sono le manifestazioni che si svolgono in luoghi o spazi all aperto (quali piazze e aree urbane), nei quali è possibile, di diritto e di fatto, l'accesso ad ogni persona, prive di strutture specificamente destinate allo stazionamento del pubblico per assistere a spettacoli e/o manifestazioni varie, anche nei casi in cui è previsto l uso di palchi o pedane per artisti (purché di altezza non superiore a m 0,8), e/o l uso di attrezzature elettriche (comprese quelle di amplificazione sonora), purché installate in aree non accessibili al pubblico.
17 D.M TITOLO IX - LUOGHI E SPAZI ALL APERTO L installazione all aperto, anche provvisoria, di strutture destinate ad accogliere il pubblico o gli artisti deve essere rispondente alle disposizioni di cui al presente decreto. L eventuale installazione di tribune deve essere conforme alle vigenti disposizioni sugli impianti sportivi. Per i luoghi e spazi all aperto, utilizzati occasionalmente ed esclusi dal campo di applicazione del presente decreto in quanto prive di specifiche attrezzature per lo stazionamento del pubblico, è fatto obbligo di produrre, alle autorità competenti al rilascio della licenza di esercizio, la idoneità statica delle strutture allestite e la dichiarazione d esecuzione a regola d arte degli impianti elettrici installati, a firma di tecnici abilitati, nonché l approntamento e l idoneità dei mezzi antincendio.
18 2 - Nelle altre ipotesi, invece, il Comune potrà rilasciare direttamente il provvedimento autorizzativo, indicando nello stesso le misure di sicurezza da adottarsi. Qualora nella fase istruttoria vengano in rilievo profili di security o di safety di tale complessità e delicatezza da richiedere un analisi coordinata e integrata e, comunque, qualora si profilino peculiari condizioni di criticità connesse alla tipologia dell evento, alla conformazione del luogo, al numero e alle caratteristiche dei partecipanti, il Sindaco, o il Presidente della Commissione di vigilanza, ne informerà la Prefettura.
19 ORGANIZZATORE INVIA L ISTANZA DIRETTIVA PIANTEDOSI SINDACO ISTRUTTORIA FACOLTA DI RICORRERE A CPVPS E LINEE GUIDA PUBBLICO SPETTACOLO CCVPS / CPVPS NON PUBBLICO SPETTACOLO AUTORIZZAZIONE DEL SINDACO
20 Infine, con riferimento alle manifestazioni di cui agli artt. 18 e 25 del regio decreto n. 773 del 1931, il Questore, secondo le consuete e consolidate prassi amministrative, interesserà il Comitato provinciale per l ordine e la sicurezza pubblica solo in relazione a quegli eventi che implicano un livello di rischio tale da imporre una valutazione coordinata da parte delle autorità preposte. Nell ambito di tale Consesso, integrato dal Comandante provinciale dei Vigili del fuoco, potranno valutarsi, unitamente ai profili di security, le eventuali misure di safety ritenute necessarie all integrazione del generale dispositivo di sicurezza.
21 R.D.773/1931 CAPO I - DELLE RIUNIONI PUBBLICHE E DEGLI ASSEMBRAMENTI IN LUOGHI PUBBLICI Art (Art. 17, T.U. 1926) I promotori di una riunione in luogo pubblico o aperto al pubblico, devono darne avviso, almeno tre giorni prima, al Questore. E' considerata pubblica anche una riunione, che, sebbene indetta in forma privata, tuttavia per il luogo in cui sarà tenuta, o per il numero delle persone che dovranno intervenirvi, o per lo scopo o l'oggetto di essa, ha carattere di riunione non privata. [ ] Le disposizioni di questo articolo non si applicano alle riunioni elettorali.
22 R.D.773/1931 CAPO II - DELLE CERIMONIE RELIGIOSE FUORI DEI TEMPLI E DELLE PROCESSIONI ECCLESIASTICHE O CIVILI Art (Art. 24, T.U. 1926) Chi promuove o dirige funzioni, cerimonie o pratiche religiose fuori dei luoghi destinati al culto, ovvero processioni ecclesiastiche o civili nelle pubbliche vie, deve darne avviso, almeno tre giorni prima, al Questore. Art (art. 25 T.U. 1926) [ ] Alle processioni sono, nel resto, applicabili le disposizioni del capo precedente. Art (art. 26 T.U. 1926) Le disposizioni di questo capo non si applicano agli accompagnamenti del viatico e ai trasporti funebri, salve le prescrizioni delle leggi e dei regolamenti di sanità pubblica e di polizia locale.
23 Linee guida per la caratterizzazione e il dimensionamento delle misure di sicurezza finalizzate al contenimento del rischio in manifestazioni pubbliche che si tengono in luoghi all aperto in cui si profilino peculiari condizioni di criticità connesse alla tipologia dell evento, alla conformazione del luogo, al numero e alle caratteristiche dei partecipanti, non assoggettate ai procedimenti di cui all art. 80 del Regio decreto 18 giugno 1931 n. 773.
24 1. NORMATIVA PRESA A RIFERIMENTO DM Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo. DM Norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi.
25 2. REQUISITI DI ACCESSO ALL AREA Accessibilità mezzi di soccorso: larghezza: 3.50 m, altezza libera: 4.00 m, raggio di volta: 13 m, pendenza: non superiore al 10%, resistenza al carico: almeno 20 t (8 sull asse anteriore e 12 sull asse posteriore) Individuazione delle aree di ammassamento per i mezzi di soccorso per la gestione operativa di scenari incidentali configurabili come maxi-emergenze. Per quanto possibile, oltre ai requisiti di accesso all area sopra citati dovrà essere individuata una viabilità dedicata ai mezzi di soccorso che consenta di raggiungere l area della manifestazione senza interferire con i flussi in esodo degli occupanti.
26 3. PERCORSI DI ACCESSO ALL AREA E DI DEFLUSSO DEL PUBBLICO Qualora esigenze diverse da quelle di safety richiedano percorsi separati di accesso all area e di deflusso del pubblico, la stessa misura è consentita purché: i varchi utilizzati come ingressi alla manifestazione abbiano caratteristiche idonee ai fini dell esodo, in caso d emergenza; oppure il sistema di esodo sia completamente indipendente dai predetti varchi di accesso.
27 4. CAPIENZA DELL AREA DELLA MANIFESTAZIONE Per le aree destinate alle manifestazioni deve essere definita una capienza massima, verificata con la larghezza dei percorsi di allontanamento. Il numero di varchi di allontanamento non dovrà essere inferiore a tre, [ ] in posizione ragionevolmente contrapposta. Gli ingressi anche se di libero accesso, devono essere controllati ad esempio con l emissione di titolo di accesso gratuito ovvero con conta-persone.
28 4. CAPIENZA DELL AREA DELLA MANIFESTAZIONE Deve essere definita una capienza massima, con una densità di affollamento massima pari a 2 persone/mq e l affollamento verificato con la larghezza dei percorsi di allontanamento, applicando il parametro di capacità di deflusso di 250 persone/modulo. Il numero di varchi di allontanamento non dovrà essere inferiore a tre, [ ] in posizione ragionevolmente contrapposta con larghezza minima dei varchi e delle vie di allontanamento inserite nel sistema di vie d esodo non inferiore a 2.40 m. Gli ingressi anche se di libero accesso, devono essere controllati ad esempio con l emissione di titolo di accesso gratuito o conta-persone.
29 5. SUDDIVISIONE DELLA ZONA IN SETTORI Per affollamento fino a persone non è richiesta, ai fini di safety, la suddivisione in settori. Per affollamento superiore a persone e fino a persone, si dovrà prevedere la separazione in almeno due settori. Per affollamento superiore a persone si dovrà prevedere la separazione in almeno tre settori. La separazione deve avere definiti requisiti tecnico-dimensionali.
30 6. PROTEZIONE ANTINCENDIO Congruo numero di estintori portatili, di adeguata capacità estinguente, integrati con estintori carrellati da posizionare nell area del palco / scenografia. Ove non disponibile una rete di idranti, si dovrà prevedere la presenza sul posto di almeno un automezzo antincendio dedicato messo a disposizione dall organizzatore. Con affluenza di oltre persone dovrà essere richiesto il servizio di vigilanza antincendio con l impiego di automezzi antincendio VV.F.
31 7. GESTIONE DELL EMERGENZA - PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Tenendo conto delle caratteristiche del sito e del tipo di evento, in esito alla valutazione dei rischi, il responsabile dell organizzazione dell evento dovrà redigere un piano d emergenza che dovrà riportare: le azioni da mettere in atto in caso d emergenza; le procedure per l evacuazione, con particolare riferimento alla designazione del personale addetto all instradamento della folla; le disposizioni per richiedere l intervento degli Enti; le apparecchiature e i sistemi per la comunicazione tra gli Enti presenti e l organizzazione dell evento; le specifiche misure per l assistenza alle persone diversamente abili.
32 7. GESTIONE DELL EMERGENZA - PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Modalità di comunicazione con il pubblico degli elementi salienti del piano d emergenza prima, durante ed alla fine della manifestazione. Sistema di diffusione sonora le cui caratteristiche impiantistiche devono prevedere: alimentazione elettrica con linea dedicata; livello sonoro tale da essere udibile in tutta l area della manifestazione; presenza di un congruo numero di postazioni per le comunicazioni di emergenza in funzione delle caratteristiche dell area della manifestazione.
33 7. GESTIONE DELL EMERGENZA-PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Prevedere un centro di coordinamento per la gestione della sicurezza che consenta le comunicazioni tra gli Enti presenti e tra questi ultimi e l organizzazione. Installare segnaletica di sicurezza, segnalare la presenza di ostacoli non immediatamente visibili in caso di aree affollate, soprattutto a ridosso dei varchi di allontanamento, facendo ricorso alla segnaletica di sicurezza di tipo ordinario conforme al D. L.vo 81/2008 ed ad ulteriori sistemi di segnalazione ad alta visibilità, per manifestazioni in orario serale, indicanti sia eventuali barriere non rimovibili, sia l ubicazione dei varchi di esodo. Tali sistemi di segnalazione dovranno essere posizionati ad un altezza tale da poter essere visibili da ogni punto dell area della manifestazione.
34 8. OPERATORI DI SICUREZZA Devono essere previsti operatori destinati alle seguenti mansioni: 1. assistenza all esodo; 2. instradamento e monitoraggio dell evento; 3. lotta all incendio. l organizzatore della manifestazione si avvarrà di operatori di sicurezza in possesso dei seguenti requisiti:
35 8. OPERATORI DI SICUREZZA Associazioni di protezione civile riconosciute nonché personale in quiescenza già appartenente alle forze dell ordine, alle forze armate, ai Corpi dei Vigili Urbani, dei Vigili del Fuoco, al Servizio Sanitario per i quali sia stata attestata l idoneità psicofisica, altri operatori in possesso di adeguata formazione in materia; Addetti alla lotta all incendio e alla gestione dell emergenza, per il rischio elevato con idoneità tecnica.
36 8. OPERATORI DI SICUREZZA Per lo svolgimento della funzione di assistenza all esodo, all instradamento ed al monitoraggio dell evento possono essere impiegati operatori in possesso dei requisiti, indistintamente, di cui ai precedenti punti. 1 unità ogni 250 persone presenti. Ogni 20 operatori almeno 1 coordinatore di funzione.
37 8. OPERATORI DI SICUREZZA A questi operatori deve essere aggiunto un numero di addetti alla lotta antincendio e alla gestione delle emergenze, individuato sulla base della valutazione dei rischi di incendio e conformemente alla pianificazione di emergenza. Per le manifestazioni caratterizzate da un alta affluenza sarà richiesto, il servizio di vigilanza antincendio al Comando dei Vigili del Fuoco competente per territorio.
38 9. MANIFESTAZIONI DINAMICHE IN SPAZI NON DELIMITATI Per le manifestazioni dinamiche in spazi non delimitati in cui non è presente un unico punto di convergenza e di stazionamento dei partecipanti, dovranno essere osservati i seguenti requisiti essenziali. Divieto di detenzione nell ambito del singolo banco o autonegozio di quantitativi di GPL in utilizzo e deposito superiori a 75 kg. Rispetto di una distanza di sicurezza non inferiore a m. 3 tra banchi e/o auto negozi che impiegano GPL Gli impianti elettrici e gli impianti utilizzatori di liquidi o gas combustibili devono essere conformi alle specifiche norme tecniche e alla regola dell arte; dichiarata a firma di tecnici abilitati e presentata ai competenti uffici del Comune ove viene svolta la manifestazione. Disponibilità di estintori portatili di idonea capacità estinguente in ragione di uno ogni 100 m2 di area coperta ed utilizzata.
39 10. CASI PARTICOLARI Per le manifestazioni storiche caratterizzate da peculiari criticità e per le quali le condizioni di tutela dei beni storici, monumentali ed ambientali non consentano la completa attuazione delle misure riportate nella presente linea guida potrà farsi ricorso, ai fini del calcolo dei parametri dell affollamento e dell esodo, ai metodi prestazionali previsti dagli strumenti propri dell ingegneria della sicurezza. Tale approccio individuerà le condizioni più rappresentative del rischio e quali siano i livelli di prestazione cui riferirsi in relazione agli obiettivi di sicurezza da perseguire.
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