IL PAESE DI ACQUALANDIA

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Dionisia Santini
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1 IL PAESE DI ACQUALANDIA La storia viene utilizzata per stimolare i bambini a riconoscere nell acqua una importante e preziosa risorsa, da conservare, non sprecare e utilizzare in modo intelligente poiché un giorno non potrebbe essere disponibile allo stesso modo di oggi. Consigliato per: scuola Infanzia. Cosa fare: l operatore interpreta il testo della storia che è possibile animare utilizzando disegni rappresentativi dei vari protagonisti (scritti in grassetto nella storia). Come funziona: c era una volta un paesino chiamato Acqualandia che si trovava in cima a una montagna. Acqualandia era un posto stupendo e i suoi abitanti erano molto fieri di vivere in quel luogo meraviglioso, in particolare erano orgogliosi del loro fiume (fig. 1) che passava proprio in mezzo al paesino. La vita scorreva tranquillamente: gli abitanti svolgevano le loro attività, ma stando sempre molto attenti a non sprecare l acqua: il fornaio (fig. 2) la usava per preparare il pane e i dolci, i muratori (fig. 3) per impastare il cemento, le mamme (fig. 4) annaffiavano le piante, ecc Tutto intorno al fiume la natura era rigogliosa: c erano tantissimi alberi (fig. 5) e canne diritte e forti che si lasciavano piegare leggermente dal vento. Non mancavano di certo gli animali: gli uccellini (fig. 6) cinguettavano sugli alberi, gli aironi (fig. 7) stavano fermi ad aspettare che i pesci passassero, le rane (fig. 8) saltellavano di qua e di là, i pesci (fig. 9) nuotavano cercando di sfuggire ai fenicotteri. Tra tutti gli animali quello più simpatico era di certo l ippopotamo Ippo (fig. 10) che amava riposare all ombra degli alberi, bere l acqua fresca, tuffarsi quando faceva molto caldo e parlare con la sua amica Zanzi (fig. 11), una zanzarina che trascorreva il suo tempo sul nasone di Ippo. Un giorno mentre tutto procedeva tranquillamente ad Acqualandia si trasferì una nuova famiglia composta da mamma, papà e un bambino di nome Skizzo (fig.12). Da quel giorno qualcosa cambiò, l acqua del fiume cominciò a diminuire sempre di più e nessuno si spiegava il perché, fino a che un giorno in cui faceva molto caldo l acqua del fiume era quasi del tutto scomparsa. Tutti gli animali erano assetati, di certo quelli che se la passavano peggio erano i pesci che stavano appoggiati sul fondo del fiume asciutto respirando a fatica, gli alberi avevano i rami piegati in giù e le canne non riuscivano più a stare diritte. Era arrivato il momento di far qualcosa! Ippo e Zanzi decisero di andare a scoprire cosa stava succedendo. Risalirono il fiume fino alla sorgente, ma non c era nulla di diverso. Continuarono a cercare ma non riuscivano a capire quale poteva essere la causa di quel disastro. A Ippo venne in mente che anche gli uomini utilizzavano l acqua del fiume per svolgere le loro attività, forse quel disastro era colpa degli uomini. Zanzi, approfittando delle sue ridotte dimensioni e della sua capacità di volare iniziò la sua ricognizione per le strade, le case e i negozi della città per osservare l uso che gli uomini facevano dell acqua. Non appena arrivò a casa di Skizzo capì subito casa stava succedendo! Skizzo sprecava moltissima acqua, per esempio quando si lavava le mani lasciava il rubinetto aperto anche quando se le insaponava, tutti i giorni faceva il bagno

2 riempiendo la sua grande vasca idromassaggio, e se suonavano alla porta mentre lui stava lavando un frutto, lasciava scorrere l acqua dal rubinetto per andare ad aprire. Che spreco! E intanto la situazione al fiume peggiorava, i rami degli alberi e le cime delle canne ormai toccavano il terreno tanto erano piegati e gli animali erano stremati. Subito Zanzi andò a riferire quanto scoperto a Ippo, il quale prese la situazione in mano e decise di affrontare Skizzo. Ippo aspettò Skizzo all uscita della scuola e lo obbligò a seguirlo fino al fiume per fargli vedere come stavano male gli animali, gli alberi e tutti gli abitanti del fiume. Skizzo era davvero triste per quella situazione e ci rimase davvero male quando Ippo gli spiegò che era stato proprio lui a causarla a causa dell uso sbagliato che faceva dell acqua. Ippo spiegò a Skizzo che l acqua è un bene prezioso e che bisogna utilizzarla facendo sempre attenzione a non sprecarla perché senza acqua non si può vivere. Da quel giorno Skizzo cambiò il suo modo di usare l acqua: invece di fare il bagno riempiendo la sua vasca idromassaggio faceva la doccia, adesso quando si lavava le mani o i denti apriva il rubinetto per bagnarsi le mani, poi lo chiudeva si insaponava le mani e solo dopo apriva il rubinetto per sciacquarle, e i benefici si cominciarono a vedere subito. Mano a mano l acqua nel fiume riprese a scorrere tutte le piante e animali si dissetarono e soprattutto i poveri pesci ripresero a nuotare nel fiume. Dopo un po di tempo Skizzo decise di partire e girare il mondo per raccontare la sua storia in modo che ciò che era successo ad Acqualandia non si verificasse più. Tempo impiegato: il tempo medio dell attività è di circa 35 minuti.

3 FIG. 1: IL FIUME

4 FIG. 2: IL FORNAIO

5 FIG. 3: IL MURATORE

6 FIG. 4: LA MAMMA

7 FIG. 5: L ALBERO

8 FIG. 6: L UCCELLINO

9 FIG. 7: L AIRONE

10 FIG. 8: LA RANA

11 FIG. 9: IL PESCE

12 FIG. 10: L IPPOPOTAMO IPPO

13 FIG. 11: LA ZANZARA ZANZI

14 FIG. 12: SKIZZO

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