ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALLEVATORI BOVINI DI RAZZA PIEMONTESE * DISCIPLINARE PER LE PROVE DI VALUTAZIONE GENETICA: ( ARTT 1-21 )

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1 ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALLEVATORI BOVINI DI RAZZA PIEMONTESE * NORME TECNICHE: ( ARTT. 1-6 ) * DISCIPLINARE PER LE PROVE DI VALUTAZIONE GENETICA: ( ARTT 1-21 ) * DISCIPLINARE PER IL CORPO DEGLI ESPERTI DI RAZZA: ( ARTT. 1-7 ) * DISCIPLINARI PER LE MOSTRE DI BOVINI ISCRITTI AL LIBRO GENEALOGICO NAZIONALE: ( ARTT ) NORME TECNICHE (21/12/2005) ART.1 FINALITÀ DELLA SELEZIONE La selezione genetica della razza bovina Piemontese è finalizzata al miglioramento dei caratteri produttivi e riproduttivi degli animali. Tra i primi sono considerati la precocità, la velocità di accrescimento, l'efficienza di conversione degli alimenti, la resa al macello, le caratteristiche della carcassa e la qualità della carne. Tra i secondi la facilità di parto, l attitudine materna, l efficienza riproduttiva, la correttezza morfo-funzionale. ART. 2 CARATTERI MORFOLOGICI Mantello: nei tori il mantello è grigio o fromentino chiaro con sensibile accentuazione dei peli 1 / 15

2 neri sulla testa, sul collo, sulle spalle e sulle regioni distali degli arti; talora anche nelle facce laterali del tronco e sugli arti posteriori con formazione di macchie o chiazze scure; nelle vacche il mantello è bianco o fromentino chiaro con sfumature fino al grigio o al fromentino; i vitelli alla nascita hanno il mantello fromentino carico. Pigmentazione: sono nere le seguenti parti: il musello, le mucose orali, le ciglia, i margini delle palpebre e dell'orecchio, il fiocco del prepuzio, la parte inferiore dello scroto, la nappa della coda, l'apertura anale, le labbra della vulva, gli unghioni e gli unghielli. Le corna, nere sin verso i 20 mesi di età, si presentano negli adulti giallastre alla base, più chiare nel terzo medio e nere all'apice. La parziale depigmentazione delle parti predette o comunque la prevalente depigmentazione delle mucose orali non costituiscono motivo di squalifica. Cute: morbida, elastica, sottile. Testa: espressiva, più corta e larga nel toro, più lunga e fine nella vacca, sincipite ricoperto da un piccolo ciuffo, sovente di color fromentino chiaro, fronte piana e lievemente depressa fra le arcate orbitali prominenti; orecchio di medio sviluppo, occhi grandi con espressione vivace; il naso largo, diritto, con narici ampie, musello largo, bocca ampia con labbra ben pronunciate. Collo: largo, muscoloso e con gibbosità alquanto pronunciata nel toro, relativamente lungo e meno muscoloso nelle femmine, giogaia leggera e di medio sviluppo. Spalle: compatte, larghe, muscolose, bene aderenti al tronco ed in giusta direzione. Garrese: ampio e muscoloso, unito con continuità al collo. Dorso: largo ed orizzontale. Lombi: muscolosi e pieni. 2 / 15

3 Petto: largo e muscoloso. Torace: profondo. Costato: ben arcuato,lungo, profondo. Ventre: ampio e profondo. Fianchi: pieni, piuttosto lunghi. Groppa: nel toro ampia e di buon sviluppo muscolare, nella vacca larga, lunga e muscolosa. Coda: lunga, con fiocco abbondante. Coscia: nei tori ampia e ben muscolosa, nelle vacche piena e ben sviluppata. Natiche: nei tori ampie e di accentuato sviluppo muscolare, lunghe, nelle vacche ampie e ben discese. Arti Anteriori: solidi, braccio piuttosto corto, avambraccio lungo e muscoloso, ginocchio spesso e largo, stinco di media lunghezza e solido, nodello robusto, pastoia corta, unghioni robusti e serrati. Arti Posteriori: ben diretti, esenti da tare, gamba muscolosa, garretto largo e solido, non diritto 3 / 15

4 e non falciato, nodello robusto, pastoia corta, unghioni robusti e serrati. Mammella: di regolare conformazione, con quarti regolari e capezzoli ben disposti, ben vascolarizzata. Testicoli: armonicamente sviluppati e discesi nello scroto. ART. 3 IDENTIFICAZIONE DEI SOGGETTI ISCRITTI AL LIBRO GENEALOGICO L identificazione dei soggetti per l iscrizione al Libro Genealogico avviene in osservanza e con le modalità previste dalla legislazione nazionale e comunitaria vigente. ART. 4 REQUISITI PER L ISCRIZIONE AL LIBRO GENEALOGICO REGISTRO GENEALOGICO VACCHE (RGV) - Al Registro Genealogico Vacche sono iscritte le bovine in possesso dei seguenti requisiti: - provenienti dal Registro Genealogico Giovane Bestiame (RGGB) - che abbiano partorito almeno una volta - sottoposte ad una valutazione morfologica con punteggio pari ad almeno 75 punti. REGISTRO GENEALOGICO TORI (RGT) - Al Registro Genealogico Tori sono iscritti i maschi in possesso dei seguenti requisiti: - provenienti dal Registro Genealogico Giovane Bestiame (RGGB) - con verifica di ascendenza accertata attraverso analisi del DNA o eritrocitaria - sottoposti ad una valutazione morfologica con punteggio pari ad almeno 75 punti. I tori da abilitare alla inseminazione artificiale devono inoltre essere stati testati ed avere dato esito positivo alla valutazione genetica condotta dall Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Piemontese in base alle direttive stabilite dalla Commissione Tecnica Centrale del Libro Genealogico. REGISTRO GENEALOGICO GIOVANE BESTIAME (RGGB) Al Registro Genealogico Giovane Bestiame sono iscritti alla nascita i vitelli in possesso dei seguenti requisiti: - con almeno due generazioni di ascendenti noti - con padre, nonno paterno e nonno materno iscritti al Registro Genealogico Tori - con madre, nonna paterna e nonna materna iscritte al Registro Genealogico Vacche o al 4 / 15

5 Registro - Genealogico Supplementare - con i dati di nascita completi delle caratteristiche di parto e del peso alla nascita. Fanno eccezione i soggetti nati da trapianto embrionale per i quali è invece richiesta la verifica di ascendenza accertata attraverso analisi del DNA o eritrocitaria. Sono escluse dal Registro Genealogico Giovane Bestiame le femmine gemelle di maschio, le quali potranno tuttavia accedere al Registro Genealogico Vacche a seguito di un parto accertato. REGISTRO GENEALOGICO SUPPLEMENTARE (RGS) Al Registro Genealogico Supplementare sono iscritte le bovine senza ascendenza nota o con ascendenza incompleta in possesso dei seguenti requisiti: - in possesso dei caratteri di razza accertati attraverso valutazione morfologica - con punteggio alla valutazione morfologica pari ad almeno 75 punti ART. 5 VALUTAZIONI MORFOLOGICHE Le valutazione morfologiche sono di norma effettuate sui soggetti di seguito elencati: - maschi da iscrivere al Registro Genealogico Tori - primipare da iscrivere al Registro Genealogico Vacche o al Registro Genealogico Supplementare - bovine di ascendenza sconosciuta non ancora valutate. La valutazione morfologica viene effettuata a partire dall età minima di 8 mesi ed è unica per tutta la carriera del soggetto. Le valutazioni morfologiche vengono effettuate in occasione della campagna annuale di punteggiature. La valutazione morfologica viene effettuata utilizzando i criteri e gli strumenti stabiliti dalla Commissione Tecnica Centrale del Libro Genealogico. E facoltà dell allevatore richiedere una valutazione morfologica supplementare di un soggetto, denominata ripunteggio. ART. 6 CONTROLLI FUNZIONALI I controlli funzionali vanno eseguiti su tutti i soggetti iscritti al Libro Genealogico presenti negli allevamenti iscritti, conformemente alle Delibere della Commissione Tecnica Centrale del Libro Genealogico. Detti controlli cominciano alla nascita del soggetto con la raccolta dei dati di nascita e proseguono sino alla eliminazione del medesimo. 5 / 15

6 NORME TECNICHE (21/12/2005) DISCIPLINARE PER LE PROVE DI VALUTAZIONE GENETICA ART. 1 L'Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Piemontese, per incarico del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, programma, organizza e cura lo svolgimento delle valutazioni genetiche provvedendo alla raccolta, all'elaborazione dei dati ed alla pubblicazione dei risultati. Le valutazioni genetiche comprendono la prova in stazione e le prove di progenie. Queste prove costituiscono requisito obbligatorio per l'abilitazione dei riproduttori maschi alla Inseminazione Artificiale. PROVA IN STAZIONE ART. 2 Il controllo in stazione ha come finalità quella di stabilire il valore genetico di un riproduttore maschio sulla base delle sue prestazioni produttive attraverso il confronto con quelle dei suoi contemporanei. ART. 3 - I soggetti sottoposti a prova in stazione sono controllati per: - accrescimento medio giornaliero - efficienza alimentare - conformazione da carne - correttezza morfo-funzionale. ART. 4 Al controllo in stazione sono ammessi unicamente soggetti iscritti al Registro Genealogico Giovane Bestiame. L ammissione dei soggetti da sottoporre a valutazione in stazione viene effettuata dall Ufficio Centrale sulla base del valore genetico pedigree dei soggetti stessi previo soddisfacimento dei requisiti morfo-funzionali. ART. 5 L'ingresso in stazione è previsto per gruppi mensili costituiti da soggetti nati, di norma, nel mese precedente. ART. 6 I soggetti all'ingresso devono essere clinicamente sani, essere scortati dai certificati previsti 6 / 15

7 dalla legislazione vigente nonché dal Protocollo Sanitario del Centro Genetico. ART. 7 Durante la permanenza in Stazione sono previste le seguenti fasi : 1) fase di quarantena e adattamento 2) fase di controllo individuale. 1) Fase di quarantena e adattamento Questa fase, della durata minima di trenta giorni, ha la finalità di consentire l adattamento dei vitelli alle nuove condizioni ambientali, di eseguire le prove sanitarie di legge e di verificare la corretta ascendenza dei soggetti. 2) Fase di controllo individuale La fase di controllo individuale ha una durata di 28 settimane, durante le quali sono eseguiti i seguenti rilievi: - pesate mensili - controllo del consumo individuale di alimento - valutazione della conformazione da carne - valutazione della correttezza morfo-funzionale. ART. 8 I soggetti durante la prova in stazione sono alimentati secondo un piano di razionamento definito dalla Commissione Tecnica Centrale del Libro Genealogico. ART. 9 I rilievi effettuati durante la prova in stazione sono utilizzati per le valutazioni genetiche dei riproduttori e per la selezione dei tori da avviare alle prove di progenie secondo i criteri definiti dalla Commissione Tecnica Centrale del Libro Genealogico. PROVE DI PROGENIE ART. 10 Le prove di progenie hanno come finalità quella di stabilire il valore genetico dei tori sulla base dei rilievi eseguiti sui discendenti nelle aziende iscritte al Libro Genealogico. ART. 11 I tori sottoposti a prove di progenie sono controllati, sulla base dei rilievi effettuati sui discendenti, per: 7 / 15

8 - caratteristiche di parto - caratteristiche dei vitelli alla nascita - caratteristiche morfo-funzionali. ART. 12 Per l esecuzione delle prove di progenie viene distribuito per ciascun toro in prova un quantitativo di dosi di seme, definito dalla Commissione Tecnica Centrale del Libro Genealogico, da utilizzare sulle bovine iscritte al Libro Genealogico. Il seme di ciascun riproduttore rimane in distribuzione per un limitato periodo di tempo, al fine di concentrare le nascite della progenie. ART. 13 In base alle disposizioni del DM 403/2000 i centri di FA che intendano detenere tori di razza Piemontese si impegnano a sottoporre annualmente alle prove di valutazione genetica in stazione e di progenie almeno 10 riproduttori maschi. ART. 14 I centri di FA che intendano detenere tori di razza Piemontese sono responsabili della distribuzione di un quantitativo di seme sufficiente allo svolgimento delle prove di progenie per ogni riproduttore maschio da essi detenuto. ART. 15 I rilievi effettuati durante le prove di progenie sono utilizzati per le valutazioni genetiche dei riproduttori e per l abilitazione dei tori alla inseminazione artificiale secondo i criteri definiti dalla Commissione Tecnica Centrale del Libro Genealogico. ART. 16 Le valutazioni genetiche sono effettuate per tutti gli animali iscritti al Libro Genealogico sulla base dei criteri stabiliti dalla Commissione Tecnica Centrale del Libro Genealogico. FECONDAZIONE ARTIFICIALE ART. 17 L Ufficio Centrale del Libro Genealogico provvede alla periodica divulgazione dei risultati delle valutazioni genetiche nonché dell elenco dei tori abilitati alla fecondazione artificiale. ART. 18 Per ogni riproduttore abilitato alla fecondazione artificiale viene prodotto un quantitativo di circa 200 dosi di materiale seminale che costituisce la riserva genetica. 8 / 15

9 ART. 19 L Ufficio Centrale del Libro Genealogico gestisce un piano di accoppiamenti programmati, destinato a produrre soggetti di elevato valore genetico da sottoporre a valutazione genetica in stazione. Tale programma viene attuato attraverso l individuazione delle migliori bovine iscritte al Libro Genealogico, che vengono accoppiate con i padri di toro definiti in base alla disposizioni della Commissione Tecnica Centrale del Libro Genealogico. ART. 20 Al fine di favorire il ricambio dei riproduttori, mantenere un ampia variabilità genetica e contenere la consanguineità, è stabilito un limite massimo alla produzione di seme per ogni riproduttore abilitato alla fecondazione artificiale nel numero massimo di dosi. MODIFICHE AL DISCIPLINARE ART. 21 Le modifiche al presente Disciplinare di iniziativa del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali entrano in vigore dalla data del relativo decreto di approvazione, quelle proposte dall'associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Piemontese, in base alle Delibere della Commissione Tecnica Centrale del Libro Genealogico, sono trasmesse al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali entro 60 giorni dalla data della Delibera della Commissione Tecnica Centrale del Libro Genealogico. Le modifiche anzidette entrano in vigore dalla data del relativo decreto di approvazione o comunque dopo 90 giorni dalla data di trasmissione delle stesse al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, nel caso non ci sia stato un parere contrario di quest'ultimo. NORME TECNICHE (21/12/2005) DISCIPLINARE PER IL CORPO DEGLI ESPERTI DI RAZZA ART. 1 L'Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Piemontese, secondo quanto previsto dagli art. 3 e 7 del Disciplinare per il Libro Genealogico, istituisce il Corpo Esperti di Razza. Compito del Corpo Esperti sono le valutazioni morfologiche e l attività di Giudice e Segretario nell ambito di Mostre e Concorsi nazionali ed esteri. L attività, l operato e la gestione del Corpo Esperti di Razza sono di stretta competenza dell Associazione. ART. 2 Il Corpo Esperti opera, sotto il coordinamento dell Ufficio Centrale del Libro Genealogico ed è costituito da Esperti di Razza e Tirocinanti. 9 / 15

10 Per il suo funzionamento è istituito un "Comitato Consultivo Esperti" così formato: due Esperti di Razza ed un Tirocinante indicati dalle rispettive componenti due rappresentanti dell Ufficio Centrale. Il Comitato svolge funzione consultiva occupandosi dell attività del Corpo Esperti. Le proposte del Comitato Consultivo vengono poste all'attenzione dell'ufficio Centrale e della Commissione Tecnica Centrale del Libro Genealogico. Il Comitato resta in carica tre anni, in concomitanza con gli altri Organi dell'associazione. ART. 3 L'idoneità a Tirocinante viene conseguita dopo che il candidato ha partecipato a corsi di qualificazione superando con esito favorevole l esame finale. La Commissione Esaminatrice per tale esame è composta dai membri del Comitato Consultivo. Le domande per le ammissioni vanno dirette, tramite gli Uffici periferici del Libro Genealogico, all'associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Piemontese o direttamente a quest ultima. I Tirocinanti sono tenuti ad effettuare un periodo di tirocinio affiancati ad Esperti di Razza prima di essere ammessi ad un ulteriore esame per ottenere la qualifica di Esperto di Razza, di fronte ad una Commissione costituita con i criteri di cui al primo comma. L'esame consiste: nella valutazione morfologica di bovini appositamente scelti. I candidati sono chiamati a formulare un giudizio completo, assegnando punteggi e classifiche, nonché un commento descrittivo e valutativo del soggetto; nella dimostrazione della conoscenza, scritta e/o orale, dei Disciplinari, delle Norme Tecniche, nonché dei programmi e della metodologia selettiva della Razza Piemontese. La nomina a Tirocinante o Esperto di Razza viene ratificata dalla Commissione Tecnica Centrale del Libro Genealogico. ART. 4 Gli Esperti ed i Tirocinanti sono tenuti a partecipare a sessioni di aggiornamento. La mancata presenza a due sessioni consecutive di aggiornamento comporterà la sospensione dal Corpo Esperti. La Commissione Tecnica Centrale del Libro Genealogico ha la facoltà di decidere la sospensione temporanea o il ritiro definitivo delle qualifiche di Tirocinante o Esperto fornendone motivazione scritta. ART / 15

11 Le valutazioni morfologiche dei riproduttori, dei soggetti da iscrivere al Libro Genealogico nonchè di quelli presentati nel corso delle manifestazioni ufficiali sono svolte di norma dagli Esperti di Razza. In situazioni di necessità possono essere a ciò delegati i Tirocinanti. ART. 6 L'attività di Esperto o Tirocinante nell ambito delle valutazioni aziendali è incompatibile con l'appartenenza al Consiglio Direttivo dell Associazione. È viceversa ammessa la possibilità di svolgere la funzione di giudice o segretario nelle manifestazioni ufficiali e non in Italia ed all estero. ART. 7 Le modifiche al presente Disciplinare, di iniziativa del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, entrano in vigore dalla data del relativo decreto di approvazione, quelle proposte dall'associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Piemontese, in base alle Delibere della Commissione Tecnica Centrale del Libro Genealogico, devono essere trasmesse al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali entro 60 giorni dalla data della Delibera della Commissione Tecnica Centrale del Libro Genealogico. Le modifiche anzidette entrano in vigore dalla data del relativo decreto di approvazione o comunque dopo 90 giorni dalla data di trasmissione delle stesse al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, nel caso non ci sia stato un parere contrario di quest'ultimo. NORME TECNICHE (26/09/2007) DISCIPLINARE DELLE MOSTRE DI BOVINI ISCRITTI AL LIBRO GENEALOGICO NAZIONALE ART. 1 Le Mostre ufficiali del Libro Genealogico si svolgono con l assistenza ed il controllo dell Ufficio Centrale e degli Uffici Provinciali del Libro Genealogico. Le Mostre ufficiali del Libro Genealogico si suddividono in: Mostre Nazionali, organizzate dall Ufficio Centrale aperte a tutti gli allevatori italiani iscritti al Libro Genealogico. Mostre Provinciali, organizzate dagli Uffici Provinciali aperte a tutti gli allevatori della provincia iscritti al Libro Genealogico. Possono inoltre essere organizzate anche Mostre Interprovinciali, se interessano allevatori 11 / 15

12 iscritti al Libro Genealogico provenienti da più province. ART. 2 Al fine di garantire la corretta organizzazione ed il normale svolgimento della manifestazione è istituita una Segreteria di Mostra. ART. 3 I bovini partecipanti alla Mostra dovranno essere muniti dei Certificati Sanitari previsti dalle vigenti disposizioni di legge e sottoposti all'arrivo in Mostra a visita sanitaria a norma del Disciplinare di Polizia Veterinaria. ART. 4 La custodia, il foraggiamento e la presentazione degli animali sono affidati agli espositori. ART. 5 Tutti i soggetti iscritti alla Mostra vengono identificati univocamente nel catalogo ufficiale, elaborato a cura dell Ufficio Centrale del Libro Genealogico, attraverso l attribuzione di un numero progressivo. Tale numero deve essere riportato in maniera evidente sull animale. ART. 6 I soggetti iscritti alla Mostra, in possesso dei requisiti previsti al successivo articolo 11, vengono suddivisi nelle seguenti sezioni e categorie: Sezione prima - Torelli 1ª Categoria :Torelli da 8 a 11 mesi 2ª Categoria :Torelli da 11 a 14 mesi 3ª Categoria :Torelli da 14 a 18 mesi Sezione seconda - Tori 4ª Categoria :Tori da 18 a 24 mesi 5ª Categoria :Tori da 24 a 36 mesi 6ª Categoria :Tori di oltre 36 mesi Sezione terza - Manze 7ª Categoria:Manze da 8 a 11 mesi 8ª Categoria:Manze da 11 a 14 mesi 9ª Categoria:Manze da 14 a 18 mesi 10ª Categoria:Manze da 18 a 24 mesi 11ª Categoria:Manze da 24 a 30 mesi Sezione quarta - Vacche 12 / 15

13 12ª Categoria:Vacche fino a 4 anni 13ª Categoria:Vacche da 4 a 6 anni 14ª Categoria:Vacche da 6 a 10 anni 15ª Categoria:Vacche di oltre 10 anni Le manze non devono avere avuto un evento classificato come parto e quelle della 10ª categoria devono essere state inseminate. Per concorrere nella sezione Vacche è richiesto almeno un evento classificato come parto. Qualora per una singola categoria siano presenti oltre 30 soggetti è facoltà della segreteria di mostra procedere alla divisione in un gruppo di Junior ed un gruppo di Senior. I due gruppi saranno valutati come una singola categoria e quindi si sceglierà al loro interno un campione e la riserva che parteciperanno alla finale per il titolo assoluto. Viceversa se una categoria ha un numero di soggetti presenti uguale od inferiore a due, i concorrenti saranno fatti sfilare con i soggetti della categoria a loro più vicina, mantenendo inalterate le classifiche. ART. 7 In mostra possono essere presentati soggetti non riconducibili alle sezioni e categorie di cui all art. 6 ed eventualmente non in possesso dei requisiti di cui al successivo art. 8. Tali soggetti, individuati in base a criteri stabiliti di volta in volta dall Ente Organizzatore, saranno inseriti nel catalogo in appendice. ART. 8 Sono ammessi alla valutazione ufficiale di Mostra solo i bovini iscritti al Libro Genealogico. Il numero massimo di capi presentabili in Mostra da ciascun allevatore é di 20, con un massimo di 5 capi per ciascuna Categoria. ART. 9 I torelli ed i tori dovranno essere iscritti al Registro Genealogico Tori, le manze nel Registro Genealogico Giovane Bestiame, mentre le vacche dovranno appartenere al Registro Genealogico Vacche o al Registro Genealogico Supplementare Vacche. In ogni caso le vacche dovranno possedere almeno una generazione di ascendenti conosciuta. ART. 10 La valutazione dei soggetti è affidata ad un Giudice Unico designato dall'ufficio Centrale del Libro Genealogico scelto, di norma, tra gli Esperti di Razza. Parimenti viene designato un Giudice TUTOR, con il compito di sostenere l operato dei giudici ufficiali o di sostituire gli stessi in caso di loro assenza. L'Ufficio Centrale del Libro Genealogico nomina, scegliendolo tra gli Esperti di Razza o i Tirocinanti, uno o più assistenti del Giudice con funzione di Segretario di ring. È ammessa la designazione di più Giudici, qualora il numero dei capi lo richieda, fermo restando che una Categoria deve essere giudicata da un solo Giudice. 13 / 15

14 ART. 11 In base alle caratteristiche morfologiche il Giudice Unico dispone i soggetti in ordine di merito in ogni categoria. All interno di ogni categoria viene scelto il Campione di Categoria e la sua Riserva, ai quali viene attribuito uno stendardo. Il Torello Campione Junior ed il Campione Junior di Riserva della Mostra vengono scelti tra i campioni e i campioni di riserva delle Categorie Prima, Seconda e Terza. Il Toro Campione ed il Campione di Riserva della Mostra vengono scelti tra i campioni e i campioni di riserva delle Categorie Quarta, Quinta e Sesta.. La Campionessa e la Campionessa di Riserva della Mostra vengono scelte tra le campionesse e le campionesse di riserva delle Categorie Dodicesima, Tredicesima, Quattordicesima e Quindicesima. La Campionessa Junior e la Campionessa Junior di Riserva vengono scelte tra le campionesse e le campionesse di riserva delle Categorie Settima, Ottava, Nona, Decima e Undicesima. I Campioni e le Riserve assolute della Mostra sono premiati con fascia tricolore. ART. 12 L Ufficio Centrale del Libro Genealogico, su parere conforme della Commissione Tecnica Centrale del Libro Genealogico, potrà istituire concorsi o premi speciali. Gli Uffici Provinciali potranno a loro volta istituire concorsi o premi speciali nell ambito delle Mostre Provinciali o Interprovinciali. Viene istituito un concorso denominato Vacca Nutrice. Nella categoria sono iscritti la madre con il proprio vitello: la vacca non avrà alcuna limitazione di età o di carriera, mentre il vitello, maschio o femmina, dovrà avere un età compresa fra i due e cinque mesi. La sfilata avverrà in contemporanea (il vitello seguirà la madre accompagnato da un secondo portatore) ed il giudizio sarà complessivo, cioè riguarderà sia la madre che il vitello. ART. 13 TROFEO "AMEDEO DAMIANO" Il trofeo Amedeo Damiano è assegnato al miglior allevatore-espositore di ogni Mostra Nazionale. Partecipano al Trofeo Amedeo Damiano gli allevatori che hanno almeno 5 capi valutati in Mostra. I criteri per l'attribuzione del trofeo sono stabiliti da apposita delibera della Commissione Tecnica Centrale del Libro Genealogico. I parametri per attribuire il Trofeo Amedeo Damiano sono i seguenti (delibera CTC del 26/09/2007): - per ogni soggetto valutato punti 1 - per ogni quinto classificato punti in 2 ciascuna categoria - per ogni quarto classificato punti in 3 ciascuna categoria 14 / 15

15 - per ogni terzo classificato punti in ciascuna 4 categoria - per ogni riserva di categoria punti 6 - per ogni campione di categoria punti 8 - per ogni riserva assolutapunti 10 - per ogni campione assoluto punti 12 Per l'assegnazione del trofeo si procede alla somma dei quattro migliori punteggi assoluti conseguiti dai soggetti presentati rispettivamente nelle quattro sezioni, torelli, tori, manze e vacche. L'assenza di un soggetto in una sezione determina, per quella sezione, punteggio uguale a zero. Il trofeo riporterà la dizione " Trofeo Amedeo Damiano". Per l'assegnazione decide inappellabilmente la Segreteria di Mostra, che in caso di parità assegnerà il Trofeo all allevatore che avrà il maggior numero di Campioni Assoluti; in caso di ulteriore parità si assegnerà il trofeo all allevatore col maggior numero di animali presentati. 15 / 15

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