DIGESTIONE ANAEROBICA F.O.R.S.U. SITO DI TORTONA. INTEGRAZIONI RICHIESTE DA CONFERENZA DEI SERVIZI del
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2 DIGESTIONE ANAEROBICA F.O.R.S.U. SITO DI TORTONA INTEGRAZIONI RICHIESTE DA CONFERENZA DEI SERVIZI del INTRODUZIONE ED INFORMAZIONI GENERALI La presente relazione costituisce la risposta alla richiesta di integrazioni avanzata dalla Provincia di Alessandria - Servizio V.I.A. V.A.S. I.P.P.C. (Protocollo Generale n ) a seguito della Conferenza di Servizi indetta il giorno 9 novembre 2010 per il procedimento inerente l istanza per la modifica sostanziale di A.I.A. dell impianto ubicato in località Terlucca (Tortona), di proprietà della Società SRT di Novi Ligure. 2. CHIARIMENTI ED INTEGRAZIONI La presente relazione è stata impostata in modo da rispondere ai singoli punti di richiesta di integrazione e/o approfondimento evidenziati dal competente Servizio della Provincia di Alessandria. I paragrafi seguenti sono stati pertanto organizzati facendo riferimento alle singole richieste riportate nel verbale della citata Conferenza di Servizi. Richiesta 1 Riepilogo richiesta autorizzativi dei rifiuti da avviare al compostaggio Si confermano i quantitativi di rifiuto da avviare al compostaggio: t/a di digestato solido proveniente da Novi Ligure; t/a di rifiuti lignocellulosici. Richiesta 2 Si chiede conferma se, a regime, i RUI raccolti nel bacino di Novi Ligure saranno conferiti direttamente all impianto di Tortona senza stoccaggi intermedi Si conferma che, a regime, i RUI raccolti nel bacini di Novi Ligure saranno conferiti direttamente all impianto di Tortona senza stoccaggi intermedi. Richiesta 3 Serve una tabella in cui verranno specificate le aree per quantitativi istantanei Di seguito si riporta una tabella di sintesi dei quantitativi di messa in riserva istantanea delle varie aree: Area di messa in riserva Rif. PLAN3A Descrizione CER Capacità di istantanea (m 3 ) di istantanea (t) A6 Digestato da compostare In cumuli 1
3 Area di messa in riserva Rif. PLAN3A Descrizione CER Capacità di istantanea (m 3 ) di istantanea (t) A7 - Rifiuti biodegradabili da giardini e parchi - Imballaggi in legno - Legno non contenente sostanze pericolose oggetto di raccolta differenziata In cumuli D9 (*) Metalli ferrosi prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti In cumuli D6 Imballaggi metallici Cassone D6 D8 (*) D8 (*) Rifiuti urbani ingombranti Rifiuti di cucine e mense Legno non contenente sostanze pericolose oggetto di raccolta differenziata Cassone Cassone Cassone D8 (*) Rifiuti biodegradabili da giardini e parchi (*) Non riportati nell A.I.A. vigente Cassone Richiesta 4 Devono essere definite e dimensionate nel dettaglio tutte le aree di e trattamento dei rifiuti prima dell avvio al compostaggio, nonché gli stoccaggi del compost e del sovvallo in uscita dall impianto; i dati necessari devono essere riferiti alla capacità massima di istantanea in volume ed in peso (mc e tonn) Per quanto concerne la definizione ed il dimensionamento delle aree di e trattamento dei rifiuti prima dell avvio al compostaggio, si riporta la seguente tabella di sintesi contenente i dati riferiti alla capacità massima di istantanea in volume ed in peso (mc e t), come già sopra evidenziato: Area di Stoccaggio Rif. PLAN3A A6 A7 Descrizione CER Capacità di istantanea (m 3 ) Digestato da compostare - Rifiuti biodegradabili da giardini e parchi - Imballaggi in legno - Legno non contenente sostanze pericolose oggetto di raccolta differenziata di istantanea (t) In cumuli In cumuli 2
4 Per quanto riguarda gli stoccaggi del compost e del sovvallo in uscita dall impianto, nella tabella seguente si riportano i dati riferiti alla capacità massima di istantanea in volume ed in peso (mc e t) per le diverse aree: Area di Stoccaggio Rif. PLAN3A A14 A15 AREA RAFFINAZIO NE COMPOST AREA RAFFINAZIO NE COMPOST AREA RAFFINAZIO NE COMPOST Descrizione CER Capacità di istantanea (m 3 ) Compost in attesa di risultati analitici Compost in attesa di vendita di istantanea (t) In cumuli In cumuli Compost da raffinare In cumuli Compost raffinato In cumuli Rifiuti prodotti dal trattamento aerobico di rifiuti solidi: parte di rifiuti urbani e simili non compostati In cassone Richiesta 5 I nastri trasportatori del rifiuto pretrattato devono essere chiusi I nastri trasportatori del rifiuto pretrattato sono gli stessi che attualmente vengono utilizzati per il Trattamento Meccanico Biologico e corrono tutti all interno dei capannoni in aree soggette a confinamento delle arie esauste e loro captazione ed invio al trattamento di deodorizzazione. Richiesta 6 Tutta la fase del pretrattamento e di biossidazione accelerata deve essere posta in capannone chiuso, tamponato e posto in depressione d aria con convogliamento delle arie esauste a biofiltro Tutta la fase di pretrattamento e biossidazione accelerata è posta in capannone chiuso, tamponato e posto in depressione d aria con convogliamento delle arie esauste a biofiltro. Richiesta 7 A regime, le due linee FOS e compost devono essere mantenute ben distinte, anche con separatori mobili (es. new jersey) in tutte le fasi di lavorazione ed in particolare nelle corsie di biossidazione e nella fase di maturazione, e raffinazione in modo che le due frazioni non abbiano a mescolarsi In risposta alla suddetta richiesta, si descrivono di seguito gli accorgimenti per garantire la non miscibilità delle linee FOS e compost. La separazione delle corsie in cui avviene la biostabilizzazione da quelle in cui avviene il compostaggio è garantita dalla presenza dei muretti fissi in cls. su cui sono installati i binari di scorrimento della rivoltatrice automatica. Come indicato nella tavola PLAN3 allegata alla documentazione di richiesta di modifica dell AIA, i cumuli di FOS e di compost in maturazione finale sotto tettoia all esterno del capannone chiuso, sono adeguatamente distanti fra loro, in modo da consentire lo spazio di manovra per la pala rivoltatrice; per delimitare tali spazi si propone l impiego di paletti 3
5 mobili a sostegno di bande colorate, in alternativa a new jersey, che intralcerebbero i movimenti e l operatività della pala rivoltatrice. Infine si fa presente che la raffinazione riguarderà solamente la frazione compostata. Richiesta 8 I macchinari e le attrezzature (macchine operatrici e nastri trasportatori) che verranno utilizzati alternativamente per i due impianti devono essere sempre puliti in modo da non contaminare la filiera del compostaggio Saranno fornite precise disposizioni operative agli addetti in modo da garantire che le macchine operatrici ed i nastri trasportatori, dopo l utilizzo per le fasi di biostabilizzazione, vengano adeguatamente puliti per non contaminare la filiera di compostaggio. Richiesta 9 Il compost stabilizzato ed in uscita dall impianto deve essere raffinato; devono essere specificate le caratteristiche tecniche delle macchine vagliatrici e deve essere tenuta apposita documentazione relativa al noleggio dell impianto di vagliatura In risposta alla suddetta richiesta, si forniscono di seguito le caratteristiche tecniche delle macchine di raffinazione del compost. Tramite pala meccanica il compost che ha ultimato la maturazione viene stoccato provvisoriamente nell apposito spazio dedicato alle operazioni di raffinazione, indicato nella tavola PLAN3, di complessivi 10 x 20 = 200 mq, in un quantitativo pari a quello giornaliero da raffinare (48 t/g). La raffinazione ha lo scopo di allontanare i materiali non biodegradabili ed eventuali elementi indesiderati (plastiche, vetri, sassi etc.) dal compost al fine di ottenere un prodotto finito pulito e di granulometria desiderata. Si raggiunge lo scopo mediante una serie di operazioni quali una prima vagliatura ed una seconda pulitura su separatore densimetrico con ventilatore di fluidificazione. L impianto, che sarà noleggiato allo scopo, dovrà possedere le seguenti caratteristiche tecniche: Vaglio di raffinazione Ai fini del dimensionamento del sistema di vagliatura sono stati adottati i seguenti parametri: portata di progetto : 10 t/h portata effettiva : 6 t/h carico superficiale riferito ad una foratura di 15 mm : 180 kg/mqxh rapporto L/D : > 3 La portata di progetto è stata determinata in modo da avere un ampio margine di tempo rispetto allo spazio di massimo presente, che è pari alla produzione mensile di 619 t/m: con 6 t/h x 8 h/g = 48 t/g, occorrono 619 t/m : 48 t/g = 13 giorni di lavoro. Il diametro del vaglio dipende dal volume del materiale da trattare e risulta dalla seguente formula: D = 0,19 x 1,2 x (Q/densità) 1/2 = 0,19 x 1,2 x (10/0,2) 1/2 = 1,65 m La superficie vagliante è calcolata sulla base di un carico superficiale di 0,18 t/mq x h, per cui si ha: S = 10 : 0,36 = 27,7 mq Che corrisponde ad una lunghezza del vaglio di: L = S : ( x D) = 27,7 : (3,14 x 3,3) = 5,35 m 4
6 Tavola densimetrica La vagliatura iniziale permette di far lavorare il successivo separatore su granulometria massima e portata costanti, aumentando il rendimento di separazione. Il separatore densimetrico combina l azione di una tavola vibrante con l adozione di un ventilatore di fluidificazione che assicura l allontanamento delle polveri ed in parte di altri inerti leggeri di piccole dimensioni (plastica leggera coriandolata). Il materiale leggero e la polvere vengono raccolti in un filtro a maniche. Gli scarti pesanti (inerti residui di piccole dimensioni aventi peso specifico superiore al compost, quali vetri, sassi, etc.) sono convogliati mediante un nastro trasportatore ad un cassone scarrabile. Richiesta 9 La Ditta dovrà aggiornare, se necessario, le planimetrie allegate all AIA, con l indicazione delle nuove aree di, trattamento, impianti e attrezzature, con riferimento ai rifiuti trattati indicati per codice CER ed alle operazioni svolte ai sensi degli allegati B e C del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i. Con riferimento alla suddetta richiesta, è stata aggiornata la precedente tavola PLAN3, riportante la planimetria dello stabilimento relativa agli stoccaggi ed ai depositi, la quale viene ripresentata, con le necessarie modifiche/adeguamenti, in allegato alla presente relazione (con la denominazione PLAN3-BIS ). Richiesta 10 Nell A.I.A. attualmente in essere presso l impianto di Tortona, per quanto riguarda l impianto di preselezione dovrà essere aggiunta l operazione di compostaggio [R3] L istante deve valutare a sua volta le operazioni da togliere e quelle da introdurre e deve inoltre integrare o modificare l elenco dei codici CER che si intendono trattare con indicate, per ogni singolo codice, le opportune operazioni Con riferimento alla suddetta richiesta, si riportano nel seguito gli elenchi dei codici CER per l impianto di Tortona e le relative operazioni, ad integrazione degli elenchi indicati nell AIA attualmente in essere relativamente ai tipi e quantitativi di rifiuti da smaltire o recuperare. Elenco A (RIFIUTI IN INGRESSO ALL IMPIANTO DI PRESELEZIONE BIOSTABILIZZAZIONE E COMPOSTAGGIO): CER DESCRIZIONE Digestato da compostare (R13, R3) Rifiuti biodegradabili da giardini e parchi (R13, R3) Imballaggi in legno (R13, R3) Legno non contenente sostanze pericolose oggetto di raccolta differenziata (R13, R3) Metalli ferrosi prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti (esistenti ma non presenti nell AIA vigente) (R13) Rifiuti urbani ingombranti (esistenti ma non presenti nell AIA vigente) (R13) Elenco B (RIFIUTI IN INGRESSO ALLA DISCARICA): CER DESCRIZIONE Rifiuti prodotti dal trattamento aerobico di rifiuti solidi: parte di rifiuti 5
7 urbani e simili non compostati (D1) In considerazione del fatto che i quantitativi di rifiuto indistinto conferiti all impianto di pretrattamento meccanico di triturazione e vagliatura di Tortona varieranno nel tempo rispetto ai quantitativi attualmente autorizzati, nel periodo transitorio e sino al raggiungimento dell obiettivo finale di raccolta differenziata al 65%, allo scopo di evitare fraintendimenti, si riassumono nelle seguenti tabelle di sintesi dei quantitativi autorizzati le situazioni in cui l impianto si troverà ad operare ed i rispettivi riferimenti agli elaborati progettuali. Descrizione situazione Operatività attuale (D.D. Prov. AL AA del : t/a) Operatività a regime (dato di progetto col 65% di R.D.) Quantitativi massimi di progetto di cui si prevede il conferimento Richiesta autorizzativa riferita ai quantitativi massimi cautelativi (t/a) t/a (la differenza rispetto all autorizzazione provinciale è dovuta ad un refuso) (128,1 t/g) Riferimento Relazione Tecnica per la richiesta di modifica sostanziale di AIA (giugno 2010) Punto 2.1.6, pag. 11 Fig. 2.3, pag. 13 (schema di flusso) Riferimento al periodo transitorio (Progetto Definitivo - Relazione A2. Allegato 1) Dicembre (*) Punto 2.2.7, pag. 18 (*) dato aggiornato rispetto alla precedente comunicazione integrativa Per tutto il periodo transitorio Sulla base delle suddette indicazioni, si evidenzia che la tabella F15 dell Allegato 2 Piano di monitoraggio e controllo della relazione tecnica per la richiesta di modifica sostanziale di AIA del Complesso IPPC di Tortona (giugno 2010), relativa ai controlli sui rifiuti in ingresso all impianto, è stata modificata come di seguito riportato. Il Piano di monitoraggio e controllo viene pertanto ripresentato integralmente (Allegato 2 Piano di monitoraggio e controllo_revisione dicembre 2010) insieme alla presente relazione. CER autorizzati Tutti i CER in ingresso a tutti gli impianti Tabella F15 Controllo dei rifiuti in ingresso Caratteristiche di pericolosità e frasi di rischio annua (t) conferita x Analisi Frequenza analisi registrazione dei controlli effettuati Software Anthea e registro cartaceo Discarica: Test di Annuale Referto Prezzo di conferimento medio annuo (euro/ton) x 6
8 CER autorizzati Impianto di preselezione e stabilizzazione della frazione organica e compostaggio: Caratteristiche di pericolosità e frasi di rischio annua (t) conferita Analisi cessione degli eluati secondo il DM 03/08/05 Test di cessione degli eluati secondo il DM 03/08/05 Frequenza analisi (verifica di conformità ai sensi dell art. 3 del DM 03/08/05 per ciascun produttore che conferisce nell impianto) Annuale (verifica di conformità ai sensi dell art. 3 del DM 03/08/05 per ciascun produttore registrazione dei controlli effettuati analitico Referto analitico Prezzo di conferimento medio annuo (euro/ton) 7
9 CER autorizzati Caratteristiche di pericolosità e frasi di rischio annua (t) conferita Analisi Frequenza analisi che registrazione dei controlli effettuati Prezzo di conferimento medio annuo (euro/ton) conferisce nell impianto) Richieste AGGIUNTIVE 1. Si chiede di inserire in discarica anche il codice , poiché non tutti i rifiuti ingombranti sono recuperabili (ad esempio arredi costituiti da diversi materiali difficilmente separabili), per cui non ha senso farli passare per la piattaforma per poi farli uscire al 100% come sovvallo, o peggio ancora attribuirgli il codice , cosa che rischierebbe di creare seri problemi quando questi provengono dai centri di raccolta. 2. Si chiede di modificare la potenzialità massima di trattamento della sezione di preselezione portandola a 260 t/g. 3. Si chiede di inserire l autorizzazione ad uno istantaneo D15 del rifiuto da preselezionare pari a 400 mc (200 t.) 8
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