COMUNE DI ROVIGO. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE n. DLG/2013/396 O G G E T T O

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1 COMUNE DI ROVIGO VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE n. DLG/2013/396 O G G E T T O Approvazione Progetto di protezione per richiedenti asilo/rifugiati titolari di protezione umanitaria anni e relativa domanda di accesso alla ripartizione del Fondo Nazionale per le politiche ed i servizi dell asilo (S.P.R.A.R.) per gli anni di cui al Decreto del Ministro dell Interno del 30/7/2013 L anno duemilatredici addì 17 del mese di Ottobre ore 15:40 nel Palazzo Comunale e nella sala delle proprie sedute, si è riunita la Giunta Comunale. Al momento della trattazione del presente oggetto sono intervenuti i Signori: Piva Bruno Presente Sindaco Saccardin Antonio Presente ViceSindaco Bimbatti Andrea Presente Assessore Nezzo Anna Paola Presente Assessore Piscopo Aniello Assente Assessore Zangirolami Matteo Presente Assessore Conchi Ezio Presente Assessore Rizzi Germano Presente Assessore Bellinazzi Stefano Presente Assessore Partecipa alla seduta il Segretario Generale del Comune Dott.ssa Targa Michela Il Presidente, constatato il numero legale degli intervenuti, invita a deliberare sull oggetto sopraindicato.

2 LA GIUNTA COMUNALE Relazione dell Assessore Preso atto che il Comune di Rovigo, ha realizzato dal 2001 al 2013, Progetti nell ambito del Programma Nazionale Asilo e del Servizio di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati S.P.R.A.R. maturando un esperienza e alcune buone prassi relative all accoglienza, all inserimento lavorativo, formativo ed alloggiativo dei richiedenti asilo e rifugiati, intende presentare domanda di accesso alla ripartizione delle risorse del Fondo Nazionale per le politiche ed i servizi dell asilo per gli anni , di cui al Decreto del Ministero dell Interno del 30/7/2013. Il progetto prevede la gestione dell accoglienza, integrazione e tutela per complessivi 18 posti di persone singole di sesso maschile nell ambito di un progetto che si configura rivolto a beneficiari non rientranti nella casistica di minori stranieri non accompagnati e non rientranti nella casistica disabili e/o con disagio mentale o psicologico e/o con necessità di assistenza sanitaria, sociale e domiciliare, specialistica e/o prolungata. Il Comune con l approvazione del progetto si rende disponibile a garantire, nel corso del triennio di vigenza del bando, l attivazione di una percentuale di posti aggiuntivi, su richiesta della Direzione Centrale, nella misura del 40%, per la stessa tipologia di beneficiari. Le opportune azioni di accoglienza, accompagnamento, integrazione, tutela, mediazione linguistico-culturale saranno svolte, nel rispetto delle linee guide, attraverso una convenzione con la Cooperativa Porto Alegre, individuata a seguito di gara pubblica, come soggetto collaboratore per la co-progettazione, organizzazione e gestione dei servizi di accoglienza, integrazione e tutela rivolta ai richiedenti asilo, rifugiati e umanitari nell ambito di un progetto territoriale aderente al sistema di protezione per richiedenti asilo/rifugiati titolari di protezione umanitaria (SPRAR ) con DTD/2013/2217. Il Comune di Rovigo nel Centro di Accoglienza di Viale Gramsci 62 riserverà 7 posti al progetto, e provvederà all erogazione dei contributi ai beneficiari per vitto, pocket-money, beni di consumo, abbigliamento ecc., e gli interventi per l integrazione lavorativa ed abitativa. La cooperativa metterà a disposizione n. 11 posti in due alloggi gestiti dalla stessa cooperativa per l accoglienza residenziale e gli eventuali posti aggiuntivi richiesti dalla Direzione Centrale in strutture che saranno individuate nel rispetto dei criteri del bando del Ministero dell Interno. Nell ambito della convenzione alla cooperativa verrà affidata l accoglienza e i servizi complementari per tutti i 18 beneficiari e metterà a disposizione un équipe multidisciplinare, composta da operatori, assistente sociale, educatore, psicologo, addetto assistenza e legale, in grado di rilevare i bisogni, individuare e/o attivare le risorse in un sistema di rete territoriale e per migliorare la fase di accoglienza delle persone e del loro inserimento, attraverso informazione e formazione linguistica e orientamento al lavoro. Il Progetto prevede un costo complessivo per ciascun anno di ,00, di cui ,00 come contributo ministeriale ed ,00 del Comune di Rovigo di cui ,00 relativo alla valorizzazione del personale e servizi impiegati nel progetto ed 6.000,00 con fondi di bilancio. Per le prestazioni svolte dalla cooperativa è prevista una spesa annua di ,60, ricompresa all interno del contributo ministeriale richiesto. Il progetto sarà attivato solo in caso di approvazione e finanziamento da parte del Ministero dell Interno e solo in tal caso la Cooperativa Porto Alegre, sottoscriverà apposita convenzione con il Comune di Rovigo in cui saranno contenuti gli impegni e gli oneri intercorrenti tra le parti, nonché il trasferimento delle risorse.

3 VISTO il Decreto del Ministero dell Interno del 30/7/2013 per la domanda di accesso alla ripartizione delle risorse del Fondo Nazionale per le politiche ed i servizi dell asilo per gli anni ; RILEVATO che il presente progetto presenta oneri finanziari a carico dell Amministrazione Comunale, in termini di risorse amministrative, servizi interni ed in minima parte finanziaria, per la quota complessiva del 20% della spesa del progetto, che è obbligatoriamente prevista come quota minima di compartecipazione; CONSIDERATO che il progetto di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati è inserito nel piano di zona dell U.L.S.S. 18 che attualmente è stato riproposto nel piano di zona 2011/2015; PRESO atto che occorre formalizzare ed approvare il suddetto progetto di cui all allegato B) con apposito atto deliberativo da parte della Giunta Comunale; PRESO atto che, ai sensi dell art. 49 del Decreto Legislativo 267 del 18/08/2000, recante Testo Unico delle Leggi sull Ordinamento degli EE.LL., sono stati espressi i seguenti pareri: a) dal Responsabile del Servizio interessato, in ordine alla sola regolarità tecnica: favorevole; b) dal Responsabile di Ragioneria in ordine alla sola regolarità contabile: favorevole Con voto unanime, espresso per alzata di mano, Ad unanimità di voti favorevoli espressi nelle forme di legge; D E L I B E R A 1. di approvare, per le motivazioni espresse in premessa, l allegato Progetto di protezione per richiedenti asilo e rifugiati per gli anni 2014/2015/2016 di cui al Decreto del Ministro dell Interno del 30/7/2013, del valore di ,00 nel triennio; 2. di far fronte alla spesa complessiva di ,00 come segue: - quanto ad ,00 (contributo ministeriale) con i fondi stanziati nel bilancio pluriennale 2013/2015 per l anno 2014 in relazione all intervento al tit. 1 funz. 10 servizio 4 int. 3 - quanto ad ,00 (contributo ministeriale) con i fondi stanziati nel bilancio pluriennale 2013/2015 per l anno 2015 in relazione all intervento al tit. 1 funz. 10 servizio 4 int. 3 - quanto ad ,00 (contributo ministeriale) con i fondi che verranno stanziati nel bilancio per l anno 2016 in relazione all intervento al tit. 1 funz. 10 servizio 4 int. 3 - quanto ad 6.000,00, quale quota Comune con i fondi stanziati nel bilancio pluriennale 2013/2015 per l anno 2014 al cap /1540; - quanto ad 6.000,00, quale quota Comune con i fondi stanziati nel bilancio pluriennale 2013/2015 per l anno 2015 al cap /1540; - quanto ad 6.000,00, quale quota Comune che verrà stanziato nel bilancio pluriennale 2014/2016 per l anno 2016 al cap /1540; - quanto ad ,00 (co-finanziamento Comune spese interne) con i fondi stanziati nel bilancio pluriennale 2013/2015 per l anno 2014, stessi importi per gli anni 2015 e 2016 per spese di personale dipendente comunale, quota parte stima locali e utenze Centro Interetnico di Accoglienza Viale Gramsci 62, carburante, cancelleria, utenze telefoniche, quota parte spesa sportello Informaimmigrati. Tali spese sono ricomprese all interno dei capitoli di spesa relativi al personale per l ordinaria amministrazione o generale amministrazione;

4 3. di accertare nella parte entrata del bilancio alla risorsa per gli anni 2014, 2015 e 2016 la somma di ,00 ogni anno; 4. di inviare per la presentazione e per il finanziamento la domanda di accesso alla ripartizione del Fondo Nazionale per le politiche ed i servizi dell asilo per gli anni di cui al Decreto del Ministro dell Interno del 30/7/2013 pubblicato nella G.U. del 4/9/2013; 5. di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell art.134, comma 4, del D.Lgs 18/08/2000 n.267,stante l urgenza, con voti unanimi e palesi accertati separatamente.

5 ALLEGATO B MODELLO DI DOMANDA DI CONTRIBUTO RELATIVA ALLA RIPARTIZIONE DELLE RISORSE ISCRITTE NEL FONDO NAZIONALE PER LE POLITICHE E I SERVIZI DELL ASILO, DI CUI ALL ART. 1 SEXIES E 1 SEPTIES DEL DECRETO LEGGE 30 DICEMBRE 1989, N.416, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI, CON LA LEGGE 28 FEBBRAIO 1990, N. 39, INTRODOTTO DALL ART.32 DELLA LEGGE 30 LUGLIO 2002, N. 189, PER GLI ANNI 2014/2016 (Si prega di non compilare a mano) AL MINISTERO DELL INTERNO Dipartimento per le libertà civili e l immigrazione Direzione centrale dei servizi civili per l immigrazione e l asilo - P.zza del Viminale 1, Roma L ENTE LOCALE/CAPO FILA COMUNE DI ROVIGO a) UNIONE b) CONSORZIO c) ASSOCIAZIONE 1 CHIEDE DI ESSERE AMMESSO ALLA RIPARTIZIONE DEL FONDO NAZIONALE PER LE POLITICHE E I SERVIZI DELL ASILO. A TAL FINE COMUNICA: 1. DATI DELL ENTE LOCALE/CAPOFILA Ente locale Comune di Rovigo Indirizzo Rovigo, Piazza Vittorio Emanuele II, n. 1 Codice Fiscale Conto di Tesoreria (c/o la Sezione Provinciale della Banca d Italia) 2 corrente bancario infruttifero Coordinate IBAN 3 Nr. posizione: IT04O Popolazione abitanti (censimento Istat 1/1/2011) 1 Allegare le dichiarazioni con le quali gli altri enti locali partecipanti all erogazione dei servizi si impegnano all esecuzione del progetto. 2 Indicazione obbligatoria. 3 Ibidem. 4 Per le finalità di cui all articolo 5, comma 2. 1

6 2. RAPPRESENTANTE LEGALE 5 Nome Cognome Funzione Bruno Piva Sindaco Telefono/Fax , fax sindaco@comune.rovigo.it 3. RESPONSABILE DEL PROGETTO PRESSO L ENTE LOCALE Nome Marta Cognome Incarico ricoperto presso l ente locale Marzolla Funzionario politiche Servizi Sociali Unità progetti Telefono/Fax marta.marzolla@comune.rovigo.it 4. REFERENTE PER LA PROPOSTA PROGETTUALE PRESSO L ENTE LOCALE (da compilare solo se persona differente da quella indicata al punto 3) Nome Cognome Incarico ricoperto presso l ente locale Telefono/Fax 5. RESPONSABILE DELL ENTE ATTUATORE (SOGGETTO O ORGANIZZAZIONE DIVERSI DALL ENTE LOCALE) AFFIDATARIO DI UNO O PIU SERVIZI PREVISTI 6 Denominazione ente o organizzazione Indirizzo Responsabile operativo del progetto Cooperativa sociale Porto Alegre Onlus Via della Tecnica 10, Rovigo Nome: Carlo Cognome: Zagato Telefono/Fax , , Servizio/i affidato/i 7 cazagato@tin.it Mediazione linguistico-culturale; accoglienza materiale (ad esclusione dell erogazione del pocket money e del contributo per vitto e vestiario); orientamento e accesso ai servizi del territorio; formazione e riqualificazione 5 Es.: Presidente della Provincia, Sindaco, Dirigente, etc. 6 Tabella da duplicare e compilare per ogni ente attuatore affidatario di uno o più servizi. 7 Indicare i servizi come da Linee Giuda e in corrispondenza a quanto indicato al punto 8 del presente modello di domanda di contributo. 2

7 professionale; orientamento e accompagnamento all inserimento lavorativo e abitativo; orientamento e accompagnamento all inserimento sociale; tutela legale; tutela psico-socio-sanitaria 6. RESPONSABILE PER LA BANCA DATI Nome Cognome Ente di appartenenza Francesca Santato Comune di Rovigo Telefono/Fax , Nome, cognome e numero di telefono altro personale di contatto francesca.santato@comune.rovigo.it Roberta Lorenzetto, Cooperativa sociale Porto Alegre, DATI RIEPILOGATIVI DELLA PROPOSTA PROGETTUALE Descrizione sintetica della proposta progettuale di accoglienza integrata e dei servizi minimi garantiti Il progetto prevede i servizi di accoglienza residenziale, di accompagnamento e orientamento territoriale, di assistenza sociale e legale e ogni altra azione propedeutica alla procedura di richiesta di asilo e all integrazione e all inserimento nella comunità locale. L accoglienza è svolta presso 3 appartamenti (6+7+5 posti). I locali, a norma di legge, sono ubicati in zone centrali e adeguatamente servite da mezzi di trasporto pubblico. Il progetto prevede la fruizione dei servizi territoriali con accesso prioritario a quelli sanitari, sociali ed educativi. L autonomia e l integrazione sono promosse tramite l accesso ai corsi di italiano, l aiuto nella stesura del curriculum vitae e del bilancio delle competenze, l inserimento in corsi di formazione professionale e in tirocini formativi, l informazione in merito alle opportunità in materia di accesso al lavoro e all abitazione. Il servizio di tutela assicura l assistenza legale in tutto l iter di riconoscimento della richiesta di protezione internazionale, con preparazione all audizione e adeguata assistenza in caso di diniego. La tutela sanitaria è garantita con accesso alla medicina di base e specialistica e, qualora necessario, supporto psicologico. L intero progetto è ispirato ai principi dell accoglienza diffusa, anche nel territorio comunale, e della ricerca dell alta integrazione nel sistema di welfare locale e nella comunità locale, perseguiti mediante l inserimento dei beneficiari in un ampia rete di soggetti, pubblici e privati. 7.2 Data di attivazione prevista (gg/mm/aaaa) 8 01/01/ Per gli enti locali già destinatari del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell asilo, indicare i singoli anni di finanziamento 8 Art. 4, comma 2, lett. a). Indicazione obbligatoria anche per gli enti locali già destinatari del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell asilo. 3

8 Il comune di Rovigo è titolare del progetto Sprar territoriale dal In precedenza aveva aderito al Pna e allo Sprar dal 2001 al 2005 compreso, con un solo anno di interruzione nel Indicare se il progetto di accoglienza integrata è riservato a (barrare una sola casella) minori stranieri non accompagnati richiedenti/titolari di protezione internazionale o umanitaria; richiedenti/titolari di protezione internazionale o umanitaria disabili e/o con disagio mentale o psicologico e/o con necessità di assistenza sanitaria, sociale e domiciliare, specialistica e/o prolungata; richiedenti/titolari di protezione internazionale o umanitaria non rientranti nelle casistiche di accoglienza sopra indicate. 7.5 Numero dei posti per i quali si richiede il contributo In relazione al numero dei posti di cui al punto precedente, indicare la percentuale ed il relativo numero dei posti da destinare alla rete nazionale dello SPRAR 9 Percentuale: 100% (verificare il valore indicato nel 2010) Numero dei posti: Da compilare solo nel caso di progetto di accoglienza integrata riservato a richiedenti/titolari di protezione internazionale o umanitaria disabili e/o con disagio mentale o psicologico e/o con necessità di assistenza sanitaria, sociale e domiciliare, specialistica e/o prolungata Persone disabili e/o persone che richiedono assistenza sanitaria, sociale e domiciliare, specialistica e/o prolungata Persone con disagio mentale o psicologico Numero posti 7.8 Indicare i soggetti beneficiari e il numero dei posti (nel caso barrare più di una casella) persone singole di sesso maschile; numero posti 18 persone singole di sesso femminile; numero posti nuclei familiari; numero posti nuclei familiari monoparentali; numero posti Indicare la percentuale di posti aggiuntivi da attivare su richiesta del Ministero dell Interno 10 9 Art. 4, comma 2, lett. c). 10 Art. 6 4

9 40% 7.10 Indicare il costo totale annuale del progetto comprensivo di cofinanziamento 11 Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 Costo totale annuo: ,00 euro Costo totale annuo: ,00 euro Costo totale annuo: ,00 euro 7.11 Indicare il costo giornaliero a persona (pro-die pro-capite: rapporto fra costo totale annuale del progetto e numero dei posti per cui si chiede il contributo, diviso per 365 giorni) 38,32 euro 7.12 Indicare il contributo dell ente locale (da dettagliare secondo le modalità previste nell allegato C) 12 Anno 2014 Contributo ente locale: ,00 euro Anno 2015 Contributo ente locale: ,00 euro Anno 2016 Contributo ente locale: ,00 euro pari al 20,14 per cento del costo totale annuale del progetto comprensivo di cofinanziamento (indicato alla lettera 7.10) 7.13 Descrivere la complementarietà della presente proposta progettuale con altri progetti attuati o da attuare a valere su differenti fonti di finanziamento (in particolare, nel caso in cui l ente locale sia beneficiario di fondi FER, FEI, FSE, fondi regionali o di altri fondi straordinari, indicare le strategie messe in atto dall ente per rendere complementari e sinergici gli interventi finanziati con tali fondi e le risorse destinate allo SPRAR) L Ente locale e l Ente attuatore sono partner nel progetto Fei 2013 azione 6 Prog che coinvolge le province di Verona, Padova, Vicenza e Rovigo Abitare la Comunità. Iniziative locali per la costruzione di Comunità. Il progetto ha, tra i partner e aderenti locali, la Provincia di Rovigo l Ater di Rovigo e la Conferenza dei Sindaci dell Azienda Ulss 18 di Rovigo e prevede servizi per prevenire e contrastare il disagio abitativo dei cittadini stranieri e i conflitti di vicinato mediante la costituzione di un Agenzia per l intermediazione sociale all abitare (Aisa). L Ente locale e l Ente attuatore sono partner nel progetto Fei 2013 azione 1 Prog che coinvolge le province di Vicenza e Rovigo Prendiamoci le parole. Percorsi di alfabetizzazione, formazione linguistica ed educazione civica. L Ente attuatore, in accordo con l Ente locale, è partner del progetto Fer Azione 1 Prog promosso dal Comune di Padova Il posto che chiamerò casa, che propone servizi volti a facilitare l accesso all abitazione e al mercato del lavoro. L Ente attuatore è componente del Cnca e coordina il gruppo di lavoro regionale sulla progettazione per l area esclusione sociale e migrazioni. Il responsabile dell Ente attuatore è componente del gruppo guida del Piano di zona dell Azienda Ulss 18 di Rovigo e coordina il gruppo tematico sulle migrazioni. L Ente attuatore coordina un gruppo di lavoro locale sulle migrazioni che promuove attività di studio e ricerca sul fenomeno locale, con particolare attenzione per le politiche di welfare e il coordinamento delle progettualità territoriali. L ente locale e l ente attuatore sono componenti della Comunità di pratica veneta sul diritto d asilo, 11 Le informazioni riportate per la prima annualità devono essere riprodotte in maniera identica per le annualità successive. 12 Ibidem 5

10 con cui condividono parte delle progettualità citate e perseguono sinergie a livello regionale. I gruppi di lavoro locali sono gli strumenti attraverso i quali ricercare il coordinamento e l integrazione tra le diverse progettualità, anche differenti da quelle citate. 8. SERVIZI MINIMI GARANTITI 8.1 MEDIAZIONE LINGUISTICO-CULTURALE Modalità di erogazione del servizio di mediazione linguistica (interpretariato) e culturale (indicare se il servizio è svolto tramite convenzioni/consorzi/a chiamata; la formazione dei mediatori; il catalogo linguistico coperto; etc) L Ente attuatore ha in pianta organica due mediatori linguistico culturale per beneficiari provenienti da paesi africani di lingua anglofona e paesi mediorientali o africani di lingua araba. La cooperativa dispone poi di un elenco di altri mediatori a chiamata, tutti con esperienza e titolo adeguato, che consente di rispondere alle diverse esigenze che emergono nel corso del progetto. Tale elenco comprende mediatori presenti sul territorio e professionisti condivisi con gli altri progetti territoriale Sprar delle province vicine. Tutti gli altri operatori dell Ente locale e dell Ente attuatore hanno competenze interculturali e un adeguata conoscenza dell inglese e del francese, scritto e parlato, utilizzati come lingue ponte con larga parte dei beneficiari. L Ente locale è componente della Rete provinciale degli Informaimmigrati, servizio pubblico in cui operano mediatori linguistico culturali per l Africa, l Asia e l Europa dell Est. Risultati attesi: copertura di tutti i fabbisogni linguistici ,50 euro P2, S Accordi formali in vigore con i servizi locali (ASL, scuola, etc.) per garantire il servizio di mediazione linguistico-culturale (descrivere in sintesi la tipologia e il contenuto degli accordi) Scuola ASL L Azienda Ulss 18 di Rovigo dispone di un servizio di mediazione linguistica-culturale attivabile nel caso di prestazioni programmate, ambulatoriali e di reparto Altro (specificare) ACCOGLIENZA MATERIALE Modalità di erogazione del vitto Il vitto è garantito mediante un contributo economico erogato contestualmente al pocket money. Tale scelta è motivata dall obiettivo di favorire l autonomia dei beneficiari che vengono adeguatamente educati e accompagnati al corretto utilizzo del denaro e al risparmio. Per i primi tre mesi di permanenza con alcuni beneficiari si sceglie di erogare, oltre al pocket money, dei buoni spesa da utilizzare nei negozi cittadini. Questi buoni sono utilizzati nella fase iniziale dell accoglienza con i beneficiari che necessitano di essere educati al valore del denaro 13 Aggiungere righe se necessario. 6

11 locale e sono progressivamente sostituiti dal controvalore economico in denaro contante. Questa pratica è supportata dalla presenza di un operatore ed è motivata per favorire l autonomia delle persone in tutte le funzioni proprie dell economia domestica. Risultati attesi: autonomia nella gestione del denaro e nell acquisizione dei generi di prima necessità ,00 euro G Modalità di fornitura di vestiario, biancheria per la casa, prodotti per l igiene personale Come per il vitto e i generi di prima necessità, anche per il vestiario e i prodotti per l igiene personale si è preferito scegliere una strada che favorisca l autonomia delle persone con l erogazione di buoni spesa o denaro contante. La biancheria per la casa (lenzuola, asciugamani, tovaglie, ecc.) è invece erogata direttamente dall ente attuatore e fa parte della dotazione dei singoli alloggi, come parte del materiale per l igiene della casa. I beneficiari sono accompagnati nella gestione del denaro e dei buoni spesa e nell approccio al mercato locale. Al momento dell ingresso ciascun beneficiario riceve un kit per l igiene personale. Risultati attesi: autonomia nella gestione del guardaroba e dell igiene della casa e personale per il 100% dei beneficiari 4.700,00 G1, L Modalità di erogazione del pocket money I beneficiari ottengono un pocket money giornaliero dell importo di 2,00 euro/giorno, erogato, assieme ai buoni spesa e alle altre misure di sostegno economico, con cadenza quindicinale. Risultati attesi: corretto utilizzo del denaro e propensione al risparmio ,40 G Nel caso di accoglienza in favore di minori stranieri non accompagnati richiedenti/titolari di protezione internazionale e umanitaria, descrivere le modalità di avvio del percorso individualizzato del singolo minore (presa in carico; strutture; istituto dell affido familiare; etc) Risultati attesi: 7

12 8.3 ORIENTAMENTO E ACCESSO AI SERVIZI DEL TERRITORIO Descrizione generale delle modalità di accompagnamento dei beneficiari SPRAR nell accesso a tutti i servizi erogati dall ente locale I beneficiari sono accompagnati in tutti i servizi predisposti dall Ente locale e in quelli presenti nel sistema di welfare locale. Lo stile educativo e gli obiettivi sono individuati nella ricerca del corretto utilizzo dei servizi locali e nella promozione dell autonomia dei beneficiari, contrastando forme di dipendenza assistenziale e ricercando livelli di interdipendenza e responsabilità propedeutici alla vita indipendente Descrizione generale delle modalità di accompagnamento dei beneficiari SPRAR nell accesso ai servizi di assistenza sanitaria e tutela della salute L iscrizione al Ssn è seguita da una prima spiegazione del funzionamento e dell organizzazione del sistema sanitario italiano. Tale informazione è svolta anche tramite il medico di medicina generale. Il rapporto con quest ultimo è facilitato dall accesso di tutti i beneficiari all Utap Commeda, Unità territoriale di assistenza primaria che associa dieci medici garantendo l intera copertura settimanale e offre servizi aggiuntivi, come l assistenza infermieristica. Pur in assenza di un protocollo formale con l Azienda Ulss locale, si registra un buon livello di collaborazione con le diverse articolazioni della stessa Asl. Una condizione che consente di svolgere in modo tempestivo tutti gli accertamenti compresi nello screening iniziale e accedere, qualora necessario, ai servizi del Dipartimento di Salute Mentale, del Servizio di Malattie infettive e degli altri ambulatori della struttura ospedaliera. L accompagnamento iniziale del beneficiario è finalizzato a renderlo progressivamente autonomo nell accedere ai servizi sanitari. Risultati attesi: tutela della salute e delle pari opportunità nell accesso ai servizi, contrasto degli accessi sanitari impropri e promozione dell autonomia nella cura di sé per il 100% dei beneficiari Modalità di inserimento scolastico dei minori (si includano le misure in favore dei minori in età prescolare) Il progetto non prevede l accoglienza di minori accompagnati ma qualora ciò avvenga in condizioni di emergenza si attueranno i protocolli sperimentati in passato. Per i minori fino a 6 anni, possono essere previsti percorsi di inserimento al nido e alla scuola materna, utili ai fini dell apprendimento della lingua italiana e propedeutici al successivo inserimento nella scuola elementare. La stessa possibilità viene offerta per i minori che devono essere inseriti alla scuola. In entrambi i casi l assistente sociale e l educatrice si occupano del contatto con l istituto scolastico per l iscrizione, del coinvolgimento dei genitori nella spiegazione e presentazione dell ambiente scolastico e nel supporto nella relazione con gli insegnati, mantenendo contatti con gli stessi e partecipando ad incontri di valutazione e programmazione. Gli stessi operatori verificano la presenza di difficoltà di inserimento e apprendimento e gli eventuali problemi relazionali e di socializzazione al fine di comprendere possibili disagi psico-sociali. Tutto ciò avviene con l apporto di un mediatore linguistico interculturale che, se necessario anche nel percorso didattico, viene richiesto e sollecitato dalla stessa assistente sociale. In collaborazione con alcuni insegnanti volontari si assicura un sostegno allo studio dopo la scuola per svolgere compiti per casa e attività di ripetizione di quanto svolto in classe. I minori partecipano, infine, a tutte le attività extrascolastiche previste nel percorso di formazione. Risultati attesi: garanzia di accesso alla scuola pubblica come strumento di scolarizzazione, integrazione ed educazione dei minori accompagnati eventualmente inseriti nel progetto 8

13 8.3.4 Descrizione delle misure in favore dell istruzione e dell educazione degli adulti I beneficiari sono accompagnati in tutte le fasi di contatto e iscrizione alle diverse agenzie formative locali promuovendo, laddove possibile, l accesso all istruzione scolastica. L eventuale riconoscimento dei titoli di studio è svolto tramite il contatto con il Consorzio Universitario Locale, gli uffici regionali e del Ministero degli Affari Esteri preposti alle procedure di riconoscimento dei titoli. La qualificazione professionale è svolta mediante la collaborazione con l Enaip di Rovigo e l accesso ai pacchetti formativi offerti da questo ente e da altre agenzie accreditate, anche esterne alla Provincia di Rovigo. Risultati attesi: valorizzazione ed implementazione dei precedenti percorsi di istruzione per il 100% dei beneficiari. Per beneficiari privi di titolo equipollente alla scuola media inferiore, valutazione della possibilità di ottenerla. per il costo del personale imputabile a questa voce si rimanda a quanto indicato nel piano finanziario Modalità per garantire l accesso, la fruibilità e la frequenza dei corsi di apprendimento e approfondimento della lingua italiana, senza interruzioni durante tutto l anno Il progetto organizza lezioni di alfabetizzazione della durata di due ore tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, presso la propria sede di via della Tecnica. Questa formazione, offerta a tutti i beneficiari, è affiancata da lezioni differenziate e personalizzate per target specifici (persone analfabete o con gravi carenze scolastiche, ecc.) e spazi strutturati di conversazione. Tra questi ultimi la frequenza del laboratorio occupazionale e del negozio del commercio equo. L alfabetizzazione interna è anche lo strumento per trattare contenuti afferenti alla vita nella comunità locale, alla definizione del progetto migratorio e ad elementi di educazione civica e cittadinanza attiva. L alfabetizzazione è supportata da materiale cartaceo e digitale dato ai beneficiari per lo studio individuale (vocabolario, testi, cd, ecc.) L offerta formativa interna è affiancata dalla frequenza dei corsi di alfabetizzazione organizzati dal Cpa locale e dall Associazione Dante Alighieri, enti accreditati per il rilascio della certificazione del livello di apprendimento. Nel caso di donne con bambini piccoli, non previste nel progetto ma possibili in situazioni di particolare emergenza, le beneficiarie possono frequentare anche un percorso di alfabetizzazione presso la Caritas locale, con la quale vi è un rapporto di collaborazione e offre percorsi di alfabetizzazione, educazione civica e orientamento con babysitteraggio. Risultati attesi: raggiungimento del grado di apprendimento della lingua italiana compreso tra i livelli A1 e A2 per il 100% dei beneficiari a Numero ore settimanali di apprendimento della lingua italiana previste per ogni beneficiario 14 ore b Per ciascun corso di lingua italiana previsto, esplicitare il monte ore complessivo e settimanale 14 9

14 Ente erogatore CPA (Centro Provinciale per l Educazione degli Adulti) Tipologia corso Numero ore complessive Numero ore settimanali Alfabetizzazione Ente attuatore Alfabetizzazione Ente attuatore Conversazione Società Dante Alighieri Alfabetizzazione Caritas diocesana di Adria e Rovigo e Associazione Sant Andrea Alfabetizzazione Accordi formali in vigore con enti del territorio per garantire i servizi di istruzione/educazione degli adulti e di apprendimento/approfondimento della lingua italiana (descrivere in sintesi la tipologia e il contenuto degli accordi) Scuole statali CPA Società Dante Alighieri Caritas diocesana di Adria e Rovigo e Associazione Sant Andrea Accordo di collaborazione per l iscrizione dei beneficiari, l organizzazione di corsi dedicati e la certificazione del livello di apprendimento Accordo di collaborazione con lettera d intenti Modalità di orientamento alla conoscenza del territorio Per tutti i beneficiari è previsto un percorso di conoscenza del territorio e della comunità locale, sotto il profilo sociale e geografico, con descrizioni e accompagnamenti nei punti più significativi della rete locale. Tale percorso ha l obiettivo di promuovere la conoscenza dei diversi servizi presenti, la loro localizzazione e le modalità di accesso, con particolare attenzione per quelli che compongono il sistema locale di welfare, al fine di promuovere l autonomia dei beneficiari. Risultati attesi: autonomia nell accesso e nella fruizione dei servizi utili all integrazione, per il 100% dei beneficiari 14 Laddove il corso sia inserito nell ambito di un corso multidisciplinare, specificare il numero di ore destinate alla lingua italiana. 10

15 8.3.7.a - Accordi 15 per facilitare la fruibilità dei servizi sotto indicati (descrivere in sintesi la tipologia e il contenuto degli accordi) Trasporto pubblico Farmacia Ottico Dentista privato Centro per l Impiego Agenzia interinale Enaip Rovigo Associazione di categoria Centro sportivo Associazione di volontariato Accordo informale con la Farmacia adiacente all Utap citata per la vendita dei farmaci prescritti dai medico ai beneficiari. Accordo informale con ottico rodigino per applicazione di sconti a favore dei beneficiari del progetto locale Le cure odontoiatriche sono garantite presso l ambulatorio di Odontostomatologia e Chirurgia Maxillo-Facciale dell Ospedale Civile di Rovigo. Per casi particolari è possibile l accesso all ambulatorio dentistico della Caritas di Rovigo Le relazioni con il Centro per l impiego si svolgono in assenza di un accordo formale e sulla base di un buon rapporto di collaborazione con gli operatori e dirigenti del centro L educatrice professionale e i mediatori culturali curano i rapporti con le agenzie di somministrazione lavoro locali. Collaborazione strutturata con l accesso ai corsi a catalogo e l organizzazione di percorsi dedicati ai soli beneficiari del progetto Accordi informali con polisportive e associazioni sportive dilettantistiche locali, con l Uisp (Unione italiana sport per tutti) e il Coni per l inserimento dei beneficiari in attività sportive e per contatti con società calcistiche locali Accordo con Arci e Caritas per l accesso a corsi di informazione e orientamento e a corsi di approfondimento della lingua italiana. Accordo con Associazione Società San Vincenzo De Paoli e associazioni parrocchiali per donazione di vestiario usato e, in fase di dimissione, di attrezzature per la casa. Accordo con il Centro di Documentazione Polesano per l offerta di percorsi formativi sui temi della cittadinanza attiva. Accordo con Legambiente di Rovigo per la formazione all uso dell alloggio con particolare attenzione per il risparmio energetico e la differenziazione dei rifiuti Associazione culturale Altro (specificare) FORMAZIONE E RIQUALIFICAZIONE PROFESSIONALE Descrizione dell impiego di strumenti volti alla valorizzazione delle competenze pregresse dei beneficiari (curriculum vitae, bilancio e certificazione delle competenze, etc) Con ciascun beneficiario si redige il curriculum vitae e il bilancio delle competenze. In aula si dedicano moduli specifici dedicati all informazione di base in materia di diritto e contrattualistica 15 Specificare se l eventuale accordo è formale o informale. 16 Se necessario, aggiungere righe 11

16 del lavoro. Ai beneficiari si propone la frequenza del laboratorio occupazionale e del negozio del commercio equo e solidale dell Ente attuatore, dove si possono svolgere attività meccanica, riparazione e rigenerazione di biciclette, sartoria e stireria, assemblaggio meccanico e confezionamento di bomboniere e oggettistica da regalo. Queste attività sono finalizzate alla valutazione a al potenziamento delle abilità lavorative, con particolare attenzione per il lavoro in gruppo e la comprensione di informazioni e istruzioni in italiano. Risultati attesi: valutazione, valorizzazione e potenziamento delle abilità e competenze lavorative pregresse con il 100% dei beneficiari Modalità di orientamento e accompagnamento alla formazione (corsi di formazione professionale, tirocini formativi, etc.) e riqualificazione professionale L orientamento ai servizi prevede l iscrizione al Centro per l Impiego di Rovigo e l accesso alle prestazioni offerte. Il Centro di formazione professionale della Provincia di Rovigo, con cui la cooperativa collabora da anni, offre moduli di orientamento al lavoro dei cittadini stranieri. Parte degli interventi proposti sono coordinati con quelli svolti dagli altri progetti Sprar del Veneto tramite il Gruppo sull integrazione della Comunità di pratica veneta sul diritto d asilo. Con tale strumento si sono già sperimentati corsi di formazione professionale interprovinciali, accesso congiunto a specifiche fonti di finanziamento e scambio di buone pratiche. Questo metodo di lavoro sarà inserito, in forma collegiale e formale, in tutti i progetti territoriali del Veneto. La qualificazione e riqualificazione professionale è svolta mediante la collaborazione con l Enaip di Rovigo e l accesso ai pacchetti formativi offerti da questo ente e da altre agenzie accreditate, anche esterne alla Provincia di Rovigo. Sul fronte dell orientamento è di particolare importanza la collaborazione con il Centro di Formazione professionale della Provincia di Rovigo che organizza specifici moduli per l orientamento al lavoro e alla qualificazione professionale. I beneficiari accedono alla formazione in materia di sicurezza organizzata dal Rspp dell Ente attuatore, con 4 ore di formazione generale e 4 ore di formazione specifica per il settore dell assemblaggio meccanico, con attestazione per il rischio basso. L Ente attuatore è soggetto promotore di tirocini di inserimento e reinserimento lavorativo, come previsto dall art. 6 dell All. A della Dgr del Veneto n. 337 del 6/3/2012. Tali tirocini hanno finalità prevalentemente formative e si svolgono in aziende reperite dalla stessa cooperativa anche all esterno del Polesine. Tale pratica è affiancata dall iscrizione al Centro per l Impiego di Rovigo e all accesso ai servizi offerti anche dal Centro di Formazione professionale della stessa Amministrazione provinciale, che organizza specifici moduli per l orientamento al lavoro. Risultati attesi: per il 100% dei beneficiari si prevede l iscrizione al Centro per l impiego e l individuazione di progetti individuali di orientamento e qualificazione professionale Modalità per garantire il riconoscimento dei titoli di studio e professionali, e favorire l accesso all istruzione universitaria I beneficiari sono accompagnati in tutte le fasi di contatto e iscrizione alle diverse agenzie formative locali promuovendo, laddove possibile, l accesso all istruzione scolastica, anche universitaria. La realtà incrociata negli ultimi anni, tuttavia, è di persone analfabete o con bassa 12

17 scolarizzazione e titoli di studio di difficile riconoscimento. L eventuale riconoscimento di questi ultimi, laddove possibile, è svolto tramite il contatto con il Consorzio Universitario Locale, gli uffici regionali e del Ministero degli Affari Esteri preposti alle procedure di riconoscimento dei titoli. Risultati attesi: valorizzazione delle pregresse competenze scolastiche e di studio con il 100% dei beneficiari 8.5 ORIENTAMENTO E ACCOMPAGNAMENTO ALL INSERIMENTO LAVORATIVO Modalità per realizzare interventi di informazione sulla normativa L Ente attuatore organizza moduli informativi specifici dedicati all informazione di base in materia di diritto e contrattualistica del lavoro, con particolare attenzione per le forme contrattuali di acceso al mercato del lavoro (tirocini, apprendistato, ecc.). Tali moduli sono supportati con l offerta di opuscoli e guide redatte da enti e agenzie che si occupano di tutela dei lavoratori. La presentazione formale del quadro normativo è accompagnata, per completezza, da una descrizione delle dinamiche che regolano il mercato del lavoro in Italia, con specifici riferimenti alla diffusione del lavoro irregolare e delle altre pratiche non coerenti con la normativa vigente. Questa attività si integra con l azione informativa offerta dal Centro per l impiego e dal citato Centro di formazione professionale. Risultati attesi: apprendimento delle conoscenza di base delle norme che regolano il mercato del lavoro italiano per il 100% dei beneficiari Modalità per realizzare interventi di orientamento ai servizi per l impiego presenti sul territorio L informazione sul tema del lavoro comprende una descrizione del sistema di enti che si occupano di politiche attive del lavoro e che possono rappresentare una risorsa nella cosiddetta ricerca attiva. La parte teorica è seguita da una prima seria di contatti diretti con le agenzie del territorio, pubbliche e private, che avvengono con l accompagnamento degli operatori del progetto e, laddove necessario, del mediatore linguistico culturale. Con alcune di queste organizzazioni, in particolare i centri per l impiego, la frequenza e il contatto è un fatto periodico, volto ad ottenere tutte le informazioni utili. Risultati attesi: apprendimento e sperimentazione delle pratiche di ricerca attiva del lavoro per il 100% dei beneficiari Modalità per realizzare interventi di accompagnamento all inserimento lavorativo (strategie, rete, strumenti: borse-lavoro, rapporti con agenzie interinali, rapporti con datori di lavoro e associazioni di categoria, percorsi per inserimento protetto, etc) 13

18 Il progetto è inserito in un ampia rete di relazioni con enti e agenzie deputate all inserimento lavorativo e alla tutela dei lavoratori. I rapporti con le associazioni di categoria sono la parte più debole di questa rete, per la marginalità che tali organizzazioni hanno sul fronte delle politiche attive del lavoro territoriali e la scarsa influenza sulle imprese rispetto alla collocazione di fasce deboli della popolazione. La ricerca di contatti diretti da parte degli operatori di progetto con le imprese, anche esterne alla provincia di Rovigo, è di particolare interesse, soprattutto per la verifica della disponibilità allo svolgimento di tirocini formativi. Nel caso di beneficiari con disabilità accertata nel corso dell assistenza, il progetto attiva la procedura di riconoscimento del grado di invalidità civile al fine dell inserimento nel collocamento mirato e l accesso alle altre forme di inserimento protetto. Risultati attesi: attivazione di tirocini formativi, con fondi Sprar e altri fonti di finanziamento, propedeutici all apprendimento di competenze professionali e alla conoscenza del lavoratore da parte dell azienda per il 50% dei beneficiari 8.6 ORIENTAMENTO E ACCOMPAGNAMENTO ALL INSERIMENTO ABITATIVO Modalità per realizzare interventi di informazione sulla normativa I corsi di alfabetizzazione organizzati dal progetto e i colloqui individuali sono anche i luoghi in cui si trattano argomenti relativi alla vita in Italia, tra i quali il tema dell abitazione. In merito si organizzano appositi moduli, anche con l ausilio di esperti esterni, tesi a fornire informazioni sulle politiche e gli strumenti per l accesso all abitazione, pubblica e privata, sul contesto legislativo e sulle norme di costume e convivenza che disciplinano la vita di condominio e le relazioni di vicinato. Risultati attesi: maggiore conoscenza delle procedure di accesso Modalità per facilitare l accesso all edilizia residenziale pubblica e al mercato privato I beneficiari ricevono un informazione completa sull accesso alloggio, singolarmente e in gruppo. Nella presentazione del sistema di welfare italiano si citano le condizioni per l accesso agli alloggi Erp e agli altri strumenti di contrasto del disagio abitativo. L accesso agli alloggi di edilizia residenziale pubblica (compresa quella per l emergenza abitativa) è spiegato sotto il profilo normativo e procedurale, ma anche presentando i dati sull accesso, in termini di tempi di attesa e percentuali di assegnazioni. Il valore medio registrato nella Regione del Veneto, infatti, si attesta su una percentuale del 5% di assegnazioni sul totale delle richieste validate e inserite nelle graduatorie, con tempi di attesa pluriennali dall emanazione del bando. L accesso al mercato immobiliare privato è presentato offrendo indicazioni sui valori medi di 14

19 mercato locali e di altre aree del Paese e informando sulla contrattualistica di settore. Particolare attenzione è rivolta alle forme più accessibili ed economiche di abitazione, come le pratiche di co-housing e la ricerca di alloggi in aree suburbane e periferiche maggiormente efficienti sotto il profilo economico. Risultati attesi: promozione del co-housing per una maggiore sostenibilità delle spese nel 50% dei beneficiari; conoscenza appropriata dei criteri e delle procedure di accesso agli alloggi Erp Modalità per realizzare interventi di accompagnamento all inserimento abitativo (strategie; rete; strumenti) Nella fase di dimissione dal progetto vengono attivate le procedure per l erogazione dei contributi alloggi, finalizzati soprattutto a sostenere progetti di co-housing presso convivenze anagrafiche. Tale forma di abitazione è promosso per i minori costi e la maggiore coerenza con la capacità di reddito dei beneficiari, spesso determinata da rapporti di lavoro precari e di modesta rendita. Nella fase terminale del progetto gli operatori accompagnano i beneficiari nella ricerca e nella compilazione dei documenti necessari alla richiesta di contributo, svolgendo anche funzioni di mediazione con i titolari degli alloggi nella comprensione e compilazione dei documenti necessari. Risultati attesi: erogazione di 6 contributi per l alloggio 8.7 ORIENTAMENTO E ACCOMPAGNAMENTO ALL INSERIMENTO SOCIALE Modalità per la realizzazione di attività di sensibilizzazione e di informazione Il progetto svolge la propria azione all interno di una rete locale composta di enti pubblici e privati ed è riconosciuto nel ruolo di tutela e presa in carico di rifugiati e richiedenti asilo, anche da parte della cittadinanza. Gli operatori del progetto svolgono una funzione di consulenza e informazione sul tema dell asilo e sono un punto di riferimento noto nel territorio. Sono frequenti i contatti per richieste particolari e quelli per incontri formativi rivolti a target specifici. Nel corso degli ultimi tre anni l Ente attuatore ha svolto la formazione Ecm con l Azienda Ulss 18 di Rovigo, ha partecipato al Gruppo tematico sull immigrazione del Piano di zona della stessa Azienda, con il responsabile della Cooperativa nelle vesti di coordinatore e componente del Gruppo tecnico che affianca l Ufficio di Piano, ha organizzato due giornate di studio regionali sul tema delle migrazioni e dell asilo, ha relazionato con propri operatori in tre convegni locali e regionali sulle migrazioni e l asilo, ed è stata invitata presso organizzazioni locali di terzo settore. I mediatori dipendenti della cooperativa collaborano, privatamente, con la Questura e la Prefettura di Rovigo. Nel corso degli anni ha prodotto materiale fotografico e audiovisivo utilizzato in occasione della giornata internazionale del rifugiato ma anche in altre occasioni pubbliche. Tale produzione proseguirà anche nel prossimo triennio, con il coinvolgimento di giovani artisti che collaborano nella loro realizzazione. L Ente locale e l Ente attuatore presentano periodicamente dati e notizie per la stampa locale. Risultati attesi: almeno cinque eventi pubblici rivolti alla cittadinanza 15

20 8.7.2 Modalità per la realizzazione di attività socio-culturali e sportive Il progetto è funzionalmente collegato con organizzazioni locali che operano nell ambito culturale e sportivo, le cui attività affiancano l azione degli operatori nella promozione dell inclusione sociale nella comunità locale e alla costruzione di reti relazionali. Vi sono rapporti organici con diverse associazioni, come indicato nel punto 9.9, che consentono ai beneficiari di interagire in una rete di relazioni ampia e diversificata. L attività sportiva, promossa soprattutto con l Uisp di Rovigo, è considerata di particolare importanza sotto il profilo dell educazione e dell integrazione, ma anche come strumento per le pari opportunità in salute. L Ente attuatore e l Ente locale sono partner del progetto locale Lo sport delle ragazze, il nuoto delle donne la domenica mattina che organizza uno spazio interamente dedicato alle donne italiane e straniere e che ha visto la partecipazione delle beneficiarie dello Sprar di Rovigo. Questa attività è in corso di implementazione con l allargamento ad altre attività (gruppi di cammino e pallavolo) e sarà probabilmente allargata anche ai beneficiari maschi. Nel corso della giornata mondiale del rifugiato la cooperativa aggrega una decina di organizzazioni del territorio che concorrono all organizzazione della manifestazione. Risultati attesi: partecipazione ad almeno un attività socio culturale e sportiva per il 70% dei beneficiari Modalità attraverso le quali il progetto lavora per costruire e/o consolidare la rete territoriale di sostegno Il progetto opera in un ampia rete di collaborazioni con altri enti, pubblici e privati, presenti sul territorio, frutto del radicamento dell organizzazione e degli operatori. Parte di queste collaborazioni sono state formalizzate con un apposita lettera d intenti mentre altre sono contenute in partenariati di progetto, come quelli relativi all acceso ai fondi Fer Azione 1, già sperimentati con gli enti della Comunità di pratica veneta sul diritto d asilo e in programma anche nel Il Comune di Rovigo è promotore di diversi tavoli di coordinamento locale sui diversi ambiti delle politiche sociali, alcuni dei quali toccano il tema dell integrazione dei rifugiati e richiedenti asilo, come il tavolo sull immigrazione e quello, più episodico, sul lavoro. Risultati attesi: redazione e sottoscrizione di un protocollo d intesa per gli enti di tutela del diritto d asilo Rappresentazione della rete territoriale di riferimento Aggiungere righe se necessario. 16

21 Nome ente Attività/Servizio Modalità di collaborazione Caritas diocesana Associazione Sant Andrea Centro di Documentazione Polesano Onlus Associazione Avvocato di strada Onlus Acli provinciale di Rovigo Unita di Assistenza territoriale primaria Associazione Fionda di Davide Servizi di base per la popolazione migrante Servizi di base per la popolazione migrante Formazione sui temi delle migrazioni Tutela legale Patronato Assistenza sanitaria Strumenti aggiuntivi per l alfabetizzazione Accesso e integrazione con i corsi di alfabetizzazione e i servizi di base in materia sociale e sanitaria Accesso e integrazione i servizi di base in materia sociale e sanitaria Collaborazione nell ambito delle attività di formazione e sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza Tutela legale dei beneficiari in sede di presentazione di ricorsi e consulenza generale sul tema dell asilo Assistenza fiscale e previdenziale generale e assistenza per domande di invalidità civile, ricongiungimenti familiari, ecc. Servizi di medicina di base Conversazione in lingua italiana finalizzata all alfabetizzazione dei beneficiari Modalità per la realizzazione di attività di formazione e aggiornamento per operatori esterni (insegnanti, operatori centri impiego, operatori socio-sanitari, etc) Destinatari corso Operatori e volontari di organizzazioni che si occupano di occupazione e impresa Operatori e volontari di organizzazioni che si occupano di contrasto del disagio abitativo Operatori e volontari di organizzazioni attivi in servizi per la popolazione straniera Ente promotore e tipologia di corso Ente attuatore in collaborazione con altri enti pubblici e privati: La forza lavoro multiculturale in Polesine Giornata di studio sull interazione tra lavoratori italiani e stranieri e sui nuovi network produttivi e commerciali Ente attuatore in collaborazione con altri enti pubblici e privati: Le nuove forme dell abitare Giornata di studio sul diritto all abitazione e sulle nuove forme dell abitare nei centri urbani Ente attuatore in collaborazione con altri enti pubblici e privati: Ricercare tra le migrazioni Percorso di ascolto e osservazione del fenomeno migratorio locale 8.8 TUTELA LEGALE Modalità di erogazione del servizio di tutela legale (orientamento e accompagnamento nelle diverse fasi della procedura; informazione legale sulla normativa italiana ed europea, etc) 17

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