PRIMO ARGOMENTO TRATTATO

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1 ei PRIMO ARGOMENTO TRATTATO Sgravio contributivo triennale: le istruzioni INPS Tutto pronto per le assunzioni agevolate: ecco le istruzioni per i datori di lavoro L INPS, con il Messaggio n del 13 febbraio 2015, comunica importanti istruzioni operative in favore dei datori di lavoro in merito all esonero contributivo per le nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato nel corso del 2015 (art. 1, c della L. n. 190/2014). In particolare, è stato precisato che per poter fruire del bonus è necessario innanzitutto inoltrare all INPS una richiesta di attribuzione del codice di autorizzazione 6Y, avente il significato di: Esonero contributivo articolo unico, commi 118 e seguenti, Legge n. 190/2014. La richiesta non ha alcun termine perentorio, tuttavia la richiesta va fatta prima della trasmissione della denuncia contributiva del primo mese in cui s intende esporre l esonero medesimo, ossia entro il 2 marzo 2015 (il 28 febbraio cade di sabato) per il mese di gennaio. Differente è invece la procedura di richiesta per i datori di lavoro agricoli, i quali per accedervi dovranno inviare telematicamente all INPS il modello di comunicazione ASSUNZIONE OTI 2015, disponibile all interno del Cassetto previdenziale aziende agricole, sezione Comunicazioni bidirezionali Invio Comunicazione.

2 Premessa Il tanto agognato Messaggio INPS che tutti aspettavano è finalmente arrivato. Infatti, dopo la corposa Circolare esplicativa dell INPS (n. 17/2015) che ha fornito le indicazioni per la corretta gestione degli adempimenti connessi all implementazione dell esonero contributivo per le nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato introdotto dalla Legge di Stabilità 2015 (art. 1 c della L. n. 190/2014), sono state finalmente fornite le istruzioni tecniche per la fruizione dell esonero. Ancor prima di entrare nel merito del Messaggio INPS in questione, appare opportuno fare un brevissimo riepilogo sulla natura e caratteristiche dell agevolazione contributiva. LEGGE DI STABILITÀ 2015 NOVITÀ DECONTRIBUZIONE TOTALE PER ASSUNZIONI DI LAVORATORI A TEMPO INDETERMINATO Sgravio contributivo La Legge di Stabilità (L. n. 190/2014) all art. 1, c ha introdotto un importante esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro in relazione alle nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato nel periodo 1 gennaio dicembre Esso è rivolto a tutti i datori di lavoro privati, anche agricoli (con modalità, condizioni e misure specifiche). Rientrano nel beneficio, altresì, i soggetti non imprenditori. Restano invece, esclusi dal beneficio: i contratti di lavoro domestico; e i contratti di apprendistato. L incentivo è pari all ammontare dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi e contributi

3 INAIL, nel limite massimo di un importo pari a euro su base annua. La durata è pari a 36 mesi dalla data di assunzione. L applicazione dello sgravio contributivo non determina alcuna riduzione della misura del trattamento previdenziale, in quanto l aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche resta fissata nella misura ordinaria, pari, per la generalità dei lavoratori subordinati, al 33% della retribuzione lorda imponibile. Quanto alle condizioni, l agevolazione spetta a condizioni che: nei sei mesi precedenti l assunzione, il lavoratore non sia stato occupato, presso qualsiasi datore di lavoro, con contratto a tempo indeterminato. Sul punto, il Legislatore ha inteso escludere l applicazione dell esonero medesimo laddove, nell arco dei tre mesi antecedenti la data di entrata in vigore della Legge di Stabilità 2015, il lavoratore assunto abbia avuto rapporti di lavoro a tempo indeterminato con il datore di lavoro richiedente l incentivo ovvero con società da questi controllate o a questi collegate ai sensi dell art c.c., nonché facenti capo, ancorché per interposta persona, al datore di lavoro medesimo. Sgravio contributivo triennale: sintesi Rapporti incentivati Esonero totale dei contributi previdenziali per le nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato nel periodo 1 gennaio dicembre 2015 Soggetti interessati Tutti i datori di lavoro privati I datori di lavoro agricoli Soggetti non imprenditori Soggetti esclusi I contratti di lavoro domestico

4 I contratti di apprendistato Importo e durata Massimo euro su base annua Massimo 36 mesi dalla data di assunzione Condizioni Non aver intrattenuto, nei sei mesi precedenti l assunzione, presso qualsiasi datore di lavoro, un contratto a tempo indeterminato. Codifica datori di lavoro Passando alle specifiche tecniche fornite dall INPS, è stato precisato che per accedere allo sgravio contributivo i datori di lavoro dovranno innanzitutto richiedere all INPS l attribuzione del codice di autorizzazione 6Y, avente il significato di: Esonero contributivo articolo unico, commi 118 e seguenti, Legge n. 190/2014. Non è previsto un termine perentorio, ma la richiesta va fatta prima della trasmissione della denuncia contributiva del primo mese in cui s intende esporre l esonero medesimo, ossia il 2 marzo 2015 (il 28 febbraio cade di sabato) per mese di gennaio. Tale richiesta, in particolare, potrà essere effettuata avvalendosi della funzionalità Contatti dal cassetto previdenziale aziende selezionando nel campo oggetto la denominazione esonero contributivo triennale Legge n. 190/2014, utilizzando la seguente locuzione: Richiedo l attribuzione del codice di autorizzazione 6Y ai fini della fruizione dell esonero contributivo introdotto dalla Legge n. 190/2014, art. 1, commi 118 e seguenti, come da Circolare n. 17/2015.

5 In caso di esito positivo della richiesta, l INPS attribuirà il predetto codice di autorizzazione dandone comunicazione al datore di lavoro mediante il cassetto previdenziale. CODIFICA DATORE DI LAVORO Il beneficio è accessibile previa domanda di attribuzione del codice di autorizzazione 6Y LA RICHIESTA VA FATTA ENTRO IL 2 MARZO 2015 PER IL MESE DI GENNAIO 2015 Flusso UniEmens Ai fini UniEmens, per esporre il beneficio spettante i datori di lavoro dovranno valorizzare all interno di DenunciaIndividuale, DatiRetributivi, elemento Incentivo i seguenti elementi: nell elemento TipoIncentivo dovrà essere inserito il valore TRIE avente il significato di Esonero contributivo articolo unico, commi 118 e seguenti, della Legge 23 dicembre 2014, n. 190 ; nell elemento CodEnteFinanziatore dovrà essere inserito il valore H00 (Stato); nell elemento ImportoCorrIncentivo dovrà essere indicato l importo posto a conguaglio relativo al mese corrente, calcolato in base ai criteri illustrati nella Circolare n. 17/2015; nell elemento ImportoArrIncentivo dovrà essere indicato l importo dell esonero contributivo relativo all esonero contributivo dei mesi di competenza di gennaio e/o febbraio Con riferimento agli arretrati dei mesi di gennaio e febbraio, la valorizzazione dei relativi importi potrà essere effettuata esclusivamente nei flussi UniEmens di competenza di febbraio 2015, relativamente all arretrato del precedente mese di gennaio (il cui termine per l invio è fissato al 31 marzo), oppure di marzo 2015, relativamente all arretrato dei precedenti mesi di gennaio e/o febbraio (il cui termine per l invio è fissato al 30 aprile).

6 Al riguardo l INPS tiene a precisare che: per i rapporti di lavoro part-time (di tipo orizzontale, verticale ovvero misto), la misura della predetta soglia massima va ridotta sulla base della durata dello specifico orario ridotto di lavoro in rapporto a quella ordinaria stabilita dalla legge ovvero dai contratti collettivi di lavoro; per i contratti di lavoro ripartito, la misura della predetta soglia massima va ridotta sulla base della durata effettiva delle prestazioni rese da ognuno dei due lavoratori coobbligati, in rapporto a quella ordinaria stabilita dalla Legge, ovvero dai contratti collettivi di lavoro. Casi particolari Quali dati vanno esposti nel flusso UniEmens in caso di superamento della soglia mensile massima, pari a 671,66 euro? Ebbene, in tal caso l esposizione dell agevolazione nel flusso UniEmens deve avvenire valorizzando all interno di Denuncia Individuale di Dati Retributivi, l elemento AltreACredito i seguenti elementi: CausaleACredito, con l indicazione del codice causale L700 avente il significato di conguaglio residuo esonero contributivo articolo unico, commi 118 e seguenti, legge n. 190/2014 ; ImportoACredito, con l indicazione dell importo dell esonero contributivo da recuperare. Sul punto, l INPS ha ritenuto opportuno effettuare una precisazione importante per quanto concerne i casi di superamento della soglia massima mensile. In particolare, l eccedenza può essere esposta nel mese corrente e nei mesi successivi e comunque rispettivamente entro il primo, il secondo e il terzo anno di durata del rapporto di lavoro, fermo restando la soglia massima annua (pari a euro). Importi indebiti

7 Qualora un datore di lavoro si sia avvalso di importi indebiti, dovrà valorizzare all interno di DenunciaIndividuale, DatiRetributivi, AltreADebito, i seguenti elementi: nell elemento CausaleADebito dovrà essere inserito il codice causale M304 avente il significato di Restituzione esonero contributivo articolo unico, commi 118 e seguenti, Legge n. 190/2014 ; nell elemento ImportoADebito, indicheranno l importo da restituire. I datori di lavoro che hanno fruito del beneficio e che hanno sospeso o cessato l attività, ai fini della fruizione dell incentivo spettante, dovranno avvalersi della procedura delle regolarizzazioni contributive (UniEmens/vig). Datori di lavoro agricoli: richiesta beneficio Infine, utili precisazioni arrivano anche per i datori di lavoro agricoli, i quali potranno accedere al beneficio previo invio telematico del modello di comunicazione ASSUNZIONE OTI 2015, disponibile all interno del Cassetto previdenziale aziende agricole, sezione Comunicazioni bidirezionali Invio Comunicazione. Il modulo, in particolare, si compone di due distinte sezioni: la prima, con la quale l utente richiede la prenotazione delle somme a titolo di esonero contributivo per l assunzione. Entro 3 giorni dall invio dell istanza, l INPS verifica la disponibilità delle risorse e, esclusivamente in modalità telematica, comunica che è stato prenotato in favore del datore di lavoro richiedente l importo del beneficio per il lavoratore indicato nell istanza preliminare; la seconda, con la quale l utente, avuta la conferma della disponibilità delle somme, successivamente all assunzione, formula la domanda definitiva di ammissione al beneficio. Entro 14 giorni lavorativi dalla ricezione della comunicazione di prenotazione positiva dell Istituto, il datore di lavoro, per accedere all incentivo, ha l onere di comunicare all Istituto compilando la seconda sezione del modulo di domanda

8 l avvenuta stipula del indeterminato. contratto di assunzione a tempo Il suddetto termine di 14gg è perentorio. L inosservanza determina l inefficacia della precedente prenotazione delle somme. VERIFICA REQUISITI Prima di procedere al riconoscimento del beneficio, l INPS effettuerà i necessari controlli in ordine al possesso dei requisiti di legge per il diritto all esonero e provvederà ad attribuire un esito positivo o negativo, visualizzabile dall utente. In caso di esito positivo verrà attribuito apposito codice di autorizzazione (C.A.), denominato E5, e il datore di lavoro, allo scopo di poter usufruire del beneficio dovrà, per il lavoratore agevolato, obbligatoriamente indicare, nel flusso DMAG, oltre ai consueti dati retributivi per lo stesso mese: per il Tipo Retribuzione, il valore Y ; nel campo CODAGIO, il valore E5. La modalità di compilazione del flusso DMAG sarà resa disponibile a partire dalla denuncia DMAG di competenza I trimestre 2015.

9 SECONDO ARGOMENTO TRATTATO Jobs Act: il riordino dei contratti di lavoro Sintesi tabellare sul riordino dei contratti di lavoro Nel Consiglio dei Ministri del 20 febbraio scorso, oltre all approvazione in via definitiva dei Decreti Legislativi riguardanti il contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti e quello sul riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali, è stato dato anche l ok preliminare sullo schema di decreto legislativo recante il testo organico delle tipologie contrattuali e la revisione della disciplina delle mansioni, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n Tantissimi sono le novità e le tipologie contrattuali toccati che convergono verso un unico obiettivo: la riduzione del precariato mediante l instaurazione di contratti di lavoro a tempo indeterminato, che costituirà la forma comune dei rapporti di lavoro. Obiettivo della presente è quello di fornire mediante l aiuto di una sintesi tabellare uno sguardo d insieme sulle principali novità che il suddetto decreto intende introdurre. Premessa È partito ufficialmente il terzo decreto attuativo sul Jobs Act (riordino delle tipologie contrattuali), recante l obiettivo di dar vita ad un nuovo Codice dei contratti che sfoltisce le forme contrattuali oggi vigenti. Numerose sono le novità introdotte: dal superamento graduale dei co.co.co, co.co.pro., associazioni in partecipazione e job sharing, al mantenimento del tetto di durata a 36 mesi del contratto a termine senza causale, passando per la revisione del contratto d apprendistato. Ma vediamo per sommi capi quali sono le misure che il Governo intende adottare in merito.

10 Il riordino dei contratti in sintesi TIPOLOGIE CONTRATTUALI E LA REVISIONE DELLA DISCIPLINA DELLE MANSIONI - Sintesi tabellare - TIPOLOGIA NORMA NOVITÀ CONTRATTO A Art. 1 Diventerà la forma comune di rapporto di TEMPO lavoro. INDETERMINATO LAVORO A TEMPO Art. 210 Sono stati definiti i limiti e le modalità con PARZIALE cui il datore di lavoro può chiedere al lavoratore a tempo parziale di tipo orizzontale lo svolgimento di lavoro supplementare e le parti possono pattuire clausole elastiche (le clausole che consentono lo spostamento della collocazione dell orario di lavoro) o flessibili (le clausole che consentono la variazione in aumento dell orario di lavoro nel part- time verticale o misto). Le ore di lavoro supplementare effettuabili, nonché le conseguenze del suo superamento, sono stabilite dai contratti collettivi. Questi ultimi, possono prevedere una percentuale di maggiorazione sull'importo della retribuzione oraria globale di fatto, dovuta in relazione al lavoro supplementare. Nel caso in cui il contratto collettivo applicato al rapporto di lavoro non contenga una specifica disciplina del lavoro supplementare, il datore di lavoro può richiedere al lavoratore lo svolgimento di prestazioni di lavoro supplementare in misura non superiore al 15% delle ore di lavoro settimanali concordate. Viene inoltre prevista la possibilità, per il lavoratore, di richiedere il passaggio al part- time in caso di necessità di cura connesse a malattie gravi o in alternativa alla fruizione del congedo parentale. LAVORO Art Nessuna novità sostanziale è stata invece INTERMITTENTE prevista per il contratto intermittente (c.d.

11 Job on call ). Il contratto di lavoro intermittente è stipulato in forma scritta ai fini della prova dei seguenti elementi: durata e ipotesi, oggettive o soggettive, che consentono la stipulazione del contratto; luogo e modalità della disponibilità, eventualmente garantita dal lavoratore, e del relativo preavviso di chiamata del lavoratore che non può essere inferiore a un giorno lavorativo; trattamento economico e normativo spettante al lavoratore per la prestazione eseguita e relativa indennità di disponibilità, ove prevista; forme e modalità, con cui il datore di lavoro è legittimato a richiedere l'esecuzione della prestazione di lavoro, nonché delle modalità di rilevazione della prestazione; tempi e modalità di pagamento della retribuzione e della indennità di disponibilità; misure di sicurezza pecifiche necessarie in relazione al tipo di attività dedotta in contratto. Il datore di lavoro, inoltre, è tenuto ad informare con cadenza annuale le rappresentanze sindacali aziendali o le rappresentanze sindacali unitarie, ove esistenti, sull'andamento del ricorso al contratto di lavoro intermittente. In caso di violazione dei suddetti obblighi scatta una sanzione amministrativa da euro 400 ad euro in relazione a ciascun lavoratore per cui è stata omessa la comunicazione. LAVORO A TEMPO Art Per i contratti a tempo determinato rimane DETERMINATO la durata massima acausale di 36 mesi. Mentre il numero delle proroghe massime è pari a 5. Qualora si superano i suddetti limiti, il contratto si considera a tempo indeterminato. L'apposizione di un termine alla durata di un contratto di lavoro subordinato non è

12 ammessa: per la sostituzione di lavoratori che esercitano il diritto di sciopero; presso unità produttive nelle quali si sia proceduto, entro i sei mesi precedenti, a licenziamenti collettivi che abbiano riguardato lavoratori adibiti alle stesse mansioni cui si riferisce il contratto di lavoro a tempo determinato, salvo che il contratto sia concluso per provvedere alla sostituzione di lavoratori assenti, per assumere lavoratori iscritti nelle liste di mobilità, o abbia una durata iniziale non superiore a tre mesi; presso unità produttive nelle quali sia operante una sospensione del lavoro o una riduzione dell'orario, in regime di cassa integrazione guadagni, che interessino lavoratori adibiti alle mansioni cui si riferisce il contratto a tempo determinato; da parte di datori di lavoro che non abbiano effettuato la valutazione dei rischi. Inoltre, se il rapporto di lavoro continua dopo la scadenza del termine inizialmente fissato o successivamente prorogato, il datore di lavoro è tenuto a corrispondere al lavoratore una maggiorazione della retribuzione per ogni giorno di continuazione del rapporto pari al 20% fino al decimo giorno successivo ed al 40% per ciascun giorno ulteriore. SOMMINISTRAZIONE Art Per il contratto di somministrazione a DI LAVORO tempo indeterminato (staff leasing) si prevede un estensione del campo di applicazione, eliminando le causali e fissando al contempo un limite percentuale all utilizzo calcolato sul totale dei dipendenti a tempo indeterminato dell impresa che vi fa ricorso (10%). Si ricorda che il contratto di somministrazione di lavoro è vietato: per la sostituzione di lavoratori che esercitano il diritto di sciopero; presso unità produttive nelle quali si è proceduto, entro i sei mesi

13 precedenti, a licenziamenti collettivi, che abbiano riguardato lavoratori adibiti alle stesse mansioni cui si riferisce il contratto di somministrazione di lavoro, salvo che il contratto sia concluso per provvedere alla sostituzione di lavoratori assenti ovvero per assumere lavoratori iscritti nelle liste di mobilità, o abbia una durata iniziale non superiore a tre mesi; presso unità produttive nelle quali è operante una sospensione del lavoro o una riduzione dell'orario, con diritto al trattamento di integrazione salariale, che interessino lavoratori adibiti alle stesse mansioni cui si riferisce il contratto di somministrazione di lavoro; da parte di datori di lavoro che non abbiano effettuato la valutazione dei rischi. APPRENDISTATO Art Sul fronte apprendistato, si punta a semplificare l apprendistato di primo livello (per il diploma e la qualifica professionale) e di terzo livello (alta formazione e ricerca) riducendone anche i costi per le imprese che vi fanno ricorso, nell ottica di favorirne l utilizzo in coerenza con le norme sull alternanza scuola-lavoro. Inoltre, il contratto di apprendistato è rimesso ad appositi accordi interconfederali ovvero ai contratti collettivi nazionali di lavoro stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale nel rispetto dei seguenti principi: divieto di retribuzione a cottimo; possibilità di inquadrare il lavoratore fino a due livelli inferiori rispetto a quello spettante in applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro ai lavoratori addetti a mansioni o funzioni che richiedono qualificazioni corrispondenti a quelle al conseguimento è finalizzato il contratto, ovvero, in alternativa, di stabilire la

14 retribuzione dell'apprendista in misura percentuale e proporzionata all anzianità di servizio; presenza di un tutore o referente aziendale; possibilità di finanziare i percorsi formativi aziendali degli apprendisti per il tramite dei fondi paritetici interprofessionali, anche attraverso accordi con le Regioni; possibilità del riconoscimento, sulla base dei risultati conseguiti all'interno del percorso di formazione, esterna e interna alla impresa, della qualificazione professionale ai fini contrattuali e delle competenze acquisite ai fini del proseguimento degli studi nonché nei percorsi di istruzione degli adulti; registrazione della formazione effettuata e della qualificazione professionale ai fini contrattuali eventualmente acquisita nel libretto formativo del cittadino; possibilità di prolungare il periodo di apprendistato in caso di malattia, infortunio o altra causa di sospensione involontaria del lavoro, superiore a 30 giorni; possibilità di forme e modalità per la conferma in servizio, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, al termine del percorso formativo, al fine di ulteriori assunzioni in apprendistato. CONTRATTI ABOLITI Art In un ottica di diminuzione del precariato, è stata prevista l abolizione a decorrere dal 1 gennaio 2016 dei contratti di co.co.co. e collaboratori a progetto. Tuttavia, restano valide quelle già in essere che potranno proseguire fino alla loro scadenza. In ogni caso, restano salve: le collaborazioni per le quali gli accordi collettivi stipulati dalle confederazioni sindacali comparativamente più

15 rappresentative sul piano nazionale prevedono discipline specifiche riguardanti il trattamento economico e normativo, in ragione delle particolari esigenze produttive ed organizzative del relativo settore; le collaborazioni prestate nell esercizio di professioni intellettuali per le quali è necessaria l'iscrizione in appositi albi professionali; le attività prestate nell esercizio della loro funzione dai componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società e dai partecipanti a collegi e commissioni; le prestazioni di lavoro rese a fini istituzionali in favore delle associazioni e società sportive dilettantistiche affiliate alle federazioni sportive nazionali, alle discipline sportive associate e agli enti di promozione sportiva riconosciuti dal C.O.N.I. Inoltre, vengono superati: i contratti di associazione in partecipazione con apporto di lavoro ed il lavoro ripartito (il c.d. job sharing ). LAVORO Art Per quanto riguarda il lavoro accessorio, ACCESSORIO viene elevato il limite massimo dei compensi da euro a euro. In ogni caso, nel limite dei euro, le attività lavorative possono essere svolte a favore di ciascun singolo committente per compensi non superiori a euro. Inoltre, le prestazioni di lavoro accessorio possono essere altresì rese, in tutti i settori produttivi, compresi gli enti locali, fermo restando il limite complessivo di euro di corrispettivo per anno civile, da percettori di prestazioni integrative del salario o di sostegno al reddito. Altra novità è l introduzione dell attuale modalità tecnologica sms come per il lavoro intermittente. DISCIPLINA DELLE Art. 55 Infine, in presenza di processi di MANSIONI ristrutturazione o riorganizzazione aziendale e negli altri casi individuati dai

16 contratti collettivi l impresa potrà modificare le mansioni di un lavoratore fino ad un livello, senza modificare il suo trattamento economico (salvo trattamenti accessori legati alla specifica modalità di svolgimento del lavoro). Viene altresì prevista la possibilità di accordi individuali, in sede protetta, tra datore di lavoro e lavoratore che possano prevedere la modifica anche del livello di inquadramento e della retribuzione al fine della conservazione dell occupazione, dell acquisizione di una diversa professionalità o del miglioramento delle condizioni di vita.

17 TERZO ARGOMENTO TRATTATO Nuovo ravvedimento per le violazioni sostanziali Il comma 637 della Legge di Stabilità 2015 rinnova profondamente l istituto del ravvedimento operoso. Come noto, tale strumento consente all autore di violazioni tributarie (nonché ad i soggetti solidalmente obbligati) di rimediare spontaneamente alle omissioni ed alle irregolarità commesse, secondo specifiche modalità, beneficiando di una riduzione delle sanzioni amministrative. Per le violazioni sostanziali "a sfavore" (errori ed omissioni nelle dichiarazioni incidenti sulla determinazione o sul pagamento del tributo, non rilevabili da liquidazione o controllo formale), la sanzione va dal 100% al 200% della maggior imposta dovuta. Con il nuovo ravvedimento vengono introdotte delle nuove riduzioni alla sanzioni. Premessa Le violazioni sostanziali sono quelle che incidono sulla determinazione o sul pagamento del tributo. Le fattispecie più comuni che rientrano tra le violazioni sostanziali sono: errori ed omissioni rilevabili in sede di liquidazione o di controllo formale delle imposte dovute, ai sensi degli artt. 36-bis e 36-ter, D.P.R. n. 600/73; infedele dichiarazione. Violazioni rilavabili in sede di liquidazione o controllo formale Per quanto riguarda le fattispecie di errori rilevabili in sede di liquidazione o di controllo formale delle imposte dovute sono considerati tali, ad esempio: errori materiali e di calcolo nella determinazione degli imponibili;

18 errori materiali e di calcolo nella determinazione delle imposte dovute; indicazione in misura superiore a quella spettante di detrazioni d imposta; indicazione in misura superiore di oneri deducibili o detraibili; maggior indicazione di ritenute d acconto; maggior indicazione di crediti d imposta. Le suddette violazioni vengono rilevate attraverso le procedure automatiche di controllo della dichiarazione (artt. 36-bis e 36-ter, D.P.R. n. 600/73). Qualora sia riscontrato un omesso o carente versamento, dipendente da errori materiali o di calcolo rilevabili in sede di liquidazione o di controllo formale delle imposte, si applica la sanzione del 30% delle somme non versate. Per effetto di quanto previsto dagli articoli 2 e 3, D.Lgs n. 462/97 la predetta sanzione (30%) è ridotta: - ad un terzo (10%) nel caso in cui le somme dovute siano pagate entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione dell esito della liquidazione automatica effettuata ai sensi dell art. 36-bis, D.P.R. n. 600/1973; - ai due terzi (20%) nei casi in cui le somme dovute siano pagate entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione dell esito del controllo formale effettuato ai sensi dell art. 36-ter, D.P.R. n. 600/1973. Le suddette violazioni sono regolarizzabili con il ravvedimento operoso, ai sensi dell art. 13, comma 1, lett. a-bis), b), b-bis) e b-ter), D.Lgs n. 472/1997. Il perfezionamento del ravvedimento avviene mediante versamento: della maggiore imposta o minor credito; degli interessi moratori pari al 1%, con maturazione giorno per giorno; della sanzione ridotta, nella misura: di 1/9 della sanzione minima, pari quindi al 3,3333% (1/9 del 30%) se la maggiore imposta viene versata entro 90

19 giorni dalla scadenza del termine di presentazione della dichiarazione che si desidera regolarizzare; di 1/8 della sanzione minima, pari quindi al 3,75% (1/8 del 30%) se la maggiore imposta viene versata entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa all anno in cui è stata commessa la violazione; di 1/7 della sanzione minima, pari quindi al 4,2857% (1/7 del 30%) se la maggiore imposta viene versata entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa all anno successivo a quello nel corso del quale è stata commessa la violazione; di 1/6 della sanzione minima, pari quindi al 5% (1/6 del 30%) se la maggiore imposta viene versata oltre il termine di presentazione della dichiarazione relativa all anno successivo a quello nel corso del quale è stata commessa la violazione. Si fa presente che difficilmente vi saranno casi di ravvedimento operoso di violazioni rilevabili ex artt. 36-bis o 54-bis con riduzioni di 1/7 o 1/6 della sanzione minima, dato che tali controlli vengono effettuati, in linea generale, l anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione. Infedele dichiarazione Le fattispecie non rilevabili in sede di liquidazione o controllo formale che configurano la violazione di infedele dichiarazione si manifestano, ad esempio, in caso di: omessa indicazione di redditi; errata indicazione di redditi; esposizione di indebite detrazioni d imposta; esposizione di indebite deduzioni dall imponibile. La sanzione ordinaria prevista dal D.Lgs n. 471/1997 per la presentazione di dichiarazione infedele va dal 100% al 200% della maggiore imposta o della differenza del credito. Tale misura è elevata del 10% nel caso in cui il contribuente:

20 commetta omissioni o infedeltà relativamente ai modelli per la comunicazione dei dati rilevanti per l applicazione degli studi di settore; indichi cause di esclusione o di inapplicabilità degli studi di settore non sussistenti; ed il reddito accertato a seguito della corretta applicazione degli studi di settore, risulti superiore del 10% del reddito di impresa/lavoro autonomo dichiarato. Anche per questa tipologia di violazioni (infedele dichiarazione) è possibile utilizzare l istituto del ravvedimento operoso, ai sensi dell art. 13, comma 1, lett. a-bis), b), b-bis), b-ter), D.Lgs n. 472/1997, per regolarizzare la posizione nei confronti dell Amministrazione Finanziaria. In particolare, secondo quanto disposto dalla norma il perfezionamento del ravvedimento avviene mediante versamento: della maggiore imposta o minor credito; degli interessi moratori, con maturazione giorno per giorno; della sanzione ridotta, nella misura: di 1/9 della sanzione minima, pari quindi al 11,1111% (1/9 del 100%) se la maggiore imposta viene versata entro 90 giorni dalla scadenza del termine di presentazione della dichiarazione che si desidera regolarizzare; di 1/8 della sanzione minima, pari quindi al 12,5% (1/8 del 100%) se la maggiore imposta viene versata entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa all anno in cui è stata commessa la violazione; di 1/7 della sanzione minima, pari quindi al 14,2857% (1/7 del 100%) se la maggiore imposta viene versata entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa all anno successivo a quello nel corso del quale è stata commessa la violazione; di 1/6 della sanzione minima, pari quindi al 16,6666% (1/6 del 100%) se la maggiore imposta viene versata oltre il termine di presentazione della dichiarazione relativa all anno successivo a quello nel corso del quale è stata commessa la violazione. Il ravvedimento di una dichiarazione infedele comporta, oltre che il

21 pagamento dell imposta, degli interessi e della sanzione, la presentazione della dichiarazione integrativa di quella originaria che deve avvenire entro il termine per usufruire della sanzione ridotta. Ravvedimento entro 90 giorni La nuova lettera a-bis) dell articolo 13, comma 1, D.Lgs. n. 472/97 permette di ridurre la sanzione per infedele dichiarazione ad 1/9 del minimo, se la dichiarazione viene regolarizzata entro 90 giorni dalla scadenza del termine di presentazione della dichiarazione. Ravvedimento entro un anno dal termine di presentazione della dichiarazione Se la dichiarazione infedele viene corretta entro il termine di presentazione della dichiarazione successiva, si applica la sanzione al 12,5% (100% x 1/8 = 12,5%). Ravvedimento entro due anni dal termine di presentazione della dichiarazione La riduzione della sanzione ad 1/7 del minimo si applica nel caso in cui il ravvedimento sia effettuato entro due anni dal termine di presentazione della dichiarazione che si intende correggere. Ravvedimento oltre due anni dal termine di presentazione della dichiarazione Se il ravvedimento viene effettuato oltre due anni dal termine di presentazione della dichiarazione che si intende correggere la sanzione è ridotta ad 1/6 del minimo. In particolare: Ravvedimento entro 90 giorni La nuova lettera a-bis) dell articolo 13, comma 1, D.Lgs. n. 472/97 permette di ridurre la sanzione per infedele dichiarazione ad 1/9 del minimo, se la dichiarazione viene regolarizzata entro 90

22 giorni dalla scadenza del termine di presentazione della dichiarazione. Ravvedimento entro un anno dal termine di presentazione della dichiarazione Se la dichiarazione infedele viene corretta entro il termine di presentazione della dichiarazione successiva, si applica la sanzione al 12,5% (100% x 1/8 = 12,5%). Ravvedimento entro due anni dal termine di presentazione della dichiarazione La riduzione della sanzione ad 1/7 del minimo si applica nel caso in cui il ravvedimento sia effettuato entro due anni dal termine di presentazione della dichiarazione che si intende correggere. Ravvedimento oltre due anni dal termine di presentazione della dichiarazione Se il ravvedimento viene effettuato oltre due anni dal termine di presentazione della dichiarazione che si intende correggere la sanzione è ridotta ad 1/6 del minimo.

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