COMUNE DI LOIANO CITTA METROPOLITANA DI BOLOGNA VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
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1 COMUNE DI LOIANO CITTA METROPOLITANA DI BOLOGNA COPIA N. 33 VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONGLIO COMUNALE Adunanza ordinaria in prima convocazione - Seduta Pubblica OGGETTO: ISTITUZIONE CENTRO DEL RIUSO E CONTESTUALE APPROVAZIONE RELATIVO REGOLAMENTO L'anno 2015, addì DODICI del mese di MAGGIO alle ore 20:30 in Loiano, nella Sala delle Adunanze della Casa Comunale, aperta al pubblico. Convocato nelle forme volute dal Testo Unico degli Enti Locali e dal vigente Regolamento di Funzionamento, con appositi avvisi notificati a ciascun Consigliere, si è oggi riunito il Consiglio Comunale. All'appello risultano presenti: 1) CARPANI PATRIZIA 2) NANNI ROBERTO 3) FERRONI LORENZO 4) NALDI GIULIA CELSA 5) ROCCA ALBERTO 6) OGULIN KARMEN 7) ZANOTTI IVANO 8) DALL'OMO ELISA 9) BIANCONCINI MASMO 10) IMBAGLIONE TAMARA 11) BACCOLINI FRANCESCA 12) VINELLI LUCA 13) ZAPPATERRA DANILO NO NO Partecipa il Segretario Comunale GIOVANNI CATENACCI, il quale provvede alla redazione del presente verbale. Essendo legale il numero degli intervenuti, NDACO PATRIZIA CARPANI NDACO assume la presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell'oggetto sopra indicato. Nomina scrutatori i consiglieri:,,.
2 COMUNE DI LOIANO CITTA METROPOLITANA DI BOLOGNA PARERI ESPRES SULLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE AI SEN DELL'ART. 49 DEL D.Lgs , N 267 OGGETTO: ISTITUZIONE CENTRO DEL RIUSO E CONTESTUALE APPROVAZIONE RELATIVO REGOLAMENTO PARERE IN ORDINE ALLA REGOLARITA' TECNICA DEL RESPONSABILE DI AREA X Si esprime parere favorevole. Loiano, 09/05/2015 IL RESPONSABILE DI AREA (f.to GAMBERINI EVA) PARERE IN ORDINE ALLA REGOLARITA' CONTABILE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO X Si esprime parere favorevole. Loiano, 09/05/2015 IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO (f.to ROSSETTI CINZIA)
3 DELIBERAZIONE DEL CONGLIO COMUNALE NR. 33 DEL OGGETTO: ISTITUZIONE CENTRO DEL RIUSO E CONTESTUALE APPROVAZIONE RELATIVO REGOLAMENTO IL CONGLIO COMUNALE VISTO il D.L.208/2008 Misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell'ambiente come convertito dalla legge 27 febbraio 2009, n. 13, che all art. 7 sexies disciplina le modalità di valorizzazione a fini ecologici dei mercati dell usato, prevedendo in particolare: Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare conclude con le regioni, le province ed i comuni, in sede di Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, un accordo di programma, che può prevedere la partecipazione di associazioni particolarmente rappresentative a livello territoriale, al fine di regolamentare, a fini ecologici, la rinascita e lo sviluppo, in sede locale, dei mercati dell'usato. Sulla base di tale accordo, gli enti locali, a partire dal 2009, provvedono all'individuazione di spazi pubblici per lo svolgimento periodico dei mercati dell'usato..(omissis) DATO ATTO che a tutt oggi il Ministero competente non ha provveduto a dettare gli standard minimi di tali mercati; VISTA la direttiva 2008/98/CE che introduce significative novità nella gestione dei rifiuti volte a rafforzare la prevenzione, a massimizzare il riciclaggio recupero ed a garantire che tutte le operazioni di gestione dei rifiuti avvengano nel rispetto di rigorosi criteri di salvaguardia ambientale; VISTO il D.lgs 205/2010 che, introducendo l art. 180-bis Riutilizzo di prodotti e preparazione per il riutilizzo dei rifiuti nel D.lgs 152/2006 Norme in materia ambientale, ha posto in carico alle pubbliche amministrazioni la promozione di apposite iniziative dirette a favorire il riutilizzo dei prodotti e la preparazione per il riutilizzo dei rifiuti; VERIFICATO inoltre che all interno del Programma Nazionale di Prevenzione rifiuti, approvato con Decreto direttoriale il 7/10/2013, il Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio afferma che il riutilizzo nelle sue diverse forme ricopre un ruolo fondamentale e rientra a pieno nel campo della prevenzione. Nell ordinamento nazionale, il riutilizzo dei prodotti stabilisce che le Pubbliche Amministrazioni debbano promuovere iniziative dirette a favorire il riutilizzo dei prodotti e che le campagne di sensibilizzazione e informazione rivestono un ruolo di primaria importanza nella prevenzione dei rifiuti ;
4 DELIBERAZIONE DEL CONGLIO COMUNALE NR. 33 DEL VISTA la delibera della Giunta Regionale n. 151 del 10/02/2014 ad oggetto definizione del concetto di riuso e conseguente inapplicabilità al medesimo delle norme regionali in materia di commercio ; CONDERATO che l Amministrazione, sostiene e promuove le iniziative tese alla valorizzazione del riuso di materiali, oggetti e quant altro faccia riferimento alla vita domestica e cerca di contrastare il rapporto usa e getta delle persone nei confronti degli oggetti; CONDERATA la volontà dell Amministrazione di istituire un Centro del riuso (CdRi) del Comune di Loiano che si occuperà della consegna e del prelievo dei beni usati ancora utilizzabili e non inseriti nel circuito della raccolta dei rifiuti urbani ed assimilati; VISTA l esigenza di regolamentare il centro del riuso; DATO ATTO che la presente proposta deliberativa è stata esaminata dalla Commissione Consiliare Permanente, nella seduta del 11/05/2015; Sentito l Assessore Rocca il quale illustra la proposta comunicando che l approvazione di questo regolamento è il primo passo per abbassare i costi. Aggiunge che non è stata un impresa semplice e che si deve essere orgogliosi in quanto secondo lui è un ottima soluzione. Interviene il Consigliere Baccolini la quale pone,l attenzione sulla publicizzazione della cosa. L Assessore Rocca spiega ulteriormente che sarà gestito dalle associazioni di volontariato, tutti i soldi verranno gestiti dal gestore e rientreranno in Comune per progetti futuri. Il consigliere Baccolini chiede se l associazione che si occuperà di tale gestione è l Auser che era già stata individuata inizialmente. Risponde l Assessore Rocca confermando l impegno dell Auser nella gestione del centro e che in questo momento è importante invogliare le persone a portare i materiali al centro di raccolta. Interviene il Consigliere Imbaglione la quale comunica collaborazione da parte del suo gruppo per la risoluzione di eventuali necessità che emergeranno strada facendo. Preannuncia voto favorevole del proprio gruppo a sostegno dell iniziativa.
5 DELIBERAZIONE DEL CONGLIO COMUNALE NR. 33 DEL Interviene il Consigliere Zappaterra il quale anticipa un voto favorevole, aggiunge inoltre che secondo lui sarebbe opportuno dare un obbiettivo numerico mensile o annuale in quanto potrebbe essere incentivante e permetterebbe di comprendere meglio il successo dell iniziativa. Risponde il Sindaco la quale afferma che in questo momento risulta difficile fare delle previsioni in quanto è una nuova. Interviene l Assessore Rocca il quale spiega che l obbiettivo è perseguire la sensibilizzazione dei cittadini e premiarli. ACQUITI sulla proposta di delibera i pareri favorevoli di regolarità tecnica e contabile ai sensi dell art. 49, comma 1, del D. Lgs. 267/2000; CON VOTI favorevoli ed unanimi, resi per alzata di mano; DELIBERA 1. di istituire il Centro del Riuso (CdRi) del Comune di Loiano, in base a quanto previsto nel relativo regolamento; 2. di approvare il regolamento disciplinante il Centro del Riuso (CdRi), secondo il testo allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale. Successivamente a seguito di apposita votazione resa per alzata di mano, con voti favorevoli ed unanimi, la presente deliberazione viene dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell art. 134 comma 4 del D. Lgs. 267 del 2000.
6 ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONGLIO COMUNALE NR. 33 DEL OGGETTO: ISTITUZIONE CENTRO DEL RIUSO E CONTESTUALE APPROVAZIONE RELATIVO REGOLAMENTO COMUNE DI LOIANO CITTÀ METROPOLITANA DI BOLOGNA
7 ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONGLIO COMUNALE NR. 33 DEL REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL CENTRO DEL RIUSO Approvato con deliberazione di C.C. n. 33 del
8 ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONGLIO COMUNALE NR. 33 DEL SOMMARIO Art. 1 - DEFINIZIONI E FINALITA Art. 2 - LOCALIZZAZIONE Art. 3 - CARATTERISTICHE STRUTTURALI E DOTAZIONE Art. 4 FRUITORI Art.5 - MODALITA' DI CONSEGNA E DI PRESA IN CARICO DEI BENI USATI Art. 6 - MODALITA DI GESTIONE DEL CENTRO DEL RIUSO Art. 7 PROVENTI Art. 8 NORMA FINALE
9 ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONGLIO COMUNALE NR. 33 DEL Art. 1 DEFINIZIONI E FINALITA 1. Il presente regolamento istituisce e definisce il Centro del Riuso (Cd-Ri) del Comune di Loiano. 2. Il Cd-Ri è disciplinato dalle linee di indirizzo comunitarie e regionali, dal D.L. 208/2008 (Misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell'ambiente), dall'art. 180-bis (Riutilizzo di prodotti e preparazione per il riutilizzo dei prodotti), dal D.lgs. 152/2006 (Norme in materia ambientale), nonché dalla direttiva 2008/98/CE dell Unione europea la quale indirizza verso una "società del riuso" che limiti la produzione di rifiuti e incentivi il recupero di quelli comunque prodotti promuovendo seconda vita dei beni durevoli ed il riciclaggio come previsto anche nel nuovo Piano Regionale Gestione Rifiuti. 3. Nel Cd-Ri si svolge unicamente attività di consegna e prelievo di beni usati ancora utilizzabili e non inseriti nel circuito della raccolta dei rifiuti urbani ed assimilati. Sono accettati solo beni di consumo ancora in buono stato di conservazione, anche da un punto di vista igienico, e funzionanti o che possono essere resi tali con minimi interventi di riparazione, e quindi riutilizzabili per gli usi, gli scopi e le finalità originarie. 4. La finalità del Cd-Ri sono le seguenti: a. contrastare e superare la cultura dell «usa e getta»; b. sostenere la diffusione di una cultura del riuso dei beni basata su principi di tutela ambientale e di solidarietà sociale; c. promuovere il reimpiego ed il riutilizzo dei beni usati, prolungandone il ciclo di vita oltre le necessità del primo utilizzatore, in modo da ridurre la quantità di rifiuti da avviare a trattamento/smaltimento; d. realizzare una struttura di sostegno a fasce sensibili di popolazione, come i cittadini meno abbienti, consentendo una possibilità di acquisizione, a titolo gratuito, di beni di consumo usati ma funzionanti ed in condizioni di essere efficacemente utilizzati per gli usi, gli scopi e le finalità originarie dei beni stessi; e. superare il fenomeno del rovistamento nei cassonetti o nei luoghi di conferimento dei rifiuti che espone a rischi di infortunio o di malattia coloro che cercano. ART. 2 LOCALIZZAZIONE 1. Il Cd-Ri è situato in un area comunale confinante con il Centro di Raccolta rifiuti urbani (CDR). Il Cd-Ri non fa parte del CDR, dove il Gestore svolge unicamente attività di raccolta differenziata dei rifiuti come previsto dal D.M. 08/04/08 e s.m.i.. Le due strutture seguono disposizioni e regolamenti diversi in funzione delle differenti attività.
10 ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONGLIO COMUNALE NR. 33 DEL ART.3 CARATTERISTICHE STRUTTURALI E DOTAZIONE 1. Il Cd-Ri è costituito da una area coperta ed è allestito nel rispetto di tutte le norme vigenti in materia di tutela della salute dell uomo e dell ambiente, nonché di sicurezza del lavoro. 2. Il Cd-Ri è suddiviso in due zone: a. zona di ricevimento e di prima valutazione dei beni conferiti; b. zona di immagazzinamento ed esposizione. 3. Il Cd-Ri è dotato di: a. registro carico e scarico beni; b. attrezzature tecniche per l esposizione dei beni (es. scaffalature per sistemare i beni consegnati, separati per tipologia, ); c. cartellonistica colorata e in più lingue, ben visibile per dimensioni e collocazione, che evidenzi le caratteristiche del Cd-Ri, le tipologie dei beni conferibili, gli orari di apertura, le norme di comportamento, le zone aperte al pubblico e quelle interdette ed ogni altra informazione necessaria o utile al buon funzionamento del Cd-Ri. 4. Eventuali rifiuti prodotti dal Cd-Ri potranno essere conferito al CDR se conformi al regolamento dello stesso o destinati a impianti di trattamento idonei. ART.4 FRUITORI 1. I soggetti che possono fruire del Cd-Ri sono: a. Conferitore: privato cittadino, impresa o ente residente nel territorio di competenza del Centro, che, in possesso di un bene usato con le caratteristiche di cui all art. 1 comma 3 del presente regolamento, lo consegni al Cd-Ri affinché, mediante la cessione gratuita a terzi, ne possa essere prolungato il ciclo di vita o, in caso contrario, venga gestito come rifiuto con successivo conferimento al CDR, con le modalità di cui al punto 4 art. 3 del presente regolamento; b. Utente: privato cittadino, associazione di volontariato ONLUS, organismo no profit, istituto scolastico che preleva un bene dal Cd-Ri al fine di un suo riuso. 2. Gli oggetti presenti nel Cd-Ri possono essere conferiti e prelevati soltanto in presenza degli addetti al servizio di custodia del riuso, che ne valutano il possibile utilizzo e l eventuale ritiro. 3. Gli oggetti possono essere prelevati/consegnati soltanto dai soggetti individuati al comma 1 del presente articolo. ART.5 MODALITA' DI CONSEGNA E DI PRESA IN CARICO DEI BENI USATI
11 ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONGLIO COMUNALE NR. 33 DEL 1. Le procedure di consegna e presa in carico dei beni usati sono le seguenti: a. verifica delle caratteristiche del bene al fine di determinane o meno l accettazione; a. compilazione del registro carico e scarico dei prodotti, con breve descrizione del bene ed eventuale indicazione dei dati anagrafici del consegnatario; b. compilazione della targhetta di catalogazione del bene corrispondente al n.ro di registro; c. immagazzinamento ed esposizione. 2. I beni presi in carico sono affidati al gestore del Cd-Ri il quale è responsabile della custodia degli stessi. 3. La proprietà dei beni presenti del Cd-Ri rimane del precedente possessore sino al momento del prelevamento o del conferimento al CDR con le modalità di cui al punto 4 art. 3 del presente regolamento. 4. Decorso un congruo periodo di tempo dalla presa in carico, da definirsi nell accordo di cui al successivo articolo 6 comma 1, i beni presenti nel Cd-Ri non ancora prelevati vengono automaticamente conferiti al CDR come rifiuti. ART.6 MODALITA DI GESTIONE DEL CENTRO DEL RIUSO 1. Il soggetto gestore verrà individuato dal Comune di Loiano con separato provvedimento. Il Comune ed il Gestore del CDR definiranno con apposito accordo le modalità di passaggio e transito degli utenti del Cd-Ri dal CDR, considerata l impossibilità di individuare un passaggio dedicato a causa della particolare ubicazione delle due strutture. 2. La gestione del Cd-Ri deve assicurare l ottimizzazione del riuso di beni usati non ancora a fine vita, permettendo il loro ritorno in circolazione. 3. In caso di eccessivi prelievi o frequenze troppo assidue da parte di singoli soggetti, l operatore del Cd-Ri adotta opportuni criteri di discrezionalità, sempre e comunque nel rispetto del principio che il materiale del Cd-Ri deve servire a coprire le necessità degli utenti che ne usufruiscono ed evitare che si sviluppi il commercio dei materiali prelevati e contrastarne l accaparramento, fino ad impedire il prelievo. 4. Di seguito vengono indicate, a titolo esemplificativo e non esaustivo, alcune condizioni di consegna ed accesso: a. l accesso all utenza é consentito solo durante l orario ed i giorni stabiliti d apertura al pubblico, coincidenti con i giorni d apertura del CDR, considerando l ubicazione delle due strutture; b. il conferimento dei beni usati deve avvenire in maniera ordinata e divisa per tipologia avendo cura di non provocare danneggiamenti che ne possano compromettere il successivo riuso;
12 ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONGLIO COMUNALE NR. 33 DEL c. non possono essere conferiti beni destinati alla rottamazione collegata ad incentivi fiscali; d. il gestore del Cd-Ri, in quanto soggetto responsabile, si riserva la verifica delle condizioni generali dei beni consegnati assicurando il controllo, la valutazione del corretto stato e la funzionalità dei beni usati affinché possano efficacemente essere utilizzati per gli usi, gli scopi e le finalità originarie; e. gli utenti che prelevano i beni al Cd-Ri sollevano il gestore, il comune ed i suoi operatori da ogni responsabilità diretta o indiretta conseguente al prelievo del bene, comprese le responsabilità per eventuali danni a cose e/o persone derivanti dal loro uso proprio ed improprio (Modulo 1); f. dall attività del Cd-Ri non può derivare alcun lucro a privati, né può costituire vantaggio diretto o indiretto per l'esercizio di attività di privati svolte con fini di lucro, pertanto é vietato il prelevamento di beni da parte degli operatori dell usato; g. il prelievo potrà essere assoggettato al versamento di un contributo, in ragione del valore del bene, contributo comunque non superiore a 10,00 in base alla tipologia; h. é facoltà del Gestore del Cd-Ri sospendere o limitare i conferimenti ed i prelievi in caso di mancato rispetto delle condizioni generali di funzionamento del Cd-Ri. ART. 7 PROVENTI 1. Gli eventuali contributi versati per il prelievo dei bei presenti nel Cd-Ri sono di competenza del gestore dello stesso. 2. Nell accordo che verrà stipulato con il gestore del Cd-Ri, dovrà essere prevista la destinazione dei proventi di cui al punto precedente a specifici progetti comunali individuati di anno in anno. ART. 8 NORMA FINALE 1. Il presente regolamento entrerà in vigore lo stesso giorno in cui diverrà esecutiva la deliberazione consiliare di approvazione; 2. Per quanto non disciplinato dal presente regolamento si applicano le disposizioni normative vigenti in materia.
13 ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONGLIO COMUNALE NR. 33 DEL Allegato al REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL CENTRO DEL RIUSO DICHIARAZIONE DELL' UTENTE (Acquirente) II/La sottoscritto/a Società/Associazione Indirizzo Data e luogo di nascita telefono Cellulare fax in qualità di utente del Cd-Ri di Loiano avendo prelevato in data beni catalogati ai n.ri del registro di carico e scarico acquisendone contestualmente la proprietà ed il possesso, consapevole che le dichiarazioni mendaci, la falsità negli atti e l'uso di atti falsi sono puniti con le sanzioni previste dalle leggi in materia; DICHIARA di sollevare il gestore del Cd-Ri, in qualità di soggetto cedente i beni in questione, da qualsiasi responsabilità civile o penale, diretta o indiretta, inerente a perdite, costi, oneri e danni a cose o persone determinati dall'uso proprio od improprio che degli stessi beni verrà fatto dal momento della loro acquisizione; di ritenersi fin da ora responsabile dell'utilizzo di tale/i bene/i impegnandosi ad impiegarli per gli usi, gli scopi e le finalità insite nella natura originaria del/i bene/i stesso/i. Euro Firma utente Data Si allega fotocopia del documento d'identità (D.L. 27 luglio 2005 n. 144). La fotocopia del documento si rende necessaria perché è dichiarazione sostitutiva ma redatta non in presenza di Pubblico Ufficiale.
14 Letto, approvato e sottoscritto. IL NDACO (f.to Sindaco Carpani Patrizia) IL SEGRETARIO COMUNALE (f.to Catenacci Giovanni) ************************************************************************************** Il sottoscritto dipendente autorizzato, visti gli atti d'ufficio, ATTESTA CHE: X la presente deliberazione viene pubblicata all'albo online in data odierna; X la presente deliberazione è stata dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell art. 134, comma 4 del D.Lgs. 267/2000. Lì, 20 maggio 2015 IL VICESEGRETARIO COMUNALE F.to Rossetti Cinzia ************************************************************************************** Il presente documento costituisce copia conforme dell'originale. Loiano, L'ISTRUTTORE AMMINISTRATIVO Rag. Forlani Barbara ************************************************************************************** La presente deliberazione è stata affissa all Albo online per n. 15 giorni consecutivi dal 20 maggio 2015 al 04 giugno 2015, ai sensi dell'art. 124 del D.Lgs. n 267/2000. La presente deliberazione è divenuta esecutiva in data 30/05/2015 X essendo stata dichiarata immediatamente eseguibile (art. 134, c. 4, D.Lgs. n. 267/2000) essendo decorsi dieci giorni dalla data di pubblicazione all Albo Pretorio (art. 134, c. 3, D.Lgs. n. 267/2000). Loiano, lì 30/05/2015 IL VICESEGRETARIO COMUNALE F.to Rossetti Cinzia **************************************************************************************
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COMUNE DI CHIANNI PROVINCIA DI PISA
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C O M U N E D I M O N D A V I O Provincia di Pesaro e Urbino COPIA DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
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COMUNE DI LIZZANO IN BELVEDERE
COMUNE DI LIZZANO IN BELVEDERE (Provincia di Bologna) C O P I A N. 20 VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONGLIO COMUNALE Adunanza in prima convocazione - Seduta pubblica - OGGETTO: ADDIZIONALE IRPEF ANNO 2016
COMUNE DI LOIANO PROVINCIA DI BOLOGNA VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE
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COMUNE DI LACCHIARELLA
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COMUNE DI GAMBASCA PROVINCIA DI CUNEO V E R B A L E D I D E L I B E R A Z I O N E DEL CONSIGLIO COMUNALE
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PROVINCIA DI PARMA VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE
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COMUNE DI LOIANO CITTA METROPOLITANA DI BOLOGNA VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE
COMUNE DI LOIANO CITTA METROPOLITANA DI BOLOGNA DELIBERAZIONE N. 80 COPIA VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: APPROVAZIONE PERIZIA E AFFIDAMENTO LAVORI A GESCO LOIANO SRL PER I NUOVI
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA MUNICIPALE COPIA DEFINIZIONE SCADENZE E TARIFFE TARI. ACCONTO ANNO 2015.
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VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE
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C O M U N E D I V O G H I E R A
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PROVINCIA DI MESSINA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
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