UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Fisioterapia. Guida informativa al Tirocinio
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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Fisioterapia Guida informativa al Tirocinio Coordinatore del CdL Prof. Marco Monticone Coordinatrice delle Attività Professionalizzanti Dott.ssa Giovanna Caredda 1
2 Indice Note generali pag. 2 Studente: cosa avere all inizio del tirocinio pag. 3 Studente: Obiettivi da raggiungere pag. 4 Tutor: Cosa trasmettere durante un turno di tirocinio pag. 7 Tutor: La valutazione dello studente pag. 9 Tutor e studenti: Le competenze e i percorsi di tirocinio pag. 10 2
3 Note generali Questo vademecum si propone di essere una guida generale per lo studente del corso di Laurea in Fisioterapia al fine di maturare progressivamente competenze necessarie in modo sicuro ed efficace. È uno strumento per studenti e tutor, una fonte da seguire per la formazione e a cui accedere in caso di dubbi quando tutor o studente ne ravvisino la necessità. Il vademecum è in aggiornamento continuo e ogni suggerimento per migliorare l organizzazione è più che gradito! Riferimenti: Coordinatore del Corso di Laurea: Prof. Marco Monticone Tel e.mail: marco.monticone@unica.it Coordinatrice dei tirocini: Dr.ssa Giovanna Caredda Tel giovannacaredda@aob.it ; careddagio@gmail.com Siti di interesse: 3
4 L inizio del tirocinio dovrà essere preceduto da una richiesta, fatta dalla Coordinatrice delle attività professionalizzanti e allegata al progetto formativo, indirizzata al Responsabile e al Coordinatore della struttura dove lo studente svolgerà tale attività. Studente: cosa avere all inizio del tirocinio Tesserino di riconoscimento È fornito dall Università. Divisa/ protezioni Sono fornite dall Università. Modulistica da compilare Richiedere la modulistica sui siti aziendali. Documenti di identità e di appartenenza all Università Da portare sempre con se, anche in formato digitale. Studente: Foglio presenze e Modulo valutazione per il tutor Procedure, istruzioni operative della Struttura accettante: Lo studente deve richiedere e prendere visione delle procedure e delle istruzioni operative in uso presso la sede di tirocinio riguardanti in particolare le attività fisioterapiche; inoltre, deve: frequentare le attività di tirocinio nei periodi programmati; eventualmente, domande di modifica dovranno essere motivate e indirizzate al Coordinatore dei Tirocini; svolgere l attività nella sede e nell orario previsto, firmare i fogli di presenza in entrata e in uscita, che saranno controfirmati dal tutor; prestare particolare cura alla pulizia e all igiene personale; indossare la divisa con badge di riconoscimento; informare il tutor professionale di eventuali assenze che andranno interamente recuperate; nel caso di assenza del tutor di tirocinio, potrà affiancarsi ad altro tutor (se presente in sede). Se ciò non fosse possibile o se l assenza dovesse protrarsi per un lungo periodo, il coordinatore dei tirocini provvederà alla sostituzione. 4
5 Studente: Obiettivi da raggiungere I anno Applicare le conoscenze teoriche acquisite (conoscenze di base biologiche, anatomiche, fisiche, fisiologiche, psicologiche, biomeccaniche e chinesiologiche); comprendere e giudicare gli elementi fisiopatologici applicabili alle diverse situazioni cliniche, anche in relazione agli indicatori diagnostici e funzionali; comprendere le dinamiche relazionali e le reazioni di adattamento del disabile a situazioni di disagio psicofisico, in riferimento ai processi che determinano lo stato di salute, disabilità ed handicap; ascoltare, dialogare con i disabili e i loro familiari in modo efficace e comprensibile; comunicare, argomentare e motivare il proprio operato e le decisioni assunte con i colleghi tutor e con differenti figure professionali; compilare la documentazione clinica di competenza sotto la supervisione del tutor. Cosa fare durante un turno di tirocinio imparare la rilevazione dei principali parametri vitali (PA, FC, FR); individuare eventuali segni e sintomi patologici del paziente (pallore, sudorazione, tachicardia, dispnea); individuare i punti di repere dei vari segmenti corporei; riconoscere il tono (comprese le alterazioni) e trofismo delle parti esplorate e dello stato della cute; applicare i test per la valutazione della forza muscolare; rilevare i ROM articolari attraverso il goniometro; imparare ad assumere posture corrette al fine di prevenire disturbi muscoloscheletrici. 5
6 Studente: Obiettivi da raggiungere II anno Applicare le conoscenze acquisite in ambito di disabilità muscolo-scheletriche, neurologiche, cardio-vascolari e respiratorie, e dell età evolutiva; applicare i principi teorici dell'intervento fisioterapico e le basi della metodologia generale e specifica; riconoscere i bisogni del disabile tramite la valutazione degli indicatori clinici in ambito neuromotorio, cardio-vascolare e respiratorio; applicare il processo di cura fisioterapico mediante ragionamento funzionale e problem solving; comunicare in modo tecnicamente accurato con i disabili e il team riabilitativo, adattando la comunicazione a seconda del contesto e nel rispetto di differenze culturali ed etniche del disabile; interpretare i risultati della ricerca alla pratica clinica e applicare i processi di ricerca allo sviluppo teorico della disciplina fisioterapica. compilare la documentazione clinica di competenza sotto la supervisione del tutor. Cosa fare durante un turno di tirocinio Posizionare in maniera corretta il paziente nei vari decubiti a letto (supino, sul fianco, ), e in carrozzina; utilizzare i presidi sanitari in modo corretto (archetti, spondine, cuscini, tutori); eseguire i trasferimenti (letto-sedia, letto-carrozzina, carrozzina-wc, passaggio da supino a seduto e in piedi); utilizzare gli ausili per i trasferimenti (carrozzine, sollevatori, ausili minori); assistere il paziente parzialmente autonomo durante la deambulazione anche con l utilizzo di ausili; addestrare il paziente all utilizzo di ausili, protesi e ortesi; formulare piccoli interventi di educazione terapeutica ai pazienti; partecipare alle riunioni di team 6
7 Studente: Obiettivi da raggiungere III anno Applicare le conoscenze acquisite in ambito di disabilità cognitive, internistiche e chirurgiche; applicare le conoscenze acquisite in ambito epidemiologico, legale e di primo soccorso; saper valutare il disabile ed elaborare una diagnosi funzionale in ambito fisioterapico; saper pianificare gli obiettivi del trattamento fisioterapico; saper svolgere un trattamento fisioterapico mediante una pratica clinica basata sulle evidenze e sul ragionamento funzionale; saper valutare l effetto delle cure fornite tenendo in considerazione le dimensioni fisiche, psicologiche e socioculturali della persona; utilizzare abilità comunicative con le persone di tutte le età e con le loro famiglie, stabilendo un rapporto efficace con gli professionisti del team riabilitativo; sviluppare l'abilità di risoluzione dei problemi, dimostrando la capacità di ricercare con continuità le opportunità di autoapprendimento; compilare la documentazione clinica di competenza sotto la supervisione del tutor. possedere soddisfacenti conoscenze della lingua inglese la comprensione della letteratura scientifica internazionale. Cosa fare durante un turno di tirocinio Prendere in carico il paziente; effettuare una attenta osservazione; valutare il paziente; applicare l esercizio fisioterapico più adeguato; eseguire un metodo riabilitativo applicato alla specifica disabilità; verificare l efficacia del trattamento utilizzando misure di outcome specifiche; partecipare alle riunioni di team. 7
8 Tutor: cosa trasmettere durante un turno di tirocinio I anno -Far conoscere l'organizzazione della struttura riabilitativa sede di tirocinio e favorire l interazione dello studente con il disabile e gli altri componenti del team riabilitativo; -Illustrare l esame funzionale (articolare, muscolare e funzionale), con ripetizio parte dello studente; ne da -Illustrare la disabilità oggetto del percorso fisioterapico; -Rilevare e discutere i problemi che possono influenzare positivamente o negativamente l approccio riabilitativo; -Individuare e discutere gli obiettivi riabilitativi a breve termine; -Illustrare le sequenze di trattamento su cui si sta lavorando; -Illustrare le manovre e le posizioni controindicate per la specifica attività fisioterapica; -Rilevare e discutere le condizioni biopsicosociali che potrebbero influenzare la relazione con il fisioterapista e/o il trattamento stesso; -Mostrare la documentazione clinica e di pertinenza fisioterapica, con compilazione anche da parte dello studente. 8
9 Tutor: cosa trasmettere durante un turno di tirocinio II anno -Far conoscere l'organizzazione della struttura riabilitativa sede di tirocinio. -Favorire l interazione dello studente con il disabile e gli altri componenti del team riabilitativo; -Condividere l esame funzionale (articolare, muscolare, funzionale), con esecuzione autonoma da parte dello studente, illustrare la disabilità in oggetto, formulare la diagnosi funzionale; -Rilevare e discutere i problemi che possono influenzare positivamente o negativamente l approccio riabilitativo; -Impostare il programma fisioterapico, sulla base del processo di valutazione, del ragionamento clinico e del problem solving, individuando gli obiettivi da raggiungere a breve, medio e a lungo termine; -Illustrare le sequenze di trattamento su cui si sta lavorando, con ripetizione da parte dello studente e discussione della metodologia fisioterapica adottata; -Rilevare e discutere le condizioni biopsicosociali che potrebbero influenzare la relazione con il fisioterapista e/o il trattamento stesso; -Mostrare la documentazione clinica e di pertinenza fisioterapica, con redazione in via parzialmente autonoma anche da parte dello studente; -Discussione di casi clinici preselezionati. 9
10 Tutor: cosa trasmettere durante un turno di tirocinio III anno -Far conoscere l'organizzazione della struttura riabilitativa sede di tirocinio. -Favorire l interazione dello studente con il disabile e gli altri componenti del team riabilitativo, portando lo studente alla piena integrazione; -Condividere l esame funzionale (articolare, muscolare, funzionale), con esecuzione autonoma da parte dello studente, illustrare la disabilità in oggetto, formulare la diagnosi funzionale; -Rilevare e discutere i problemi che possono influenzare positivamente o negativamente l approccio riabilitativo; -Impostare il programma fisioterapico, sulla base del processo di valutazione, del ragionamento clinico e del problem solving, individuando gli obiettivi da raggiungere a breve, medio e a lungo termine; -Illustrare le sequenze di trattamento su cui si sta lavorando, con esecuzione in via autonoma da parte dello studente e discussione della metodologia fisioterapica adottata; -Rilevare e discutere le condizioni biopsicosociali che potrebbero influenzare la relazione con il fisioterapista e/o il trattamento stesso; -Mostrare la documentazione clinica e di pertinenza fisioterapica, con redazione in via autonoma anche da parte dello studente; -Discussione di casi clinici preselezionati. Tutor: la valutazione dello studente È scaricabile accedendo al sito (sezione tirocini) 1 0
11 Tutor e studenti: Le competenze e i percorsi di tirocinio Le competenze attese al termine del primo anno Chi è lo studente del primo anno? Ha frequentato gli insegnamenti delle scienze di base (chimica, fisica, biologia, anatomia e fisiologia) e ha acquisito le competenze specifiche della Fisioterapia (chinesiologia, biomeccanica, valutazione del ROM, della forza, della resistenza, descrizione della postura, della deambulazione e del gesto arto superiore), della psicologia (relazione comunicativa col paziente), della prevenzione e dell inglese scientifico. Nell ambito della cura e riabilitazione, partendo dal razionale teorico (anatomia, fisiologia e chinesiologia), descrive il gesto funzionale (deambulazione, postura e gesti funzionali), nei suoi elementi caratterizzanti e facendo riferimento ai dati normativi, individua eventuali alterazioni. Posto di fronte ad una persona, individua tramite la palpazione i punti di repere dell arto superiore, inferiore e tronco, riconosce le condizioni di tono-trofismo delle parti esplorate, lo stato della cute. Rileva la presenza di segni di infiammazione. In un soggetto normale o in condizioni patologiche applica i test di valutazione manuale della forza o dell articolarità. Sulla base delle indicazioni del tutor, applica le tecniche di base dell esercizio per lo sviluppo della forza e della resistenza muscolare, per il mantenimento o l aumento del ROM, proponendo modalità e tempi di applicazione. Prima di effettuare un qualsiasi atto sul paziente, si preoccupa di reperire informazioni sulla presenza di controindicazioni alla manovra che intende effettuare. Nell ambito della prevenzione, lo studente assume durante la pratica di tirocinio posture e movimenti atti a prevenire danni muscolo-scheletrici personali. Rispetta i principi di igiene e sicurezza al fine di prevenire l'insorgenza di infezioni durante gli eventuali posizionamenti, trasferimenti e interventi sul paziente. Nell ambito della comunicazione/relazione, dimostra di porsi in una situazione di ascolto attivo, lasciando agli altri la possibilità di esprimersi, prendendone in considerazione i messaggi comunicativi ed assumendo atteggiamenti corporei che facilitano lo svolgersi della comunicazione. Rispetta la sensibilità del paziente durante l effettuazione di posizionamenti, trasferimenti e interventi. Nell ambito della responsabilità professionale, dimostra nelle diverse situazioni del suo percorso formativo (nella sede clinica con pazienti e professionisti e altre figure, nella sede formativa con compagni, coordinatori e docenti) di aderire ai principi di etica, correttezza e riservatezza nel linguaggio e nelle azioni compiute. Rispetta esperienza, competenze e ruoli altrui. Tratta con cura tutta la documentazione che utilizza relativa al paziente e al proprio percorso formativo, strutture e strumentazione sia nella sede formativa che in quelle di tirocinio. Rispetta culture diverse. Nell ambito gestione/management, identifica gli elementi dell organizzazione in cui opera e formula ipotesi di organizzazione della propria giornata in tirocinio o delle proprie attività tenendo presente le necessità del paziente, del tutor e dell organizzazione. Identifica i ruoli dei diversi professionisti del team. Compila correttamente e consegna nei tempi previsti tutta la documentazione relativa al tirocinio, seguendo le indicazioni concordate. Nell ambito formazione/autoformazione, contribuisce in modo guidato alla definizione dei suoi obiettivi formativi. Ricerca e formula ipotesi relative al suo processo di riflessione, sui propri bisogni di apprendimento e formazione; quando si evidenziano lacune teoriche, si attiva proattivamente per reperire le informazioni mancanti. Contribuisce in modo responsabile al contratto di tirocinio, effettua in modo sincero le autovalutazioni rispetto ai suoi apprendimenti. Richiede ed accetta il feedback dei tutor. 11
12 Nell ambito della pratica basata sulle prove di efficacia, dimostra di essere in grado di formulare, a partire da un problema, un quesito rispondibile e di consultare le principali banche dati per reperire le evidenze della letteratura. 1 2
13 Le competenze attese al termine del secondo anno Chi è lo studente del secondo anno? E uno studente che all inizio del tirocinio del 1 semestre conosce le basi patologiche delle disabilità studiate, conosce il modello d approccio alla persona con disabilità neuromotorie. Al secondo anno lo studente si caratterizza per un crescente livello di propositività ed autonomia. Nell ambito della cura e riabilitazione, distingue tutte le fasi del processo fisioterapico, il loro significato e la loro correlazione reciproca. Accoglie e valuta, in modo guidato, i soggetti colpiti da disabilità neuromotorie; tali pazienti saranno accolti, esaminati e valutati (strutture e funzioni corporee, attività e partecipazione, fattori contestuali) utilizzando strumenti validi ed affidabili. Lo studente contribuisce alla formulazione del programma, ideando e proponendo al tutor (spiegando il ragionamento clinico che lo ha guidato) la sua ipotesi di programma fisioterapico, che tenga conto anche delle prove di efficacia; previo accordo con la guida di tirocinio, predispone il setting di attività e realizza l esercizio terapeutico in modo efficiente e sicuro per il paziente e per sé. Posiziona, sposta e trasferisce, da solo o con aiuto/ausili (descrivendo il razionale della manovra e supervisionato dal tutor) pazienti con diversi livelli di menomazione, preservandone la sicurezza e il comfort psico-fisico. Nell ambito della prevenzione, durante l attività clinica lo studente dimostra di prevenire in modo primario le problematiche muscolo-scheletriche per sé e per i pazienti (posizionamenti, trasferimenti, uso dispositivi preventivi, ). Inoltre, identifica il rischio di complicanze secondarie (muscolo-scheletriche e cognitive) in pazienti cerebrolesi o mielolesi, o in pazienti con disturbi muscolo-scheletrici. Seguendo le indicazioni del tutor, rispetta le norme di sicurezza ed igiene sui luoghi di lavoro. Nell ambito dell educazione terapeutica, formula interventi di educazione terapeutica rivolti a pazienti neurolesi (per esempio, aver cura del proprio arto plegico) e/o ortopedici (per esempio, istruire un paziente ad eseguire esercizi a domicilio). Nell ambito della comunicazione/relazione, dimostra di mettersi in situazione di ascolto verso tutti i pazienti incontrati, adattando le sue strategie di comunicazione verbale/non verbale, richiedendo l intervento del tutor a fronte di situazioni complesse/problematiche. Cura in tutti contesti la comunicazione/relazione: interagisce con tutor, coordinatori, compagni e altri professionisti, modulando la comunicazione verbale e non verbale, accogliendo senza pregiudizio le opinioni altrui e sostenendo le proprie in modo circostanziato ed educato. Nei lavori in gruppo e durante le attività di team, dimostra un atteggiamento collaborativo, e propositivo. Nell ambito della responsabilità professionale, dimostra nelle diverse situazioni del suo percorso formativo (nella sede clinica con pazienti e professionisti e altre figure, nella sede formativa con compagni, coordinatori e docenti) di aderire ai principi di etica, correttezza, e riservatezza nel linguaggio e nelle azioni compiute. Identifica situazioni nuove o critiche per le quali non ha competenze o la cui responsabilità fa capo ad altri: in tale caso, prima di agire si confronta con le persone competenti o che ne hanno la responsabilità. Si assume la responsabilità delle azioni compiute e del loro risultato; nelle situazioni complesse, accetta di mediare le proprie esigenze in relazione a quelle altrui e della organizzazione. Mostra rispetto per l esperienza, le competenze ed i ruoli. Tratta con cura e secondo le norme vigenti tutta la documentazione riguardante il paziente; cura e si 1 3
14 assume responsabilità della documentazione relativa al proprio percorso formativo, delle strutture e strumentazioni sia nella sede formativa che in quelle di tirocinio. Nell ambito gestione/organizzazione, formula ipotesi di pianificazione della giornata di tirocinio e si confronta con il tutor per la decisione finale sulle attività da svolgere, anche con il paziente (tenendo presente le necessità del paziente, della guida di tirocinio e dell organizzazione). Dimostra proattività e disponibilità ad accogliere i feedback e a considerare anche le esigenze altrui. Identifica e rispetta professioni, ruoli e responsabilità presenti nel contesto di tirocinio e nel contesto formativo. Formula proposte di pianificazione delle proprie attività di studenti in tutto l anno di corso, considerando i vincoli normativi e organizzativi della sede formativa e delle sedi di tirocinio. Nell ambito formazione/autoformazione, contribuisce in modo guidato e propositivo al contratto di tirocinio, alla definizione dei suoi obiettivi formativi (sia nella sede formativa sia in tirocinio), alla pianificazione delle attività per raggiungerli. Chiede ed accetta feedback e si autovaluta prima di ricevere la valutazione da tutor o coordinatori. Quando vengano evidenziate lacune teoriche, si attiva proattivamente per reperire le informazioni mancanti. Nell ambito della pratica basata sulle prove di efficacia, nello scegliere un trattamento o a fronte di un problema clinico ricerca, reperisce, valuta e considera le migliori evidenze disponibili. 1 4
15 Le competenze attese al termine del terzo anno Chi è lo studente del terzo anno e dove dovrà arrivare per laurearsi? E uno studente che all inizio del tirocinio ha pressoché concluso il suo percorso di formazione teorica (conoscenze), ha acquisito (parzialmente) le principali competenze pratiche e deve raggiungere almeno il livello minimo richiesto, anche rispetto all autonomia nel compiere alcuni processi. Affronta l ultimo periodo di attività clinica formativa. Nell ambito della cura e riabilitazione, lo studente dimostra di poter prendere in carico pazienti portatori delle principali disabilità, accogliendoli, esaminandoli e valutandoli, portando contributo alla formulazione del progetto riabilitativo e realizzando il programma fisioterapico relativo. Raggiunge l autonomia nello scegliere, compiere e proporre esercizi terapeutici, basati sulle prove di efficacia, efficienti e sicuri, che tengano conto dei valori/accettabilità da parte del paziente. Mette in atto un processo di valutazione in itinere e finale, usando strumenti validi ed affidabili, ma anche tutte le valutazioni nell ambito della singola seduta che permettano di scegliere le facilitazioni migliori in quel momento e di adattare man mano l esercizio al modificarsi del paziente nell arco della singola seduta. Il livello minimo non richiede l automatismo nel compiere il processo, ma la sua correttezza. Nel compiere questi processi dimostra abilità di individuazione e chiarificazione dei problemi e di soluzione di problemi (problem solving), avendo un atteggiamento di elasticità mentale e disponibilità al cambiamento nonché una visione olistica del paziente. Nell ambito della prevenzione, lo studente dimostra di prevenire in modo primario problematiche muscolo-scheletriche per sé durante l attività clinica e per i pazienti incontrati (posizionamenti, trasferimenti, uso di dispositivi preventivi, ). Inoltre, previene efficacemente le complicanze secondarie (muscoloscheletriche, respiratorie, cognitive...) in pazienti cerebrolesi o mielolesi, o in pazienti con disturbi muscoloscheletrici. Rispetta consapevolmente e attivamente le norme di sicurezza ed igiene sui luoghi di lavoro in tutte le situazioni di tirocinio. Nell ambito della educazione terapeutica, redige efficacemente un piano educativo e contribuisce alla sua realizzazione, effettuando azioni di educazione terapeutica verso paziente, familiari o caregiver, anche attraverso attività in gruppo. Nell ambito della comunicazione/relazione, in tutti i contesti (tirocini e sede formativa) dimostra di mettersi in situazione di ascolto sia verso i pazienti incontrati, che verso tutor, coordinatori, compagni e altre figure, adattando le sue strategie di comunicazione verbale e non verbale a seconda del contesto. Dimostra di accogliere senza pregiudizio le opinioni altrui e sostiene le proprie in modo circostanziato ed educato. Dimostra di esporre in modo chiaro ed efficace un argomento ad un gruppo di persone (per esempio, durante gli incontri con coordinatori e compagni), utilizzando anche strumenti e sussidi per la comunicazione (ad esempio, presentazioni in power point). Nei lavori in gruppo, offre feedback e si autovaluta rispetto all efficacia delle relazioni e del lavoro in gruppo. Ha nella comunicazione un atteggiamento proattivo, rapportato alle situazioni specifiche e al suo ruolo. La comunicazione costituisce parte integrante della sua azione professionale. Nell ambito della responsabilità professionale, dimostra nelle diverse situazioni del suo percorso formativo (nella sede clinica con pazienti e professionisti e altre figure; nella sede formativa con compagni e coordinatori) di aderire ai principi di etica e correttezza (codice deontologico) nel linguaggio e nelle azioni compiute. Si assume la responsabilità delle azioni compiute e del loro risultato, dimostrando riflessione, autocritica e capacità di porre attivamente rimedio ai suoi eventuali errori. Nelle situazioni complesse, media le 1 5
16 proprie esigenze in relazione a quelle altrui e della organizzazione. Mostra rispetto per esperienza, competenze e ruoli. Nell ambito gestione/organizzazione, mostra di saper organizzare la propria giornata lavorativa di tirocinio e più in generale le attività del paziente tenendo presente le necessità del paziente, della guida di tirocinio e dell organizzazione. Inoltre pianifica, in collaborazione con coordinatori e tutor in relazione ai vincoli organizzativi della sede formativa e delle sedi di tirocinio, le proprie attività durante l anno di corso (usando strumenti e strategie appropriate ed efficaci). Nel fare questo dimostra proattività, capacità di problem solving, capacità di cogliere i cambiamenti e i feedback e di adattarsi (considerando anche le esigenze altrui) e riprogrammarsi per raggiungere il miglior risultato. Nell ambito formazione/autoformazione, contribuisce in modo propositivo alla definizione dei suoi obiettivi formativi (sia nella sede formativa sia in tirocinio) e alla loro pianificazione. Quando si evidenziano lacune teoriche, si attiva proattivamente per reperire le informazioni mancanti e reperendo quelle di buona qualità, consapevole che il laureando non deve aspettare che altri gli forniscano quanto gli è necessario. Contribuisce in modo responsabile al contratto di tirocinio, effettua in modo sincero le autovalutazioni rispetto ai suoi apprendimenti. Richiede ed accetta il feedback dei tutor, proponendo e rendendosi disponibile ad approfondimenti nonché alla modifica del suo agire. Lo studente progressivamente autodirige il proprio percorso, nei limiti degli accordi presi con coordinatore e guida di tirocinio. Nell ambito della pratica basata sulle prove di efficacia, dimostra di ricercare e considerare le migliori evidenze disponibili oltre alla propria esperienza e al razionale teorico, ai valori del paziente e alla fattibilità nel contesto organizzativo. 1 6
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