AMMORTIZZATORI SOCIALI: BREVE RICOGNIZIONE NORMATIVA E DATI DEL VERONESE Introduzione di Tania Bazzani

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1 AMMORTIZZATORI SOCIALI: BREVE RICOGNIZIONE NORMATIVA E DATI DEL VERONESE Introduzione di Tania Bazzani Con la locuzione ammortizzatori sociali, in assenza di una nozione legale, si intende l'insieme degli strumenti che hanno lo scopo di sostenere l'impresa e i lavoratori nei momenti di difficoltà aziendale, quali i processi di crisi o di riorganizzazione e ristrutturazione che, pur non determinando un'interruzione tout court del rapporto di lavoro, e quindi uno stato di disoccupazione in senso stretto, comportano una effettiva situazione di mancanza di lavoro 1. Dal punto di vista semantico ammortizzatore vuol dire rendere morbido, attutire traumi, ma le due parole ammortizzatore e sociale sono inscindibili. Vengono definiti anche strumenti per neutralizzare o ridurre al minimo possibile gli effetti derivanti al lavoratore dal passaggio da una situazione di lavoro ad una situazione di non lavoro 2. In questo periodo caratterizzato da una crisi dagli effetti davvero dirompenti il ruolo di questi strumenti diviene fondamentale per la tenuta del tessuto sociale di un Paese. Proprio in considerazione della funzione di insostituibile sostegno ai lavoratori e alle imprese da essi prestato, pare di fondamentale importanza riservare a questo aspetto un'attenzione particolare, sia per comprenderne la portata quantitativa, che per familiarizzare con la complessa disciplina. Nel nostro Paese la legislazione inerente agli ammortizzatori sociali è costituita da una serie di interventi normativi che nel tempo hanno creato un quadro stratificato di non immediata comprensione. Accanto ad istituti più noti sono comparsi da qualche anno i c.d. ammortizzatori sociali in deroga, che da un lato prevedono una gestione regionale, e dall'altra si connettono con l'azione degli enti bilaterali, enti costituiti cioè da componenti provenienti dai Sindacati e dalle Associazioni Datoriali. Anche gli ammortizzatori sociali che potremo definire classici sono stati soggetti a varie modifiche e/o integrazioni volte ad una semplificazione della loro amministrazione. Centro nevralgico di gestione della macchina di intervento a supporto dei lavoratori e delle imprese è l'istituto Nazionale per la Previdenza Sociale. In considerazione della gestione sempre più localizzata degli strumenti di sostegno al reddito, è parso interessante approfondirne la conoscenza relativamente ad un ambito provinciale. Abbiamo pertanto coinvolto il Direttore dell'inps di Verona, Dott. Giovanni Martignoni, affinché ci potesse fornire dei dati relativi all'utilizzo degli ammortizzatori sociali nel nostro territorio. Le informazioni fornite vengono precedute da una breve ricognizione relativa all'istituto preso in considerazione. Nella convinzione che il seguente lavoro possa essere da una parte uno strumento utile ed accessibile ad una prima comprensione del funzionamento di complessi strumenti, dall'altra una raccolta di dati da poter eventualmente elaborare dai soggetti interessati, ringraziamo l'inps e il suo Direttore per la gentile collaborazione. 1 2 R. Garofalo, Ammortizzatori sociali e occupabilità, Dir. Relaz. Ind. 2006, 3, 671. C. De Marco, Gli ammortizzatori sociali tra vecchie e nuove proposte, Riv. It. Dir. Lav. 2009, 04, 555.

2 AMMORTIZZATORI SOCIALI: BREVE RICOGNIZIONE NORMATIVA E DATI DEL VERONESE di Giovanni Martignoni Molti soggetti chiedono all Inps i dati più disparati al fine di comprendere la dimensione della crisi in atto. Problematizzare e leggere i dati risulta essere a mio avviso un'attività delicata, che dovrebbe prendere in considerazione molti variabili, e dovrebbe essere anche posta in relazione con altri dati del territorio, relativi ad esempio ai settori produttivi, alla loro dislocazione sul territorio, ecc. Proprio alla luce di questa complessità mi limiterò in questo contributo a dare un aggiornamento sui dati principali relativi all'utilizzo degli ammortizzatori sociali più utilizzati, tenendo conto anche del quadro normativo di riferimento come evoluto nel corso degli ultimi due anni CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI AGGIORNAMENTI NORMATIVI La Cassa Integrazione Guadagni è una prestazione finalizzata a sostituire o integrare la retribuzione ed è destinata ai lavoratori sospesi dal lavoro o che operano con orario ridotto a causa di difficoltà produttive dell'azienda. Per gli strumenti ordinari di integrazione salariale (cigo, cigs che sono finanziati, in via ordinaria appunto, dalla contribuzione del datore di lavoro) il quadro normativo è rimasto sostanzialmente invariato. Per la cigo è stata introdotta una diversa misurazione della durata complessiva (52 settimane nel biennio) che tiene conto dei giorni in cui è stato fatto effettivamente ricorso alla cig (circolari Inps 58 e 116 del 2009). Inoltre, nei casi di richiesta di CIGO seguita da un periodo di CIGS, è possibile accogliere l istanza di CIGO, o ritenere legittima l autorizzazione già concessa, anche se la ditta non ha ripreso l attività produttiva prima di ricorrere alle integrazioni salariali straordinarie, e ciò indipendentemente dalla causale (ristrutturazione, crisi, ecc.) relativa a queste ultime. Si evidenzia in proposito che la lettera-circolare del Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali, n.14/ del 30/3/2009 ha chiarito che il concetto di evento che genera la crisi aziendale non deve necessariamente ridursi a fattispecie interne e ascrivibili alla singola impresa, ma a tutte le situazioni quali riduzione delle commesse, perdita di quote di mercato interno o internazionale, contrazione delle esportazioni, difficoltà di accesso al credito che, prolungandosi nel tempo, comportino ricadute negative sui volumi produttivi e sui livelli occupazionali rientrando nelle previsioni dell art. 1, c. 5 l. 223/1991. Tenendo conto di tali indirizzi ministeriali, si ritiene, pertanto, che una azienda la cui crisi sia ricompresa nei criteri sopra descritti, possa accedere alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria immediatamente dopo e senza soluzione di continuità con la Cassa Integrazione Ordinaria quando questa sia stata fruita nel limite massimo di 52 settimane. Per la cigs, infine, ai fini acceleratori, è stato posticipato l'accertamento dell'ispettorato del lavoro in merito alle comprovate difficoltà di ordine finanziario che richiedono il pagamento diretto della cigs da parte dell'inps (art. 2, comma 6, della L. 223/1991) CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI CARATTERISTICHE Gli strumenti ordinari di integrazione salariale sono rappresentati nel seguente schema sono la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria dell'industria (CIGO), la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS), e la Cassa Integrazione Guadagni dell'edilizia (CIGO Edilizia). Si rappresentano qui si seguito, in estrema sintesi, i tratti caratterizzanti di tali ammortizzatori sociali:

3 CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI - CARATTERISTICHE ISTITUTO CIGO INDUSTRIA CIGS CIGO EDILIZIA EVENTO Sospensione per crisi Ristrutturazione temporanea di mercato o Riorganizzazione sospensione dell attività Conversione dovuta a eventi transitori e Crisi non imputabili al Procedure concorsuali datore di lavoro IMPRESE Aziende industr.; coop. di prod. e lavoro esercenti attività industriale Aziende escluse: imprese artigiane; imprese del terziario; imprese del credito e assicurazioni LAVORATORI BENEFICIARI Operai, impiegati, quadri Esclusi: apprendisti, dirigenti DURATA 13 settimane consecutive prorogabili, per ulteriori periodi trimestrali, a 52 settimane consecutive. Non può superare la durata complessiva di 12 mesi in un biennio (articolo 6 della Legge 164/1975) TRATTAMENTO ECONOMICO 80% della retribuzione globale che sarebbe spettata per le ore non prestate fra le 0 e le 40 ore settimanali. L importo della prestazione non può superare un limite massimo mensile stabilito di anno in anno. La somma complessiva da erogare deve essere decurtata di un importo pari all aliquota contributiva prevista a carico degli apprendisti (5,84%). aziendale Aziende industriali (anche edili), aziende appaltatrici di servizi di mensa o ristorazione e dei servizi di pulizia (le imprese devono avere più di 15 dipendenti nel semestre precedente la presentazione della domanda); imprese commerciali, di spedizione e trasporto, agenzie di viaggio e turismo che occupano più di 50 dipendenti, esclusi gli apprendisti e gli assunti con contratto di formazione (art. 19 DL. 185/2008 e art. 1, comma 136, L. 191/2009); imprese di vigilanza con più di 15 dipendenti (art. 19, comma 11, DL. 185/2008 e art. 2, comma 136, L. 191/2009); aziende di trasporto aereo; imprese artigiane con più di 15 dipendenti e fatturato superiore al 50% derivante da azienda interessata da intervento straordinario di cig Operai impiegati e quadri, anche se assunti a termine, con un anzianità lavorativa presso l impresa di almeno 90 giorni alla data della richiesta del trattamento Esclusi: apprendisti, lavoratori a domicilio, dirigenti In caso di riorganizzazione, ristrutturazione e riconversione aziendale: 24 mesi, prorogabili due volte per 12 mesi con due provvedimenti distinti. In caso di crisi aziendale: al massimo 12 mesi prorogabili per ulteriori 12 mesi. In caso di procedure esecutive concorsuali: 12 mesi prorogabili per ulteriori 6 mesi. Per ciascuna unità produttiva i trattamenti straordinari erogati a qualsiasi titolo non possono eccedere i 36 mesi Come per la Cigo Industria Intemperie stagionali, fine fase lavorativa e fine lavoro, eventi non imputabili al datore di lavoro imprese, industriali e artigiane, appartenenti al settore edile, escavazione e lavorazione materiale lapideo, coop. di lavoro appartenenti al settore edile Operai, impiegati, quadri Esclusi: apprendisti, dirigenti 13 settimane consecutive prorogabili, per ulteriori periodi trimestrali e nei soli casi di riduzione di orario 3, a 52 settimane consecutive. Non può superare la durata complessiva di 12 mesi in un biennio (articolo 1 della Legge 427/1975) Come per la Cigo Industria 3 Secondo l Interpello n. 26 del 2010 del Ministero del Lavoro, sembra potersi sostenere che la più favorevole disposizione normativa di cui all articolo 6 della Legge 164/1975 che non richiede, ai fini della proroga, necessariamente una ripresa pur parziale dell attività lavorativa trova applicazione con riferimento a tutte le imprese industriali, ivi comprese quelle del settore edile ed affini.

4 1.3. CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI DATI RELATIVI A VERONA L andamento delle ore autorizzate di cassa integrazione ordinaria per Verona dal 2005 a nov del 2010, è rappresentato dalle seguenti tabelle: CASSA INTEGRAZIONE ORDINARIA Anno Ore Autorizzate Operai Impiegati Totale gen-nov SOSPENSIONE IN AZIENDE SENZA CONTRIBUZIONE CIG In caso di stati di crisi che determinano sospensioni dal lavoro o una riduzione dell orario lavorativo, per i dipendenti da aziende che non hanno contribuzione Cig (Cassa Integrazioni Guadagni) è stato attuato un doppio livello di intervento, con finanziamenti preordinati e fino a loro esaurimento, attraverso la disoccupazione ex art 19 DL 185/2008, e attraverso la Cassa Integrazione in Deroga DISOCCUPAZIONE EX ART 19 DL 185/2008 Questo ammortizzatore sociale è rivolto ai lavoratori sospesi dal lavoro, dipendenti da imprese non destinatarie di trattamenti di integrazione salariale; per gli apprendisti è stato esteso dall'articolo 19, comma 1, del D.L.185/2008 l'istituto della disoccupazione, a condizione che intervenga, a partire dal 12 aprile 2009, l'ente bilaterale di riferimento a integrare la quota di indennità erogata dall'inps DISOCCUPAZIONE EX ART 19 DL 185/2008 CARATTERISTICHE EVENTO IMPRESE INDENNITA' DI DISOCCUPAZIONE PER SOSPENSIONE (DL 185/2008) LAVORATORI BENEFICIARI DURATA TRATTAMENTO Crisi aziendale o occupazionale Imprese non destinatarie di trattamenti di integrazione salariale ordinaria o straordinaria per i lavoratori non apprendisti; tutte le imprese per il personale con la qualifica di apprendista Operai, impiegati, quadri assicurati all'inps da almeno due anni e con almeno 52 contributi settimanali nel biennio precedente la data di sospensione del rapporto di lavoro, di cui fino ad un massimo di 13 anche per periodi esclusivi di cococo (a valere per le domande presentate nel 2010). Per tali lavoratori è necessario l intervento dell Ente Bilaterale per una quota pari al 20% dell indennità a carico Inps Apprendisti assunti con tale qualifica alla data di entrata in vigore del DL 185/2008: sospesi o licenziati con almeno tre mesi di servizio, al momento della sospensione o del licenziamento, presso l'azienda interessata dalla crisi e con intervento dell Ente Bilaterale per una quota pari al 20% dell indennità a carico Inps 90 giornate annue 60% (+ 20% di integrazione EB) della retribuzione media dei tre mesi precedenti il licenziamento. L importo della prestazione non può superare un limite massimo mensile stabilito di anno in anno.

5 ECONOMICO DISOCCUPAZIONE EX ART 19 DL 185/2008 DATI PER VERONA Rimandiamo ai dati relativi alla disoccupazione ordinaria ( ), più avanti esposti, che comprendono le domande dovute a sospensione per carenza di lavoro CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI IN DEROGA Un altro livello di intervento, utilizzabile fino ad esaurimento dei fondi stanziati, è la Cassa Integrazione Guadagni in Deroga. Sono definiti "in deroga" i trattamenti di integrazione salariale (CIGD), destinati ai lavoratori (compresi apprendisti, interinali e lavoratori a domicilio) dipendenti da imprese escluse dalla Cassa Integrazione Guadagni ordinaria e straordinaria. L intervento di integrazione salariale in deroga è, dunque, destinato a : imprese industriali, se non ricorrono i requisiti per l utilizzo degli strumenti ordinari (es. imprese alle quali non spetta la cigs per limiti dimensionali dopo che hanno utilizzata interamente la cigo; sospensione dal lavoro di lavoratori con la qualifica di apprendista, fine del periodo massimo utilizzabile per CIGO o CIGS); imprese artigiane (comprese quelle rientranti nel campo di applicazione dell articolo 12, comma 1, della legge 223/1991); imprese del terziario (dopo il periodo di cigs per le imprese esercenti attività commerciali e delle agenzie di viaggio e turismo con più di 50 dipendenti e per le imprese di vigilanza con più di 15 dipendenti); imprese cooperative (comprese quelle di trasporto e facchinaggio ex DPR 602/1970) per i soci con rapporto di lavoro subordinato; studi professionali Per le imprese artigiane e del terziario e per i lavoratori apprendisti l'accesso alla cig in deroga è subordinato all'esaurimento dei periodi di tutela di cui all'articolo 19 del d.l. 185 (o perché manca l'ente bilaterale, o perché l'ente bilaterale di riferimento non finanzia la disoccupazione). Restano fuori dal trattamento di cig in deroga: imprese agricole (queste aziende in realtà beneficiano della cig in deroga sulla base di un finanziamento nazionale e non regionale) imprese del credito e dei servizi tributari imprese dello spettacolo, per quanto attiene al personale artistico datori di lavoro domestici La cig in deroga viene sempre erogata mediante pagamento diretto da parte dell'inps (il meccanismo del conguaglio è stato operativo solo per la prima parte del 2009). A tal proposito il comma 3 dell'articolo 7-ter del D.L. 5/2009 prevede che in via sperimentale per il periodo , in attesa dell emanazione dei provvedimenti di autorizzazione dei trattamenti di integrazione salariale in deroga con richiesta di pagamento diretto, l INPS è autorizzato ad anticipare i relativi trattamenti sulla base della domanda corredata dagli accordi conclusi dalle parti sociali e dell elenco dei beneficiari, conformi agli accordi quadro regionali e comunque entro gli specifici limiti di spesa previsti, con riserva di ripetizione nei confronti del datore di lavoro delle somme indebitamente erogate ai lavoratori.

6 CIG IN DEROGA - CARATTERISTICHE CIG IN DEROGA D.L. 185/2008; Accordi Quadro regionali contenenti linee guida per l applicazione degli ammortizzatori sociali in deroga per gli anni 2010 e 2011 EVENTO IMPRESE LAVORATORI BENEFICIARI DURATA TRATTAMENTO ECONOMICO Sospensione dal lavoro o riduzione di orario per crisi di mercato, mancanza di lavoro e/o commesse, mancanza di materie prime Aziende interessate: imprese industriali, se non ricorrono i requisiti per l utilizzo degli strumenti ordinari; imprese artigiane (anche se possono accedere alla cigs ai sensi dell articolo 12 della legge 223/1991); imprese del terziario; imprese cooperative (comprese quelle di trasporto e facchinaggio ex DPR 602/1970) per i soci con rapporto di lavoro subordinato; studi professionali Aziende escluse: imprese agricole, imprese del credito e dei servizi tributari, imprese dello spettacolo. Sono esclusi anche i datori di lavoro domestici Beneficiari: lavoratori subordinati, con un anzianità di servizio di almeno 90 giorni presso il datore di lavoro richiedente, con qualifica di operaio, impiegato, apprendista; lavoratori con contratto di inserimento; soci di cooperativa con rapporto di lavoro subordinato; lavoratori somministrati; lavoratori a domicilio con monocommessa se l azienda committente è interessata da cig Esclusi: dirigenti; lavoratori domestici; cococo; soci di cooperative con rapporto di lavoro autonomo Di regola 180 giornate complessive, anche non continuative, nel 2010, elevabili a 220 nel 2011 nei casi tassativi previsti dalle linee guida per il 2011 della Regione Veneto. Per i dipendenti delle imprese di cui al punto 2 dell accordo Cig in deroga 11 marzo 2008 nonché per apprendisti e somministrati, la durata del periodo di integrazione salariale è non superiore a 12 mesi di sospensione o riduzione, da esaurire entro l anno. 80% della retribuzione globale che sarebbe spettata per le ore non lavorate, comprese tra le 0 e il limite orario contrattuale CIG IN DEROGA DATI PER VERONA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA Anno Ore Autorizzate Operai Impiegati Totale gen-nov La seguente Tabella evidenzia, relativamente alla cig in deroga, le relazioni tra le ore richieste dalle imprese, quelle autorizzate e, infine, le ore pagate nel biennio 2009 e 2010 (per periodo sino al 10 dicembre) CIG IN DEROGA ore % Autorizzato/ Ore Richieste Ore Autorizzate Ore Pagate Richiesto % Pagato/ Autorizzato VERONA (dato prov.le) ,54% 34,58% Il rapporto tra ore pagate e ore autorizzate denota una propensione da parte aziendale a chiedere un numero di ore anche notevolmente superiore a quello delle

7 ore, poi, realmente utilizzate. Pertanto la percentuale di ore pagate su quelle autorizzate nel periodo indicato è stata pari al 96,23%. 3. CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO Di seguito prendiamo in considerazione due ammortizzatori sociali utilizzati in caso di cessazione del rapporto di lavoro, richiesti dall'avente diritto in presenza di determinati requisiti propri e dell'azienda di appartenenza DISOCCUPAZIONE ORDINARIA - CARATTERISTICHE EVENTO IMPRESE DISOCCUPAZIONE ORDINARIA CESSAZIONE RAPPORTO DI LAVORO LAVORATORI BENEFICIARI DURATA TRATTAMENTO ECONOMICO Cessazione del rapporto di lavoro, anche per scadenza del termine o per attività stagionale Tutte le imprese tenute al versamento dell apposito contributo Operai, impiegati, quadri, dirigenti, lavoratori a domicilio (solo se licenziati), soci di cooperative (ad eccezione di quelle ex Dpr 602/19790) assicurati all'inps da almeno due anni e con almeno 52 contributi settimanali nel biennio precedente la data di cessazione del rapporto di lavoro, di cui fino ad un massimo di 13 anche per periodi esclusivi di cococo (a valere per le domande presentate nel 2010) Esclusi: lavoratori dimissionari (salva giusta causa), apprendisti, extracomunitari con permesso di soggiorno stagionale, lavoratori autonomi, parasubordinati, lavoratori a domicilio (per i periodi di mancanza di lavoro tra una commessa e l altra), lavoratori in part time verticale per i periodi non lavorati 8 mesi; 12 mesi per coloro che hanno superato i cinquanta anni di età. Ai lavoratori con età inferiore a 50 anni spetta il 60% della retribuzione per i primi sei mesi e il 50% per il settimo mese e ottavo mese; ai lavoratori con età pari o superiore a 50 anni spetta il 60% della retribuzione per i primi sei mesi, il 50% per il settimo e ottavo mese e il 40% per i mesi successivi DISOCCUPAZIONE ORDINARIA DATI PER VERONA La tabella rappresenta il numero delle domande di disoccupazione ordinaria presentate nella provincia di Verona negli ultimi quattro anni: DOMANDE DI DISOCCUPAZIONE ORDINARIA 2007/2010 ANNO NUMERO DOMANDE RESPINTE DEFINITE (pagamento esaurito) LIQUIDATE Rispetto agli anni scorsi, partendo dal 2007, anno totalmente al di fuori della crisi, si registra un incremento delle domande di ds ordinaria presentate all'istituto, che trova

8 il suo apice nel 2009, per scendere in misura non particolarmente importante nel corso del 2010 (i dati del 2010 si riferiscono al periodo sino al 10 dicembre) Lo scostamento percentuale del numero delle domande presentate nel 2010 rispetto all anno precedente risulta essere del 6,03%. Altro dato interessante è relativo al numero delle domande con riferimento al soggetto che le ha presentate. Su domande presentate nel corso del 2009 e del 2010, i lavoratori richiedenti l indennità di disoccupazione sono DOMANDE DI DISOCCUPAZIONE ORDINARIA DOMANDE Conteggio n prime domande dello stesso soggetto n domande successive alla prima n domande uniche Totale complessivo Il numero prime domande individua, nel corso del 2009 e 2010, la prima di una serie di domande (due, tre) presentate da uno stesso soggetto. Il numero di domande successiva alla prima denota, appunto, le domande ulteriori presentate dallo stesso soggetto sempre nel periodo di riferimento. Infine, il terzo livello evidenzia le domande uniche presentate dal soggetto nell arco dei due anni. Il dato che emerge dalle domande plurime è il grado di assorbimento occupazionale, sebbene non stabile, del lavoratore rimasto disoccupato che, a seguito di rioccupazione e successiva perdita del posto lavorativo, presenta una nuova domanda di disoccupazione. Il dato è influenzato, evidentemente, dalle caratteristiche di stagionalità del settore di occupazione e dalla incidenza di contratti a termine ciclici (es. insegnanti non di ruolo della scuola). La misura complessiva di domande plurime provenienti da uno stesso soggetto è pari al 46% circa del totale DOMANDE % nr prime domande dello stesso soggetto 20,92 nr domande successive alla prima 25,24 nr domande uniche 53,84 Totale complessivo 100,00 Altra informazione utile a comprendere il dato relativo agli anni 2009 e 2010 riguarda il numero di domande presentate da lavoratori sospesi (ex articolo 19 DL 185/2008) che beneficiano dell indennità di disoccupazione pur non essendo cessati dal rapporto di lavoro: DOMANDE DI DISOCCUPAZIONE PER SOSPENSIONE DESCRIZIONE Totale Domande di lavoratori sospesi con pagamento a carico Inps dell'intero trattamento comprensivo della quota EB Domande di lavoratori sospesi per i quali l'eb ha corrisposto preventivamente la propria quota Totale Le domande presentate da dipendenti con qualifica di apprendista risultano essere per

9 i due anni di riferimento 295. Altre informazioni di carattere statistico comprendono la composizione per età e sesso delle domande di disoccupazione presentate nel 2009 e 2010 (periodo 01 gen 10 dic) DOMANDE DI DISOCCUPAZIONE 2009/2010 Meno di 30 anni Fra 30 e 50 anni Più di 50 anni SESSO Femmine Maschi Totale Totale Complessivo La composizione % per qualifica delle domande di disoccupazione presentate nel 2009 e 2010 (periodo 01 gen 10 dic) PERCENTUALE DOMANDE DI DISOCCUPAZIONE PER QUALIFICHE QUALIFICA LAVORATORE % Apprendista 2,57 Dirigente 0,10 Impiegato 23,87 Operaio 72,71 Quadro 0,20 Stagionale 0,55 Infine, viene evidenziato il dato per i principali Comuni di residenza del richiedente la disoccupazione: DOMANDE DISOCCUPAZIONE PER ETA' RICHIEDENTI/LOCALITA' LOCALITA' FASCIA ETA' LOCALITA' PROV ANNO SESSO Meno di 30 anni Fra 30 e 50 anni Più di 50 anni Totale BOVOLONE VR 2009 F M F M BOVOLONE Totale BUSSOLENGO VR 2009 F M F M BUSSOLENGO Totale

10 CEREA VR 2009 F M F M CEREA Totale LEGNAGO VR 2009 F M F M LEGNAGO Totale SAN BONIFACIO VR 2009 F M F M SAN BONIFACIO Totale SAN GIOVANNI LUPATOTO VR 2009 F M F M SAN GIOVANNI LUPATOTO Totale VERONA VR 2009 F M F M VERONA Totale VILLAFRANCA DI VERONA VR 2009 F M F M VILLAFRANCA DI VERONA Totale Totale MOBILITA' ORDINARIA MOBILITA' ORDINARIA CESSAZIONE RAPPORTO DI LAVORO EVENTO IMPRESE LAVORATORI Cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento Aziende in Cigs o con più di 15 dipendenti che decidono di effettuare licenziamenti collettivi (occorre l intendimento di compiere 5 licenziamenti nell arco di 120 giorni) per riduzione o trasformazione di attività di lavoro, ivi compresa la cessazione totale di attività Operai, impiegati, quadri iscritti nelle liste di mobilità con un anzianità aziendale di almeno 12 mesi, di cui 6 di

11 BENEFICIARI DURATA TRATTAMENTO ECONOMICO lavoro effettivamente prestato con un rapporto di lavoro a carattere continuativo e comunque non a termine 12 mesi; 24 mesi per coloro che hanno superato i quarant'anni di età; 36 per coloro che hanno superato i cinquant'anni di età (la durata massima non può comunque superare l'anzianità aziendale del lavoratore). 100% del trattamento di Cassa Integrazione Straordinaria per i primi 12 mesi, 80% CIGS dal 13 al 36 mese MOBILITA' ORDINARIA DATI PER VERONA La Tabella evidenzia le domande di mobilità presentate nella provincia di Verona: ANNO 2007 ANNO 2008 ANNO 2009 ANNO TOTALE RESPINTE DEFINITE ACCOLTE LIQUIDATE DOMANDE DI MOBILITA' PRESENTATE NEL ETA'/SESSO Meno di 30 anni Fra 30 e 50 anni Più di 50 anni SESSO Femmine Maschi Totale Totale complessivo 1138 Infine qui di sotto riportiamo il dato per Comune di residenza del richiedente relativo al numero di domande di mobilità pervenute all'istituto nel corso del 2010: NUMERO DI DOMANDE DI MOBILITA' A SESSO/ETA' LOCALITA' SESSO Meno di 30 anni Fra 30 e 50 anni Più di 50 anni Totale

12 AFFI M AFFI Totale ALBAREDO D'ADIGE F 4 4 M ALBAREDO D'ADIGE Totale ARCOLE F M ARCOLE Totale BADIA CALAVENA M 2 2 BADIA CALAVENA Totale 2 2 BARDOLINO F 1 1 M BARDOLINO Totale BELFIORE F 1 1 M BELFIORE Totale BEVILACQUA F M BEVILACQUA Totale BONAVIGO M 1 1 BONAVIGO Totale 1 1 BOSCHI SANT'ANNA F 2 2 M BOSCHI SANT'ANNA Totale BOSCO CHIESANUOVA F 2 2 BOSCO CHIESANUOVA Totale 2 2 BOVOLONE F M BOVOLONE Totale BRENTINO BELLUNO M BRENTINO BELLUNO Totale BRENZONE M BRENZONE Totale BUSSOLENGO F M BUSSOLENGO Totale BUTTAPIETRA F M BUTTAPIETRA Totale CALDIERO F M CALDIERO Totale CAPRINO VERONESE F 3 3 M CAPRINO VERONESE Totale CASALEONE F 1 1 M CASALEONE Totale CASTAGNARO F 3 3 M CASTAGNARO Totale CASTEL D'AZZANO F 2 2 M CASTEL D'AZZANO Totale CASTELNUOVO DEL GARDA F 3 3

13 M CASTELNUOVO DEL GARDA Totale CAVAION VERONESE F M CAVAION VERONESE Totale CAZZANO DI TRAMIGNA M 2 2 CAZZANO DI TRAMIGNA Totale 2 2 CEREA F M CEREA Totale CERRO VERONESE M 1 1 CERRO VERONESE Totale 1 1 COLOGNA VENETA F M COLOGNA VENETA Totale COLOGNOLA AI COLLI F M 4 4 COLOGNOLA AI COLLI Totale CONCAMARISE F 1 1 CONCAMARISE Totale 1 1 COSTERMANO F 1 1 M COSTERMANO Totale DOLCE' M 4 4 DOLCE' Totale 4 4 ERBE' F M ERBE' Totale FUMANE M FUMANE Totale GARDA F M 1 1 GARDA Totale GAZZO VERONESE F 1 1 M 4 4 GAZZO VERONESE Totale 5 5 GREZZANA F 1 1 M GREZZANA Totale ILLASI M 3 3 ILLASI Totale 3 3 ISOLA DELLA SCALA F M ISOLA DELLA SCALA Totale ISOLA RIZZA F 4 4 M ISOLA RIZZA Totale LAVAGNO F M LAVAGNO Totale LAZISE F 1 1 M LAZISE Totale LEGNAGO F M

14 LEGNAGO Totale MALCESINE M 1 1 MALCESINE Totale 1 1 MARANO DI VALPOLICELLA F 1 1 M MARANO DI VALPOLICELLA Totale MEZZANE DI SOTTO F 1 1 M 1 1 MEZZANE DI SOTTO Totale 2 2 MINERBE F 3 3 M MINERBE Totale MONTECCHIA DI CROSARA F M MONTECCHIA DI CROSARA Totale MONTEFORTE D'ALPONE F M MONTEFORTE D'ALPONE Totale MOZZECANE M MOZZECANE Totale NEGRAR F M NEGRAR Totale NOGARA F M NOGARA Totale NOGAROLE ROCCA F 1 1 M NOGAROLE ROCCA Totale OPPEANO F 1 1 M OPPEANO Totale PALU' F 1 1 M 3 3 PALU' Totale 4 4 PASTRENGO F 1 1 M PASTRENGO Totale PESCANTINA F M PESCANTINA Totale PESCHIERA DEL GARDA F 1 1 M PESCHIERA DEL GARDA Totale POVEGLIANO VERONESE M 5 5 POVEGLIANO VERONESE Totale 5 5 PRESSANA F 1 1 M PRESSANA Totale RIVOLI VERONESE F 1 1 M RIVOLI VERONESE Totale RONCA' F 2 2 M 3 3 RONCA' Totale 2 3 5

15 RONCO ALL'ADIGE F 1 1 M RONCO ALL'ADIGE Totale ROVERCHIARA F 1 1 M ROVERCHIARA Totale ROVERE' VERONESE F 1 1 ROVERE' VERONESE Totale 1 1 ROVEREDO DI GUA' F 1 1 M 1 1 ROVEREDO DI GUA' Totale SALIZZOLE F 1 1 M 1 1 SALIZZOLE Totale SAN BONIFACIO F M SAN BONIFACIO Totale SAN GIOVANNI ILARIONE F M SAN GIOVANNI ILARIONE Totale SAN GIOVANNI LUPATOTO F 8 8 M SAN GIOVANNI LUPATOTO Totale SAN MARTINO BUON ALBERGO F M SAN MARTINO BUON ALBERGO Totale SAN PIETRO DI MORUBIO F M 1 1 SAN PIETRO DI MORUBIO Totale SAN PIETRO IN CARIANO F M SAN PIETRO IN CARIANO Totale SAN ZENO DI MONTAGNA F SAN ZENO DI MONTAGNA Totale SANGUINETTO F M 1 1 SANGUINETTO Totale SANT'AMBROGIO DI VALPOLICELLA F 5 5 M SANT'AMBROGIO DI VALPOLICELLA Totale SANT'ANNA D'ALFAEDO M 1 1 SANT'ANNA D'ALFAEDO Totale 1 1 SOAVE F M SOAVE Totale SOMMACAMPAGNA F M SOMMACAMPAGNA Totale SONA F M SONA Totale SORGA' F 1 1 M 1 6 7

16 SORGA' Totale TERRAZZO F 1 1 M 2 2 TERRAZZO Totale 3 3 TORRI DEL BENACO F M 1 1 TORRI DEL BENACO Totale TREGNAGO F M TREGNAGO Totale TREVENZUOLO F 1 1 M TREVENZUOLO Totale VALEGGIO SUL MINCIO F 2 2 M VALEGGIO SUL MINCIO Totale VERONA F M VERONA Totale VERONELLA F M VERONELLA Totale VESTENANOVA F 1 1 M VESTENANOVA Totale VIGASIO F M VIGASIO Totale VILLA BARTOLOMEA F M VILLA BARTOLOMEA Totale VILLAFRANCA DI VERONA F M VILLAFRANCA DI VERONA Totale ZEVIO F M ZEVIO Totale ZIMELLA F M ZIMELLA Totale

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