R E G I O N E L A Z I O

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1 R E G I O N E L A Z I O 18 OTT Assessorato per le politiche della Sanità Dipartimento Servizio Sanitario Regionale Area 10/A Prot. 3640/3273 Ai Direttori Generali delle Aziende USL del Lazio Ai Direttori Generali delle Aziende Ospedaliere del Lazio Ai Direttori Generali della - Azienda Policlinico Umberto I - Tor Vergata - Azienda Policlinico Gemelli OGGETTO: coordinatori locali Art. 12 L. 91/99 Come è certamente noto alle SS.LL., l attività di trapianto di organi e tessuti ed il coordinamento delle stesse costituiscono obiettivi del Servizio Sanitario Nazionale. Per conferire maggiore sviluppo ed organicità alle attività in questione, per incrementare le donazioni di organi e di tessuti e per razionalizzare le procedure, la L , n. 91 Disposizioni in materia di prelievi e di trapianti di organi e tessuti, prevede, tra l altro, la figura del coordinatore locale al quale è affidato il controllo della gestione e la responsabilità del processo relativo al procurement ed al mantenimento degli organi nell ambito delle strutture per i prelievi. Tali funzioni di coordinamento, ai sensi dell art. 12 della citata legge, sono svolte da un medico delle Azienda USL competente per territorio che abbia maturato esperienza nel settore dei trapianti, designato dal Direttore Generale, per un periodo di cinque anni, rinnovabile alla scadenza. Al fine di migliorare l organizzazione locale per le attività di donazione e prelievo d organo e di tessuti, il coordinatore locale dovrà provvedere: a) ad assicurare l immediata comunicazione al Centro Regionale di Riferimento per i Trapianti di tutte le informazioni necessarie alla valutazione clinica del donatore ed all assegnazione degli organi; b) assicurare l ottimizzazione della logistica ospedaliera legata all attività di prelievo e di trapianto e coordinate gli atti amministrativi e tutte le operazioni di trasferimento di organi e tessuti; c) a stimolare il processo di identificazione dei potenziali donatori elaborando programmi aziendali per il reperimento degli organi e tessuti e monitorizzando, d intesa con la Direzione Sanitaria d Azienda ed i Reparti di terapia Intensiva, i pazienti deceduti con lesioni cerebrali, gli accertamenti effettuati ai sensi della legge 578/93, i prelievi di organo e/o tessuti effettuati e le cause che eventualmente abbiano impedito l effettuazione dei prelievi;

2 d) a svolgere attività di sensibilizzazione e consulenza sulle problematiche relative alla donazione ed al trapianto allo scopo di informare correttamente sulle possibilità terapeutiche del trapianto e sul valore sociale della donazione; e) diffondere tra i medici di medicina generale e tra i medici delle strutture pubbliche e private la conoscenza delle disposizioni di cui alla L. 91/99; f) a promuovere sul territorio di competenza una corretta informazione sui trapianti di organi e tessuti; g) a mantenere i rapporti con le famiglie dei donatori e con le associazioni, assumendo iniziative idonee a diffondere il valore etico della donazione. Nell esercizio dei compiti soprarichiamati, il coordinatore locale può avvalersi di collaboratori scelti tra il personale sanitario ed amministrativo. L individuazione in ciascuna Azienda della figura del coordinatore locale rappresenta, quindi, un momento determinate per lo sviluppo del sistema trapianti nell ambito della Regione in quanto a tale figura è attribuita la responsabilità di promuovere, di organizzare e di gestire l intero processo della donazione all interno della struttura per il prelievo. Considerata l importanza delle funzioni e delle attività alle quali il Coordinatore locale deve attendere, si ritiene che lo stesso debba necessariamente disporre di un autonomo piano di lavoro, dipendere direttamente dalla Direzione Sanitaria ed esercitare a tempo pieno Ad ogni buon conto, si ritiene di precisare che il coordinatore locale deve necessariamente interagire ed integrarsi con gli altri operatori che a diverso titolo sono coinvolti nel processo di donazione, nel rispetto, comunque, dei singoli ruoli e delle singole professionalità. Elementi qualificanti dell attività del coordinatore locale saranno: 1. L organizzazione dell attività ospedaliera in funzione delle attività di prelievo e di trapianto 2. La definizione delle procedure intraospedaliere 3. L efficacia del processo di identificazione dei potenziali donatori 4. La promozione della comunicazione all interno del sistema nonché l organizzazione complessiva del processo del prelievo degli organi 5. L organizzazione per la donazione ed il prelievo dei tessuti Le SS.LL., peraltro, nell individuare i coordinatori locali dovranno necessariamente far riferimento a persone in possesso di professionalità ed esperienza tali da consentire il livello di attività sopraindicata. Si è consapevoli che la raggiunta efficienza e l integrazione dei servizi concorrerà a promuovere, sostenere ed incrementare le donazioni e costituirà, altresì, un elemento di riferimento oggettivo per la valutazione dei direttori generali. I Coordinatori locali, comunque, saranno specificamente formati attraverso mirati corsi curati dal Centro Regionale di Riferimento per i Trapianti. Infine, le risorse destinate alle Aziende per ottimizzare l intero processo della donazione saranno stabilite dalla Regione sulla base di progetti ed obiettivi che dovranno essere presentati dalle Aziende anche in raccordo con il Centro Riferimento Regionale al quale spetterà la verifica semestrale sulle risultanze dell attività svolta da ciascuna Azienda. I Direttori Generali sono invitati a individuare i coordinatori locali entro il L ASSESSORE (Vincenzo Maria Saraceni)

3 Vedi anche Delibera di Giunta Regionale 2592 del 2000 Lettera circolare 13 ottobre 2000 prot. 3569/3217

4 COORDINATORI LOCALI DEI TRAPIANTI COME RILEVATO DALLA CARTA DEI SERVIZI DEI PAZIENTI IN ATTESA DI TRAPIANTO EDITA DAL CENTRO REGIONALE DI RIFERIMENTO PER I TRAPIANTI REGIONE LAZIO Dott. Bartolomucci Moreno A.S.L. Frosinone Ospedale Umberto I viale Mazzini, Frosinone FR Dott. Di Blasio Lorenzo A.S.L. Rieti Ospedale S. C. De Lellis via Campoloniano Rieti RI Dott.ssa Mazzarella Valentina A.S.L. Roma B Direzione Generale via Filippo Meda, Roma RM Dott. Di Legge Roberto A.S.L. Latina Ospedale S. Maria Goretti Unità Operativa di Chirurgia via Guido Reni, Latina LT Dott.ssa Palumbo Rossana A.S.L. Roma A Ospedale S. Giacomo via Canova, Roma RM Dott. De Gasperis Attilio A.S.L. Roma C Ospedale C.T.O. Andrea Alesini via Nemesio, Roma RM Dott. Dauri Mario A.S.L. Roma C Ospedale S. Eugenio Ricercatore Piazzale dell'umanesimo, Roma RM Dott. Morosetti Massimo A.S.L. Roma D Ospedale G.B. Grassi via Passeroni Roma - Ostia RM Dott. Poleggi Renato A.S.L. Roma F Ospedale S. Paolo Largo Donatori Sangue, Civitavecchia RM Dott. Cianconi Giovanni A.S.L. Roma D Ospedale G.B. Grassi via Passeroni Roma - Ostia RM Dott. Visentin Pier Paolo A.S.L. Roma E Ospedale S. Spirito lungotevere in Sassia, Roma RM Prof. Carnì Domenico A.S.L. Roma G Ospedale Tivoli Unità Operativa di Chirurgia via Colsereno, Tivoli RM

5 Dott. Ambrosini Fabio A.S.L. Roma H Ospedale Anzio via Cupa dei Marmi Anzio RM Dott. Marchetta Walter Azienda Ospedaliera S. Camillo. Circonvalazione Gianicolense Roma RM Dott. Zingale Antonino A.S.L. Viterbo Ospedale Belcolle via Sammarinese Viterbo VT Dott. Pelegalli Francesco Azienda Ospedaliera S. F. Neri 2 piazza S. Maria della Pietà, Roma RM Dott.ssa Signeri Maria Azienda Ospedaliera S. F. Neri 1 piazza S. Maria della Pietà, Roma RM Dott.ssa D'Aloia Elvira Azienda Ospedaliera S. Giovanni via Amba Aradam, Roma RM Dott. Rossi Maurizio Azienda Ospedaliera S. Giovanni via Amba Aradam, Roma RM Dott. D'Alò Ciro Policlinico Gemelli largo Gemelli, Roma RM Dott.ssa Di Corrato Adriana Policlinico Umberto I Direzione Sanitaria viale del Policlinico Roma RM