Deliberazione n.23/2006/s.r./cons

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1 Deliberazione n.23/2006/s.r./cons REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI SEZIONE RIUNITE PER LA REGIONE SICILIANA IN SEDE CONSULTIVA ha emesso nella camera di consiglio del 25 ottobre 2006 la seguente DELIBERAZIONE sulla richiesta di parere inoltrata dal Sindaco del Comune di Castel di Lucio (ME) con nota prot. n.9696 del ; udito il magistrato relatore dott. Valter Del Rosario; visti: l art. 23 del R.D. Lgs , n.455 (approvazione dello Statuto speciale della Regione Siciliana); il D. L.vo , n.655 (istituzione di Sezioni della Corte dei Conti per la Regione Siciliana); la L , n.20 (disposizioni in materia di controllo e giurisdizione della Corte dei Conti); il D. L.vo , n.200 (norme di attuazione dello Statuto della Regione Siciliana e modifiche al D. L.vo n.655 del 1948); la legge costituzionale , n.3 (recante modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione); l art. 7, comma 8, della L , n.131 (disposizioni per l adeguamento dell ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale , n.3). * * * *

2 2 Con la nota in epigrafe indicata il Sindaco del Comune di Castel di Lucio ha chiesto a queste Sezioni Riunite di esprimere il proprio parere in ordine alla sussistenza o meno dell obbligo dell Ente di provvedere al rimborso delle spese legali sostenute nel corso di vari procedimenti penali (all esito dei quali era stato assolto) da un soggetto che aveva ricoperto le cariche dapprima di Sindaco e poi di Consigliere comunale. A tal proposito è stato evidenziato che: il Comune aveva già provveduto a soddisfare (con delibera di Giunta n.70 del ) una prima richiesta di rimborso di spese legali avanzata dal suddetto ex amministratore; pervenute nell agosto del 2002 ulteriori istanze di rimborso, il Comune aveva ritenuto di non poterle soddisfare, ostandovi le statuizioni contenute nella sentenza della Corte Costituzionale n.197 del ; conseguentemente, l ex amministratore aveva inviato al Comune alcuni atti di diffida e di messa in mora, minacciando, infine, di ricorrere alle vie legali con l instaurazione di un giudizio innanzi al Tribunale civile. * * * * * Le Sezioni Riunite reputano preliminarmente di dover verificare se la richiesta di parere inoltrata dal Sindaco di Castel di Lucio sia ammissibile, tenendo conto delle disposizioni contenute nell art. 7, comma 8, della L , n.131. Deve evidenziarsi, infatti, che l elaborazione giurisprudenziale ha formulato una serie di criteri riguardanti i requisiti d ammissibilità dal punto di vista oggettivo delle richieste di parere, sottolineando che la nuova funzione consultiva attribuita alla Corte dei Conti dall art. 7,

3 3 comma 8, della L. n.131/2003 trova limiti, da un lato, nella necessità che i quesiti posti siano strettamente inerenti a materie di contabilità pubblica e, dall altro, nella circostanza che essi non possano concernere specifici fatti gestionali di pertinenza della singola Amministrazione Locale ma soltanto questioni e tematiche di portata ed interesse generale (v., ex plurimis, delibera della Sezione Centrale delle Autonomie del ; delibera n.1/2004 delle Sezioni Riunite per la Sicilia). Secondo l orientamento giurisprudenziale nettamente prevalente, la locuzione materie di contabilità pubblica, contenuta nell art. 7, comma 8, della L. n.131/2003, può comprendere soltanto la normativa ed i relativi atti attuativi che disciplinano, in generale, i bilanci dell Ente Locale ed i correlativi equilibri finanziari, le procedure d acquisizione delle entrate e di gestione delle spese, le procedure contrattuali, l amministrazione del Patrimonio, l organizzazione finanziaria e contabile, le forme di rendicontazione, i controlli interni ed esterni, il coordinamento della finanza pubblica. Deve, invece, escludersi che nelle materie di contabilità pubblica, rilevanti ai fini dell espletamento della funzione consultiva intestata alla Corte dei Conti, possa rientrare qualsiasi concreta attività dell Ente avente, comunque, riflessi di natura finanziaria o patrimoniale. Infatti, ove si opinasse diversamente, si avrebbe un estensione della funzione consultiva praticamente a tutti gli ambiti dell ordinaria azione amministrativa degli Enti Locali, con la conseguenza che le Sezioni Regionali di Controllo della Corte assumerebbero, travalicando le finalità

4 4 ed i limiti imposti dal legislatore, un ruolo di organi di consulenza legale generale delle Autonomie locali, inserendosi, tra l altro, indebitamente nei loro concreti processi decisionali e condizionando in varia misura proprio quell attività amministrativo-finanziaria su cui la Corte dei Conti deve esercitare un controllo sì di tipo collaborativo ma, comunque, esterno e neutrale. Inoltre, è stato affermato che la funzione consultiva non può essere esplicata in ordine a quesiti rientranti nella specifica competenza di altri Organi e non deve interferire nella scelta, da parte della singola Amministrazione, della condotta processuale da tenersi nell ambito di vertenze giudiziarie già pendenti od in fase d instaurazione. Sulla base di tali principii la consolidata giurisprudenza ha sancito l inammissibilità della richiesta di parere relativa alla sussistenza o meno, nel caso concreto, dell obbligo di un Ente Locale di provvedere al rimborso delle spese legali sostenute da un ex amministratore assolto in giudizio penale, sottolineando che tale questione risulta totalmente estranea alle materie di contabilità pubblica, cui fa riferimento l art. 7, comma 8, della L. n.131/2003, e, comunque, non concerne tematiche di portata e d interesse generale bensì uno specifico fatto gestionale suscettibile d essere oggetto di contenzioso innanzi al giudice civile. In tal senso si sono espresse, ex plurimis, le seguenti deliberazioni: Sezione Lazio n.4/2004 e n.6/2005; Sez. Calabria nn. 17 e 29/2005; Sez. Piemonte n.19/2005; Sez. Veneto nn. 11 e 20/2005; Sez. Puglia nn. 2 e 3/2005; Sez. Marche n.8/2005; Sezioni Riunite per la Sicilia n.3/2006; Sezione Centrale delle Autonomie n.5/2006; ecc..

5 5 Questo Collegio condivide pienamente tali conclusioni, rilevando, altresì, che il Comune di Castel di Lucio ha già assunto un proprio preciso orientamento sulla questione oggetto della richiesta di parere, reputando giuridicamente infondate, sulla base delle argomentazioni contenute in una pronuncia della Corte Costituzionale, le pretese al rimborso delle spese legali avanzate dall ex amministratore comunale. PER QUESTI MOTIVI le Sezioni Riunite della Corte dei Conti per la Regione Siciliana in sede consultiva dichiarano inammissibile la richiesta di parere inoltrata dal Sindaco di Castel di Lucio con la nota prot. n.9696 del Così deliberato a Palermo, nella camera di consiglio del L ESTENSORE (Valter Del Rosario) IL PRESIDENTE (Fabrizio Topi) delibera depositata in segreteria in data Il direttore della segreteria (dott.ssa Laura Suriano)