COMUNE DI REGGIO NELL EMILIA PIANIFICAZIONE STRATEGICA POLITICHE PER LA COESIONE SOCIALE E SOLIDARIETA' DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

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1 Settore: PS Proponente: 85 Proposta: 2015/84 del 24/02/2015 Classifica: COMUNE DI REGGIO NELL EMILIA R.U.D. 119 del 25/02/2015 PIANIFICAZIONE STRATEGICA POLITICHE PER LA COESIONE SOCIALE E SOLIDARIETA' Dirigente: DAVOLI Dr.ssa Elena Margherita DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE OGGETTO: SPERIMENTAZIONE DEL MODELLO DI INTERVENTO PIPPI (PROGRAMMA DI INTERVENTO PER LA PREVENZIONE ALL'ISTITUZIONALIZZAZIONE) : CONFERIMENTO DI INCARICO PROFESSIONALE PER LA PROGETTAZIONE E CONDUZIONE DEI GRUPPI DI GENITORI INCLUSI NEL PROGRAMMA (FASE 2 - IMPLEMENTAZIONE) ASSUNZIONE DELL'IMPEGNO DI SPESA

2 Oggetto: SPERIMENTAZIONE DEL MODELLO DI INTERVENTO PIPPI (PROGRAMMA DI INTERVENTO PER LA PREVENZIONE ALL'ISTITUZIONALIZZAZIONE) : CONFERIMENTO DI INCARICO PROFESSIONALE PER LA PROGETTAZIONE E CONDUZIONE DEI GRUPPI DI GENITORI INCLUSI NEL PROGRAMMA (FASE 2 - IMPLEMENTAZIONE) ASSUNZIONE DELL'IMPEGNO DI SPESA Premesso che: Richiamati: LA DIRIGENTE DEL SERVIZIO con deliberazione di Consiglio Comunale n /87 del 28/04/2014 e successive variazioni, esecutive ai sensi di legge, sono stati approvati il Bilancio di Previsione e il D.U.P. (Documento unico di programmazione); con deliberazione di Consiglio Comunale si provvederà all approvazione del Bilancio di Previsione e dei relativi allegati; con successiva deliberazione di Giunta Comunale si provvederà ad approvare il Piano Esecutivo di Gestione dell esercizio 2015; con provvedimento del 23/12/2014, PG n del 29/12/2014, il Sindaco ha incaricato la dr.ssa Elena Margherita Davoli della direzione del Programma Politiche per la coesione sociale e la solidarietà tra gli allegati al Bilancio di previsione per l esercizio 2015 sarà compreso il programma degli incarichi da conferire a soggetti esterni all amministrazione nell esercizio finanziario 2015 ai sensi dell art. 3 co. 55 della L. 244/2007 e s.m.i e che in tale elenco viene previsto il conferimento di incarichi nell ambito delle attività istituzionali del Programma Politiche per la coesione sociale e la solidarietà ; gli obiettivi di PEG 2014_OB_8504 e 2014_OB_8716 inerenti lo sviluppo e la qualificazione delle politiche a sostegno della genitorialità, anche mediante l avvio e monitoraggio della sperimentazione di nuovi approcci metodologici (Programma P.I.P.P.I.) che, in continuità con l esercizio precedente, verranno previsti negli obiettivi del Piano economico di gestione per l esercizio 2015; il Decreto n. 205 del 5/12/2013 del Direttore Generale per l Inclusione e le Politiche sociali del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali di approvazione dell'elenco degli ambiti territoriali ammessi al finanziamento nazionale per la sperimentazione del modello di intervento P.I.P.P.I. (Programma di interventi per la prevenzione dell istituzionalizzazione) che, per la Regione Emilia-Romagna, comprende il Comune di Reggio Emilia (per l ambito distrettuale); la deliberazione di Giunta Regionale n.1947 del 16/12/2013 di approvazione del protocollo di intesa tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e la Regione Emilia-Romagna per la realizzazione dell'allargamento ai territori regionali della sperimentazione del modello di intervento P.I.P.P.I. (Programma di intervento per la prevenzione all'istituzionalizzazione) la deliberazione di Giunta regionale n. 1153/2014 del 14/07/2014 di approvazione della convenzione per l'attuazione di una collaborazione istituzionale tra la Regione Emilia- Romagna e i Comuni di Bologna, Reggio Emilia, Modena e Forlì per la sperimentazione del modello di intervento P.I.P.P.I. con la quale sono stati, tra l'altro, assegnati i finanziamenti ad ogni comune partecipante (per ambito territoriale di Distretto) di

3 50.000,00 a fronte di una richiesta di co-finanziamento del 20%, per un costo complessivo per ambito di ,00. la determinazione dirigenziale n /1040 del 24/07/2014 di approvazione della convenzione tra la Regione Emilia- Romagna e i Comuni di Bologna, Reggio Emilia, Modena e Forlì per la sperimentazione del modello di intervento P.I.P.P.I.; Considerato che: il Comune di Reggio Emilia negli ultimi anni ha fortemente investito e orientato i propri servizi e interventi alla prevenzione dell istituzionalizzazione dei minori avviando molteplici iniziative che hanno coinvolto le famiglie, i servizi sanitari e le comunità educative; la prevenzione al disagio famigliare in primis quello dei minori - di messa a fuoco di interventi alternativi all inserimento in comunità educative, di lavoro educativo con le famiglie in difficoltà, di assoluto protagonismo delle famiglie nella progettualità che a loro si riferisce e la fragilità del lavoro con le famiglie di origine necessita di investimenti e sperimentazioni di nuovi approcci e metodologie che delineino indicatori di valutazione di efficacia del lavoro svolto affinché si possano correlare investimenti/metodi e risultati; per i motivi suddetti il Comune di Reggio Emilia - per l'ambito territoriale sociale del Distretto di Reggio Emilia - ha aderito alla proposta, da parte della Regione Emilia-Romagna, di sperimentazione del modello di intervento P.I.P.P.I. ( Programma di Intervento Per la Prevenzione dell Istituzionalizzazione) ed è stato inserito nella rete dei 51 ambiti nazionali che fanno parte della ricerca coordinata dal Ministero delle Politiche Sociali con l apporto scientifico del Laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione Familiare dell Università degli studi di Padova Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia applicata; il programma, rivolto a famiglie con problematiche di negligenza, con figli in fascia di età 0-11 anni, richiede un lavoro fortemente integrato tra professionisti dell ambito sociale, educativo, scolastico e sanitario; nella sperimentazione sono coinvolte le Istituzioni Scolastiche, le comunità educative, gli Enti gestori di servizi domiciliare, i professionisti dell AUSL, sia nella partecipazione al Gruppo di monitoraggio dell esperienza, sia nell attività di progettazione con le famiglie; Evidenziato che: la sperimentazione del modello di intervento P.I.P.P.I. assume un significato del tutto innovativo in quanto è un programma centrato sulla tipologia di famiglie che costituisce il target più specifico e più rilevante, anche dal punto di vista numerico, dei servizi di protezione e tutela. Il programma intende validare una metodologia di approccio intensiva volta a favorire l empowerment dei genitori e richiede l utilizzo di strumenti e approcci innovativi; tale programma si propone la finalità di individuare, sperimentare, monitorare, valutare e codificare un approccio intensivo, continuo, flessibile, ma allo stesso tempo strutturato, di presa in carico del nucleo familiare, capace di ridurre significativamente i rischi di allontanamento del bambino o del ragazzo dalla famiglia di origine e/o di rendere l allontanamento, quando necessario, un azione fortemente limitata nel tempo facilitando i processi di riunificazione familiare;

4 Rilevato che: P.I.P.P.I. prevede l'inclusione nel programma di 10 Famiglie Target, con bambini da 0-11 anni), per ogni ambito territoriale, a rischio psico-sociale con problematiche e bisogni diversi (povertà, esclusione dal mondo del lavoro, basso livello di istruzione, violenza...ecc.) che, se sostenute attraverso un adeguato ed integrato processo di empowerment, possono apprendere nuovi modi di essere genitori, di stare insieme e di gestire il loro quotidiano; il programma suddiviso in tre fasi di lavoro (Fase 1 Pre Implementazione fase 2 Implementazione fase 3 Post-implementazione) prevede nella fase 2- implementazione, l'attivazione contestuale di quattro dispositivi di azione (rivolti sia a bambini che a genitori) da realizzare con le famiglie target, accompagnate, in ogni fase del percorso, da un'attività di tutoraggio e coaching, in particolare. Verificate: 1. Educativa familiare: per l'individuazione di forme e modalità di recupero e di consolidamento della funzione educativa genitoriale; 2. Gruppi per genitori e bambini: per promuovere momenti di confronto e condivisione sulle questioni legate alla condizione di genitore; 3. Attività di raccordo tra scuola e servizi: per creare ed attivare una rete di scambio e per pensare azioni in un'ottica comune e condivisa; 4. Individuazione di famiglie di appoggio (sostegno sociale): per la ricerca, anche al di fuori del proprio nucleo familiare, di risorse finalizzate ad un concreto ed efficace sostegno della famiglia. Nell'ambito del dispositivo Gruppi per genitori e bambini si rende necessario sviluppare un percorso di progettazione e conduzione dei gruppi dei genitori, inclusi nel programma, finalizzato alla costruzione di momenti di confronto e di lettura delle difficoltà/problematiche familiari, che permettano a tali famiglie di analizzare e risolvere progressivamente i loro problemi, assumersi le proprie responsabilità, migliorare le competenze genitoriali, rafforzare le proprie reti di sostegno formale e informale. l'impossibilità dell'amministrazione a far fronte con proprie risorse professionali impegnate nelle attività istituzionali dell'ente ai sensi dell'art. 7. co. 6 lett b) del D.Lgs. 165/2001 la corrispondenza dell'oggetto della prestazione alle competenze attribuite al Comune dall'ordinamento, nonchè agli obiettivi specifici e determinati; la natura temporanea e altamente qualificata della prestazione in oggetto che richiede una professionalità adeguata e specifica competenza nel campo delle dinamiche relazionali intra-familiari e nella conduzione di gruppi; Dato atto che, ai sensi del vigente Regolamento comunale sull ordinamento generale degli uffici e dei servizi art. 2 c. 5 lett.b) Allegato 4 Affidamento di incarichi esterni, si ritiene di procedere, ad affidamento diretto di un incarico professionale per la realizzazione dell'intervento in argomento alla Dott.ssa Anna Bassoli in quanto: per la conduzione degli incontri è richiesta una professionalità con specifica esperienza nel campo delle dinamiche relazionali e del coordinamento di gruppi psico-educativi e di auto-aiuto;

5 la professionista oltre alla laurea specifica in Psicologia ha conseguito il diploma quinquennale di specializzazione in Psicoterapia ad indirizzo sistemico-relazionale; la professionista collabora da alcuni anni alla realizzazione di interventi a sostegno delle Politiche familiari del Comune; Visto il curriculum vitae della Dott.ssa Anna Bassoli depositato presso il Servizio Gestione e sviluppo del Personale (PG. n del 30/10/2014) ed allegato quale parte integrante del presente atto (Allegato B); e dato atto che la persona individuata è dotata delle necessarie competenze professionali e di specializzazione universitaria previste dall art. 7 co. 6 del D. Lgs. 165/2001 e s.m.i; Ritenuto quindi di procedere per le ragioni sopra esplicitate, ad affidare un incarico professionale alla Dr.ssa Anna Bassoli per la progettazione, attivazione e conduzione dei gruppi di genitori inclusi nel programma di intervento per la prevenzione all istituzionalizzazione P.I.P.P.I., co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, per il periodo marzo 2015 ottobre 2015, ai patti e condizioni di cui all allegato disciplinare di incarico (Allegato A), dalla stessa sottoscritto, provvedendo ad impegnare la spesa complessiva di 4.900,00 come da progetto presentato dall interessata (Allegato C); Dato atto che: le prestazioni richieste sono di natura temporanea ed altamente qualificata ai sensi dell art. 7 co. 6 lett c) del D.Lgs 165/2001, nell'ambito del finanziamento regionale per la sperimentazione del modello di intervento PIPPI, che prevede la realizzazione di interventi secondo le modalità, la tempistica, le azioni e la governance individuati nelle indicazioni definite dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; le prestazioni, di durata marzo ottobre 2015, avranno luogo presso il Centro diurno socio-riabilitiativo Busetti e/o le sedi dei Poli di Servizio sociale Territoriale. e avranno per oggetto la progettazione, attivazione e conduzione dei gruppi-genitori inclusi nel programma PIPPI, la partecipazione agli incontri di monitoraggio con le equipe multidisciplinari e la partecipazione agli incontri seminariali di auto-formazione finalizzati alla realizzazione del programma., nonché la raccolta della documentazione sull intero percorso; si è provveduto a verificare l insussistenza di situazioni, anche potenziali, di conflitto di interesse dell operatore (come da dichiarazione allegata Allegato D); l incarico in argomento rientra nel programma degli incarichi che sarà approvato unitamente alla deliberazione di Consiglio Comunale di approvazione del Bilancio di Previsione 2015; non rientra nei casi previsti dall art. 1 comma 173 della Legge 266/2005 e dalle circolari Corte dei Conti Sez. reg. di controllo per l'emilia Romagna n del 16/12/2008 e n del 16/3/2009 e pertanto il presente atto non deve essere trasmesso alla Corte dei Conti in quanto di importo complessivo inferiore ad 5.000,00; non si configura quale incarico di studio o consulenza, come dettagliato dalla Del. n.5/2005 della Sez.Unita della Corte dei Conti e pertanto non rientra nei vincoli di cui all'art. 6 D.L. 78/2010 convertito nella Legge n. 122 del e s.m.i; Visti: il Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267 ed in particolare gli artt 107, 151 comma 4 e 183; l art. 7 comma 6 del D. Lgs. 165/2001 e s.m.i.;

6 gli artt. 56 e 57 dello Statuto Comunale; il Regolamento sull ordinamento generale degli uffici e dei servizi ed in particolare l art. 14 Competenze e responsabilità dirigenziali e l allegato 4 Affidamento incarichi esterni ; l art. 32 del vigente Regolamento di Contabilità del Comune; gli artt. 39 e seguenti del vigente Regolamento comunale per la disciplina dei contratti; il Decreto Legislativo 23 giugno 2011 n.118, DPCM 28 dicembre 2011; la direttiva del Segretario/Direttore comunale n. PS 28/2014 del 8/4/2014 in materia di conferimenti di incarichi di collaborazione o consulenza in adempimento al disposto del D.Lgs n. 33/2013 in materia di obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni; DETERMINA 1. di affidare, per le motivazioni e con le finalità specificate in narrativa, un incarico professionale alla Dott.ssa Anna Bassoli in possesso della professionalità richiesta come da curriculum presentato (Allegato B), ai patti e condizioni di cui all allegato disciplinare sottoscritto dall incaricata (Allegato A), per il periodo marzo ottobre 2015, per lo svolgimento di attività progettuali nell ambito della sperimentazione del modello di intervento PIPPI (Programma di intervento per la prevenzione all'istituzionalizzazione) - Fase 2 Implementazione; 2. di accertare l entrata di ,00 (programma P.I.P.P.I.) al titolo 2 codice del piano dei conti integrato necessario per la definizione della transazione elementare ex art. 13 DPCM 28/12/ del Bilancio Pluriennale Esercizio 2015, al capitolo che nel PEG 2015 verrà iscritto in sede corrispondente al Cap Contributo progetto PIPPI minori - vegg. Cap/U U/30867/1 U/30868 del PEG 2014 (acc 2015/ ) Cod. prodotto 2015_PD_8504, Centro di costo 0134, cod. COGE BB; 3. di impegnare la spesa complessiva derivante dal presente atto pari ad 4.900,00 (non rilevante ai fini della competenza ambientale) con imputazione al cod. missione 12 cod. programma 01 titolo 1 codice del piano dei conti integrato necessario per la definizione della transazione elementare ex art. 13 DPCM 28/12/ del Bilancio Pluriennale Esercizio 2015, al capitolo che nel PEG 2015 verrà iscritto in sede corrispondente al capitolo 30867/1 Spesa incarichi professionali per progetto PIPPI Minori - Vegg. Cap/E 3541, del PEG 2014 (imp. 2015/ ) codice prodotto 2015_PD_8504, codice CO.GE GX, Centro di costo 0134; 4. di richiedere l assunzione della suddetta spesa, in attesa dell approvazione del Bilancio per l esercizio 2015, al fine di garantire la continuità gestionale e l operatività del Servizio proponente, tenuto presente che la spesa è interamente finanziata da contributo regionale; 5. di dare atto che l incarico in oggetto: rientra nel programma degli incarichi che sarà approvato unitamente alla deliberazione di Consiglio Comunale di approvazione del Bilancio di Previsione 2015; non viene trasmesso alla Corte dei Conti, ai sensi dell'art.1, comma 173 della L. 23/12/2005 n. 266 e delle circolari Corte dei Conti -Sez.reg.di controllo per l'emilia Romagna n del 16/12/2008 e n del 16/3/2009;

7 non si configura quale incarico di studio o consulenza, come dettagliato dalla Del.n.5/2005 della Sez.Unita della Corte dei Conti e pertanto non rientra nei vincoli di cui all'art. 6 D.L. 78/2010; non è soggetto a tracciabilità e CIG trattandosi di incarico conferito ex art 7 c. 6 del D.Lgs 165/2001 quindi contratto di lavoro autonomo e non contratto di appalto di servizi (cfr determinazione AVCP n 4 del 7 luglio 2011 punto 3.12); 6. di disporre l invio alla Ragioneria per le procedure di cui all art. 151 comma 4 del D.lgs. 18/8/2000 n LA DIRIGENTE Dr.ssa Elena Margherita Davoli CR/DDD004.doc