SAIDA S.P.A. A.U.A. PRESCRIZIONI

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1 SAIDA S.P.A. Comune di SARROCH (CA) - ex S.S. 195 km 18,9 A.U.A. AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE D.P.R. n. 59 del 13 marzo 2013 PRESCRIZIONI (Determinazione Dirigenziale n... del... Ufficio A.U.A - --Prescrizioni pag.: 1 di 6

2 PRESCRIZIONI per le emissioni in atmosfera ex art. 269 DEL D.LGS. N. 152/2006 Ai sensi dell'art. 269 del D.Lgs. 152/2006 sono autorizzate due cabine con relativi punti di emissione in atmosfera, una detta di sabbiatura/granigliatura (E1) e l'altra detta di verniciatura (E2), dentro le quali vengono svolte attività di carpenteria metallica effettuate dalla società SAIDA SPA. Di seguito si riportano le prescrizioni: 1. la data della messa in esercizio degli impianti dovrà essere comunicata, con un preavviso di almeno 15 giorni, naturali e consecutivi alla Provincia, al Comune e al Dipartimento provinciale dell ARPA Sardegna, competente per territorio. Salvo particolari caratteristiche tecniche dell'impianto, di cui il gestore dovrà dare evidenza, la messa a regime degli stessi non potrà superare 3 mesi dalla data di messa in esercizio. A decorrere dalla data di messa a regime, in un periodo continuativo di marcia controllata, dovranno essere effettuati i controlli analitici delle emissioni per ciascun punto di emissione attivato, ai fini del rispetto dei valori limite riportati nella tabella 1.. Entro i successivi 15 (quindici) giorni dalla loro effettuazione, i risultati, accompagnati dai certificati e le informazioni relative ai parametri di esercizio che regolano il processo di taratura della strumentazione analitica, individuati al successivo punto 4. della presente, dovranno essere trasmessi alla Provincia e al Dipartimento dell ARPA Sardegna competente per territorio. La campagna di monitoraggio deve essere concordata con l'arpa Sardegna; 2. qualora durante la messa in esercizio degli impianti si evidenziassero eventi tali da rendere necessaria una proroga rispetto al termine fissato per l'entrata a regime, la ditta è tenuta a comunicarlo tempestivamente, a mezzo di lettera raccomandata a. r. o P.E.C., alla Provincia, al Comune ed alla competente sezione provinciale di ARPA Sardegna, nella quale devono essere: 2.1 descritti gli eventi che hanno determinato la richiesta di proroga; 2.2 indicati il nuovo termine di messa a regime. La proroga si intende concessa qualora la Provincia non si esprima entro 20 giorni dal ricevimento della relativa richiesta; 3. il gestore è tenuto a effettuare il controllo analitico (autocontrolli) delle emissioni in atmosfera dei punti di emissione (camini) E1 (cabina di sabbiatura/granigliatura) ed E2 (cabina di verniciatura) con cadenza annuale. I risultati dovranno rispettare i limiti di emissione individuati nella tabella 1. ed essere inviati, in copia conforme all'originale, alla Provincia di Cagliari e all'arpas Dipartimento di Cagliari entro 30 giorni dalla loro effettuazione, corredati da una relazione tecnica firmata da tecnico abilitato e dai certificati e le informazioni relative ai parametri di esercizio che regolano il processo di taratura della strumentazione analitica, individuati al successivo punto 5. della presente. In detta relazione si dovranno altresì descrivere gli accorgimenti adottati per il contenimento delle emissioni e le operazioni di manutenzione effettuate sugli impianti, nonché le modalità di prelievo e di analisi e le condizioni di marcia dell'impianto al momento del prelievo/campionamento. La data di effettuazione degli autocontrolli deve essere comunicata agli Enti di cui sopra, con un preavviso di almeno quindici giorni; 4. per le polveri prodotte nella cabina di sabbiatura/granigliatura (E1), oltre alle polveri totali di cui alla Tabella 1. sotto riportata, dovranno essere ricercate le concentrazioni di quelle sostanze indicate al punto 3. composizione della scheda tecnica del prodotto utilizzato per la sabbiatura (graniglie abrasive in acciaio della Milgrandi), indicate nella tabella B, parte II, punto 2 di cui all'allegato I alla parte V del D.Lgs. 152/2006. I valori di emissione (Tabella 1.) per tali concentrazioni devono essere rispettati solo se le soglie di rilevanza delle emissioni sono raggiunte o superate Ufficio A.U.A - --Prescrizioni pag.: 2 di 6

3 Tabella 1. Punto di Emissione E1 (cabina di sabbiatura/granigliatura) E2 (cabina di verniciatura) Parametri da determinare Polveri totali * Sostanze inorganiche sotto forma di polvere Periodicità controlli annuale Soglia di rilevanza (espressa come flusso di massa) LIMITE 50 mg/nm 3 se il flusso di massa è pari o superiore a 0,5 kg/h il valore di emissione; 150 mg/nm 3 se il flusso di massa è pari o superiore alla soglia di rilevanza corrispondente a 0,1 kg/h ed è inferiore a 0,5 kg/h Valore di emissione (espresso come concentrazione) Classe II 5 g/h 1 mg/nm3 Classe III 25 g/h 5 mg/nm3 Polveri annuale 3 mg/nm3 C.O.V. (espresso come carbonio totale) annuale 50 mg/nm3 Riferimento normativo D. Lgs. 152/06 parte quinta Allegato I- parte II- punto 5. D. Lgs. 152/06 parte quinta Allegato I- parte II- punto 2. D. Lgs. 152/06 parte quinta Allegato I- parte III- punto48.2 D. Lgs. 152/06-parte quinta- Allegato I- parte III-punto 48.3 * Note alla TABELLA 1.: Ai fini del calcolo del flusso di massa e di concentrazione delle sostanze inorganiche sotto forma di polvere: in caso di presenza di più sostanze della stessa classe le quantità delle stesse devono essere sommate; in caso di presenza di più sostanze di classi diverse, alle quantità di sostanze della classe II devono essere sommate le quantità di sostanze della classe I e alle quantità di sostanze della classe III devono essere sommate le quantità di sostanze delle classi I e II; al fine del rispetto del limite di concentrazione, in caso di presenza di più sostanze delle classi I e II, ferme restando il limite stabilito per ciascuna, la concentrazione totale non deve superare il limite della classe II; in caso di presenza di più sostanze delle classi I, II e III, fermo restando il limite stabilito per ciascuna, la concentrazione totale non deve superare il limite della classe III. 5. i valori di emissione misurati, espressi come concentrazione, si riferiscono ad un'ora di funzionamento dell impianto nelle condizioni di esercizio più gravose. Ad ogni serie di misure effettuate, devono essere associate le informazioni relative ai parametri di esercizio che regolano il processo, indicando: a) il nome del laboratorio che emette il referto di Prova e la relazione Tecnica; b) il nome dello stabilimento presso cui è stato eseguito il controllo e il punto di emissione monitorato; c) il numero di prelievi eseguiti e la data e l ora di inizio e fine delle singole prove; d) i metodi di campionamento e analisi utilizzati per la determinazione di ogni singolo parametro; e) le condizioni di esercizio degli impianti o delle linee produttive al momento dei prelievi; f) i risultati delle singole prove; g) i parametri utili a caratterizzare l emissione (portata, sezione/diametro del condotto alla sezione Ufficio A.U.A - --Prescrizioni pag.: 3 di 6

4 di prelievo,temperatura media, umidità media, ossigeno medio, ecc.); h) la presenza di eventuali sistemi di abbattimento degli inquinanti; i) il confronto con il valore limite autorizzato; j) certificati di taratura della strumentazione analitica; 6. tutte le fasi di preparazione/lavorazione (sabbiatura) devono essere eseguite all'interno della cabina di sabbiatura/granigliatura con punto di emissione E1, la quale deve essere dotata di impianto di abbattimento idoneo per le polveri, soddisfacendo le migliori tecnologie disponibili e rispettando le norme tecniche di settore vigenti, tali da garantire i limiti di emissione della tabella 1.; 7. le fasi di applicazione, appassimento ed essiccazione di prodotti vernicianti, compresi i fondi e gli stucchi applicati a spruzzo, anche se riferite a ritocchi, devono essere eseguite all'interno della cabina di verniciatura, punto di emissione E2, la quale deve essere dotata di impianti di abbattimento delle polveri e dei COV, soddisfacendo le migliori tecnologie disponibili e rispettando le norme tecniche di settore vigenti, tali da garantire i limiti di emissione della tabella 1.; 8. l'esercizio e la manutenzione degli impianti devono essere tali da garantire, nelle normali condizioni di funzionamento, il rispetto dei limiti di emissione fissati nella tabella1.; 9. per i camini situati a distanza inferiore ai 10 metri da locali abitati, i loro sbocchi, ad andamento verticale, devono risultare più alti di almeno un metro rispetto al colmo dei tetti, ai parapetti ed a qualunque altro ostacolo. Per distanza compresa tra i 10 metri e i 50 metri da aperture di locali abitati devono risultare a quota non inferiore a quella del filo superiore dell'apertura più alta. Ove non sia possibile rispettare le distanze anzidette le bocche dei camini devono essere posizionate in modo tale da consentire una adeguata evacuazione e dispersione dei prodotti della combustione onde evitare la reimmissione degli stessi nell'edificio attraverso qualsiasi apertura o, laddove più restrittivo, attenersi al vigente Regolamento Edilizio Comunale e/o alle eventuali prescrizioni disposte dall'amministrazione comunale; 10. dovrà essere apposta su ogni camino presente nello stabilimento apposita targhetta inamovibile, riportante la numerazione del camino stesso; 11. la ditta, al fine di consentire i controlli di legge degli inquinanti emessi, dovrà prevedere per tutti i camini fori di prelievo secondo i criteri previsti dai manuali UNICHIM. Il foro di prelievo deve trovarsi possibilmente in tratti verticali 8 diametri a valle ed almeno 3 diametri a monte di qualsiasi ostacolo. Laddove non fosse possibile il rispetto della prescrizione, il posizionamento del foro di prelievo deve essere concordato con il Dipartimento Provinciale dell'arpa Sardegna. Per l'accesso ai punti di prelievo è necessaria l'installazione di un dispositivo stabile (scale, pensiline, ecc.) a norma di legge o, in alternativa di un dispositivo mobile di immediato utilizzo sempre a norma di legge. Le zone di accesso ai camini dovranno essere tenute sgombre. Tale adeguamento dovrà avvenire entro e non oltre sei mesi dalla data di rilascio dell'autorizzazione; 12. devono essere utilizzare i metodi di misura (UNI EN :2003 per polveri, UNI EN 13526:2002 per Carbonio Organico Totale). I metodi di analisi prescritti per gli impianti restano validi fino all'emanazione del decreto che aggiornerà l'allegato I alla parte quinta del D. Lgs. 152/06. La valutazione della conformità dei valori misurati ai valori limite di emissione di tabella 5 deve essere eseguita secondo i criteri riportati in Allegato VI alla parte quinta del D. Lgs. 152/06. Metodi diversi di campionamento ed analisi che la Ditta intendesse adottare dovranno essere preventivamente proposti e concordati con il locale Dipartimento Provinciale A.R.P.A. Sardegna; 13. la Ditta dovrà dotarsi di: un registro relativo ai casi di interruzione del normale funzionamento degli impianti di abbattimento (manutenzione ordinaria e straordinaria, guasti, malfunzionamenti, interruzioni dell impianto produttivo, sostituzione filtri), qualora presenti, secondo il modello previsto dall appendice 2 dell Allegato VI alla parte V del D. Lgs. 152/2006; tale registro dovrà essere compilato tempestivamente, riportando tutti i dati necessari per la verifica del corretto svolgimento delle manutenzioni dei sistemi di abbattimento in esame; 14. ai sensi del comma 14 dell art. 271 del D. Lgs. 152/06 e s.m.i, se si verifica un anomalia o un guasto tale da non permettere il rispetto dei valori limite di emissione, l autorità competente (Provincia) informata entro le otto ore successive può disporre la riduzione o la cessazione delle attività o altre prescrizioni, fermo restando l obbligo del gestore di procedere al ripristino funzionale dell impianto Ufficio A.U.A - --Prescrizioni pag.: 4 di 6

5 nel più breve tempo possibile; 15. per la valutazione della conformità dei valori misurati ai valori limite indicati nelle presenti prescrizioni, la Ditta dovrà rispettare quanto previsto dall Allegato VI alla parte V del D. Lgs. 152/2006 e dai commi 17, 18, 19 e 20 dell art. 271; in particolare tutte le misure in discontinuo per il controllo del rispetto dei limiti autorizzati devono essere effettuate secondo quanto riportato nell'allegato VI punto 2.3 del D. Lgs. 152/06 e s.m.i.; 16. nelle attività che implicano l utilizzo di prodotti vernicianti è da privilegiare l utilizzo di vernici a base acquosa (si intendono prodotti la cui viscosità è regolata mediante l uso di acqua) o vernici a base solvente con alta percentuale di materia solida. E fatto obbligo l utilizzo di pitture, vernici e prodotti pronti all uso conformi a quanto previsto dal D.M. 27 marzo 2006 n. 161 e successive modifiche; 17. qualora venga superata la soglia di consumo di solventi di 500 Kg/anno, deve essere presentato il piano di gestione dei solventi di cui all'allegato III parte V del D. Lgs 152/06; 18. i prodotti vernicianti utilizzati devono essere conformi, per il contenuto massimo di COV, ai valori limite del D.Lgs. 27 marzo 2006 n. 161; 19. le fasi di lavorazione (carteggiatura, levigatura, ecc.) le fasi di applicazione, appassimento ed essiccazione di prodotti vernicianti, compresi i fondi e gli stucchi applicati a spruzzo, anche se riferite a ritocchi, devono essere eseguite nella cabina di verniciatura; 20. le operazioni di manutenzione degli impianti di abbattimento degli inquinanti e la frequenza di sostituzione dei filtri dovranno essere svolti secondo le modalità e tempistiche riportate nella scheda tecnica del costruttore delle cabine di verniciatura; 21. il lavaggio degli attrezzi con solventi organici deve essere svolto in modo tale da permettere di raccogliere il solvente utilizzato ai fini dello smaltimento o dell'eventuale recupero; 22. il consumo annuo dei prodotti vernicianti e di solventi organici volatili (contenuti in tutti i prodotti vernicianti utilizzati, nei diluenti per la diluizione dei prodotti e utilizzati nelle operazioni di pulizia e lavaggio degli impianti e delle apparecchiature) deve essere registrato in duplice copia secondo il Modello 2. Una copia sarà tenuta nello stabilimento allegata al registro di manutenzione, mentre la seconda copia dovrà essere inoltrata ogni anno alla Provincia di Cagliari Settore Ecologia e Polizia Provinciale via Cadello 9b Cagliari, entro il 31 gennaio dell'anno successivo al rilascio dell'autorizzazione ovvero con i dati riferiti al 31 dicembre dell'anno precedente. La stessa procedura deve essere applicata alle schede tecniche e di sicurezza aggiornate dei prodotti utilizzati; Modello 2. Prodotto a) Prodotti preparatori e di pulizia b) Stucchi/mastici c) Primer Funzione Prodotti preparatori Predetergent i Tutte Surfaces/fill er e primer universali per metalli Wash primer d) Finiture Tutte e)finiture speciali Tutte Fornitore Prodotto Quantità annua * %RS ** % COV * La percentuale di residuo solido( % R.S.) si ricava dalle schede tecniche. ** Percentuale di composti organici volatici (% COV) Firma responsabile impianto Ufficio A.U.A - --Prescrizioni pag.: 5 di 6

6 23. i giorni di funzionamento degli impianti di verniciatura, appassimento, essiccazione e lavaggio attrezzature, i consumi dei prodotti vernicianti e diluenti (compresi i prodotti per il lavaggio) utilizzati, la frequenza di manutenzione dei sistemi di abbattimento degli inquinanti, nonché la sostituzione dei supporti filtranti, devono essere annotati con frequenza mensile, su apposito registri. Data Indicatori di attività Quantità kg/mese Prodotto verniciante Diluente Solvente (per sgrassaggio e lavaggio) Catalizzatori Interventi di manutenzione degli impianti d abbattimento Tipo impianto Data sostituzione filtro Quantitativi sostituiti 24. l impresa è tenuta a conservare nello stabilimento, a disposizione delle Autorità preposte al controllo, copia dell autorizzazione con relativa documentazione, ovvero il progetto approvato in sede di autorizzazione comprensivo di relazione tecnica, di schede di sicurezza delle materie prime utilizzate, di schede tecniche degli impianti d abbattimento e delle fatture di acquisto delle materie prime. Queste ultime per un periodo di anni cinque dalla data di acquisto. PRESCRIZIONI per impatto acustico di cui alla legge n. 447 del 20 ottobre 1995 In fase di esercizio lo stabilimento deve rispettare quanto previsto dal Piano Comunale con particolare riferimento ai limiti di emissione Ufficio A.U.A - --Prescrizioni pag.: 6 di 6

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