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1 Rassegna stampa Sabato, 14/02/2015 Pagina 1/35

2 Indice Pensplan e Regione, serate informative sulla scelta per il Tfr (Alto Adige - 14/02/ Itas)... 3 L'avvertimento di Pensplan «Il Tfr in busta paga fa perdere rendimento Tassazione più alta» (Corriere del Trentino - 14/02/ Itas)... 4 Plotegher: «Il Tfr in busta paga? È un errore» (Corriere dell'alto Adige - 14/02/ Itas)... 5 Tfr in busta paga, partono gli incontri di Pensplan (Trentino - 14/02/ Itas)... 6 Provincia, piccoli aumenti e tagli «Ma gli investimenti crescono» (Corriere del Veneto ed. Vicenza 14/02/ Assicurazioni)... 8 Provincia, rincari RcAuto per nuove opere (Il Giornale di Vicenza - 14/02/ Assicurazioni) Fondi pensione, fisco soft (Italia Oggi - 14/02/ Assicurazioni) L'ibrido che vi fa ricchi (MilanoFinanza - 14/02/ Assicurazioni) La pensione cerchi un posto al sole (MilanoFinanza - 14/02/ Assicurazioni) È Calabro il nuovo direttore della Cassa di risparmio (Alto Adige - 14/02/ Partner) A Calabro la direzione della Cassa di risparmio (Alto Adige - 14/02/ Partner) SPARKASSE HA SCELTO IL DIRETTORE (Corriere dell'alto Adige - 14/02/ Partner) Carispa, il cda ha scelto il direttore (Corriere dell'alto Adige - 14/02/ Partner) Sparkasse auf dem Podium (Die Neue Südtiroler Tageszeitung - 14/02/ Partner) Sparkasse hat neuen Generaldirektor (Dolomiten - 14/02/ Partner) Die Sparkasse hat einen neuen Chef (Dolomiten - 14/02/ Partner) Begeistertes Publikum (Dolomiten - 14/02/ Partner) Ein Drittel der Einwohner beim AVS (Dolomiten - 14/02/ Partner) Rurali: soci «limitati» da Bankitalia (L'Adige - 14/02/ Partner) Itas, sconfitta indolore Atomat nuovo arrivo (Il Gazzettino ed.udine - 14/02/ Itas Sport) Terza Divisione Under16 Poker in testa (La Tribuna di Treviso - 14/02/ Itas Sport) Pagina 2/35

3 Data: 14/02/2015 Fonte: Alto Adige Pagina: 10 Categoria: Itas Pensplan e Regione, serate informative sulla scelta per il Tfr Da marzo i dipendenti del settore privato potranno decidere di ricevere il proprio Tfr mensilmente in busta paga, anziché lasciarlo in azienda o destinarlo a un fondo pensione. Le simulazioni dimostrano che versare il proprio Tfr in una forma di previdenza complementare resta lasoluzione economicamente più vantaggiosa. Per permettere ai cittadini di effettuare una scelta consapevole delle alternative possibili, pensplan Centrum e l'assessorato regionale alla previdenza organizzano una serie di serate informative a Merano (bilingue), 24 febbraio ore 18.30, Merano Arte, via Portici 163; a Bolzano (lingua italiana), il 26 febbraio ore 19, Sala Azzurra dell'istituto Rainerum, via Carducci 7; a Bressanone (bilingue), il 9 marzo ore 18.30, Sala Mantova del Forum Bressanone, via Roma 9, a Bolzano (lingua tedesca), I' 11 marzo ore 19, Sala Azzurra dell'istituto Rainerum, via Carducci 7. Pensplan e Regione, serate informative sulla scelta per il Tfr Da marzo i dipendenti del settore privato potranno decidere di ricevere il proprio Tfr mensilmente in busta paga, anziché lasciarlo in azienda o destinarlo a un fondo pensione. Le simulazioni dimostrano che versare il proprio Tfr in una forma di previdenza complementare resta la soluzione economicamente più vantaggiosa. Per permettere ai cittadini di effettuare una scelta consapevole delle alternative possibili, Pensplan Centrum e l assessorato regionale alla previdenza organizzano una serie di serate informative a Merano (bilingue), 24 febbraio ore 18.30, Merano Arte, via Portici 163; a Bolzano (lingua italiana), il 26 febbraio ore 19, Sala Azzurra dell Istituto Rainerum, via Carducci 7; a Bressanone (bilingue), il 9 marzo ore 18.30, Sala Mantova del Forum Bressanone, via Roma 9, a Bolzano (lingua tedesca), l 11 marzo ore 19, Sala Azzurra dell Istituto Rainerum, via Carducci 7. Pagina 3/35

4 Data: 14/02/2015 Fonte: Corriere del Trentino Pagina: 11 Categoria: Itas Previdenza complementare L'avvertimento di Pensplan «Il Tfr in busta paga fa perdere rendimento Tassazione più alta» Trento II Tfr in busta paga non conviene, secondo pensplan. Laura Costa, presidente di pensplan Centrum spiega: «Abbiamo calcolato che un lavoratore con un reddito lordo annuo di euro che sceglie di farsi erogare il Tfr in busta paga perderà in 3 anni oltre 800 euro rispetto alla scelta di versarlo in un fondo pensione complementare, mentre perderà circa 170 euro se deciderà di lasciarlo in azienda». Differente la tassazione: «Il Tfr in busta paga è sottoposto a una tassazione pari al 23%; se lasciato in azienda del 23,38%; mentre se versato a un fondo pensione la tassazione, una volta in pensione, sarà solo al 9%». Per approfondire la materia è in programma una serie di incontri in Trentino. A Trento il ig febbraio alle 20.30, sala di rappresentanza del Consiglio regionale (Piazza Dante). A Rovereto il 2 marzo alle 20.30, sala convegni del Museo Civico, Borgo Santa Caterina 41. A Cles, il 16 marzo alle ore 20.30, sala polifunzionale della Cassa rurale di Tuenno-Val di Non, via Marconi 58. Intanto dal 16 al 27 febbraio i lavoratori altoatesini voteranno i loro delegati in Laborfonds. I nomi già concordati: presidenza al sindacalista trentino Gianni Tornasi (Uil), vice l'industriale altoatesino Thomas Ausserhofer. RIPRODUZIONE RISERVATA Previdenza complementare L avvertimento di Pensplan «Il Tfr in busta paga fa perdere rendimento Tassazione più alta» Il Tfr in busta paga non conviene, secondo Pensplan. Laura Costa, presidente di Pensplan Centrum spiega: «Abbiamo calcolato che un lavoratore con un reddito lordo annuo di euro che sceglie di farsi erogare il Tfr in busta paga perderà in 3 anni oltre 800 euro rispetto alla scelta di versarlo in un fondo pensione complementare, mentre perderà circa 170 euro se deciderà di lasciarlo in azienda». Differente la tassazione: «Il Tfr in busta paga è sottoposto a una tassazione pari al 23%; se lasciato in azienda del 23,38%; mentre se versato a un fondo pensione la tassazione, una volta in pensione, sarà solo al 9%». Per approfondire la materia è in programma una serie di incontri in Trentino. A Trento il 19 febbraio alle 20.30, sala di rappresentanza del Consiglio regionale (Piazza Dante). A Rovereto il 2 marzo alle 20.30, sala convegni del Museo Civico, Borgo Santa Caterina 41. A Cles, il 16 marzo alle ore 20.30, sala polifunzionale della Cassa rurale di Tuenno-Val di Non, via Marconi 58. Intanto dal 16 al 27 febbraio i lavoratori altoatesini voteranno i loro delegati in Laborfonds. I nomi già concordati: presidenza al sindacalista trentino Gianni Tomasi (Uil), vice l industriale altoatesino Thomas Ausserhofer. TRENTO. a. RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 4/35

5 Data: 14/02/2015 Fonte: Corriere dell'alto Adige Pagina: 11 Categoria: Itas Campagna informativa Pensplan Plotegher: «Il Tfr in busta paga? È un errore» Bolzano Da marzo i dipendenti del settore privato potranno decidere di ricevere il Tfr mensilmente in busta paga, anziché lasciarlo in azienda 0 destinarlo a un fondo pensione. Parte la campagna informativa di pensplan. «Le simulazioni dimostrano che versare il Tfr alla previdenza complementare è la soluzione economicamente più vantaggiosa, spiega pensplan Centrum che, con l'assessorato regionale alla previdenza, organizzano serate informative: giovedì 19 alle a Trento, il 2 marzo marzo a Rovereto, il 16 a Cles; il 24 febbraio a Merano (Merano Arte ore 18.30), il 26 a Bolzano (Rainerum ore 19), il 9 marzo a Bressanone (Forum ore 18.30), l'ii marzo a Bolzano (Rainerum, ore 19, in tedesco) «Il consiglio che mi sento di condividere è di ponderare se vi sia la reale necessità di ricevere il Tfr in busta paga - dice l'assessora regionale Violetta Plotegher - anche perché la scelta sarà irrevocabile fino al 2018 e può incidere sulle risorse disponibili una volta in pensione». RIPRODUZIONE RISERVATA Campagna informativa Pensplan Plotegher: «Il Tfr in busta paga? È un errore» BOLZANO Da marzo i dipendenti del settore privato potranno decidere di ricevere il Tfr mensilmente in busta paga, anziché lasciarlo in azienda o destinarlo a un fondo pensione. Parte la campagna informativa di Pensplan. «Le simulazioni dimostrano che versare il Tfr alla previdenza complementare è la soluzione economicamente più vantaggiosa, spiega Pensplan Centrum che, con l assessorato regionale alla previdenza, organizzano serate informative: giovedì 19 alle a Trento, il 2 marzo marzo a Rovereto, il 16 a Cles; il 24 febbraio a Merano (Merano Arte ore 18.30), il 26 a Bolzano (Rainerum ore 19), il 9 marzo a Bressanone (Forum ore 18.30), l 11 marzo a Bolzano (Rainerum, ore 19, in tedesco) «Il consiglio che mi sento di condividere è di ponderare se vi sia la reale necessità di ricevere il Tfr in busta paga dice l assessora regionale Violetta Plotegher anche perché la scelta sarà irrevocabile fino al 2018 e può incidere sulle risorse disponibili una volta in pensione». RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 5/35

6 Data: 14/02/2015 Fonte: Trentino Pagina: 25 Categoria: Itas PREVIDENZA Tfr in busta paga, partono gli incontri di Pensplan Da marzo i dipendenti del settore privato potranno decidere di ricevere il proprio Tfr mensilmente in busta paga, anziché lasciarlo in azienda o destinarlo a un fondo pensione. Le simulazioni - secondo pensplan, l'istituto regionale che sul tema nei giorni scorsi ha organizzato una conferenza stampa - dimostrano che versare il proprio Trf in una forma di previdenza complementare resta la soluzione economicamente più vantaggiosa. Per permettere ai cittadini di effettuare una scelta consapevole delle alternative possibili, pensplan Centrum e l'assessorato regionale alla previdenza organizzano una serie di serate informative a Trento, Bolzano, Rovereto, Merano, Bressanone e Cles. "Scegliere un uovo oggi o la gallina domani?" questo l'interrogativo a cui l'istituto vuole dare una risposta nel corso degli incontri pubblici. Ecco il calendario: Trento, giovedì 19 febbraio ore 20 e 30, sala di Rappresentanza del Consiglio Regionale, Piazza Dante 16; Rovereto, lunedì 2 marzo, ore 20 e 30, sala convegni del Museo Civico, Borgo Santa Caterina 41; Cles, lunedì 16 marzo ore 20 e 30, Sala Polifunzionale della Cassa Rurale di Tuenno-Val di Non, via Marconi 58. Alle serate saranno presenti l'assessora regionale alla previdenza complementare Violetta Plotegher, la Presidente di pensplan Centrum Laura Costa, il Consigliere di amministrazione di pensplan Centrum Rainer Steger ed esperti pensplan Centrum in materia di previdenza. «Il consiglio che mi sento di condividere con i lavoratori e le lavoratrici interessati è di ponderare attentamente se vi sia la reale necessità di ricevere il Tfr in busta paga» suggerisce l'assessora regionale alla previdenza Violetta Plotegher. «Anche perché la scelta, una volta effettuata, sarà irrevocabile per tre anni, fino al 2018 e può incidere pesantemente sulle risorse economiche disponibili una volta in pensione». Pagina 6/35

7 Data: 14/02/2015 Fonte: Trentino Pagina: 25 Categoria: Itas magra Tfr in busta paga, partono gli incontri di Pensplan trentini previdenza TRENTO Da marzo i dipendenti del settore privato potranno decidere di ricevere il proprio Tfr mensilmente in busta paga, anziché lasciarlo in azienda o destinarlo a un fondo pensione. Le simulazioni - secondo Pensplan, l istituto regionale che sul tema nei giorni scorsi ha organizzato una conferenza stampa - dimostrano che versare il proprio Trf in una forma di previdenza complementare resta la soluzione economicamente più vantaggiosa. Per permettere ai cittadini di effettuare una scelta consapevole delle alternative possibili, Pensplan Centrum e l Assessorato regionale alla previdenza organizzano una serie di serate informative a Trento, Bolzano, Rovereto, Merano, Bressanone e Cles. Scegliere un uovo oggi o la gallina domani? questo l interrogativo a cui l istituto vuole dare una risposta nel corso degli incontri pubblici. Ecco il calendario: Trento, giovedì 19 febbraio ore 20 e 30, sala di Rappresentanza del Consiglio Regionale, Piazza Dante 16; Rovereto, lunedì 2 marzo, ore 20 e 30, sala convegni del Museo Civico, Borgo Santa Caterina 41; Cles, lunedì 16 marzo ore 20 e 30, Sala Polifunzionale della Cassa Rurale di Tuenno-Val di Non, Violetta Plotegher via Marconi 58. Alle serate saranno presenti l assessora regionale alla previdenza complementare Violetta Plotegher, la Presidente di Pensplan Centrum Laura Costa, il Consigliere di amministrazione di Pensplan Centrum Rainer Steger ed esperti Pensplan Centrum in materia di previdenza. «Il consiglio che mi sento di condividere con i lavoratori e le lavoratrici interessati è di ponderare attentamente se vi sia la reale necessità di ricevere il Tfr in busta paga» suggerisce l Assessora regionale alla previdenza Violetta Plotegher. «Anche perché la scelta, una volta effettuata, sarà irrevocabile per tre anni, fino al 2018 e può incidere pesantemente sulle risorse economiche disponibili una volta in pensione». Pagina 7/35

8 Data: 14/02/2015 Fonte: Corriere del Veneto ed. Vicenza Pagina: 9 Categoria: Assicurazioni Provincia, piccoli aumenti e tagli «Ma gli investimenti crescono» Vicenza Un'iniezione di 15 milioni di euro per far partire lavori di manutenzione nelle scuole e nelle strade, per riparare frane, dare fiato al progetto dell'impianto sportivo di Schio e alla ristrutturazione degli impianti sciistici nell'altopiano di Asiago. Il bilancio di previsione della Provincia (nuova versione), che passerà giovedì al vaglio dell'assemblea dei sindaci e del consiglio, riserva delle sorprese. «Con quasi 87omila abitanti, 62 istituti scolastici superiori e chilometri di strada, dovremmo cambiare etichetta e parlare di Area Vasta - spiega il presidente Achille Variati - Ci è stato chiesto di dimagrire forzatamente, io credo che un dimagrimento sia opportuno ma senza dover morire: dal 2011 al 2014 la Provincia di Vicenza ha avuto tagli per 21 milioni di euro e nel 2015 ne è previsto uno ulteriore del 2015». Ad oggi è certo un prelievo di 10 milioni da parte dello Stato, mentre gli altri 14 milioni sono ancora nel limbo dei decreti. «Il taglio alle Province è di un miliardo di euro - continua Variati - speriamo sia basato sui costi standard». Adesso si fanno i conti inserendo le spese per il personale e per tutti i servizi (in attesa di sapere dove finiranno alcuni, come i centri per l'impiego e la polizia provinciale) sottraendoli alle entrate. Allineandosi alle altre Province venete, Palazzo Nievo ha deciso di alzare dal 12 al 16 per cento l'aliquota dell'rc auto. I tributi porteranno circa 5 milioni di euro in più che, sommati ai 10 milioni della vendita dell'impianto a biomasse di Asiago, permetteranno di avere 15 milioni da spendere, aumentando gli investimenti dai 4,94 milioni del 2014 ai 19,6g nel «Garantiamo la spesa per tutto il personale e investiamo - conferma il presidente - anche se siamo stretti tra due forze: lo Stato che preleva e la Regione che delega, ma diminuisce i contributi. Chiediamo ai candidati alla guida del Veneto di dirci che impegni prendono». Tra gli interventi, i maggiori sono all'istituto Ceccato di Montecchio, sulla strada della Vena a Tonezza e sulla frana Fantoni di Recoaro, oltre a fondi da utilizzare in varie situazioni. A questo si uniscono contributi per 6 milioni di euro a Schio (palestra per il campus) e ad Asiago (impianti sciistici), che dipendono anche da altri finanziamenti. Oltre a ìoomila euro per il restauro del Ponte di Bassano. Nel contempo, però, si impone un taglio di un milione 0 a Vi.Abilità, la partecipata che cura le strade provinciali, senza toccarne i servizi. Si spera, infine, arrivi qualche entrata dalle alienazioni: sono previsti 14,5 milioni di euro, ma si sa già che sarà difficile vendere due dei fabbricati in lizza: l'ex Apa e l'ex Siamic nel capoluogo. Intanto, Vicenza è stata inserita tra le venti Province da «testare», per capire come far quadrare i conti dell'ente appena riformato. Pagina 8/35

9 Data: 14/02/2015 Fonte: Corriere del Veneto ed. Vicenza Pagina: 9 Categoria: Assicurazioni Palazzo Nievo di Elfrida Ragazzo Un iniezione di 15 milioni di euro per far partire lavori di manutenzione nelle scuole e nelle strade, per riparare frane, dare fiato al progetto dell impianto sportivo di Schio e alla ristrutturazione degli impianti sciistici nell Altopiano di Asiago. Il bilancio di previsione della Provincia (nuova versione), che passerà giovedì al vaglio dell assemblea dei sindaci e del consiglio, riserva delle sorprese. «Con quasi 870mila abitanti, 62 istituti scolastici superiori e chilometri di strada, dovremmo cambiare etichetta e parlare di Area Vasta spiega il presidente Achille Variati Ci è stato chiesto di dimagrire forzatamente, io credo che un dimagrimento sia opportuno ma senza dover morire: dal 2011 al 2014 la Provincia di Vicenza ha avuto tagli per 21 milioni di euro e nel 2015 ne è previsto uno ulteriore del 2015». Ad oggi è certo un prelievo di 10 milioni da parte dello Stato, VICENZA Provincia, piccoli aumenti e tagli «Ma gli investimenti crescono» mentre gli altri 14 milioni sono ancora nel limbo dei decreti. «Il taglio alle Province è di un miliardo di euro continua Variati speriamo sia basato sui costi standard». Adesso si fanno i conti inserendo le spese per il personale e per tutti i servizi (in attesa di sapere dove finiranno alcuni, come i centri per l impiego e la polizia provinciale) sottraendoli alle entrate. Allineandosi alle altre Province venete, Palazzo Nievo ha deciso di alzare dal 12 al 16 per cento l aliquota dell Rc auto. I tributi porteranno circa 5 mi- lioni di euro in più che, sommati ai 10 milioni della vendita dell impianto a biomasse di Asiago, permetteranno di avere 15 milioni da spendere, aumentando gli investimenti dai 4,94 milioni del 2014 ai 19,69 nel «Garantiamo la spesa per Presidente Achille Variati guida la Provincia L iniziativa Centro anti-violenza, nuova raccolta fondi per evitare la chiusura VICENZA (g.t.) Dopo i mercatini natalizi e gli spettacoli teatrali, l associazione «Donna chiama donna» organizza una nuova iniziativa per raccogliere fondi a sostegno del Ceav, il centro anti violenza del Comune di Vicenza. Si terrà sabato 21 febbraio il dibattito (con colletta) dal titolo «Le porte del coraggio. Donne contro la violenza attraverso il dialogo, la testimonianza, l aiuto, la forza di reagire» al palazzo delle Opere sociali in piazza Duomo dalle 17. A confronto l avvocato penalista Alessia Sorgato, autrice del libro «Giù le mani dalle donne» e impegnata e legale del centro antiviolenza milanese Soccorso Rosa, Everardo Dal Maso, consigliere delegato alla Pari opportunità del Comune di Vicenza, e la presidente di «Donna chiama donna», Laura Zanichelli. Il centro anti violenza, aperto nell aprile del 2012 dal Comune e gestito dall associazione, è in difficoltà economiche. La convenzione che lega Comune e associazione durerà fino a giugno e può contare su uno stanziamento di circa 40 mila euro, fra contributi della Regione e del Comune: ne servirebbero almeno 70 mila. Oltre alle raccolte di fondi, si chiedono sacrifici al personale, fatto di assistenti sociali, psicologi e mediatori culturali, pagato solo per una parte del lavoro prestato. «Stiamo partecipando a bandi comunali e regionali per ottenere ulteriori finanziamenti spiega Zanichelli Sempre più persone si rivolgono al Ceav: in tre anni più di 500 contatti e più di 300 persone seguite, spesso casi difficili, donne che necessitano di un accompagnamento duraturo nel tempo. Per questo c è bisogno dell aiuto di tutti». RIPRODUZIONE RISERVATA tutto il personale e investiamo conferma il presidente anche se siamo stretti tra due forze: lo Stato che preleva e la Regione che delega, ma diminuisce i contributi. Chiediamo ai candidati alla guida del Veneto di dirci che impegni prendono». Tra gli interventi, i maggiori sono all istituto Ceccato di Montecchio, sulla strada della Vena a Tonezza e sulla frana Fantoni di Recoaro, oltre a fondi da utilizzare in varie situazioni. A questo si uniscono contributi per 6 milioni di euro a Schio (palestra per il campus) e ad Asiago (impianti sciistici), che dipendono anche da altri finanziamenti. Oltre a 100mila euro per il restauro del Ponte di Bassano. Nel contempo, però, si impone un taglio di un milione o a Vi.Abilità, la partecipata che cura le strade provinciali, senza toccarne i servizi. Si spera, infine, arrivi qualche entrata dalle alienazioni: sono previsti 14,5 milioni di euro, ma si sa già che sarà difficile vendere due dei fabbricati in lizza: l ex Apa e l ex Siamic nel capoluogo. Intanto, Vicenza è stata inserita tra le venti Province da «testare», per capire come far quadrare i conti dell ente appena riformato. RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 9/35

10 Data: 14/02/2015 Fonte: Il Giornale di Vicenza Pagina: 14 Categoria: Assicurazioni IL BILANCIO. La manovra 2015 fa fronte ai tagli dallo Stato e dalla Regione: l'aliquota cresce del 3,5% e comporta aumenti dai 10 ai 15 euro per polizze fino a 500 euro Provincia, rincari RcAuto per nuove opere L'extra gettito di 5 milioni apre a investimenti su strade e scuole Da Variati ultimatum a Vi. Abilità «Dieta da un milione in un mese» La polizza rcauto dei vicentini quest'anno costerà un po' di più: il 3,5% in più, con rincari dai 9 ai 14 euro per assicurazioni tra i 300 e i 500 euro all'anno. D'altra parte, gli automobilisti torneranno a vedere sulle strade provinciali quei cantieri che erano in via d'estinzione più dei panda: un ritorno agli investimenti, 15 milioni in più rispetto all'asfittico 2014, che toccheranno anche scuole e opere di difesa del suolo. Sono i due volti del bilancio di previsione 2015 di una Provincia messa alle corde da una raffica di tagli. «Siamo compressi tra due forze, lo Stato e la Regione, che per il nostro bilancio non sono positive», spiega il presidente Achille Variati. Per il quale già scrivere «un bilancio che garantisce lo stipendio al personale e i servizi ai cittadini» è un traguardo. I PALETTI E LE ENTRATE. Variati, che illustra i conti dell'ente attorniato da alcuni dei consiglieri provinciali (Beraldin, Orsi, Marangon, Tosetto, Dalla Costa, Montagna, Gasparini), parte dalla "cornice" : i tagli imposti, il personale, le funzioni da esercitare, i servizi da erogare. Paletti strettissimi entro cui muovere le leve finanziarie. Solo quest'anno, la dieta imposta dallo Stato è di 24 milioni di euro, che seguono i 21 milioni "sfilati" tra il 2011 e il I dipendenti della Provincia sono scesi dai 475 del 2006 ai 363 di oggi, con una spesa ridotta da oltre 19 milioni a 15. «Ma lo Stato - ricorda Variati - c'impone di ridurla ancora del 50 per cento». Non solo. L'ente, oltre alle funzioni fondamentali, esercita ancora quelle delegate (tra cui lavoro, turismo, cultura, agricoltura, protezione civile) dalla Regione, che però contribuisce solo per 2,5 milioni sui 7,3 di spesa totale: «E noi dobbiamo mettere gli altri 4,8 milioni», spiega Variati, che ora però si aspetta «che i candidati alla Regione, da Zaia a Moretti, ci dicano come intendono risolvere questo problema». Il corollario è che il destino di 39 poliziotti provinciali e di 59 addetti dei centri per l'impiego è ancora un rebus. Ma al momento il bilancio di previsione è redatto per garantire lo stipendio a tutti. «E per non abbassare il livello dei servizi, compresi quelli per i disabili sensoriali, e anzi, per aumentare gli investimenti». Come? Con un ritocco tariffario. Se due leve fiscali restano invariate, Ipt e tassa rifiuti, la terza aliquota rcauto - sale del 3,5%, il massimo previsto, e arriva al 16%, «che è l'aliquota di tutte le altre Province venete tranne Treviso». I rincari reali sono nella misura indicata all'inizio, ma così l'ente prevede un gettito di circa 5 milioni. SPESE E INVESTIMENTI.Se le entrate tributarie salgono da 52,2 a 56 milioni, la spesa corrente continua a scendere, ora a 78 milioni. Torna invece a crescere, ed è una buona notizia, la voce investimenti: da 4,94 a 19,69 milioni. «Il raggio di luce arriva dall'altopiano», sottolinea il presidente, «dai 10 milioni della cessione di Vi. Energia» che gestisce la centrale a biomasse del Turcio. «Non facciamo nuovi debiti, ma investiamo solo con i proventi delle alienazioni: alcune sono indicate ma di difficile realizzazione, come l'ex Siamic e l'area ex Apa a Vicenza». Pagina 10/35

11 Data: 14/02/2015 Fonte: Il Giornale di Vicenza Pagina: 14 Categoria: Assicurazioni ILBILANCIO. Lamanovra 2015fafronte aitaglidallostatoe dallaregione:l aliquota crescedel 3,5% ecomporta aumentidai 10ai15 euro perpolizzefino a500euro Provincia, rincarircautopernuoveopere L extragettito di5milioniapre ainvestimenti sustradeescuole DaVariati ultimatumavi.abilità «Dietada un milioneinun mese» Marco Scorzato La polizza RcAuto dei vicentini quest anno costerà un po di più: il 3,5% in più, con rincari dai 9 ai 14 euro per assicurazioni tra i 300 e i 500 euro all anno. D altra parte, gli automobilisti torneranno a vedere sulle strade provinciali quei cantieri che erano in via d estinzione più dei panda: un ritorno agli investimenti, 15 milioni in più rispetto all asfittico 2014, che toccheranno anche scuole e opere di difesa del suolo. Sono i due volti del bilancio di previsione 2015 di una Provincia messa alle corde da una raffica di tagli. «Siamo compressi tra due forze, lo Stato e la Regione, che per il nostro bilancio non sono positive», spiega il presidente Achille Variati. Per il quale già scrivere «un bilancio che garantisce lo stipendio al personale e i servizi ai cittadini» è un traguardo. IPALETTIE LE ENTRATE.Variati, che illustra i conti dell ente attorniato da alcuni dei consiglieri provinciali (Beraldin, Orsi, Marangon, Tosetto, Dalla Costa, Montagna, Gasparini), parte dalla cornice : i tagli imposti, il personale, le funzioni da esercitare, i servizi da erogare. Paletti strettissimi entro cui muovere le leve finanziarie. Solo quest anno, la dieta imposta dallo Stato è di 24 milioni di euro, che seguono i 21 milioni sfilati tra il 2011 e il I dipendenti della Provincia sono scesi dai 475 del 2006 ai 363 di oggi, con una spesa ridotta da oltre 19 milioni a 15. «Ma lo Stato - ricorda Variati - c impone di ridurla ancora del 50 per cento». Non solo. L ente, oltre alle funzioni fondamentali, esercita ancora quelle delegate (tra cui lavoro, turismo, cultura, agricoltura, protezione civile) dalla Regione, che però contribuisce solo per 2,5 milioni sui 7,3 di spesa ZaiaeMoretti cidicanocheidee hannoperilfuturo deiservizichenoi oggigarantiamo ACHILLEVARIATI PRESIDENTEDELLA PROVINCIA ModelloVicenza ILTAVOLO ROMANO Ilsindaco-presidente AchilleVariati continua a lavorare sull asse Vicenza-Roma.Nell ultimo incontroconilgovernoha avutolaconfermache Vicenzaè statainserita nell Osservatorio di20 Province-test che sarannoil riferimentosu cuitarare i tagli». COSTI STANDARD Comenoto, ilgoverno Renziprevedeil risparmio diun miliardo dalle Province, ma nonha ancoraripartitola scure. «Stimiamoun taglio di14 milioni, maci battiamo spiegavariati- perchésia basatosuifabbisogni standard,quindi inferiore. Sarebbelaprima volta. Tutti i governifinora hannoapplicato i tagli lineari,a danno deglienti piùvirtuosi». LOSPRINT Inattesa del decreto, la Provinciaha scrittoun bilancioincui considera soloil taglio storico di 10milioni,pronta adun assestamento unavolta stabilitoilnuovo prelievo, pescandodall avanzo di amministrazione.il bilanciosarà votatoda Consiglioe Assembleadei sindacigiovedì prossimo. RIPRODUZIONERISERVATA Unasedutadelconsiglio provincialeapalazzo Nievo:giovedìaVillaCordellina il votosul bilancio totale: «E noi dobbiamo mettere gli altri 4,8 milioni», spiega Variati, che ora però si aspetta «che i candidati alla Regione, da Zaia a Moretti, ci dicano come intendono risolvere questo problema». Il corollario è che il destino di 39 poliziotti provinciali e di 59 addetti dei centri per l impiego è ancora un rebus. Ma al momento il bilancio di previsione è redatto per garantire lo stipendio a tutti. «E per non abbassare il livello dei servizi, compresi quelli per i disabili sensoriali, e anzi, per aumentare gli investimenti». Come? Con un ritocco tariffario. Se due leve fiscali restano inva- Lacifra +15 IMILIONI DIEURO DI INVESTIMENTI PREVISTI LaProvincia prevedeun incrementodegli investimentidi 15milioni, dai4,9milionidel2014ai 19,9milionidi quest anno. Laspesa correnteinvece scendea78 milioni,anche sesono garantitiservizie stipendiatuttiidipendenti. riate, Ipt e tassa rifiuti, la terza aliquota - RcAuto - sale del 3,5%, il massimo previsto, e arriva al 16%, «che è l aliquota di tutte le altre Province venete tranne Treviso». I rincari reali sono nella misura indicata all inizio, ma così l ente prevede un gettito di circa 5 milioni. SPESEEINVESTIMENTI.Se le entrate tributarie salgono da 52,2 a 56 milioni, la spesa corrente continua a scendere, ora a 78 milioni. Torna invece a crescere, ed è una buona notizia, la voce investimenti: da 4,94 a 19,69 milioni. «Il raggio di luce arriva dall Altopiano», sottolinea il presidente, «dai 10 milioni della cessione di Vi. Energia» che gestisce la centrale a biomasse del Turcio. «Non facciamo nuovi debiti, ma investiamo solo con i proventi delle alienazioni: alcune sono indicate ma di difficile realizzazione, come l ex Siamic e l area ex Apa a Vicenza». Tocca ai consiglieri entrare nel dettaglio dei lavori in rampa di lancio. Tra questi il campus di Schio: «Con i 3 milionmessi dalla Provincia si muoverà un investimento da 10 milioni (con Fondazione Cariverona e Comune)», ricorda il sindaco-consigliere Valter Orsi. Quanto alle scuole, aggiunge Ennio Tosetto, «sono previsti interventi al Ceccato di Montecchio, al Rossi e al Canova in città, alla Ferrarin di Thiene, alla cittadella degli studi di Lonigo». «Abbiamo scelto - spiega Variati - di finanziare quei lavori che ci permettono di non perdere altri contributi». Così 3 milioni vanno all Altopiano, a co-finanziare i nuovi impianti da sci delle Melette. Unica eccezione a questa filosofia, i 100 mila euro a sostegno del recupero del Ponte Vecchio a Bassano. Saranno poi finanziati, conclude Renzo Marangon, «la strada della Vena e il consolidamento della frana Fantoni a Recoaro». Restando alle strade, Variati spiega di aver dato un ultimatum a Vi.Abilità, la società che le gestisce, affinché riduca la spesa per il personale di un milione (dei 5,6 di oggi). «Entro un mese devono presentare un piano, altrimenti eserciterò il potere di controllo». RIPRODUZIONERISERVATA Pagina 11/35

12 Data: 14/02/2015 Fonte: Italia Oggi Pagina: 26 Categoria: Assicurazioni La circolare delle Entrate sull'imposizione prevista per i titoli di stato Fondi pensione, fisco soft Tassazione al 12*5% su investimenti indiretti Per i fondi pensione tassazione light al 12,5% sui titoli di stato anche se gli investimenti sono effettuati in maniera indiretta, tramite un fondo o una polizza assicurativa. Nel primo caso interessi e capital gain derivanti dalla partecipazione all'oicr sono determinati al netto di una quota dei proventi riferibili ai titoli pubblici. Nel secondo caso, i redditi di capitale derivanti dai contratti assicurativi concorrono alla formazione della base imponibile al netto di una quota dei proventi riferibili ai titoli di stato. È quanto chiarisce l'agenzia delle entrate con la circolare n. 2/E di ieri, che affronta le modifiche alla fiscalità della previdenza complementare introdotte dalla legge di stabilità I commi 621, 622 e 624 della legge n. 190/2014 hanno infatti aumentato dall'i 1,5% al 20% la misura dell'imposta sostitutiva prevista dal dlgs n. 252/2005, che colpisce il risultato di gestione maturato nel periodo di imposta dalle forme di previdenza complementare. In deroga allo Statuto del contribuente, il rincaro si applica sostanzialmente dall'esercizio L'imposta sostitutiva deve essere versta dai fondi pensione entro il 16 febbraio. Sotto il profilo soggettivo l'agenzia precisa in primo luogo i soggetti interessati dalla modifica. L'aggravio fiscale riguarda tutte le tipologie di previdenza complementare: fondi pensione (siano essi in regime di contribuzione definita o di prestazione definita), forme pensionistiche individuali, nonché i cosiddetti vecchi fondi, cioè quelli già istituiti alla data del 15 novembre Le Entrate forniscono indicazioni operative su come calcolare il risultato di gestione al quale applicare il prelievo sostitutivo. Il risultato netto è pari alla differenza tra il valore del patrimonio registrato nell'ultima giornata di borsa dell'anno e quello registrato al 1 gennaio dello stesso anno. II valore finale deve essere incrementato delle erogazioni effettuate per il pagamento dei riscatti, delle prestazioni previdenziali e delle somme trasferite ad altre forme pensionistiche e diminuito dei contributi versati, delle somme ricevute da altre forme pensionistiche, nonché dei redditi di capitale soggetti a ritenuta, esenti o comunque non soggetti ad imposta. Si ricorda che i fondi pensione agiscono sui mercati come soggetti «lordisti», ossia non scontano (quasi) nessuna ritenuta alla fonte su interessi, cedole e dividendi, ma tutto confluisce nel risultato di gestione. In sostanza, precisa l'agenzia, «vengono sterilizzate tutte quelle operazioni che nulla hanno a che vedere con i flussi finanziari connessi alla gestione del patrimonio mobiliare del fondo». Qualora il saldo fosse negativo, la perdita deve essere indicata nel quadro RI del modello Unico compilato dal fondo e può essere compensata con i proventi degli anni successivi senza alcun limite temporale. Per quanto riguarda gli investimenti in titoli di stato emessi dall'italia o da altri paesi white list i redditi (interessi e plusvalenze) saranno imponibili nella misura del 62,5%, ossia il rapporto tra l'aliquota ridotta del 12,5% e quella ordinaria del 20% applicabile al risultato dei fondi pensione. Allo stesso modo, eventuali minusvalenze maturate sui bond pubblici saranno deducibili per una quota pari al 62,5% del loro ammontare. Pagina 12/35

13 Data: 14/02/2015 Fonte: Italia Oggi Pagina: 26 Categoria: Assicurazioni La circolare delle Entrate sull imposizione prevista per i titoli di stato Fondi pensione, fisco soft I Tassazione al 12,5% su investimenti indiretti DI VALERIO STROPPA er i fondi pensione tassazione light al 12,5% sui titoli di stato anche se gli investimenti sono effettuati in maniera indiretta, tramite un fondo o una polizza assicurativa. Nel primo caso interessi e capital gain derivanti dalla partecipazione all Oicr sono determinati al netto di una quota dei proventi riferibili ai titoli pubblici. Nel secondo caso, i redditi di capitale derivanti dai contratti assicurativi concorrono alla formazione della base imponibile al netto di una quota dei proventi riferibili ai titoli di stato. È quanto chiarisce l Agenzia delle entrate con la circolare n. 2/E di ieri, che affronta le modifiche alla fiscalità della previdenza complementare introdotte dalla legge di stabilità I commi 621, 622 e 624 della legge n. 190/2014 hanno infatti aumentato dall 11,5% al 20% la misura P dell imposta sostitutiva prevista dal dlgs n. 252/2005, che colpisce il risultato di gestione maturato nel periodo di imposta dalle forme di previdenza complementare. In deroga allo Statuto del contribuente, il rincaro si applica sostanzialmente dall esercizio L imposta sostitutiva deve essere versta dai fondi pensione entro il 16 febbraio. Sotto il profilo soggettivo l Agenzia precisa in primo luogo i soggetti interessati dalla modifica. L aggravio fiscale riguarda tutte le tipologie di previdenza complementare: fondi pensione (siano essi in regime di contribuzione definita o di prestazione definita), forme pensionistiche individuali, nonché i cosiddetti vecchi fondi, cioè quelli già istituiti alla data del 15 novembre Le Entrate forniscono indicazioni operative su come calcolare il risultato di gestione al quale applicare il prelievo sostitutivo. Il risul- tato netto è pari alla differenza tra il valore del patrimonio registrato nell ultima giornata di borsa dell anno e quello registrato al 1 gennaio dello stesso anno. Il valore finale deve essere incrementato delle erogazioni effettuate per il pagamento dei riscatti, delle prestazioni previdenziali e delle somme trasferite ad altre forme pensionistiche e diminuito dei contributi versati, delle somme ricevute da altre forme pensionistiche, nonché dei redditi di capitale soggetti a ritenuta, esenti o comunque non soggetti ad imposta. Si ricorda che i fondi pensione agiscono sui mercati come soggetti «lordisti», ossia non scontano (quasi) nessuna ritenuta alla fonte su interessi, cedole e dividendi, ma tutto confluisce nel risultato di gestione. In sostanza, precisa l Agenzia, «vengono sterilizzate tutte quelle operazioni che nulla hanno a che vedere con i flussi finanziari connessi alla gestione del patrimonio mobiliare del fondo». Qualora il saldo fosse negativo, la perdita deve essere indicata nel quadro RI del modello Unico compilato dal fondo e può essere compensata con i proventi degli anni successivi senza alcun limite temporale. Per quanto riguarda gli investimenti in titoli di stato emessi dall Italia o da altri paesi white list i redditi (interessi e plusvalenze) saranno imponibili nella misura del 62,5%, ossia il rapporto tra l aliquota ridotta del 12,5% e quella ordinaria del 20% applicabile al risultato dei fondi pensione. Allo stesso modo, eventuali minusvalenze maturate sui bond pubblici saranno deducibili per una quota pari al 62,5% del loro ammontare. Riproduzione riservata La circolare sul sito Pagina 13/35

14 Data: 14/02/2015 Fonte: MilanoFinanza Pagina: 27 Categoria: Assicurazioni Le nuove norme di vigilanza internazionale spingono banche e assicurazioni europee a lanciare sul mercato titoli obbligazionari molto attraenti per gli investitori. Ecco quali sono e quanto rendono L'ibrido che vi fa ricchi In questi giorni sembra quasi che le banche europee si siano messe d'accordo per emettere tutte insieme bond ibridi di tipo Additional Tier 1. cioè obbligazioni che vanno a costituire l'ulteriore cuscinetto di protezione (ATI capital, appunto) richiesto dalle ultime norme di vigilanza internazionali. Venerdì 13 febbraio Ubs ha piazzato bond ATI in tre tranche: una da 1 miliardo di euro (con opzione cali dopo il settimo anno e cedola del 5,75%) e due da 1,15 miliardi l'una (con opzione cali rispettivamente dopo il quinto e dopo il decimo anno e con cedole del 7 e del 7,125%). Contemporaneamente erano in collocamento anche i bond ATI di Danske Bank, Swedbank e Nycredit, mentre pochi giorni prima il Bbva aveva piazzato pochi giorni prima il suo ATI da 1,5 miliardi con opzione cali al 2020 e cedola 6,75%. Prima ancora era stata la volta del Banco Popular e di Rabobank. Sono passati più di sei anni dalla bancarotta di Lehman e dallo scoppio della crisi finanziaria sistemica che ha costretto a utilizzare i soldi dei contribuenti per una serie di salvataggi bancari. Nel frattempo sono state introdotte nuove norme di vigilanza internazionale che hanno spostato l'impegno dei salvataggi futuri dalle tasche dei contribuenti a quelle di alcune categorie di obbligazionisti per far fronte alle perdite in caso di fallimento di una banca. Così le principali banche d'affari prevedono che quest'anno ci sarà un vero e proprio boom di questo tipo di emissioni da parte delle banche europee, Secondo Morgan Stanley, per esempio, il volume complessivo di emissioni AT 1 nel 2015 si attesterà intorno ai 65 miliardi di euro, mentre sono attesi «soltanto» 45 miliardi di euro di emissioni Tier 2. Tra gli emittenti ATI più probabili sono citati Standard Chartered, Dnb, Rbs, Danske, Swedbank e Rabobank. A livello globale invece Moody's ha calcolato che l'anno scorso le banche hanno collocato 174 miliardi di dollari di cosiddetti contingent convertible bond (CoCo), studiati appositamente per assorbire le eventuali perdite registrate dalle banche, comprendendo in questa categoria sia i titoli per i quali può scattare la conversione in equity sia quelli che invece vengono semplicemente svalutati a fronte del verificarsi dell'evento-soglia negativo. Sempre secondo Moody's, a livello globale le banche hanno emesso 288 miliardi di dollari di CoCos dal 2009 a oggi, cioè dalla prima emissione di questo tipo condotta da Lloyds Banking Group. E quest'anno il ritmo delle emissioni resterà sostenuto, prevede la stessa agenzia di rating. Detto tutto ciò, «il segmento delle obbligazioni finanziarie, che rappresenta una vasta porzione del mercato obbligazionario europeo, è molto eterogeneo poiché ingloba titoli differenti: obbligazioni bancarie e assicurative senior, obbligazioni bancarie subordinate non contingent, obbligazioni bancarie subordinate contingent, cioè i CoCo bond (quelli in senso stretto, che si convertono in equity, ndr), e obbligazioni subordinate emesse da compagnie assicurative», scrive nel suo ultimo report dedicato al settore Cyril Parison, responsabile della ricerca fixed income di Exane Derivatives. «Tra le obbligazioni bancarie subordinate privilegiamo ancora le obbligazioni Capital Contingent (CoCos), che grazie al sostegno di numerosi fattori l'anno scorso hanno sovraperformato l'equity. Inoltre, dato che le banche hanno aumentato il capitale, il rischio di assorbimento delle perdite, è ormai soltanto residuale». Infine, commenta ancora Parison, «l'appeal delle obbligazioni subordinate assicurative, che vantano un'interessante coppia rating-rendimento e una duration lunga, è riconducibile a fattori regolamentari. In effetti, i titoli emessi lo scorso anno beneficeranno del periodo di transizione verso solvency II (il cosiddetto grandfathering period, ndr) che introdurrà nuove regole sul capitale delle compagnie assicurative. Tali obbligazioni saranno dunque sempre più rare». Inoltre, fanno presente gli analisti di Exane, «dato che ogni banca non si trova nelle stessa fase del programma ATI e che le obbligazioni inizialmente emesse in genere offrono condizioni più allettanti rispetto a quelle lanciate da emittenti presenti costantemente sul mercato primario, il bond picking quest'anno avrà un ruolo rilevante. Nel 2015», aggiungono, «esporsi alle obbligazioni CoCo permetterà di beneficiare dell'elevato carry delle obbligazioni ATI», nel senso che, in considerazione degli alti rendimenti pagati da questo tipo di obbligazioni, si tratta di titoli particolarmente interessanti per i cosiddetti «carry trade», cioè per chi investe a leva, indebitandosi a bassi tassi e comprando asset molto redditizi per guadagnare sulla differenza di tasso. Infine, sottolineano sempre gli analisti di Exane, «i futuri cambiamenti regolamentari applicabili alle banche europee, mettendo in discussione il livello di capitale da allocare per coprire eventuali rischi, potrebbero avere un impatto positivo sull'attività sul mercato primario nonché sulla valorizzazione sul secondario». Gli analisti di Exane si riferiscono alla possibile introduzione del Total Loss Absorbing Capacity Ratio (Tlac) e alla revisione della nozione di Risk-Weighted Assets (Rwa). Con l'obiettivo di ridurre il rischio il Financial Stability Board ha infatti pubblicato a inizio novembre alcune proposte per il Tlac, che dovrebbe essere composto da capitale Ceti (Core Equity Tier 1), da debito subordinato (AT 1 e Tier 2) e da debito senior con scadenza superiore a una anno. Tale strumento potrebbe raggiungere fino a una quota del 25% dell'rwa. (riproduzione riservata) Quotazioni, altre news e analisi su www. miìanofìnanza it/bond Pagina 14/35

15 Data: 14/02/2015 Fonte: MilanoFinanza Pagina: 27 Categoria: Assicurazioni Le nuove norme di vigilanza internazionale spingono banche e assicurazioni europee a lanciare sul mercato titoli obbligazionari molto attraenti per gli investitori. Ecco quali sono e quanto rendono BOND di Stefania Peveraro I n questi giorni sembra quasi che le banche europee si siano messe d accordo per emettere tutte insieme bond ibridi di tipo Additional Tier 1, cioè obbligazioni che vanno a costituire l ulteriore cuscinetto di protezione (AT1 capital, appunto) richiesto dalle ultime norme di vigilanza internazionali. Venerdì 13 febbraio Ubs ha piazzato bond AT1 in tre tranche: una da 1 miliardo di euro (con opzione call dopo il settimo anno e cedola del 5,75%) e due da 1,15 miliardi l una (con opzione call rispettivamente dopo il quinto e dopo il decimo anno e con cedole del 7 e del 7, 125%). Contemporaneamente erano in collocamento anche i bond AT1 di Danske Bank, Swedbank e Nycredit, mentre pochi giorni prima il Bbva aveva piazzato pochi giorni prima il suo AT1 da 1,5 miliardi con opzione call al 2020 e cedola 6,75%. Prima ancora era stata la volta del Banco Popular e di Rabobank. Sono passati più di sei anni dalla bancarotta di Lehman e dallo scoppio della crisi finanziaria sistemica che ha costretto a utilizzare i soldi dei contribuenti per una serie di salvataggi bancari. Nel frattempo sono state introdotte nuove norme di vigilanza internazionale che hanno spostato l impegno dei salvataggi futuri dalle tasche dei contribuenti a quelle di alcune categorie di obbligazionisti per far fronte alle perdite in caso di fallimento di una banca. Così le principali banche d affari prevedono che quest anno ci sarà un vero e proprio boom di questo tipo di emissioni da parte delle banche europee, Secondo Morgan Stanley, per esempio, il volume complessivo di emissioni AT 1 nel 2015 si attesterà intorno ai 65 miliardi di euro, mentre sono attesi «soltanto» 45 miliardi di euro di emissioni Tier 2. Tra gli emittenti AT1 più probabili sono citati Standard Chartered, Dnb, Rbs, Danske, Swedbank e Rabobank. A livello globale invece Moody s ha calcolato che l anno scorso le banche hanno collocato 174 miliardi di dollari di cosiddetti contingent convertible bond (CoCo), studiati appositamente per assorbire le eventuali perdite registrate dalle banche, comprendendo in questa categoria sia i titoli per i quali può scattare la conversione in equity sia quelli che invece vengono semplicemente svalutati a fronte del verificarsi dell evento-soglia negativo. Sempre secondo Moody s, a livello globale le banche hanno emesso 288 miliardi di dollari di CoCos dal 2009 a oggi, cioè dalla prima emissione di questo tipo condotta da Lloyds Banking Group. E quest anno il ritmo L ibrido che vi fa ricchi I BOND FINANZIARI PREFERITI DA EXANE* Emittente Paese Olanda Francia Italia Francia Codice ISIN Valuta Rating** SUBORDINATI ASSICURATIVI XS euro nd/bbb-/nd FR euro nd/nd/bb XS euro nd/nd/bbbxs euro nd/bbb-/nd Asr Nederland Groupama IntesaSanpaolo Vita La Mondiale Storebrand Livsforsikrin Uniqa Insurance Group Tier 2 call 30/09/2024 call 28/05/2024 Tier 1 call 17/12/2024 call 17/12/2025 4,83% 5,88% 3,83% 4,78% Norvegia XS euro Baa3/BBB/nd Tier 2 call 04/04/2023 4,50% Austria XS euro nd/bbb-/nd 30/10/2023 Tier 2 call 11/06/2019 5,10% 3,72% Bawag Psk Bank of Ireland Austria Irlanda BBVA Banco Popular Espanol Banco Santander Hsbc Lloyds Bkg Spagna SUBORDINATI BANCARI Non contingent XS euro Ba2/nd/nd XS euro Ba3/B+/nd Contingent Equity conversion (CoCo) XS euro nd/nd/bb Spagna XS Banco Santander Mex. Credit Agricole Ubs Kbc Groep Nordea bank Skandinaviska Enskilda Unicredit Spagna Regno Unito Regno Unito euro nd/nd/nd XS euro Ba1/nd/nd US404280AR04 dollaro Baa3/nd/BBB XS euro nd/b+/bb Write Down (CoNo) Tipo Scadenza Rendimento*** AT1 call 19/09/2019 6,47% AT1 call 10/10/ % AT1 AT1 AT1 call 12/03/2019 call 17/01/2020 call 27/06/2020 5,90% 5,27% 5,53% Messico USP1507SAD91 dollaro Baa3/nd/BB+ Francia Svizzera Belgio Svezia USF22797QT87 CH BE US65557DAM39 dollaro nd/bbb-/bbb- Tier 2 dollaro nd/bbb/bbb+ Tier 2 euro nd/bb/bb AT1 dollaro nd/bbb/bbb AT1 Tier 2 call 30/01/2019 call 19/09/2018 call 22/05/2018 call 19/03/2019 call 23/09/2019 5,31% Svezia XS dollaro Ba1/nd/BBB- AT1 call 13/05/2020 5,56% Italia XS euro nd/nd/bb- AT1 call 10/09/2021 6,63% 6,68% 4,65% 5,25% 5,25% Fonte: Exane, prezzi e rendimenti Bloomberg - dati aggiornati al 13 gennaio 2015 * componenti dell indice Exane Active Allocation Bonds; **Moody s/s&p s/fitch: ***a scadenza o alla prima call GRAFICA MF-MILANO FINANZA delle emissioni resterà sostenuto, prevede la stessa agenzia di rating. Detto tutto ciò, «il segmento delle obbligazioni finanziarie, che rappresenta una vasta porzione del mercato obbligazionario europeo, è molto eterogeneo poiché ingloba titoli differenti: obbligazioni bancarie e assicurative senior, obbliga- zioni bancarie subordinate non contingent, obbligazioni bancarie subordinate contingent, cioè i CoCo bond (quelli in senso stretto, che si convertono in equity, ndr), e obbligazioni subordinate emesse da compagnie assicurative», scrive nel suo ultimo report dedicato al settore Cyril Parison, responsabile del- la ricerca fixed income di Exane Derivatives. «Tra le obbligazioni bancarie subordinate privilegiamo ancora le obbligazioni Capital Contingent (CoCos), che grazie al sostegno di numerosi fattori l anno scorso hanno sovraperformato l equity. Inoltre, dato che le banche hanno aumentato il capitale, il rischio di Prudential compra 30 mln di debito Ama di Stefania Peveraro colosso statunitense delle assicurazioni Iil lprudential rifinanzia con 30 milioni di euro gruppo Ama di San Martino in Rio (Reggio Emilia), specializzato nella produzione di componentistica per macchinari agricoli. Nel dettaglio, venerdì 13 febbraio Prudential ha sottoscritto un prestito obbligazionario in private placement con il quale il gruppo andrà a rimborsare il debito bancario sulla base di un piano asseverato come indicato dall articolo 67 della Legge Fallimentare. Tuttavia, come spiegato nella nota inegrativa al bilancio 2013, a seguito del terremoto che nel maggio 2012 colpì l Emilia, le banche avevano concesso la sospensione delle rate del piano in scadenza il 30 giugno e il 30 settembre, determinando l allungamento del piano di ammortamento fino a giugno Il prestito di Prudential è stato strutturato attraverso l emissione di un bond senior a scadenza 2020 e di un bond di tipo mezzanino con scadenza Grazie alla migliore modulazione delle scadenze dell indebitamento finanziario il gruppo Ama potrà quindi accelerare l esecuzione del piano di investimenti e il percorso di sviluppo sui mercati internazionali. Alessandro Malavolti, chief executive officer di Ama (che è controllata dalla stessa famiglia Malavolti), ha sottolineato che per la società «questa operazione rappresenta un punto di svolta nel processo di risanamento dopo la crisi del ; sono particolarmente onorato di accogliere Prudential tra gli stakeholder del gruppo Ama; ritengo quest operazione una grande dimostrazione di fiducia da parte di un investitore di elevato standing nei confronti del nostro gruppo, della capacità imprenditoriale italiana e del nostro sistema di piccole e medie imprese, ancora vitale nonostante i lunghi anni di crisi». Il gruppo Ama è stato assistito da Jci Capital e da Mazars in qualità di advisor finanziari dell operazione e dallo studio Barbieri Sutich Barbieri nel ruolo di consulente legale. Ama ha chiuso l esercizio 2014 con un fatturato stimato di 145 milioni di euro (dai 135,1 milioni del 2013) e con un ebitda di 17 milioni (da 14,3) a fronte di un debito finanziario netto di 64 milioni di euro (in calo dai 65,5 milioni di un anno prima). (riproduzione riservata) assorbimento delle perdite, è ormai soltanto residuale». Infine, commenta ancora Parison, «l appeal delle obbligazioni subordinate assicurative, che vantano un interessante coppia rating-rendimento e una duration lunga, è riconducibile a fattori regolamentari. In effetti, i titoli emessi lo scorso anno beneficeranno del periodo di transizione verso Solvency II (il cosiddetto grandfathering period, ndr) che introdurrà nuove regole sul capitale delle compagnie assicurative. Tali obbligazioni saranno dunque sempre più rare». Inoltre, fanno presente gli analisti di Exane, «dato che ogni banca non si trova nelle stessa fase del programma AT1 e che le obbligazioni inizialmente emesse in genere offrono condizioni più allettanti rispetto a quelle lanciate da emittenti presenti costantemente sul mercato primario, il bond picking quest anno avrà un ruolo rilevante. Nel 2015», aggiungono, «esporsi alle obbligazioni CoCo permetterà di beneficiare dell elevato carry delle obbligazioni AT1», nel senso che, in considerazione degli alti rendimenti pagati da questo tipo di obbligazioni, si tratta di titoli particolarmente interessanti per i cosiddetti «carry trade», cioè per chi investe a leva, indebitandosi a bassi tassi e comprando asset molto redditizi per guadagnare sulla differenza di tasso. Infine, sottolineano sempre gli analisti di Exane, «i futuri cambiamenti regolamentari applicabili alle banche europee, mettendo in discussione il livello di capitale da allocare per coprire eventuali rischi, potrebbero avere un impatto positivo sull attività sul mercato primario nonché sulla valorizzazione sul secondario». Gli analisti di Exane si riferiscono alla possibile introduzione del Total Loss Absorbing Capacity Ratio (Tlac) e alla revisione della nozione di Risk-Weighted Assets (Rwa). Con l obiettivo di ridurre il rischio il Financial Stability Board ha infatti pubblicato a inizio novembre alcune proposte per il Tlac, che dovrebbe essere composto da capitale Cet1 (Core Equity Tier 1), da debito subordinato (AT 1 e Tier 2) e da debito senior con scadenza superiore a una anno. Tale strumento potrebbe raggiungere fino a una quota del 25% dell Rwa. (riproduzione riservata) Quotazioni, altre news e analisi su Pagina 15/35

16 Data: 14/02/2015 Fonte: MilanoFinanza Pagina: 29 Categoria: Assicurazioni La pensione cerchi un posto al sole In un momento come l'attuale, l'assillo della ricerca di redditività è trasversale per tutti gli investitori istituzionali. Per le assicurazioni il problema si complica, data la necessità di valutare l'assorbimento di capitale causato dalle diverse tipologie di investimento, ma anche per gli enti previdenziali ilproblema della scelta degli impieghi è sempre più difficile. In questa ottica per le forme pensionistiche complementari diventa ineludibile l'attenzione per l'impiego di una porzione di risorse, sia pure marginale (10115% del patrimonio), in investimenti cosiddetti alternativi, ad alto rendimento e contenuta rischiosità. Fondi del comparto energia (fonti alternative ed efficienza energetica), fondi dedicati all'export, strumenti di cartolarizzazione dei portafogli obbligazionari, fondi immobiliari, private equity sono realtà da considerare, magari inserendoli in mandati già esistenti, come consentito da covip. Se infatti, ad esempio, un fondo dedicato alle energie alternative può avere veste formale di fondo immobiliare, ai fini dell'asset allocatian va considerato per quello che sostanzialmente rappresenta, cioè un'obbligazione a cedola costante e rimborso crescente di capitale A favorire la scelta di talune tipologie di investimenti alternativi, utili per favorire la ripresa economica, dovrà quanto prima intervenire l'atteso decreto, previsto dalla legge di Stabilità 2015, volto a individuare le attività di carattere finanziario a medio o lungo termine nelle quali gli investitori istituzionali previdenziali debbono investire per fruire di un credito di imposta, che frenerebbe l'assurda crescita dell'imposizione fiscale sui rendimenti (dall'11,5 al 20%), disposta dalla stessa legge di Stabilità. Le attività volte al sostegno delle esportazioni e gli investimenti nel comparto della razionalizzazione della produzione di energie alternative e del risparmio energetico appaiono di immediata realizzabilità e suscettibili di apportare crescita economica e occupazione già nel (riproduzione riservata) di Sergio Corbello, presidente di Assoprevidenza La pensione cerchi un posto al sole un momento come l attuale, l assillo della di redditività è trasversale per tutti Iglinricerca investitori istituzionali. Per le assicurazioni il problema si complica, data la necessità di valutare l assorbimento di capitale causato dalle diverse tipologie di investimento, ma anche per gli enti previdenziali il problema della scelta degli impieghi è sempre più difficile. In questa ottica per le forme pensionistiche complementari diventa ineludibile l attenzione per l impiego di una porzione di risorse, sia pure marginale (10/15% del patrimonio), in investimenti cosiddetti alternativi, ad alto rendimento e contenuta rischiosità. Fondi del comparto energia (fonti alternative ed efficienza energetica), fondi dedicati all export, strumenti di cartolarizzazione dei portafogli obbligazionari, fondi immobiliari, private equity sono realtà da considerare, magari inserendoli in mandati già esistenti, come consentito da Covip. Se infatti, ad esempio, un fondo dedicato alle energie alternative può avere veste formale di fondo immobiliare, ai fini dell asset allocation va considerato per quello che sostanzialmente rappresenta, cioè un obbligazione a cedola costante e rimborso crescente di capitale. A favorire la scelta di talune tipologie di investimenti alternativi, utili per favorire la ripresa economica, dovrà quanto prima intervenire l atteso decreto, previsto dalla legge di Stabilità 2015, volto a individuare le attività di carattere finanziario a medio o lungo termine nelle quali gli investitori istituzionali previdenziali debbono investire per fruire di un credito di imposta, che frenerebbe l assurda crescita dell imposizione fiscale sui rendimenti (dall 11,5 al 20%), disposta dalla stessa legge di Stabilità. Le attività volte al sostegno delle esportazioni e gli investimenti nel comparto della razionalizzazione della produzione di energie alternative e del risparmio energetico appaiono di immediata realizzabilità e suscettibili di apportare crescita economica e occupazione già nel (riproduzione riservata) di Sergio Corbello, presidente di Assoprevidenza Pagina 16/35

17 Data: 14/02/2015 Fonte: Alto Adige Pagina: 1 Categoria: Partner È Calabro il nuovo direttore della Cassa di risparmio LASCERÀ LA GUIDA DI AEW - a pagina 10 lascerà la guida di AEW È Calabrò il nuovo direttore della Cassa di risparmio A PAGINA 10 Pagina 17/35

18 Data: 14/02/2015 Fonte: Alto Adige Pagina: 10 Categoria: Partner A Calabro la direzione della Cassa di risparmio Ieri riunione del eda di Carisparmio per la scelta del nuovo direttore generale. Una decisione è stata presa anche se i componenti del consiglio d'amministrazione hanno deciso di aspettare lunedì prossimo per rendere ufficiale la scelta. Bocche cucite, quindi, ai piani alti della Cassa di risparmio di Bolzano anche se, con ogni probabilità, il prescelto dovrebbe essere Nicola Calabro. Per il consiglio di amministrazione guidato da Gerhard Brandstatter la scelta era ormai circoscritta a 4 nomi. Due altoatesini e due da altre realtà bancarie d'italia. Per quanto riguarda le candidature espressione di questa provincia erano rimasti in lizza Paul Gasser (direttore Federazione Raiffeisen) e Nicola Calabro (direttore di Aew). Calabro è nato a Bolzano nel 1966 ed ha sviluppato la sua esperienza professionale soprattutto all'interno del Gruppo Intesa Sanpaolo entrando nel Nel 2011 la nomina a direttore generale di banca di trento e bolzano. Poi da luglio 2013 la direzione di Azienda energetica. Perché al 99% Calabro? Ieri Paul Gasser smentiva decisamente di essere stato scelto. Pagina 18/35

19 Data: 14/02/2015 Fonte: Alto Adige Pagina: 10 Categoria: Partner A Calabrò la direzione della Cassa di risparmio Nicola Calabrò appalti, firme dipendenti BOLZANO Ieri riunione del cda di Carisparmio per la scelta del nuovo direttore generale. Una decisione è stata presa anche se i componenti del consiglio d amministrazione hanno deciso di aspettare lunedì prossimo per rendere ufficiale la scelta. Bocche cucite, quindi, ai piani alti della Cassa di risparmio di Bolzano anche se, con ogni probabilità, il prescelto dovrebbe essere Nicola Calabrò. Per il consiglio di amministrazione guidato da Gerhard Brandstätter la scelta era ormai circoscritta a 4 nomi. Due altoatesini e due da altre realtà bancarie d'italia. Per quanto riguarda le candidature espressione di questa provincia erano rimasti in lizza Paul Gasser (direttore Federazione Raiffeisen) e Nicola Calabrò (direttore di Aew). Calabrò è nato a Bolzano nel 1966 ed ha sviluppato la sua esperienza professionale soprattutto all'interno del Gruppo Intesa Sanpaolo entrando nel Nel 2011 la nomina a direttore generale di Banca di Trento e Bolzano. Poi da luglio 2013 la direzione di Azienda energetica. Perché al 99% Calabrò? Ieri Paul Gasser smentiva decisamente di essere stato scelto. Pagina 19/35

20 Data: 14/02/2015 Fonte: Corriere dell'alto Adige Pagina: 1 Categoria: Partner BANCHE SPARKASSE HA SCELTO IL DIRETTORE Il cda della Cassa di risparmio ha scelto il nuovo direttore generale, «top secret» fino a lunedì. La riservatezza è stata caldeggiata anche da Banca d'italia, che sta completando l'ispezione di vigilanza avviata a novembre. Nella terna finale: Paul Gasser, Nicola Calabro e un veronese. a pagina 11 Espro BANCHE SPARKASSE HA SCELTO IL DIRETTORE I l cda della Cassa di risparmio ha scelto il nuovo direttore generale, «top secret» fino a lunedì. La riservatezza è stata caldeggiata anche da Banca d Italia, che sta completando l ispezione di vigilanza avviata a novembre. Nella terna finale: Paul Gasser, Nicola Calabrò e un veronese. a pagina 11 Espro Pagina 20/35

21 Data: 14/02/2015 Fonte: Corriere dell'alto Adige Pagina: 11 Categoria: Partner Carispa, il cda ha scelto il direttore Nome top secret fino a lunedì. Gasser (Raiffeisen) si chiama fuori. Calabro (Aew): no comment Bolzano II cda della Cassa di risparmio, diretto dal presidente Gerhard Brandstàtter e dal vice Carlo Costa, ieri mattina ha scelto il nuovo direttore generale. Il nome rimarrà top secret fino a lunedì. La riservatezza è stata caldeggiata anche da Banca d'italia, che sta completando l'ispezione di vigilanza avviata a novembre. Nella terna finale valutata ieri erano rimasti due altoatesini - il direttore del Raiffesenverband, Paul Gasser, e il direttore di Aew ed ex direttore della banca di trento e bolzano, Nicola Calabro - e un veronese. Bocche cucite tra i membri del cda della banca. Solo il presidente Brandstàtter ha chiarito l'essenziale: «Abbiamo preso una decisione, ma mancano le ultime verifiche. Lunedì nuova seduta del cda per ratificare la nomina e fissare le prossime tappe del processo di rilancio della banca». I due manager altoatesini dati per papabili, interpellati ieri, hanno risposto in maniera diversa tra loro. Paul Gasser ha chiarito: «Non sono disponibile». Nicola Calabro, che è anche membro del cda della banca, è rimasto sul vago: «No comment, ne parliamo dopo lunedì». Anche i vertici di Aew hanno preferito non commentare, in attesa di una comunicazione ufficiale della banca. L'unica cosa certa è che il nuovo direttore generale, che prende il posto del silurato Peter Schedi, dovrà portare avanti la ristrutturazione avviato dal cda, in carica da io mesi, con il consulente McKinsey dopo il passivo di 37,8 milioni di euro nel 2013 e una semestrale 2014 con una perdita di 58,6 milioni. Nel frattempo, l'ispezione di Bankitalia ha comportato nuovi accantonamenti per crediti a rischio, mentre l'accompagnamento alla pensione di 160 dipendenti su significa 25 milioni nel fondo esuberi. La banca si ritroverà ad approvare, a inizio marzo, un bilancio con oltre 160 milioni di passivo e dovrà pianificare un aumento di capitale di almeno 200 milioni. Giovedì è stata riorganizzata la rete delle 140 filiali, ripartendola in 9 aree con altrettanti responsabili. Direttore prò tempore è Richard Maria Seebacher. Felice Espro S RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 21/35

22 Data: 14/02/2015 Fonte: Corriere dell'alto Adige Pagina: 11 Categoria: Partner Carispa, il cda ha scelto il direttore Nome top secret fino a lunedì. Gasser (Raiffeisen) si chiama fuori. Calabrò (Aew): no comment BOLZANO Il cda della Cassa di risparmio, diretto dal presidente Gerhard Brandstätter e dal vice Carlo Costa, ieri mattina ha scelto il nuovo direttore generale. Il nome rimarrà top secret fino a lunedì. La riservatezza è stata caldeggiata anche da Banca d Italia, che sta completando l ispezione di vigilanza avviata a novembre. Nella terna finale valutata ieri erano rimasti due altoatesini il direttore del Raiffesenverband, Paul Gasser, e il direttore di Aew ed ex direttore della Banca di Trento e Bolzano, Nicola Calabrò e un veronese. Bocche cucite tra i membri del cda della banca. Solo il presidente Brandstätter ha chiarito l essenziale: «Abbiamo preso una decisione, ma mancano le ultime verifiche. Lunedì nuova seduta del cda per ratificare la nomina e fissare le prossime tappe del processo di rilancio della banca». I due manager altoatesini dati per papabili, interpellati ieri, hanno risposto in maniera diversa tra loro. Paul Gasser ha chiarito: «Non sono disponibile». Nicola Calabrò, che è anche membro del cda della banca, è rimasto sul vago: «No comment, ne parliamo dopo lunedì». Anche i vertici di Aew hanno preferito non commentare, in attesa di una comunicazione ufficiale della banca. L unica cosa certa è che il nuovo direttore generale, che prende il posto del silurato Peter Schedl, dovrà portare avanti la ristrutturazione avviato dal cda, in carica da 10 mesi, con il consulente McKinsey dopo il passivo di 37,8 milioni di euro nel 2013 e una semestrale 2014 con una perdita di 58,6 milioni. Nel frattempo, l ispezione di Bankitalia ha comportato nuovi accantonamenti per crediti a rischio, mentre l accompagnamento alla pensione di 160 dipendenti su significa 25 milioni nel fondo esuberi. La banca si ritroverà ad approvare, a inizio marzo, un bilancio con oltre 160 milioni di passivo e dovrà pianificare un aumento di capitale di almeno 200 milioni. Giovedì è stata riorganizzata la rete delle 140 filiali, ripartendola in 9 aree con altrettanti responsabili. Direttore pro tempore è Richard Maria Seebacher. Felice Espro RIPRODUZIONE RISERVATA Credito 170 Banca popolare Uilca: «Utile record ma ai lavoratori pochi benefici» milioni di euro è il passivo previsto per il bilancio 2014 della banca 200 milioni di euro è il probabile aumento di capitale da deliberare 160 esuberi concordati con i sindacati su quasi dipendenti in 140 filiali Quartier generale La sede della direzione di Cassa di risparmio nell omonima via Campagna informativa Pensplan Plotegher: «Il Tfr in busta paga? È un errore» BOLZANO Da marzo i dipendenti del settore privato potranno decidere di ricevere il Tfr mensilmente in busta paga, anziché lasciarlo in azienda o destinarlo a un fondo pensione. Parte la campagna informativa di Pensplan. «Le simulazioni dimostrano che versare il Tfr alla previdenza complementare è la soluzione economicamente più vantaggiosa, spiega Pensplan Centrum che, con l assessorato regionale alla previdenza, organizzano serate informative: giovedì 19 alle a Trento, il 2 marzo marzo a Rovereto, il 16 a Cles; il 24 febbraio a Merano (Merano Arte ore 18.30), il 26 a Bolzano (Rainerum ore 19), il 9 marzo a Bressanone (Forum ore 18.30), l 11 marzo a Bolzano (Rainerum, ore 19, in tedesco) «Il consiglio che mi sento di condividere è di ponderare se vi sia la reale necessità di ricevere il Tfr in busta paga dice l assessora regionale Violetta Plotegher anche perché la scelta sarà irrevocabile fino al 2018 e può incidere sulle risorse disponibili una volta in pensione». RIPRODUZIONE RISERVATA BOLZANO Il sindacato dei bancari Uilca chiede alla Volksbank maggiori gratifiche per i dipendenti. «La banca macina utili (20,2 milioni nel 2014), si rafforza, attende la delibera dei soci del 23 febbraio per approvare il progetto di fusione con la Popolare di Marostica afferma Adriano Bozzolan. Tra le componenti che hanno favorito questo percorso, i criteri di erogazione del credito. In una situazione economica delicata, l aver messo sotto stretta osservazione l erogazione è uno dei fattori che ha permesso a questa banca minori accantonamenti, a vantaggio del conto economico. Bilancio ok, dividendi ok, management soddisfatto, loro forse anche economicamente, costo del lavoro in calo». Secondo la Uuilca «in questa azienda di credito i lavoratori non hanno beneficiato di questo andamento positivo. I soci, i lavoratori ed i territori devono rimanere al centro di questo modello cooperativistico, di cui devono beneficiare anche i dipendenti dell istituto». RIPRODUZIONE RISERVATA Assemblea Laborfonds, si vota In pole Tomasi e Ausserhofer I lavoratori altoatesini iscritti al fondo pensione Laborfonds voteranno da lunedì al 27 febbraio, per posta o online (sul sito i loro 17 delegati all assemblea. I rimanenti trentini invece non voteranno per i 13 delegati. Così come non voteranno gli oltre datori di lavoro, ai quali spettano 17 delegati a Bolzano e 13 a Trento. «Il motivo di questa differenza? Applichiamo quanto prevede il nuovo regolamento spiega il direttore del fondo, Giorgio Valzolgher che esenta dall elezione BOLZANO nel caso in cui venga presentata una lista unitaria. Così hanno fatto i datori di lavoro ed i sindacati trentini. I sindacati altoatesini, invece, hanno presentato 4 liste separate tra Cgil, Cisl, Uil e Asgb, quindi si andrà al voto. Peraltro, il voto per posta costa al fondo euro». Dopo la scadenza dle 27 febbraio, sono previsti 15 giorni per eventuali voti per posta. A metà marzo la commissione elettorale procederà con lo spoglio. L assemblea dei delegati si riunirà il 22 aprile per eleggere i 12 membri del cda e il collegio sindacale. Il cda nominerà Pensione Laborfonds ha 2 miliardi di patrimonio i vertici. I nomi già concordati sono il sindacalista trentino Gianni Tomasi (Uil) alla presidenza e l industriale edile altoatesino Thomas Ausserhofer come vice. F. E. RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 22/35

23 det z Data: 14/02/2015 Fonte: Die Neue Südtiroler Tageszeitung Pagina: 31 Categoria: Partner Vogeltauschmarkt in de Sparkasse auf dem Podium D e r ornithologische Verein aus ih Südtiro Der Skimannschaft der Südtiroler sparkasse, angeführt vom Generaldirektor p.t. Richard Maria veranstaltet Seebacher undam vom anges Sonntag, 15. Februar von Sanpaolo 8-13 Paaru Coach Martin Lerchner, ist es gelungen, sich an dritter Stelle gleich hinter den Bankriesen Unicredit und Intesa Uhr in der Messe Bozen erneut zu platzieren. Die sparkasse hat als Hauptsponsor diese traditionsreiche Skiveranstaltung in Europa mit über stellt den beliebten Vogeltauschmarkt. Teilnehmern nach Südtiro] in die Ferienregion Kronplatz geholt. Große Genugtuung herrscht bei der sparkasse: "Nach ten un Kanarienvögel: Erwartet werden Züchter aus gel all Tauschen, Schauet den BankWesen Unicredit und Intesa Sanpaolo, die mit 130 bzw. 125 Mitarbeiter'-innen antraten und den Südtirol, Norditalien, ausersten Österbzw. sowie Bewundem zweiten Platz belegten, konnten unsere 25 KollegZ-innen der Skimannschaft reich somit trotzdem ein hervorragendes und Deutschland. Die linge Ergebnis einfahren," freut sich der Coach Martin Lerchner. Züchter tauschen Exemplare m Eintri VE REDA H M Rom sse auf dem Die N Eint N Pr " er Skimannschaft der Südti- ' roter Sparkasse, angeführt vom Generaldirektor p.t. Richard Sparkasse hat als Hauptsponsor diese traditionsreiche Skiveran Maria Seebacher und vom Coach staltung in Europa mit über Teilnehmern nach Südtirol in die sich an dritter Stelle gleich hinter Große Genugtuung herrscht bei Martin Lerchner, ist es gelungen, den Bankriesen Unicredit und In- tesa Sanpaolo zu platzieren. Die Ferienregion Kronplatz geholt. der Sparkasse: Nach den Bank riesen Unicredit und Intesa San >Alle Rechte vorbehalten/riproduzione riservata - Die Neue Südtiroler Tageszeitung GmbH/Srl Verw paolo, die mit 130 bzw. 125 Mitar- Hildegar beiter/-innen antraten und den Ab (0471 ersten bzw. zweiten Platz beleg ten, konnten unsere 25 Kollegin Abon Re nen der Skimannschaft somit trotzdem ein hervorragendes Er Tel. gebnis einfahren," freut sich der Coach Martin Lerchner. www Pagina 23/35

24 *OþţªïO *ĉïîî 0RUJHQ :ïoïć Partner Data: 14/02/2015 Fonte: Dolomiten Pagina: 1 ªĹĹªþ Categoria: ďģ (OţÀ ď ŞĢ (OţÀ Sparkasse hat neuen Generaldirektor ãő BOZEN. Gestern wurde entschieden, wer der neue Generaldirektor der sparkasse sein soll - offiziell mitteilen will man 7OŐĹãxî <ÝOïªĹ Y das erst am Montag Alle Anzeichen deuten aber auf Nicola Calabrö (B.) hin *OþÀĹª *ĉïîî WIRTSCHAFT 씰19 Sparkasse hat neuen Generaldirektor BOZEN. Gestern wurde entschieden, wer der neue Generaldirektor der Sparkasse sein soll offiziell mitteilen will man das erst am Montag. Alle Anzeichen deuten aber auf Nicola Calabrò (B.) hin. Pagina 24/35

25 Data: 14/02/2015 Fonte: Dolomiten Pagina: 19 Categoria: Partner Die Sparkasse hat einen neuen Chef PERSONALI E: Die Entscheidung ist gefallen - Bekanntgabe aber erst am Montag-Alle Zeichen deuten aufnicolacalabrö hin BOZEN. Die Entscheidung ist gefallen - nur wird sie noch gehütet, wie ein Staatsgeheimnis: Gestern hat der Verwaltungsrat der Südtiroler sparkasse entschieden, wer der neue Generaldirektor der größten heimischen Bank wird. Der Öffentlichkeit wird diese Personalie aber erst am Montag mitgeteilt Zur Erinnerung: Ende Oktober hat die Südtiroler sparkasse bekanntgegeben, dass sie sich von ihrem damaligen Generaldirektor Peter Schedl trennt. Der Grund: Die geplante Neuorientierung und die Durchführung des neuen Strategieplans der Bank seien mit der alten Führung nicht mehr durchführbar, hieß es damals. In der Folge machte sich der Verwaltungsrat auf die Suche nach einem neuen Manager. Gar einige Namen kursierten seitdem in der Gerüchteküche. In den vergangenen Tagen hat sich dieser Kreis der "papabili" dann weiter eingeengt. Zu entscheiden hatte der Verwaltungsrat gestern zwischen drei Personen, unter denen sich zwei Südtiroler befanden: dem Generaldirektor des Südtiroler Raiffeisenverbandes, Paul Gasser, dem ehemaligen Generaldirektor der Bank für Trient und Bozen (BTB) und nunmehrigen Generaldirektor der Etschwerke AEW, Nicola Calabrö und einem italienischen Bankexperte, der scheinbar auf Wunsch der Banca d'italia in die engere Auswahl gekommen ist. Gestern Mittag hieß es dann aus dem Umfeld des Verwaltungsrates, dass die Entscheidung gefallen sei - bloß dürfe man damit noch nicht an die Öffentlichkeit, da die betroffene Personen zuerst dem aktuellen Arbeitgeber und den Mitarbeitern Bescheid geben müsse. Die Öffentlichkeit soll erst am Montag in Kenntnis gesetzt werden, wer der zukünftige Generaldirektor der Südtiroler sparkasse wird. Und trotzdem sind bereits einige Details durchgesickert: So hat Paul Gasser gestern in einer an die Obleute und Geschäftsführer der Mitgliedsgenossenschaften des Südtiroler Raiffeisenverbandes mitgeteilt, dass er für diese Position nicht zur Verfügung stehe, wie er den "Dolomiten" bestätigte. Was den italienischen Bankenfachmann betrifft, der auf Wunsch der Banca d'italia in die engere Auswahl gekommen ist, ist es zwar möglich, dass die Wahl auf ihn gefallen ist, aber eher unwahrscheinlich. So hieß es in den vergangenen Wochen von der sparkassenspitze immer wieder, dass der neue Generaldirektor mit Südtirol vertraut sein müsse. Zudem wurde bekräftigt, dass man "mit aller Kraft eine Lösung sucht, die die Zweisprachigkeit berücksichtigt". All dies würde gegen einen italienischen Bankenfachmann sprechen, der kein Südtiroler ist. Bliebe also noch der derzeitige Generaldirektor der Etschwerke AEW, Nicola Calabrö. Dieser sagte gestern auf Nachfrage der "Dolomiten" dass er derzeit nichts sagen dürfe und werde. Ein Dementi klingt anders. Stünde Calabrö nämlich nicht für den sparkassen-posten zur Verfügung, könnte er dies ohne Umschweife auch so mitteilen. Trotzdem: Gewissheit wird man wohl erst am Montag bekommen. Alle Rechte vorbehalten Pagina 25/35

26 Data: 14/02/2015 Fonte: Dolomiten Pagina: 19 Categoria: Partner Die Sparkasse hat einen neuen Chef PERSONALIE: Die Entscheidung ist gefallen Bekanntgabe aber erst am Montag Alle Zeichen deuten auf Nicola Calabrò hin ON A RNOLD S ORG.V.... BOZEN. Die Entscheidung ist gefallen nur wird sie noch gehütet, wie ein Staatsgeheimnis: Gestern hat der Verwaltungsrat der Südtiroler Sparkasse entschieden, wer der neue Generaldirektor der größten heimischen Bank wird. Der Öffentlichkeit wird diese Personalie aber erst am Montag mitgeteilt. Zur Erinnerung: Ende Oktober hat die Südtiroler Sparkasse bekanntgegeben, dass sie sich von ihrem damaligen Generaldirektor Peter Schedl trennt. Der Grund: Die geplante Neuorientierung und die Durchführung des neuen Strategieplans der Bank seien mit der alten Führung nicht mehr durchführbar, hieß es damals. In der Folge machte sich der Verwaltungsrat auf die Suche nach einem neuen Manager. Gar einige Namen kursierten seitdem in der Gerüchteküche. In den vergangenen Tagen hat sich dieser Kreis der papabili dann weiter eingeengt. Zu entscheiden hatte der Verwaltungsrat gestern zwischen drei Personen, unter denen sich zwei Südtiroler befanden: dem Generaldirektor des Südtiroler Raiffeisenverbandes, Nicola Calabrò Am Montag soll offiziell bekanntgegeben werden, wer der neue Generaldirektor der Südtiroler Sparkasse ist. eg Paul Gasser, dem ehemaligen Generaldirektor der Bank für Trient und Bozen (BTB) und nunmehrigen Generaldirektor der Etschwerke AEW, Nicola Calabrò und einem italienischen Bankexperte, der scheinbar auf Wunsch der Banca d Italia in die engere Auswahl gekommen ist. Gestern Mittag hieß es dann aus dem Umfeld des Verwaltungsrates, dass die Entscheidung gefallen sei bloß dürfe man damit noch nicht an die Öffentlichkeit, da die betroffene Personen zuerst dem aktuellen Arbeitgeber und den Mitarbeitern Bescheid geben müsse. Die Öffentlichkeit soll erst am Montag in Kenntnis gesetzt werden, wer der zukünftige Generaldirektor der Südtiroler Sparkasse wird. Und trotzdem sind bereits einige Details durchgesickert: So hat Paul Gasser gestern in einer an die Obleute und Ge- schäftsführer der Mitgliedsgenossenschaften des Südtiroler Raiffeisenverbandes mitgeteilt, dass er für diese Position nicht zur Verfügung stehe, wie er den Dolomiten bestätigte. Was den italienischen Bankenfachmann betrifft, der auf Wunsch der Banca d Italia in die engere Auswahl gekommen ist, ist es zwar möglich, dass die Wahl auf ihn gefallen ist, aber eher unwahrscheinlich. So hieß es in den vergange- nen Wochen von der SparkassenSpitze immer wieder, dass der neue Generaldirektor mit Südtirol vertraut sein müsse. Zudem wurde bekräftigt, dass man mit aller Kraft eine Lösung sucht, die die Zweisprachigkeit berücksichtigt. All dies würde gegen einen italienischen Bankenfachmann sprechen, der kein Südtiroler ist. Bliebe also noch der derzeitige Generaldirektor der Etschwerke AEW, Nicola Calabrò. Dieser sagte gestern auf Nachfrage der Dolomiten, dass er derzeit nichts sagen dürfe und werde. Ein Dementi klingt anders. Stünde Calabrò nämlich nicht für den Sparkassen-Posten zur Verfügung, könnte er dies ohne Umschweife auch so mitteilen. Trotzdem: Gewissheit wird man wohl erst am Montag be Alle Rechte vorbehalten kommen. Pagina 26/35

27 Data: 14/02/2015 Fonte: Dolomiten Pagina: 5 Categoria: Partner Im Bild (von links): die Direktorin des Haydn-Orchesters Valeria Told, Sparkassenpräsident Gerhard Brandstätter, die Präsidentin des HaydnOrchesters Chiara Zanoni, Dirigent Ariel Zuckermann und SparkassenStiftungspräsident Karl Franz Pichler. Begeistertes Publikum SPARKASSE: 650 Kunden beim exklusiven Konzert BOZEN. Das Faschingskonzert, das das Haydn-Orchester exklusiv für Kunden der Südtiroler sparkasse gibt, ist mittlerweile zur Tradition geworden: Heuer folgten an die 650 Kunden der Einladung der Bank ins Konzerthaus "loseph Haveln" Musikalisch ließ der junge, international anerkannte Dirigent Ariel Zuckermann beim Publikum keine Wünsche offen und sorgte für Begeisterung. Das HaydnOrchester von Bozen und Trient führte Werke leichter klassischer Musik unter anderem von Wolfgang Amadeus Mozart, Gioachino Antonio Rossini, Georges Bizet und Richard Strauss auf. Alle Rechte vorbehalten Im Bild (von links): die Direktorin des Haydn-Orchesters Valeria Told, Sparkassenpräsident Gerhard Brandstätter, die Präsidentin des HaydnOrchesters Chiara Zanoni, Dirigent Ariel Zuckermann und SparkassenStiftungspräsident Karl Franz Pichler. Begeistertes Publikum SPARKASSE: 650 Kunden beim exklusiven Konzert BOZEN. Das Faschingskonzert, das das Haydn-Orchester exklusiv für Kunden der Südtiroler Sparkasse gibt, ist mittlerweile zur Tradition geworden: Heuer folgten an die 650 Kunden der Einladung der Bank ins Konzerthaus Joseph Haydn. Musikalisch ließ der junge, international anerkannte Dirigent Ariel Zuckermann beim Publikum keine Wünsche offen und sorgte für Begeisterung. Das HaydnOrchester von Bozen und Trient führte Werke leichter klassischer Musik unter anderem von Wolfgang Amadeus Mozart, Gioachino Antonio Rossini, Georges Bizet und Richard Strauss auf. Alle Rechte vorbehalten Pagina 27/35

28 Data: 14/02/2015 Fonte: Dolomiten Pagina: 30 Categoria: Partner Ein Drittel der Einwohner beim AVS JAHRESVERSAMMLUNG: Sektion St. Pankraz zieht Bilanz über Fahrten und TourenSektionsleitung neu gewählt ST. PANKRAZ. In seinerjahreshauptversammlung zog der AVS St. Pankraz nicht nur Bilanz über das abgelaufene Jahr, sondern startete damit auch ins neue Bergjahr. Harald Gruber, Erster Vorsitzender der AVS-Sektion St. Pankraz, ließ das vergangene Jahr Revue passieren. Erfreut zeigte er sich über die steigenden Mitgliederzahlen und die rege Teilnahme an den Fahrten und Touren. Mit 513 Mitgliedern ist ein Drittel der 1560 Einwohner von St. Pankraz in der AVSSektion eingeschrieben. Der Tätigkeitsbericht 2014 wurde als Videopräsentation in Erinnerung gerufen. Es wurden Bergtouren, Kletternachmittage, Wanderungen und Zelüager veranstaltet. Die Ziele lagen in den Heimatbergen und dem Eisacktal, aber auch am Gardasee, in der Silvrettagruppe, den Ötztaler Alpen und den Ampezzaner Dolomiten. An den 58 Fahrten und Touren sowie 68 anderen Veranstaltungen nahmen insgesamt 1657 Mitglieder teil. Besonders viel Wert habe man im vergangenen Jahr auf die Familienarbeit gelegt, betonte Harald Gruber bei der Jahresversammlung. An den 29 Fahrten und Lagern für Familien und Jugendliche nahmen insgesamt 808 Personen teil. Das habe alle Erwartungen übertroffen, berichtete der Erste Vorsitzende konnte der AVS St. Pankraz im neuen Vereinshaus ein geräumiges Magazin beziehen. Darin finden endlich neben dem vereinseigenen Pkw-Anhänger alle Geräte und Ausrüstungsgegenstände Platz. Gruber bedankte sich bei der Gemeindeverwaltung für das neue Magazin und bei der Stiftung sparkasse für den Beitrag zur Inneneinrichtung. Bei der Jahresversammlung wurde auch die Sektionsleitung neu gewählt. Bergsportreferentin Siglinde Bachmann stellte sich nach sechs Jahren Ausschussarbeit nicht mehr zur Verfügung. Der neue Ausschuss besteht aus: Walter Auer, Werner Berger, Oswald De Bortoli, Mathäus Frei, Harald Gruber, Martina Gruber, Leonhard Marzari, Silke Parth, Michael Ploner, Matthias Preims, Hubert Staffier, Friedrich Thaler und Ariane Zöschg. Pagina 28/35

29 Data: 14/02/2015 Fonte: Dolomiten Pagina: 30 Categoria: Partner Ein Drittel der Einwohner beim AVS JAHRESVERSAMMLUNG: Sektion St. Pankraz zieht Bilanz über Fahrten und Touren Sektionsleitung neu gewählt EHRUNGEN ON L ISA E HRENSTRASSER.V.... ST. PANKRAZ. In seiner Jahreshauptversammlung zog der AVS St. Pankraz nicht nur Bilanz über das abgelaufene Jahr, sondern startete damit auch ins neue Bergjahr. Harald Gruber, Erster Vorsitzender der AVS-Sektion St. Pankraz, ließ das vergangene Jahr Revue passieren. Erfreut zeigte er sich über die steigenden Mitgliederzahlen und die rege Teilnahme an den Fahrten und Touren. Mit 513 Mitgliedern ist ein Drittel der 1560 Einwohner von St. Pankraz in der AVS-Sektion eingeschrieben. Der Tätigkeitsbericht 2014 wurde als Videopräsentation in Erinnerung gerufen. Es wurden Bergtouren, Kletternachmittage, Wanderungen und Zeltlager veranstaltet. Die Ziele lagen in den Heimatbergen und dem Eisacktal, aber auch am Gardasee, in der Silvrettagruppe, den Ötztaler Seit 25, 40 und gar 50 Jahren dabei Ehrung für die 50-jährige Mitgliedschaft bei der AVS-Sektion St. Pankraz (von links): AVS-Vorsitzender Georg Simeoni, Hilda Weiss Tratter, Albert Paris, Josef Laimer, Margareth Hillebrand, Ernst Gamper, Hermann Weiss und der Erste Vorsitzende des AVS St. Pankraz, Harald Gruber. AVS St. Pankraz Alpen und den Ampezzaner Dolomiten. An den 58 Fahrten und Touren sowie 68 anderen Veranstaltungen nahmen insgesamt 1657 Mitglieder teil. Besonders viel Wert habe man im vergangenen Jahr auf die Familienarbeit gelegt, betonte Harald Gruber bei der Jahresversammlung. An den 29 Fahrten und Lagern für Familien und Jugendliche nahmen insgesamt 808 Personen teil. Das habe alle Erwartungen übertroffen, be- richtete der Erste Vorsitzende konnte der AVS St. Pankraz im neuen Vereinshaus ein geräumiges Magazin beziehen. Darin finden endlich neben dem vereinseigenen Pkw-Anhänger alle Geräte und Ausrüstungsgegenstände Platz. Gruber bedankte sich bei der Gemeindeverwaltung für das neue Magazin und bei der Stiftung Sparkasse für den Beitrag zur Inneneinrichtung. Bei der Jahresversammlung wurde auch die Sektionsleitung neu gewählt. Bergsportreferentin Siglinde Bachmann stellte sich nach sechs Jahren Ausschussarbeit nicht mehr zur Verfügung. Der neue Ausschuss besteht aus: Walter Auer, Werner Berger, Oswald De Bortoli, Mathäus Frei, Harald Gruber, Martina Gruber, Leonhard Marzari, Silke Parth, Michael Ploner, Matthias Preims, Hubert Staffler, Friedrich Thaler und Ariane Zöschg. Alle Rechte vorbehalten ST. PANKRAZ (ehr). Für ihre 25-jährige Mitgliedschaft bei der AVS-Sektion St. Pankraz wurden Herta Gruber, Christine Holzner, Erika Matzoll Fill, Maximilian Renner und Monika Röhlen Frank geehrt. Eine Urkunde für ihre 40-jährige Mitgliedschaft in der St. Pankrazer Sektion erhielten Josef Berger, Ernst Holzner, Peter Laimer, Josef Matzoll, Frie- da Staffler Schwienbacher und Alois Thaler. Seit 50 Jahren sind Ernst Gamper, Margareth Hillebrand, Josef Laimer, Albert Paris, Hermann Weiss und Hilda Weiss Tratter bei der Sektion St. Pankraz des Alpenvereins Südtirol. THEMEN:: Pagina 29/35

30 Data: 14/02/2015 Fonte: L'Adige Pagina: 24 Categoria: Partner Graziano Tomasin pone il problema dei criteri sempre più stringenti che impediscono ai soci di diventare amministratori. Attesa per il decreto del Governo Il presidente della Cassa di Lavis-Valle di Cembra, Ermanno Villotti: «I principi fanno i conti con le disposizioni formulate dalla Banca centrale europea» Rurali: soci «limitati» da Bankitalia Partecipazione e requisiti Timore per la «stretta^ Ma quanto conta il socio di una Cassa Rurale ai tempi della finanza globale e delle disposizioni della Banca Centrale Europea? Se si confronta il carteggio, solleciti e risposte, tra Graziano Tomasin, socio della Rurale di LavisValle di Cembra, e il presidente della stessa, Ermanno Villotti, che è pure membro del cda della Federazione della cooperazione trentina, la risposta pare scontata: praticamente nulla. Tomasin, già sindaco di Lavis, ha posto pubblicamente la questione per la prima vota su l'adige dello scorso 9 dicembre. La questione è quella dei requisiti di competenza e professionalità sempre più stringenti chiesti da Bankitalia. Vuoi, da socio, candidarti ad amministrare una Cassa rurale? Devi avere alle spalle un'attività amministrativa o controllo di imprese cooperative, aver lavorato nel settore del credito, finanziario o assicurativo, essere laureato o diplomato iscritto all'albo dei commercialisti, avvocati, e via elencando... Tomasin, con una battuta, ha prima osservato che personaggi dotati di tali requisiti (come i Mussari al Monte dei Paschi o i Berneschi alla carige) ne hanno combinate di tutti i colori, «facendo più danni di un incompetente onesto». Ma soprattutto ha contestato l'impostazione di fondo: «Considero sbagliata l'enfasi sulle competenze tecniche. La Cassa Rurale è una società cooperativa, vale la regola una testa-un voto». Alla richiesta, però, di mettere la questione all'ordine del giorno della prossima assemblea di bilancio, per attivare il cda ai fini dell'attenuazione del regolamento che tali requisiti impone, s'è visto rispondere no dal presidente Villotti. Che, per iscritto, gli ha fatto presente che l'assemblea dei soci ha precisi compiti (elezione cariche sociali, esame e approvazione del bilancio...), ma che «la gestione dell'impresa spetta esclusivamente agli amministratori (art bis, 1 comma eoe. civ.)», previsione che «supera l'opinione secondo cui l'assemblea è sovrana». Tomasin non ci sta: «Infelice il riferimento all'art bis, riservato alle società per azioni. Nessuna invasione di campo da parte mia: chiedo solo che dei requisiti per diventare amministratori si possa parlare non al bar, ma nel luogo deputato, che per i soci è l'assemblea». La questione diventa quindi quella della partecipazione e del ruolo del socio: «Che senso ha la "Carta dei valori", che parla di "controllo democratico", fatta propria anche dalla mia Cassa, se tale controllo non può diventare effettivo. Dopo quello che è successo alle banche popolari (d'imperio da Renzi trasformate in spa, ndr), vanno coinvolti e mobilitati i soci. A meno che la cooperazione non si muova solo quando è toccata sui soldi, come fece Berlusconi sugli aspetti fiscali, e non quando è in discussione la sua diversità rispetto all'economia di mercato». Villotti replica: «Nessun intento di mortificare la partecipazione, ma l'assemblea di bilancio di maggio sarà riservata solo al confronto sulla situazione attuale e agli effetti del dover ripulire il bilancio dai crediti in sofferenza e incagliati. Anticipo, invece, che entro marzo ci sarà un'assemblea straordinaria, in cui dovremo modificare lo statuto e ridurre, da 11 a 8, i componenti del cda, secondo le ultime indicazioni della Vigilanza (Bankitalia, ndr), e in quell'occasione, e pure nelle pre-assemblee di zona, potremo discuterne. Comprendo, e in parte condivido» aggiunge Villotti «la delusione di Tomasin. Della questione dei requisiti sempre più stringenti abbiamo cominciato a discutere in Federazione, anche sulla base delle sue sollecitazioni, per capire che margini ci sono. Ma proprio ieri l'altro, a Bolzano, il capo dipartimento vigilanza di Bankitalia, Barbagallo, ha annunciato che in futuro ci saranno criteri ancora più stringenti. Li chiede Francoforte (la BCE, ndr). I principi altisonanti della "Carta dei lavori" fanno poi i conti con le disposizioni di Bankitalia. Entro fine mese, il Consiglio dei ministri interverrà con decreto sulle banche di credito cooperativo. Ci aspettiamo una stretta ulteriore sui requisiti di professionalità e patrimoniali, le dimensioni che costringeranno alle fusioni, l'adesione a organismi di garanzia...». Partecipazione e finanza globale non vanno d'accordo. Pagina 30/35

31 Data: 14/02/2015 Fonte: L'Adige Pagina: 24 Categoria: Partner CREDITO Graziano Tomasin pone il problema dei criteri sempre più stringenti che impediscono ai soci di diventare amministratori. Attesa per il decreto del Governo Il presidente della Cassa di Lavis-Valle di Cembra, Ermanno Villotti: «I principi fanno i conti con le disposizioni formulate dalla Banca centrale europea» Rurali: soci «limitati» da Bankitalia Partecipazione e requisiti Timore per la «stretta» DOMENICO SARTORI d.sartori@ladige.it Ma quanto conta il socio di una Cassa Rurale ai tempi della finanza globale e delle disposizioni della Banca Centrale Europea? Se si confronta il carteggio, solleciti e risposte, tra Graziano Tomasin, socio della Rurale di LavisValle di Cembra, e il presidente della stessa, Ermanno Villotti, che è pure membro del cda della Federazione della cooperazione trentina, la risposta pare scontata: praticamente nulla. Tomasin, già sindaco di Lavis, ha posto pubblicamente la questione per la prima vota su l Adige dello scorso 9 dicembre. La questione è quella dei requisiti di competenza e professionalità sempre più stringenti chiesti da Bankitalia. Vuoi, da socio, candidarti ad amministrare una Cassa rurale? Devi avere alle spalle un attività amministrativa o controllo di imprese cooperative, aver lavorato nel settore del credito, finanziario o assicurativo, essere laureato o diplomato iscritto all albo dei commercialisti, avvocati, e via elencando... Tomasin, con una battuta, ha prima osservato che personaggi dotati di tali requisiti (come i Mussari al Monte dei Paschi o i Berneschi alla Carige) ne hanno combinate di tutti i colori, «facendo più danni di un incompetente onesto». Ma soprattutto ha contestato l impostazione di fondo: «Considero sbagliata l enfasi sulle competenze tecniche. La Cassa Rurale è una società cooperativa, vale la regola una testa-un voto». Alla richiesta, però, di mettere la questione all ordine del giorno della prossima assemblea di bilancio, per attivare il cda ai fini dell attenuazione del regolamento che tali requisiti impone, s è visto rispondere no dal presidente Villotti. Che, per iscritto, gli ha fatto presente che l assemblea dei soci ha precisi compiti (elezione cariche sociali, esame e approvazione del bilancio...), ma che «la gestione dell impresa spetta esclusivamente agli amministratori (art bis, 1 comma coc. civ.)», previsione che «supera l opinione secondo cui l assemblea è sovrana». Tomasin non ci sta: «Infelice il riferimento all art bis, riservato alle società per azioni. Nessuna invasione di campo da parte mia: chiedo solo che dei requisiti per diventare amministratori si possa parlare non al bar, ma nel luogo deputato, che per i soci è l assemblea». La questione diventa quindi quella della partecipazione e del ruolo del socio: «Che senso ha la Carta dei valori, che parla di controllo democratico, fatta propria anche dalla mia Cassa, se tale controllo non può diventare effettivo. Dopo quello che è successo alle banche popolari (d imperio da Renzi trasformate in spa, ndr), vanno coinvolti e mobilitati i soci. A meno che la cooperazione non si muova solo quando è toccata sui soldi, come fece Berlusconi sugli aspetti fiscali, e non quando è in discussione la sua diversità rispetto al- CASSA Vicenda Cantina La Vis Niente informazioni c è il segreto bancario Ermanno Villotti Graziano Tomasin (foto P. Pedrotti) l economia di mercato». Villotti replica: «Nessun intento di mortificare la partecipazione, ma l assemblea di bilancio di maggio sarà riservata solo al confronto sulla situazione attuale e agli effetti del dover ripulire il bilancio dai crediti in sofferenza e incagliati. Anticipo, invece, che entro marzo ci sarà un assemblea straordinaria, in cui dovremo modificare lo statuto e ridurre, da 11 a 8, i componenti del cda, secondo le ultime indicazioni della Vigilanza (Bankitalia, ndr), e in quell occasione, e pure nelle pre-assemblee di zona, potremo discuterne. Comprendo, e in parte condivido» aggiunge Villotti «la delusione di Tomasin. Della questione dei requisiti sempre più stringenti abbiamo cominciato a discutere in Federazione, anche sulla base delle sue sollecitazioni, per capire che margini ci sono. Ma proprio ieri l altro, a Bolzano, il capo dipartimento vigilanza di Bankitalia, Barbagallo, ha annunciato che in futuro ci saranno criteri ancora più stringenti. Li chiede Francoforte (la BCE, ndr). I principi altisonanti della Carta dei lavori fanno poi i conti con le disposizioni di Bankitalia. Entro fine mese, il Consiglio dei ministri interverrà con decreto sulle banche di credito cooperativo. Ci aspettiamo una stretta ulteriore sui requisiti di professionalità e patrimoniali, le dimensioni che costringeranno alle fusioni, l adesione a organismi di garanzia...». Partecipazione e finanza globale non vanno d accordo. t SB A proposito di coinvolgimento dei soci delle Casse rurali, posto che spetta al cda definirlo, perché i soci non sono mai coinvolti sul piano strategico di sviluppo? E perché non sono informati su vicende importanti, come quelle della Cantina La Vis e del settore del porfido in crisi? Se lo chiede, da socio della Rurale di Lavis Valle di Cembra, Graziano Tomasin, che ha un altro timore: «Quando sarà posto un limite alle fusioni? Se l obiettivo è Casse rurali sempre più grandi, non si parli più di partecipazione dei soci». Il presidente della Cassa lavisana, Ermanno Villotti, sulla questione Cantina La Vis risponde in modo puntuale: «Un socio l aveva già chiesto in assemblea: qual è la situazione della Cantina? Ma non è possibile dare pubblicamente conto della esposizione di un socio nei confronti della Cassa. Rischieremmo la denuncia da parte del presidente o dell amministratore delegato della Cantina. C è il segreto bancario, punto. Così come il piano strategico non dev essere discusso in assemblea: si farebbe una discussione generale, cosa che non è propria di una società di credito». Do. S. "/ F "&( t PQP BOOJ TFJ MJCFSP EJ TP UJUVJSMB SJGJOBO[JBSMB P SF UJUVJSMB PSJ POJ PSJHPOJ Pagina 31/35

32 Data: 14/02/2015 Fonte: Il Gazzettino ed.udine Pagina: 19 Autore: Valter Fabbro Categoria: Itas Sport SERIE B1 E B2 Itas, sconfitta indolore Atomat nuovo arrivo Nella prima del girone di ritorno non ci sono state sorprese per quanto riguarda il campionato di Bl femminile. Caduta indolore per l'itas Città Fiera con la capolista Emilbronzo.il tecnico Iacopo Cutting nel rilevare che la gara di domenica era stata affrontata bene e che il fatto che questo non sia bastato ha demoralizzato le atlete che non sono state nemmeno aiutate dalla fortuna per conquistare almeno un set, ha posto l'accento sulla difficoltà anche psicologica del nuovo abbrivio. «Cerchiamo di recuperare intanto energie mentali - ha evidenziato l'allenatore - perché quando giochi contro una squadra che non ti permette di fare grandi cose, si rischiano inibizioni ed è difficile recuperare in fretta e completamente il necessario equilibrio». «Proseguendo nel tris di partite difficili di questo inizio del girone di ritorno - ha detto ancora Cuttini - abbiamo ora le due trasferte sul campo di squadre che in casa sono molto ostiche: domani alle a San Donaà con la Service Med e la prossima settimana con la Coveme. Guardando intanto al San Donà, va rilevato che non è più quello che all'andata abbiamo battuto 3-0: è una squadra in crescita, molto giovane e fisica; poi in casa difficilmente cede punti». Vince convincendo l'atomat per 3-1 con l'union volley del friulano Pavoncella Nota lieta è l'arrivo della regista Eleonora Carbone, classe '92 proveniente dalla New Dream Brindisi, formazione che si è ritirata dal campionato di Bl. La Carbone vanta una lunga militanza nei campionati cadetti. Intanto domani alle altra gara sulla carta da tre punti dovendo affrontare al Benedetti la Liu Jo Modena penultima in classifica e già sconfitta per 3-0 nella gara di andata. Rispettando i pronostici in B2 femminile la CDA vince con Padova e mantiene il primato in classifica. Partita che ha visto le ragazze di Castegnaro mantenere per tutta la gara un buon livello di concentrazione e determinazione imponendo il proprio gioco senza adeguarsi al gioco dell'avversario. Il capitano Di Marco: «Primi due set filati lisci dove siamo partite molto aggressive in battuta limitando il gioco al centro e dell'opposto avversario che ci aveva messo in difficoltà all'andata. Una buona ricezione poi ha permesso a Berasi di distribuire bene il gioco senza dare punti di riferimento agli avversari. Terzo set un pò più complicato dove Padova ha commesso meno errori e con una battuta più aggressiva ha reso il set più equilibrato. Siamo state brave nel finale di set a mantenere lucidità e determinazione in attacco mettendo così al sicuro una vittoria importante che ci permette di affrontare con maggiore serenità le terribili trasferte di domenica, inizio gara alle 18, di Molveno e la settimana successiva a Trieste». Pur al completo la Pali. Sangiorgina soccombe 1-3 con la Spes Belluno. Una sconfit che brucia perché la Sangiorgina aveva la possibilità di portarsi sul 2-0. Con questa sconfitta si trova ora a ridosso della zona retrocessione ma va detto che la classifica e molto corta e che ben 9 squadre si trovano nell'arco di 9 punti. Impegno difficile domani sera tra le mura amiche alle con il fratte s. Giustina, seconda forza del campionato, ma per la Sangiorgina le imprese sono di casa! Pagina 32/35

33 Data: 14/02/2015 Fonte: Il Gazzettino ed.udine Pagina: 19 Autore: Valter Fabbro Categoria: Itas Sport SERIE B1 E B2 Valter Fabbro NOSTRO SERVIZIO Nella prima del girone di ritorno non ci sono state sorprese per quanto riguarda il campionato di B1 femminile. Caduta indolore per l'itas Città Fiera con la capolista Emilbronzo.Il tecnico Iacopo Cuttini, nel rilevare che la gara di domenica era stata affrontata bene e che il fatto che questo non sia bastato ha demoralizzato le atlete che non sono state nemmeno aiutate dalla fortuna per conquistare almeno un set, ha posto l'accento sulla difficoltà anche psicologica del nuovo abbrivio. «Cerchiamo di recuperare intanto energie mentali - ha evidenziato l'allenatore - perché quando giochi contro una squadra che non ti permette di fare grandi cose, si rischiano inibizioni ed è difficile recuperare in fretta e completamente il necessario equilibrio». «Proseguendo nel tris di partite difficili di questo inizio del girone di ritorno - ha detto ancora Cuttini - abbiamo ora le due trasferte sul campo di squadre che in casa sono molto ostiche: domani alle a San Donaà con la Service Med e la prossima settimana con la Coveme. Guardando intanto al San Donà, va rilevato che non è più quello che all'andata abbiamo battuto 3-0: è una squadra in crescita, molto giovane e fisica; poi in casa difficilmente cede punti». Vince convincendo l'atomat per 3-1 con l'union Volley del friulano Pavoncelli. Nota lieta è l'arrivo della regista Eleonora Carbone, classe '92 proveniente dalla New Dream Brindisi, formazione che si è ritirata dal campionato di B1. La Carbone vanta una lunga militanza CITTA FIERA Un attacco a erete dell Itas Itas,sconfittaindolore Atomat, nuovo arrivo nei campionati cadetti. Intanto domani alle altra gara sulla carta da tre punti dovendo affrontare al Benedetti la Liu Jo Modena penultima in classifica e già sconfitta per 3-0 nella gara di andata. Rispettando i pronostici in B2 femminile la CDA vince con Padova e mantiene il primato in classifica. Partita che ha visto le ragazze di Castegnaro mantenere per tutta la gara un buon livello di concentrazione e determinazione imponendo il proprio gioco senza adeguarsi al gioco dell'avversario. Il capitano Di Marco: «Primi due set filati lisci dove siamo partite molto aggressive in battuta limitando il gioco al centro e dell'opposto avversario che ci aveva messo in difficoltà all'andata. Una buona ricezione poi ha permesso a Berasi di distribuire bene il gioco senza dare punti di riferimento agli avversari. Terzo set un pò più complicato dove Pado- va ha commesso meno errori e con una battuta più aggressiva ha reso il set più equilibrato. Siamo state brave nel finale di set a mantenere lucidità e determinazione in attacco mettendo così al sicuro una vittoria importante che ci permette di affrontare con maggiore serenità le terribili trasferte di domenica, inizio gara alle 18, di Molveno e la settimana successiva a Trieste». Pur al completo la Pall. Sangiorgina soccombe 1-3 con la Spes Belluno. Una sconfit che brucia perché la Sangiorgina aveva la possibilità di portarsi sul 2-0. Con questa sconfitta si trova ora a ridosso della zona retrocessione ma va detto che la classifica e molto corta e che ben 9 squadre si trovano nell'arco di 9 punti. Impegno difficile domani sera tra le mura amiche alle con il fratte s. Giustina, seconda forza del campionato, ma per la Sangiorgina le imprese sono di casa! Pagina 33/35

34 Data: 14/02/2015 Fonte: La Tribuna di Treviso Pagina: 52 Categoria: Itas Sport Terza Divisione Under16 Poker in testa Terza Divisione U16. Girone C: Zerosport-Odyssea Villorba 3-0, Silea-Colorate del volley 2-3, Don Bosco-Punto Asta 0-3, Bessica-Samarcanda Resanese 3-1. Classifica: Colorate del volley e Silea 13, Resanese 10, Zerosport e Bessica 9, Punto Asta 6, Badoere 3, Don Bosco e Odyssea Villorba 0. Girone D: Coloratine del volley-miane 3-0, Veneto BancaGens Loria 3-0, Noi Può volley Piave-itas Giorgione M 3-0, Pedemontanavolley-EV. Carinatese Bianco 1-3. Classifica: Noi Può volley Piave e Veneto Banca Montebellana 15, EV. Carinatese Bianco 13, Coloratine del volley 9, Giorgione M 7, Pedemontana 6, Biadenese 4, Pederobba3, Miane e Gens Loria 0. U 17 M. Belluno-Cornuda 1-3, Bibione-Montevolley 3-0, Spes Bl Boys-Auroraboys VittorioV3-0. Classifica: Bibione Mare, Spes Bl Boys e Belluno 6, Monte volley e Cornuda 3, Auroraboys VittorioV e La Polisportiva Casale 0. UT 6 F Eccellenza. Girone A: itas-spes Blu 3-0, Codognè-S. Vendemiano 1-3, Preganziol-Susegana 2-3. Classifica: S. Vendemiano 15, itas e Spes Blu 9, Codognè 6, Susegana 2, Preganziol 1. Girone B: Albatros-Costa Bianco BTA 0-3, Mogliano-Ezz. Carinatese 3-0, Vidor MoriagoO.Postioma 3-2. Classifica: Mogliano 14, Costa Bianco 11, VidorMoriago 7, Albatros 6, OlimpiaPostioma 4, Ezz. Carinatese 3. U 15 M. Susegana-Spes Boys 0-3, S. Biagio volley-monte volley 3-0, Auroraboys Vittorio V-Odyssea B. Prealpi 0-3, Bessica- Personal Time 0-3. Pagina 34/35

35 Data: 14/02/2015 Fonte: La Tribuna di Treviso Pagina: 52 Categoria: Itas Sport TerzaDivisione Under16 Pokerintesta TREVISO Terza Divisione U16. Girone C: Zerosport-Odyssea Villorba 3-0, Silea-Colorate del Volley 2-3, Don Bosco-Punto Asta 0-3, Bessica-Samarcanda Resanese 3-1. Classifica: Colorate del Volley e Silea 13, Resanese 10, Zerosport e Bessica 9, Punto Asta 6, Badoere 3, Don Bosco e Odyssea Villorba 0. Girone D: Coloratine del Volley-Miane 3-0, Veneto Banca-Gens Loria 3-0, Noi Può Volley Piave-Itas Giorgione M 3-0, PedemontanaVolley-E.V. Carinatese Bianco 1-3. Classifica: Noi Può Volley Piave e Veneto Banca Montebellana 15, E.V. Carinatese Bianco 13, Coloratine del Volley 9, Giorgione M 7, Pedemontana 6, Biadenese 4, Pederobba 3, Miane e Gens Loria 0. U 17 M. Belluno-Cornuda 1-3, Bibione-MonteVolley 3-0, Spes Bl Boys-Auroraboys VittorioV 3-0. Classifica: Bibione Mare, Spes Bl Boys e Belluno 6, MonteVolley e Cornuda 3, Auroraboys VittorioV e La Polisportiva Casale 0. U16 F Eccellenza. Girone A: Itas-Spes Blu 3-0, Codognè-S. Vendemiano 1-3, Preganziol-Susegana 2-3. Classifica: S. Vendemiano 15, Itas e Spes Blu 9, Codognè 6, Susegana 2, Preganziol 1. Girone B: Albatros-Costa Bianco BTA 0-3, Mogliano-Ezz. Carinatese 3-0, Vidor Moriago-O.Postioma 3-2. Classifica: Mogliano 14, Costa Bianco 11, VidorMoriago 7, Albatros 6, OlimpiaPostioma 4, Ezz. Carinatese 3. U 15 M. Susegana-Spes Boys 0-3, S. Biagio Volley-Monte Volley 3-0, Auroraboys VittorioV-Odyssea B. Prealpi 0-3, Bessica-Personal Time 0-3. Powered by TCPDF ( Pagina 35/35

Milano, 16 febbraio 2012 Dott. Norberto Arquilla

Milano, 16 febbraio 2012 Dott. Norberto Arquilla Riforma della tassazione dei redditi di capitale e dei redditi diversi di natura finanziaria (D.L. n. 138/2011 convertito in L. n. 148/2011, D.L. 216/2011 convertito il 15 febbraio 2012, D.L. 2 del 2012

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