Dispositivi di protezione individuale DPI
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- Clementina Grimaldi
- 8 anni fa
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1 Cosa sono Dispositivi di protezione individuale DPI È considerato DPI qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata o portata dal lavoratore per tutelarsi da uno o più rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro. Si tratta di strumenti che proteggono il corpo dai rischi: fisici (meccanici, termici, elettrici o da radiazioni); chimici (da aerosol, quali polveri, fibre, fumi e nebbie; da liquidi, per getti, schizzi od immersioni; da gas e vapori); biologici (batteri e virus patogeni; funghi che producono micosi o antigeni biologici non microbici). Non sono considerati DPI: gli indumenti da lavoro ordinari perché adempiono solo alla preservazione degli abiti civili dall usura provocata dall attività svolta; le uniformi o le divise in quanto non garantiscono la sicurezza e la salute del lavoratore. Come devono essere In ogni caso i DPI devono: a) essere adeguati ai rischi da prevenire, senza comportare, di per sé, un rischio maggiore; b) garantire classi di protezione adeguate ai diversi livelli di rischio, riportando nella etichettatura i corrispondenti limiti di utilizzazione; c) tener conto delle esigenze ergonomiche e di salute del lavoratore; d) in caso di rischi multipli che richiedono l uso simultaneo di più DPI essi devono essere fra di loro compatibili e capaci di mantenere la propria efficacia nei confronti dei rischi corrispondenti; e) non sono alternativi alle misure di protezione generali.
2 Protezione degli occhi: occhiali e visiere Numerose sono le occasioni di offesa per gli occhi nei lavori agricoli e forestali, sia quelli di campagna (potatura e raccolta nelle colture arboree; manipolazione di sostanze e preparati acidi, caustici, irritanti, corrosivi) sia quelli della ordinaria manutenzione delle macchine (molatura, affilatura). In funzione della natura del rischio bisogna scegliere il tipo più adatto, cioè visiere e occhiali con protezione laterale, contro gli urti di piccoli oggetti, schegge, trucioli, polvere, prodotti chimici; per i trattamenti con i fitofarmaci occhiali a tenuta in abbinamento con la semimaschera. Protezione delle vie respiratorie Nelle attività agricole sono presenti inquinanti, quali composti organici ed inorganici (polveri, nebbie, aerosol, gas, vapori), batteri, virus, micotossine, antigeni non microbici, tutti in grado di danneggiare l organismo umano. Perciò le vie respiratorie necessitano di appropriate protezioni, dalle semplici mascherine per polveri non nocive alle maschere o semimaschere con filtro, ai respiratori. Le maschere con i filtri vanno scelte tenuto conto della natura del prodotto da cui bisogna difendersi Esistono filtri specifici contraddistinti da lettere e da bande di colori diversi L efficacia di queste attrezzature è condizionata dalla corretta adesione al volto Fare attenzione alla sostituzione delle mascherine e/o del filtro seguendo le istruzione d uso Il cattivo odore e la resistenza nella respirazione sono indicatori utili per la sostituzione dei filtri Pulire le maschere in gomma dopo l uso con acqua e sapone Riporre le maschere con filtro ancora utilizzabile, in un contenitore a tenuta ermetica
3 Protezione delle mani Anche le mani di chi lavora nel settore agricolo sono soggette a rischi di vario genere, da quelli meccanici a quelli chimici, da quelli microbiologici a quelli fisici (questi ultimi dovuti al calore od al fuoco od alle vibrazioni trasmesse da macchinari al segmento mano/braccio od a tutto il corpo). Nelle lavorazioni che presentano pericolo di lesioni alle mani i lavoratori devono usare guanti o altri mezzi di protezione con caratteristiche adeguate in funzione del rischio dal quale si devono proteggere: 1) guanti in cuoio o similari: contro abrasioni, punture e tagli; 2) guanti isolanti: contro il rischio di elettrocuzione; 3) guanti in gomma nitrilica: contro agenti chimici; 4) guanti in cuoio o materiale ignifugo: contro ustioni. Protezione dell udito Si suddividono in a) Inserti auricolari Sono da impiegare nelle esposizione a livelli di rumore inferiori ai 95 db(a). Prima dell impiego vanno controllate le loro condizioni igieniche; gli inserti riutilizzabili devono essere sempre applicati dopo essersi ben lavate le mani. Sono da preferire negli ambienti caldi dove si suda molto e nell uso di occhiali da vista. b) Cuffie antirumore Sono di materiale plastico rigido, rivestito all interno da sostanze isolanti. Sono da preferire agli inserti nell esposizione ad un rumore molto elevato o quando vi è la necessità di toglierle spesso.
4 Protezione della testa E obbligatorio indossare il casco ovunque esista pericolo di offesa al capo (caduta materiali, urto contro ostacoli, contatto con elementi pericolosi). E consigliabile fare uso continuativo dell elmetto dove si hanno dubbi sull esistenza di situazioni di pericolo di lesioni al capo. Affinchè l elmetto abbia la massima efficacia protettiva occorre: 1) controllare l integrità dell involucro esterno, della bardatura interna e la corretta regolazione; 2) assicurarlo con il sottogola; 3) tenerlo pulito (non usare solventi o altre sostanze che potrebbero indebolire la calotta, bensì usare acqua e sapone). Protezioni varie Per indumento di protezione si intende quello che ricopre o sostituisce un capo di vestiario personale e che è specificatamente destinato a proteggere la persona da uno o più rischi. La tuta da usare nei trattamenti chimici deve essere realizzata con materiale impermeabile all esterno, ma che consenta la traspirazione della pelle. Il lavaggio deve avvenire separatamente da altri indumenti personali. Gli stivali devono essere in gomma e calzati sotto la tuta. Anch essi vanno lavati al termine del trattamento con acqua e sapone. Nei lavori agricoli con macchine e attrezzi devono essere utilizzate scarpe con puntale di protezione.
5 Obblighi del datore di lavoro e del lavoratore A seguito della valutazione dei rischi il datore di lavoro deve: a) individuare i DPI necessari per i rischi che non possono essere evitati con altri mezzi; b) individuare le caratteristiche che gli stessi devono avere; c) fornire ai lavoratori i DPI ritenuti necessari e valutati idonei, coinvolgendo gli stessi nella scelta; d) fornire istruzioni comprensibili ai lavoratori sulle modalità d uso, informandoli preliminarmente sui rischi dai quali il DPI li protegge; e) richiedere ai singoli lavoratori di rispettare l obbligo d uso dei dispositivi e delle eventuali disposizioni aziendali emanate per l impiego degli stessi. Nei casi previsti, i lavoratori si sottopongono al programma di formazione e di addestramento organizzato dal datore di lavoro; utilizzano i DPI messi a loro disposizione, conformemente alla informazione e formazione ricevuta ed all addestramento cui sono stati sottoposti; hanno cura dei DPI messi a loro disposizione e non vi apportano modifiche di propria iniziativa; dopo l uso si attengono alle provedure aziendali per la gestione dei dispositivi (pulizia, lavaggio, conservazione, manutenzione, ricambi, ecc..); segnalano immediatamente al datore di lavoro (o al dirigente od al preposto), qualsiasi difetto o inconveniente rilevato nel funzionamento dei DPI messi a loro disposizione.
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