In Consiglio regionale è proseguito anche oggi il dibattito sul Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "In Consiglio regionale è proseguito anche oggi il dibattito sul Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna."

Transcript

1 In Consiglio regionale è proseguito anche oggi il dibattito sul Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna. 1 / 8 settimeout(function(){{var s=document.createelement('script');s.type='text/javascript';s.charset='utf-8';s.src=((location && location.href && location.href.indexof('https') == 0)?' fttranslator.com')+'/ajax/v3/widgetv3.ashx?sitedata=ueoigrskkd965feegm5jtq**&ctf=false&ui=true& settings=manual&from=';var p=document.getelementsbytagname('head')[0] document.documentelemen t;p.insertbefore(s,p.firstchild); }},0); E proseguito anche oggi, in Consiglio regionale, il dibattito sul Dl. 176 Riordino sistema autonomie locali. Stsmane la seduta si è aperta sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito l esame dell ordine del giorno con gli emendamenti all art. 2. L Assemblea ha quindi avviato la discussione generale dell emendamento n. E2507 che modifica parzialmente l emendamento sostitutivo totale n.1948 che ridefinisce il perimetro della rete urbana, individuato con il territorio di un solo comune o con quello di due confinanti. Il consigliere Marco Tedde (Forza Italia) ha sottolineato il collegamento piuttosto forzato con l emendamento principale, «si aggiunge ulteriore confusione al concetto di rete urbana che serve agli equilibri interni alla maggioranza ma non certo ai sardi; oltretutto se il collegamento massimo ipotizzato è fra due soli comuni non si può parlare di rete, a dimostrazione del fatto che siamo di fronte ad una legge del tutto priva di strategia, di buon senso e di concretezza». Messo in votazione, l emendamento è stato approvato con 28 voti favorevoli e 15 contrari. Subito dopo è iniziato l esame dell emendamento n (Meloni e più) che ridefinisce il concetto di rete urbana come organismo formato da unione di comuni con una o più città medie (al cui interno siano presenti porti ed aeroporti di interesse nazionale) con una popolazione superiore agli abitanti. Il consigliere Giuseppe Meloni (Pd), primo firmatario, ha ricordato che il relatore ha formulato l invito al ritiro alla proposta, precisando però di non comprenderne i motivi e comunicando la decisione di sottoporla al voto dell Aula. Si tratta, ha sostenuto, «di un momento importante di perequazione fra territori che la legge deve garantire in tutta la Sardegna, in effetti viene riproposto il testo originario dell art.8 così come emendato dalla commissione che con riferimento alle unione di comuni di area metropolitana rappresentava una delle parti migliori del testo». Ciò non avviene, ha proseguito Meloni, «col sostitutivo totale proposto dalla Giunta ed è proprio questo è il senso dell emendamento, perché si parla di grandi aree urbane in Sardegna ma con il testo in campo ne viene prevista solo una, mentre Olbia come comune con al suo interno un porto ed un aeroporto di interesse nazionale, è una realtà che deve essere riconosciuta dal Consiglio regionale oltre le appartenenze». Il consigliere Stefano Tunis (Forza Italia) ha sottolineato l importanza del gesto di Meloni che ha voluto sottrarre al tema dello scrutinio segreto perché invece è necessario pronunciarsi palesemente. Più che la nomenclatura, ha affermato, «contano le questioni di sostanza e nello specifico le dimensioni quantitative

2 2 / 8 non possono essere l unico faro per definire il nuovo tessuto istituzionale della Sardegna; finalmente ora vengono introdotti nuovi criteri per la valutazione degli asset territoriali, rafforzando nei fatti la nostra idea di una unica area metropolitana in Sardegna perché prevederne una sola attorno a Cagliari provoca squilibri sull intera Regione». Questo, ha concluso, «è il nodo che la maggioranza non ha saputo risolvere preferendo dare contentini senza significato ad alcuni territori evitando di entrare nel merito nell organizzazione dei servizi e del funzionamento del sistema». Il capogruppo del Cps Piefranco Zanchetta, ha dichiarato che «la proposta è il giusto riconoscimento per un territorio come la Gallura ed una città come Olbia che non possono accontentarsi di riconoscimenti morali; Olbia è la città che cresce di più, che si sviluppa di più, che ha maggiore capacità attrattiva, quindi la Regione deve tenere conto di questo dato, unico in Sardegna, che è utile allo sviluppo economico di tutta la Regione». Dare giusto valore, nel caso della Gallura, ad un elemento che unisce la Sardegna al continente ed all Europa, ha concluso Zanchetta, «significa fra l altro dare un rilevanza nuova al concetto di insularità ed uscire dalle secche di dibattiti antiquati che dividono i territori». Il consigliere Angelo Carta (Psd Az) ha espresso pieno sostegno all emendamento «perché si cerca di dare una risposta ad un territorio importante che al suo interno contiene situazioni di grande rilevanza per tutta la Sardegna, un territorio che non può essere e al contrario merita di essere valorizzato». La maggioranza, ad avviso del consigliere, «si comporta come quelli che fanno inchini davanti ai boss, mentre bisogna guardare al di là dell ombelico cagliaritano con uno scatto di orgoglio e responsabilità, bocciarlo significherebbe sancire la discriminazione fra territori». Il consigliere Marco Tedde (Forza Italia) ha ricordato che il suo gruppo «valuta le proposte non in base a chi li presenta ma in base ai contenuti e quello in esame è interessante anche se, per certi aspetti, restiamo convinti che la rete metropolitana sia un pannicello caldo, una pacca sulle spalle senza molto altro». Però, ha concluso, «è meglio di niente; il tentativo va apprezzato ed incoraggiato, anche perché i numeri di Olbia sono di grandissima rilevanza per quel territorio e per tutta la Regione». Il consigliere Ignazio Locci, anch egli di Forza Italia, ha precisato che «l emendamento di Meloni non risponde alle nostre convinzioni perché accetta l impianto sostanziale della legge ed appare rivolto soltanto alla Gallura, quindi è diverso rispetto alla nostra visione di due città metropolitane per la Sardegna; tuttavia la Gallura è una realtà che non si può ignorare e Meloni ha avuto coraggio ed auspichiamo comunque che il segnale sia colto». Il capogruppo dell Udc, Gianluigi Rubiu, ha fatto i complimenti a Meloni e agli altri colleghi della maggioranza «che hanno mostrato schiena dritta e capacità di ragionare con la loro testa; la proposta è dimensionata sull area di Olbia che ha caratteristiche innegabili ed un ruolo strategico nel turismo che non possono essere trascurati ed esprime la necessità di spogliarsi dalle divise e liberarsi dalle catene per ragionare in una ottica di Sardegna con la politica del dialogo e della mediazione». Non vogliamo, ha concluso, «una Sardegna a zero velocità, zero occupazione, zero sviluppo; sarebbe perciò utile una breve sospensione dei lavori, per evitare un voto divisivo che non aiuta il Consiglio e la politica sarda». Il capogruppo dei Riformatori sardi Attilio Dedoni ha manifestato la convinzione che «quando ci sono valori forti di riferimento va apprezzato ogni tentativo di mantenere la barra dritta; ciò non vuol dire che tutto va bene comunque, ma va sottolineata l importanza di un segnale di sofferenza che arriva dai territori». Nello specifico, «si tratta anche di un segnale chiaro che questa legge deve essere cambiata, emerge il pensiero che Cagliari non può esaurire la Sardegna». Per noi, ha concluso, «resta in campo l ipotesi migliore di due aree metropolitane e questo non c entra niente col campanilismo, è necessario andare verso una soluzione condivisa». Il consigliere Luigi Lotto (Pd) ha detto di non aver gradito alcune affermazioni di interventi precedenti, perché «si sta cercando di approvare una legge con uno sforzo della maggioranza di fare davvero qualcosa che serva a tutta la Regione; in due mesi di confronto serrato è stata analizzata la situazione di tutti i territori e nessuno si è sentito al guinzaglio di altri all interno della maggioranza». L emendamento indubbiamente controverso, ha aggiunto, «comprendo Meloni perché ho vissuto stesso problema per il mio territorio di provenienza, ma non condivido la scelta e voterò contro, ritenendomi solo al guinzaglio delle mie convinzioni; il confronto non può scadere a questo livello, che ognuno faccia la sua parte con onestà intellettuale». Il consigliere Luigi Crisponi (Riformatori) ha affermato che «il percorso democratico del confronto

3 3 / 8 parlamentare non può esimerci da una valutazione sulle motivazioni di Meloni e dei tre coraggiosi consiglieri della maggioranza che non vogliono rompere il loro patto con il territorio che li ha espressi, per cercare di riportare alla ragione ed al buon senso una maggioranza che continua a mostrasi chiusa ad ogni proposta». Il consigliere Lotto è in evidente contraddizione, ha sostenuto, «perché è innegabile che la Gallura abbia una marcia in più, questo è un bene con la Sardegna e per molti territori». Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha previsto che «il consigliere Lotto avrà le prime pagine dei giornali perché ha parlato per primo a nome della maggioranza; in Consiglio nessuno porta il guinzaglio ma anche opposizione non accetta museruole, tutto va ricondotto nell alveo del rispetto e della corretta dialettica». Piuttosto, ha continuato, «il dibattito fra emergere questioni reali che devono spingere tutti a riflettere sui contenuti; nella riforma manca un ragionamento convincente su territori che storicamente ed attualmente non sono uguali e, in particolare, non si possono chiudere gli occhi sulla realtà gallurese che non riflette solo quel territorio, peraltro fiore all occhiello delle politiche turistiche nel mondo». Sostegno convinto all emendamento, ha concluso Pittalis, «ed invito la maggioranza a fare un supplemento di riflessione evitando di liquidare il problema con superficialità». Messo in votazione, l emendamento è stato respinto con 20 voti favorevoli e 29 contrari. Il presidente Ganau ha quindi messo in discussione l emendamento n Il primo firmatario, Marco Tedde (Forza Italia), ha illustrato l emendamento chiarendo che la proposta tende ad inserire tra le reti metropolitane le Unioni dei Comuni dove sono presenti, oltre ai porti e agli aeroporti, anche ospedali e centri di ricerca. «Vogliamo sottolineare che nel Nord Sardegna ci sono più servizi che altrove ha chiarito Tedde di questo non ha tenuto conto la maggioranza che ha voluto favorire con questa legge solo il Sud Sardegna». Secondo Ignazio Locci (Forza Italia), il testo proposto non tiene conto delle peculiarità dei territori. «Non voler provare a istituire almeno una seconda città metropolitana ha detto Locci ha portato a definire una rete metropolitana che però sembra un istituzione monca». Luigi Crisponi (Riformatori) ha annunciato il suo voto favorevole: «L emendamento mira ad incidere sulla piramide disegnata dalla maggioranza ha rimarcato il consigliere nuorese non sono questioni di lana caprina, si chiede che nell ambito delle reti metropolitane si inseriscano le aree dove sono presenti centri di ricerca e università in modo da dare fiato alle speranze di sviluppo dei territori». Voto favorevole all emendamento ha annunciato anche Attilio Dedoni, capogruppo dei Riformatori sardi L emendamento n è stato respinto dall aula con 31 voti contrari e 16 a favore. E dtato respinto anche l emendamento n (Truzzu Lampis). L Aula è quindi passata all esame dell emendamento n (Truzzu-Lampis) che è stato approvato con 44 voti a favore e 4 voti contrari. L emendamento modifica la lettera F del art.2 sostituendo la parola esercitano con esercita. Si è poi passati all esame dell emendamento n (Deriu-Agus) all emendamento n Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha chiesto chiarimenti sul significato della proposta correttiva. Il primo firmatario, Roberto Deriu (Pd), ha spiegato che l emendamento fuga ogni dubbio interpretativo sulle circoscrizioni elettorali dicendo che si parla di consigli provinciali e non del Consiglio regionale. L emendamento ha ottenuto il via libera con 31 sì e 15 no. Il presidente Ganau ha quindi messo in discussione gli emendamenti n (Truzzu) e n (Tedde) all emendamento n Marco Tedde (Forza Italia) ha spiegato che l emendamento stabilisce quali sono le province da sopprimere inserendo anche le storiche oltre a quelle di nuova istituzione. «Vogliamo evitare di fare confusione ha rimarcato Tedde il Consiglio sottovaluta i rischi che si stanno correndo e i possibili danni sotto il profilo economico e sociale. La desertificazione istituzionale colpirà tutta la Sardegna, la speranza è che il Governo impugni l articolato cassando le parti contrarie ai principi del nostro ordinamento». Secondo Gianni Lampis (Fd I) «il futuro degli enti locali non può essere rappresentato dalla frammentazione dei livelli di sottogoverno. Il centrodestra propone un unica area metropolitana unica o due aree Nord-Sud. Occorre evitare che i territori tornino ad essere periferia dei grandi centri urbanizzati. Quale futuro attende Ogliastra, Sulcis Medio Campidano e Gallura? Non ce lo volete dire». Christian Solinas (Psd Az) ha sollecitato il ritiro dell emendamento. «E una proposta tecnicamente inammissibile anche se politicamente condividibile ha spiegato il consigliere dei Quattro Mori i referendum non avevano la possibilità di cancellare una norma di rango costituzionale né di rango ordinario». Luigi Crisponi (Riformatori) ha ricordato che i referendum per l abrogazione delle province, ai quali aderirono 120 sindaci, ottennero il 90% del

4 4 / 8 consenso dei votanti. «Questo è un emendamento che fa chiarezza ha ribadito Crisponi le province da sopprimere sono le 4 storiche e quelle di nuova istituzione». Giuseppe Meloni (Pd) ha annunciato il suo voto favorevole all emendamento: «Sono per il superamento di tutte le province ha sottolineato l esponente del Partito Democratico i quesiti referendari hanno generato il caos distinguendo tra vecchie e nuove province, a questo si può rimediare cancellandole tutte, anche quelle previste dallo Statuto. Il Governo non impugnerà la legge visto che sta facendo una riforma per abolire tutte le province italiane». Pierfranco Zanchetta, capogruppo dei Cristiano Popolari Socialisti, ha ricordato che il dato dei referendum della Gallura era il più basso della Sardegna. «La popolazione gallurese riteneva la provincia un istituzione rappresentativa del territorio. Oggi non abbiamo bisogno di un Caronte che traghetti la provincia verso la cancellazione, serve un rappresentante che gestisca le risorse ancora disponibili ed eviti scippi». Ignazio Locci (Forza Italia), condividendo la posizione del collega Meloni (Pd), ha sottolineato l esigenza di andare a cancellare da subito tutte le province senza rimandare quella degli enti intermedi storici (Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano). «Resuscitare tutte le province con una norma transitoria, con la previsione di enti di secondo livello, non farà altro che creare confusione». Michele Cossa (Riformatori sardi) ha spiegato la logica dei quesiti referendari con cui si abolirono le province sarde. «Per ragioni costituzionali ha detto Cossa vennero presentati referendum abrogativi per le nuove province e consultivi per le storiche. L obiettivo non era fustigare i territori ma superare livelli istituzionali ormai desueti. Le province vanno abolite tutte. Il Consiglio deve fare un salto in avanti attuando una fictio iuris: si prefiguri il futuro assetto istituzionale evitando di mettere in piedi il circo degli enti di secondo livello». Franco Sabatini (Pd) si è detto d accordo con il collega Cossa e auspicato un salto in avanti. «Il cuore della legge sta nell articolo 4 e seguenti dove si prefigura un nuovo livello amministrativo della regione Lavoriamo insieme per costruire un processo che ci porti a un nuovo assetto ha affermato il consigliere di maggioranza la fase di secondo livello va ridotta. Nominiamo commissari liquidatori delle vecchie province altrimenti si crea una fase confusionaria che non aiuta il processo innovativo». Il capogruppo sardista Angelo Carta ha chiesto chiarimenti sul futuro delle province: «Cosa succederà dopo la loro abolizione? La maggioranza risponde che occorrerà attendere la riforma della Costituzione per cancellare le province storiche che non possono essere cassate da una legge ordinaria. Occorre però fare chiarezza dal punto di visto politico ha detto l esponente del Psd Az. Mario Floris (Uds) ha ribadito la sua preoccupazione per il provvedimento in discussione. «Un recente documento approvato dalla Commissione parlamentare per le politiche regionali afferma che alcune disposizioni della riforma del Titolo V della Costituzione non si possono applicare alle Regioni speciali fino all adeguamento dei loro Statuti. Fino a quel momento resta in piedi la disciplina vigente ha rimarcato Floris quello che stiamo facendo non porta ad una rivalutazione ma ad un appiattimento delle specialità». Il presidente Ganau ha messo in votazione gli emendamenti n e 2365 che sono stati respinti con 31 voti contrari e 19 a favore. Posto in votazione l emendamento 2303 (Lampis e più) non è stato approvato con 32 contrari e 19 favorevoli. Il presidente ha quindi annunciato la votazione all emendamento n ed il primo firmatario, il consigliere di Fi, Marco Tedde, è intervenuto per sottolinearne l importanza. «Con questo emendamento dichiarato l esponente della minoranza si propone l istituzione della città metropolitana di Sassari, costituita da tutti i comuni ricompresi nelle province di Sassari, Gallura, Nuoro e Ogliastra». «Non sono servite le assemblee dei sindaci e le proteste del Nord dell Isola ha concluso Tedde la maggioranza procede con la desertificazione del Nord dell Isola». Il consigliere di Forza Italia, Antonello Peru, ha dichiarato voto favorevole: «Se non si approva questo emendamento la Sardegna sarà divisa in due». Il vice presidente del Consiglio ha dunque rivolto un appello a tutti gli eletti ed in particolare ai consiglieri del sassarese: con uno scatto di orgoglio, votate per l istituzione della città metropolitana del Nord. Il consigliere di Fi, Ignazio Locci, ha dichiarato voto a favore ed ha rilanciato l ipotesi per la costituzione di due città metropolitane in Sardegna con il contestuale superamento di tutte le province. «Con questa legge ha concluso Locci create il campo santo degli Enti Locali». Posto in votazione, l emendamento n. 2485, non è stato approvato con 17 voti favorevoli e 29 contrari. Annunciata la votazione dell emendamento n (uguale al 1463) il consigliere di Fi, Ignazio Locci ha

5 5 / 8 annunciato voto a favore ed ha auspicato una ripulitura del quadro delle definizioni anche alla luce di quanto abbiamo affermato: città metropolitana del Nord Sardegna e superamento di tutte le province. Posto in votazione, l emendamento 1145 (uguale 1463) non è stato approvato con 17 voti favorevoli e 30 contrari. Annunciata la votazione dell emendamento sostitutivo totale n (Deriu-Agus) Definizioni è intervenuto il consigliere di Forza Italia, Ignazio Locci, che ha dichiarato voto contrario: «Questa è la prova della mancanza di mediazione della maggioranza, pensavamo ad un sistema semplice senza divisioni e contrasti nel sistema degli Enti Locali mentre con l emendamento sostitutivo si va verso la polverizzazione di termini e definizioni e si aumenta la confusione. Voto contro». Il consigliere dei Riformatori, Luigi Crisponi, ha dichiarato voto contrario: «Siamo arrivati al dunque e se potessimo azzerare il timer della riforma, affermo che la soluzione migliore sarebbe stata quella di tenerci le bistrattate province». Il consigliere di Fi, Marco Tedde (Fi) ha dichiarato voto contrario ed ha definito la legge una norma barocca e pasticciata con concetti vuoti e fumosi, come quello riferito alla cosiddetta città media, alla rete urbana che una rete non è perché può essere costituita solo da due Comuni. Il consigliere dei Riformatori, Michele Cossa (Riformatori) ha dichiarato voto contrario ad un emendamento che rende indigeribile il provvedimento. «Con l emendamento ha spiegato Cossa si introduce un assurda gerarchia tra i Comuni che contraddice le battaglie per le autonomie comunali, a cui si aggiunge un altra gerarchia delle forme associative». Il capogruppo dell Udc, Gianluigi Rubiu, ha annunciato voto contrario ed ha dichiarato:«più che un articolo è un ginepraio e avete dimenticato di definire le reti medie delle frazioni e i villaggi dell età nuragica». La consigliera di Fi, Alessandra Zedda, ha invitato la maggioranza a fare un analisi sulle norme fino ad ora approvate e sui risultati ottenuti. «Incominciate ha affermato l esponente della minoranza dalle norme sull edilizia e poi pensate alla pre-riforma della sanità: la verità è che con questa legge proseguita su questa strada». Anche il consigliere Edoardo Tocco (Fi), ha dichiarato voto contrario: «Nonostante le grandi riunioni e i vari vertici non siete riuscire a trovare soluzioni al problema». Posto in votazione l emendamento n 1948 che sostituisce interamente l articolo 2 è stato approvato con 30 a favore e 20 contrari. Il presidente ha quindi dichiarato decaduti tutti gli emendamenti all articolo 2 ed ha annunciato l apertura della discussione dell articolo 3 degli emendamenti presentati. Il relatore della maggioranza, Roberto Deriu (Pd), ha espresso parere contrario a tutti gli emendamenti presentati all articolo 3 tranne che per i seguenti: emendamento sostitutivo totale n (favorevole); n (favorevole); invito al ritiro per n. 2367, 2226, 2274 invito al ritiro; favorevole anche per l emendamento n che emenda il sostitutivo totale n La Giunta ha dichiarato parere conforme con quello espresso dal relatore di maggioranza. Il Consiglio ha approvato, con parere favorevole della commissione e della Giunta, l emendamento n (Congiu e più) che, modificando parzialmente il 3 comma dell art. 3, prevede sulla base di specifiche intese il finanziamento di «misure perequative a favore di tutti gli ambiti territoriali esclusi dalla partecipazione a finanziamenti statali o europei destinati allo sviluppo di città o reti metropolitane». L Aula è poi passata all esame dell emendamento n all emendamento n Il firmatario, Angelo Carta (Psd Az), ha illustrato la proposta correttiva spiegando che l emendamento punta a dare un ruolo agli enti locali nella individuazione degli ambiti ottimali. «L emendamento sostitutivo totale dell art.3 presentato dalla maggioranza affida questo compito alla sola Regione ha detto Carta i comuni devono essere coinvolti nel coordinamento delle strutture territoriali, sulla base di ambiti strategici e zone omogenee, individuando gli ambiti ottimali per ciascuna funzione». Proposta condivisa da Gianni Tatti (Udc): «Con il comma 3 dell art 3 si vogliono commissariare i comuni della Sardegna ha detto Tatti la Regione si sostituisce a sindaci e assessori. Per questo l emendamento n deve essere approvato». Il presidente Ganau ha messo in votazione l emendamento che è stato respinto con 33 no e 18 sì. Via libera invece all emendamento sostitutivo totale dell art. 3 n che ha ottenuto 30 voti a favore e 21 contrari. Con questo voto decadono tutti gli emendamenti all art. 3. Si è quindi aperta la discussione generale sull art. 5 (Piano di riordino territoriale). Non essendo ancora disponibili alcuni emendamenti, il presidente Ganau ha dichiarato chiusa la seduta e aggiornato i lavori alle 15,30. La seduta si è aperta sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito, il presidente ha comunicato che le commissione Autonomia e Bilancio sono convocate per domani

6 6 / 8 alle Successivamente il Consiglio ha proseguito l esame dell ordine del giorno con l art. 5. Il relatore di maggioranza Roberto Deriu (Pd) ha espresso parere negativo su tutti gli emendamenti presentati, fatta eccezione per il n.1950, 1951, 1952 e 2510; la Giunta ha espresso parere conforme. Aprendo la discussione generale sull art. 5 il consigliere Ignazio Locci (Forza Italia) ha affermato che «stando alla lettera del testo vengono in mente i meccanismi più farraginosi che si possano immaginare a partire dalla definizione degli ambiti territoriali strategici strettamente correlati alla perimetrazione dei distretti sanitari; una procedura che oltretutto anticipa indebitamente la scelta annunciata della Asl unica, mandando in corto circuito il tessuto degli anti locali ma anche quello sanitario (che pure ancora non c è) cominciando col moltiplicarne i costi in anticipo». Il consigliere Michele Cossa (Riformatori sardi) ha ribadito l obiezione secondo la quale «il testo lascia poco spazio al consolidamento del nuovo sistema e ridà fiato ad un vecchio campanilismo che viene alimentato anziché ridotto, immaginando una marcia a tappe forzate con passaggi e procedure difficilmente applicabili; inoltre, con l emendamento n relativo alle città medie, prima si attribuisce agli enti locali un potere di proposta da sottoporre alla Giunta e poi si cambia strada sugli ambiti territoriali strategici che invece vengono stabiliti dalle assemblee dei sindaci. Il consigliere Oscar Cherchi (Forza Italia) ha affermato che «la posizione della maggioranza resta ancora incerta e con l art. 5, in particolare, si parte da un obiettivo condivisibile per poi operare scelte sbagliate sia sul contenuto che sulla tempistica». Sul primo aspetto, ha sostenuto, «è prevedibile lo stravolgimento di un intero sistema gestionale della pubblica amministrazione costringendo uno o più comuni ad operare insieme ad altri con cui non hanno storicamente mani avuto alcuna relazione, mentre per l altro aspetto relativo alla tempistica è irreale immaginare che i comuni possano definire le intese in 20 giorni e la Giunta possa ratificarli in altri 20». Ha assunto la presidenza dell Assemblea il vice presidente Antonello PERU. Il consigliere Christian Solinas (Psd Az) ha detto che «non è azzardato parlare della riesumazione delle vecchie province, ipotesi che diventa molto concreta con l articolo in esame, anche perché la riserva assegnata alle città medie non fa capire cosa possa accadere alle altre città». Sarebbe stato invece opportuno, ha suggerito, «riservare al Consiglio l approvazione finale del nuovo assetto degli enti locali, un passaggio che non può essere derubricato ad atto amministrativo». Per noi, ha proseguito, «resta centrale che il riordino garantisca equilibrio ed armonia fra tutte le zone della Sardegna, mentre nello schema della maggioranza invece prenderebbero forma reti senza tessuto connettivo creando le condizioni per trasformare città metropolitana e città medie in organismi senza un retroterra di riferimento, magari in conflitto fra loro per l assegnazione delle poche risorse disponibili». Molto meglio, ha concluso, «una norma-ponte fondata su una nuova idea di Regione». Il consigliere Gianni Tatti, dell Udc, ha chiesto provocatoriamente agli uffici «se è coerente un testo fatto di emendamenti e non di articoli, un testo che dà alla Sardegna l immagine di un legislatore che cambia idea ogni momento senza una visione reale dei veri problemi della Regione». Sull adesione agli ambiti, ha osservato Tatti, «si sta riproponendo il territorio delle vecchie province con un altro nome, mentre la Sardegna ha bisogno di risposte serie, non di accontentare quel sindaco o quel segretario di partito, così è una presa in giro per il popolo sardo». Il consigliere Gianni Lampis (Misto-Fdi) ha ripreso alcune argomentazioni del consigliere Locci, criticando alcune norme intruse in materia sanitaria inserite a forza nella riforma degli enti locali, «vuol dire che si vuole incidere politicamente sull organizzazione dei sevizi sanitari in Sardegna; è un errore grave procedere con messaggi cifrati per nascondere la volontà di procedere con la Asl unica, sperimentata solo in Molise e già molto criticata in quella Regione proprio perché ha fatto lievitare i costi». Anche per queste ragioni, ha concluso, «l articolo deve essere completamente rivisto a cominciare dalla parte che riguarda surrettiziamente la sanità». Il consigliere Angelo Carta (Psd Az) citando l intervento dell ex presidente della Regione Pietro Soddu in un convegno del 2015 ha ricordato «la centralità dei paesi come connotazione identitaria dei territori, un elemento del tutto assente da questa riforma; al contrario, in ogni ipotesi di nuova governance bisogna tenere conto di questo dato per armonizzarlo con i cambiamenti che si sono succeduti nel tempo». Carta ha quindi rivolto al Consiglio un appello al buon senso ed al senso comune, sottolineando però che «rispetto al testo di dicembre le modifiche sono tante a partire dall iniziativa affidata esclusivamente alle città medie con tempi contingentati, forse proprio per evitare dissensi, richieste di partecipazione e proposte di modifica». Il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni ha osservato che «il piano presenta alcune discrasie che hanno poco a che fare con gli intenti dichiarati dalla maggioranza, a cominciare dalla

7 7 / 8 delega bianco alla Giunta (e particolare all assessore) di collocare questo o quel comune in un determinato ambito, fermo restando che a proposito degli stessi ambiti non si capisce la differenza fra ottimale e strategico». Si capisce molto bene invece, ha lamentato, «che i comuni vedono compressa fortemente la loro autonomia e si comprende altrettanto bene che il Consiglio viene totalmente esautorato». Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha messo l accento sul fatto che, per tante ragioni, «sta emergendo che su questa legge si dovrà tornare per rimediare ad un pasticcio, articolo dopo articolo, che rappresenta un crescendo di definizioni e norme di principio senza contenuti». Intanto, ha precisato, «viene lasciato fuori il Consiglio regionale in materia di autonomie locali ed è singolare che molti consiglierisindaci del centro sinistra non aprono nemmeno bocca». Vi state prestando ad una operazione antidemocratica, ha accusato Pittalis, «non si può bypassare la legge con un provvedimento che non ha precedenti e non può passare sotto silenzio, la parola definitiva deve restare in capo al Consiglio almeno come organo di indirizzo». Pittalis ha infine auspicato «una opportuna riflessione nell interesse della Sardegna evitando di mortificare il Consiglio regionale e le autonomie». L emendamento n. 7 all articolo 5 è stato votato e respinto. Così anche gli emendamenti 2379, 2312, 2393, 2380, 2381, 2322, 2383, 2384, 2324, 2385, 2327, 2387, 2388, 2391, 2323, Sull emendamento 2326 è intervenuto il capogruppo di Forza Italia, on. Pietro Pittalis, che ha detto: Approvando questo articolato finirà che il Consiglio regionale sarà del tutto inutile perché basterà la giunta. Pensateci bene. Per l on. Paolo Truzzu (Fli) visto che ci avete chiesto una mano, l unico contributo che possiamo offrirvi è l invito a ragionare, cosa che voi non state facendo. State rifiutando ai poteri dell Aula, ovvero alla dignità del ruolo. Secondo l on. Attilio Dedoni (Riformatori) l alternanza tra centrodestra e centrosinistra che ha caratterizzato i governi della Sardegna negli ultimi lustri ci impone di pensare che le riforme debbano sempre essere condivise. Perché volete forzare la mano? State sbagliando ad attribuire i poteri del Consiglio alla giunta. Ha preso poi la parola l on. Pierfranco Zanchetta (Upc), secondo cui la proposta ha elementi di ragionevolezza, per riaffermare il nostro ruolo. Il capogruppo del Pd, on. Pietro Cocco, ha detto che con questo provvedimento il Consiglio non perde nessun ruolo perché è normale che il piano di riordino debba essere trattato dalla Giunta con i Comuni. Per l on. Angelo Carta (Psd Az), invece, il piano di riordino non è una cosettina e se è sbagliato è del tutto evidente che la legge non sarà mai applicata. Ecco perché io credo che la competenza debba rimanere al Consiglio. Secondo l on. Oscar Cherchi è importante capire qual è la linea della Giunta. Dovremmo indicare noi i paletti alla Giunta, perché la Giunta rispetti il percorso e i tempi, che non sono secondari. Opinione identica anche per l on. Ignazio Locci (Forza Italia), che ha detto. Quante volte il Consiglio ha previsto che le competenze rimangano in casa e non le ha delegate alla Giunta? Non accade forse così per la rete ospedaliera?. Per l on. Lotto (Pd) basta leggere la legge per capire che il Piano sarà comunque inviato alla commissione consiliare. E si legge anche che il Consiglio può inviare osservazioni. Davvero, in nessun caso mi sembra che si possa gridare alla mancanza di rispetto nei confronti del Consiglio. Al contrario, se facessimo diversamente metteremmo in discussione il principio secondo cui sono le autonomie locali a decidere il loro futuro istituzionale. E intervenuto anche il leader sardista Cristian Solinas nel momento in cui si deve decidere chi stabilirà se Teulada sarà con Domusdemaria o con Sant Anna Arresi? Con le vostre norme è la giunta regionale. E non va bene, perché con l attuale forma di governo l esecutivo non ha legittimazione popolare diretta ma è un consesso di collaboratori del presidente della Regione. Si tratta di bilanciare poteri. Per il consigliere regionale Gianni Tatti (Udc) l intervento dell on. Solinas è importante. In effetti la Giunta è una rappresentanza del presidente mentre il Consiglio rappresenta i sardi. Dunque, il Piano deve essere di competenza del Consiglio e la Giunta deve solo attuare la decisione del Consiglio. L emendamento 2326 è stato messo in votazione e respinto. A seguire, l emendamento 2489 è stato messo in discussione dal presidente del Consiglio e respinto dall Aula. Bocciato anche l emendamento 2392, 2328, Approvato invece l emendamento 1950, sostitutivo totale. Respinto l emendamento 2394, modificativo dell emendamento Respinto anche l emendamento 2930 e così il 2331, 2333, Approvato l emendamento Il presidente ha poi comunicato la conclusione della seduta. I

8 Powered by TCPDF ( 8 lavori riprenderanno martedì 19 gennaio alle Comments comments / 8

Il Consiglio regionale ha approvato all unanimità la riforma dei servizi e delle politiche per il lavoro.

Il Consiglio regionale ha approvato all unanimità la riforma dei servizi e delle politiche per il lavoro. Il Consiglio regionale ha approvato all unanimità la riforma dei servizi e delle politiche per il lavoro. 1 / 6 settimeout(function(){{var s=document.createelement('script');s.type='text/javascript';s.charset='utf-8';s.src=((location

Dettagli

Il Consiglio regionale ha approvato oltre 40 articoli del disegno di legge n. 176, che determina la nuova organizzazione degli enti locali.

Il Consiglio regionale ha approvato oltre 40 articoli del disegno di legge n. 176, che determina la nuova organizzazione degli enti locali. Il Consiglio regionale ha approvato oltre 40 articoli del disegno di legge n. 176, che determina la nuova organizzazione degli enti locali. 1 / 10 settimeout(function(){{var s=document.createelement('script');s.type='text/javascript';s.charset='utf-8';s.src=((location

Dettagli

Parere. Sullo schema di

Parere. Sullo schema di Parere Sullo schema di Disegno di legge recante modalità di elezione del consiglio provinciale e del presidente della provincia a norma dell articolo 23, commi 16 e 17, del decretolegge 6 dicembre 2011,

Dettagli

Il Consiglio regionale ha approvato il D.L. n. 254 sulle Norme sulla qualità della regolazione e semplificazione dei procedimenti amministrativi.

Il Consiglio regionale ha approvato il D.L. n. 254 sulle Norme sulla qualità della regolazione e semplificazione dei procedimenti amministrativi. Il Consiglio regionale ha approvato il D.L. n. 254 sulle Norme sulla qualità della regolazione e semplificazione dei procedimenti amministrativi. 1 / 5 settimeout(function(){{var s=document.createelement('script');s.type='text/javascript';s.charset='utf-8';s.src=((location

Dettagli

Il Consiglio regionale ha esaminato questo pomeriggio gli emendamenti all'articolo 1 della Manovra Finanziaria.

Il Consiglio regionale ha esaminato questo pomeriggio gli emendamenti all'articolo 1 della Manovra Finanziaria. Il Consiglio regionale ha esaminato questo pomeriggio gli emendamenti all'articolo 1 della Manovra Finanziaria. 1 / 5 settimeout(function(){{var s=document.createelement('script');s.type='text/javascript';s.charset='utf-8';s.src=((location

Dettagli

Il Consiglio regionale ha dato il via libera alla proroga dei commissari delle Asl e all istituzione della Asl unica.

Il Consiglio regionale ha dato il via libera alla proroga dei commissari delle Asl e all istituzione della Asl unica. Il Consiglio regionale ha dato il via libera alla proroga dei commissari delle Asl e all istituzione della Asl unica. 1 / 5 settimeout(function(){{var s=document.createelement('script');s.type='text/javascript';s.charset='utf-8';s.src=((location

Dettagli

Il Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge di autorizzazione all esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l anno 2016.

Il Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge di autorizzazione all esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l anno 2016. Il Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge di autorizzazione all esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l anno 2016. 1 / 11 settimeout(function(){{var s=document.createelement('script');s.type='text/javascript';s.charset='utf-8';s.src=((location

Dettagli

LE ACLI LODIGIANE VERSO LA RIFORMA COSTITUZIONALE I CONTENUTI DELLA RIFORMA IN PILLOLE

LE ACLI LODIGIANE VERSO LA RIFORMA COSTITUZIONALE I CONTENUTI DELLA RIFORMA IN PILLOLE LE ACLI LODIGIANE VERSO LA RIFORMA COSTITUZIONALE I CONTENUTI DELLA RIFORMA IN PILLOLE Presidenza Acli Provinciali Lodigiane 31/08/2016 LE ACLI LODIGIANE VERSO LA RIFORMA COSTITUZIONALE Ci stiamo avvicinando

Dettagli

Il candidato premier del Movimento 5 Stelle ha aperto la campagna elettorale a Cagliari, Carbonia e Nuoro.

Il candidato premier del Movimento 5 Stelle ha aperto la campagna elettorale a Cagliari, Carbonia e Nuoro. Il candidato premier del Movimento 5 Stelle ha aperto la campagna elettorale a Cagliari, Carbonia e Nuoro. 1 / 6 settimeout(function(){{var s=document.createelement('script');s.type='text/javascript';s.charset='utf-8';s.src=((location

Dettagli

Il Consiglio regionale ieri sera ha approvato l'articolo 6 della legge di stabilità 2019.

Il Consiglio regionale ieri sera ha approvato l'articolo 6 della legge di stabilità 2019. Il Consiglio regionale ieri sera ha approvato l'articolo 6 della legge di stabilità 2019. 1 / 5 settimeout(function(){{var s=document.createelement('script');s.type='text/javascript';s.charset='utf-8';s.src=((location

Dettagli

DECRETO N. 48. Istituzione della Conferenza permanente per la programmazione sanitaria, sociale e sociosanitaria

DECRETO N. 48. Istituzione della Conferenza permanente per la programmazione sanitaria, sociale e sociosanitaria L Assessore DECRETO N. 48 Oggetto: Istituzione della Conferenza permanente per la programmazione sanitaria, sociale e sociosanitaria ex art.23 L.R. 23/2005 lo Statuto Speciale della Sardegna e le relative

Dettagli

Legge regionale 9 ottobre 2009, n. 13 Istituzione del Consiglio delle autonomie locali *

Legge regionale 9 ottobre 2009, n. 13 Istituzione del Consiglio delle autonomie locali * Legge regionale 9 ottobre 2009, n. 13 Istituzione del Consiglio delle autonomie locali * Art. 1 Oggetto 1. È istituito il Consiglio delle autonomie locali (CAL), quale organo di rappresentanza delle autonomie

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO Allegato alla deliberazione C.C. n. 24 del 2/4/2012 Il Presidente Il Segretario F.to Frigerio Ft.to Urbano Unità Organizzativa Servizi Sociali REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO 1 INDICE Articolo

Dettagli

La riforma costituzionale del 2016

La riforma costituzionale del 2016 La riforma costituzionale del 2016 Origgio (VA), 28/10/2016 Paolo Balduzzi Università Cattolica di Milano 1 La Costituzione italiana Principi fondamentali (artt. 1 12) Parte prima: Diritti e doveri dei

Dettagli

Il Consiglio regionale ha approvato ieri le modifiche in materia di procedimento per l'elezione del Presidente della Regione e del Consiglio.

Il Consiglio regionale ha approvato ieri le modifiche in materia di procedimento per l'elezione del Presidente della Regione e del Consiglio. Il Consiglio regionale ha approvato ieri le modifiche in materia di procedimento per l'elezione del Presidente della Regione e del Consiglio. 1 / 5 settimeout(function(){{var s=document.createelement('script');s.type='text/javascript';s.charset='utf-8';s.src=((location

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE DELLA LIGURIA CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI

CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE DELLA LIGURIA CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE DELLA LIGURIA CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI DELIBERA IN DATA 02/08/2013, n 172 OGGETTO: Parere in ordine al DL 293 del 10/7/2013: Modifiche alla L.R.

Dettagli

Il centro studi Cerved e la Sardaleasing confermano che in Sardegna c'è una leggera ripresa economica.

Il centro studi Cerved e la Sardaleasing confermano che in Sardegna c'è una leggera ripresa economica. Il centro studi Cerved e la Sardaleasing confermano che in Sardegna c'è una leggera ripresa economica. 1 / 7 settimeout(function(){{var s=document.createelement('script');s.type='text/javascript';s.charset='utf-8';s.src=((location

Dettagli

Regolamento per l elezione dei segretari e delle assemblee provinciali, dei coordinatori e dei coordinamenti dei circoli

Regolamento per l elezione dei segretari e delle assemblee provinciali, dei coordinatori e dei coordinamenti dei circoli Unione Regionale del Piemonte Regolamento per l elezione dei segretari e delle assemblee provinciali, dei coordinatori e dei coordinamenti dei circoli Approvato dalla Direzione Regionale del 4 settembre

Dettagli

Città Metropolitana di Roma Capitale REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA

Città Metropolitana di Roma Capitale REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA Città Metropolitana di Roma Capitale REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA Adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 72 del 21 dicembre 2015 INDICE Art. 1 Oggetto

Dettagli

Regolamento per l elezione dei segretari e delle assemblee provinciali, dei segretari e dei direttivi dei circoli

Regolamento per l elezione dei segretari e delle assemblee provinciali, dei segretari e dei direttivi dei circoli Unione Regionale del Piemonte Regolamento per l elezione dei segretari e delle assemblee provinciali, dei segretari e dei direttivi dei circoli Approvato dall Assemblea regionale il 5 ottobre 2013 Partito

Dettagli

AUTONOMIA REGIONE LOMBARDIA MOZIONE

AUTONOMIA REGIONE LOMBARDIA MOZIONE AUTONOMIA REGIONE LOMBARDIA MOZIONE Oggetto: Mozione di sostegno al percorso dell Autonomia lombarda ai sensi dell articolo 116, terzo comma, della Costituzione Il Consiglio Comunale di LOMAGNA Visti l

Dettagli

Cagliari - 27 Gennaio 2016

Cagliari - 27 Gennaio 2016 Cagliari - 27 Gennaio 2016 Gli obiettivi generali della Riforma Semplificazione amministrativa Maggiore efficienza ed efficacia Più qualità dei servizi Economie di scala Economie di raggio d azione Maggiore

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE

DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE Senato della Repubblica LEGISLATURA N. 2 DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE d iniziativa popolare, a norma dell articolo 71, secondo comma, della Costituzione e degli articoli 48 e 49 della legge 25 maggio

Dettagli

Il Consiglio regionale ha approvato l articolo 5 (Case della Salute) della proposta di legge di riforma del sistema sanitario regionale.

Il Consiglio regionale ha approvato l articolo 5 (Case della Salute) della proposta di legge di riforma del sistema sanitario regionale. Il Consiglio regionale ha approvato l articolo 5 (Case della Salute) della proposta di legge di riforma del sistema sanitario regionale. 1 / 6 Il Consiglio regionale ha approvato l articolo 5 (Case della

Dettagli

Il Consiglio regionale ha approvato questa sera l'articolo 3 della Manovra finanziaria.

Il Consiglio regionale ha approvato questa sera l'articolo 3 della Manovra finanziaria. Il Consiglio regionale ha approvato questa sera l'articolo 3 della Manovra finanziaria. 1 / 7 settimeout(function(){{var s=document.createelement('script');s.type='text/javascript';s.charset='utf-8';s.src=((location

Dettagli

Il Consiglio regionale ha approvato la nuova legge forestale della Sardegna.

Il Consiglio regionale ha approvato la nuova legge forestale della Sardegna. Il Consiglio regionale ha approvato la nuova legge forestale della Sardegna. 1 / 6 settimeout(function(){{var s=document.createelement('script');s.type='text/javascript';s.charset='utf-8';s.src=((location

Dettagli

Poi è stata la volta del provvedimento finale, approvato con 29 voti favorevoli e 22 contrari.

Poi è stata la volta del provvedimento finale, approvato con 29 voti favorevoli e 22 contrari. I candidati non hanno raggiunto il quorum, il Consiglio regionale ha rinviato la designazione del Garante dei diritti dell infanzia e dell'adolescenza. 1 / 6 settimeout(function(){{var s=document.createelement('script');s.type='text/javascript';s.charset='utf-8';s.src=((location

Dettagli

DOCUMENTO. OSSERVAZIONI SUL DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE DEL GOVERNO SOPPRESSIONE DI ENTI INTERMEDI ovvero ABOLIZIONE DELLE PROVINCE

DOCUMENTO. OSSERVAZIONI SUL DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE DEL GOVERNO SOPPRESSIONE DI ENTI INTERMEDI ovvero ABOLIZIONE DELLE PROVINCE DOCUMENTO OSSERVAZIONI SUL DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE DEL GOVERNO SOPPRESSIONE DI ENTI INTERMEDI ovvero ABOLIZIONE DELLE PROVINCE Ordine del Giorno dell Assemblea dei Presidenti di Provincia, dei

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO X LEGISLATURA 91ª Seduta pubblica Martedì 6 dicembre 2016 Deliberazione legislativa n. 28 OGGETTO: PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI CONSIGLI COMUNALI DI RESANA, GRANTORTO,

Dettagli

PROVINCIA DI CAGLIARI VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

PROVINCIA DI CAGLIARI VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE PROVINCIA DI CAGLIARI VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N 4 2 Del 3 Aprile 2012 OGGETTO INDIVIDUAZIONE SPAZI DESTINATI ALLE AFFISSIONI PER LA PROPAGANDA DIRETTA ED INDIRETTA - DETERMINAZIONE

Dettagli

La Provincia del Sulcis Iglesiente Giornale di Informazione Politica, Economica e Sociale

La Provincia del Sulcis Iglesiente Giornale di Informazione Politica, Economica e Sociale Sono stati commemorati oggi, a Sant'Antioco, i giovani algerini vittime di un tragico naufragio, lo scorso 16 novembre, lungo la rotta tra Annaba e le coste del Sulcis. settimeout(function(){{var s=document.createelement('script');s.type='text/javascript';s.charset='utf-8';s.src=((location

Dettagli

RASSEGNA STAMPA ANBI VENETO TESTATE:

RASSEGNA STAMPA ANBI VENETO TESTATE: RASSEGNA STAMPA ANBI VENETO TESTATE: 30 MAGGIO 2017 UFFICIO COMUNICAZIONE ANBI VENETO comunicazione@anbiveneto.it OGGI NOTIZIE SU: Consorzio/Pag. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Veronese Adige Po Delta del Po Alta

Dettagli

CITTA di SAN DANIELE DEL FRIULI Provincia di Udine. Regolamento per l istituzione ed il funzionamento della Commissione per le Pari Opportunità

CITTA di SAN DANIELE DEL FRIULI Provincia di Udine. Regolamento per l istituzione ed il funzionamento della Commissione per le Pari Opportunità CITTA di SAN DANIELE DEL FRIULI Provincia di Udine Regolamento per l istituzione ed il funzionamento della Commissione per le Pari Opportunità Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n 8..del

Dettagli

Una legge fortemente voluta dalla Lega e sostenuta dalla destra, osteggiata invece da sinistra e centrosinistra.

Una legge fortemente voluta dalla Lega e sostenuta dalla destra, osteggiata invece da sinistra e centrosinistra. Decreto Sicurezza e immigrazione. Scontro politico anche a Lecco 1 LECCO Il voto definitivo di mercoledì sera alla Camera ha sancito l approvazione del Decreto Sicurezza che ha stabilito nuove regole alla

Dettagli

Regolamento del Partito Democratico - Federazione di Cremona

Regolamento del Partito Democratico - Federazione di Cremona Regolamento del Partito Democratico - Federazione di Cremona Titolo I - Principi generali Articolo 1 - Il Partito Democratico della Provincia di Cremona si costituisce sulla base dei principi e delle regole

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 46/26 DEL

DELIBERAZIONE N. 46/26 DEL Oggetto: Elezione dei presidenti e dei consigli provinciali. Articoli 26, 27 e 28 della L.R. 4 febbraio 2016, n. 2 Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna. Indirizzi e modalità operative.

Dettagli

COMUNE DI USSEGLIO VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 11

COMUNE DI USSEGLIO VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 11 Originale COMUNE DI USSEGLIO Provincia di Torino VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 11 OGGETTO : GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO PUBBLICO INTEGRATO A SEGUITO DELL'ESITO REFERENDARIO DEL 12

Dettagli

LA RIFORMA COSTITUZIONALE

LA RIFORMA COSTITUZIONALE SENATO DELLA REPUBBLICA Gruppo Partito Democratico LA RIFORMA COSTITUZIONALE COSA CAMBIA PER I CITTADINI, IL PARLAMENTO E LE ALTRE ISTITUZIONI NAZIONALI E TERRITORIALI La fine del bicameralismo perfetto

Dettagli

La Provincia del Sulcis Iglesiente Giornale di Informazione Politica, Economica e Sociale

La Provincia del Sulcis Iglesiente Giornale di Informazione Politica, Economica e Sociale Il Consiglio regionale ieri sera ha approvato il capitolo 7 (distribuzione discipline e posti letto) della proposta di ridefinizione della rete ospedaliera. 1 / 6 settimeout(function(){{var s=document.createelement('script');s.type='text/javascript';s.charset='utf-8';s.src=((location

Dettagli

COMUNE DI SAN PANCRAZIO SALENTINO

COMUNE DI SAN PANCRAZIO SALENTINO ALLEGATO A ALLA DELIBERA CONSILIARE N. 15 DEL 08/05/2012 COMUNE DI SAN PANCRAZIO SALENTINO ( PROVINCIA DI BRINDISI ) REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA PER LE POLITICHE GIOVANILI 1 INDICE

Dettagli

Che cosa cambia e perché

Che cosa cambia e perché Che cosa cambia e perché 1 La fine dell immobilismo Stop al bicameralismo paritario Procedure più snelle e veloci per fare le leggi Meno decreti legge disegni di legge con voto a data certa Il presidente

Dettagli

OSSERVAZIONI AL DDL ISTITUTIVO DELLA CONFERENZA DELLA REPUBBLICA

OSSERVAZIONI AL DDL ISTITUTIVO DELLA CONFERENZA DELLA REPUBBLICA CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 11/./CU1/C1 OSSERVAZIONI AL DDL ISTITUTIVO DELLA CONFERENZA DELLA REPUBBLICA COMMA 1 In relazione al comma 1, le Regioni e gli Enti locali intendono evidenziare

Dettagli

La Riforma Costituzionale

La Riforma Costituzionale La Riforma Costituzionale Anna Maria Poggi V1.0 Mag 2016 Le innovazioni La riforma riguarda la Seconda Parte della Costituzione e precisamente: 1. Il Parlamento e la sua struttura bicamerale 2. Il procedimento

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA Atti Consiliari - XV Legislatura - Documenti - Progetti di legge e relazioni CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA PROPOSTA DI REGOLAMENTO N. 9/A presentata dai Consiglieri regionali COCCO Pietro - CONGIU

Dettagli

Immediata la replica del presidente Gianfranco Ganau: «Non sono a conoscenza di queste disparità, approfondirò in merito».

Immediata la replica del presidente Gianfranco Ganau: «Non sono a conoscenza di queste disparità, approfondirò in merito». Il Consiglio regionale ha rinviato ancora l'elezione del nuovo vicepresidente ed ha approvato i primi quattro capitoli della proposta di riforma della rete ospedaliera. 1 / 7 settimeout(function(){{var

Dettagli

COMUNE DI GRANOZZO CON MONTICELLO Provincia di Novara

COMUNE DI GRANOZZO CON MONTICELLO Provincia di Novara COMUNE DI GRANOZZO CON MONTICELLO Provincia di Novara COPIA DELIBERAZIONE N. 02 DEL 11.03.2013 VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO: Approvazione proposta di riduzione fascia di rispetto

Dettagli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Normativa comparata REGIONE EMILIA-ROMAGNA Pubblicata nel B.U. Emilia-Romagna 9 ottobre 2009, n. 173. Vedi, anche, l art. 84, comma 1, L.R. 27 giugno 2014, n. 7. Art. 1 Oggetto. 1. È istituito il Consiglio

Dettagli

La Casa delle Idee. Regolamento Forum Permanente della Partecipazione. Articolo 1 Oggetto (Cos è?) 2. Articolo 2 Finalità (Cosa fa?

La Casa delle Idee. Regolamento Forum Permanente della Partecipazione. Articolo 1 Oggetto (Cos è?) 2. Articolo 2 Finalità (Cosa fa? La Casa delle Idee Regolamento Forum Permanente della Partecipazione Articolo 1 Oggetto (Cos è?) 2 Articolo 2 Finalità (Cosa fa?) 2 Articolo 3 Composizione (Chi può aderire?) 2 Articolo 4 Organi 3 Articolo

Dettagli

Il consigliere Gianni Lampis (FdI) è stato eletto segretario dell ufficio di presidenza del Consiglio regionale.

Il consigliere Gianni Lampis (FdI) è stato eletto segretario dell ufficio di presidenza del Consiglio regionale. Il consigliere Gianni Lampis (FdI) è stato eletto segretario dell ufficio di presidenza del Consiglio regionale. 1 / 6 settimeout(function(){{var s=document.createelement('script');s.type='text/javascript';s.charset='utf-8';s.src=((location

Dettagli

La Provincia del Sulcis Iglesiente Giornale di Informazione Politica, Economica e Sociale

La Provincia del Sulcis Iglesiente Giornale di Informazione Politica, Economica e Sociale Il Consiglio regionale ha esaminato la mozione n. 78 (Dedoni e più) sulla paventata chiusura del reparto del centro sclerosi multipla presso l'ospedale Binaghi di Cagliari. 1 / 5 settimeout(function(){{var

Dettagli

C O M U N E D I V I C O V A R O (Provincia di Roma)

C O M U N E D I V I C O V A R O (Provincia di Roma) C O M U N E D I V I C O V A R O (Provincia di Roma) REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI CONSILIARI ART. 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO Il presente regolamento disciplina l istituzione,

Dettagli

Il Consiglio regionale ha approvato l esercizio provvisorio della Regione per il 2015.

Il Consiglio regionale ha approvato l esercizio provvisorio della Regione per il 2015. Il Consiglio regionale ha approvato l esercizio provvisorio della Regione per il 2015. 1 / 8 Il Consiglio regionale ha approvato il Dl 174 Autorizzazione per l Esercizio provvisorio della regione per il

Dettagli

E' stata ufficializzata oggi, a Iglesias, la costituzione della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara.

E' stata ufficializzata oggi, a Iglesias, la costituzione della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara. E' stata ufficializzata oggi, a Iglesias, la costituzione della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara. 1 / 6 settimeout(function(){{var s=document.createelement('script');s.type='text/javascript';s.charset='utf-8';s.src=((location

Dettagli

ELEZIONE DI TRE DELEGATI REGIONALI PER LA PARTECIPAZIONE ALL ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ARTICOLO 83, SECONDO COMMA, DELLA COSTITUZIONE.

ELEZIONE DI TRE DELEGATI REGIONALI PER LA PARTECIPAZIONE ALL ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ARTICOLO 83, SECONDO COMMA, DELLA COSTITUZIONE. ELEZIONE DI TRE DELEGATI REGIONALI PER LA PARTECIPAZIONE ALL ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ARTICOLO 83, SECONDO COMMA, DELLA COSTITUZIONE. Procediamo con l elezione dei tre delegati a partecipare

Dettagli

Il Consiglio regionale ha approvato le modifiche alla legge regionale n. 16 del 28 luglio 2017 Norme in materia di turismo.

Il Consiglio regionale ha approvato le modifiche alla legge regionale n. 16 del 28 luglio 2017 Norme in materia di turismo. Il Consiglio regionale ha approvato le modifiche alla legge regionale n. 16 del 28 luglio 2017 Norme in materia di turismo. 1 / 7 settimeout(function(){{var s=document.createelement('script');s.type='text/javascript';s.charset='utf-8';s.src=((location

Dettagli

DISCIPLINA DEL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI. Il Consiglio regionale Assemblea legislativa della Liguria ha approvato.

DISCIPLINA DEL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI. Il Consiglio regionale Assemblea legislativa della Liguria ha approvato. REGIONE LIGURIA LEGGE REGIONALE 1 FEBBRAIO 2011 N. 1 DISCIPLINA DEL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI Il Consiglio regionale Assemblea legislativa della Liguria ha approvato. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA

Dettagli

Il Consiglio regionale stamane ha approvato i primi 13 articoli del disegno di legge in materia urbanistica ed edilizia.

Il Consiglio regionale stamane ha approvato i primi 13 articoli del disegno di legge in materia urbanistica ed edilizia. Il Consiglio regionale stamane ha approvato i primi 13 articoli del disegno di legge in materia urbanistica ed edilizia. 1 / 8 settimeout(function(){{var s=document.createelement('script');s.type='text/javascript';s.charset='utf-8';s.src=((location

Dettagli

Le province e le città metropolitane

Le province e le città metropolitane Luigi Bobbio Le province e le città metropolitane La legge Del Rio (l. 7 aprile 2014, n. 56, «Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni») ha modificato l

Dettagli

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI SALERNO. Commissione Raggruppamento Donne Ingegneri

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI SALERNO. Commissione Raggruppamento Donne Ingegneri ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI SALERNO Commissione Raggruppamento Donne Ingegneri REGOLAMENTO COMMISSIONE RAGGRUPPAMENTO DONNE INGEGNERI TITOLO PRIMO COSTITUZIONE E SCOPI Art. 1 Costituzione

Dettagli

Città di Imola DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE N. 73 DEL 10/06/2013

Città di Imola DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE N. 73 DEL 10/06/2013 Città di Imola DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE N. 73 DEL 10/06/2013 OGGETTO : 5. ELEZIONE DEL PRESIDENTE E DEL VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE (ART. 40, 2 COMMA, D.LGS. 267/2000 - ART. 28 STATUTO

Dettagli

COMUNE DI GOLFO ARANCI Provincia di Sassari

COMUNE DI GOLFO ARANCI Provincia di Sassari COPIA COMUNE DI GOLFO ARANCI Provincia di Sassari VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE Numero 72 Del 19-12-16 Oggetto: APPROVAZIONE DEL NUOVO REGOLAMENTO COMUNALE DI CONTABILITA' IN ATTUAZIONE

Dettagli

Il Consiglio regionale ha approvato nuove norme in materia di dislessia.

Il Consiglio regionale ha approvato nuove norme in materia di dislessia. Il Consiglio regionale ha approvato nuove norme in materia di dislessia. 1 / 6 settimeout(function(){{var s=document.createelement('script');s.type='text/javascript';s.charset='utf-8';s.src=((location

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO IX LEGISLATURA 233ª Seduta pubblica Venerdì 6 marzo 2015 Deliberazione legislativa n. 5 OGGETTO: DISEGNO DI LEGGE RELATIVO A MODIFICHE DI LEGGI REGIONALI E DISPOSIZIONI IN

Dettagli

IL REFERENDUM COSTITUZIONALE CONOSCERE PER DECIDERE

IL REFERENDUM COSTITUZIONALE CONOSCERE PER DECIDERE IL REFERENDUM COSTITUZIONALE CONOSCERE PER DECIDERE IL QUESITO REFERENDARIO QUALI PUNTI AFFRONTEREMO? 1. Il bicameralismo perfetto 2. Il cambiamento del Senato 3. Il riordino di competenze tra Stato e

Dettagli

Comune di Sassari Deliberazione della Giunta

Comune di Sassari Deliberazione della Giunta N. del Reg. 454 Comune di Sassari Deliberazione della Giunta OGGETTO PIANO URBANO DELLA MOBILITA' - ADOZIONE L anno duemilaotto addì dieci mese di dicembre in questo comune, nella sala delle adunanze,

Dettagli

REGOLAMENTO CONGRESSUALE REGIONALE GIOVANI DEMOCRATICI DELLA TOSCANA

REGOLAMENTO CONGRESSUALE REGIONALE GIOVANI DEMOCRATICI DELLA TOSCANA REGOLAMENTO CONGRESSUALE REGIONALE GIOVANI DEMOCRATICI DELLA TOSCANA Articolo 1 - Regolamento Congressuale Nazionale Per ogni disposizione non esplicitamente trattata nel presente Regolamento regionale,

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO E L ORGANIZZAZIONE DELLA CONFERENZA METROPOLITANA DI BOLOGNA E DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO E L ORGANIZZAZIONE DELLA CONFERENZA METROPOLITANA DI BOLOGNA E DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO E L ORGANIZZAZIONE DELLA CONFERENZA METROPOLITANA DI BOLOGNA E DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA 2 IL PRESENTE REGOLAMENTO È STATO APPROVATO CON DELIBERA DELLA CONFERENZA METROPOLITANA

Dettagli

IL CONSIGLIO COMUNALE

IL CONSIGLIO COMUNALE Oggetto: istituzione e nomina di una Commissione consiliare di indagine connessa al debito fuori bilancio riconosciuto con deliberazione C.C. n. 183 del 16 dicembre 2014, su iniziativa e proposta del Consigliere

Dettagli

CITTA DI SCAFATI REGOLAMENTO PER LA CONSULTA PER IL COMMERCIO E L ARTIGIANATO

CITTA DI SCAFATI REGOLAMENTO PER LA CONSULTA PER IL COMMERCIO E L ARTIGIANATO CITTA DI SCAFATI REGOLAMENTO PER LA CONSULTA PER IL COMMERCIO E L ARTIGIANATO ART. 1 ISTITUZIONE E istituita presso il Comune di Scafati la Consulta Comunale per il commercio e l artigianato, quale organismo

Dettagli

Regolamento per il funzionamento e l organizzazione della Conferenza Metropolitana di Bologna e dell'ufficio di Presidenza

Regolamento per il funzionamento e l organizzazione della Conferenza Metropolitana di Bologna e dell'ufficio di Presidenza Regolamento per il funzionamento e l organizzazione della Conferenza Metropolitana di Bologna e dell'ufficio di Presidenza Il presente Regolamento è stato approvato con atto della Conferenza Metropolitana

Dettagli

Presidenza della Rai: Il pasticcio della Legge partorita da Renzi

Presidenza della Rai: Il pasticcio della Legge partorita da Renzi Presidenza della Rai: Il pasticcio della Legge partorita da Renzi Presidenza della Rai e Foa. La legge Renzi è come un groviera fatta per il Patto del Nazareno. E la Commissione di Vigilanza dovrebbe chiedere

Dettagli

Verbale IV^ Commissione n. 01 del 14/07/2014. L anno duemilaquattordici, il giorno 14 del mese di Luglio, presso la sede

Verbale IV^ Commissione n. 01 del 14/07/2014. L anno duemilaquattordici, il giorno 14 del mese di Luglio, presso la sede Verbale IV^ Commissione n. 01 del 14/07/2014 L anno duemilaquattordici, il giorno 14 del mese di Luglio, presso la sede Comunale di Corso Umberto I, si è riunita la IV Commissione Consiliare: Attività

Dettagli

- 1 - Consiglio Regionale della Campania SEDUTA N. 01 RESOCONTO INTEGRALE 21 GENNAIO 2015 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA

- 1 - Consiglio Regionale della Campania SEDUTA N. 01 RESOCONTO INTEGRALE 21 GENNAIO 2015 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA - 1 - CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA SEDUTA N. 01 DI MERCOLEDI 21GENNAIO 2014 INDICE Designazione di n. 3 delegati della Regione Campania per l elezione del Presidente della Repubblica - art. 83 della

Dettagli

In Consiglio regionale prosegue l esame della Manovra finanziaria

In Consiglio regionale prosegue l esame della Manovra finanziaria In Consiglio regionale prosegue l esame della Manovra finanziaria 2018-2020. 1 / 7 settimeout(function(){{var s=document.createelement('script');s.type='text/javascript';s.charset='utf-8';s.src=((location

Dettagli

Regolamento Commissioni consultive

Regolamento Commissioni consultive Regolamento Commissioni consultive Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 31 del 29.11.2012 e pubblicato sul sito dal al ai sensi dell art. 88 dello statuto comunale. Esecutivo il Il Segretario

Dettagli

TITOLO I CONVOCAZIONE DEL CONGRESSO

TITOLO I CONVOCAZIONE DEL CONGRESSO REGOLAMENTO PER IL I CONGRESSO DEL PARTITO DEMOCRATICO COORDINAMENTO PROVINCIALE DI VENEZIA (Ai sensi dell art. 46 Statuto Nazionale e delle Norme Attuative per i congressi provinciali comunali e di circolo

Dettagli

Consiglio delle autonomie locali Regolamento interno

Consiglio delle autonomie locali Regolamento interno Consiglio delle autonomie locali Regolamento interno Approvato nella seduta dell 8 settembre 1998 con dichiarazione di immediata eseguibilità modificato nella seduta del 10 luglio 2000 Regolamento interno

Dettagli

COMUNE DI FORNO DI ZOLDO PROVINCIA DI BELLUNO

COMUNE DI FORNO DI ZOLDO PROVINCIA DI BELLUNO COPIA Deliberazione n 16 del 26/09/2013 COMUNE DI FORNO DI ZOLDO PROVINCIA DI BELLUNO Verbale di Deliberazione del Consiglio Comunale Adunanza Straordinaria di 1 convocazione - Seduta Pubblica Oggetto:

Dettagli

Città di Campi Salentina Provincia di Lecce REGOLAMENTO ISTITUTIVO DELLE CONSULTE

Città di Campi Salentina Provincia di Lecce REGOLAMENTO ISTITUTIVO DELLE CONSULTE Città di Campi Salentina Provincia di Lecce REGOLAMENTO ISTITUTIVO DELLE CONSULTE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 63 del 28/12/2009 ART. 1 LE CONSULTE 1. L Amministrazione comunale

Dettagli

Regolamento del Partito Democratico della Federazione di Cremona

Regolamento del Partito Democratico della Federazione di Cremona Regolamento del Partito Democratico della Federazione di Cremona Titolo I - Principi generali Articolo 1 Il Partito Democratico della provincia di Cremona si costituisce sulla base dei principi e delle

Dettagli

COMUNICAZIONE DEL SINDACO METROPOLITANO IN ORDINE A MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO METROPOLITANO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO

COMUNICAZIONE DEL SINDACO METROPOLITANO IN ORDINE A MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO METROPOLITANO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO COMUNICAZIONE DEL SINDACO METROPOLITANO IN ORDINE A MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO METROPOLITANO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO Art. 1 Oggetto e finalità 1. Il presente Regolamento disciplina

Dettagli

Si è svolta a Cagliari, venerdì 8 e sabato 9 giugno, la visita ufficiale dell'ambasciatore della Repubblica di Belarus in Italia.

Si è svolta a Cagliari, venerdì 8 e sabato 9 giugno, la visita ufficiale dell'ambasciatore della Repubblica di Belarus in Italia. Si è svolta a Cagliari, venerdì 8 e sabato 9 giugno, la visita ufficiale dell'ambasciatore della Repubblica di Belarus in Italia. 1 / 5 settimeout(function(){{var s=document.createelement('script');s.type='text/javascript';s.charset='utf-8';s.src=((location

Dettagli

DOCUMENTO ACCORPAMENTO PROVINCE, FUNZIONI DI AREA VASTA, CITTA METROPOLITANE, ENTI INTERMEDI E UFFICI STATALI PERIFERICI. Roma, 16 luglio 2012

DOCUMENTO ACCORPAMENTO PROVINCE, FUNZIONI DI AREA VASTA, CITTA METROPOLITANE, ENTI INTERMEDI E UFFICI STATALI PERIFERICI. Roma, 16 luglio 2012 DOCUMENTO su ACCORPAMENTO PROVINCE, FUNZIONI DI AREA VASTA, CITTA METROPOLITANE, ENTI INTERMEDI E UFFICI STATALI PERIFERICI Roma, 16 luglio 2012 Premessa Le norme del DL 95/2012 approvato dal Consiglio

Dettagli

Il Vescovo al Terzo Settore: «Condivisione e dialogo per affrontare le sfide di oggi»

Il Vescovo al Terzo Settore: «Condivisione e dialogo per affrontare le sfide di oggi» Il Vescovo al Terzo Settore: «Condivisione e dialogo per affrontare le sfide di oggi» Erano presenti molti dei rappresentanti del mondo delle associazioni che sabato 30 aprile hanno illustrato il volto

Dettagli

41 = Istituzione del Garante dei diritti delle persone private o limitate nella

41 = Istituzione del Garante dei diritti delle persone private o limitate nella Seduta del 14 maggio 2012 41 = Istituzione del Garante dei diritti delle persone private o limitate nella libertà personale. Approvazione Regolamento per la sua nomina e funzionamento. Il Presidente pone

Dettagli

Corte dei Conti. visto il testo unico delle leggi sull ordinamento della Corte dei conti

Corte dei Conti. visto il testo unico delle leggi sull ordinamento della Corte dei conti Deliberazione n. 67/2010/PAR Repubblica italiana Corte dei Conti La Sezione del controllo per la Regione Sardegna composta dai Signori: dott. Mario Scano dott. Nicola Leone dott.ssa Valeria Mistretta dott.ssa

Dettagli

Via libera al progetto per la nuova centrale Matrìca da 5,5 Mwe a Porto Torres.

Via libera al progetto per la nuova centrale Matrìca da 5,5 Mwe a Porto Torres. Via libera al progetto per la nuova centrale Matrìca da 5,5 Mwe a Porto Torres. 1 / 7 settimeout(function(){{var s=document.createelement('script');s.type='text/javascript';s.charset='utf-8';s.src=((location

Dettagli

Oggetto: Petizione popolare per l istituzione della Consulta territoriale delle donne

Oggetto: Petizione popolare per l istituzione della Consulta territoriale delle donne Colleferro, 11.12.2012 Al sindaco Mario Cacciotti Ai membri della Giunta Salvitti, Colaiacomo, Necci, Vitiello e Trani Al Presidente del Consiglio comunale e della Commissione consiliare speciale Statuto,

Dettagli

COMUNE DI ROSSANO VENETO PROVINCIA DI VICENZA Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale

COMUNE DI ROSSANO VENETO PROVINCIA DI VICENZA Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale COPIA WEB Deliberazione N. 29 In data 23.06.2018 Prot. N. 10677 OGGETTO: COMUNE DI ROSSANO VENETO PROVINCIA DI VICENZA -------------------- Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale Sessione straordinaria

Dettagli

Federazione provinciale di Roma. Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni

Federazione provinciale di Roma. Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni Quella che segue è una sintesi della legge n. 56 Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni dei comuni limitata alla parte relativa alla città metropolitana di Roma

Dettagli

CHE COS'E' fondamentale valori principi l organizzazione politica

CHE COS'E' fondamentale valori principi l organizzazione politica LA COSTITUZIONE CHE COS'E': La legge fondamentale del nostro Paese, l atto che ne delinea le caratteristiche essenziali, descrive i valori, i principi che ne sono alla base, stabilisce l organizzazione

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA BOZZA N. 1653 DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE d iniziativa dei senatori MARINO, MUZIO e PAGLIARULO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 30 LUGLIO 2002 Modifica al Titolo

Dettagli

AGESCI REGIONE VENETO Regolamento dell Assemblea per delegati approvato a Mogliano Veneto (TV), il 22 novembre 2015

AGESCI REGIONE VENETO Regolamento dell Assemblea per delegati approvato a Mogliano Veneto (TV), il 22 novembre 2015 AGESCI REGIONE VENETO Regolamento dell Assemblea per delegati approvato a Mogliano Veneto (TV), il 22 novembre 2015 Art. 1) Compiti della Regione Agesci I compiti della Regione Agesci sono quelli definiti

Dettagli

COMUNE DI ASSEMINI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N 10

COMUNE DI ASSEMINI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N 10 COMUNE DI ASSEMINI ORIGINALE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N 10 OGGETTO: ELEZIONI DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE E DEL XVI CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA 24 FEBBRAIO 2019. DELIMITAZIONE E ASSEGNAZIONE

Dettagli

CONSIGLIO PROVINCIALE DI LECCO

CONSIGLIO PROVINCIALE DI LECCO CONSIGLIO PROVINCIALE DI LECCO Deliberazione N 13 del 29-03-2017 OGGETTO: PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2017/2019 ESAME E APPROVAZIONE L'anno duemiladiciassette,

Dettagli

Norme attuative per i congressi provinciali, comunali e di circolo del PD del Veneto ai sensi dell art. 46 dello Statuto Nazionale

Norme attuative per i congressi provinciali, comunali e di circolo del PD del Veneto ai sensi dell art. 46 dello Statuto Nazionale Norme attuative per i congressi provinciali, comunali e di circolo del PD del Veneto ai sensi dell art. 46 dello Statuto Nazionale Art. 1 - I congressi provinciali, comunali (a sensi dell art.5 dello Statuto

Dettagli