Ruolo, funzioni e prospettive dei consultori della Regione Toscana

Transcript

1 Quarta Commissione "Sanità e politiche sociali" Indagine conoscitiva Ruolo, funzioni e prospettive dei consultori della Regione Toscana Relazione conclusiva Febbraio 2012

2

3

4

5

6 5

7 6

8 7

9 8

10 9

11 10

12 11

13 12

14 13

15 14

16 15

17 16

18 17

19 18

20 19

21 20

22 21

23 22

24 23

25 24

26 25

27 26

28 27

29 28

30 RISOLUZIONE n. 109 approvata nella seduta del Consiglio regionale del 21 febbraio 2012 OGGETTO: Collegata alla relazione conclusiva dell'indagine conoscitiva della Quarta Commissione consiliare (Ruolo, funzioni e prospettive dei consultori della Regione Toscana). Il Consiglio regionale Ricordato che, ai sensi dell'articolo 50, comma 2, del regolamento interno 27 gennaio 2010, n. 12 (Regolamento interno dell Assemblea legislativa regionale), l'ufficio di presidenza, in data 9 febbraio 2011, ha approvato il programma operativo e finanziario dell'indagine promossa dai Consiglieri Stefano Mugnai, Marco Carraresi e Gianluca Lazzeri in materia di "Ruolo, funzioni e prospettive dei consultori della Regione Toscana"; Considerato che, tra gli obiettivi principali dell'indagine in oggetto, si annovera: 1) la verifica dell'attuazione degli atti di programmazione socio-sanitaria regionale e delle direttive di settore volte alla definizione del ruolo e delle funzioni dei consultori sul territorio regionale; 2) l'attuazione e la verifica della rete dei servizi presenti nelle strutture dei consultori, con la specifica rilevazione di: - tipologia dei consultori familiari attivati nella regione Toscana, loro organizzazione e sviluppo, ricognizione delle strutture consultoriali operanti sul territorio e dei servizi collegati attivati presso ciascuna azienda sanitaria locale. Politiche e strategie attivate dalla Giunta regionale per il potenziamento delle funzioni sociosanitarie dei consultori. Stato dell'arte e implementazione della rete dei consultori familiari in Toscana, pubblici e privati; - attuazione e sviluppo, nei consultori operanti sul territorio, delle attività previste dalla legge 29 luglio 1975, n. 405 (Istituzione dei consultori familiari) e delle attività successivamente attribuite con la legge 19 febbraio 2004, n. 40 (Norme in materia di procreazione medicalmente assistita). Udita la relazione conclusiva dell indagine conoscitiva (Ruolo, funzioni e prospettive dei consultori della Regione Toscana) presentata dalla Quarta Commissione consiliare Sanità e politiche sociali, in base alla quale si evince che il profondo cambiamento che ha investito la società, dal momento dell approvazione della sopracitata l. 405/1975, dovrà inevitabilmente comportare un potenziamento dell'istituto del consultorio proprio alla luce dei prima inesistenti o inespressi bisogni che caratterizzano la nostra società; Rilevato che la richiamata relazione, oltre alle molte luci, mette in evidenza una serie di criticità meritevoli d'attenzione e approfondimento, che chiedono risposte significative per rafforzare le potenzialità stesse del consultorio inteso anche come luogo in cui convergono sempre più i bisogni emergenti da una società che vuole chiarezza in termini d' accesso e di risposte di salute complesse; Apprezzato e condiviso l'ampio, articolato e dettagliato lavoro di approfondimento contenuto nella citata relazione, approvata all'unanimità dalla Quarta Commissione consiliare in data 15 febbraio 2012, risultato cui si è addivenuti in virtù del lavoro svolto dalla stessa Commissione e della fattiva collaborazione ottenuta da parte di dirigenti, professionisti, operatori e mondo dell' associazionismo, del privato sociale, del volontariato, chiamati a fornire contributi in termini di idee al fine di riconoscere senso e vitalità ad un istituto che merita di essere recuperato nelle sue espressioni vitali e di essere potenziato alla luce d'una società, quale quella toscana, in fase di trasformazione; 29

31 Approva la relazione conclusiva presentata dalla Quarta Commissione consiliare, facendo proprio l'impegno ad investire sull'istituto del consultorio, in termini sia di risorse che di professionalità, da attingersi dagli enti locali, dalle aziende sanitarie come dall'associazionismo, dal volontariato e dal privato sociale, e mirando a: - potenziare tale struttura come luogo deputato all'ascolto ed all'informazione a supporto della persona, sia nella sua individualità, sia nel contesto familiare, oltreché alla promozione della salute e degli stili di vita; - implementare le competenze sociali del consultorio superando l'eccessiva sanitarizzazione ad oggi registrata, pur mantenendo la necessaria contiguità tra le strutture consultoriali e quelle ambulatoriali; - valorizzare il consultorio familiare nel suo ruolo storico d'avamposto principale e di cerniera delle politiche sociali e sanitarie integrate, punto di forza e garanzia per la coesione sociale. Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana, ai sensi dell articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi dell articolo 18, comma 2, della medesima legge l.r. 23/2007. IL PRESIDENTE Giuliano Fedeli IL SEGRETARIO Daniela Lastri 30