ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA. Regione Toscana. Centro Servizi Volontariato (CESVOT) PER
|
|
- Luciano Coppola
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Allegato A) ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA Regione Toscana Centro Servizi Volontariato (CESVOT) PER AZIONI DI SUPPORTO PER LO SVILUPPO E LA GESTIONE DELLE ATTIVITA DEL TERZO SETTORE - Regione Toscana, con sede in Firenze, Palazzo Sacrati Strozzi Piazza del Duomo, 10, Codice Fiscale.., rappresentata da: - CESVOT, con sede in Firenze, Via de Martelli, 8, Codice Fiscale.., rappresentata da: ; 1
2 PREMESSO CHE Le consolidate esperienze di sussidiarietà diffuse in tutta la regione, rafforzate e confermate dallea normativa in materia di partecipazione promulgata dalla Regione Toscana (L.R. 20/2007 e L.R. 69/2007), testimoniano la vitalità di un modello toscano che vede le forme organizzate della società civile partecipare attivamente alla concertazione delle politiche di welfare municipale rafforzando la coesione sociale e la cultura democratica nei territori di appartenenza. Il volontariato organizzato rappresenta per la Toscana una insostituibile esperienza etica e sociale di partecipazione politica e democratica e, nelle sue diverse articolazioni regionali e locali, promuove e sostiene attività e servizi, anche di tipo strutturato e complesso, di rilevante importanza per la crescita e lo sviluppo della realtà toscana nel suo insieme. La Regione Toscana con il PSSIR , approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 5 novembre 2014 n. 91, riconosce ai soggetti del Terzo Settore un ruolo centrale nelle politiche sociali regionali, prevedendo lo sviluppo di azioni per la sua partecipazione ai processi di programmazione e all effettiva collaborazione al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale. La legge quadro 266/1991 prevede la costituzione di Centri di servizio per il volontariato e definisce l attività di volontariato come espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo. L art. 15 della stessa legge individua nei Centri di servizio uno strumento operativo per il conseguimento di tali obiettivi e sancisce che la loro funzione consista nell erogare prestazioni in forma di servizi gratuiti a tutte le organizzazioni di volontariato per sostenerne e qualificarne l attività. CONSIDERATO CHE Il CESVOT (Centro Servizi Volontariato Toscana): - è un'associazione senza fini di lucro che si ispira ai principi di carattere solidaristico e democratico e ha lo scopo di realizzare, direttamente o tramite terzi, ogni attività tesa a promuovere, sostenere e sviluppare le organizzazioni di volontariato in Toscana (articolo 1 dello Statuto) conformemente a quanto previsto dall art. 15 della legge-quadro 266/1991 e successivi decreti applicativi. - in qualità di centro di servizio per il volontariato, ha come finalità quella di realizzare, in coerenza con quanto previsto dal decreto istitutivo e nello specifico dal DM 08/10/97, peculiari attività per: la promozione di strumenti e iniziative atte a favorire la crescita di una cultura solidale, stimolando forme di partecipazione e di cittadinanza attiva da parte delle organizzazioni e dei singoli e sostenendo nuove iniziative di volontariato e il rafforzamento di quelle esistenti con una particolare attenzione al lavoro di rete ed alla concertazione con le istituzioni pubbliche e con quelle formative; l assistenza e la consulenza qualificata nonché il sostegno alla progettazione, alla promozione e alla erogazione di specifiche attività solidaristiche sul territorio realizzate in modo diretto o attraverso le organizzazioni di volontariato; 2
3 l offerta di specifici servizi di informazione, consulenza e orientamento per il volontariato nell ambito delle problematiche di carattere giuridico, amministrativo e fiscale, nonché di tipo gestionale e strategico; la formazione e qualificazione del volontariato, anche attraverso la realizzazione di studi e ricerche specifiche e la circolazione di informazioni, notizie, dati e documentazione sulle attività e sulle organizzazioni di volontariato nazionali e locali e del Terzo settore. - è impegnato nel rafforzamento della collaborazione con gli Enti locali per promuovere e qualificare la partecipazione del volontariato e degli altri soggetti del Terzo Settore alla programmazione delle politiche locali sostenendo, nello stesso tempo, progetti d intervento sociale delle associazioni di volontariato toscane nelle seguenti aree: sanitaria, sociale, sociosanitaria, culturale, ambientale, protezione civile, tutela e promozione dei diritti, volontariato e cooperazione internazionale; - dal 1998 svolge attività di consulenza e assistenza alle associazioni di volontariato con personale interno esperto e specificatamente formato, operante in uffici (Delegazioni) in ogni provincia. Tale personale, oltre ad essere costantemente aggiornato sulle tematiche connesse al mondo del volontariato, è in quotidiano e diretto contatto con le associazioni del proprio territorio; La Regione Toscana: - con la DGR 120 del 17/04/2003 ha approvato lo schema di Protocollo d Intesa tra la Regione Toscana e il Forum del Terzo Settore, rinnovato con DGR 981 del 14/11/2011 finalizzato, tra l altro, ad una collaborazione per verificare l efficacia delle norme che regolano il Terzo Settore e la loro attuazione omogenea soprattutto in riferimento all iscrizione delle associazioni negli albi provinciali; - con la DGR 108 del 16/02/2009 ha approvato lo schema di Accordo Quadro tra la Regione Toscana e CESVOT, aggiornato con la DGR del 1076 del 20/12/2010 e sottoscritto il 14 marzo 2011, finalizzato, in particolare, a progettare e concertare azioni comuni nell ambito del volontariato e ad individuare modalità per rendere stabile e permanente lo scambio di informazioni e dati conoscitivi attinenti il volontariato, utili ai due Enti per programmare nel modo più opportuno, nel rispetto delle loro specifiche competenze, autonomie e scelte di programmazione delle attività, le proprie iniziative; - con la DGR 1057 del 25/11/2014 ha approvato l Accordo di Collaborazione, sottoscritto l 11 dicembre 2014 con cui, di comune accordo, si è proceduto al riordino dell attività, sostituendo integralmente il precedente Accordo Quadro, finalizzato all approfondimento delle nuove disposizioni normative che coinvolgono il Terzo Settore e l'impatto delle medesime sull'organizzazione dei soggetti del terzo settore e sulle attività di natura sussidiaria svolte dai soggetti del terzo settore a favore delle fasce deboli della popolazione, l individuazione delle modalità e degli strumenti per la progettazione di interventi in grado di rafforzare la rete di protezione sociale, lo studio di azioni in grado di promuovere il volontariato, l associazionismo e la cooperazione sociale, la progettazione di interventi mirati alla promozione del volontariato giovanile e delle attività promosse dagli enti pubblici e dalla Regione a favore dei giovani e l implementazione del percorso di collaborazione, attivato con l Accordo quadro, per attività di ricerca in grado di pianificare interventi, acquisire strumenti per un aggiornamento costante sui dati di interesse delle organizzazioni del Terzo Settore; 3
4 Ritenuto opportuno, in questa fase, sviluppare percorsi di studio e confronto alla luce del nuovo contesto normativo per rilevarne le ricadute sul Terzo Settore e per identificare e misurare il valore aggiunto apportato dal Terzo Settore toscano al fine di individuare modalità organizzative in grado di stimolare il coinvolgimento e l attivazione sia dei soggetti già interni alle organizzazioni che di quelli esterni e per una migliore programmazione degli interventi rivolti al Terzo Settore; Visto che il progetto Azioni di supporto per lo sviluppo e la gestione delle attività del Terzo settore 2017 presentato da CESVOT, agli atti di questo Ufficio, che prevede, in continuità con il precedente Accordo di Collaborazione, la realizzazione di specifici interventi rivolti al Terzo Settore; Ritenuto di far proprio il sopra citato progetto presentato da CESVOT in quanto pienamente rispondente alle esigenze della Regione Toscana e che, data la consolidata esperienza e viste le competenze e la professionalità ampiamente dimostrate negli anni precedenti, continui a collaborare con la Regione Toscana mediante un nuovo Accordo di Collaborazione; TUTTO CIO PREMESSO SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE Articolo 1 Premesse La premessa costituisce parte integrante del presente accordo di collaborazione. Articolo 2 Oggetto Il presente accordo ha per oggetto l instaurazione di attività di collaborazione tra Regione Toscana e CESVOT per la realizzazione del progetto denominato Azioni di supporto per lo sviluppo e la gestione delle attività del Terzo settore Articolo 3 Finalità Il presente accordo ha come finalità : - l organizzazione di iniziative di promozione del Terzo Settore; - l implementazione del percorso di collaborazione tra i soggetti firmatari, al fine di pianificare attività di ricerca per delineare l identità, i bisogni e le prospettive di sviluppo delle Associazioni di Promozione Sociale presenti in Toscana; - l individuazione delle modalità e degli strumenti per la progettazione di interventi in grado di migliorare la gestione delle organizzazioni del Terzo Settore sulla base delle nuove disposizioni legislative; - l attuazione di interventi per il riconoscimento delle competenze del volontariato; - la realizzazione di azioni in grado di promuovere e rafforzare il volontariato; - Articolo 4 Impegni di CESVOT 4
5 Il CESVOT si impegna a: - collaborare alla realizzazione delle finalità previste dall Accordo con personale appositamente formato; - realizzare e contribuire alla realizzazione di iniziative di promozione e rafforzamento del volontariato rivolte a tutti i cittadini, organizzate con il coinvolgimento attivo sia delle associazioni locali che delle istituzioni pubbliche del territorio; - realizzare campagne di comunicazione radio, con diffusione dei programmi su scala regionale, per la promozione del volontariato; - realizzare una indagine per la rilevazione, a livello macro, della realtà delle Associazioni di Promozione Sociale nella nostra Regione per evidenziarne i caratteri essenziali, le prospettive future anche in relazione ai cambiamenti del Welfare, i rapporti con le Istituzioni e con le altre dimensioni del Terzo Settore; - organizzare incontri di aggiornamento per le Organizzazioni del Terzo Settore sulle nuove disposizioni normative; - progettare iniziative per lo sviluppo e potenziamento delle competenze dei volontari; - supportare il processo di verifica regionale delle attività svolte; - elaborare relazioni finali circa le attività svolte; Articolo 5 Impegni della Regione Toscana La Regione Toscana tramite la propria struttura competente si impegna a: - attivare verifiche periodiche per valutare l effettiva realizzazione del progetto denominato Azioni di supporto per lo sviluppo e la gestione delle attività del Terzo settore 2017 ; - corrispondere a CESVOT le relative alla copertura dei costi attinenti la realizzazione del progetto in due tranche: - la prima, pari al 50 % delle risorse a seguito della sottoscrizione dell Accordo; - la seconda, pari al rimanente 50 %, a seguito presentazione della rendicontazione finale. Articolo 6 Risorse finanziarie La Regione si impegna a destinare, con le modalità indicate all'articolo 5, fino ad un massimo di Euro ,00, a valere sulla disponibilità del capitolo del bilancio di previsione , per la copertura delle spese necessarie per assicurare la realizzazione del progetto denominato Azioni di supporto per lo sviluppo e la gestione delle attività del Terzo settore Articolo 7 Validità e durata dell Accordo Il presente Accordo di collaborazione ha validità fino al Qualora se ne ravvisasse l'opportunità, il presente Accordo può essere rinnovato, previo accordo tra le parti. Articolo 8 Privacy e scambio dati Le parti, preso atto ed in ottemperanza delle norme di cui al D.Lgs. n. 196/2003 Codice in materia di protezione dei dati personali delle rispettive normative e regolamentazioni regionali in materia 5
6 di privacy, nonché uniformandosi al rispetto delle disposizioni regolamentari e ai pareri dell Autorità di Garanzia preposta in materia, ciascuno per quanto di propria competenza ed in relazione alla tipologia di possibili trattamenti di dati effettuati, s impegnano a favorire lo scambio di informazioni attraverso modalità consone ed utili ad attendere con continuità, tempestività e completezza agli adempimenti di rispettiva competenza. Articolo 9 Eventuali modifiche Eventuali modifiche al presente Accordo di collaborazione, dovute al mutare delle condizioni organizzative, delle attività poste in essere o dei contenuti finanziari stabiliti, daranno luogo a specifiche variazioni dello stesso da approvare con appositi successivi atti e concordate preventivamente dai firmatari. Letto, approvato Firenze, lì Regione Toscana CESVOT 6
ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA. Regione Toscana. Centro Servizi Volontariato (CESVOT) PER
Allegato A) ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA Regione Toscana Centro Servizi Volontariato (CESVOT) PER AZIONI DI SUPPORTO PER LO SVILUPPO E LA GESTIONE DELLE ATTIVITA DEL TERZO SETTORE -Regione Toscana, con
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 28 DELIBERAZIONE 4 luglio 2011, n. 557
144 13.7.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 28 DELIBERAZIONE 4 luglio 2011, n. 557 Protocollo d intesa tra Regione Toscana E Crescit (Conferenza Regionale degli Enti per il Servizio
DettagliREGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE
REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 25-11-2014 (punto N 10 ) Delibera N 1057 del 25-11-2014 Proponente STEFANIA SACCARDI LUIGI MARRONI DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 52 DELIBERAZIONE 16 dicembre 2013, n. 1091
24.12.2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 52 DELIBERAZIONE 16 dicembre 2013, n. 1091 Accordo di collaborazione tra Regione Toscana e Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e Consiglio
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 33 DELIBERAZIONE 4 agosto 2008, n. 624
100 13.8.2008 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 33 DELIBERAZIONE 4 agosto 2008, n. 624 Legge regionale 41/2005. Protocollo d intesa fra Regione Toscana e Centro Nazionale per il Volontariato.
DettagliACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA REGIONE TOSCANA E PIN S.C.R.L. SERVIZI DIDATTICI E SCIENTIFICI PER L UNIVERSITA DI FIRENZE
Allegato 1 ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA REGIONE TOSCANA E PIN S.C.R.L. SERVIZI DIDATTICI E SCIENTIFICI PER L UNIVERSITA DI FIRENZE Avente ad oggetto la collaborazione volta alla condivisione di studi
DettagliSCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA tra. Regione Toscana. Il giorno del mese di dell anno 2016 presso Regione Toscana, Piazza del Duomo n.
SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA tra Regione Toscana Coordinamento Toscano delle Associazioni per la Salute Mentale e Il giorno del mese di dell anno 2016 presso Regione Toscana, Piazza del Duomo n.10 sono
DettagliDIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE AREA DI COORDINAMENTO SISTEMA SANITARIO REGIONALE
REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE AREA DI COORDINAMENTO SISTEMA SANITARIO REGIONALE SETTORE QUALITA' DEI SERVIZI, GOVERNO CLINICO E PARTECIPAZIONE Il Dirigente
DettagliAllegato alla DGR n. 784 in data 07/06/2019
LA GIUNTA REGIONALE - vista la legge 8 novembre 2000, n. 328 (Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali) e, in particolare, gli articoli 3 (Principi per la
DettagliUFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA CONFCOOPERATIVE TOSCANA
PROTOCOLLO DI INTESA tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA (di seguito denominato USR) e CONFCOOPERATIVE TOSCANA (di seguito denominata CONFCOOPERATIVE) Rafforzare il rapporto tra scuola e mondo
DettagliCONVENZIONE TRA LA PROVINCIA DI LECCO ED IL CENTRO SERVIZI PER IL VOLONTARIATO DI LECCO SO.LE.VOL. Premesso che
CONVENZIONE TRA LA PROVINCIA DI LECCO ED IL CENTRO SERVIZI PER IL VOLONTARIATO DI LECCO SO.LE.VOL. Premesso che In applicazione del Capo III Promozione, riconoscimento e sviluppo dell associazionismo della
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA. la REGIONE TOSCANA. l UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA VISTI:
PROTOCOLLO D INTESA PER IL RICONOSCIMENTO DEI PERCORSI DI FORMAZIONE CONGIUNTA PER EDUCATORI DEI SERVIZI EDUCATIVI PER L INFANZIA E DOCENTI DELLA SCUOLA DELL INFANZIA NELL AMBITO DELLA QUALIFICAZIONE DEL
DettagliACCORDO PROCEDIMENTALE
Assistenza Tecnica delle Politiche del Lavoro a supporto delle funzioni delle Province in materia di servizi per il lavoro e delle politiche attive del lavoro. ACCORDO PROCEDIMENTALE TRA L Agenzia Regionale
DettagliREGIONE TOSCANA Giunta Regionale
REGIONE TOSCANA Giunta Regionale Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale Settore Politiche di Welfare regionale, per la famiglia e cultura della legalità SCHEDA PROGETTO Indirizzato
DettagliESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 41 ) Delibera N.557 del
REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 04-07-2011 (punto N. 41 ) Delibera N.557 del 04-07-2011 Proponente ENRICO ROSSI DIREZIONE GENERALE PRESIDENZA Pubblicita /Pubblicazione:
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 14 DELIBERAZIONE 30 marzo 2015, n. 341
52 8.4.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 14 DELIBERAZIONE 30 marzo 2015, n. 341 Accordo di collaborazione tra la Regione Toscana, il Museo Galileo e l Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti
DettagliAdozione e sostegno alle famiglie
Adozione e sostegno alle famiglie Firenze, 19 aprile 2017 «Il lavoro nelle adozioni come pratica di sostegno alla genitorialità: nuovi indirizzi e nuovi strumenti» Regione Toscana Settore Innovazione Sociale
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. Progetto Regionale Sistema integrato dei servizi per le famiglie e gli assistenti familiari. Premesso che
PROTOCOLLO D INTESA Per la realizzazione di un sistema di governance locale del lavoro di cura domiciliare Progetto Regionale Sistema integrato dei servizi per le famiglie e gli assistenti familiari Premesso
DettagliINTEGRAZIONE ALL ACCORDO DI PROGRAMMA DEL PIANO DI ZONA PER L ADOZIONE DEL PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2017 DEL DISTRETTO N.
INTEGRAZIONE ALL ACCORDO DI PROGRAMMA DEL PIANO DI ZONA 2009-2011 PER L ADOZIONE DEL PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2017 DEL DISTRETTO N. 1 IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 8 NOVEMBRE 2000, N. 328 E DELLA LEGGE
DettagliPROVINCIA DI PORDENONE Funzione Politiche Attive del Lavoro PROTOCOLLO D INTESA
PROVINCIA DI PORDENONE Funzione Politiche Attive del Lavoro PROTOCOLLO D INTESA - tra la Provincia di Pordenone, in persona del Presidente Vicario dott Alessandro Ciriani e - il Consorzio per la Zona di
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE L AGENZIA DELLE ENTRATE
PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE E L AGENZIA DELLE ENTRATE PROTOCOLLO D INTESA MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato MPI) AGENZIA DELLE ENTRATE (di seguito
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE L AGENZIA DELLE ENTRATE
PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE E L AGENZIA DELLE ENTRATE PROTOCOLLO D INTESA MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato MPI) AGENZIA DELLE ENTRATE (di seguito
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA
PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Assessorato al coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro Assessorato all agricoltura,
DettagliCONVENZIONE TRA PREMESSO CHE
Questura di Firenze CONVENZIONE TRA INAIL - DIREZIONE REGIONALE PER LA TOSCANA, con sede in Firenze, Via Bufalini n.7, rappresentata dal dott. Giovanni Asaro, nato a Trapani il 16.02.59 nella sua qualità
DettagliCITTA' DI COMUNE DI COMUNE DI COMUNE DI CARPI CAMPOGALLIANO NOVI SOLIERA
CITTA' DI COMUNE DI COMUNE DI COMUNE DI CARPI CAMPOGALLIANO NOVI SOLIERA INTEGRAZIONE ALL ACCORDO DI PROGRAMMA DEL PIANO DI ZONA 2009-2011 PER L ADOZIONE DEL PROGRAMMA ATTUATIVO BIENNALE 2013-2014 DEL
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA TRA
PROTOCOLLO D'INTESA TRA Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con sede legale a Roma, via Ulpiano, 11-00184 Roma, qui di seguito denominato "Dipartimento", nella
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA PER LA COLLABORAZIONE IN MATERIA DI ADOZIONE INTERNAZIONALE
PROTOCOLLO D'INTESA PER LA COLLABORAZIONE IN MATERIA DI ADOZIONE INTERNAZIONALE Il giorno del mese di dell anno alle ore... presso la Regione Toscana, Via.., sono presenti: per la Regione Toscana:.. per
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE TOSCANA E CNA TOSCANA E CONFARTIGIANATO TOSCANA E CONFCOMMERCIO TOSCANA E CONFESERCENTI TOSCANA
PROTOCOLLO DI INTSA TRA RGION TOSCANA CNA TOSCANA CONFARTIGIANATO TOSCANA CONFCOMMRCIO TOSCANA CONFSRCNTI TOSCANA Per L avvio e lo sviluppo di iniziative sinergiche di promozione nell utilizzo dell ICT
DettagliProtocollo d intesa. tra. Croce Rossa Italiana Comitato Regionale della Sicilia. Associazione ERIS
Protocollo d intesa tra Croce Rossa Italiana e pagina 1 di 5 PREMESSO L è un ente di formazione accreditato ai sensi del D. A. 13 Aprile 2006, n. 1037, modificato con D.A. 22 Dicembre 2011, n. 4905. L
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER L ATTUAZIONE DEI PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO AI SENSI DELLA L.R. 18/2016 ********** TRA
PROTOCOLLO D INTESA PER L ATTUAZIONE DEI PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO AI SENSI DELLA L.R. 18/2016 ********** TRA la Sovraintendenza agli studi della Regione autonoma Valle d Aosta nella persona
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1168
78 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1168 DGR n.660/2009. Accordo tra la Regione Toscana, il Dipartimento delle Politiche per la Famiglia
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA M.P.I.
PROTOCOLLO D INTESA TRA M.P.I. Ministero della Pubblica Istruzione e ItaliaNostra onlus Associazione nazionale per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale VISTO l Accordo di programma del
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L EMILIA ROMAGNA
PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L EMILIA ROMAGNA REGIONE EMILIA-ROMAGNA ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE AVIS
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI UDINE AMBITO DISTRETTUALE DI LATISANA ASSOCIAZIONE COMUNITA SOLIDALE PROGETTO NONOS
PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI UDINE E AMBITO DISTRETTUALE DI LATISANA ASSOCIAZIONE COMUNITA SOLIDALE PROGETTO NONOS ASSOCIAZIONE AUSER VOLONTARIATO STELLA & TAGLIAMENTO ASSOCIAZIONE FRATERNITA DI
Dettagli24.10.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 43 DELIBERAZIONE 8 ottobre 2012, n. 875
DELIBERAZIONE 8 ottobre 2012, n. 875 Accordo di collaborazione tra regione Toscana e Anci Toscana finalizzato alla realizzazione di giornate formative in materia di servizio civile regionale. LA GIUNTA
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L EMILIA ROMAGNA LEGA NAVALE ITALIANA
PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L EMILIA ROMAGNA LEGA NAVALE ITALIANA La Regione Emilia-Romagna - Assessorato al Coordinamento delle politiche europee allo
DettagliLa Provincia di Monza e della Brianza con sede in Monza, Via Grigna, 13 rappresentata dal Presidente pro tempore, Pietro Luigi Ponti
ACCORDO STRATEGICO DI PROGRAMMA TRA ENTI TERRITORIALI COINVOLTI NEL PROCESSO DI RIORDINO DELLA LEGGE 7.4.2014, N. 56 PER L ESERCIZIO ASSOCIATO E/O INTEGRATO DI FUNZIONI DI AREA VASTA La Provincia di Monza
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA
Direzione Regionale della Calabria PROTOCOLLO D INTESA TRA la Direzione Regionale della Calabria dell Agenzia delle Entrate, con sede a Catanzaro, in via Lombardi, rappresentata dal dott. Eduardo Ursilli,
DettagliRILEVATO CHE DATO ATTO CHE
ALL. 1 PROTOCOLLO D INTESA TRA LA CITTA METROPOLITANA DI TORINO E LA CITTA DI TORINO PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITA DI ANIMAZIONE TERRITORIALE A FAVORE DELLA CREAZIONE D IMPRESA E DEL LAVORO AUTONOMO
DettagliUFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA TOSCANA. LIONS CLUB INTERNATIONAL DISTRETTO 108La TOSCANA
PROTOCOLLO DI INTESA tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA TOSCANA (di seguito denominato USR TOSCANA) e LIONS CLUB INTERNATIONAL DISTRETTO 108La TOSCANA (di seguito denominata L.C.108La) Rafforzare e
DettagliProtocollo di rete per la partecipazione all Osservatorio delle Politiche Sociali della Provincia di Pordenone
Allegato 6 Ass. Sindaci del 29-09-06 Protocollo di rete per la partecipazione all Osservatorio delle Politiche Sociali della Provincia di Pordenone Premesso che la legge n. 328 dell 8 novembre 2000, Legge
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 7 DELIBERAZIONE 8 febbraio 2010, n. 107
17.2.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 7 DELIBERAZIONE 8 febbraio 2010, n. 107 Protocollo di intesa tra Regione Toscana e OO.SS. CGIL-CISL-UIL Toscana finalizzato alla promozione dei
DettagliA relazione dell'assessore Ferrari: Premesso che:
REGIONE PIEMONTE BU1 04/01/2018 Deliberazione della Giunta Regionale 1 dicembre 2017, n. 36-6035 D.G.R. n. 22-5076 del 22 maggio 2017 - "Atto di indirizzo "WE.CA.RE.: Welfare Cantiere Regionale - Strategia
DettagliPROTOCOLLO D INTESA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA L AGENZIA DELLE ENTRATE
PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA (di seguito denominato MIUR ) E L AGENZIA DELLE ENTRATE (di seguito denominata AGENZIA) Educazione alla legalità e
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA. tra Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Viterbo e Ordine/associazione/ Alternanza Scuola lavoro
PROTOCOLLO DI INTESA tra Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Viterbo e Ordine/associazione/ Alternanza Scuola lavoro La Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di
DettagliREGIONE TOSCANA Direzione Generale Organizzazione e Sistema Informativo. Settore Reti di Governance
REGIONE TOSCANA Direzione Generale Organizzazione e Sistema Informativo. Settore Reti di Governance Programma Regionale di e-government: e.toscana Progetto "e.toscana per l'accesso" attuativo della linea
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA TRA. Ministero dell Istruzione, dell Universita e della Ricerca (di seguito denominato MIUR)
PROTOCOLLO D'INTESA TRA Ministero dell Istruzione, dell Universita e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) E Federazione Nazionale Stampa Italiana (di seguito denominato Federazione) Scuola e informazione:
DettagliCONSIGLI PROVINCIALI dei CONSULENTI del LAVORO REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
CONSIGLI PROVINCIALI dei CONSULENTI del LAVORO REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA ACCORDO DI COLLABORAZIONE PER LO SCAMBIO DEI DATI, L INFORMAZIONE, L ELABORAZIONE DI PROGETTI E INTERVENTI IN MATERIA DI POLITICHE
DettagliMinistero della Pubblica Istruzione DIPARTIMENTO PER L ISTRUZIONE Direzione Generale per gli Affari Internazionali dell Istruzione Scolastica
PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE E L UPI Partenariati di apprendimento per la realizzazione di percorsi integrati di cittadinanza europea 1 PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 DELIBERAZIONE 30 novembre 2009, n. 1085
DELIBERAZIONE 30 novembre 2009, n. 1085 Approvazione schema di accordo tra Regione Toscana e Istituto Tecnico Industriale Guglielmo Marconi di Pontedera per lo sviluppo e la promozione della bioetica nella
DettagliMinistero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Direzione Generale
MIUR.AOODRCA.REGISTRO UFFICIALE(U).0006570.20-03-2017 Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca PROTOCOLLO D INTESA TRA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELLA RICERCA E DELL UNIVERSITÀ UFFICIO
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA
PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE TOSCANA COMUNE DI PISA CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO e AGRICOLTURA di PISA CONFINDUSTRIA TOSCANA SOCIETA AEROPORTO TOSCANO S.p.a. (SAT) UNIVERSITA di PISA
DettagliCONVENZIONE ISTITUZIONALE tra MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
REGIONE UMBRIA GIUNTA REGIONALE CONVENZIONE ISTITUZIONALE tra MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Direzione Generale per le Politiche Attive e Passive del Lavoro e Regione Umbria L anno duemilatredici,
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER PROMUOVERE LA PARTECIPAZIONE DEI COMUNI TRENTINI AD INIZIATIVE EUROPEE ED INTERNAZIONALI. tra
CCT_CAL REG_CAL 05/06/2018 0000392 A - Allegato Utente 1 (A01) PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROTOCOLLO D INTESA PER PROMUOVERE LA PARTECIPAZIONE DEI COMUNI TRENTINI AD INIZIATIVE EUROPEE ED INTERNAZIONALI
DettagliREGIONE TOSCANA AZIENDA USL TOSCANA NORD OVEST DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE. N. 667 del 27/07/2018
REGIONE TOSCANA AZIENDA USL TOSCANA NORD OVEST DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 667 del 27/07/2018 OGGETTO: ADOZIONE DEL REGOLAMENTO PER IL TRATTAMENTO GIURIDICO E LA GESTIONE DELLE PRESENZE ASSENZE
DettagliCOMUNE DI CONCESIO PROVINCIA DI BRESCIA NORME PER IL FUNZIONAMENTO DEL TAVOLO TECNICO DELLE POLITICHE SOCIALI
COMUNE DI CONCESIO PROVINCIA DI BRESCIA NORME PER IL FUNZIONAMENTO DEL TAVOLO TECNICO DELLE POLITICHE SOCIALI PREMESSA Il presente Regolamento definisce le modalità per il funzionamento del Tavolo Tecnico
DettagliCONSORZIO DEI SERVIZI SOCIALI ALTA IRPINIA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL TAVOLO DI CONCERTAZIONE PERMANENTE
CONSORZIO DEI SERVIZI SOCIALI ALTA IRPINIA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL TAVOLO DI CONCERTAZIONE PERMANENTE Premesso che: il Governo predispone ogni tre anni il Piano nazionale degli interventi
DettagliAtteso il riconoscimento dei principi di sussidiarietà, cooperazione, efficacia, efficienza ed economicità di cui alla legge 328/2000 artt.
PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA E PROVINCE DI TRIESTE, GORIZIA, UDINE E PORDENONE PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO SOCIALE (SIS) Vista la legge regionale 17 agosto 2004
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L UMBRIA AGENZIA DELLE ENTRATE DIREZIONE REGIONALE DELL UMBRIA
Direzione Regionale dell Umbria PROTOCOLLO D INTESA tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L UMBRIA e AGENZIA DELLE ENTRATE DIREZIONE REGIONALE DELL UMBRIA PER LA PROMOZIONE, IMPLEMENTAZIONE E REALIZZAZIONE
DettagliComune di San Cipriano d Aversa Prov. di Caserta
Comune di San Cipriano d Aversa Prov. di Caserta Convenzione tra la Provincia di Caserta Settore Programmazione e Programmi Comunitari - Europe Direct Caserta e il Comune di San Cipriano d Aversa Provincia
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. MIUR Ministero dell Istruzione Università e Ricerca. AVIS Associazione Volontari Italiani del Sangue
PROTOCOLLO D INTESA MIUR Ministero dell Istruzione Università e Ricerca AVIS Associazione Volontari Italiani del Sangue VISTA la Legge quadro sul Volontariato 11 agosto 1991, n.266 ed in particolare l
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3 DELIBERAZIONE 27 dicembre 2011, n. 1256
104 18.1.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3 DELIBERAZIONE 27 dicembre 2011, n. 1256 Schema di protocollo d intesa tra la Regione Toscana e il Comando Carabinieri per la Tutela della
DettagliDIREZIONE GENERALE FAMIGLIA, CONCILIAZIONE, INTEGRAZIONE E SOLIDARIETA' SOCIALE
5212 09/06/2011 Identificativo Atto n. 265 DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA, CONCILIAZIONE, INTEGRAZIONE E SOLIDARIETA' SOCIALE APPROVAZIONE SCHEDA UNICA INFORMATIZZATA PER IL MANTENIMENTO REQUISITI DI ISCRIZIONE
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra
Direzione Regionale del Molise PROTOCOLLO D INTESA tra L'Ufficio Scolastico Regionale per il Molise, con sede a Campobasso, via Garibaldi n 25, rappresentata da Anna Paola Sabatini, nella sua qualità di
DettagliRILEVATO CHE PER QUANTO SOPRA PREMESSO E CONSIDERATO TRA
ALL. A PROTOCOLLO D INTESA TRA LA CITTA METROPOLITANA DI TORINO E LA CITTA DI CIRIE PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITA DI ANIMAZIONE TERRITORIALE A FAVORE DELLA CREAZIONE D IMPRESA E DEL LAVORO AUTONOMO
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 45 DELIBERAZIONE 3 novembre 2014, n. 951
136 12.11.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 45 DELIBERAZIONE 3 novembre 2014, n. 951 Rettifica DGR 842/2014 Approvazione schema di Accordo tra Regione Toscana e Dipartimento della
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MIUR. La Lega Italiana Fibrosi Cistica (nel seguito denominata LFC)
PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MIUR E La Lega Italiana Fibrosi Cistica (nel seguito denominata LFC) Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale
DettagliUnione delle Province d Italia, UPI, l Istituto nazionale di statistica, ISTAT, Premesso
PROTOCOLLO D INTESA L Unione delle Province d Italia, indicata successivamente come UPI, con sede in Roma, Piazza Cardelli 4, nella persona del Presidente Dr. Fabio Melilli, domiciliato per la carica presso
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
PROTOCOLLO D INTESA tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e il Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l UNESCO (di seguito denominato
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra. Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale. AVIS Regionale Toscana
PROTOCOLLO D INTESA tra Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale e AVIS Regionale Toscana VISTO il D.L. del 16 aprile 1994, n.297 e successive modificazioni ed integrazioni, contenente
DettagliProtocollo d Intesa. tra. Croce Rossa Italiana Comitato Regionale della Sicilia
Protocollo d Intesa tra Croce Rossa Italiana Comitato Regionale della Sicilia e Associazione Italiana Celiachia Sicilia - ONLUS pagina 1 di 5 PREMESSO La Croce Rossa Italiana è un ente di diritto pubblico,
DettagliTRA. L Unione delle Terre d Argine (MO), rappresentato dalla Presidente Luisa Turci;
ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DENOMINATO DALLO STUDIO DI FATTIBILITÀ ALLA COSTITUZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE PER LA LEGALITÀ E IL CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA IN ATTUAZIONE
DettagliDetermina Personale Organizzazione/ del 14/01/2016
Comune di Novara Determina Personale Organizzazione/0000001 del 14/01/2016 Area / Servizio Area Organizzativa (05.UdO) Proposta Istruttoria Unità Area Organizzativa (05.UdO) Proponente mgc Nuovo Affare
DettagliACCORDO DI PROGRAMMA PER L ADOZIONE DEL PIANO DI ZONA PER LA SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE E DEL PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 DEL DISTRETTO N.
ACCORDO DI PROGRAMMA PER L ADOZIONE DEL PIANO DI ZONA PER LA SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE 2009-2011 E DEL PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 DEL DISTRETTO N. 1 DI CARPI E DEI COMUNI DELL'UNIONE TERRE D'ARGINE IN
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra la
PROTOCOLLO D INTESA tra la Direzione generale per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l istruzione e per l innovazione digitale del Ministero dell istruzione,
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA. tra REGIONE TOSCANA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
PROTOCOLLO D'INTESA tra REGIONE TOSCANA e REGIONE EMILIA-ROMAGNA - Regione Toscana, con sede in Firenze, Piazza del Duomo, 10, partita IVA 01386030488, rappresentata da., in qualità di..; - Regione Emilia-Romagna,
DettagliLe strategie per la promozione della salute nell anziano del Piano Sociale e Sanitario Regionale
Le strategie per la promozione della salute nell anziano del Piano Sociale e Sanitario Regionale dott. Raffaele FABRIZIO Bologna, 20 gennaio 2010 La società regionale oggi Invecchiamento popolazione (aumento
DettagliPROTOCOLLO LIONS CITTADINANZA ATTIVA. Per il progetto.
PROTOCOLLO LIONS CITTADINANZA ATTIVA Per il progetto. 1 PROTOCOLLO D INTESA TRA IL/I LIONS CLUB rappresentato/i dal/i nome/i. con sede elettiva presso.., di seguito denominato LC E ENTE LOCALE (Regione,
Dettaglid intesa con Poste Italiane S.p.A.- Divisione Filatelia PROTOCOLLO D INTESA FILATELIA E SCUOLA
Il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Il Ministero delle Comunicazioni d intesa con Poste Italiane S.p.A.- Divisione Filatelia PROTOCOLLO D INTESA FILATELIA E SCUOLA la legge 15
Dettaglimaggiore sinergia e complementarietà, al fine di assicurare apporti conoscitivi al sistema di sostegno ai programmi di intervento in materia di
maggiore sinergia e complementarietà, al fine di assicurare apporti conoscitivi al sistema di sostegno ai programmi di intervento in materia di sicurezza e salute sul lavoro per verificare l adeguatezza
DettagliLA GIUNTA REGIONALE. Su proposta dell Assessore allo Sviluppo Economico, Ricerca, Innovazione e Turismo;
DGR 935 Del 04/12/2009 OGGETTO: Schema di Accordo di collaborazione in materia di ricerca e innovazione tra Regione Toscana, Regione Umbria, Regione Lazio, Regione Marche, Regione Campania, Regione Puglia.
DettagliBollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 14 del 4 febbraio
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 14 del 4 febbraio 2014 309 (Codice interno: 266754) DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 2829 del 30 dicembre 2013 Protocollo d'intesa tra la Regione
DettagliProtocollo d intesa. tra. Croce Rossa Italiana Comitato Regionale della Sicilia
Protocollo d intesa tra Croce Rossa Italiana e pagina 1 di 5 PREMESSO Associazioni Sportive e Sociali Italiane è un Ente di Promozione Sportiva s Sociale riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell Interno:
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA. COMUNE DI PESCARA ATTIVA SpA
REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO E COMUNE DI PESCARA ATTIVA SpA GLI AMICI DEL RICICLO PROGETTO SPERIMENTALE DI COMUNICAZIONE AMBIENTALE NEL SETTORE DELLA GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 15 DEL 14 APRILE 2008
REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 15 febbraio 2008 - Deliberazione N. 288 - Area Generale di Coordinamento N. 20 - Assistenza Sanitaria N. 17 - Istruzione - Educazione - Formazione Professionale
DettagliPROTOCOLLO D INTESA REGIONE ENTI LOCALI
PROTOCOLLO D INTESA REGIONE ENTI LOCALI art. 18 legge regionale 27 dicembre 2007, n. 69 (Norme sulla promozione della partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali) Premesso che:
DettagliPOLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT POLITICHE MIGRATORIE E INTEGRAZIONE SOCIALE DETERMINAZIONE
REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT POLITICHE MIGRATORIE E INTEGRAZIONE SOCIALE DETERMINAZIONE N. G01751 del 18/02/2014 Proposta n. 2062 del 11/02/2014
DettagliTutto ciò premesso, si conviene e si sottoscrive il Presente Accordo di programma. Articolo 1 Premesse
ALLEGATO SCHEMA DI ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DENOMINATO TERRITORIO SCUOLA DI LEGALITÀ IN ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI PREVISTI DALL ARTICOLO 3, LEGGE REGIONALE N. 3/2011 TRA
DettagliCONVENZIONE QUADRO TRA. La presente convenzione quadro regola i rapporti tra: l Università degli Studi di Napoli Federico II, di seguito denominata
CONVENZIONE QUADRO TRA L UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II E L AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI La presente convenzione quadro regola i rapporti tra: l Università degli Studi di
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA tra
PROTOCOLLO D'INTESA tra PROVINCIA DI BRESCIA e SERVIZI D INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE DISABILI CHE AGISCONO CON DELEGA DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI BRESCIA Oggi, Via Cefalonia n. 50; in una sala
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N rispetto delle disposizioni dettate in materia di
14 30.12.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 52 1. rispetto delle disposizioni dettate in materia di pubblica dalla L.R. 1 febbraio 2006, n. 3 in applicazione per l anno 2006 nonché
DettagliCONVENZIONE PER IL DISTACCO DI PERSONALE TRA REGIONE TOSCANA E AZIENDA USL TOSCANA CENTRO TRA PREMESSO CHE:
CONVENZIONE PER IL DISTACCO DI PERSONALE TRA REGIONE TOSCANA E AZIENDA USL TOSCANA CENTRO TRA La Regione Toscana - Codice fiscale n. 01386030488, rappresentata dalla Dr.ssa Monica Calamai, in qualità di
DettagliUNIONE NAZIONALE COMUNI COMUNITA ENTI MONTANI DELEGAZIONE REGIONALE PIEMONTESE UNIONE DELLE PRO LOCO ITALIANE D ITALIA COMITATO REGIONALE DEL PIEMONTE
UNIONE NAZIONALE COMUNI COMUNITA ENTI MONTANI DELEGAZIONE REGIONALE PIEMONTESE UNIONE DELLE PRO LOCO ITALIANE D ITALIA COMITATO REGIONALE DEL PIEMONTE PROTOCOLLO DI INTESA TRA Delegazione regionale piemontese
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 47 DELIBERAZIONE 16 novembre 2015, n. 1098
DELIBERAZIONE 16 novembre 2015, n. 1098 DGR 897/15 - Approvazione del Progetto regionale in materia di politiche giovanili Giovani attivi. LA GIUNTA REGIONALE Vista la legge regionale 24 febbraio 2005,
DettagliProgettare i piani di zona: metodologie e strumenti
Regione Siciliana CORSO FAD CEFPAS Progettare i piani di zona: metodologie e strumenti Modulo 2: La progettazione dei piani di zona Lezione n. 2 I soggetti, le regole ed i luoghi della concertazione I
DettagliDeterminazione n. 51/2012 del 24/05/2012
ISTITUTO MUSICALE PIETRO MASCAGNI Alta Formazione Artistica e Musicale Determinazione n. 51/2012 del 24/05/2012 Oggetto: Progetto Scuola di musica nel Comune di Sassetta (LI). Approvazione schema di Protocollo
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Accademia di Belle Arti di Trapani Kandinskij. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani
PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani e Accademia di Belle Arti di Trapani Kandinskij PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia Ufficio XI Ambito
DettagliLa diffusione dei servizi riferibili all azione del Difensore Civico Regionale della Toscana attraverso il supporto dei punti ECCO FATTO
PROTOCOLLO DI INTESA TRA Uncem Toscana, con sede in Firenze, Via Cavour 15, rappresentata dal dott. Oreste Giurlani in qualità di Presidente E DIFENSORE CIVICO REGIONALE DELLA TOSCANA - con sede in Firenze.
Dettagli