ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA. Regione Toscana. Centro Servizi Volontariato (CESVOT) PER
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- Daniela Carletti
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1 Allegato A) ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA Regione Toscana Centro Servizi Volontariato (CESVOT) PER AZIONI DI SUPPORTO PER LO SVILUPPO E LA GESTIONE DELLE ATTIVITA DEL TERZO SETTORE -Regione Toscana, con sede in Firenze, Palazzo Sacrati Strozzi Piazza del Duomo, 10, Codice Fiscale.., rappresentata da: -CESVOT, con sede in Firenze, Via de Martelli, 8, Codice Fiscale.., rappresentata da: ; 1
2 PREMESSO CHE La Regione Toscana con il PSSIR , approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 5 novembre 2014 n. 91, riconosce ai soggetti del Terzo Settore un ruolo centrale nelle politiche sociali regionali, prevedendo lo sviluppo di azioni per la sua partecipazione ai processi di programmazione e all effettiva collaborazione al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale. La legge quadro 266/1991 prevede la costituzione di Centri di servizio per il volontariato e definisce l attività di volontariato come espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo. L art. 15 della stessa legge individua nei Centri di servizio uno strumento operativo per il conseguimento di tali obiettivi e sancisce che la loro funzione consista nell erogare prestazioni in forma di servizi gratuiti a tutte le organizzazioni di volontariato per sostenerne e qualificarne l attività. Il CESVOT (Centro Servizi Volontariato Toscana) è un'associazione senza fini di lucro che si ispira ai principi di carattere solidaristico e democratico e ha lo scopo di realizzare, direttamente o tramite terzi, ogni attività tesa a promuovere, sostenere e sviluppare le organizzazioni di volontariato in Toscana (articolo 1 dello Statuto) conformemente a quanto previsto dall art. 15 della legge-quadro 266/1991 e successivi decreti applicativi. Il CESVOT, in qualità di centro di servizio per il volontariato, ha come finalità quella di realizzare, in coerenza con quanto previsto dal decreto istitutivo e nello specifico dal DM 08/10/97, peculiari attività per: -la promozione di strumenti e iniziative atte a favorire la crescita di una cultura solidale, stimolando forme di partecipazione e di cittadinanza attiva da parte delle organizzazioni e dei singoli e sostenendo nuove iniziative di volontariato e il rafforzamento di quelle esistenti con una particolare attenzione al lavoro di rete ed alla concertazione con le istituzioni pubbliche e con quelle formative; -l assistenza e la consulenza qualificata nonché il sostegno alla progettazione, alla promozione e alla erogazione di specifiche attività solidaristiche sul territorio realizzate in modo diretto o attraverso le organizzazioni di volontariato; -l offerta di specifici servizi di informazione, consulenza e orientamento per il volontariato nell ambito delle problematiche di carattere giuridico, amministrativo e fiscale, nonché di tipo gestionale e strategico; -la formazione e qualificazione del volontariato, anche attraverso la realizzazione di studi e ricerche specifiche e la circolazione di informazioni, notizie, dati e documentazione sulle attività e sulle organizzazioni di volontariato nazionali e locali e del Terzo settore. CONSIDERATO CHE Le consolidate esperienze di sussidiarietà diffuse in tutta la regione, rafforzate e confermate dalle normative in materia di partecipazione promulgate dalla Regione Toscana (L.R. 20/2007 e L.R. 69/2007), testimoniano la vitalità di un modello toscano che vede le forme organizzate della società civile partecipare attivamente alla concertazione delle politiche di welfare municipale rafforzando la coesione sociale e la cultura democratica nei territori di appartenenza. Il volontariato organizzato rappresenta per la Toscana una insostituibile esperienza etica e sociale di partecipazione politica e democratica e, nelle sue diverse articolazioni regionali e locali, promuove 2
3 e sostiene attività e servizi, anche di tipo strutturato e complesso, di rilevante importanza per la crescita e lo sviluppo della realtà toscana nel suo insieme. Con la DGR 120 del 17/04/2003 si è approvato lo schema di Protocollo d Intesa tra la Regione Toscana e il Forum del Terzo Settore, rinnovato con DGR 981 del 14/11/2011 finalizzato, tra l altro, ad una collaborazione per verificare l efficacia delle norme che regolano il Terzo Settore e la loro attuazione omogenea soprattutto in riferimento all iscrizione delle associazioni negli albi provinciali. Il CESVOT è impegnato nel rafforzamento della collaborazione con gli Enti locali per promuovere e qualificare la partecipazione del volontariato e degli altri soggetti del Terzo Settore alla programmazione delle politiche locali sostenendo, nello stesso tempo, progetti d intervento sociale delle associazioni di volontariato toscane nelle seguenti aree: sanitaria, sociale, sociosanitaria, culturale, ambientale, protezione civile, tutela e promozione dei diritti, volontariato e cooperazione internazionale. Nel 2005 inoltre CESVOT si è fatto promotore di un Protocollo di intesa fra Regione Toscana, Unione regionale delle Provincie toscane (URPT) e CESVOT stesso al fine di realizzare un costante scambio di informazioni e rendere così coerenti le banche dati sulle organizzazioni di volontariato. Con la DGR 108 del 16/02/2009 si è approvato lo schema di Accordo Quadro tra la Regione Toscana e CESVOT, aggiornato con la DGR del 1076 del 20/12/2010 e sottoscritto il 14 marzo 2011, finalizzato, in particolare, a progettare e concertare azioni comuni nell ambito del volontariato e ad individuare modalità per rendere stabile e permanente lo scambio di informazioni e dati conoscitivi attinenti il volontariato, utili ai due Enti per programmare nel modo più opportuno, nel rispetto delle loro specifiche competenze, autonomie e scelte di programmazione delle attività, le proprie iniziative. In riferimento all Accordo Quadro sottoscritto il 14 marzo 2011, il CESVOT realizza ogni due anni la ricerca Identità, bisogni e ricognizione strutturale dei dati sul volontariato in Toscana oltre la crisi, studio strategico per lo sviluppo del volontariato a livello regionale, che consente di poter osservare i cambiamenti evolutivi nei rapporti tra le organizzazioni di volontariato e i contesti economici, culturali e sociali in cui esse operano. Nel corso del 2014 la ricerca sarà svolta inserendo un elemento innovativo, ovvero sarà realizzata una ricognizione ragionata sui dati inerenti specificatamente il volontariato toscano secondo una check list da compilare, incrociando i dati estraibili dal database Cesvot e dai registri provinciali, condividendo gli esiti con la Regione Tocana. La Regione Toscana e CESVOT, di comune accordo, con il presente Accordo sostituiscono integralmente il precedente (DGR 1076/2010) constatata l esigenza di riordinare l attività oggetto di collaborazione determinata anche da i nuovi scenari politici e istituzionali. Il CESVOT dal 1998 svolge attività di consulenza e assistenza alle associazioni di volontariato con personale interno esperto e specificatamente formato, operante in uffici (Delegazioni) in ogni provincia. Tale personale, oltre ad essere costantemente aggiornato sulle tematiche connesse al mondo del volontariato, è in quotidiano e diretto contatto con le associazioni del proprio territorio. Il CESVOT dispone di un sistema informativo continuamente aggiornato sulle organizzazioni del Terzo settore e sulle attività svolte e i servizi realizzati. La base di dati con cui il sistema si alimenta usufruisce di un'area riservata alla quale accedono le associazioni e gli enti coinvolti in tutte le 3
4 attività promosse e sostenute dal Centro servizi. L'area riservata dialoga con il database, mettendo a disposizione immediatamente l insieme dei dati di interesse. CESVOT pertanto è in grado di operare e profilare non solo dati relativi alla presenza e alle attività delle associazioni sul territorio toscano, ma anche un ulteriore serie di informazioni sui progetti realizzati, le capacità progettuali e di rete delle organizzazioni coinvolte. La Regione Toscana, come disposto dalle leggi di riferimento, ha istituito: -la Consulta Regionale del Volontariato quale organo rappresentativo di tutte le associazioni; -la Consulta regionale sulla cooperazione sociale quale organo rappresentativo di tutte le cooperative; PRESO ATTO CHE -è necessario, in questa fase, uno studio per identificare e misurare il valore aggiunto apportato dal Terzo Settore toscano, individuare modalità organizzative in grado di stimolare il coinvolgimento e l attivazione sia dei soggetti già interni alle organizzazioni che di quelli esterni per la promozione di interventi mirati alla ricostruzione di cittadini attivi; -le caratteristiche di CESVOT sul versante delle competenze, per l attività svolta quotidianamente dal proprio personale, su quello delle infrastrutture, sistema informativo, e per la diffusione sul territorio, attraverso le proprie delegazioni, è in grado di supportare la Regione Toscana in questo processo collaborando: nella verifica delle nuove disposizioni normative che coinvolgono il Terzo Settore; nell individuazione delle modalità e degli strumenti per la progettazione di interventi in grado di rafforzare la rete di protezione sociale; nello studio di azioni in grado di promuovere il volontariato, l associazionismo e la cooperazione sociale; nella progettazione di interventi mirati alla promozione del volontariato giovanile; -i rapporti tra Regione Toscana e CESVOT si sono sviluppati e incrementati contestualmente alla diffusione e al radicamento dell attività di servizio sul territorio da parte del CESVOT e con la sottoscrizione dell Accordo Quadro; -i soggetti firmatari del presente Accordo di collaborazione, a fianco di un supporto nelle funzioni di segreteria delle Consulte regionali istituite, intendono sviluppare percorsi di studio e confronto alla luce del nuovo contesto normativo e delle sue possibili ricadute sul Terzo Settore. Incrementare la collaborazione su attività di ricerca e studio, per una migliore programmazione degli interventi rivolti al Terzo Settore, e prevedere un metodo per rendere lo scambio di informazioni e dati conoscitivi permanente. TUTTO CIO PREMESSO SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE Articolo 1 4
5 Premesse La premessa costituisce parte integrante del presente accordo di collaborazione. Articolo 2 Finalità dell Accordo Il presente accordo ha come finalità: -l approfondimento delle nuove disposizioni normative che coinvolgono il Terzo Settore e l'impatto delle medesime sull'organizzazione dei soggetti del terzo settore e sulle attività di natura sussidiaria svolte dai soggetti del terzo settore a favore delle fasce deboli della popolazione; -l organizzazione di iniziative pubbliche di studio e confronto sulle tematiche di cui al punto precedente; -l individuazione delle modalità e degli strumenti per la progettazione di interventi in grado di rafforzare la rete di protezione sociale; -lo studio di azioni in grado di promuovere il volontariato, l associazionismo e la cooperazione sociale -la progettazione di interventi mirati alla promozione del volontariato giovanile e delle attività promosse dagli enti pubblici e dalla Regione a favore dei giovani; -l implementazione del percorso di collaborazione, attivato con l Accordo quadro, per attività di ricerca in grado di pianificare interventi, acquisire strumenti per un aggiornamento costante sui dati di interesse delle organizzazioni del Terzo Settore; Articolo 3 Obiettivi Le parti concordano che in attuazione delle finalità di cui all'articolo 2 dovranno essere concordati e realizzati uno o più progetti con i seguenti obbiettivi: -la realizzazione di uno studio sulle nuove disposizioni normative che vedono coinvolto il Terzo Settore e gli scenari possibili: -la progettazione, in grado di garantire un attuazione omogenea sul territorio regionale, di azioni di promozione e rafforzamento del Terzo Settore e l individuazione di progettualità in grado di promuovere il volontariato giovanile e le attività promosse a favore dei giovani da parte della Regione e di altri enti pubblici; -la realizzazione di ricerche e studi in grado di indirizzare gli interventi sul territorio -lo scambio di dati e informazioni sul Terzo Settore in grado di permettere una migliore conoscenza delle opportunità sul territorio. -il supporto nella attività di segreteria delle Consulte regionali e degli organismi di rappresentanza del Terzo Settore istituiti; -il supporto alle attività di informazione e formazione dirette alle associazioni di volontariato coinvolte nelle donazioni di emocomponenti. Articolo 4 Azioni Per il conseguimento delle finalità di cui al presente Accordo le attività progettuali di cui all'articolo 3 dovranno prevedere le seguenti azioni: 5
6 -verifica della coerenza fra le nuove disposizioni normative; -studio e progettazione per la realizzazione di azioni in grado di valorizzare le realtà associative; -studio e progettazione di azioni atte a favorire l impegno civile dei giovani, incentivare l azione volontaria e la partecipazione giovanile alla vita sociale; -supporto per le attività di segreteria delle Consulte regionali e del tavolo Associazioni della donazione emocomponenti ; -collaborazione per realizzare studi e ricerche su tematiche concordate inerenti le finalità di cui all'articolo 2; -attivazione di azioni di collaborazione per lo scambio di informazioni e dati conoscitivi attinenti il Terzo Settore; studio e implementazione del sistema informativo, relativamente alla gestione degli albi, legato alle modifiche normative attualmente in atto; -supporto per specifiche attività formative nell'ambito della donazione di emocomponenti. Articolo 5 Impegni di CESVOT Il CESVOT si impegna a: -elaborare e presentare alla Regione i progetti di cui all'articolo 3 per la realizzazione degli obbiettivi e delle azioni di cui al presente accordo; -collaborare alla realizzazione delle attività previste dall Accordo con personale appositamente formato; -favorire localmente la partecipazione alle attività previste di tutti i soggetti della società civile, che direttamente o indirettamente, sono coinvolti nella progettazione delle politiche sociali locali; -supportare il processo di verifica regionale delle attività svolte; -elaborare relazioni finali circa le attività svolte nei singoli progetti; -organizzare incontri di studio per illustrare gli esiti dei progetti realizzati Articolo 6 Impegni della Regione Toscana La Regione Toscana tramite la propria struttura competente si impegna a: -verificare ed approvare i progetti presentati da Cesvot tenuto conto in particolare delle finalità, degli obbiettivi e delle azioni previste nel presente accordo; -definire eventuali contributi da erogare per la realizzazione dei progetti e le relative modalità di erogazione e rendicontazione; -attivare verifiche periodiche per valutare lo stato di realizzazione delle azioni progettuali e il raggiungimento degli obiettivi di cui all articolo 3; -effettuare verifica finale di ogni progetto tramite l'esame delle relazioni finali dei progetti Articolo 7 Validità e durata dell Accordo Il presente Accordo di collaborazione ha validità triennale e comunque non oltre il Articolo 8 Privacy e scambio dati 6
7 Le parti, preso atto ed in ottemperanza delle norme di cui al D.Lgs. n. 196/2003 Codice in materia di protezione dei dati personali delle rispettive normative e regolamentazioni regionali in materia di privacy, nonché uniformandosi al rispetto delle disposizioni regolamentari e ai pareri dell Autorità di Garanzia preposta in materia, ciascuno per quanto di propria competenza ed in relazione alla tipologia di possibili trattamenti di dati effettuati, s impegnano a favorire lo scambio di informazioni attraverso modalità consone ed utili ad attendere con continuità, tempestività e completezza agli adempimenti di rispettiva competenza. Articolo 9 Proprietà prodotti software Qualsiasi prodotto software realizzato nell ambito del presente Protocollo sarà di proprietà della Regione Toscana. La Regione provvederà, secondo le disposizioni in materia, a renderlo disponibile alle Pubbliche Amministrazioni per il riuso ai sensi dell art. 69 del D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82, pubblicato in G.U. del 16 maggio 2005, n S.O. n. 93 Codice dell amministrazione digitale, aggiornato dal D.Lgs. n. 159 del 4 aprile 2006 pubblicato in G.U. del 29 aprile 2006, n. 99 S.O. n. 105 "Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 recante codice dell amministrazione digitale" nonché delle disposizioni regionali in materia. Articolo 10 Eventuali modifiche Eventuali modifiche al presente Accordo di collaborazione, dovute al mutare delle condizioni organizzative, delle attività poste in essere o dei contenuti finanziari stabiliti, daranno luogo a specifiche variazioni dello stesso da approvare con appositi successivi atti e concordate preventivamente dai firmatari. Letto, approvato Firenze, lì Regione Toscana CESVOT 7
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