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1 Linee guida per l assegnazione del FONDO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA 2013 a persone con disabilità grave e anziani non autosufficienti residenti nei Comuni dell Ambito di Garbagnate Milanese in applicazione della D.G.R. N. 590/2013 (misura B - 2) 1. PREMESSE Il Decreto interministeriale del 20 marzo 2013 relativo al riparto del Fondo Nazionale per le Non Autosufficienze (FNA) per l anno 2013, ha attribuito alle Regioni le risorse per la realizzazione di prestazioni, interventi e servizi assistenziali nell ambito dell offerta integrata di servizi sociosanitari in favore di persone non autosufficienti, individuando le aree prioritarie di intervento, nel rispetto dei modelli organizzativi regionali. Regione Lombardia con la DGR 740 del 27 settembre 2013 ha approvato il Programma operativo regionale in materia di gravi e gravissime disabilità di cui al fondo nazionale per le non autosufficienze anno 2013 e alla dgr 2 agosto 2013, n. 590 indicando il riparto delle risorse, i destinatari, gli strumenti e le modalità di intervento. La DGR 740/2013 assegna risorse sia alle ASL che agli Ambiti territoriali affinchè realizzino interventi a forte integrazione socio-sanitaria.: Gli interventi, che saranno attivati attraverso le ASL ed i Comuni a favore di persone non autosufficienti e persone con disabilità gravissima per favorirne la permanenza a domicilio, saranno individuati attraverso la valutazione multidimensionale da parte di équipe pluriprofessionali e saranno finalizzati alla presa in carico personalizzata di queste persone. Poiché in Lombardia il Distretto sanitario coincide con l Ambito territoriale dei Comuni, la programmazione degli interventi sociali di competenza dei Comuni si integreranno con quelli socio sanitari delle ASL: ciò garantirà pertanto una presa in carico integrata della persona, da un lato, ed un uso razionale e coordinato delle risorse, dall altro. Spetta all ASL l attuazione degli interventi di cui al punto B-1 in favore di persone con gravissime disabilità e agli Ambiti l attuazione degli interventi in favore di persone in condizione di non autosufficienza o di disabilità grave di cui al punto B-2. All Ambito di Garbagnate Milanese per l attuazione degli interventi sono stati assegnati ,00 euro. L attività di competenza degli Ambiti si concretizza in interventi di carattere sociale di sostegno e supporto alla persona e alla sua famiglia per garantire una piena possibilità di permanenza della persona non autosufficiente al proprio domicilio e nel suo contesto di vita. Le attività sono: di aiuto domestico finalizzate all igiene e al comfort dell ambiente, di socializzazione, di interventi complementari al Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD), di sostegno per periodi di sollievo dei famigliari che accudiscono le persone non autosufficienti. Il presente documento intende disciplinare le modalità di attuazione omogenee e condivise a livello territoriale per la linea di azione dei Comuni e degli Ambiti Territoriali sulla base di quanto previsto dalla DGR 740/

2 2. DESTINATARI - Persone in condizione di non autosufficienza: si considerano non autosufficienti le persone anziane (maggiori di 65 anni) che hanno subito una perdita permanente, parziale o totale, dell'autonomia delle abilità fisiche, psichiche, sensoriali, cognitive e relazionali con conseguente incapacità di compiere gli atti essenziali della vita quotidiana senza l'aiuto determinante di altre persone, considerando i fattori ambientali e personali. - Persone in condizione di disabilità: si definisce la persona con grave e gravissima disabilità la persona che dipende, in toto o in parte, da un accudente per veder assicurate: le funzioni vitali, le funzioni primarie e la vita di relazione; il grado di dipendenza dall accudente e l intensità del bisogno di cura, per le singole funzioni e per il loro complesso, costituisce elemento fondamentale per determinare la gravissima disabilità (livelli 3 e 4 della scala di valutazione multidimensionale in uso ai Distretti ASL). 3. STRUMENTI E RISORSE Tra le misure previste dalla DGR 740/2013, a seguito di valutazione dei bisogni presenti nel territorio dell Ambito, si ritiene di attivare i seguenti strumenti: A. Buono sociale mensile finalizzato a compensare le prestazioni di assistenza assicurate da assistente familiare/personale B. Potenziamento del SAD: erogazione di voucher per l acquisto degli interventi da soggetti accreditati C. Buono sociale mensile per sostenere progetti di vita indipendente di persone con disabilità fisico-motoria grave e gravissima, con capacità di esprimere la propria volontà, di età compresa tra i 18 e i 64 anni, che intendono realizzare il proprio progetto senza il supporto del caregiver familiare, ma con l ausilio di un assistente personale, autonomamente scelto e da loro assunto direttamente. Alle misure sopra indicate vengono attribuiti complessivamente euro così ripartiti: A. Buono sociale mensile - assistenza assicurata da assistente familiare B. Potenziamento del SAD C. Buono sociale mensile per sostenere progetti di vita indipendente TOTALE PAI - Piano assistenziale individuale Per l attivazione degli strumenti di cui al punto 3) è necessaria la stesura di un PAI P che contenga le seguenti informazioni: l esito della valutazione della persona, come previsto al successivo punto 5) gli interventi da sostenere con la presente misura: - assistenza diretta alla persona: ad es. soddisfacimento dei bisogni primari; promozione e mantenimento del benessere psicofisico; aiuto nelle funzioni di deambulazione, utilizzo corretto dei presidi, mantenimento delle residue capacità psicofisiche e aiuto nell espletamento delle funzioni fisiologiche; - interventi di aiuto domestico finalizzati all igiene e al comfort dell ambiente; - interventi complementari all assistenza domiciliare le prestazioni assicurate dall ADI: 2

3 - infermieristiche/oss. per ad es. prevenzione e trattamento delle piaghe da decubito, gestione del catetere vescicale, gestione delle stomie, gestione della nutrizione artificiale, delle medicazioni, ecc. - educative indirizzate alla persona e alla famiglia ad es. per aiuto e sostegno delle relazioni intra ed extra familiari, promozione risorse della famiglia e del contesto socio-relazionale, ecc. altre forme integrative per la risposta al bisogno, misure economiche di carattere assistenziale già erogate da Enti pubblici o privati, la condizione socio economica della persona (ISEE), Il PAI declina tutte le prestazioni di assistenza date dal caregiver familiare e/o assistente personale, dai diversi soggetti territoriali e quelle da garantire attraverso altri servizi di assistenza domiciliare. 5. VALUTAZIONE DELLE PERSONE Poiché la valutazione delle persone non autosufficienti deve essere, per quanto possibile, integrata a livello socio-sanitario, si definisce che per le persone con disabilità, i Comuni possono avvalersi, ove presente, della valutazione multidimensionale effettuata dall ASL, utilizzando gli strumenti in uso per la grave disabilità; per gli anziani non-autosufficienti, i Comuni possono avvalersi, ove presente, della valutazione multidimensionale effettuata dall ASL oppure della scheda di valutazione appositamente predisposta nella modulistica per la presentazione delle domande. 6. MONITORAGGIO, CONTROLLO E RENDICONTAZIONE Gli Ambiti Territoriali provvedono a monitorare costantemente gli interventi e a darne rendicontazione economica, quali-quantitativa e di appropriatezza all ASL competente. Le ASL trasmetteranno le rendicontazioni alla Regione. 7. PROCEDURE PER L ASSEGNAZIONE A. Buono sociale mensile finalizzato a compensare le prestazioni di assistenza assicurate da assistente familiare/personale Al fine di rispondere prontamente ed in modo continuativo ai bisogni delle persone, si opta per l assegnazione a sportello, nel limite delle risorse economiche disponibili; il beneficio avrà la durata di 12 mesi, a prescindere dalla data di presentazione della domanda e dall avvio delle prestazioni assistenziali. Le domande di accesso al beneficio dovranno essere compilate dagli assistenti sociali del Comune di residenza, su richiesta e d intesa con il beneficiario, tutore, amministratore di sostegno e/o familiare, utilizzando la modulistica predisposta e omogenea per l Ambito. Le domande, corredate dalla documentazione integrativa prevista, devono essere presentate all Ufficio di Piano dell Ambito da parte dei Comuni. Viene costituita una Commissione tecnica composta da: - 2 referenti del Tavolo Tecnico - 1 referente dell Ufficio di Piano ed integrata dagli assistenti sociali dei Comuni che predispongono le domande di assegnazione. La Commissione si riunisce periodicamente per valutare le domande presentate, anche in relazione alle risorse disponibili. Viene redatto un sintetico verbale delle decisioni assunte dalla Commissione. 3

4 L erogazione delle misure assegnate decorre dal mese stesso dell incontro della Commissione in cui viene approvato il beneficio. Sarà cura dell Ufficio di Piano monitorare la gestione delle risorse complessive, curare l adozione degli atti necessari e procedere alla liquidazione mensile dei Buoni. Compete agli assistenti sociali dei Comuni il monitoraggio costante dei beneficiari in carico, la verifica periodica degli interventi. B. Potenziamento del SAD: erogazione di voucher per l acquisto degli interventi da soggetti accreditati Le risorse per la misura B relative al potenziamento del SAD pari euro, vengono ripartite tra i Comuni, a fini programmatori, come segue: COMUNI POPOLAZIONE 2012 Misura B BARANZATE ,38 BOLLATE ,61 CESATE ,04 GARBAGNATE M ,63 NOVATE M ,69 PADERNO D ,40 SENAGO ,74 SOLARO ,52 TOTALE ,00 Tali risorse devono essere assegnate alle persone non autosufficienti, anziani e gravi disabili, secondo le modalità vigenti per la gestione del SAD nell Ambito, cioè assegnando ai cittadini voucher per l acquisto di prestazioni SAD, SADH e ADH presso le cooperative accreditate dall Ambito. I piani d intervento devono prevedere una durata, non superiore a 12 mesi, ed un monte ore complessivo assegnato a ciascun beneficiario. Ogni Comune è tenuto a programmare gli interventi entro il limite di Budget definito nella tabella precedente. Le domande di accesso al beneficio dovranno essere compilate dagli assistenti sociali del Comune di residenza, su richiesta e d intesa con il beneficiario, tutore, amministratore di sostegno e/o familiare, utilizzando la modulistica predisposta e omogenea per l Ambito. L attivazione degli interventi può essere attivata nei tempi definiti dal Comune d intesa con le cooperative e le domande devono essere trasmesse, tramite mail o fax, all Ufficio di Piano dell Ambito da parte dei Comuni per la gestione del monitoraggio degli interventi. C. Buono sociale mensile per sostenere progetti di vita indipendente di persone con disabilità fisico-motoria grave e gravissima, con capacità di esprimere la propria volontà, di età compresa tra i 18 e i 64 anni, che intendono realizzare il proprio progetto senza il supporto del caregiver familiare, ma con l ausilio di un assistente personale, autonomamente scelto e da loro assunto direttamente. Le risorse per la misura C sono pari a ,00 euro e vengono assegnate con le stesse procedure del Buono sociale di cui al punto A. In allegato sono presenti le schede tecniche che ulteriormente specificano i requisiti e le modalità per l erogazione dei buoni sociali: 1. SCHEDA TECNICA per Buono sociale mensile - assistenza assicurate dall assistente familiare 2. SCHEDA TECNICA per Buono sociale mensile per sostenere progetti di vita indipendente. 4

5 Allegato 1) SCHEDA TECNICA A. Buono sociale mensile - assistenza assicurate dall assistente familiare BENEFICIARI E REQUISITI PER L ACCESSO Il Buono è destinato ad anziani non autosufficienti e a gravi disabili come meglio declinato all art. 2). I requisiti per l accesso al beneficio sono: - residenza nei Comuni dell Ambito - invalidità riconosciuta del 100% - un ISEE pari o inferiore a euro - avvalersi della collaborazione professionale di un assistente familiare regolarmente assunto per un minimo di 18 ore settimanali. VALORE ECONOMICO E DURATA Il valore del buono è di 500 euro mensili per coloro che hanno un Isee pari o inferiore a euro o di 300 euro mensili per coloro che hanno un Isee compreso tra e euro. Oltre euro non viene concesso il buono sociale. La durata del Buono è, di norma, di 12 mesi. I Buoni sociali vengono assegnati, in ordine di presentazione delle domande, sino all esaurimento delle risorse disponibili del FNA. Il Buono di cura viene erogato mensilmente a decorrere dal mese dell approvazione della domanda in Commissione tecnica. E prevista una verifica circa il corretto utilizzo e l efficacia della misura da parte del Assistente sociale al termine del 1 semestre. Compete all assistente sociale richiedere la documentazione giustificativa comprovante le spese sostenute (ad esempio: copie ricevute, buste paga ). La domanda deve essere redatta sulla modulistica appositamente predisposta. Alla domanda dovranno essere allegati i seguenti documenti: 1. certificazioni attestanti la condizione di non autosufficienza della persona beneficiaria dell assistenza (copia verbale invalidità); 2. attestazione relativa alla situazione economica equivalente della persona in corso di validità, dal quale risulti un I.S.E.E. pari o inferiore ad ,00; 3. copia del contratto di lavoro della persona dedicata allo svolgimento delle funzioni assistenziali. Il Buono di cura decade in caso di ricovero definitivo in strutture residenziali o trasferimento di residenza in un Comune extra Ambito. Il Buono di cura non viene sospeso in caso di ricoveri ospedalieri, di sollievo o temporanei purchè comunicati o concordati nell Ambito del progetto assistenziale con il Servizio sociale di riferimento del soggetto. Il Buono sociale non viene concesso nel caso della presenza di altri contributi erogati per la medesima finalità (es. Home care premium contributo per assistenti familiari). I soggetti beneficiari del Buono di cura hanno l obbligo di comunicare ogni variazione che comporti il venire meno delle condizioni che ne hanno dato diritto. Il beneficio decade dalla fine del mese in cui vengono meno le condizioni che hanno dato diritto all assegnazione. 5

6 Allegato 2) SCHEDA TECNICA C. Buono sociale mensile per sostenere progetti di vita indipendente DESTINATARI E REQUISITI Persone con disabilità fisico-motoria grave e gravissima, con capacità di esprimere la propria volontà, di età compresa tra i 18 e i 64 anni. I requisiti per l accesso al beneficio sono: - residenza in uno dei Comuni dell Ambito Territoriale; - non essere inserito in strutture residenziali, semi residenziali; - essere assistiti in modo continuativo a domicilio da personale regolarmente assunto dall interessato o da soggetti accreditati nel territorio e/o qualificati; - avere un ISEE individuale pari o inferiore a ,00. FINALITA In particolare si finanziano interventi per sostenere progetti di vita indipendente di persone con disabilità fisico-motoria grave e gravissima, con capacità di esprimere la propria volontà, di età compresa tra i 18 e i 64 anni, che intendono realizzare il proprio progetto senza il supporto del caregiver familiare, ma con l ausilio di un assistente personale, autonomamente scelto e da loro assunto direttamente. La stesura del PAI deve essere condivisa con l utente e può integrare altre misure economiche e/o assistenziale per permettere la realizzazione di reali progetto di vita indipendente. Il proponente deve progettare un cammino indipendente e di autonomia dal proprio nucleo familiare ma non necessariamente deve prevedere l uscita dal domicilio. VALORE ECONOMICO E DURATA Il valore del buono di cura può variare in relazione alla gravità della situazione ed alle spese effettivamente sostenute per la cura della persona sino ad un massimo di 800 euro mensili. La durata del Buono è, di norma, di 12 mesi. I Buoni sociali vengono assegnati, in ordine di presentazione delle domande, sino all esaurimento delle risorse disponibili del FNA. Le procedure per l assegnazione del buono sociale sono uguali a quelle previste per il punto A. Il Buono di cura viene erogato mensilmente a decorrere dal mese dell approvazione della domanda in Commissione tecnica. E prevista una verifica circa il corretto utilizzo e l efficacia della misura da parte dell assistente sociale al termine del 1 semestre. Compete all assistente sociale richiedere la documentazione giustificativa comprovante le spese sostenute (ad esempio: copie ricevute, buste paga ). La domanda deve essere redatta sulla modulistica appositamente predisposta. Alla domanda dovranno essere allegati i seguenti documenti: 1. attestazione relativa alla situazione economica equivalente della persona in corso di validità, dal quale risulti un I.S.E.E. pari o inferiore ad ,00; 2. copia del verbale di invalidità civile; 3. copia del contratto di lavoro della persona dedicata allo svolgimento delle funzioni assistenziali. Il Buono di cura decade in caso di ricovero definitivo in strutture residenziali o trasferimento di residenza in un Comune extra Ambito. Il Buono di cura non viene sospeso in caso di ricoveri ospedalieri, di sollievo o temporanei purchè comunicati o concordati nell Ambito del progetto assistenziale con il Servizio sociale di riferimento del soggetto. I soggetti beneficiari del Buono di cura hanno l obbligo di comunicare ogni variazione che comporti il venire meno delle condizioni che ne hanno dato diritto. Il beneficio decade dalla fine del mese in cui vengono meno le condizioni che hanno dato diritto all assegnazione. 6

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