Comune di Cerro Maggiore Provincia di Milano

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1 Comune di Cerro Maggiore Provincia di Milano REGOLAMENTO ALLEGATO ENERGETICO al Regolamento edilizio comunale Testo approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del

2 indice PREMESSA...3 Art.1 Finalità...3 Art.2 Ambito di applicazione...3 Art.3 Disposizioni relative al risparmio energetico...4 Art.4 Verifiche e controlli...5 Art.5 Garanzie...5 Art.6 Fabbisogno energetico...6 Art.7 Efficienza energetica degli edifici...7 Art.8 Sistemi bioclimatici passivi- isola di calore e tetti verdi...7 Art.9 Risparmio idrico...8 Art.10 Recupero e utilizzo delle acque piovane...8 Art.11 Campo di applicazione-esclusioni...9 Art.12 Norme finali...10 CERRO MAGGIORE 2

3 PREMESSA L Unione Europea, individuando nei Comuni il contesto in cui è più efficace agire per realizzare una riduzione delle emissioni di anidride carbonica, ha lanciato il Patto dei Sindaci - Covenant of Mayors con lo scopo di riunire i leader locali in uno sforzo volontario per contribuire al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi dell Unione Europea - UE. Il Comune di Cerro Maggiore ha formalmente aderito all iniziativa con deliberazione del Consiglio comunale n. 4 del 27/02/2013. Questa iniziativa contempla, tra l altro, il dover predisporre un Piano d Azione per l Energia Sostenibile PAES con l obiettivo di ridurre di oltre il 20% le emissioni di gas serra attraverso politiche e misure locali che aumentino il ricorso alle fonti di energia rinnovabile, che migliorino l efficienza energetica ed attuino programmi volti a favorire il risparmio energetico. Art.1 Finalità 1. Le norme del presente allegato energetico al regolamento edilizio comunale hanno il fine di: a. contenere i consumi di energia negli edifici attraverso il miglioramento delle prestazioni energetiche degli involucri edilizi e degli impianti termici; b. ridurre i consumi di energia di origine fossile attraverso lo sviluppo di fonti rinnovabili di energia; c. migliorare il benessere abitativo e la compatibilità ambientale dell utilizzo dell energia; d. promuovere adeguati livelli di qualità dei servizi di diagnostica energetica, analisi economica, progettazione, installazione, esercizio e manutenzione degli impianti termici. 2. Il presente allegato energetico al regolamento edilizio comunale costituisce parte integrante del vigente Regolamento Edilizio Comunale fornendo regole e indicazioni finalizzate ad assicurare: - il risparmio energetico - l uso razionale dell energia - lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili - la riduzione delle emissioni in atmosfera di gas inquinanti e climalteranti. Art.2 Ambito di applicazione 1. L ambito di applicazione del presente Allegato Energetico è quello previsto dall art.3 comma 1 delle disposizioni relativa all efficienza energetica degli edifici di cui alla D.G.R. n.viii/ Determinazioni in merito alle disposizioni per l efficienza energetica in edilizia e per la certificazione energetica degli edifici e s.m.i.: a. Progettazione e realizzazione degli edifici di nuova costruzione e degli impianti in essi installati b. Opere di ristrutturazione degli edifici e degli impianti esistenti, ampliamenti volumetrici, recupero ai fini abitativi dei sottotetti esistenti e installazione di nuovi impianti in edifici esistenti. 2. Sono esclusi dall applicazione delle disposizioni dell allegato Energetico gli immobili elencati al successivo Art.11. CERRO MAGGIORE 3

4 Art.3 Disposizioni relative al risparmio energetico 1. Al fine di favorire il risparmio energetico, il Comune di Cerro Maggiore attraverso il presente Allegato Energetico promuove interventi finalizzati alla sostenibilità ambientale e al miglioramento della qualità urbana, che integrano le disposizioni nazionali e regionali vigenti. 2. Questi obbiettivi sono perseguiti attraverso l introduzione di prescrizioni in merito al risparmio idrico e attraverso la definizione di livelli prestazionali minimi di qualità energetica per gli edifici residenziali. 3. In particolare, allo scopo di realizzare edifici ad alta efficienza energetica, negli interventi di nuova costruzione a destinazione residenziale e nel caso di sostituzione edilizia è prescritto il raggiungimento delle seguenti classi energetiche, come identificate dalla normativa vigente: - dall entrata in vigore del presente Regolamento Edilizio e per i quattro anni successivi, la classe energetica B, fatte salve le pratiche già presentate. - per gli interventi realizzati successivamente a tale data, la classe energetica A 4. In ottemperanza a quanto previsto dalla Legge Regionale 12/2005 art.44 comma 18, l Amministrazione Comunale prevede l utilizzo di incentivi al fine di promuovere e migliorare la qualità edilizia; a tal fine sono applicate riduzioni degli oneri di urbanizzazione secondaria in relazione agli interventi finalizzati al risparmio energetico di cui al comma 3 del presente articolo. 5. Il titolare del Permesso di Costruire o altra procedura abilitativa, può ottenere un incentivo di carattere economico riconducibile alla riduzione degli oneri di urbanizzazione secondaria dovuti al Comune, nella misura massima del 60% per gli edifici a destinazione residenziale e del 40 % per gli edifici a destinazione terziaria. 6. Gli incentivi si applicano in misura proporzionale al punteggio ottenuto nella valutazione di sostenibilità dei progetti, secondo i criteri illustrati nelle seguenti tabelle 1 e 2. VALUTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ DEI PROGETTI CALCOLO DEL PUNTEGGIO Requisito Modalità di calcolo Punteggio Residenza % di riduzione dell indice di prestazione 10 ogni 10% di riduzione Max 60 energetica per la climatizzazione invernale (EPh) ai requisiti minimi previsti dalla Regione Lombardia e dal presente Regolamento Edilizio oltre 30% % di riduzione della potenza installata per la climatizzazione estiva (E cdz) % del contributo energetico specifico da fonti rinnovabili 2 ogni 10% in meno di potenza frigorifera nominale installati in ogni stanza (riferita al singolo split) al di sotto di 30 Wf/mc. 2 ogni 5% di aumento della copertura di ACS rispetto ai minimi già richiesti dalla normativa vigente Installazione impianto domotico per la contabilizzazione dell energia Predisposizione allacciamento acqua calda per lavastoviglie-lavatrice derivante da pannelli solari. Utilizzo di sistemi bioclimatici passivi (tetti verdi e sistemi di raffrescamento isole di calore) Tabella 1 CALCOLO DEGLI INCENTIVI COMMISURATI ALLA SOSTENIBILITÀ Max 15 Max Punteggio Terziario Max 40 Max 30 Max 15 7 Max 15 CERRO MAGGIORE 4

5 DEL PROGETTO Punteggio raggiunto % di riduzione degli oneri % di riduzione degli oneri dal progetto di urbanizzazione di urbanizzazione secondaria - residenza secondaria - terziario 30 10% 10% 40 15% 15% 50 20% 20% 60 30% 25% 70 40% 30% 90 50% 35% % 40% Tabella 2 Art.4 Verifiche e controlli 1. Le verifiche rispetto alla congruità del progetto di isolamento termico e delle caratteristiche costruttive, la rispondenza del progetto e dell edificio realizzato ai requisiti obbligatori (e migliorativi, se presenti nel progetto) definiti dal presente Allegato Energetico, verranno svolte sulla base della documentazione presentata. 2. La relazione tecnica di cui all art.28 comma 1 della legge 9 gennaio 1991 n.10 e s.m.i. e all art.12.1 della D.G.R. n.viii/ , dovrà contenere un capitolo che illustri l adempimento delle prescrizioni obbligatorie previste dal presente Allegato Energetico e agli eventuali requisiti migliorativi adottati. 3. Nel caso di interventi per i quali è stata richiesta e concessa la riduzione del contributo degli oneri di urbanizzazione, al termine dell intervento e contestualmente alla dichiarazione di fine lavori, Il Direttore dei Lavori dovrà consegnare al Comune una relazione asseverata in cui attesti che l intervento è stato realizzato secondo le modalità e i criteri illustrati per l accesso agli incentivi di cui all Art.3, comma 5 e Contestualmente alla richiesta del certificato di agibilità, come previsto dall art.27 del Regolamento Edilizio, il proprietario dell edificio o chi ne ha titolo deposita l attestato di Certificazione Energetica redatto e asseverato dal soggetto certificatore e la ricevuta del Catasto Energetico. 5. Le richieste di verifica a cura di terzi saranno a totale carico dei richiedenti. Art.5 Garanzie 1. A tutela dell attuazione di quanto previsto dal sistema premiale di cui al precedente Art.3, il proprietario o chi ne ha titolo dovrà prestare garanzia fidejussoria pari all importo di riduzione degli oneri di urbanizzazione secondaria ottenuta in base al meccanismo a. 2. Alla fine dei lavori e su richiesta dell interessato, la garanzia prestata sarà svincolata per una quota pari al 70%. 3. La quota restante della garanzia prestata, pari al 30%, resterà vincolata per un ulteriore periodo di 6 mesi dall ultimazione dei lavori. CERRO MAGGIORE 5

6 Art.6 Fabbisogno energetico 1. Per il calcolo del fabbisogno per riscaldamento, acqua calda sanitaria e raffrescamento si adottano i termini, i criteri ed i metodi di cui alla Deliberazione Giunta Regione Lombardia n.viii/8745 del 22/12/2008 e s.m.i.. Oltre agli obblighi previsti dalla citata D.G.R.L. nel Comune di Cerro Maggiore si applicano anche le seguenti disposizioni: a. copertura dei fabbisogni da Fonti Energetiche Rinnovabili come da previsioni del D.Lgs. 3/3/2011 n Allegato 3 (art. 11 comma 1); b. percentuale di copertura dei fabbisogni termici per riscaldamento, acqua calda sanitaria e raffrescamento: - 20% per provvedimenti abilitativi dopo l entrata in vigore del presente - 35% per provvedimenti abilitativi dopo il % per provvedimenti abilitativi dopo il c. obbligo di installazione di una potenza elettrica degli impianti alimentati da fonti rinnovabili (in kw di picco) obbligatoriamente aderenti o integrati alla copertura dell edificio principale o accessorio, previa valutazione circa l ottimale inserimento paesistico, pari a: - un kwp ogni 80 mq di superficie in pianta dell edificio a livello del terreno per i provvedimenti abilitativi dopo l entrata in vigore del presente - un kwp ogni 70 mq di superficie in pianta dell edificio a livello del terreno per provvedimenti abilitativi dopo il un kwp ogni 60 mq di superficie in pianta dell edificio a livello del terreno per provvedimenti abilitativi dopo il E inoltre obbligatorio l impiego di impianti di riscaldamento centralizzati in nuove costruzioni organizzate in condominio verticale con più di quattro unità abitative: l intervento deve prevedere un sistema di gestione e contabilizzazione individuale dei consumi. 3. Per gli interventi di ristrutturazione edilizia su una superficie disperdente maggiore del 25% e per ampliamenti volumetrici superiori al 20% del volume esistente dovranno essere garantite le seguenti prescrizioni: a. Valori di trasmittanza termica delle strutture che delimitano l involucro dell edificio verso l esterno, contro-terra, ovvero verso ambienti a temperatura non controllata (autorimesse, sottotetti, cantine ecc.), limitatamente alla superficie di struttura opaca e/o trasparente oggetto di intervento come indicati nella seguente tabella 3: PARETI VERTICALI OPACHE (escluso porte di ingresso) <0,34 W/mqK STRUTTURE OPACHE ORIZZONTALI O INCLINATE Coperture Pavimenti <0,27 W/mqK <0,30 W/mqK CHIUSURE TRASPARENTI COMPRENSIVE DI INFISSI <1,8 W/mqK Tabella 3 CERRO MAGGIORE 6

7 b. Requisiti sull utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili: percentuale di copertura fabbisogni termici per riscaldamento, acqua calda sanitaria e raffrescamento: - 10% per provvedimenti abilitativi dopo l entrata in vigore del presente; - 20% per provvedimenti abilitativi dopo il ; - 25% per provvedimenti abilitativi dopo il Art.7 Efficienza energetica degli edifici 1. Orientamento degli edifici : per tutti gli edifici di nuova costruzione e nel caso di sostituzione edilizia (demolizione con ricostruzione), è obbligatorio per tutte le destinazioni d uso che l asse principale dell edificio sia orientato lungo la direttrice est-ovest con una tolleranza di 30, salvo impedimenti causati dall orografia naturale del terreno o da vincoli di tipo morfologico, ambientale e storico-artistico. E inoltre raccomandato che i locali principali siano orientati a sud, sud-est e sud-ovest, mentre i locali di servizio devono essere preferibilmente disposti con esposizione a nord. 2. Schermature esterne: tutti gli edifici di nuova costruzione e nel caso di sostituzione o ristrutturazione edilizia, per tutte le destinazioni d uso che prevedono permanenza di persone, devono essere previsti sistemi di schermatura delle superfici vetrate al fine di ridurre gli apporti solari nel periodo estivo (che possono causare surriscaldamento degli ambienti) e al fine di limitare il fabbisogno energetico nella stagione invernale, attraverso l ottimizzazione degli apporti gratuiti di calore da irraggiamento. A tal scopo é possibile prevedere i seguenti sistemi di schermatura: - aggetti verticali e orizzontali dell involucro edilizio - persiane a lamelle orientabili - frangisole esterni con inclinazioni variabili a seconda dell orientamento e con lamelle orientabili o fisse - tende esterne ad aggetto Art.8 Sistemi bioclimatici passivi- isola di calore e tetti verdi 1. Isola di calore: nel periodo estivo si raccomanda l utilizzo di sistemi di raffrescamento passivo degli spazi aperti, anche con l utilizzo della vegetazione arborea. Il raffrescamento passivo degli spazi aperti, al fine di evitare la formazione di isole di calore, potrà essere realizzato con il riutilizzo delle acque piovane come indicato al successivo art.10. In alternativa possono essere utilizzati sistemi di ombreggiamento con vegetazione arborea in grado di contrastare il fenomeno delle isole di calore e favorire l assorbimento dell energia solare attraverso i processi di fotosintesi. L impianto arboreo è da prevedere obbligatoriamente laddove gli spazi aperti siano pavimentati e con esposizione tale da causarne il surriscaldamento. 2. Tetti verdi: al fine di ridurre gli effetti ambientali dovuti all irraggiamento estivo, è possibile realizzare tetti verdi sia su coperture piane che inclinate. Per la realizzazione di tale soluzione, si deve prevedere un facile accesso alla copertura per la manutenzione e un sistema automatico di l innaffiatura, nella stagione estiva, con il riutilizzo delle acque piovane. CERRO MAGGIORE 7

8 Art.9 Risparmio idrico 1. Tutti i nuovi edifici (o integralmente ricostruiti) a carattere residenziale e terziario devono prevedere l'utilizzo di sistemi individuali per ogni singola unità immobiliare di contabilizzazione del consumo di acqua potabile, così da garantire che i costi relativi vengano ripartiti in base ai consumi reali effettuati da singola unità immobiliare. 2. E' fatto inoltre obbligo di dotare i servizi igienici dei seguenti dispositivi per il contenimento dei consumi idrici: - per le destinazioni d'uso non residenziali: temporizzatori che interrompono il flusso dopo un tempo predeterminato; - per tutte le destinazioni d'uso: sciacquoni per WC a due livelli o con tasto di fermo per graduazione continua (un dispositivo comandabile manualmente che consenta in alternativa: la regolazione continua, in fase di scarico, del volume di acqua scaricata; la regolazione, prima dello scarico, di almeno due diversi volumi di acqua: il primo compreso tra 7 e 12 litri e il secondo compreso tra 5 e 7 litri). Sono vietati gli sciacquoni a rubinetto; - per tutte le destinazioni d'uso: sistemi, installati in rubinetti e docce, che, mantenendo o migliorando le caratteristiche del getto d'acqua, riducano il flusso da l/min, a 7-10 l/min. 3. E' inoltre consigliata, ove possibile, l'adozione di miscelatori dotati di limitatore meccanico di portata. 4. Per gli edifici esistenti i provvedimenti di cui sopra si applicano nel caso di interventi di manutenzione straordinaria che interessino i servizi igienici. 5. Negli edifici condominiali con più di tre unità abitative e nelle singole unità abitative con superficie calpestabile superiore a 100 metri quadrati, si deve prevedere la realizzazione della circolazione forzata dell acqua calda, destinata all uso potabile, anche con regolazione ad orario, al fine di ridurre il consumo dell acqua non già alla temperatura necessaria. Art.10 Recupero e utilizzo delle acque piovane 1. Ai fini della riduzione del consumo di acqua potabile, è obbligatorio il recupero e l utilizzo delle acque meteoriche provenienti dalla copertura degli edifici per l irrigazione delle aree verdi pertinenziali, il raffrescamento passivo degli spazi aperti e per usi tecnologici (sistemi di climatizzazione attiva/passiva), nei casi previsti al seguente comma La norma si applica a tutte le categorie di edifici di nuova costruzione e nei casi di interventi di ristrutturazione edilizia laddove ricorrano le seguenti condizioni: - negli edifici di nuova costruzione, qualora l edificio sia dotato di una superficie a verde o di uno spazio aperto pertinenziale con una superficie superiore a 30 mq., fatte salve le attività produttive soggette a particolari prescrizioni normative - negli interventi di ristrutturazione edilizia, qualora l edificio sia dotato di una superficie a verde o di uno spazio aperto pertinenziale con una superficie superiore a 30 mq. e laddove il progetto preveda opere esterne relative a tali spazi quali scavi, sistemazioni delle aree verdi o dei percorsi, interventi sulle recinzioni ecc. 3. Nei casi di cui al comma 2, gli edifici devono dotarsi di sistemi di captazione delle acque meteoriche, al fine di consentire una riduzione sostanziale del consumo di acqua potabile negli edifici per fini non primari ed una contemporanea riduzione dell'impatto idraulico sulle reti di scarico fognarie. CERRO MAGGIORE 8

9 4. Le acque meteoriche provenienti dalla copertura dell edificio devono essere convogliate e raccolte in un vasca di accumulo il cui dimensionamento viene calcolato in base ai seguenti parametri: a) fabbisogno idrico annuo per gli usi non potabili di cui al comma 1, calcolato in funzione di: - numero di abitanti - tipo di apparecchi irrigui e di irrigazione prescelta (fabbisogno medio pari al 10% del consumo totale annuo per persona: 10% x 40 mc.) - sistemi di climatizzazione attiva e passiva, per i quali dovranno essere forniti i relativi dati di calcolo b) volume annuo di pioggia che è possibile captare in relazione a: - superficie della copertura - altezza annuale di pioggia - coefficiente di deflusso - efficienza dei sistemi di filtraggio 5. Il calcolo della capienza minima della vasca si dovrà effettuare in considerazione del periodo secco medio, ossia del numero di giorni consecutivi in assenza di precipitazioni: volume minimo vasca = fabbisogno annuo x numero giorni periodo secco/ La vasca di accumulo dovrà essere dotata di un sistema di filtraggio per l acqua in entrata, di uno sfioratore sifonato collegato alla fognatura per gli scarichi su strada (per smaltire l eventuale acqua in eccesso) e di un adeguato sistema di pompaggio per fornire l acqua alla pressione necessaria per gli usi sopra indicati. 7. Al fine di utilizzare l acqua piovana per gli usi compatibili descritti nel presente articolo, dovrà essere realizzata, contestualmente alla vasca di accumulo, una rete duale di adduzione e distribuzione idrica, finalizzata a differenziare le reti dell acqua all interno degli edifici; le bocchette dell acqua proveniente dalla vasca di accumulo dovranno essere dotate di dicitura acqua non potabile, secondo la normativa vigente. Art.11 Campo di applicazione-esclusioni Sono esclusi dall applicazione delle disposizioni contenute nel presente allegato energetico: - le zone A di cui al D.M. 1444/1968 e quelle specificamente individuate come tali negli strumenti urbanistici; - gli immobili ricadenti nell ambito della disciplina del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio qualora il progettista evidenzi che il rispetto delle prescrizioni comporta un alterazione incompatibile con il loro carattere o aspetto, con particolare riferimento ai caratteri storici e artistici; a tal fine deve essere prodotta una relazione dettagliata che illustri le motivazioni e le criticità che hanno impedito l applicazione delle disposizioni contenute nel presente allegato energetico. - i fabbricati industriali, artigianali e agricoli non residenziali quando gli ambienti siano mantenuti a temperatura controllata per esigenze del processo produttivo o utilizzando reflui energetici del processo produttivo non altrimenti utilizzabili; in questo caso, tale circostanza dovrà essere evidenziata dal progettista in una relazione tecnica e dettagliata; - i fabbricati isolati, con ogni destinazione, con superficie lorda di pavimento inferiore a 50 mq; CERRO MAGGIORE 9

10 - gli impianti installati ai fini del processo produttivo realizzato nell edificio, anche se utilizzati, in parte non preponderante, per gli usi tipici del settore civile; in questo caso, tale circostanza dovrà essere evidenziata dal progettista in una relazione tecnica e dettagliata. Art.12 Norme finali 1. L allegato energetico al regolamento edilizio comunale è parte integrante del regolamento edilizio. 2. I vincoli, le prescrizioni e gli indirizzi contenuti nel presente allegato energetico al regolamento edilizio comunale si intenderanno superati qualora siano emesse nuove normative a livello nazionale, regionale, provinciale e comunale che stabiliscano criteri energetici applicabili più restrittivi. 3. Le presenti disposizioni si applicheranno dalla data di esecutività della deliberazione di approvazione definitiva del Regolamento Edilizio e suo allegato. CERRO MAGGIORE 10

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