PROVINCIA REGIONALE DI CATANIA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PROVINCIA REGIONALE DI CATANIA"

Transcript

1 PROVINCIA REGIONALE DI II DIPARTIMENTO 4 Servizio AMBIENTE ENERGIA POLIZIA PROVINCIALE PROTEZIONE CIVILE CENTRO DIREZIONALE NUOVALUCE COD. FISC Appalto per l affidamento dei servizi relativi a Efficientamento energetico e ottimizzazione dei consumi negli edifici patrimoniali e scolastici di pertinenza provinciale mediante la gestione del sistema termoelettrico CODICE CUP: D34I CODICE CIG: ELABORATO 03 IL R.U.P. DIRIGENTE DEL 4 SERVIZIO

2 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI STANDARD DA INTERFERENZE ex art. 26 c. 3 D. Lgs. 09/04/2008, n. 81 e s.m.ii. così come modificato ed integrato dal D.Lgs 3 Agosto 2009 n. 106 Individuazione dei rischi standard del luogo di lavoro e relative misure da adottare per eliminare le interferenze Premessa L art. 26 del D. Lgs. 81/2008 (Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro) obbliga il Datore di Lavoro, in caso di affidamento di lavori, servizi o forniture all impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all'interno della propria azienda, o di una singola Unità produttiva della stessa, nonché nell'ambito dell'intero ciclo produttivo dell'azienda medesima, sempre che abbia la disponibilità giuridica dei luoghi in cui si svolge l appalto o la prestazione di lavoro autonomo, a promuovere la cooperazione nell'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull'attività lavorativa oggetto dell'appalto ed il coordinamento degli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenza. Nella Determinazione 5 marzo 2008, n.3 l Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici individua l interferenza nella circostanza in cui si verifichi un contatto rischioso tra il personale del committente e quello dell appaltatore o tra il personale di imprese diverse che operano nello stesso luogo di lavoro/ ambiente/territorio con contratti differenti. Il D.Lgs. 106/2009 (Disposizioni integrative e correttive del D. Lgs. 81/2008) ha modificato il suddetto articolo 26 del D.Lgs. 81/2008 introducendo al comma 3-ter la previsione per cui nei casi in cui il contratto sia affidato dai soggetti di cui all articolo 3, comma 34, del decreto legislativo 12aprile 2006, n. 163 o in tutti i casi in cui il datore di lavoro non coincide con il committente, il soggetto che affida il contratto redige il documento di valutazione dei rischi da interferenze recante una valutazione ricognitiva dei rischi standard relativi alla tipologia della prestazione che potrebbero potenzialmente derivare dall esecuzione del contratto. Il soggetto presso il quale deve essere eseguito il contratto, prima dell inizio dell esecuzione, integra il predetto documento riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l appalto; l integrazione, sottoscritta per accettazione dall esecutore, integra gli atti contrattuali. Pertanto Il presente elaborato relativo all appalto per l affidamento dei servizi relativi a Efficientamento energetico e ottimizzazione dei consumi negli edifici patrimoniali e scolastici di pertinenza provinciale mediante la gestione del sistema termoelettrico, rappresenta il documento (punto b, comma 1, art. 279 del D. Lgs 207/2010) che contiene le indicazioni e le disposizioni per la stesura dei documenti inerenti la sicurezza di cui all art. 26, comma 3 del D.Lgs 81/2008, comprensivo della bozza del DVR, i quali, a loro volta, dovranno consistere (art. 26 c.3 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i.) in un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo il rischio di interferenze (DUVRI), e (art. 26 c.3-ter del D.Lgs 81/2008 e s.m.i.) e nel documento di valutazione dei rischi da interferenza recante una valutazione ricognitiva dei rischi standard relativi alla tipologia della prestazione che potrebbe potenzialmente derivare dall esecuzione del contratto (DVR); tali due documenti dovranno, pertanto, essere redatti successivamente all affidamento ed allegati al contratto d appalto firmato dall appaltatore e dalla stazione appaltante. Il soggetto aggiudicatario o l impresa subappaltatrice prima dell inizio dei lavori presso i luoghi dove deve essere eseguito il contratto, in considerazione dei rischi specifici connessi alla propria attività, deve redige il D.U.V.R.I. sulla base della propria esperienza ed ove ritenga di poter meglio garantire la sicurezza del lavoro, in considerazione di nuove e sopravvenute esigenze, può aggiornarlo. In nessun caso le eventuali integrazioni possono giustificare modifiche o adeguamento dei costi della sicurezza. 1

3 Nel D.U.V.R.I., non devono essere riportate le misure per eliminare i rischi propri derivanti dall attività delle singole imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi, ma solo i rischi derivanti dalle interferenze presenti nell effettuazione della prestazione. Sono considerati rischi interferenti, per il quale occorre redigere il D.U.V.R.I: rischi derivanti da sovrapposizioni di più attività svolte ad opera di appaltatori diversi; rischi immessi nel luogo di lavoro del committente dalle lavorazioni dell appaltatore; rischi esistenti nel luogo di lavoro del committente, ove è previsto che debba operare l appaltatore, ulteriori rispetto a quelli specifici dell attività propria dell appaltatore; rischi derivanti da modalità di esecuzione particolari (che comportano rischi ulteriori rispetto a quelli specifici dell attività appaltata), richieste esplicitamente dal committente. Il datore di lavoro dell Impresa affidataria, ai sensi dell art. 97, provvederà inoltre anche alla verifica di idoneità tecnico-professionale delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi in relazione alle funzioni o ai lavori da affidare, con le modalità di cui all ALLEGATO XVII, in ottemperanza all art. 26. Provvederà inoltre alla attività di coordinamento di cui agli artt. 95 e 96 e verificherà la congruenza dei Piani Operativi di curezza previa presentazione al Coordinatore della sicurezza. Per la stesura del presente documento di valutazione dei rischi standard ai sensi dell art. 279 comma 1 lett. b) del D.P.R. 207/2010, cosi come recepito dalle L.R. n. 12/2011 sono state rispettate tutte le disposizioni di legge riguardanti la materia di prevenzione infortuni con particolare attenzione alle disposizioni riportate nei: - D. Lgs. N 106 del 3 Agosto D. Lgs. N 81 del 9 Aprile L. 46/90 - Norme CEI - Norme UNI EN Le presenti istruzioni non intendono pregiudicare né sostituirsi in alcun modo alle vigenti disposizioni di legge, le cui norme e regole dovranno comunque essere applicate durante lo svolgimento dei lavori. Gli organi preposti al controllo, alla prevenzione degli infortuni ed al pronto intervento in caso di incidenti saranno: - Ispettorato del Lavoro - A.S.L. (Azienda sanitaria locale) - I.N.A.I.L. - VV.FF. - Pronto Soccorso, Presidio Ospedaliero - Carabinieri - Polizia di Stato Gli organi suddetti saranno quelli competenti per il territorio ove avrà luogo la realizzazione dell opera prevista in progetto, oltre ad altri organismi citati più innanzi. SCHEMA DEL PIANO Il presente capitolo indica gli elementi identificativi più significativi che dovranno essere riportati nel D.U.V.R.I. relativamente all appalto dei servizi e forniture dei lavori ed i dati generali della Impresa affidataria e delle Imprese esecutrici. Riferimenti di appalto Tabella riportante gli estremi identificativi dell appalto. Impresa affidataria Indirizzo Impresa esecutrice 2

4 Indirizzo Sede cantiere A1 Elenco Edifici di Proprietà A2 Elenco Edifici in comodato A3 Elenco Edifici in affitto Proprietà area cantiere A1 Elenco Edifici di Proprietà Provincia Regionale di Catania A2 Elenco Edifici in comodato Proprietari Legittimi A3 Elenco Edifici in affitto Proprietari Legittimi Oggetto dell appalto Appalto per l affidamento dei servizi relativi a Efficientamento energetico e ottimizzazione dei consumi negli edifici patrimoniali e scolastici di pertinenza provinciale mediante la gestione del sistema termoelettrico Inizio lavori Fine lavori Dovranno inoltre essere citati i nomi del Responsabile del Servizio di Pronto Soccorso (RPS) e del Responsabile del stema di Gestione Emergenze (RSGE) nominati dal Datore di Lavoro ai sensi degli artt. 18 del D. Lgs. 81/2008 e dell art. 6 del D.M. 10/03/98 Nome Aree di Funzione Responsabile competenza Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione Rappresentante dei lavoratori Medico Competente Direttore Tecnico di Cantiere Responsabile Servizio Pronto Soccorso Responsabile della sicurezza di cantiere (preposto) Responsabile stema Gestione Emergenze Dovranno inoltre essere citati i nominativi dei soggetti coinvolti nell appalto: Responsabile dei Lavori Coordinatore per la Progettazione Coordinatore per la Esecuzione DATI PROGETTISTA e R.U.P Progettista e D.L.: Nome e Cognome Indirizzo Via Novaluce 67/A Tremestieri Etneo Provincia Regionale di Catania TUTTE TUTTE TUTTE Cantiere mobile Cantiere mobile Cantiere mobile Cantiere mobile R.U.P: Nome e Cognome Indirizzo Ing. Salvatore Raciti Via Novaluce 67/A Tremestieri Etneo Provincia Regionale di Catania 3

5 Imprese cointeressate lavori Dovranno essere predisposte le tabelle riportanti i dati identificativi relativi alle eventuali Imprese subappaltatrici partecipanti all appalto. Modalità di coordinamento delle diverse imprese coinvolte L'art. 26 comma 3 del D.Lgs 81/2008, nel caso di affidamento di lavori a più imprese o a lavoratori autonomi, introduce di fatto obblighi precisi sia a carico dei datori di lavoro committenti che dei datori di lavoro delle ditte incaricate della esecuzione dei lavori aggiudicati, recitando quanto segue: Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento di cui al comma 2, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. Tale documento è allegato al contratto di appalto o di opera. Ai contratti stipulati anteriormente al 25 agosto 2007 ed ancora in corso alla data del 31 dicembre 2008, il documento di cui al precedente periodo deve essere allegato entro tale ultima data. Le disposizioni del presente comma non si applicano ai rischi specifici propri dell attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi. Il datore di lavoro dell impresa affidataria ha l obbligo di: vigilare sulla sicurezza dei lavori affidati e sull applicazione delle disposizioni e delle prescrizioni del piano di sicurezza e coordinamento; verificare l idoneità tecnico professionale delle imprese subappaltatrici con le modalità di cui all Allegato XVII; coordinare gli interventi di cui agli articoli 95 e 96; verificare la congruenza dei piani operativi di sicurezza (POS) delle imprese esecutrici rispetto al proprio, prima della trasmissione dei suddetti piani operativi di sicurezza al coordinatore per l esecuzione. Quindi il D. Lgs. 81/2008 richiede che il datore di lavoro committente verifichi l'idoneità tecnicoprofessionale dei soggetti che intervengono nella realizzazione dell'opera o della prestazione affidata, mentre costituisce obbligo del committente fornire all'appaltatore informazioni tali ed in quantità sufficiente da permettere a quest'ultimo di valutare i rischi relativi all'ambiente di lavoro e di integrarli con quelli specifici della propria attività in modo da procedere alla predisposizione delle idonee misure di prevenzione. Infatti, nel caso di più imprese coinvolte nei lavori, un idoneo livello di sicurezza può essere conseguibile soltanto mediante l unicità di direzione di cantiere e con la previsione di un servizio di coordinamento interaziendale con compiti, oltre che di programmazione e di coordinamento, anche di gestione di efficaci sistemi di intercomunicazione fra apparecchiature presentanti rischi di potenziale interferenza. In funzione della presenza contemporanea di più imprese operanti all interno del cantiere, va previsto il coordinamento delle misure di prevenzione e protezione tra le stesse a cura del Coordinatore per l esecuzione dei lavori, ove ne sussistano i presupposti, altrimenti sarà l impresa affidataria a coordinare il tutto, infatti in mancanza di un coordinatore per l esecuzione dei lavori l impresa capogruppo dei lavori, dovrà disporre il Documento Unico di Valutazione del Rischio e le opportune riunioni preliminari con le imprese e informare di eventuali modifiche sul programma lavori mediante comunicazioni scritte, organizzando così la comunicazione tra le varie imprese nonché la loro reciproca informazione. Rischi specifici derivanti da situazioni ambientali ed interferenze E notorio che in questo settore di attività le operazioni produttive vengono svolte senza carattere di ripetitività. In cantiere, lavorazioni, situazioni, procedimenti, azioni sono sempre diverse, sia da cantiere a cantiere, per le caratteristiche intrinseche al diverso prodotto finale, sia, nello stesso cantiere, per l evolversi delle categorie di lavoro in relazione alle diverse fasi di installazione. L ambiente esterno in cui si opera, con il mutare delle stagioni e delle condizioni meteorologiche, la dispersione dei posti di lavoro, la diversità dei luoghi e delle relative condizioni ambientali circostanti, le distanze dalle fonti di approvvigionamento, sono elementi a cui corrispondono diverse tonalità di rischi che debbono comunque essere evidenziate nel D.U.V.R.I.. Nelle zone dove dovranno essere eseguiti i lavori, occorrerà attuare tutti i possibili accorgimenti e 4

6 precauzioni in modo da arrecare il minor fastidio possibile all ambiente esterno. Il presente DVRI dovrà, quindi, essere integrato dal soggetto presso il quale deve essere eseguito il contratto, prima dell inizio dell esecuzione, con il D.U.V.R.I. riferendolo stavolta ad eventuali ulteriori rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletata la fornitura di beni e servizi, in modo tale da ridurre al minimo i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro derivanti dalle interferenze delle lavorazioni di seguito descritte. Cod. RISCHI DI INTERFERENZA Note LAVORAZIONI ALL INTERNO DEL LUOGO DI LAVORO CHIUSURA DI PERCORSI O DI PARTI DI CANTIERE USO DI ATTREZZATURE / MACCHINARI PROPRI USO / INSTALLAZIONE DI PONTEGGI, TRABATTELLI, OPERE PROVVISIONALI PRODUZIONE DI POLVERI DURANTE LE LAVORAZIONI MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI MOVIMENTAZIONE CARICHI CON AUSILIO DI MACCHINARI EMISSIONE DI RUMORE DURANTE LE LAVORAZIONI LAVORO IN QUOTA RISCHIO CADUTA DI MATERIALI DALL ALTO MOVIMENTAZIONE MEZZI D OPERA PRESENZA DI PUBBLICO NELLA SEDE DEI LAVORI GESTIONE DEI RIFIUTI PRODOTTI DALLE LAVORAZIONI Oltre ai rischi immessi dalle lavorazioni stesse del Fornitore nella fattispecie sono stati individuati i seguenti fattori di interferenza e di rischio specifico che sono di seguito descritte: Servizio di trasporto e consegna delle apparecchiature e dei materiali oggetto dell appalto presso la sede dei singoli edifici impianti: Servizio di montaggio inerente a tutte le azioni di messa in opera da parte dei tecnici degli oggetti forniti; Collaudo; Servizio di asporto imballaggi, all esterno del luogo di montaggio di eventuali rifiuti /o imballaggi non più indispensabili; Potrebbero verificarsi, inoltre, rischi derivanti da esecuzione del servizio oggetto di appalto durante l orario di lavoro del personale della Scuola e degli Studenti e degli Impiegati compresenza di lavoratori di altre ditte che eseguono lavorazioni per conto della stessa Scuola o per altri committenti; Movimento/transito di mezzi; Probabili interruzioni di fornitura di energia elettrica; Utilizzo di attrezzature/macchinari di proprietà della Scuola; Rischio di scivolamenti (pavimenti, scale, piani inclinati, rampe, ecc); Possibile utilizzo dei servizi igienici della Scuola; Movimentazione di materiali in zone anguste. DESCRIZIONE DEI LAVORI E DELLE FASI E DEI SERVIZI. I lavori oggetto del presente documento prevedono le lavorazioni necessarie per l'appalto del sistema integrato di servizi misti a forniture e lavori, entrambi, questi ultimi, di entità accessoria rispetto ai servizi, con il quale la Provincia Regionale di Catania intende affidare le attività per assicurare e mantenere nel tempo le condizioni di comfort negli ambienti degli edifici oggetto dell appalto, nel rispetto delle vigenti leggi in materia di uso razionale dell energia, di sicurezza e di salvaguardia dell ambiente, provvedendo nel contempo al miglioramento del processo di trasformazione e di utilizzo dell energia come previsto e disciplinato dal DPR 412/1993 e s.m.i., in modo da contribuire a raggiungere almeno gli obiettivi del protocollo di Kioto, che consistono nel raggiungimento, entro il 2020 dei seguenti obiettivi: 20% di miglioramento dell efficienza energetica degli edifici, 20% di produzione di energia da fonti rinnovabili entro il 2020, 20% di abbattimento delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990, attraverso l efficientamento 5

7 energetico degli edifici di proprietà dell Amministrazione (elenco di cui all Allegato Elenco Edifici di Proprietà ), il miglioramento tecnologico degli impianti a servizio degli edifici utilizzati dall Amministrazione, (elenchi di cui agli Allegati Elenco Edifici di Proprietà, Elenco Edifici in comodato, Elenco Edifici in affitto, l educazione degli utenti degli edifici di cui agli Allegati Elenco Edifici di Proprietà, Elenco Edifici in comodato, Elenco Edifici in affitto, affinché mettano in atto comportamenti corretti dal punto di vista del risparmio energetico, la realizzazione di impianti di produzione di energia alternativa o rinnovabile negli edifici già citati, nonché tutte quelle attività necessarie per assicurare e mantenere, per tutta la durata del contratto, le condizioni di efficienza del sistema termoelettrico in tutti gli edifici (elenchi di cui agli Allegati Elenco Edifici di Proprietà, Elenco Edifici in comodato, Elenco Edifici in affitto. Le fasi principali che saranno analizzate per la valutazione dei rischi saranno: efficientamento energetico, conduzione termica ed elettrica degli impianti relativi agli edifici di proprietà, nonché l installazione di impianti di produzione di energia da fonti alternative o rinnovabili nei suddetti edifici; conduzione termica ed elettrica degli impianti relativi agli edifici in comodato ed agli edifici in locazione, limitatamente al periodo di efficacia ed alle scadenze dei relativi contratti, così come indicato nei relativi elenchi; gestione amministrativa. Il servizio che viene appaltato riguarda: Lo svolgimento di tutte le attività inerenti l'esercizio, la conduzione tecnica e la gestione amministrativa del sistema termoelettrico attualmente in esercizio presso gli edifici. La manutenzione ordinaria e preventiva, sulla base di un apposito programma, da effettuarsi secondo le modalità che verranno illustrate in apposito "Disciplinare di Manutenzione" del sistema termoelettrico. Tale disciplinare ed il relativo programma dovrà essere presentato dai partecipanti al bando di gara in sede di offerta e dovrà prevedere la descrizione e la frequenza degli interventi che dovranno essere resi disponibili anche online. La manutenzione straordinaria del sistema termoelettrico, intendendosi con il termine "straordinaria" la riparazione e/o la eventuale sostituzione in opera di tutto quanto serva ad assicurare il corretto regime di funzionamento dell'esercizio delle utenze della provincia, nulla escluso, in caso di guasti, malfunzionamenti o difetti di sicurezza riscontrati nella conduzione degli impianti medesimi. Gli interventi di manutenzione straordinaria dovranno essere inseriti nell'archivio Storico degli Interventi. La corresponsione degli oneri per le forniture di energia ed i servizi connessi alla società elettrica o gas distributrice, o a qualsiasi altro soggetto (sia esso produttore, grossista o distributore), nel caso in cui le utenze elettriche o termiche della Provincia o di altri soggetti eventualmente intestatari del contratto, posseggano i requisiti di cliente idoneo, previa voltura ovvero nuova stipulazione del contratto di fornitura elettrica o gas in capo all'appaltatore che diverrà cosi intestatario del contratto con l'onere di condurne l'intera gestione amministrativa per tutta la durata dell'appalto per gli edifici. La fornitura del combustibile necessario per il funzionamento degli impianti termici degli edifici. L'elaborazione della diagnosi energetica per ogni singolo EDIFICIO L'approntamento, in ambito locale, di una struttura operativa debitamente articolata, tecnica ed amministrativa, compreso un parco mezzi, apparecchiature e materiali di consistenza idonea a poter adeguatamente supportare lo svolgimento del sistema integrato richiesto. La redazione della certificazione energetica, ai sensi del Decreto Legislativo n.192 e s.m.i., per ogni EDIFICIO, al fine di stabilire la classe energetica di appartenenza prima e dopo gli interventi di miglioramento. Il miglioramento della efficienza energetica degli edifici (che può essere raggiunta anche tramite modifiche o sostituzioni di circuiti, apparecchiature, macchine, utilizzatori e quant altro contenuto nel sistema termoelettrico ), la riduzione dei consumi (attuata anche attraverso adeguate azioni di sensibilizzazione ed informazione), la produzione di energia 6

8 con fonti alternative o rinnovabili, la riduzione delle emissioni di CO 2 da parte degli edifici. L adeguamento del sistema termoelettrico a tutte le norme tecniche sulla sicurezza, vigenti all'atto dell'appalto e durante il periodo della gestione, intendendo l'adeguamento sia come meri atti amministrativi sia come modifiche di impianto sia come fornitura e posa in opera dei presidi o delle apparecchiature che si dovessero rendere necessari a seguito delle sopravvenute disposizioni della normativa durante il periodo di gestione. INDIVIDUAZIONE DEI SITI DI LAVORO Per una buona individuazione e settorizzazione delle tipologie di rischio interferenti individuabili in un cantiere di lavoro è necessario individuare i siti e/o le aree ove si svolgeranno le attività, in esecuzione del contratto di appalto, e dove sono presenti condizioni ambientali particolari per cui potrebbe essere necessario prevedere misure di sicurezza aggiuntive dovuti alle interferenze tra il personale presente all interno delle stesse. Nella fattispecie, per quanto già detto, i siti oggetto del contratto di appalto sono di seguito indicati: COMUNE UBICAZIONE DENOMINAZIONE ACIREALE Via Mario Arcidiacono, Via Ariosto Liceo Classio "Gulli e Pennisi" ADRANO Via Trapani, 52 Istituto "B. Radice" Sez. di Bronte BIANCAVILLA Via S. Placido - Via G.B ITI + Liceo Socio Psicopedacogico M. Rapisardi Vigo BRONTE Viale kennedy I.I.S.S. "Capizzi di Bronte" Liceo Scientifico Via Raccuglia, 89 IPSSAR Alberghiero Via Anfuso IPSSAR Alberghiero Via Litterio Lizzio Bruno IPSSAR Alberghiero V.le Tirreno IPSSAR Alberghiero Via Randazzo Allocate due sez.: Turrisi Colonna psicopedagogico e Liceo classico Spedalieri C.so Indipendenza Liceo Scientifico Boggio Lera MANIACE Contrada Cavallaro Istituto Alberghiero Falcone MASCALUCIA Via dei Villini Liceo "Concetto Marchesi" NICOLOSI Via Mantova IPSSAR NICOLOSI Via A. Moro IPSSAR NICOLOSI Via Gemmellaro IPSSAR PALAGONIA Via P.zza Dante Istituto Superiore PALAGONIA Via C. Battisti Ex Sede dell'usl SANTA MARIA DI LICODIA Via P. Mafalda IPSSAR SANTA MARIA DI LICODIA Via Garibaldi IPSSAR S.A. LI BATTIATI P.zza Veneto Sez. staccata del Liceo Artistico di Catania ACIBONACCORSI Via Lavina, 10/b L.S. "Archimede" Sez. di Acireale ACIREALE Via Collegio Pennisi, 13 I.M. R. Elena ACIREALE Via delle Terme, 177 e IPSIASS "Antonio Meucci" 78 ACIREALE C.so Umberto, 186/188 Liceo Artistico BIANCAVILLA Via S. Placido, 33 Liceo Socio-Psico-Pedagogico BIANCAVILLA Via Verne, 13 IPSIA BRONTE C.so Umberto, 279 Liceo classico "Capizzi" Via Grasso Finocchiaro Lico Scientifico 92 Via Etnea, 732 Istituo Alberghiero Via Etnea, 595, p. 1 Ist. Prof. Per l'industria Via del Bosco, 34/36 Accademia di Belle Arti Via Reclusorio del Lume Accademia di Belle Arti 7

9 Via Vittime di Guerra, 6 Ist. T. A. "Ferrarin"(segreteria) Via Galatola, L.S. "Boggio Lera" L.C. "Spedalieri" Via Centuripe, 8 Uffici Provinciali - Avvocatura Via Coviello, 15/bCorpo Provveditorato agli Studi A Via Coviello, 15/bCorpo Uffici Provinciali B Via Fichera, 12 Provveditorato agli Studi Via Mascagni, 52 Provveditorato agli Studi Via Minoriti, 10 Uffici Provinciali Via Vittorio Veneto, 18 Istituto d'arte Via S. M. di Betlem Uffici Regionali Attività Ambientali e Uffici Provinciali immigrazione GIARRE Via Veneto, 85/87 Liceo Scientifico MASCALUCIA Via Chillei, 18 Liceo "Concetto Marchesi" MASCALUCIA Via Mompilieri, 4 Liceo "Concetto Marchesi" MINEO Via G. mili, 16 Ist. Alberghiero NICOLOSI Via Marconi, 217/19 Ist. Alberghiero NICOLOSI Via C. Battisti, 28 Museo Vulcanologico RADDUSA Via T. Sollima,42 Museo del Grano TREMESTIERI ETNEO Via Montelauro, 2 Uffici Provinciali ACI S. ANTONIO Via Vittorio Emanuele, Museo del Carretto ciliano 120 ACI CASTELLO Via Napoli, s.n.c. PALACANNIZZARO"Rosario Livatino" Frazione Cannizzaro ACIREALE Via L. Galvani, 3 I.T.C."A. Majorana" ACIREALE Via F. Guicciardini s.n.c. I.T. GeometriI.T. per il Turismo"F. Brunelleschi" Via G. Verga, s.n.c. ACIREALE Via Trapani, 4 Via I.T.I.S."Galileo Ferraris" Cervo, 23 ACIREALE Via L. Ariosto, 37 Liceo Scientifico"Archimede" ADRANO Via S. Tommaso I.T.C. - I.T.G"P. Branchina"(Plesso NORD) d'aquino,s.n.c. Contrada Fogliuta ADRANO Via S. Tommaso I.P.S. per il Turismo"P. Branchina"(Plesso SUD) d'aquino, s.n.c. Contrada Fogliuta ADRANO Via S. D'Acquisto, 16 Liceo Classico"G. Verga" ADRANO Via Donatello, 12 Liceo GinnasioSez. Scientifica"G. Verga"/Russo BELPASSO Via L. Sciascia, 3 I.T.I.S."G. Ferraris"(Succursale) BRONTE Via Sarajevo, 1 I.T.C."B. Radice" BRONTE Viale della Regione, 2 I.P.S.I.A."Ven. I. Capizzi"(Succursale)I.P.S.A. "Mazzei" CALTAGIRONE Via S. Gregorio (Ex Ist. Statale d'arte per la Ceramica"L. Sturzo" Matrice), 153 CALTAGIRONE Via delle Industrie, I.P.S.A."F. Cucuzza" 16Contrata Balatazze CALTAGIRONE Via S. Maria di Gesù, I.P.S.I.A."C.A. dalla Chiesa" s.n.c. CALTAGIRONE Via Cappuccini, 134 I.T.A.S."F. Cucuzza" CALTAGIRONE Viale Autonomia, 6 I.T.C."G. Arcoleo" CALTAGIRONE Via Duca di Camastra, I.T.G."F. Cucuzza" s.n.c. Via M. Scelba, 5 CALTAGIRONE Via M. Scelba, 1 (C.da Boschigliolo) I.T.I.S. "Euclide" CALTAGIRONE Via Fra' Cherubino, 4 Liceo Classico"B. Secusio" CALTAGIRONE Via P.S. Mattarella, 21 Liceo Scientifico"E. Majorana" CALTAGIRONE Viale Principessa Maria Museo della Fotografia Jose, 7/9(Palazzina S. Luigi) CASTIGLIONE DI SICILIA Via G. Marconi, 83 - Liceo Socio-Psicopedagogico"M. Amari" CORPO "C" 8

10 Via Vittorio Emanuele, Liceo Scientifico 346/348 "BoggioLera" (Ex Convento SS. Trinità) (C.A.P ) Piazza Manganelli, ang. Pinacoteca provinciale Via Carcaci (C.A.P. (ex Chiesa S. Michele minore) 95131) Via Imperia, 21(C.A.P. Liceo Socio- Psicopedagogico 95128) "Lombardo Radice" Via F. Filzi, 24Piani Liceo Socio-Psicopedagocico Terra "G. Turrisi Colonna" parte(c.a.p ) Via E. Besana, I.P.S.S."L. Mangano" 12/C(C.A.P ) Via Passo Gravina, I.P.S.I.A."E. Fermi" 197(C.A.P ) Via del Bosco, 43(C.A.P. I.T.A.S."F. Eredia" 95125) Via Galermo, 172(C.A.P. I.T. Aeronautico"A. Ferrarin" 95123) Corso Indipendenza, I.T.C."C. Gemmellaro" 229(C.A.P ) Via Orchidea, 9(C.A.P. I.T.G. - Liceo Scientifico - I.T.I.S ) "G.B. Vaccarini" Via C. Pisacane, 1Via I.T.I.S."S. Cannizzaro" Palermo, 282(C.A.P ) Via Vescovo Maurizio, I.T.I.S."G. Marconi" 82(C.A.P ) Viale Regina I.T.I.S."Archimede" Margherita, 22(C.A.P ) Stradale PrimosoleC.da I.T.A.S."F. Eredia"(ex "P.L. Deodato") Pantano d'arci Viale Artale Alagona, I.T. Nautico"Duca degli Abruzzi" 97(C.A.P ) Via Firenze, 202(C.A.P. Liceo Classico"M. Cutelli" 95128) Via del Bosco, 43(C.A.P. Liceo Classico"M. Cutelli"(succursale) 95125) Piazza A. Riccò, Liceo Classico"N. Spedalieri" s.n.c.(c.a.p ) Via Vescovo Maurizio, Liceo Scientifico"G. Galilei" 82(C.A.P ) Via Chisari, 8/A(C.A.P. Liceo Scientifico"Principe Umberto di Savoia" 95123) Via Prefettura Piano Palazzo Minoriti terra(cap 95124) Piazzale Asia, Le Ciminiere s.n.c.(c.a.p ) Via Mavilla, 37 Vico Liceo Artistico"E. Greco" Buonafé, 9(C.A.P ) Via Biancavilla, 10 I.R.S.S."T. Ardizzone Gioeni" (C.A.P ) Piazza Roma, 4(C.A.P. I.T.C."De Felice Giuffrida" 95125) Via Vittorio Emanuele, Convitto Nazionale "Cutelli" 56/58(C.A.P ) Via Generale Ameglio, I.P. Servizi Commerciali e Turistici"A. Olivetti" 15 (C.A.P ) GIARRE Via Trieste, 22 Istituto Statale d'artes.m.s. annessa GIARRE Via Veneto, 4 I.P.S.S.A.R."G. Falcone" GIARRE Corso Europa, 10 I.P.S.I.A."Sabin" GIARRE Via Principe di I.P.S.A.A."A.M. Mazzei" Piemonte, 92Fraz. Macchia di Giarre GIARRE Viale Libertà, 151 I.P.S.I.A."E. Majorana - Sabin" GIARRE Via N. Maccarrone, 4 I.T.I.S."E. Fermi" GIARRE Via Padre Ambrogio, 1 Liceo Classico"M. Amari" GIARRE Via Veneto, 85Contrada Jungo 9 Liceo Scientifico"Leonardo"

11 GIARRE Piazza Mazzini, 1 Acquario (Ex Albergo Diurno) GRAMMICHELE Contrada Valverde I.T.C."G. Arcoleo "(sez. associata)istituto Regionale d'arte"r. Libertini" GRAVINA DI Via Zangrì, 6Località S. Ist. "Lombardo Radice"Sez. staccata di Catania Paolo Piano seminterrato LINGUAGLOSSA Via Vignazza, 4 C.da Liceo Scientifico"M. Amari" Vignazza MILITELLO IN VAL DI Contrada Piano Mole, s.n.c. I.I.S."V.E. Orlando" PATERNO' Via Fogazzaro, 18 Liceo Psico-pedagocico-Linguistico-Scienze sociali"f. De Sanctis" PATERNO' Via Parini, s.n.c. I.T.C."G. Russo" PATERNO' Via degli Studi, 1 Liceo Classico"M. Rapisardi" PATERNO' Corso del Popolo, 1 Liceo Scientifico"E. Fermi" PATERNO' Via Lucania, 1 IPSA per l'agricoltura RAMACCA Via Frastucheria, 48 I.T.I.S. Liceo ScientificoI.T.C. "V. Scuderi" Contrada Frastucheria RANDAZZO Via Giovanni Paolo II, s.n.c.contrada Crocitta I.P.S.I.A."E. Fermi"I.T.C."E. Medi" RANDAZZO Piazza S. Benedetto, 12 Liceo Classico"Don Gavina" RIPOSTO Via Roma, 66 I.T.C."E. Pantano" RIPOSTO Via P. La Torre, 1 I.T.G."N. Colajanni" RIPOSTO C.so cilia Via E. IPSSA "G. Falcone" Musumeci SAN GIOVANNI LA PUNTA Via G. Motta, ISTITUTO POLIVALENTE1) Liceo Scientifico"Majorana" 2) I.T.I.S."G. Ferraris"3) I.T.C.+I.T.G."E. De Nicola" RIPOSTO Via Duca del Mare, 19 I.T. Nautico"L. Rizzo" Via F. Cafiero, 2 SAN MICHELE DI Via dei Greci, 35 Museo Provinciale della Ganzaria GANZARIA SAN MICHELE DI Via A. Moro, s.n.c. Via E. I.P.S.S.A.R."C.A. dalla Chiesa" GANZARIA Berlinguer, s.n.c. SCORDIA Via L. Capuana, 36 Liceo Scientifico"E. Majorana" Contrada Pignatazza TREMESTIERI ETNEO Via Nuovaluce, 67/A Centro Direzionale Nuovaluce(ex CO.GE.I. S.p.A.) VIZZINI V.le R. Margherita Liceo Classico "Secusio" sede coordinata di Caltagirone VIZZINI Viale Buccheri, s.n.c. I.T.C."V.E. Orlando"Centro Giovanile Individuazione delle fasi operative Per l esecuzione dell appalto ed in particolare per i progetti, necessari alla realizzazione delle opere, redatti dall impresa appaltatrice per ogni singolo edificio impianto, si dovranno indicare nei crono programmi allegati ai D.U.V.R.I., per ognuna delle aree operative di cantiere, tutte le fasi in cui si suddivideranno i lavori e le forniture per la esecuzione dell appalto. Misure generali di riduzione dei rischi interferenti Per tutti gli edifici impianto e/o le aree operative di cantiere sono di seguito indicate le misure per la riduzione dei rischi derivanti da situazioni ambientali particolari ed interferenze a tutela della sicurezza dei lavoratori, ferma restando la possibilità per l impresa appaltatrice di aggiornarle, adeguarle ed integrarle a secondo delle circostanze e delle diverse lavorazioni necessarie al momento. 10

12 Cod. MISURE GENERALI A TUTELA DELLA SICUREZZA LAVORAZIONI ALL INTERNO DEL LUOGO DI LAVORO CHIUSURA DI PERCORSI O DI PARTI DI CANTIERE USO DI ATTREZZATURE / MACCHINARI PROPRI USO / INSTALLAZIONE DI PONTEGGI, TRABATTELLI, OPERE PROVVISIONALI Nell'ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall' impresa appaltatrice o subappaltatrice dovrà essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro. I lavoratori, all ingresso in area di lavoro sono tenuti ad esporre detta tessera di riconoscimento ai sensi degli artt. 18, 20 e 26 del D. Lgs. 81/2008. Prima dell inizio delle attività lavorative presso il cantiere interessato dal presente appalto occorre che la Ditta incaricata comunichi al Committente e/o al Responsabile dei Lavori il giorno e gli orari previsti ed i nominativi delle persone incaricate al fine di coordinare le azioni, autorizzare gli ingressi ed impedire interferenze con eventuali lavoratori presenti nell area. Nel caso di determinate fasi lavorative sarà necessario interdire al passaggio di personale estraneo i percorsi o intere aree di lavorazione. All inizio dei lavori tutta l area dei lavori dovrà essere recintata con reti, pannelli pieni o a listelli distanziati e per cantieri molto estesi anche con nastri, per impedire che estranei vi possano accedere. I nastri colorati possono rilevarsi utili per indicare le zone da non valicare. Dovranno essere esposti opportuni cartelli di divieto e di pericolo conformi all Allegato XXIV del D. Lgs. 81/2008 ed alle Norme UNI e CEE. In zone trafficate (da pedoni o da veicoli) la recinzione deve essere illuminata. Per l accesso al cantiere degli addetti e dei mezzi di lavoro sono predisposti percorsi e, ove occorrono, mezzi di accesso sicuri. Per l accesso degli addetti ai rispettivi luoghi di lavoro sono approntati percorsi sicuri e, quando necessario, separati da quelli dei mezzi meccanici. Nei tratti prospicienti il vuoto, le strade, i viottoli, le scale con gradini e simili sono provvisti di parapetto. Le vie di accesso al cantiere e quelle corrispondenti a percorsi interni sono illuminate secondo le necessità diurne e notturne. Vista la tipologia di fasi lavorative necessarie alla realizzazione dell opera si avrà la presenza in cantiere di macchine ed attrezzature di proprietà dell impresa esecutrice. Tali macchine dovranno essere conformi al DPR 459/96 (Direttiva Macchine) ed essere in possesso dei relativi libretti di uso e manutenzione. Le attrezzature di lavoro devono essere installate, disposte e usate in maniera tale da ridurre i rischi per i loro utilizzatori e per le altre persone, ad esempio facendo in modo che vi sia sufficiente spazio disponibile tra i loro elementi mobili e gli elementi fissi o mobili circostanti e che tutte le energie e sostanze utilizzate o prodotte possano essere addotte e/o estratte in modo sicuro. Le operazioni di montaggio e smontaggio delle attrezzature di lavoro devono essere realizzate in modo sicuro, in particolare rispettando le eventuali istruzioni d'uso del fabbricante. Le modalità d uso delle macchine ed attrezzature devono essere rispondenti a quanto riportato nella allegato VI del D. Lgs. n 81/2008. Nei lavori che sono eseguiti ad un'altezza superiore ai m 2, devono essere adottate, seguendo lo sviluppo dei lavori stessi, adeguate impalcature o ponteggi o idonee opere provvisionali o comunque precauzioni atte ad eliminare i pericoli di caduta di persone e di cose conformemente al punto 2 dell Allegato XVIII del D. Lgs. 81/2008 Tutte le opere provvisionali utilizzate devono essere allestite con buon materiale ed a regola d'arte, proporzionate ed idonee allo scopo; esse devono essere conservate in efficienza per la intera durata del lavoro. Prima di reimpiegare elementi di ponteggi di qualsiasi tipo si deve provvedere alla loro verifica per eliminare quelli non ritenuti più idonei ai sensi dell Allegato XIX del D. Lgs. 81/2008. Il montaggio e lo smontaggio delle opere provvisionali devono essere eseguiti sotto la diretta sorveglianza di un preposto ai lavori previa compilazione di un PIano di Montaggio, Utilizzo e Smontaggio (Pimus) ai sensi dell art. 136 e con i contenuti dell Allegato XXII del D. Lgs. 81/2008. Tutte le opere provvisionali devono essere in possesso del relativo libretto di uso e manutenzione e rispondenti a quanto previsto negli Allegati XVIII e XIX del D. Lgs. 81/

13 Cod. MISURE GENERALI A TUTELA DELLA SICUREZZA PRODUZIONE DI POLVERI DURANTE LE LAVORAZIONI MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Qualora durante le lavorazioni previste in cantiere dovesse essere prevista la possibilità di sollevamento di polveri il datore di lavoro dovrà prendere opportuni provvedimenti installando aspiratori o segregando gli spazi con teli / barriere. Tali attività saranno programmate e, ove possibile, svolte in assenza di terzi sul luogo di lavoro. Dovrà essere effettuata la necessaria informazione al fine di evitare disagi a soggetti asmatici o allergici eventualmente presenti. Nelle aree aperte dovrà essere posta particolare attenzione affinché a causa dei lavori e del circolare delle macchine non venga sollevata polvere che possa arrecare disagio agli operai ed a terzi, ed a tal fine il cantiere si attrezzerà opportunamente in modo da inumidire periodicamente il suolo per eliminare del tutto l inconveniente soprattutto nella stagione estiva. intende per movimentazione manuale dei carichi tutte quelle attività di cantiere che comportano operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano tra l altro rischi di lesioni dorso lombari. Tutte le modalità di valutazione del rischio relative alla movimentazione dei carichi sono indicate al Titolo VI del D. Lgs. 81/2008 ed all Allegato XXXIII cui dovrà farsi riferimento. Ove possibile le lavorazioni dovranno essere organizzate al fine di ridurre al minimo la movimentazione manuale dei carichi attraverso l impiego di idonee attrezzature meccaniche per il trasporto ed il sollevamento Durante l attività di cantiere, per i carichi che non possono essere movimentati meccanicamente occorrerà predisporre strumenti per la movimentazione ausiliaria (carriole, carrelli) e ricorrere ad accorgimenti organizzativi quali la riduzione del peso del carico e dei cicli di sollevamento e la ripartizione del carico tra più addetti. Tutti gli addetti dovranno essere informati e formati in particolare modo su: il peso dei carichi, il centro di gravita o il lato più pesante, le modalità di lavoro corrette ed i rischi in caso di inosservanza. La movimentazione manuale dei carichi dovrà quindi essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto, in ogni caso sarà opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione del carico. Il carico da movimentare dovrà essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione. Per una corretta valutazione di azioni di sollevamento sarà opportuno ricorrere alle norme tecniche della serie ISO (parti 1-2-3) relative alle attività di movimentazione manuale che è in grado di determinare, per ogni azione di sollevamento, il cosiddetto limite di peso raccomandato attraverso un equazione che, a partire da un massimo peso ideale sollevabile in condizioni ideali, considera l eventuale esistenza di elementi sfavorevoli e tratta questi ultimi con appositi fattori di demoltiplicazione. 12

14 Cod. MISURE GENERALI A TUTELA DELLA SICUREZZA MOVIMENTAZIONE CARICHI CON AUSILIO DI MACCHINARI Per il trasporto e la movimentazione dei carichi alle aree di lavoro saranno utilizzati appositi apparecchi di sollevamento. Le attrezzature di lavoro adibite al sollevamento di carichi installate stabilmente devono essere costruite in modo da assicurare la solidità e la stabilità durante l uso tenendo in considerazione innanzi tutto i carichi da sollevare e le sollecitazioni che agiscono sui punti di sospensione o di ancoraggio alle strutture. Le macchine adibite al sollevamento di carichi, escluse quelle azionate a mano, devono recare un indicazione chiaramente visibile del loro carico nominale e, all occorrenza, una targa di carico indicante il carico nominale di ogni singola configurazione della macchina. Gli accessori di sollevamento devono essere marcati in modo da poterne identificare le caratteristiche essenziali ai fini di un utilizzazione sicura. I ganci utilizzati nei mezzi di sollevamento e di trasporto devono portare in rilievo o incisa la chiara indicazione della loro portata massima ammissibile. Se l attrezzatura di lavoro non è destinata al sollevamento di persone, una segnalazione in tal senso dovrà esservi apposta in modo visibile onde non ingenerare alcuna possibilità di confusione. Le attrezzature di lavoro adibite al sollevamento di carichi installate stabilmente devono essere disposte in modo tale da ridurre il rischio che i carichi: -urtino le persone, -in modo involontario derivino pericolosamente o precipitino in caduta libera, ovvero -siano sganciati involontariamente. I mezzi di sollevamento e di trasporto devono essere provvisti di dispositivi di frenatura atti ad assicurare il pronto arresto e la posizione di fermo del carico e del mezzo e, quando è necessario ai fini della sicurezza, a consentire la gradualità dell arresto. Per ulteriori riferimenti si rimanda all Allegato V del D. Lgs. 81/2008. Gli apparecchi di sollevamento dovranno essere in possesso della seguente documentazione: - libretti di omologazione ISPESL degli apparecchi di sollevamento ad azione non manuale di portata superiore a 200 kg. (acquistati prima del settembre 1996); - Certificazione CE di conformità del costruttore (acquistati dopo settembre 1996) - Libretto di uso e manutenzione - copia di denuncia di prima installazione per gli apparecchi di sollevamento non manuali di portata superiore a 200 kg.; - verifica trimestrale delle funi e delle catene riportata sul libretto di omologazione degli apparecchi di sollevamento con firma del tecnico che ha eseguito la verifica; - verifica annuale degli apparecchi di sollevamento non manuali di portata superiore a 200 kg e conseguente verbale; - registro verifiche periodiche - Procedure per gru interferenti - Certificazione radiocomando 13

15 Cod. MISURE GENERALI A TUTELA DELLA SICUREZZA EMISSIONE DI RUMORE DURANTE LE LAVORAZIONI LAVORO IN QUOTA RISCHIO CADUTA DI MATERIALI DALL ALTO Per la salvaguardia della salute dei lavoratori l Impresa effettuerà una valutazione del rumore al fine di identificare i lavoratori, gli ambienti di lavoro e le attività a rischio di danno uditivo, per attuare le misure preventive e protettive collettive ed individuali, ove necessario. A tale fine si misurerà l'esposizione quotidiana personale di un lavoratore al rumore (Lep, d) ovvero quella settimanale (Lep, w) se quella quotidiana dovesse risultare variabile nell'arco della settimana lavorativa. La valutazione sarà effettuata da personale competente ad intervalli opportuni, con la consultazione dei lavoratori o dei loro rappresentanti. Nel caso di variazioni degli impianti, macchine e/o delle lavorazioni, queste rilevazioni dovranno essere nuovamente effettuate. Il rapporto contenente l'indagine di esposizione professionale al rumore e indicante i criteri, i metodi, le strumentazioni, le modalità e il personale tecnico competente, sarà posto a disposizione degli organi di vigilanza e redatto secondo quanto previsto al Capo II Protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al rumore durante il lavoro del D. Lgs. 81/2008. Tutte le macchine utilizzate per i lavori, quali ad esempio quelle per movimenti terra (escavatori, pale meccaniche, ecc.), compressori, gruppi elettrogeni, martelli demolitori, ecc. dovranno essere del tipo silenziato e di moderna concezione, con marmitte perfettamente efficienti. Il rapporto contenente l'indagine fonometrica e indicante i criteri, i metodi, le strumentazioni, le modalità e il personale tecnico competente, deve essere messo a disposizione degli organi di vigilanza. intende per lavoro in quota un attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile. Contro i rischi di caduta dall'alto dei lavoratori deve essere attuata almeno una delle seguenti misure di sicurezza: a) impiego di impalcatura, ponteggio o analoga opera provvisionale b) cinture di sicurezza c) reti di sicurezza Il datore di lavoro dovrà impegnarsi a prendere opportuni provvedimenti in base al tipo di lavorazione ed ambiente di lavoro in cui opera il lavoratore. Per gli interventi eseguiti in quota si deve provvedere alla segregazione, quindi al divieto di passare o sostare sotto tali postazioni. Qualora nelle zone sottostanti i medesimi interventi sia necessario permettere la sosta ed il transito di persone terze, l esecuzione degli stessi verrà preceduta dalla messa in atto di protezioni, delimitazioni e segnaletica richiamante il pericolo. Tutte le opere provvisionali e le scale necessarie allo svolgimento degli interventi saranno allestite, delimitate ed usate nel rispetto dei criteri di sicurezza vigenti. 14

16 Cod. MISURE GENERALI A TUTELA DELLA SICUREZZA MOVIMENTAZIONE D OPERA MEZZI PRESENZA DI PUBBLICO NELLA SEDE DEI LAVORI Per gli automezzi utilizzati per il trasporto dei materiali lungo le arterie di comunicazione saranno adoperate tutte le precauzioni necessarie per arrecare il minor disagio quali: la copertura ed assicurazione del carico onde prevenire eventuali cadute dello stesso; divieto di utilizzare gli avvisatori acustici ad eccezione di casi particolari quale segnalazioni per le operazioni di carico e scarico, ecc.; L area di cantiere, in considerazione della presenza in aree limitrofe di persone non addette ai lavori, dovrà essere meticolosamente recintata con barriere dell altezza necessaria onde evitare il contatto tra le attrezzature ed il personale estraneo. Gli automezzi dovranno accedere ed effettuare movimenti nei cortili, nelle aree di sosta, autorimesse etc. delle aree di lavoro a velocità tale da non risultare di pericolo per le persone presenti o gli altri automezzi. Negli spazi interrati o seminterrati non è consentito l accesso e la sosta ad automezzi alimentati a gas GPL, a meno che non siano dotati di serbatoi e impianti specificatamente omologati. Per interventi da eseguirsi con impiego di mezzi operativi, la Impresa esecutrice porrà la massima attenzione (prima, durante e dopo le manovre) affinché nessuno possa entrare, né tantomeno sostare nel raggio d azione della macchina operatrice. Tutte le operazioni di movimentazione all interno dell area di lavoro dovranno essere gestite con l ausilio di un segnalatore che con segnalazioni gestuali o sonore provvederà a fornire informazione per la movimentazione al conducente La macchina operatrice dovrà essere dotata degli appositi dispositivi sonori e luminosi di segnalazione. L area di intervento sarà comunque interdetta al transito di persone e altri mezzi. Dovranno essere indicati i percorsi alternativi per i pedoni e per i mezzi. Nel caso di fasi lavorative da eseguirsi in contemporanea con attività scolastiche o comunque aperte al pubblico sarà necessario interdire al passaggio di personale estraneo i percorsi o intere aree di lavorazione. All inizio dei lavori tutta l area dei lavori dovrà essere recintata con reti, pannelli pieni o a listelli distanziati e per cantieri molto estesi anche con nastri, per impedire che estranei vi possano accedere. I nastri colorati possono rilevarsi utili per indicare le zone da non valicare. Dovranno essere esposti opportuni cartelli di divieto e di pericolo conformi all Allegato XXIV del D. Lgs. 81/2008 ed alle Norme UNI e CEE. In zone trafficate (da pedoni o da veicoli) la recinzione deve essere illuminata. Per l accesso al cantiere degli addetti e dei mezzi di lavoro sono predisposti percorsi e, ove occorrono, mezzi di accesso sicuri. Per l accesso degli addetti ai rispettivi luoghi di lavoro sono approntati percorsi sicuri e, quando necessario, separati da quelli dei mezzi meccanici. Nei tratti prospicienti il vuoto, le strade, i viottoli, le scale con gradini e simili sono provvisti di parapetto. Le vie di accesso al cantiere e quelle corrispondenti a percorsi interni sono illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 15

17 Cod. MISURE GENERALI A TUTELA DELLA SICUREZZA GESTIONE DEI RIFIUTI PRODOTTI DALLE LAVORAZIONI La gestione dei rifiuti all interno di un cantiere rappresenta una serie di operazioni, fra loro coordinate ed orientate al rispetto ambientale e della normativa tecnica e legislativa vigente. Nella fattispecie i rifiuti prodotti dovranno essere trasportati dal luogo di produzione all area predisposta per lo stoccaggio temporaneo ove sarà prevista una raccolta differenziata di tutte le tipologie di rifiuti prodotti, prescindendo dai loro quantitativi ed evitando ogni forma di miscelazione. In tali aree saranno approntati contenitori per la raccolta di tali rifiuti aventi una capienza non superiore a 200 litri, una banda colorata e indelebile identificativa del rifiuto, il simbolo di rifiuto (R nera in campo giallo) con la denominazione della tipologia di rifiuto. In tali aree dovranno essere allocate opportune (mezzi estinguenti, doccia lava occhi, assorbitori, presidio di emergenza, ecc..), sistemi di misure di protezione a carattere collettivo (sistema di aspirazione dei vapori, pompa a vuoto per il travaso dei rifiuti liquidi, ecc..) ed individuale (mascherine, guanti, occhiali, camici, ecc..) per gli operatori, una idonea segnaletica, posta all'esterno e all'interno, da cui si evincano le indicazioni comportamentali riguardanti le operazioni di travaso, i primi interventi che si debbono prestare in caso di contaminazione accidentale (della pelle, degli occhi, in caso di ingestione, gli interventi necessari per bonificare il suolo da eventuali rifiuti fuoriusciti, le modalità di spegnimento degli incendi, ecc. dovrà inoltre prevedere un presidio di emergenza (coperta antifiamma, maschera antigas, ecc..) nelle estreme vicinanze del deposito, nel caso in cui contenga sostanze infiammabili in grande quantità. GESTIONE SOVRAPPOSIZIONE FASI Il presente capitolo si riferisce ai rischi e pericoli aggiuntivi dovuti alla sovrapposizione di più fasi lavorative all'interno della stessa area di cantiere ed alle misure adottate per eliminare le interferenze. Interferenza è pertanto ogni sovrapposizione di attività lavorativa tra diversi lavoratori che, rispondendo a datori di lavoro diversi, danno luogo ad una contiguità fisica e di spazio, che ad una contiguità produttiva. In tali casi i lavoratori possono essere tra di loro coordinati, ai fini della loro sicurezza, solo se i datori di lavori stessi si coordinano. Tale concomitanza di eventi è, per quanto possibile, sconsigliabile poiché comporta spesso situazioni di difficile controllo e non prevedibili per la sicurezza dei lavoratori impegnati in quelle fasi lavorative. Pertanto, nel caso di rischi dovuti ad interferenza, dovranno prescriversi opportune misure di sicurezza atte ad eliminare o limitare la presenza di tale tipologie di rischio aggiuntivo. In realtà le sovrapposizioni di fasi lavorative interferenti si distinguono in: sovrapposizioni semplicemente temporali (aree lavorative dislocate in sottocantieri diversi); sovrapposizioni di fatto (temporali e logistiche) che comportano la presenza contemporanea (stessa area di cantiere, nello stesso tempo) di più lavoratori che eseguono fasi realizzative diverse. Nel caso delle sovrapposizioni descritte nel secondo punto, dovranno essere riportate in apposita tabella le prescrizioni aggiuntive tali da fornire le misure idonee ad eliminare o ridurre i rischi relativi alle interferenze delle squadre di lavoratori impegnate. IL R.U.P IRIGENTE DEL 4 SERVIZIO 16

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO ALLEGATO D DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO CONTRATTO. DATORE DI LAVORO COMMITTENTE : MINISTERO DELL INTERNO DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE PROCEDURA E. Procedura stoccaggio e smaltimento rifiuti speciali

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE PROCEDURA E. Procedura stoccaggio e smaltimento rifiuti speciali DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE EDIZIONE N 01 REVISIONE N 00 DATA 20/06/08 SEZIONE 09 PAGINA 1 di 2 PROCEDURA E Procedura stoccaggio e smaltimento rifiuti speciali La gestione di un rifiuto

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI STANDARD DA INTERFERENZE EX ART. 26 COMMA 3-TER D. LGS. 81/2008 E S.M.I.

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI STANDARD DA INTERFERENZE EX ART. 26 COMMA 3-TER D. LGS. 81/2008 E S.M.I. DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI STANDARD DA INTERFERENZE EX ART. 26 COMMA 3-TER D. LGS. 81/2008 E S.M.I. Pagina 1 di 6 - PREMESSA - DEFINIZIONI - VALUTAZIONE RICOGNITIVA DEI RISCHI STANDARD Pagina

Dettagli

ALLEGATO N 3 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)

ALLEGATO N 3 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) ALLEGATO N 3 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) (ART 26 DEL D.Lgs 81/08) Data:Aprile 2014 Il Documento è composto di n 13 pagine - pag.1 di pagine 13 1. Premessa Il

Dettagli

DUVRI. Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze

DUVRI. Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze DUVRI Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze Legge 3 agosto 2007, n. 123 : Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e delega al Governo per il riassetto e la

Dettagli

manutenzione per l infrastruttura del Sistema Informativo del Casellario Giudiziale (SIC)

manutenzione per l infrastruttura del Sistema Informativo del Casellario Giudiziale (SIC) manutenzione per l infrastruttura del Sistema Informativo del Casellario Giudiziale (SIC) ALLEGATO 9 DOCUMENTO RICOGNITIVO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI STANDARD DA INTERFERENZE EX Art. 26 COMMA 3-TER D.Lgs.

Dettagli

COMUNE DI SANTA MARGHERITA LIGURE. AREA 3 SERVIZI INTEGRATI ALLA PERSONA Provincia di Genova

COMUNE DI SANTA MARGHERITA LIGURE. AREA 3 SERVIZI INTEGRATI ALLA PERSONA Provincia di Genova COMUNE DI SANTA MARGHERITA LIGURE AREA 3 SERVIZI INTEGRATI ALLA PERSONA Provincia di Genova Documento unico di valutazione dei rischi interferenziali Art. 26 comma 3 D.L.vo 81/2008 Oggetto dell appalto:

Dettagli

Allegato 4 DOCUMENTAZIONE PRESENTE IN CANTIERE

Allegato 4 DOCUMENTAZIONE PRESENTE IN CANTIERE Allegato 4 DOCUMENTAZIONE PRESENTE IN CANTIERE Una copia dei seguenti documenti deve sempre essere presente in cantiere. DOCUMENTO Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) Piano Operativo di Sicurezza

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI Coordinamento Servizi Bibliotecari

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI Coordinamento Servizi Bibliotecari UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI Coordinamento Servizi Bibliotecari DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE Art. 26 del D.Lgs. 9/04/2008 n. 81 INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI, MISURE ADOTTATE

Dettagli

PREVENZIONE E SICUREZZA SUL LAVORO NEI CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI PRESCRIZIONI LEGISLATIVE

PREVENZIONE E SICUREZZA SUL LAVORO NEI CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI PRESCRIZIONI LEGISLATIVE PREVENZIONE E SICUREZZA SUL LAVORO NEI CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI PRESCRIZIONI LEGISLATIVE IL DATORE DI LAVORO OBBLIGHI FONDAMENTALI DEL DATORE DI LAVORO: effettuare la valutazione dei rischi, redigere

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) Comune di Calcinaia Servizio Affari Generali e Legali DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) DATA: COMMITTENTE: Comune di Calcinaia IMPRESA APPALTATRICE 1 OGGETTO: AFFIDAMENTO

Dettagli

Associazione professionale Petracci Marin - www.petraccimarin.it

Associazione professionale Petracci Marin - www.petraccimarin.it ARTICOLO 7 DLGS 626/94 versione orginaria. Articolo 7 Contratto di appalto o contratto d'opera. 1. Il datore di lavoro, in caso di affidamento dei lavori all'interno dell'azienda, ovvero dell'unità produttiva,

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

Check List dei documenti e degli adempimenti inerenti la sicurezza

Check List dei documenti e degli adempimenti inerenti la sicurezza Check List dei documenti e degli adempimenti inerenti la sicurezza Da tenere in cantiere ai sensi del D. Lgs. 81/08 1. Documentazione Generale 01 02 Cartello informativo di cantiere Notifica Preliminare

Dettagli

COMUNE DI LONGARE. Provincia di Vicenza Area Lavori Pubblici Gestione e Manutenzione Patrimonio Ambiente

COMUNE DI LONGARE. Provincia di Vicenza Area Lavori Pubblici Gestione e Manutenzione Patrimonio Ambiente Provincia di Vicenza Area Lavori Pubblici Gestione e Manutenzione Patrimonio Ambiente Via G. Marconi 26 36023 Longare(VI) cod. fisc. 00415090240 tel. 0444/555444 fax 0444/953441 SERVIZIO DI MANUTENZIONE

Dettagli

QUESITI DEL COLLEGIO GEOMETRI

QUESITI DEL COLLEGIO GEOMETRI QUESITI DEL COLLEGIO GEOMETRI 1) Piattaforme aeree - Il rischio di caduta di oggetti/materiale dalla piattaforma aerea deve essere valutato come rischio presente durante la lavorazione ed in base all art.

Dettagli

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo

Dettagli

Elenco Edifici Scolastici Area Pedemontana CITTA' TIPOLOGIA DENOMINAZIONE INDIRIZZO TELEFONO 1 ES/044 Massannunziata Liceo Scientifico

Elenco Edifici Scolastici Area Pedemontana CITTA' TIPOLOGIA DENOMINAZIONE INDIRIZZO TELEFONO 1 ES/044 Massannunziata Liceo Scientifico Elenco Edifici Scolastici Area Pedemontana CITTA' TIPOLOGIA DENOMINAZIONE INDIRIZZO TELEFONO 1 ES/044 Massannunziata Liceo Scientifico E.Majorana-P.I.M.E.(Succursale) 095/7274386 2 ES/045 Mascalucia Liceo

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI)

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) COMPITI DELLE IMPRESE E DOCUMENTAZIONE CONTRATTUALE AI SENSI DI QUANTO PREVISTO DAL D.L.GS 8108 e s.m.i. TIPOLOGIA APPALTO: SERVIZIO DI PULIZIA

Dettagli

Il decreto legislativo 494/96. Geom. Stefano Fiori

Il decreto legislativo 494/96. Geom. Stefano Fiori Il decreto legislativo 494/96 Geom. Stefano Fiori EVOLUZIONE NORMATIVA DEFINIZIONI Articolo 1 1. Il presente decreto legislativo prescrive misure per la tutela e per la sicurezza dei Lavoratori nei cantieri

Dettagli

COMUNE DI CISLIANO. Provincia di Milano D.U.V.R.I. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZ E (ART. 26 DEL D.LGS N.

COMUNE DI CISLIANO. Provincia di Milano D.U.V.R.I. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZ E (ART. 26 DEL D.LGS N. D.U.V.R.I. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZ E (ART. 26 DEL D.LGS N. 81/08) SERVIZIO DI PULIZIA DEGLI IMMOBILI COMUNALI CIG Z7C0D7B416 1 Premessa Il presente documento unico di valutazione

Dettagli

DOCUMENTO RICOGNITIVO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI STANDARD DA INTERFERENZE EX Art. 26 COMMA 3-TER D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.

DOCUMENTO RICOGNITIVO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI STANDARD DA INTERFERENZE EX Art. 26 COMMA 3-TER D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. MINISTERO DELLA GIUSTIZIA D.G.S.I.A. ALLEGATO 10 DOCUMENTO RICOGNITIVO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI STANDARD DA INTERFERENZE EX Art. 26 COMMA 3-TER D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. 1 PREMESSA... 3 2 DEFINIZIONI...

Dettagli

DUVRI. Individuazione dei rischi e misure adottate per eliminare le interferenze - Art. 26, commi 3 e 5, D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81 D.U.V.R.I.

DUVRI. Individuazione dei rischi e misure adottate per eliminare le interferenze - Art. 26, commi 3 e 5, D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81 D.U.V.R.I. AFFIDAMENTO GESTIONE, IN VIA TEMPORANEA E SPERIMENTALE, DEL SERIVIZO DI ASSISTENZA SPECIALISTICA AGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI PER IL PERIODO DAL 01.03.2012 AL 30.06.2012 DUVRI DOCUMENTO UNICO VALUTAZIONE

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA CANTIERE DEI LAVORI DI MIRANO (VE) PRESSO I.P.A.B. LUIGI MARIUTTO DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA ai sensi dell art. 26 del Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 come modificato

Dettagli

Lezione 6: modulo giuridico (Allegato XIV, D.Lgs 81/08)

Lezione 6: modulo giuridico (Allegato XIV, D.Lgs 81/08) PROGRAMMA DEI CORSO RIVOLTO AI COORDINATORI PER LA SICUREZZA IN FASE PROGETTAZIONE E DI ESECUZIONE (DURATA 120 ORE) CONFORME ALL ALLEGATO XIV DEL D.LGS 81/08 Lezione 1: modulo giuridico (Allegato XIV,

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) All. 5 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) APPALTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA AD ALUNNI DISABILI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1 E 2 GRADO SERVIZIO

Dettagli

Organizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori.

Organizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori. Sede operativa via Ricasoli, 9-50122 Firenze Sede Legale via de' Martelli 8-50129 Firenze Tel. 055 271731 - Fax 055 214720 http://www.cesvot.it Organizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti

Dettagli

CAPITOLATO SPECIALE PER LA SICUREZZA DEL LAVORO NEI CONTRATTI D APPALTO, D OPERA O DI SOMMINISTRAZIONE

CAPITOLATO SPECIALE PER LA SICUREZZA DEL LAVORO NEI CONTRATTI D APPALTO, D OPERA O DI SOMMINISTRAZIONE ALLEGATO 6 CAPITOLATO SPECIALE PER LA SICUREZZA DEL LAVORO NEI CONTRATTI D APPALTO, D OPERA O DI SOMMINISTRAZIONE Articolo 1 Definizioni 1. Ai fini del presente Capitolato, alle seguenti espressioni sono

Dettagli

Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute

Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute Atto di indirizzo e coordinamento per la prevenzione delle cadute dall alto nei lavori in quota della Regione

Dettagli

TITOLO IV CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI. CAPO I Misure per la salute e sicurezza nei cantieri temporanei o mobili

TITOLO IV CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI. CAPO I Misure per la salute e sicurezza nei cantieri temporanei o mobili Art. 97 del D. Lgs n. 81/2008 Dott. Michele MONTRANO ASL TO3 SPreSAL Rivoli (TO) TITOLO IV CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI Misure per la salute e sicurezza nei cantieri temporanei o mobili I Norme per la

Dettagli

COMUNE DI LATERINA REALIZZAZIONE DI IMPIANTO FOTOVOLTAICO ASSERVITO ALL IMMOBILE SCUOLA ELEMENTARE COMUNALE DI PROPRIETA DEL COMUNE DI LATERINA:

COMUNE DI LATERINA REALIZZAZIONE DI IMPIANTO FOTOVOLTAICO ASSERVITO ALL IMMOBILE SCUOLA ELEMENTARE COMUNALE DI PROPRIETA DEL COMUNE DI LATERINA: COMUNE DI LATERINA Via Trento, 21 52020 - LATERINA (AR) Tel. +39 0575 88011 - Fax. +39 0575 894626 e-mail: comune@comune.laterina.ar.it PEC: comune.laterina@postacert.toscana.it REALIZZAZIONE DI IMPIANTO

Dettagli

COMUNE DI BAREGGIO PROVINCIA DI MILANO

COMUNE DI BAREGGIO PROVINCIA DI MILANO COMUNE DI BAREGGIO PROVINCIA DI MILANO SERVIZIO DI PULIZIA PALESTRE DELLE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE, AUDITORIUM, CENTRO POLIFUNZIONALE, CENTRO ANZIANI E AULA CONSILIARE ALLEGATO AL CAPITOLATO SPECIALE

Dettagli

La gestione degli aspetti di H&S nei contratti d appalto e d opera nei processi di acquisizione di beni e servizi

La gestione degli aspetti di H&S nei contratti d appalto e d opera nei processi di acquisizione di beni e servizi La gestione degli aspetti di H&S nei contratti d appalto e d opera nei processi di acquisizione di beni e servizi Direzione Safety, Security & Facilities Safety Department Milano, 15 dicembre 2008 Evoluzione

Dettagli

PROGRAMMA MODULI ARGOMENTI DURATA ORE RESIDUE MODULO

PROGRAMMA MODULI ARGOMENTI DURATA ORE RESIDUE MODULO CORSO PER COORDINATORI PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE E IN FASE DI ESECUZIONE DEI LAVORI (D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. Allegato XIV) 120 ore Obbiettivi del corso: Il corso ha lo scopo di formare

Dettagli

Collaborazione con aziende terze:

Collaborazione con aziende terze: Collaborazione con aziende terze: la cooperazione è garantita? Lavorare contemporaneamente, successivamente, insieme, ma mai uno contro l altro. Perché la mancanza di coordinamento causa interruzioni di

Dettagli

Corsi di formazione sulla sicurezza in edilizia 2008/2009 D.Lgs. 81/2008

Corsi di formazione sulla sicurezza in edilizia 2008/2009 D.Lgs. 81/2008 Corsi di formazione sulla sicurezza in edilizia 2008/2009 D.Lgs. 81/2008 Cod. Denominazione del corso Ore Pag. SI1 Formazione per operai/ primo ingresso in edilizia 16 2 SI2 RSPP/ASPP - Responsabili del

Dettagli

Il panorama normativo: gli obblighi del datore di lavoro ai sensi dell art. 71 comma 8

Il panorama normativo: gli obblighi del datore di lavoro ai sensi dell art. 71 comma 8 Settore Ricerca, Certificazione e Verifica Dipartimento Tecnologie di Sicurezza SEMINARIO Macchine e attrezzature di lavoro: i controlli del datore di lavoro sugli apparecchi di sollevamento materiali

Dettagli

COMUNE DI RUDA Provincia di Udine * * *

COMUNE DI RUDA Provincia di Udine * * * COMUNE DI RUDA Provincia di Udine * * * Allegato 9 Documento unico di valutazione dei rischi derivanti da attività affidate ad imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi, ai sensi del D.Lgs. 81/2008

Dettagli

(da compilarsi a cura del cliente finale) Al distributore Denominazione Indirizzo Telefono

(da compilarsi a cura del cliente finale) Al distributore Denominazione Indirizzo Telefono Richiesta di attivazione della fornitura di gas REVISIONE: 1 DEL: 25.05.2005 PAG. 1 DI 1 178 Allegato A della Delibera 40/04 dell Autorità per l Energia Elettrica ed il Gas (da compilarsi a cura del cliente

Dettagli

OGGETTO: ALLESTIMENTO DEL SALONE CORSI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI REGGIO CALABRIA D.U.V.R.I.

OGGETTO: ALLESTIMENTO DEL SALONE CORSI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI REGGIO CALABRIA D.U.V.R.I. OGGETTO: ALLESTIMENTO DEL SALONE CORSI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI REGGIO CALABRIA D.U.V.R.I. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (art. 26, comma 3, del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.)

Dettagli

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Il testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 D.Lgs. 9 Aprile 2008 n.

Dettagli

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Nota 9 maggio 2014, n. 3266 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Modulo di domanda Come noto (NOTA

Dettagli

C O M U N E D I SAN BENEDETTO DEL TRONTO

C O M U N E D I SAN BENEDETTO DEL TRONTO C O M U N E D I SAN BENEDETTO DEL TRONTO PROCEDURA APERTA PER APPALTO DEL SERVIZIO BIENNALE DI DERATTIZZAZIONE-DISINFESTAZIONE-FUMIGAZIONE RETE FOGNARIA - DEL TERRITORIO ED EDIFICI COMUNALI- CIG. 2474953BD0

Dettagli

Il ruolo del coordinatore alla sicurezza: dubbi ed interpretazioni

Il ruolo del coordinatore alla sicurezza: dubbi ed interpretazioni "La vigilanza sulla sicurezza e salute dei lavoratori nella realizzazione delle grandi opere infrastrutturali: risultati e prospettive." Azienda Sanitaria Firenze Il ruolo del coordinatore alla sicurezza:

Dettagli

A.M.I.U. GENOVA s.p.a.

A.M.I.U. GENOVA s.p.a. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE D.U.V.R.I. (art. 7, c.3, D.Lgs 626/94, come modificato dall art. 3, c 1, lett. A della L.123/07, art. 26 Testo Unico sulla sicurezza 81/08) RIFERIMENTO

Dettagli

Le scelte progettuaii, i documenti necessari e gli apprestamenti di difesa.

Le scelte progettuaii, i documenti necessari e gli apprestamenti di difesa. Firenze, 26 giugno 2006 CONVEGNO Sicurezza nei cantieri mobili e temporanei: i lavori in altezza Le scelte progettuaii, i documenti necessari e gli apprestamenti di difesa. Regolamento di attuazione dell

Dettagli

I dispositivi di protezione ed il TU

I dispositivi di protezione ed il TU Seminario La sicurezza nel cantiere edile alla luce del DLgs 81/08 I dispositivi di protezione ed il TU Luca Rossi Bari, 24 aprile 2009 Sala Convegni Confindustria Programma Introduzione Definizioni Metodologia

Dettagli

Gli obblighi documentali da parte dei committenti, imprese, coordinatori per la sicurezza

Gli obblighi documentali da parte dei committenti, imprese, coordinatori per la sicurezza Gli obblighi documentali da parte dei committenti, imprese, coordinatori per la sicurezza Vanno conservati presso il cantiere i documenti indispensabili per dimostrare, in caso di ispezione dell organo

Dettagli

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di

Dettagli

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015 BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 Sulla GU 2573/2015, n. 70 è stato pubblicato il D.M. 19 marzo 2015 recante "Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,

Dettagli

Verifiche apparecchiature: problemi da risolvere o gestioni efficaci?

Verifiche apparecchiature: problemi da risolvere o gestioni efficaci? Verifiche apparecchiature: problemi da risolvere o gestioni efficaci? STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. Via Borghi Mamo N. 15-40137 Bologna - TEL. 051.441065 - FAX 051.443045 WWW.STUDIONERI.COM EMAIL:STUDIONERI@STUDIONERI.COM

Dettagli

La disciplina sanzionatoria (applicata all art. 26)

La disciplina sanzionatoria (applicata all art. 26) Modulo A.1: Organizzazione sanitaria (Formazione di base) sanzionatoria (applicata all art. 26) Dlgs. 81/08 e s.m.i. Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma Consigliere con delega alla SSLL fulvi.francesco@gmail.com

Dettagli

Convegno ISPESL. La sicurezza nelle macchine tra nuova Direttiva Macchine e Testo Unico. 23 ottobre 2009

Convegno ISPESL. La sicurezza nelle macchine tra nuova Direttiva Macchine e Testo Unico. 23 ottobre 2009 Convegno ISPESL La sicurezza nelle macchine tra nuova Direttiva Macchine e Testo Unico Bari Sala Multimediale Rettorato - Politecnico di Bari 23 ottobre 2009 ing. Francesco Nigri La manutenzione elettrica

Dettagli

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.

Dettagli

OGGETTO: Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali

OGGETTO: Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali Lettera Rischi Interferenziali Spett.le Ditta Appaltatrice Ditta Subappaltatrice Luogo, Data 2 OGGETTO: Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali In relazione alla necessità di una possibile

Dettagli

CAPO I - SPETTACOLI MUSICALI, CINEMATOGRAFICI E TEATRALI. Articolo 1 Campo di applicazione

CAPO I - SPETTACOLI MUSICALI, CINEMATOGRAFICI E TEATRALI. Articolo 1 Campo di applicazione CAPO I - SPETTACOLI MUSICALI, CINEMATOGRAFICI E TEATRALI Articolo 1 Campo di applicazione 1. Le disposizioni del Titolo IV del d.lgs. n. 81/2008 si applicano alle attività di cui al comma 2 secondo le

Dettagli

Produzione edilizia e sicurezza a.a. 2009-2010. Lo schema. TITOLO II Luoghi di lavoro

Produzione edilizia e sicurezza a.a. 2009-2010. Lo schema. TITOLO II Luoghi di lavoro Scienza dell Architettura e dell Ingegneria Edile TITOLO IV D.LGS. 81/08 POS Produzione edilizia e sicurezza a.a. 2009-2010 Lo schema TITOLO I CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI CAPO II SISTEMA ISTITUZIONALE

Dettagli

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Norme di sicurezza per costruzione e gestione impianti sportivi Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 D.M. 18 marzo

Dettagli

IL DIRETTORE GENERALE per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica

IL DIRETTORE GENERALE per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica DECRETO 19 maggio 2010 Modifica degli allegati al decreto 22 gennaio 2008, n. 37, concernente il regolamento in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici. IL DIRETTORE

Dettagli

Egr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Egr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Egr. Via Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Il sottoscritto C.F. in qualità di Datore di Lavoro della Ditta con sede in al fine di provvedere agli incombenti posti dalla

Dettagli

DOCUMENTO UNICO PREVENTIVO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO

DOCUMENTO UNICO PREVENTIVO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO Appalto/Fornitura: GARA EUROPEA A PROCEDURA APERTA PER LO SVILUPPO DI SOLUZIONI APPLICATIVE, DI ANALISi E DI GOVERNO A SUPPORTO DEL SISTEMA INFORMATIVO DELL AVCP, nelle sedi di via di Ripetta 246 e via

Dettagli

PiMUS: Il Ruolo del Coordinatore in fase di Esecuzione. PiMUS: Il Ruolo del Coordinatore in fase di Esecuzione. di Farina Geom.

PiMUS: Il Ruolo del Coordinatore in fase di Esecuzione. PiMUS: Il Ruolo del Coordinatore in fase di Esecuzione. di Farina Geom. di Farina Geom. Stefano Bologna, 6 giugno 2007 Il D.Lgs. 235/03 integra e modifica il D.Lgs. 626/1994 ovvero introduce degli obblighi per il DATORE DI LAVORO Il D.Lgs. 235/03 integra e modifica il D.Lgs.

Dettagli

Controlli e verifiche periodiche della illuminazione di emergenza

Controlli e verifiche periodiche della illuminazione di emergenza Controlli e verifiche periodiche della illuminazione di emergenza Ing. Roberto Vinchi Associazione Imprese di Impianti tecnologici Unione Industriale di Torino D.Legs. 81/08 e s.m.i. CAPO III - Gestione

Dettagli

COMUNE DI FARA GERA D ADDA Provincia di Bergamo c.a.p. 24045 Piazza Roma n. 1 P.IVA 00294190160 Tel. 03633915109 0363391501 Fax 0363398774 D.U.V.R.I.

COMUNE DI FARA GERA D ADDA Provincia di Bergamo c.a.p. 24045 Piazza Roma n. 1 P.IVA 00294190160 Tel. 03633915109 0363391501 Fax 0363398774 D.U.V.R.I. D.U.V.R.I. DOCU M E N T O UNICO DI VALUTAZIO N E DEI RISC HI DA INTERFE R E N Z E (ART. 26 DEL D.LG S N. 81/08) SERVIZIO DI PULIZIA DEGLI IMMOBILI COMUNALI PER IL TRIENNIO 01/07/2010 30/06/2013 Premessa

Dettagli

-Attrezzature di lavoro; Modulo D. Aggiornato 2013 1

-Attrezzature di lavoro; Modulo D. Aggiornato 2013 1 -Attrezzature di lavoro; -Direttiva Macchine. Modulo D Aggiornato 2013 1 D.Lgs. 81/2008 Titolo III Capo I Uso delle Attrezzature di lavoro Aggiornato 2013 2 DEFINIZIONI (art. 69 D. lgs.81/08) Agli effetti

Dettagli

La normativa europea

La normativa europea La normativa europea Per la cantieristica occorre fare riferimento alla 92/57/CEE che ha ritenuta la necessità di una normativa specifica relativa alla sicurezza sui cantieri sulla base dei seguenti presupposti:

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA (Emanato con D.R. n. 1215 del 28 giugno 2007, pubblicato nel Bollettino Ufficiale n. 69) Sommario

Dettagli

Documento unico di valutazione dei rischi interferenziali (DUVRI)

Documento unico di valutazione dei rischi interferenziali (DUVRI) FORNITURA IN OPERA DI MISURATORI IDRAULICI DI PORTATA PER I NODI DELLE SOTTORETI DELLA CITTA DI PALERMO, PER I SERBATOI E PER I POZZI GESTITI. Documento unico di valutazione dei rischi interferenziali

Dettagli

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto 1 Riferimenti normativi Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 capo VI Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 Decreto

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

PIANO DI MANUTENZIONE IMPIANTI FOTOVOLTAICI. Installazione di un impianto fotovoltaico da 1,2 kwp su un Istituto Scolastico

PIANO DI MANUTENZIONE IMPIANTI FOTOVOLTAICI. Installazione di un impianto fotovoltaico da 1,2 kwp su un Istituto Scolastico PINO DI MNUTENZIONE IMPINTI FOTOVOLTICI Installazione di un impianto fotovoltaico da 1,2 kwp su un Istituto Scolastico PREMESS Il presente elaborato ha lo scopo di pianificare e programmare l attività

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (art. 4, comma 2 del D.Lgs 626/1994, secondo la procedura standardizzata del D.M. 05.12.1996) 1. L AZIENDA 1.1 ANAGRAFICA AZIENDALE Ragione sociale Sede legale Indirizzo

Dettagli

I piani di sicurezza e la stima dei costi

I piani di sicurezza e la stima dei costi I piani di sicurezza e la stima dei costi Corso sulla sicurezza nei cantieri temporanei o mobili di cui al D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. PIANI Di SICUREZZA/1 Riferimenti normativi Art. 131 del D.Lgs. n. 163/2006

Dettagli

LINEE GUIDA IN MERITO ALL ACQUISTO E ALL USO DI MACCHINE E/O APPARECCHI ELETTRICI SOMMARIO

LINEE GUIDA IN MERITO ALL ACQUISTO E ALL USO DI MACCHINE E/O APPARECCHI ELETTRICI SOMMARIO Pag. 1 / 6 1 MODIFICHE 2 PREMESSA 3 DEFINIZIONI SOMMARIO 4 PRINCPALI NORMATIVE DI RIFERIMENTO 5 MESSA IN SERVIZIO E UTILIZZO 6 INDICAZIONI PER UN CORRETTO ACQUISTO 7 SICUREZZA E MARCATURA CE 8 PROTOTIPI

Dettagli

BANDO PUBBLICO CIG: ZC005578E8 CUP: E49E10005480009 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE

BANDO PUBBLICO CIG: ZC005578E8 CUP: E49E10005480009 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE BANDO PUBBLICO CONTENENTE LE NORME PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI PULIZIE PER GLI UFFICI DEL GAL SULCIS IGLESIENTE CAPOTERRA E CAMPIDANO DI CAGLIARI MISURA 431 DEL PSR SARDEGNA 2007-2013 CIG: ZC005578E8

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI SPECIFICI DEL LUOGO DI LAVORO E MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE LE INTERFERENZE (L.123/07 - art. 26 del D.Lgs. 81/08) STAZIONE APPALTANTE:

Dettagli

Circolare N.85 del 23 Maggio 2013

Circolare N.85 del 23 Maggio 2013 Circolare N.85 del 23 Maggio 2013 Dal 01.06.2013 obbligatorie le procedure standardizzate per la valutazione dei rischi Gentile cliente con la presente intendiamo informarla che a partire dal 01.06.2013

Dettagli

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Commissione Consultiva Permanente Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Prima di procedere

Dettagli

FASCICOLO DI DOCUMENTI OBBLIGATORI IN CANTIERE D R. M A R R O C C O L U C I O M E D I C O D E L L A V O R O

FASCICOLO DI DOCUMENTI OBBLIGATORI IN CANTIERE D R. M A R R O C C O L U C I O M E D I C O D E L L A V O R O FASCICOLO DI DOCUMENTI OBBLIGATORI IN CANTIERE D R. M A R R O C C O L U C I O M E D I C O D E L L A V O R O Documenti concernenti gli obblighi a carico del Datore di Lavoro Nomine e attestati di formazione

Dettagli

CHECK-LIST PER LA VERIFICA DEI CONTENUTI MINIMI DEL POS ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. - art. 89, comma 1, lettera h) e Allegato XV

CHECK-LIST PER LA VERIFICA DEI CONTENUTI MINIMI DEL POS ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. - art. 89, comma 1, lettera h) e Allegato XV CHECK-LIST PER LA VERIFICA DEI CONTENUTI MINIMI DEL POS ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. - art. 89, comma 1, lettera h) e Allegato XV POS dell Impresa Cantiere per la realizzazione di Lavori svolti

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Le guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli

Le guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli Le guide degli alberghi La prevenzione incendi Il registro dei controlli INTRODUZIONE L art. 5 del D.P.R. n. 37/98, disciplinando i principali adempimenti gestionali finalizzati a garantire il corretto

Dettagli

OBBLIGHI SICUREZZA SUL LAVORO 81/08

OBBLIGHI SICUREZZA SUL LAVORO 81/08 OBBLIGHI SICUREZZA SUL LAVORO 81/08 Obblighi Datore di Lavoro - Misure generali di tutela (D.Lgs. 81/08, art. 15)...1 Obblighi Datore di Lavoro - Delega di funzioni (D.Lgs. 81/08, art. 16)...1 Obblighi

Dettagli

U T C D i r e z i o n e l a v o r i p u b b l i c i S O S T I T U Z I O N E I N F I S S I SCUOLA ELEMENTARE "PAPA GIOVANNI XXIII" e Comune di Vittoria

U T C D i r e z i o n e l a v o r i p u b b l i c i S O S T I T U Z I O N E I N F I S S I SCUOLA ELEMENTARE PAPA GIOVANNI XXIII e Comune di Vittoria Asse II "Qualità degli ambienti scolastici" Obiettivo C Accordo tra: Istituzione scolastica "Scuola elementare Papa G. GiovanniXXIII" e Comune di Vittoria per la realizzazione del progetto di : S O S T

Dettagli

IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO. Il RISCHIO ELETTRICO. Dal punto di consegna... D.Lgs 81 R.el. - Pagani 1

IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO. Il RISCHIO ELETTRICO. Dal punto di consegna... D.Lgs 81 R.el. - Pagani 1 IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO Dal punto di consegna... 2 Il RISCHIO ELETTRICO è da intendersi come il rischio di infortunio CAUSATO da un impianto elettrico Il danno conseguente

Dettagli

aggiorna le disposizioni per gli accertamenti documentali sugli impianti di utenza NUOVI (di nuova installazione);

aggiorna le disposizioni per gli accertamenti documentali sugli impianti di utenza NUOVI (di nuova installazione); FEBBRAIO 2014 Il 6 febbraio 2014 l Autorità per l Energia Elettrica e il Gas (AEEG) ha emanato e pubblicato sul proprio sito la Delibera n. 40/2014/R/gas, Disposizioni in materia di accertamenti della

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (Art. 26, comma 3 Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81) SERVIZI DI ASSISTENZA EDUCATIVA SCOLASTICA AI SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI DEL TERRITORIO

Dettagli

PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO

PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PROGETTO ESECUTIVO INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE E MESSA IN SICUREZZA PALESTRA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CAMPIONI MASCHERPA Allegato B (modulistica di riferimento) SERVIZIO PROGETTAZIONE E URBANISTICA

Dettagli

Redazione a cura di: Luigi Leccardi, Cristian Librici - Tecnici della Prevenzione - Servizio Verifiche Impianti di Sollevamento

Redazione a cura di: Luigi Leccardi, Cristian Librici - Tecnici della Prevenzione - Servizio Verifiche Impianti di Sollevamento Redazione a cura di: Luigi Leccardi, Cristian Librici - Tecnici della Prevenzione - Servizio Verifiche Impianti di Sollevamento PREMESSA Nei cantieri EXPO sono utilizzate attrezzature di lavoro per sollevamento

Dettagli

DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ DEGLI IMPIANTI DI INSEGNA LUMINOSA

DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ DEGLI IMPIANTI DI INSEGNA LUMINOSA DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ DEGLI IMPIANTI DI INSEGNA LUMINOSA Istruzioni per la compilazione L art. 7 comma 1 del D.M. 37/08 prevede che Al termine dei lavori, previa effettuazione delle verifiche previste

Dettagli

GARA PNEUMATICI ALLEGATO AL CAPITOLATO TECNICO APPENDICE I Obblighi in materi di sicurezza ed igiene del lavoro S O M M A R I O

GARA PNEUMATICI ALLEGATO AL CAPITOLATO TECNICO APPENDICE I Obblighi in materi di sicurezza ed igiene del lavoro S O M M A R I O 1 di 5 S O M M A R I O 1 OBBLIGHI DITTA AGGIUDICATARIA... 2 1.1 GENERALITÀ... 2 1.2 OBBLIGHI IN FASE DI GARA... 2 1.3 OBBLIGHI DOPO L AGGIUDICAZIONE... 3 2 RISCHI INTERFERENTI... 4 3 FORMAZIONE OBBLIGATORIA...

Dettagli

ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)

ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) Data 01-03-2010 Rev. N. 00 Pagina 1 di 8 ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) Documento unico formato da 8 pagine Ddl RSPP RLS MC INDICE ISTITUTO

Dettagli

10040 - Provincia di TORINO. Ufficio del Responsabile dei lavori Pubblici, Manutenzioni e Patrimonio e-mail roberto.racca@comune.volvera.to.

10040 - Provincia di TORINO. Ufficio del Responsabile dei lavori Pubblici, Manutenzioni e Patrimonio e-mail roberto.racca@comune.volvera.to. Documento unico di valutazione dei rischi da interferenze, derivanti da attività affidate ad imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi, ai sensi del D.Lgs. 81/08 art. 26 comma 3. Servizio di sgombero

Dettagli

Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione: attività di cantiere e rapporto con le figure professionali

Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione: attività di cantiere e rapporto con le figure professionali Torino, 30 Marzo 2007 Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione: attività di cantiere e rapporto con le figure professionali Arch. Paolo GALLO Definizioni Coordinatore in materia di sicurezza

Dettagli

Marta Dalla Vecchia - Sezione di Padova. LEGGE 123/07 MODIFICA: l art. 7 D.Lgs.. 626/94 l art. 86 del D.Lgs 163/06 PROCEDURA APPLICATIVA

Marta Dalla Vecchia - Sezione di Padova. LEGGE 123/07 MODIFICA: l art. 7 D.Lgs.. 626/94 l art. 86 del D.Lgs 163/06 PROCEDURA APPLICATIVA LEGGE 123/07 MODIFICA: l art. 7 D.Lgs.. 626/94 l art. 86 del D.Lgs 163/06 PROCEDURA APPLICATIVA CAMPO DI APPLICAZIONE ART. 7 DECRETO LEGISLATIVO 19 SETTEMBRE 1994 n. 626 Affidamento di lavori ad imprese

Dettagli

AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI COMUNALI

AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI COMUNALI COMUNE DI CAROSINO AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI COMUNALI D.U.V.R.I. DOCUMENTO UNICO DI INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI E MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE LE INTERFERENZE (art. 26, comma 3,

Dettagli

COSTI PER LA SICUREZZA

COSTI PER LA SICUREZZA COSTI PER LA SICUREZZA All. XV 4.1-D.Lgs 81/2008 DALL USCITA DELLA 494/96 ESISTE L OBBLIGO DI REDIGERE UN COMPUTO PER LA SICUREZZA CIOE EFFETTUARE UNA VALUTAZIONE DEGLI ONERI PER LA SICUREZZA TALE VALUTAZIONE

Dettagli

DOCUMENTO STANDARD DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA M.I.U.R. MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA

DOCUMENTO STANDARD DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA M.I.U.R. MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA APPALTO PER LO SVILUPPO E GESTIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO DEL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA DOCUMENTO STANDARD DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA (DVRI STANDARD) (AI

Dettagli

DOCUMENTO UNICO di VALUTAZIONE dei RISCHI da INTERFERENZE (DUVRI)

DOCUMENTO UNICO di VALUTAZIONE dei RISCHI da INTERFERENZE (DUVRI) AZIENDA MULTISERVIZI E D IGIENE URBANA S.p.A. Via D Annunzio, 27 16121 GENOVA DOCUMENTO UNICO di VALUTAZIONE dei RISCHI da INTERFERENZE (DUVRI) (ai sensi art. 26 D.Lgs. 81/2008) Ditta Appaltatrice: Oggetto

Dettagli

CHECK-LIST PER LA VERIFICA DEI CONTENUTI MINIMI DEL POS ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. - art. 89, comma 1, lettera h) e Allegato XV

CHECK-LIST PER LA VERIFICA DEI CONTENUTI MINIMI DEL POS ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. - art. 89, comma 1, lettera h) e Allegato XV CHECK-LIST PER LA VERIFICA DEI CONTENUTI MINIMI DEL POS ai sensi del D.Lgs. 8/008 e s.m.i. - art. 89, comma, lettera h) e Allegato XV POS dell Impresa Cantiere per la realizzazione di Lavori svolti in

Dettagli