Rotary Club. Milano - Sesto San Giovanni - distretto 2O4O ISCRITTI N. 58 * * * * * * *

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1 Motto del Presidente: "COSTRUISCI IL FUTURO CON AZIONE E LUNGIMIRANZA" Motto del Distretto: "IL ROTARY PER L'UOMO" Rotary Club Consiglio Presidente Marino Magri Consiglieri Giuseppe Binaschi Past Pres. Giuseppe uttaneo Dario Del Corno Pres, Incoiing PierluUi Novello G. Perraris Mqrtarào Vice Pres, Mario Razzi Enzo Luridiana Luciano Raco Aurelio Perani Segretario Gianni Guseila TqmaEO fjuattra Tesoriere Armando Valsecchi Dinq Reba? Prefetto Vittorio Leoni Luciano Stroppa RIUNIONE N. 2 del 9 luglio 1996 ISCRITTI N. 58 BOLLETTINO N Presenza odierna in percentuale 52,08% (Provvisoria) Presenti: 25 Presiede: Marino Magri ALBERTINI AVANZINI BARBACCIA BARGNA B ARRANCO BAZZI BENI BERTINI BINASCHI BOTTA BOVATI BRUSEGANI CALASTRI CALLEGARI CATTANEO COCCIA COLOMBO CONTRI CROCE DE BOSIO DE SANTIS DEL CORNO FERRARIS FERRINI # FRANCESCHINI GALLI GIUNTA GIOVANNI GRISOTTI GUSELLA GUSELLA G. IUDICA LAMBERTENGHI LEONI LURIDIANA MAGRI MANCIOPPI MANGIAFICO MANGILI NOVELLO PAJANI PEDUZZI PERANI PICCIOCCHI PIZZI MASSIMO PIZZI RODOLFO PREDETTI QUATTRIN RACO REBAY REGGIORI SCULLICA SPINGARDI STROPPA TRIBUNO VALSECCHI VIGANO' ZAFFARONI ZANGIACOMI # # Hanno cortesemente avvertito della loro assenza Sono esentati dall'obbligo di presenza a norma dell'art. VII, 3-b S.R.C. Sono esentati dall'obbligo di presenza a norma dell'art. X, 2-a, ii S.C.R. Sono esentati dall'obbligo di presenza a norma dell'art. VII, 3-a S.C.R. BOVATI-CALASTRI-CONTRI-DEL CORNO-GALLI- FERRINI-LAMBERTENGHI-LEONI-MANGILI- PEDUZZI-SCULLICA-VIGANO'- AVANZINI-BARBACCIA-BAZZI-BERTINI-BOVATI- CALASTRI-LAMBERTENGHI-LURIDIANA-MANGILI- PAJANI-PEDUZZI-PICCIOCCHI-PIZZI R.- REGGIORI-VALSECCHI-ZANGIACOMI- 222 MILANO VIA VISCONTI DI MODRONE, 7 - TELEFONO FAX

2 DELLE Riunione odierna 09 luglio - ore Circolo Mozart - Via Mozart, 9 Tema: "Legge N Abusi sessuali e tutela dei minori" Relatori: Dr. Pietro Forno e Avv. Raco Con Signore (Riunioni Conviviali) 16 luglio - ore Visita allo stabilimento Ambrosoli e colazione (allegata cartina) 23 luglio - ore Circolo Mozart - Via Mozart, 9 Tavola rotariana AGOSTO 03 settembre - ore Circolo Mozart - Via Mozart, 9 Informazione rotariana 13/14/15 settembre Gita Saint Moritz/Bormio

3 Milano - Sesio San Giovanni - distretto 2O4O CONVIVIALE DEL 9 LUGLIO 1996 II vecchio cronista di turno ha subito notato che il neo Presidente sta prendendo confidenza e disinvoltura nella conduzione delle conviviali anche in quelle impegnative come l'attuale, svolta alla presenza di un qualificatissimo conferenziere, di graditi ospiti e di gentili signore. Esordisce Magri mettendo l'accento sul tema preferito: Amore per un sodalizio importante come il Rotary e orgoglio di essere rotariano del Club Milano Sesto San Giovanni nelle cui file militano soci civicamente e rotarianamente così qualificatamente impegnati, da ampiamente figurare sulle pagine dei più letti quotidiani nazionali e da meritare riconoscimenti rotariani molto sentiti ed affettuosi. Le calde parole illustrative del Presidente si riferivano agli amici Albertini, Quattrin, De Bosio e Bazzi che ricevettero gli inaspettati calorosi applausi dei presenti. Prima di dare la parola ai relatori, Magri illustra ed invita i presenti e gli assenti, tramite il bollettino, a partecipare numerosi ai prossimi programmati incontri: la visita allo stabilimento Ambrosoli e la gita affiatante di Saint Moritz e Bormio. Prende la parola Raco che ringrazia ed illustra la carriera e la personalità del Magistrato Pietro Forno che ha accolto il nostro invito a venire a parlare della legge n. 66/96 "Abusi sessuali e tutela dei minori". Quindi Raco da l'avvio all'argomento parlandoci a grandi linee delle legge frutto di una notevole spinta ideologica dei movimenti femminili

4 che ritenevano la normativa del vecchio Codice Rocco discriminante nei loro confronti. Evidenzia poi, l'amico Luciano, le differenze sostanziali fra vecchia e nuova legge: prima la "violenza sessuale" era delitto contro "la moralità pubblica ed il buon costume" ora invece è delitto contro la persona. L'attuale legge unifica "la violenza carnale e gli atti di libidine violenti", nell'unica ipotesi di "violenza sessuale", prevede aumenti della pena base e aggravanti consistenti, l'autonoma articolazione per atti sessuali contro minorenni ed il nuovo reato di "violenza sessuale di gruppo", Raco dopo aver citato altre differenze fra le due leggi si sofferma anche a sottolineare varie critiche mosse alla legge n. 66. Dopo altre e ulteriori notizie tecniche la parola passa al Dr. Pietro Forno, dal 1985 Sostituto Procuratore della Repubblica di Milano, facente parte dell'attuale Pool "Soggetti Deboli". Il conferenziere entra subito nel tema del dibattito esponendo i concetti ispiratori della legge attualmente in vigore: senso di famiglia, interesse per le problematiche famigliari, merito di aver sollevato dei problemi, specchio di un pezzo di storia del nostro Paese, riconoscimento delle istanze del movimento femminista. E moltissimi sono gli argomenti che il chiaro documentato relatore enumera e mette in evidenza quale l'aumento delle pene ed il concetto che in un processo condotto "male" paga la vittima. In Italia, dice sempre il Dr. Forno, sino al varo della nuova legge soprattutto dei problemi minorili e della tutela dei minori si è parlato pochissimo e si può dire che in tempi più remoti in alcuni Paesi si tutelavano i

5 minori applicando la legge sugli animali. La realtà di questo fenomeno molto antico era accettata dalla cultura contadina. Ora l'omertà famigliare è messa in crisi con l'estensione della procedibilità d'ufficio per i reati contro i minori, per un maggior senso di responsabilità generale e per una migliore qualificazione tecnica di coloro che seguono queste problematiche. E il conferenziere continua affermando che il processo penale, in questa materia, ha una grande valenza educativa perché incide profondamente sulla coscienza asserendo ancora che a volte il "garantismo" dimentica la vittima e può produrre ulteriore "violenza sui minori". I minori vanni tutelati con condizioni protette, con la presenza di psicologi e ricercando delle strutture che possano attuarne la tutela. E' stata la chiacchierata del Giudice Forno certamente molto più ricca di quella qui riassunta; è stata ascoltata con molta attenzione e in profondo silenzioso raccoglimento e ha provocato alcune domande veramente centrate e intelligenti che hanno dato modo al relatore di aggiungere altri concetti ai molti già enunciati. Magri ha sollevato il problema della credibilità del bambino che va verificata, secondo il Giudice, da validi riscontri processuali e da un approfondito esame psicologico. Callegari chiede se l'aumentata notorietà dopo il 1990 dei processi in cui sono implicati i minori possa attribuirsi ad un fenomeno di moda. Per i minori non si tratta di moda, è la risposta; è cambiato il clima ed è sempre maggiore la consapevolezza, per cui non parlarne è collusione.

6 Mangiafico espone le sue perplessità ricordando il quadruplice suicìdio avvenuto nei pressi di Biella durante un processo a vittime minorili. Ovviamente il Magistrato per correttezza professionale risponde affermando alcuni concetti generali: si giudica vagliando le caratteristiche processuali non attraverso i giornali tenendo anche conto che il suicidio nei processi dei minori è sempre "potenzialmente presente" sia da parte degli imputati sia da parte delle vittime. Ultimo intervento quello di Raco che cita sue esperienze professionali con "avversario" proprio il P.M. Dr. Forno. Calorosi applausi da parte degli ascoltatori e sentiti ringraziamenti del Presidente Magri a nome del Club a conclusione di una conviviale ben riuscita.