CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO Seconda Commissione consiliare

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO Seconda Commissione consiliare"

Transcript

1 CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO Seconda Commissione consiliare Al Signor PRESIDENTE del Consiglio Regionale S E D E Oggetto: Parere alla Giunta regionale n. 429: Linee guida e criteri per l omogenea redazione della convenzione di cui all articolo 5, comma 3, della legge regionale n. 55/2012 ed adozione schemi di modulistica. La Seconda Commissione consiliare, nella seduta del 9 ottobre u.s., concluso l esame dell argomento indicato in oggetto, ha espresso a maggioranza (favorevoli il presidente Bassi e il consigliere Furlanetto del Gruppo consiliare Liga Veneta-Lega Nord-Padania, il consigliere Bozza del Gruppo consiliare Misto e il consigliere Toniolo con delega del consigliere Tesserin- del Gruppo consiliare Popolo della Libertà; astenuti il consigliere Pigozzo del Gruppo consiliare Partito Democratico Veneto e il consigliere Bottacin del Gruppo consiliare Misto e contrario il consigliere Petteno del Gruppo consiliare Federazione della Sinistra Veneta-PRC Sinistra Europea) parere favorevole, a quanto proposto dalla Giunta regionale con D.G.R. n.103/cr del 30 luglio 2013, nel testo modificato ed allegato. Distinti saluti. d ordine del PRESIDENTE Andrea Bassi il dirigente regionale dott.ssa Paola Pantaleoni Allegato c.s. PP/cb Prot. n del 06/08/2013 N:\Archivio2C\PRATICHE\Pratica PGR 429\PARERE\Parere.rtf Urbanistica - Edilizia abitativa Viabilità - Trasporti - Tramvie Linee automobilistiche - Navigazione Porti - Aeroporti - Parchi San Marco 2322 Palazzo Ferro Fini Venezia /8/9 tel tel fax com.com2@consiglioveneto.it

2 ALLEGATO A pag. 1/6 Linee guida e criteri per l omogenea redazione della convenzione ed indicazioni per la compilazione della scheda per il monitoraggio - articoli 5 e 6 Legge regionale 31 dicembre 2012, n. 55 Il DPR 7 settembre 2010, n. 160, recante "Regolamento per la semplificazione e il riordino della disciplina dello Sportello Unico per le Attività Produttive ai sensi dell'art.38 comma 3 del DL 25 giugno 2008 n.112 convertito con modificazione dalla legge 6 agosto 2008 n.133", ha introdotto una nuova disciplina relativa al SUAP, abrogando le previgenti disposizioni previste dal DPR n. 447/1998. In ordine all individuazione di beni e servizi ricadenti nell ambito di applicazione del nuovo Regolamento, si evidenzia che l articolo 1, comma 1, lett. i) specifica che sono da includere tra le attività produttive le attivita' di produzione di beni e servizi, incluse le attivita' agricole, commerciali e artigianali, le attivita turistiche e alberghiere, i servizi resi dalle banche e dagli intermediari finanziari e i servizi di telecomunicazioni. Tale previsione si pone in continuità con quanto previsto dal previgente DPR 447/1998 all articolo1, comma 1bis (introdotto dall articolo 1 del DPR 7 dicembre 2000, n. 440). L articolo 2, comma 4, del DPR 160/2010 esclude dall ambito di applicazione del regolamento gli impianti e le infrastrutture energetiche, le attività connesse all'impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti e di materie radioattive, gli impianti nucleari e di smaltimento di rifiuti radioattivi, le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi, nonché le infrastrutture strategiche e gli insediamenti produttivi di cui agli articoli 161 e seguenti del decreto legislativo 12 aprile 2006, n Il medesimo articolo 2, comma 1, individua il SUAP quale unico soggetto pubblico di riferimento territoriale per tutti i procedimenti che abbiano ad oggetto l'esercizio di attività produttive e di prestazione di servizi, e quelli relativi alle azioni di localizzazione, realizzazione, trasformazione, ristrutturazione o riconversione, ampliamento o trasferimento, nonché cessazione o riattivazione delle suddette attività, ivi compresi quelli di cui al decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59. Al fine di semplificare, sia per la pubblica amministrazione che per le imprese, l'applicazione dell istituto sotto il profilo urbanistico, il Capo I della legge regionale n. 55/2012 disciplina i procedimenti di Sportello unico per le attività produttive di cui al citato DPR n.160/2010, individuando tre diverse fattispecie di interventi: la prima categoria (art. 2 della legge regionale n. 55/2012) riguarda gli interventi indispensabili per adeguare le attività ad obblighi derivanti da normative comunitarie,

3 ALLEGATO A pag. 2/6 statali, regionali e, comunque, non innovativi dell immobile per le loro limitate dimensioni (fino ad un massimo del 50% della superficie esistente e comunque non oltre 100 mq. di superficie coperta), nonché gli interventi di modifica ai dati stereometrici di progetti già approvati ai sensi dell art. 5 DPR n. 447/1998 ferme restando le quantità volumetriche e/o di superficie coperta approvate. Tali interventi, che non configurano variante allo strumento urbanistico generale, sono soggetti al titolo abilitativo previsto dal DPR. 6 giugno 2001, n. 380 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia ; la seconda categoria (art. 3 della lr 55/2012) comprende gli interventi da configurare come derogatori allo strumento urbanistico, ovvero gli ampliamenti di attività produttive esistenti in difformità allo strumento urbanistico (compresi impianti tecnologici e strutture di servizio qualora superino i limiti di cui all articolo 2) entro il limite massimo dell 80 per cento del volume e/o della superficie netta/lorda esistente e comunque in misura non superiore a 1500 mq., oltre al mutamento di destinazione d uso di fabbricati all interno del medesimo lotto, sempre mantenuto entro tali limiti. Tali interventi sono soggetti al procedimento unico di cui all articolo 7 del DPR 160/2010 previo parere del Consiglio comunale da rendersi entro 60 giorni decorsi i quali si intende reso in senso positivo; la terza categoria (art. 4 della lr. 55/2012) riguarda l ipotesi più nota di Sportello unico, ovvero l intervento relativo all insediamento produttivo in variante allo strumento urbanistico. In tale ipotesi, oltre a non essere posti limiti agli ampliamenti, e/o realizzazione di nuovi impianti produttivi, è prevista una procedura semplificata in termini di tempi. L articolo 5 della lr 55/2012 prevede che la realizzazione degli interventi di edilizia produttiva in deroga o in variante allo strumento urbanistico generale è subordinata alla stipula di una convenzione con il comune nella quale sono definiti le modalità ed i criteri di intervento. In via preliminare è necessario effettuare una precisazione per quanto riguarda l ipotesi di silenzio-assenso prevista dal comma 2 dell articolo 3. Com è noto, tale norma dispone che, trascorso il termine di 60 giorni, il parere da parte del Consiglio comunale si intende reso in senso positivo; tuttavia proprio la mancanza di una determinazione espressa da parte del Consiglio comunale può dar luogo a dubbi in ordine alla definizione del contenuto della convenzione. Per ovviare a ciò si ritiene utile che tra la documentazione presentata dal proponente (istanza principale, elaborati grafici, planimetrie, relazioni tecniche, perizie, ecc) figuri una proposta di convenzione per l istruttoria da parte del responsabile SUAP il quale la valuterà ai fini del richiesto parere da parte del Consiglio comunale. Qualora il Consiglio non

4 ALLEGATO A pag. 3/6 renda il suddetto parere entro il termine previsto, la proposta come formulata dal responsabile SUAP sarà pertanto considerata approvata. Il comma 2 dell articolo 5 prescrive, altresì, per gli interventi di cui all art. 3, che la convenzione preveda il divieto per due anni, a far data dal rilascio del certificato di agibilità, di mutamento della destinazione d uso e di frazionamento in più unità immobiliari degli immobili destinati all attività produttiva; il relativo vincolo va trascritto presso la conservatoria dei registri immobiliari a cura e spese del richiedente. Si precisa che gli interventi eseguiti in violazione del divieto di cui al comma 2 dell articolo 5 sono assimilabili a quelli eseguiti in assenza di permesso di costruire o in totale difformità dallo stesso e pertanto trovano applicazione le sanzioni amministrative previste dall articolo 33 del DPR 380/01. Infine, non è superfluo rammentare che la deroga viene concessa in relazione ad una specifica attività imprenditoriale, con riferimento alla quale vengono svolte in sede di SUAP le relative considerazioni ai fini dell istruttoria; conseguentemente la deroga è vincolata in modo inscindibile al progetto di attività produttiva da cui deriva. Per gli interventi di cui all articolo 4 in variante allo strumento urbanistico generale, la convenzione deve prevedere la decadenza ad ogni effetto della variante ove i lavori non vengano iniziati entro sedici mesi dalla sua pubblicazione, salvo eventuale proroga, concessa con provvedimento motivato del consiglio comunale per fatti sopravvenuti estranei alla volontà del richiedente l'intervento. Ai sensi dell articolo 4, comma 7, della legge regionale n. 55/2012, la proroga per l'inizio dei lavori non può essere superiore a dodici mesi e la relativa richiesta deve essere presentata prima della scadenza del termine per l'inizio dei lavori; Si ritiene infatti conforme alla ratio dell istituto che la variante produca effetti finalizzati alla realizzazione di quel singolo progetto e che il mancato inizio dei lavori per qualsiasi motivo nel termine previsto dalla norma, comporti la decadenza della variante e il ritorno dell area interessata alla disciplina urbanistica precedente. Infine, sempre per gli interventi di edilizia produttiva in variante allo strumento urbanistico generale nei casi in cui l insieme degli interventi stessi comporti un impatto rilevante sul territorio è possibile che il comune richieda ai soggetti attuatori un ulteriore contributo o particolari opere aggiuntive. Tuttavia, tale pretesa non si deve sostanziare in prelievi forzosi imposti nei confronti dell attuatore ovvero nella realizzazione di opere in alcun modo connesse agli interventi da realizzare. A tal proposito, si precisa che le forme di garanzia per il rispetto degli impegni assunti devono in ogni caso essere proporzionate alla portata dell intervento e alle specifiche circostanze e che, nell ipotesi di fissazione di penale, essa deve essere calcolata con equità.

5 ALLEGATO A pag. 4/6 Ciò premesso, per tutti gli interventi di edilizia produttiva (articoli 3 e 4) è previsto che la convenzione definisca le modalità ed i criteri di intervento ai fini di un idoneo inserimento dell intervento nel contesto territoriale. La convenzione dovrà quindi disciplinare in apposito articolo i modi ed i tempi di realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria e delle opere di mitigazione necessarie o ulteriori rispetto a quelle esistenti ai fini dell idoneo inserimento dell intervento nel contesto territoriale, opere descritte in dettaglio nella relazione tecnico-illustrativa dell intervento e negli elaborati tecnici allegati alla convenzione medesima. La convenzione disciplinerà altresì le modalità di collaudo delle opere di urbanizzazione, nonché eventuali ulteriori obblighi posti a carico dei soggetti attuatori. A garanzia degli obblighi assunti con la convenzione, deve essere costituita da parte dei soggetti attuatori una cauzione mediante polizza fideiussoria pari al 100% dell importo di tutte le opere di urbanizzazione e di mitigazione e/o di eventuali altre opere poste a loro carico. Con riferimento alle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, si richiamano le definizioni ed i contenuti tecnici di cui all atto di indirizzo ai sensi della lettera h, articolo 50, legge regionale n. 11/2004 definizione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, che prevede, in particolare, che esse siano anche funzionali a garantire una migliore qualità della vita e qualità urbana dovendosi tradurre in servizi e aree che soddisfino i criteri di fruibilità e accessibilità in funzione del soddisfacimento del carattere di prestazionalità. Ne consegue che, in sede di valutazione del progetto nonché di stesura della convenzione, riveste particolare importanza la qualificazione dello standard rispetto sia al fabbricato produttivo, sia in considerazione della situazione urbanistica delle aree circostanti. Si raccomanda altresì al Comune di vigilare in particolar modo sulle motivazioni per le quali è chiesto l ampliamento: è necessario, infatti, che le esigenze sottese alla richiesta siano sempre debitamente documentate e adeguatamente motivate. Si ricorda, a tal proposito, il carattere straordinario sia della procedura di deroga sia di variante, le quali, per loro natura, non ammettono applicazioni estensive o analogiche, richiedendo altresì una adeguata motivazione; poiché la pianificazione urbanistica ha il suo fondamento nel perseguimento degli interessi generali della collettività, l istruttoria finalizzata all avviamento del procedimento, dovrà anche argomentare in merito alla convergenza tra l interesse privato e gli interessi pubblici coinvolti, tra cui l interesse pubblico sia ad un corretto utilizzo del suolo sia allo sviluppo dell imprenditorialità, quale fattore di sviluppo dell intera collettività. In particolare, al fine di evitare episodi di speculazione nonché per assicurare l integrale rispetto degli impegni assunti in relazione allo sviluppo dell attività produttiva (nuove, assunzioni, mantenimento dell attività ecc) e delle motivazioni ed i presupposti addotti nella richiesta di sportello unico, si ritiene opportuno che il comune nella convenzione preveda che qualora i soggetti attuatori o i propri aventi causa non rispettino i suddetti impegni, gli stessi

6 ALLEGATO A pag. 5/6 siano tenuti al versamento di una somma, a titolo di penale, fatto salvo l eventuale maggior danno e ferma restando l eventuale applicabilità di ulteriori sanzioni amministrative. Al fine di fornire un supporto tecnico-amministrativo alle Amministrazioni comunali e, nel contempo, garantire uniformità di comportamenti nella redazione della convenzione sono stati predisposti due schemi di convenzione: uno per gli interventi di edilizia produttiva in deroga e uno per quelli in variante allo strumento urbanistico generale. Pur senza alterare i criteri informatori, è ovviamente riconosciuta ai Comuni la facoltà di adattare e/o adeguare e/o integrare gli elementi contenuti nei predetti schemi in relazione all oggetto specifico della proposta degli stessi. Si sottolinea infine che ogni modifica legata al progetto edilizio e all attività produttiva è comunque soggetta ad un nuovo procedimento di sportello unico. L articolo 6 della L.R. n. 55/12 prevede che i comuni, ai fini conoscitivi, istituiscano ed aggiornino un apposito elenco degli interventi autorizzati ai sensi degli articoli 2, 3 e 4, indicando, per ciascun tipo di intervento, il volume o la superficie autorizzati. Il comma 2 del medesimo articolo prevede altresì che tale elenco sia trasmesso alla Giunta regionale, ai fini del monitoraggio sull'attuazione della legge. A tale scopo è stato predisposto un modello di scheda da compilarsi da parte del progettista ad eccezione dell ultimo campo - contenente l indicazione dei dati necessari ai fini del monitoraggio da parte della Regione. La scheda distingue le tre tipologie di intervento di edilizia produttiva di cui agli articoli 2, 3 e 4 (rispettivamente interventi che non configurano variante, interventi in deroga ed interventi in variante allo strumento urbanistico generale) richiedendo per ciascuno l indicazione della superficie esistente e di progetto, nonché la percentuale di maggiorazione del volume. Per gli interventi di cui al comma 1, lettera a) dell articolo 2 ( ampliamenti di attività produttive che si rendono indispensabili per adeguare le attività ad obblighi derivanti da normative regionali, statali o comunitarie, fino ad un massimo del 50 per cento della superficie esistente e comunque non oltre 100 mq. di superficie coperta) è richiesta l indicazione della norma da cui discende l obbligo di adeguamento. Per gli interventi di cui all articolo 3 è chiesto di specificare se l ampliamento sia realizzato mediante il mutamento di destinazione d uso. Ai sensi del comma 3, del citato articolo 3 è chiesta altresì l indicazione degli interventi effettuati fino al raggiungimento del limite massimo di ampliamento previsto dal comma 1 (1.500 mq). Per gli interventi di cui all articolo 4 deve essere indicata la destinazione di zona sia esistente che di progetto.

7 ALLEGATO A pag. 6/6 Infine, per tutti gli interventi di edilizia produttiva è prevista l indicazione degli estremi della convenzione di cui all articolo 5, L.R. 55/12; la compilazione di tale campo è a carico del Comune.

8 ALLEGATO B pag. 1/5 BOZZA DI CONVENZIONE Art. 3 legge regionale , n Interventi di edilizia produttiva realizzabili in deroga allo strumento urbanistico generale l anno.. addì.. del mese di.. TRA: il comune di C.F.., ed i sigg.., in seguito denominati nel presente atto soggetti attuatori ; PREMESSO che i soggetti attuatori di cui sopra, hanno presentato all ufficio comunale sportello unico per le attività produttive (SUAP) domanda del pervenuta il. prot..., volta ad ottenere.., ai sensi dell art. 3, L.R. 55/2012, nei terreni di loro proprietà/in loro disponibilità ai sensi della normativa vigente, siti in, della superficie complessiva di.e distinti al N.C.T.R. con il mappale.del Foglio.. sezione censuaria di., con le seguenti superfici:.. CONSIDERATO - che i soggetti attuatori hanno richiesto l intervento in quanto.. (specificare le documentate esigenze); - che l Amministrazione comunale ha favorevolmente condiviso la scelta in quanto.(specificare i motivi di pubblica utilità che hanno indotto l Amministrazione a esprimersi favorevolmente); - che, a seguito dell esito favorevole dell istruttoria del responsabile del procedimento e/o della conferenza dei servizi con verbale prot. del.., il consiglio comunale ha espresso parere con deliberazione del C.C. n. del. divenuta esecutiva ai sensi di legge, comportando deroga dello strumento urbanistico vigente.

9 ALLEGATO B pag. 2/5 OPPURE: - che, a seguito dell esito favorevole dell istruttoria del responsabile del procedimento il consiglio comunale non ha espresso parere nei termini dall articolo 3 comma 2 della LR 55/2012 e che pertanto il medesimo parere deve intendersi positivo; TUTTO CIO PREMESSO E CONSIDERATO si conviene e si stipula quanto segue: Art. 1 - PREMESSE Sono parte integrante e sostanziale della presente Convenzione i seguenti documenti: Relazione Tecnica illustrativa Elaborati di progetto edilizio Elaborati di progetto opere di urbanizzazione e mitigazione Altro ( eventuali norme tecniche etc) Art. 2 OBBLIGHI DEI SOGGETTI ATTUATORI I soggetti attuatori dichiarano di essere in grado di assumere tutti gli impegni contenuti nella presente convenzione e si obbligano per sé e per i propri aventi causa a qualsiasi titolo, a realizzare con oneri a totale carico, le opere di urbanizzazione primaria, secondaria e le eventuali opere di mitigazione descritte in dettaglio nella relazione tecnica e negli elaborati tecnici, nei modi e nei tempi ivi prescritti. Art. 3 AREE PER STANDARD URBANISTICI E PER OPERE DI URBANIZZAZIONE Il Progetto ha così determinato gli standard e le aree per opere di urbanizzazione: strade verde pubblico parcheggio pubblico Altro per complessivi mq. mq mq mq mq Art. 4 CESSIONE AREE PER STANDARD I soggetti attuatori con la presente Convenzione cedono gratuitamente al Comune, le aree di cui all art. 3. Le aree sopra descritte s intendono cedute libere da persone o cose, da iscrizioni ipotecarie, da trascrizioni pregiudiziali, da affitti, da occupazioni o concessioni, da servitù

10 ALLEGATO B pag. 3/5 apparenti e non apparenti, da oneri reali, da imposte patrimoniali, da gravami e vincoli d ogni specie. Art. 5 OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA E SECONDARIA E DI MITIGAZIONE I soggetti attuatori si impegnano a realizzare le opere di urbanizzazione primaria e secondaria oltre a quelle di mitigazione così come meglio descritte negli elaborati tecnici di cui alle tav.... soprarichiamate. Art. 6 COLLAUDO DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA E SECONDARIA E DI MITIGAZIONE Il collaudo delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria e di mitigazione sarà eseguito ad opere ultimate da un collaudatore nominato dal comune, con spese e oneri a carico dei soggetti attuatori. Art. 7 ONERI A CARICO DEI SOGGETTI ATTUATORI. La realizzazione delle opere primarie e secondarie da parte dei soggetti attuatori andrà a scomputo degli oneri previsti dalla normativa vigente. I soggetti attuatori si obbligano altresì a versare al Comune all atto del rilascio del provvedimento conclusivo del SUAP il contributo di costruzione, se e in quanto dovuto, determinato conformemente alle disposizioni vigenti. Art. 8 CONSEGNA DELLE AREE E DELLE OPERE I soggetti attuatori si impegnano a cedere al Comune le aree e le opere di cui ai precedenti articoli con assunzione a proprio carico delle spese notarili, di frazionamento e quanto altro necessario per l'individuazione dei beni. Art. 9 TEMPI DI ESECUZIONE I lavori dovranno essere iniziati entro un anno dalla notifica del provvedimento conclusivo del SUAP, previa comunicazione nelle prescritte forme di legge al Comune e saranno ultimate entro tre anni dall'inizio lavori. Per il rilascio del certificato di agibilità dei locali dovranno essere adempiuti gli obblighi di cui all art. 8.

11 ALLEGATO B pag. 4/5 Art. 10 GARANZIA A garanzia della puntuale esecuzione delle obbligazioni nascenti dalla presente Convenzione, i soggetti attuatori costituiscono a favore del Comune polizza fideiussoria per l'importo di. ( ) pari al 100% del valore delle aree e delle opere da cedere, stipulata in data.. con la società che sarà svincolata ad avvenuto adempimento degli obblighi convenuti con la presente. Art.11 ULTERIORI OBBLIGHI DEI SOGGETTI ATTUATORI I soggetti attuatori si obbligano, per sé o per i propri aventi causa a qualsiasi titolo, ad utilizzare l edificio e le relative pertinenze quale bene strumentale alla propria attività produttiva e, ai sensi di quanto previsto dal comma 2, articolo 5, legge regionale n. 55/12, a non mutare la destinazione d uso o frazionare l immobile in più unità per la durata di anni 2 (due) decorrenti dalla data di rilascio del certificato di agibilità e il relativo vincolo è trascritto presso la conservatoria dei registri immobiliari a propria cura ed a proprie spese. Il mancato rispetto del divieto di cui al comma 2 dell articolo 5 comporta l applicazione delle sanzioni amministrative previste dall articolo 33 del DPR 380/01. Trascorso il termine di due anni di cui al citato comma 2, articolo 5, qualsiasi modifica del progetto edilizio assentito e dell attività produttiva è comunque soggetta ad un nuovo procedimento di sportello unico. In tale caso, i soggetti attuatori, sono comunque sono tenuti a titolo di penale al pagamento di una somma pari a (oppure % del valore della parte autorizzata determinato dall Ufficio Tecnico comunale o dall Agenzia del Territorio). I soggetti attuatori riconoscono l equità di detta penale. Art SPESE Tutte le spese inerenti e conseguenti alla presente Convenzione sono a carico dei soggetti attuatori. Art. 13 REGIME FISCALE Gli obblighi contenute nella presente convenzione hanno carattere reale e pertanto la stessa verrà trascritta a carico dei proprietari ed a favore del Comune. Tutte le spese imposte e tasse, inerenti e conseguenti alla presente convenzione, comprese quelle per l'atto notarile di cessione delle aree di cui all art. 3, sono a carico dei soggetti attuatori con richiesta di ogni beneficio di legge applicabile alla presente convenzione ed in

12 ALLEGATO B pag. 5/5 particolare dei benefici della L. 28/01/1977 n. 10 e successive modifiche. Viene inoltre esclusa l'iscrizione di ipoteca legale, stante la natura pubblicistica delle obbligazioni regolate dalla presente Convenzione. ART. 14 RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE Qualsiasi eventuale lite o controversia circa la validità, l'interpretazione, l'esecuzione o l'inadempimento del presente contratto e in mancanza di accordo stragiudiziale tra le parti, sarà di competenza esclusiva del Tribunale di..(indicare il foro competente). Le parti

13 ALLEGATO C BOZZA DI CONVENZIONE Art. 4 legge regionale , n Interventi di edilizia produttiva realizzabili in deroga allo strumento urbanistico generale l anno.. addì.. del mese di.. TRA: il comune di C.F.., ed i sigg.., in seguito denominati nel presente atto soggetti attuatori ; PREMESSO che i soggetti attuatori di cui sopra, hanno presentato all ufficio comunale sportello unico per le attività produttive (SUAP) domanda del pervenuta il. prot..., volta ad ottenere.., ai sensi dell art. 3, L.R. 55/2012, nei terreni di loro proprietà/in loro disponibilità ai sensi della normativa vigente, siti in, della superficie complessiva di.e distinti al N.C.T.R. con il mappale.del Foglio.. sezione censuaria di., con le seguenti superfici:.. CONSIDERATO - che i soggetti attuatori hanno richiesto l intervento in quanto.. (specificare le documentate esigenze); - l Amministrazione comunale ha favorevolmente condiviso la scelta in quanto.(specificare i motivi di pubblica utilità che hanno indotto l Amministrazione a esprimersi favorevolmente); - che, a seguito dell esito favorevole dell istruttoria del responsabile del procedimento e/o della conferenza dei servizi con verbale prot. del.., il consiglio comunale si è espresso con deliberazione del C.C. n. del. divenuta esecutiva ai sensi di legge, comportando deroga dello strumento urbanistico vigente; TUTTO CIO PREMESSO E CONSIDERATO si conviene e si stipula quanto segue:

14 Art. 1 - PREMESSE Sono parte integrante e sostanziale della presente Convenzione i seguenti documenti: Relazione Tecnica illustrativa Elaborati di progetto edilizio Elaborati di progetto opere di urbanizzazione e mitigazione Altro ( eventuali norme tecniche etc) Art. 2 OBBLIGHI DEI SOGGETTI ATTUATORI I soggetti attuatori dichiarano di essere in grado di assumere tutti gli impegni contenuti nella presente convenzione e si obbligano per sé e per i propri aventi causa a qualsiasi titolo, a realizzare con oneri a totale carico, le opere di urbanizzazione primaria, secondaria e le eventuali opere di mitigazione descritte in dettaglio nella relazione tecnica e negli elaborati tecnici, nei modi e nei tempi ivi prescritti. Art. 3 AREE PER STANDARD URBANISTICI E PER OPERE DI URBANIZZAZIONE E DI MITIGAZIONE Il Progetto ha così determinato gli standard e le aree per opere di urbanizzazione: strade verde pubblico parcheggio pubblico Altro per complessivi mq. mq mq mq mq Art. 4 CESSIONE AREE PER STANDARD I soggetti attuatori con la presente Convenzione cedono gratuitamente al Comune, le aree di cui all art. 3. Le aree sopra descritte s intendono cedute libere da persone o cose, da iscrizioni ipotecarie, da trascrizioni pregiudiziali, da affitti, da occupazioni o concessioni, da servitù apparenti e non apparenti, da oneri reali, da imposte patrimoniali, da gravami e vincoli d ogni specie. Art. 5 OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA E SECONDARIA I soggetti attuatori si impegnano a realizzare le opere di urbanizzazione primaria e secondaria oltre a quelle di mitigazione così come meglio descritte negli elaborati tecnici di cui alle tav.... soprarichiamate.

15 Art. 6 COLLAUDO DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA E SECONDARIA E DI MITIGAZIONE Il collaudo delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria e di mitigazione sarà eseguito ad opere ultimate da un collaudatore nominato dal comune, con spese e oneri a carico dei soggetti attuatori. Art. 7 ONERI A CARICO DEI SOGGETTI ATTUATORI. La realizzazione delle opere primarie e secondarie da parte dei soggetti attuatori andrà a scomputo degli oneri previsti dalla normativa vigente. I soggetti attuatori si obbligano altresì a versare al Comune all atto del rilascio del provvedimento conclusivo del SUAP, il contributo di costruzione, se e in quanto dovuto, determinato conformemente alle disposizioni vigenti. Art. 8 CONSEGNA DELLE AREE E DELLE OPERE I soggetti attuatori si impegnano a cedere al Comune le aree e le opere di cui ai precedenti articoli assunzione a proprio carico delle spese notarili, di frazionamento e quanto altro necessario per l'individuazione dei beni. Art. 9 TEMPI DI ESECUZIONE I lavori dovranno essere iniziati entro un anno dalla notifica del provvedimento conclusivo del SUAP, previa comunicazione nelle prescritte forme di legge al Comune e saranno ultimate entro tre anni dall'inizio lavori. Per il rilascio del certificato di agibilità dei locali dovranno essere adempiuti gli obblighi di cui all art. 8. Art. 10 GARANZIA A garanzia della puntuale esecuzione delle obbligazioni nascenti dalla presente Convenzione, i soggetti attuatori costituiscono a favore del Comune polizza fideiussoria per l'importo di. ( ) pari al 100% del valore delle aree e delle opere da cedere, stipulata in data.. con la società che sarà svincolata ad avvenuto adempimento degli obblighi convenuti con la presente.

16 Art.11 ULTERIORI OBBLIGHI DEI SOGGETTI ATTUATORI I soggetti attuatori si obbligano, per sé o per i propri aventi causa a qualsiasi titolo, ad utilizzare l edificio e le relative pertinenze quale bene strumentale alla propria attività produttiva; qualsiasi modifica del progetto edilizio assentito e dell attività produttiva è comunque soggetta ad un nuovo procedimento di sportello unico. In caso di inosservanza di tale obbligo, i soggetti attuatori sono tenuti al pagamento a titolo di penale di una somma pari a (oppure % del valore della parte autorizzata determinato dall Ufficio Tecnico comunale o dall Agenzia del Territorio). I soggetti attuatori riconoscono l equità di detta penale. Art SPESE Tutte le spese inerenti e conseguenti alla presente Convenzione sono a carico dei soggetti attuatori. Art. 13 REGIME FISCALE Gli obblighi contenute nella presente convenzione hanno carattere reale e pertanto la stessa verrà trascritta a carico dei proprietari ed a favore del Comune. Tutte le spese imposte e tasse, inerenti e conseguenti alla presente convenzione, comprese quelle per l'atto notarile di cessione delle aree di cui all art. 3, sono a carico dei soggetti attuatori con richiesta di ogni beneficio di legge applicabile alla presente convenzione ed in particolare dei benefici della L. 28/01/1977 n. 10 e successive modifiche. Viene inoltre esclusa l'iscrizione di ipoteca legale, stante la natura pubblicistica delle obbligazioni regolate dalla presente Convenzione. Art DECADENZA DELLA VARIANTE La variante decade ad ogni effetto ove i lavori non vengano iniziati entro sedici mesi dalla sua pubblicazione, salvo eventuale proroga, concessa con provvedimento motivato del consiglio comunale per fatti sopravvenuti estranei alla volontà del richiedente l'intervento. La proroga per l'inizio dei lavori non può essere superiore a 12 (dodici) mesi e la relativa richiesta deve essere presentata prima della scadenza del termine per l'inizio dei lavori.

17 ART. 15 RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE Qualsiasi eventuale lite o controversia circa la validità, l'interpretazione, l'esecuzione o l'inadempimento del presente contratto e in mancanza di accordo stragiudiziale tra le parti, sarà di competenza esclusiva del Tribunale di..(indicare il foro competente). Le parti

18

ALLEGATOB alla Dgr n del 19 novembre 2013 pag. 1/5

ALLEGATOB alla Dgr n del 19 novembre 2013 pag. 1/5 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOB alla Dgr n. 2045 del 19 novembre 2013 pag. 1/5 BOZZA DI CONVENZIONE Art. 3, L.R. 31.12.2012, n. 55 - Interventi di edilizia produttiva realizzabili in deroga allo

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n del 19 novembre 2013 pag. 1/5

ALLEGATOA alla Dgr n del 19 novembre 2013 pag. 1/5 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 2045 del 19 novembre 2013 pag. 1/5 Linee guida e criteri per l omogenea redazione della convenzione ed indicazioni per la compilazione della scheda

Dettagli

BOZZA DI CONVENZIONE. Art. 3, L.R , n Interventi di edilizia produttiva realizzabili in deroga allo strumento urbanistico generale

BOZZA DI CONVENZIONE. Art. 3, L.R , n Interventi di edilizia produttiva realizzabili in deroga allo strumento urbanistico generale BOZZA DI CONVENZIONE Art. 3, L.R. 31.12.2012, n. 55 - Interventi di edilizia produttiva realizzabili in deroga allo strumento urbanistico generale l anno 2017 addì...del mese di...... TRA: Il Comune di

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n del 19 novembre 2013

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n del 19 novembre 2013 9^ legislatura Struttura amministrativa competente: Direzione Urbanistica e Paesaggio Presidente Luca Zaia Vicepresidente Marino Zorzato Assessori Renato Chisso Roberto Ciambetti Luca Coletto Maurizio

Dettagli

BOZZA DI CONVENZIONE

BOZZA DI CONVENZIONE PROVINCIA DI VICENZA COMUNE DI ZUGLIANO BOZZA DI CONVENZIONE art. 4, L.R. 31.12.2012 n.55 - Interventi di edilizia produttiva realizzabili in deroga allo strumento urbanistico generale L'anno 2018 addì

Dettagli

BOZZA DI CONVENZIONE

BOZZA DI CONVENZIONE BOZZA DI CONVENZIONE Art. 3, L.R. 31.12.2012, n. 55 Interventi di edilizia produttiva realizzabili in deroga allo strumento urbanistico generale L anno.. addì.. del mese di. TRA: il comune di Jesolo C.F...,

Dettagli

COMUNE DI MARTELLAGO PROVINCIA DI VENEZIA. Convenzione urbanistica per ampliamento di insediamento produttivo

COMUNE DI MARTELLAGO PROVINCIA DI VENEZIA. Convenzione urbanistica per ampliamento di insediamento produttivo COMUNE DI MARTELLAGO PROVINCIA DI VENEZIA Convenzione urbanistica per ampliamento di insediamento produttivo L'anno duemiladiciassette, addì... del mese di... (... 2017),......... TRA il Comune di Martellago

Dettagli

Art. 3 - Interventi di edilizia produttiva realizzabili in deroga allo strumento urbanistico generale.

Art. 3 - Interventi di edilizia produttiva realizzabili in deroga allo strumento urbanistico generale. REGIONE VENETO Legge regionale 31 dicembre 2012, n. 55 Procedure urbanistiche semplificate di sportello unico per le attività produttive e disposizioni in materia urbanistica, di edilizia residenziale

Dettagli

CONVENZIONE TRA: PREMESSO

CONVENZIONE TRA: PREMESSO CONVENZIONE per il progetto di Sportello Unico di cui al D.P.R. n. 160/2010 e Legge Regionale 55/2012, art. 4 relativa al trasferimento dell attività e cambio destinazione di zona per realizzazione nuova

Dettagli

BOZZA DI CONVENZIONE. Art. 4, L.R , n Interventi di edilizia produttiva realizzabili in deroga allo. strumento urbanistico generale

BOZZA DI CONVENZIONE. Art. 4, L.R , n Interventi di edilizia produttiva realizzabili in deroga allo. strumento urbanistico generale BOZZA DI CONVENZIONE Art. 4, L.R. 31.12.2012, n. 55 - Interventi di edilizia produttiva realizzabili in deroga allo strumento urbanistico generale l anno 2016 addì.. del mese di.. TRA: il comune di Mussolente

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO Consiglio Regionale del Veneto - Ufficio archivio e protocollo - 08/11/2012-0020748 Seconda Commissione consiliare m Consiglio Regionale del Veneto N^108M1/2012 Prot.-. 0020748 Troiano 2.13 CRV - CRV ^P"-^^"

Dettagli

Al Signor PRESIDENTE del Consiglio Regionale

Al Signor PRESIDENTE del Consiglio Regionale CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO (VIII^ Legislatura) SECONDA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE Venezia, Palazzo Ferro Fini - San Marco, 2322 tel. 041 2701 327 / 328 / 329 - fax 041 5256366 e-mail: com.com2@consiglioveneto.it

Dettagli

SCHEMA DI CONVENZIONE

SCHEMA DI CONVENZIONE Versione aggiornata a seguito discussione in II Commissione Consiliare e in C.C. Pag. 1 SCHEMA DI CONVENZIONE Tra il Comune di Cortina d Ampezzo, di seguito denominato Comune, rappresentato da, domiciliato

Dettagli

GIUSEPPE AGUGLIARO

GIUSEPPE AGUGLIARO LA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA PER L'AVVIO E LA GESTIONE DELLE STRUTTURE TURISTICO RICETTIVE Le funzioni dello Sportello Unico per le Attività Produttive GIUSEPPE AGUGLIARO suap.unionecomuniee@gmail.com

Dettagli

SCHEMA DI ACCORDO PUBBLICO-PRIVATO

SCHEMA DI ACCORDO PUBBLICO-PRIVATO SCHEMA DI ACCORDO PUBBLICO-PRIVATO AI SENSI DELL ART. 6 L.R. 11/2004 tra IL COMUNE DI RIVOLI VERONESE (VR) e LA DITTA TRIVENETA INVESTIMENTI IMMOBILIARI E SIGNORA DALLE VEDOVE ROBERTA Il sottoscritto,

Dettagli

ALLEGATO 2. Atto d obbligo Accordo ex art. 8 L.R. n. 20 del 24/03/2000

ALLEGATO 2. Atto d obbligo Accordo ex art. 8 L.R. n. 20 del 24/03/2000 ALLEGATO 2 Atto d obbligo Accordo ex art. 8 L.R. n. 20 del 24/03/2000 Allegato 2a Schema di Atto d obbligo per inserimento aree in POC COMUNE DI SALSOMAGGIORE TERME ATTO D OBBLIGO per l inserimento di

Dettagli

Bozza di Convenzione per Piano Esecutivo Convenzionato n. 6

Bozza di Convenzione per Piano Esecutivo Convenzionato n. 6 Bozza di Convenzione per Piano Esecutivo Convenzionato n. 6 (Art. 45 della L.R. n. 56/77 e s.m.i.) Piano Esecutivo Convenzionato n. 6 (in seguito PEC 6) ubicato in Domodossola nell area compresa tra le

Dettagli

SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA' PRODUTTIVE E PROCEDURE URBANISTICHE SEMPLIFICATE

SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA' PRODUTTIVE E PROCEDURE URBANISTICHE SEMPLIFICATE Legge Regionale n. 55 del 31 dicembre 2012 Procedure urbanistiche semplificate di sportello unico per le attività produttive e disposizioni in materia urbanistica.. BERTO Bruno Regione Veneto Torri di

Dettagli

COMUNE DI PALAZZOLO SULL OGLIO PROVINCIA DI BRESCIA

COMUNE DI PALAZZOLO SULL OGLIO PROVINCIA DI BRESCIA COMUNE DI PALAZZOLO SULL OGLIO PROVINCIA DI BRESCIA Regolamento per la gestione e l utilizzo delle aree e degli immobili compresi nei P.I.P. realizzati sul territorio comunale. Approvato con deliberazione

Dettagli

SCHEMA DI CONVENZIONE RELATIVO A PIANO DI RECUPERO - INTERVENTI SUL PATRIMONIO ESISTENTE CON DESTINAZIONE D USO NON AGRICOLA

SCHEMA DI CONVENZIONE RELATIVO A PIANO DI RECUPERO - INTERVENTI SUL PATRIMONIO ESISTENTE CON DESTINAZIONE D USO NON AGRICOLA SCHEMA DI CONVENZIONE RELATIVO A PIANO DI RECUPERO - INTERVENTI SUL PATRIMONIO ESISTENTE CON DESTINAZIONE D USO NON AGRICOLA L'anno duemila (200 ), il giorno del mese di, in Avanti a me, Notaio in Distretti

Dettagli

BOZZA DI CONVENZIONE PER L'URBANIZZAZIONE E LA LOTTIZZAZIONE DEI TERRENI SITI IN MONSUMMANO TERME, STABILIMENTO TERMALE GROTTA GIUSTI

BOZZA DI CONVENZIONE PER L'URBANIZZAZIONE E LA LOTTIZZAZIONE DEI TERRENI SITI IN MONSUMMANO TERME, STABILIMENTO TERMALE GROTTA GIUSTI BOZZA DI CONVENZIONE PER L'URBANIZZAZIONE E LA LOTTIZZAZIONE DEI TERRENI SITI IN MONSUMMANO TERME, STABILIMENTO TERMALE GROTTA GIUSTI L anno duemilasedici (2016), il giorno del mese di Tra : Il COMUNE

Dettagli

SCHEMA DI CONVENZIONE URBANISTICA INTERVENTO DI EDILIZIA PRODUTTIVA IN VARIANTE ALLO STRUMENTO URBANISTICO GENERALE AI SENSI DELL'ART. 4 L.R. N.12.

SCHEMA DI CONVENZIONE URBANISTICA INTERVENTO DI EDILIZIA PRODUTTIVA IN VARIANTE ALLO STRUMENTO URBANISTICO GENERALE AI SENSI DELL'ART. 4 L.R. N.12. SCHEMA DI CONVENZIONE URBANISTICA INTERVENTO DI EDILIZIA PRODUTTIVA IN VARIANTE ALLO STRUMENTO URBANISTICO GENERALE AI SENSI DELL'ART. 4 L.R. N. 55 DEL 31.12.2012, DELL'ART. 8 DEL D.P.R. N. 160 DEL 07.09.2010

Dettagli

G.C. La Giunta Comunale

G.C. La Giunta Comunale G.C. Città di Corbetta NR. Data Oggetto: DOMANDA DI PERMESSO DI COSTRUIRE CONVENZIONATO (SUAP/2017/00003/PDC). APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI CONVENZIONE, DEL PROGETTO DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA

Dettagli

VERBALE DI DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE. NR del 22 Giugno ALLEGATI: n 13 ORIGINALE

VERBALE DI DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE. NR del 22 Giugno ALLEGATI: n 13 ORIGINALE Palazzo Comunale Via Tizzoni,2 Telefono 02.92.781 Fax 02.92.78.235 C.A.P. 20063 Codice Fiscale e Partita Iva 01217430154 VERBALE DI DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE NR.. 195 del 22 Giugno 2017 ALLEGATI:

Dettagli

BOZZA MODIFICA CONVENZIONE URBANISTICA RELATIVA AD AREA DI VIA CHIUSURE DI PROPRIETÀ REGALINI COSTRUZIONI S.P.A. (EX CIDNEO) * * * * *

BOZZA MODIFICA CONVENZIONE URBANISTICA RELATIVA AD AREA DI VIA CHIUSURE DI PROPRIETÀ REGALINI COSTRUZIONI S.P.A. (EX CIDNEO) * * * * * 02.11.2015 INTEGRAZIONI BOZZA MODIFICA CONVENZIONE URBANISTICA RELATIVA AD AREA DI VIA CHIUSURE DI PROPRIETÀ REGALINI COSTRUZIONI S.P.A. (EX CIDNEO) * * * * * A parziale modifica della convenzione urbanistica

Dettagli

COMUNE DI OSPITALETTO

COMUNE DI OSPITALETTO COMUNE DI OSPITALETTO PROVINCIA DI BRESCIA ATTO UNILATERALE D OBBLIGO IN ATTUAZIONE DELLO SPORTELLO UNICO ATTIVITA PRODUTTIVE - SUAP ROSA GIOVANNI DI ROSA DAVID & C. S.A.S.- PER PROGETTO DI AMPLIAMENTO

Dettagli

CITTA DI BIELLA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE

CITTA DI BIELLA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE CITTA DI BIELLA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 125 del 25.10.2011 art. 1 Definizioni

Dettagli

SCHEMA TIPO DI ATTO UNILATERALE D OBBLIGO PER L ESECUZIONE DI OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA

SCHEMA TIPO DI ATTO UNILATERALE D OBBLIGO PER L ESECUZIONE DI OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA COMUNE DI REGGIO EMILIA Area Programmazione Territoriale e Investimenti Servizio Edilizia SCHEMA TIPO DI ATTO UNILATERALE D OBBLIGO PER L ESECUZIONE DI OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA AI SENSI degli articoli

Dettagli

SCHEMA DI ATTO D OBBLIGO (AGGIUDICAZIONE Area PROG. )

SCHEMA DI ATTO D OBBLIGO (AGGIUDICAZIONE Area PROG. ) SETTORE URBANISTICA, TERRITORIO, PIANI E PROGRAMMI SERVIZIO TRASFORMAZIONI URBANISTICHE SCHEMA DI ATTO D OBBLIGO (AGGIUDICAZIONE Area PROG. ) disciplinante gli obblighi nei confronti del Comune di Salerno

Dettagli

MODIFICA ED INTEGRAZIONE ALLA CONVENZIONE URBANISTICA REP DEL 17/10/2005 A ROGITO DEL NOTAIO DOMENICO FAUCI

MODIFICA ED INTEGRAZIONE ALLA CONVENZIONE URBANISTICA REP DEL 17/10/2005 A ROGITO DEL NOTAIO DOMENICO FAUCI MODIFICA ED INTEGRAZIONE ALLA CONVENZIONE URBANISTICA REP. 56.331 DEL 17/10/2005 A ROGITO DEL NOTAIO DOMENICO FAUCI PER L'ATTUAZIONE DELLA SECONDA VARIANTE AL PIANO DI RECUPERO DI INIZIATIVA PRIVATA F.LLI

Dettagli

REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA Provincia di Gorizia. COMUNE DI GRADO (Legge Regionale 23 febbraio 2007, n. 5) PIANO ATTUATIVO COMUNALE

REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA Provincia di Gorizia. COMUNE DI GRADO (Legge Regionale 23 febbraio 2007, n. 5) PIANO ATTUATIVO COMUNALE REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA Provincia di Gorizia COMUNE DI GRADO (Legge Regionale 23 febbraio 2007, n. 5) PIANO ATTUATIVO COMUNALE di Iniziativa Privata CASTELLETTO (Art. 64 comma 5 della L.R. n.2/2002)

Dettagli

CONTRODEDUZIONE ALL OSSERVAZIONE PERVENUTA E APPROVAZIONE AI SENSI DELL ART. 14 DELLA L.R.

CONTRODEDUZIONE ALL OSSERVAZIONE PERVENUTA E APPROVAZIONE AI SENSI DELL ART. 14 DELLA L.R. CONTRODEDUZIONE ALL OSSERVAZIONE PERVENUTA E APPROVAZIONE AI SENSI DELL ART. 14 DELLA L.R. 12/2005 e s.m.i. DEL PIANO ATTUATIVO RELATIVO ALL AMPLIAMENTO DEL FABBRICATO INDUSTRIALE UBICATO IN VIA RUCA IN

Dettagli

COMUNE DI ROVIGO PIANO DI LOTTIZZAZIONE COMPARTO 2 A SUD AREA BORSEA 1 CENTRO COMMERCIALE 13 CONVENZIONE

COMUNE DI ROVIGO PIANO DI LOTTIZZAZIONE COMPARTO 2 A SUD AREA BORSEA 1 CENTRO COMMERCIALE 13 CONVENZIONE COMUNE DI ROVIGO PIANO DI LOTTIZZAZIONE COMPARTO 2 A SUD AREA BORSEA 1 CENTRO COMMERCIALE 13 CONVENZIONE A seguito della domanda presentata dalla Ditta. tendente a ottenere l autorizzazione alla variante

Dettagli

COMUNE DI VILLANOVA DI CAMPOSAMPIERO PROVINCIA DI PADOVA. PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 32 del

COMUNE DI VILLANOVA DI CAMPOSAMPIERO PROVINCIA DI PADOVA. PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 32 del COMUNE DI VILLANOVA DI CAMPOSAMPIERO PROVINCIA DI PADOVA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 32 del 23-07-15 Assessorato: Ufficio: TECNICO EDIL. PR Oggetto: S.U.A.P. - APPROVAZIONE DEROGA

Dettagli

CAPO III DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITA

CAPO III DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITA Pagina 1 di 5 CAPO III DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITA ARTICOLO 41 (Interventi realizzabili mediante denuncia di inizio attività) 1. Chi ha titolo per presentare istanza di permesso di costruire ha facoltà,

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA COMUNE DI CITTADELLA. (Provincia di Padova)

REPUBBLICA ITALIANA COMUNE DI CITTADELLA. (Provincia di Padova) Rep. n. Racc. n. Prot. n. REPUBBLICA ITALIANA COMUNE DI CITTADELLA (Provincia di Padova) PIANO DI LOTTIZZAZIONE GOBBO ALESSANDRO. CESSIONE AREE A TITOLO NON ONEROSO (STRADA). L anno duemiladiciassette

Dettagli

MODALITA PER IL CALCOLO DEL CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE

MODALITA PER IL CALCOLO DEL CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE MODALITA PER IL CALCOLO DEL CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE DETERMINAZIONE DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE PER INSEDIAMENTI RESIDENZIALI E PER SERVIZI. Incidenza economica opere di urbanizzazione primaria e secondaria

Dettagli

Proposta di delibera di Consiglio Comunale n. del -

Proposta di delibera di Consiglio Comunale n. del - Proposta di delibera di Consiglio Comunale n. del - Oggetto : Progetto Unitario convenzionato proposto dai Sigg. Bianchi Antonio e Salvi Anna Maria in Casale Marittimo località Le Costie, con permuta di

Dettagli

Convenzione urbanistica integrativa degll atto rep.n del 24 giugno 2008 e

Convenzione urbanistica integrativa degll atto rep.n del 24 giugno 2008 e Convenzione urbanistica integrativa degll atto rep.n. 5960 del 24 giugno 2008 e successivo rep.n. 10114 del 31 maggio 2011 relativi all attuazione del piano particolareggiato per la realizzazione della

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO IX LEGISLATURA 233ª Seduta pubblica Venerdì 6 marzo 2015 Deliberazione legislativa n. 5 OGGETTO: DISEGNO DI LEGGE RELATIVO A MODIFICHE DI LEGGI REGIONALI E DISPOSIZIONI IN

Dettagli

TAVOLA DI CORRISPONDENZA DEI RIFERIMENTI NORMATIVI DEL TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI IN MATERIA DI EDILIZIA

TAVOLA DI CORRISPONDENZA DEI RIFERIMENTI NORMATIVI DEL TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI IN MATERIA DI EDILIZIA D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia ALLEGATO (G.U. n. 245 del 20 ottobre 2001, s.o. n. 239) (ripubblicazione sul S.o. n. 246 alla

Dettagli

SERVIZIO URBANISTICA ED EDILIZIA PRIVATA

SERVIZIO URBANISTICA ED EDILIZIA PRIVATA REGOLAMENTO COMUNALE DI DISCIPLINA DEI CONTRIBUTI COMMISURATI ALLA INCIDENZA DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE, DEL COSTO DI COSTRUZIONE E IN MATERIA DI SCOMPUTI Sommario Articolo 1) Oggetto e ambito di applicazione...

Dettagli

Il Responsabile Servizio Edilizia Privata -SUAP

Il Responsabile Servizio Edilizia Privata -SUAP di Pesaro Determinazione Servizio Ufficio SUAP Determinazione n 585 del 06/04/2016 documento n. 682 Oggetto: APPROVAZIONE DEI VERBALI RELATIVI ALLE SEDUTE DELLA CONFERENZA DI SERVIZI PER AMPLIAMENTO AL

Dettagli

COMUNE DI BENNA. ONERI DI URBANIZZAZIONE LEGGE N 10/1977 D.C.R. n / D.C.R. n 615/ D.G.R , n.

COMUNE DI BENNA. ONERI DI URBANIZZAZIONE LEGGE N 10/1977 D.C.R. n / D.C.R. n 615/ D.G.R , n. REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI BIELLA COMUNE DI BENNA. ONERI DI URBANIZZAZIONE LEGGE N 10/1977 D.C.R. n 179-4170/1977 - D.C.R. n 615/2000 - D.G.R. 29.02.2016, n. 22-2974 ADEGUAMENTO DEI CONTRIBUTI RELATIVI

Dettagli

N. Repertorio N. Raccolta C O N V E N Z I O N E. Art. 4, L.R , n Interventi di edilizia produttiva

N. Repertorio N. Raccolta C O N V E N Z I O N E. Art. 4, L.R , n Interventi di edilizia produttiva N. Repertorio N. Raccolta C O N V E N Z I O N E Art. 4, L.R. 31.12.2012, n. 55 - Interventi di edilizia produttiva realizzabili in variante allo strumento urbanistico generale REPUBBLICA ITALIANA Il giorno

Dettagli

SCHEMA DI ACCORDO PROPOSTA DI ACCORDO PUBBLICO-PRIVATO AI SENSI DELL'EX ART. 6 DELLA L.R. 11/2004

SCHEMA DI ACCORDO PROPOSTA DI ACCORDO PUBBLICO-PRIVATO AI SENSI DELL'EX ART. 6 DELLA L.R. 11/2004 Comune di Arzignano Provincia di Vicenza SCHEMA DI ACCORDO PROPOSTA DI ACCORDO PUBBLICO-PRIVATO AI SENSI DELL'EX ART. 6 DELLA L.R. 11/2004 Tra: Comune di Arzignano, con sede in Arzignano presso la casa

Dettagli

COMUNE DI PONTASSIEVE (Provincia di Firenze) PREMESSO

COMUNE DI PONTASSIEVE (Provincia di Firenze) PREMESSO COMUNE DI PONTASSIEVE (Provincia di Firenze) CONVENZIONE AI SENSI DELL ART. 30 DELLA LEGGE 05.08.1978 N. 457 PER INTERVENTO NELL AMBITO DELLA ZONA DI RECUPERO RELATIVA ALL EDIFICIO POSTO IN LOCALITA BISASTRICO

Dettagli

PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI ALLA VIA SU LOTTO DESTINATO A SERVIZI TIPIZZATO DAL P.R.G. VIGENTE CONVENZIONE REPUBBLICA ITALIANA

PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI ALLA VIA SU LOTTO DESTINATO A SERVIZI TIPIZZATO DAL P.R.G. VIGENTE CONVENZIONE REPUBBLICA ITALIANA CITTA DI NARDO PROVINCIA DI LECCE PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI ALLA VIA SU LOTTO DESTINATO A SERVIZI TIPIZZATO DAL P.R.G. VIGENTE CONVENZIONE REPUBBLICA ITALIANA L anno il giorno. del mese di in Nardò

Dettagli

L'anno il giorno del mese di. in. . avanti a me. notaio in.. iscritto al Collegio Notarile di.., sono presenti i

L'anno il giorno del mese di. in. . avanti a me. notaio in.. iscritto al Collegio Notarile di.., sono presenti i PROPOSTA DI CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI CAVA MANARA E LA SOCIETA ANTAAR & S. S.p.A. relativa alla procedura di S.U.A.P. di cui all articolo 8 del D.P.R. n.160/2010 per la realizzazione di un soppalco

Dettagli

SCHEMA DI CONVENZIONE PER L ASSUNZIONE DI ONERI DI URBANIZZAZIONE E OBBLIGHI VARI RELATIVI AD AREE SITE NELL AMBITO P.1.6

SCHEMA DI CONVENZIONE PER L ASSUNZIONE DI ONERI DI URBANIZZAZIONE E OBBLIGHI VARI RELATIVI AD AREE SITE NELL AMBITO P.1.6 * * * * * SCHEMA DI CONVENZIONE PER L ASSUNZIONE DI ONERI DI URBANIZZAZIONE E OBBLIGHI VARI RELATIVI AD AREE SITE NELL AMBITO P. PARCO SAN POLO 6 UNITA DI INTERVENTO P.1.6. PROPONENTE: MARTINETTO PIETRO

Dettagli

VARIANTE AL P.R.G. ADOTTATA dal Consiglio Comunale con deliberazione n 40 del 11/04/2006

VARIANTE AL P.R.G. ADOTTATA dal Consiglio Comunale con deliberazione n 40 del 11/04/2006 RELAZIONE ILLUSTRATIVA Trattasi di Variante Urbanistica al P.R.G. finalizzata all inserimento nel P.R.G. dei due Parchi Commerciali individuati - ai sensi dell art. 10 comma 7 della L.R. 13.8.04, n 15

Dettagli

COMUNE DI LAMPORECCHIO (Provincia di Pistoia) C.F./P.IVA OGGETTO: SCHEMA DI CONVENZIONE PER L'ATTUAZIONE DEL PIANO

COMUNE DI LAMPORECCHIO (Provincia di Pistoia) C.F./P.IVA OGGETTO: SCHEMA DI CONVENZIONE PER L'ATTUAZIONE DEL PIANO COMUNE DI LAMPORECCHIO (Provincia di Pistoia) C.F./P.IVA 00300620473 Rep. n. OGGETTO: SCHEMA DI CONVENZIONE PER L'ATTUAZIONE DEL PIANO DI RECUPERO "SICURIANO", DI INIZIATIVA PRIVATA, DEL COMPLESSO EDILIZIO

Dettagli

SCHEMA DI CONVENZIONE URBANISTICA INTERVENTO DI EDILIZIA PRODUTTIVA IN VARIANTE ALLO STRUMENTO URBANISTICO GENERALE

SCHEMA DI CONVENZIONE URBANISTICA INTERVENTO DI EDILIZIA PRODUTTIVA IN VARIANTE ALLO STRUMENTO URBANISTICO GENERALE SCHEMA DI CONVENZIONE URBANISTICA INTERVENTO DI EDILIZIA PRODUTTIVA IN VARIANTE ALLO STRUMENTO URBANISTICO GENERALE ART. 8 D.P.R. 160/2010-4 L.R. 55/2012 COMUNE DI VILLA DEL CONTE (Provincia di Padova)

Dettagli

PER PERMESSO DI COSTRUIRE CONVENZIONATO., Segretario Comunale autorizzato a rogare

PER PERMESSO DI COSTRUIRE CONVENZIONATO., Segretario Comunale autorizzato a rogare Rep. REPUBBLICA ITALIANA COMUNE DI CAMPODORO PROVINCIA DI PADOVA SCHEMA DI CONVENZIONE PER PERMESSO DI COSTRUIRE CONVENZIONATO L'anno il giorno di del mese di in, davanti a me Dottor, Segretario Comunale

Dettagli

URBANISTICA TAVOLA DI CORRISPONDENZA DEI RIFERIMENTI NORMATIVI DEL TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI IN MATERIA DI EDILIZIA

URBANISTICA TAVOLA DI CORRISPONDENZA DEI RIFERIMENTI NORMATIVI DEL TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI IN MATERIA DI EDILIZIA D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia ALLEGATO (G.U. n. 245 del 20 ottobre 2001, s.o. n. 239) (ripubblicazione sul S.o. n. 246 alla

Dettagli

CONTRIBUTO STRAORDINARIO

CONTRIBUTO STRAORDINARIO Allegato A) - deliberazione di Consiglio Comunale n.. del.. CONTRIBUTO STRAORDINARIO CRITERI DI CALCOLO DEL CONTRIBUTO STRAORDINARIO ART. 16, COMMA 4, LETT. D-TER, D.P.R. 380/2001 MODALITA DI VALUTAZIONE

Dettagli

BOZZA DI CONVENZIONE FRA IL COMUNE DI CASTEL MAGGIORE E LA SOCIETA FILPO S.R.L. PER LA REALIZZAZIONE DI UN AREA DI PARCHEGGI

BOZZA DI CONVENZIONE FRA IL COMUNE DI CASTEL MAGGIORE E LA SOCIETA FILPO S.R.L. PER LA REALIZZAZIONE DI UN AREA DI PARCHEGGI BOZZA DI CONVENZIONE FRA IL COMUNE DI CASTEL MAGGIORE E LA SOCIETA FILPO S.R.L. PER LA REALIZZAZIONE DI UN AREA DI PARCHEGGI PUBBLICI A SERVIZIO DEL FABBRICATO AD USO TERZIARIO- UFFICI PRIVATI SITO IN

Dettagli

PROPOSTA di DISEGNO di LEGGE REGIONALE (Con emendamenti esaminati in Commissione Consiliare)

PROPOSTA di DISEGNO di LEGGE REGIONALE (Con emendamenti esaminati in Commissione Consiliare) PROPOSTA di DISEGNO di LEGGE REGIONALE (Con emendamenti esaminati in Commissione Consiliare) Misure urgenti e straordinarie volte al rilancio dell economia e alla riqualificazione del patrimonio edilizio

Dettagli

IL NUOVO CONDONO EDILIZIO: NORMATIVA STATALE E NORMATIVA REGIONALE A CONFRONTO

IL NUOVO CONDONO EDILIZIO: NORMATIVA STATALE E NORMATIVA REGIONALE A CONFRONTO IL NUOVO CONDONO EDILIZIO: NORMATIVA STATALE E NORMATIVA REGIONALE A CONFRONTO ENTRATA IN VIGORE DELL ART. 32 DEL D.L 269/03 CONVERTITO IN LEGGE 326/03: GAZZETTA UFFICIALE 25.11.2003 Recante: misure per

Dettagli

Settore Urbanistica e Patrimonio PIANO ESECUTVO CONVENZIONATO AREA URBANA CRISTO - VARIANTE

Settore Urbanistica e Patrimonio PIANO ESECUTVO CONVENZIONATO AREA URBANA CRISTO - VARIANTE CITTÀ DI ALESSANDRIA Settore Urbanistica e Patrimonio PIANO ESECUTVO CONVENZIONATO AREA URBANA CRISTO - VARIANTE Proponente: Società PICA s.a.s.. D.IMMOBILIARE s.r.l., Ditta Maccagno Maria Vittoria Ubicazione:

Dettagli

SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE

SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE Imposta di bollo n. identificativo 01160053437199 (Decr.Inter 10.11.2011) COMUNE DI TAGGIA PROVINCIA DI IMPERIA Via San Francesco n. 441 - CAP 18018 Tel. 0184/476222 - Fax 0184/477200 http:www.taggia.it.

Dettagli

DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 83 DEL IL CONSIGLIO COMUNALE

DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 83 DEL IL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 83 DEL 7.07.2009 OGGETTO: Approvazione schema di contratto preliminare per la costruzione di una servitù inamovibile di elettrodotto per cabina elettrica nel PEEP

Dettagli

PIANO ESECUTIVO CONVENZIONATO PER LA REALIZZAZIONE DI N 2 VILLE UNIFAMILIARI

PIANO ESECUTIVO CONVENZIONATO PER LA REALIZZAZIONE DI N 2 VILLE UNIFAMILIARI COMUNE DI PROVINCIA DI PROPRIETA': BORGOMANERO NOVARA ESSEZETA SRL PIANO ESECUTIVO CONVENZIONATO PER LA REALIZZAZIONE DI N 2 VILLE UNIFAMILIARI ELABORATO CONTENUTO: SCHEMA DI CONVENZIONE A STESURA: AGGIORNAMENTO:

Dettagli

Città di Rivoli Corso Francia Rivoli (To) Tel P.IVA DIREZIONE SERVIZI AL TERRITORIO

Città di Rivoli Corso Francia Rivoli (To) Tel P.IVA DIREZIONE SERVIZI AL TERRITORIO Città di Rivoli Corso Francia 98 10098 Rivoli (To) Tel. 011.9513300 comune.rivoli.to@legalmail.it P.IVA 00529840019 Proposta n.: 773 DIREZIONE SERVIZI AL TERRITORIO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 364 /

Dettagli

COMUNE DI DECOLLATURA. Regolamento. di organizzazione e funzionamento dello. Sportello Unico per le Attività Produttive S.U.A.P.

COMUNE DI DECOLLATURA. Regolamento. di organizzazione e funzionamento dello. Sportello Unico per le Attività Produttive S.U.A.P. COMUNE DI DECOLLATURA Regolamento di organizzazione e funzionamento dello Sportello Unico per le Attività Produttive S.U.A.P. Approvato con delibera di Consiglio Comunale nr. 20 del 01/06/2013 SOMMARIO

Dettagli

Schema di convenzione relativa al Piano di Recupero. Villaggio minerario Ravi Marchi- Unità Minima di Intervento n 2, * * *

Schema di convenzione relativa al Piano di Recupero. Villaggio minerario Ravi Marchi- Unità Minima di Intervento n 2, * * * Schema di convenzione relativa al Piano di Recupero Villaggio minerario Ravi Marchi- Unità Minima di Intervento n 2, * * * Repubblica Italiana L anno, il giorno., del mese di, nel mio studio in.., davanti

Dettagli

Settore Gestione del Territorio Ufficio Pianificazione Urbanistica

Settore Gestione del Territorio Ufficio Pianificazione Urbanistica Settore Gestione del Territorio Ufficio Pianificazione Urbanistica PROPOSTA DI DELIBERAZIONE Flusso N. del Oggetto: Monetizzazione per la mancata cessione, con vincolo della destinazione d uso, delle aree

Dettagli

\ COMUNE DI SAN POTITO SANNITICO Piazza della Vittoria n 6, San Potito Sannit ico (CE) C. F Tel. 0823/ Fax 0823/911629

\ COMUNE DI SAN POTITO SANNITICO Piazza della Vittoria n 6, San Potito Sannit ico (CE) C. F Tel. 0823/ Fax 0823/911629 \ COMUNE DI SAN POTITO SANNITICO Piazza della Vittoria n 6, 81016 San Potito Sannit ico (CE) C. F. 82000950616 Tel. 0823/911526 Fax 0823/911629 e-mail tecnicosanpotito@gmail.com Sportello Unico per l Edilizia

Dettagli

Estratto del verbale della seduta della Giunta Comunale

Estratto del verbale della seduta della Giunta Comunale Estratto del verbale della seduta della Giunta Comunale NUMERO DI REGISTRO SEDUTA DEL 220 30 novembre 2016 Oggetto : Approvazione della Bozza di Convenzione relativa al Permesso di Costruire Convenzionato

Dettagli

Repertorio n. Raccolta n. CESSIONE VOLONTARIA ED ASSERVIMENTO ALL USO PUBBLICO REPUBBLICA ITALIANA

Repertorio n. Raccolta n. CESSIONE VOLONTARIA ED ASSERVIMENTO ALL USO PUBBLICO REPUBBLICA ITALIANA Repertorio n. Raccolta n. CESSIONE VOLONTARIA ED ASSERVIMENTO ALL USO PUBBLICO REPUBBLICA ITALIANA Il giorno del mese di, presso la casa Comunale del Comune di Eboli alla via Matteo Ripa n. 49, innanzi

Dettagli

5. Alla lettera a) del comma 1 dell articolo 3ter della l.r. 21/2009 le parole 31 dicembre 2005 sono sostituite dalle parole 30 settembre 2010.

5. Alla lettera a) del comma 1 dell articolo 3ter della l.r. 21/2009 le parole 31 dicembre 2005 sono sostituite dalle parole 30 settembre 2010. Su Geopunto n. 53 gennaio-febbraio 2014, nell inserto a cura di Vittorio Meddi dedicato al Piano Casa, vengono analizzati punto per punto alcuni atti approvati dalla Giunta che, per esigenze di spazio

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA PREMESSO

REPUBBLICA ITALIANA PREMESSO REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA COMUNE DI VILLA SANTINA BOZZA DI CONVENZIONE PER L ATTUAZIONE DEL PIANO REGOLATORE PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PRIVATA RICADENTE IN ZONA G2.4 REPUBBLICA ITALIANA

Dettagli

Schema di convenzione relativa al Piano di Recupero. Villaggio minerario Ravi Marchi- Unità Minima di Intervento n 1, * * *

Schema di convenzione relativa al Piano di Recupero. Villaggio minerario Ravi Marchi- Unità Minima di Intervento n 1, * * * Schema di convenzione relativa al Piano di Recupero Villaggio minerario Ravi Marchi- Unità Minima di Intervento n 1, * * * Repubblica Italiana L anno, il giorno., del mese di, nel mio studio in.., davanti

Dettagli

SCHEMA DI CONVENZIONE Art. 4, L.R , n. 55 Interventi di edilizia produttiva realizzabili in deroga allo strumento urbanistico generale

SCHEMA DI CONVENZIONE Art. 4, L.R , n. 55 Interventi di edilizia produttiva realizzabili in deroga allo strumento urbanistico generale SCHEMA DI CONVENZIONE Art. 4, L.R. 31.12.2012, n. 55 Interventi di edilizia produttiva realizzabili in deroga allo strumento urbanistico generale L anno.. addì, del mese di. TRA a) Florio Renato, nato

Dettagli

COMUNE DI LUMEZZANE (provincia di BRESCIA )

COMUNE DI LUMEZZANE (provincia di BRESCIA ) COMUNE DI LUMEZZANE (provincia di BRESCIA ) SCHEMA DI CONVENZIONE URBANISTICA PIANO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA denominato «Piano attuativo Soc. Berna Ernesto spa via Bolognini» Articolo 28, legge

Dettagli

REGIONE VENETO - PROVINCIA DI VENEZIA COMUNE DI CAVALLINO TREPORTI

REGIONE VENETO - PROVINCIA DI VENEZIA COMUNE DI CAVALLINO TREPORTI REGIONE VENETO - PROVINCIA DI VENEZIA COMUNE DI CAVALLINO TREPORTI SCHEMA DI CONVENZIONE PER L ATTUAZIONE DEL PROGETTO UNITARIO N 23 DEL CAMPEGGIO VILLAGE CAMPING JOKER DI CUI AL PIANO DEGLI INTERVENTI

Dettagli

Schema di convenzione per la costruzione di una nuova unità. produttiva della Ditta Fiberfil S.p.a. in Via Agro Castello, con

Schema di convenzione per la costruzione di una nuova unità. produttiva della Ditta Fiberfil S.p.a. in Via Agro Castello, con Schema di convenzione per la costruzione di una nuova unità produttiva della Ditta Fiberfil S.p.a. in Via Agro Castello, con procedura di cui all art. 7 del D.P.R. 160/2010 e s.m.i., conforme al Piano

Dettagli

AMBIENTE Autorizzazione unica ambientale

AMBIENTE Autorizzazione unica ambientale Numero 2151 Reg. Determinazioni Registrato in data 21/11/2017 AMBIENTE Autorizzazione unica ambientale Dirigente: CLAUDIO CONFALONIERI OGGETTO DPR 13.03.2013 N 59, AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE DITTA

Dettagli

Accordo pubblico privato ai sensi art. 6 L.R. N 11/2004

Accordo pubblico privato ai sensi art. 6 L.R. N 11/2004 Accordo pubblico privato ai sensi art. 6 L.R. N 11/2004 AMBITO RESIDENZIALE L anno il giorno.. del mese di, presso la sede Municipale, in Piazza Vittorio Emanuele II, n.279, TRA Il Sig. -------------------------,

Dettagli

SCHEMA DI CONVENZIONE PER L ATTUAZIONE DI PIANO DI RECUPERO REPUBBLICA ITALIANA

SCHEMA DI CONVENZIONE PER L ATTUAZIONE DI PIANO DI RECUPERO REPUBBLICA ITALIANA SCHEMA DI CONVENZIONE PER L ATTUAZIONE DI PIANO DI RECUPERO REPUBBLICA ITALIANA L'anno duemila (200 ), il giorno del mese di, in Avanti a me, Notaio in Distretti Riuniti di, senza l'assistenza dei testimoni

Dettagli

SCHEMA DI CONVENZIONE in relazione ad interventi sottoposti a Permesso di Costruire Convenzionato (PdCC)

SCHEMA DI CONVENZIONE in relazione ad interventi sottoposti a Permesso di Costruire Convenzionato (PdCC) SCHEMA DI CONVENZIONE in relazione ad interventi sottoposti a Permesso di Costruire Convenzionato (PdCC) L'anno. il giorno. del mese di presso l Ufficio Tecnico del Comune di Capriano del Colle (Bs) (oppure)

Dettagli

COMUNE DI PONTASSIEVE (Provincia di Firenze)

COMUNE DI PONTASSIEVE (Provincia di Firenze) COMUNE DI PONTASSIEVE (Provincia di Firenze) CONVENZIONE AI SENSI DELL ART. 30 DELLA LEGGE 05.08.1978 N. 457 PER L INTERVENTO NELL AMBITO DELLA ZONA DI RECUPERO DEI FABBRICATI RURALI UBICATI IN LOCALITA

Dettagli

Tutti i comparenti, della cui identità personale io Notaio sono certo, mi richiedono di ricevere il presente atto mediante il quale,

Tutti i comparenti, della cui identità personale io Notaio sono certo, mi richiedono di ricevere il presente atto mediante il quale, SCHEMA DI CONVENZIONE RELATIVO A PIANO DI RECUPERO - INTERVENTI SUL PATRIMONIO ESISTENTE CON DESTINAZIONE D USO NON AGRICOLA L'anno duemila (200 ), il giorno del mese di, in Avanti a me, Notaio in Distretti

Dettagli

COMUNE DI CORTINA D AMPEZZO

COMUNE DI CORTINA D AMPEZZO COPIA Deliberazione n. 04 In data 26.02.2015 Data pubblicazione 11.03.2015 COMUNE DI CORTINA D AMPEZZO PROVINCIA DI BELLUNO ---------------------- Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale Adunanza

Dettagli

con sede in via/piazza n. che rappresenta in qualità di

con sede in via/piazza n. che rappresenta in qualità di Comune di Villata Provincia di Vercelli Sportello Unico edilizia P.G. Marca da bollo da euro 10,33 DOMANDA DI PERMESSO DI COSTRUIRE (articoli da 11 a 15 del d.p.r. n. 380 del 2001) ordinario per interventi

Dettagli

Tabella importi in vigore presso il Servizio Urbanistica dal 01/03/2014

Tabella importi in vigore presso il Servizio Urbanistica dal 01/03/2014 C O M U N E di T R E C A S T E L L I (AN) (Sportello Unico Edilizia Ufficio Urbanistica Via Castello, 1 Tel. 071-7959209/10 - Fax 071-7958454 pec: tecnico.comune.trecastelli@emarche.it e-mail: utc@comune.trecastelli.an.it

Dettagli

C O M U N E D I U R B I N O Provincia di Pesaro e Urbino

C O M U N E D I U R B I N O Provincia di Pesaro e Urbino C O M U N E D I U R B I N O Provincia di Pesaro e Urbino Immediatamente eseguibile Pratica n. o.d.g. SETTORE/SERVIZIO URBANISTICA E LAVORI PUBBLICI SERVIZIO/UFFICIO Proposta di deliberazione del Consiglio

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE. N. 324 del 02/11/2016

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE. N. 324 del 02/11/2016 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 324 del 02/11/2016 OGGETTO: RIMOZIONE VINCOLI RELATIVI AL PREZZO MASSIMO DI CESSIONE E AL CANONE MASSIMO DI LOCAZIONE GRAVANTI SUGLI IMMOBILI REALIZZATI NELL'AREA

Dettagli

Piano Attuativo di Iniziativa Privata

Piano Attuativo di Iniziativa Privata Comune di Pisa Piano Attuativo di Iniziativa Privata Variante al Regolamento Urbanistico- Scheda Norma n. 06.1 Cisanello - area filtro verde - area agricola S. Michele - comparto 3 N o r m e T e c n i

Dettagli

PROPOSTA DI DELIBERA

PROPOSTA DI DELIBERA PROPOSTA DI DELIBERA OGGETTO: APPROVAZIONE PROGETTO OPERE DI URBANIZZAZIONE A SCOMPUTO PER PARCHEGGIO PUBBLICO - LOTTIZZAZIONE RESIDENZIALE EX CIMA IN LOCALITÀ ABBADIA. LA GIUNTA COMUNALE Premesso che:

Dettagli

IL CONSIGLIO COMUNALE

IL CONSIGLIO COMUNALE IL CONSIGLIO COMUNALE Premesso : - che il Comune di Spilamberto è dotato di P.R.G. la cui Variante Generale è stata adottata dal C.C. in data 29/6/1993 con deliberazione n. 61 ed approvato dalla Giunta

Dettagli

SCHEMA DI CONVENZIONE URBANISTICA PIANI DI RECUPERO DI INIZIATIVA PRIVATA denominato «ACQUASALATA» Articolo 30, legge 5 agosto 1978, n.

SCHEMA DI CONVENZIONE URBANISTICA PIANI DI RECUPERO DI INIZIATIVA PRIVATA denominato «ACQUASALATA» Articolo 30, legge 5 agosto 1978, n. SCHEMA DI CONVENZIONE URBANISTICA PIANI DI RECUPERO DI INIZIATIVA PRIVATA denominato «ACQUASALATA» Articolo 30, legge 5 agosto 1978, n. 457 Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. del Approvato

Dettagli

SCHEMA DI CONVENZIONE MODIFICATO

SCHEMA DI CONVENZIONE MODIFICATO Comune di Montemurlo Provincia di Prato Ufficio Urbanistica PIANO DI RECUPERO DEL PODERE DENOMINATO I PIANACCI SITO IN VIA BARONESE N. 34 A MONTEMURLO (ART. 109 LR 65/2014) -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli