Periodico della Provincia di Reggio Emilia Sped. in abb. post. Regime Libero 70% Reggio Emilia OSSERVATORIO PROVINCIALE RIFIUTI 5

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1 Periodico della Provincia di Reggio Emilia Sped. in abb. post. Regime Libero 70% Reggio Emilia OSSERVATORIO PROVINCIALE RIFIUTI 5

2 Osservatorio Provinciale Rifiuti di Reggio Emilia c/o ARPA Agenzia Regionale per la Prevenzione e l'ambiente dell'emilia-romagna - Sezione provinciale di Reggio Emilia Via Amendola Reggio Emilia tel fax opr@re.arpa.emr.it RIVISTA DELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REDAZIONE Provincia di Reggio Emilia Corso Garibaldi Reggio Emilia c.f tel fax info@mbox.provincia.re.it Web: 2

3 RAPPORTO ANNUALE SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA n. 5 anno 2003 a cura di: Fabrizia Capuano Direttore OPR Marzio Iotti Presidente CdI - OPR Enzo Motta Servizio Sistemi Ambientali - ARPA Sabina Bellodi Servizio Sistemi Ambientali - ARPA Chiuso in Redazione Il 26 giugno 2003 Stampa presso Grafiche Pioppi s.n.c. Via Venere 10/ Scandiano (RE) 3

4 OSSERVATORIO PROVINCIALE RIFIUTI DIRETTORE Fabrizia Capuano COMITATO DI INDIRIZZO Iotti Marzio - Presidente Bergomi Margherita - Provincia RE Bertolini Ivan - Camera di Commercio Dallasta Mario - Comune Guastalla Fantini Renzo - Federconsumatori Farioli Ivan - Associazione Piccole Industrie Ferrarini Emilio - Comune Castelnovo Monti Fradici Lanfranco - Comune Scandiano Gandolfi Massimo CNA e Associazioni Artigianato Gobbi Luciano - Comune Reggio Emilia Montermini Guelfo Associazioni di Volontariato Piazza Simonetta - Confcommercio Poli Ermanno - Provveditorato agli Studi Rovacchi Aurelio - Comune Montecchio Santachiara Gianni - Associazioni Ambientaliste Scattaglia Saverio Maria - Associazioni Ambientaliste COMITATO TECNICO SCIENTIFICO Capuano Fabrizia - Direttore OPR Lazzaretti Claudio ARPA Marastoni Mirco - SABAR Piccinini Sergio C.R.P.A. Rimini Bianca Università RE Sansone Annalisa Provincia RE Scacchetti Maurizio Provveditorato agli Studi RE Simonazzi Nino AGAC LA VELOCITÀ DI PRODUZIONE DEI RIFIUTI DEVE ESSERE UGUALE ALLE CAPACITÀ NATURALI DI ASSORBIMENTO DA PARTE DEGLI ECOSISTEMI IN CUI I RIFIUTI VENGONO IMMESSI. HERMAN DALY 4

5 INDICE INTRODUZIONE..pag INDICATORI SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI...pag LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI URBANI.pag LA RACCOLTA DIFFERENZIATA....pag ANALISI DELLE SINGOLE FRAZIONI DI R.D pag MODALITA OPERATIVE PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA.pag IL RICICLO..pag LE RACCOLTE SELETTIVE.. pag LE ISOLE ECOLOGICHE....pag GLI IMPIANTI DI SMALTIMENTO... pag. 62 5

6 INTRODUZIONE Il presente elaborato riporta il consuntivo dei dati di gestione dei Rifiuti Urbani del 2002, prodotto finale del Sistema Informativo dell Osservatorio Provinciale Rifiuti (OPR), costantemente aggiornato ed implementato. Il network informativo è definito con azioni e con tempi certi per la trasmissione dei dati dai diversi nodi (Aziende) all OPR e la restituzione da parte di quest ultimo, a seguito dell elaborazione, ai diversi clients. In particolare viene effettuata una rendicontazione semestrale relativa a: Rifiuti Urbani prodotti, Raccolta Differenziata per tipologia di materiale per comune e Rifiuti Urbani smaltiti per impianto e per comune. I tempi definiti sono i seguenti: Le Aziende di servizio forniscono all Osservatorio i dati di raccolta e smaltimento di loro competenza entro luglio (1 semestre) e febbraio di ogni anno (per il 2 semestre); I comuni conferiscono all Osservatorio i dati di specifiche raccolte di materiali gestite direttamente da loro (abiti usati, rottami ferrosi, altro ) entro luglio (per il 1 semestre) e febbraio di ogni anno (per il 2 semestre); L Osservatorio entro agosto (per il 1 semestre) e marzo/aprile (per il 2 semestre) di ogni anno, effettua la validazione dei dati, effettua i report di elaborazione complessiva e li trasmette all APAT, alla Regione per il catasto, ai Comuni e alle Aziende di Servizio. I dati vengono poi diffusi attraverso il bollettino periodico inviato a tutti gli enti locali, associazioni di categoria, associazioni ambientaliste, scuole. I dati aggiornati sono poi pubblicati nel sito web dell Osservatorio a disposizione di tutti. Effettuando una sintesi introduttiva, i dati del 2002 ci pongono di fronte a due aspetti evidenti: la conferma di un altissima capacità di intercettazione dei rifiuti prodotti sul territorio reggiano e un lento, graduale incremento, dei dati di Raccolta Differenziata e di quantità complessiva di rifiuti gestiti dal servizio pubblico. I rifiuti urbani complessivamente gestiti sono 338 mila tonnellate contro i 311 mila del 2001 con un incremento dell 8,6%. Di questi, quasi 139 mila tonnellate sono avviate al recupero e 199 mila allo smaltimento. I rifiuti non differenziati, quelli cioè che finiscono in discarica o in misura minore inceneriti, segnano un leggero aumento dopo un paio d anni di tendenza alla diminuzione. La produzione pro capite passa a 720 Kg anno (questo dato può essere considerato in leggero eccesso poiché alcuni comuni non hanno fatto pervenire l aggiornamento sulla popolazione residente). Sul fronte della raccolta differenziata media provinciale si registra un 41% complessivo contro un 37,9% del 2001, con un aumento quindi di un 3%. Si possono tentare alcune considerazioni. L elevata quantità di rifiuti gestiti dal servizio pubblico (Rifiuti Urbani) in rapporto alla popolazione (produzione pro capite di 720 kg anno) non dipende da una particolare propensione dell utente domestico reggiano a produrre più rifiuti rispetto a cittadini di altre province con una situazione socio economica simile alla nostra, deriva più verosimilmente da un ampia assimilazione agli urbani dei rifiuti di origine produttiva e da una elevatissima capacità di intercettazione del nostro sistema di raccolta. Questo fenomeno, che prende origine da una precisa scelta delle amministrazioni locali, non deve essere visto necessariamente come negativo, ma dovrebbe essere attentamente valutato nei suoi diversi aspetti. A tal proposito nel programma 2003 dell Osservatorio è prevista una indagine mirata alla definizione quantitativa del rifiuti prodotto dalla residenza e di quello derivante dalle attività produttive. 6

7 La difficoltà di salire decisamente nelle percentuali di RD sono evidenti. Raggiunti i buoni livelli del 2000\2001, un ulteriore salto di qualità in questo settore può essere legato solo a profonde ristrutturazioni dei sistemi di raccolta e ad un ulteriore e rinnovato impegno dei cittadini utenti. L introduzione di una raccolta capillare dell organico in numerosi comuni che ad oggi non la praticano rappresenta probabilmente il primo passo per un incremento significativo delle quantità complessive di RD in Provincia di Reggio. Altri approfondimenti sono discussi nelle pagine seguenti. La struttura del rapporto infatti è su base Provinciale per sezioni successive, integrata da tabelle analitiche per comune che riportano sempre il confronto tra 2002 e 2001 per evidenziare le eventuali evoluzioni nella gestione dei RU. Sono presenti inoltre, alla fine di ogni sezione, boxes di approfondimento che riguardano la situazione italiana ed Europea, utili per eventuali confronti e conoscenze. I dati più aggiornati a livello nazionale ed europeo sono però riconducibili al 2000/2001. I dati riportati nel presente rapporto sono consultabili sul sito Web dell Osservatorio: Il Direttore Fabrizia Capuano Il Presidente Marzio Iotti 7

8 1. INDICATORI SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI Le conoscenze rispetto al tema dei rifiuti, espresse e articolate sulla base di indicatori piuttosto che dati analitici, permette di descrivere una condizione generale del sistema rispetto a dati che ne esprimono solo una tra le innumerevoli variabili. In materia di gestione dei rifiuti, ai fini di una rappresentazione reale del settore, l OECD 1, l EEA 2 e l EUROSTAT 3, utilizzano specifici indicatori secondo il modello Pressione/Stato/Risposta 4, in funzione del fenomeno che intendono rappresentare: produzione, gestione e recupero dei rifiuti, impatto ambientale degli impianti di smaltimento, di seguito riportati nella Tabella 1.1. Tabella 1.1: indicatori selezionati da APAT e dall Osservatorio Nazionale Rifiuti (ONR) INDICATORE Produzione totale RU Produzione RU pro capite annua Raccolta Differenziata totale Raccolta Differenziata pro capite Raccolta Differenziata per frazioni: totale e pro capite Quantità RU smaltita in discarica N di impianti di smaltimento Quantità RU smaltita per incenerimento Quantità RU avviata al recupero Quantità RU avviata al compostaggio TIPO INDICATORE Pressione Pressione Risposta Risposta Risposta Risposta, Pressione Risposta, Pressione Risposta, Pressione Risposta Risposta AREA GEOGRAFICA Provincia, Comuni, Regione ER, Italia Provincia, Comuni, Regione ER, Italia Provincia, Comuni, Regione ER, Italia Provincia, Comuni, Regione ER, Italia Provincia, Comuni, Regione ER Provincia, Comuni Provincia N Provincia Provincia, Comuni Provincia, Comuni UNITA MISURA ANNO FINALITA FONTE t/anno kg/ab.anno t/anno kg/ab.anno t/anno, kg/ab.anno t/anno t/anno t/anno t/anno Dal 1996 al 2002 Dal 1997 al 2002 Dal 1996 al 2002 Dal 1996 al 2002 Dal 1996 al 2002 Dal 1996 al 2002 Dal 1996 al 2002 Dal 1996 al 2002 Dal 1996 al 2002 Dal 1996 al 2002 Quantificazione a livello locale e confronto con l ambito regionale e nazionale Quantificazione a livello locale e confronto con l ambito regionale e nazionale Verifica conseguimento degli obiettivi fissati dalla normativa Verifica conseguimento degli obiettivi fissati dalla normativa Verifica conseguimento degli obiettivi fissati dalla normativa Analisi ex post dell applicazione della normativa Analisi ex post dell applicazione della normativa Analisi ex post dell applicazione della normativa Analisi ex post dell applicazione della normativa Analisi ex post dell applicazione della normativa OPR APAT ONR OPR APAT ONR OPR APAT ONR OPR APAT ONR OPR APAT ONR Agac, Sabar, OPR Agac, Sabar Agac OPR OPR 1 OECD (Organization for Economic Co-operation and Development) = OCSE Organizzazione per lo Sviluppo e la Cooperazione Economica 2 EEA (Environment European Agency) = Agenzia Europea dell Ambiente 3 EUROSTAT = Ufficio Statistico dell'unione Europea 4 Modello PSR = Analisi di un problema con l utilizzo di indicatori che descrivono: - le Pressioni cioè le attività che influenzano direttamente gli stati ambientali, come la quantità dei rifiuti prodotti per abitante; - lo Stato che equivale alla descrizione delle condizioni ambientali, soprattutto quelle influenzate dalle attività antropiche; - le Risposte sono le azioni messe in campo per la soluzione e/o mitigazione di problemi ambientali, come la Raccolta Differenziata, le isole ecologiche, ecc. 8

9 Tabella sinottica degli indicatori - Provincia di Reggio Emilia - anno 2002 INDICATORE UNITA MISURA ANNO 2002 VARIAZIONE SUL 2001 TREND Produzione totale RU t/anno ,6% Produzione RU pro capite annua Raccolta Differenziata totale Raccolta Differenziata pro capite RU Indifferenziato pro capite kg/ab.anno ,2% t/anno ,6% kg/ab.anno ,0% kg/ab.anno ,2% Percentuale di RD % 41,0 +3,1% Quantità procapite di FORSU Quantità pro capite di verde giardini e parchi Quantità pro capite di vetro Quantità pro capite di carta Quantità pro capite di plastica Quantità RU smaltita in discarica Impianti di smaltimento RU Quantità RU smaltita per incenerimento Quantità RU avviata al recupero Quantità RU avviata al compostaggio kg/ab.anno 31,4 +22,2% kg/ab.anno 90,1 +15,4% kg/ab.anno 27,0 0,0% kg/ab.anno 70,0 +23,4% kg/ab.anno 10,4 +42,9% t/anno ,8% N 4 0 t/anno ,2% t/anno ,8% t/anno ,7% 9

10 DEFINIZIONI Rifiuti Urbani (domestici) (RU) Rifiuti Assimilati ai Rifiuti Urbani (speciali assimilati agli urbani). Sono i rifiuti prodotti dai cittadini, le cui fasi di smaltimento sono a carico della pubblica amministrazione. Sono i rifiuti prodotti da attività di servizio e/o industriali le cui fasi di smaltimento sono gestite dalla pubblica amministrazione sulla base del Regolamento comunale. Rifiuti Urbani totali (RU) Viene indicata la somma di Rifiuti Urbani (domestici) + Rifiuti Urbani Assimilati. Rifiuti Speciali Assimilabili agli Urbani (RSA) Raccolta differenziata dei RU domestici e Rifiuti Assimilati (RD) Raccolta Selettiva dei RU FORSU Sono i rifiuti provenienti dalle attività produttive che per qualità fisica e chimica possono essere assimilabili ai rifiuti urbani e quindi destinati agli stessi impianti di trattamento e/o smaltimento. Non sono conteggiati nei rifiuti urbani in quanto la loro gestione non è a carico della Pubblica Amministrazione. E la raccolta idonea a raggruppare i rifiuti urbani totali in frazioni merceologiche omogenee. Essa viene destinata al riciclo. E la raccolta selettiva di materiali che, se dispersi in modo incongruo, potrebbero creare problemi ambientali (es. pile, farmaci scaduti, ecc.). Essendo però destinati allo smaltimento, non vengono conteggiati nella Raccolta Differenziata E la frazione organica da Rifiuti Urbani di origine domestica.

11 2. LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI URBANI Con il termine produzione si intende la quantità complessiva di rifiuti urbani (RU) e assimilati raccolti e gestiti dal servizio pubblico e si determina nelle quantità provenienti da: - Raccolte differenziate: quantitativi di RU destinati al riciclo; - Raccolte indifferenziate + Raccolte selettive (pile, farmaci scaduti, ecc.): quantitativi di RU raccolti selettivamente e non, avviati allo smaltimento. La produzione è quindi calcolata sulla Raccolta complessiva di RU: Rifiuto Differenziato +Rifiuto Indifferenziato + Raccolte Selettive. Le modalità di calcolo della produzione dei RU sono definite a livello nazionale e in particolare secondo le specifiche indicate dalla Delibera della Giunta della Regione Emilia Romagna n. 1620/2001. La Figura 2.1 riporta l andamento delle quantità di RU (domestici e Assimilati) complessivamente gestiti dal servizio pubblico espresse in tonnellate annue, in Provincia di Reggio Emilia, distinte nelle diverse raccolte sopra indicate. Figura 2.1: Produzione di RU t/a RU Differenziato RU Indifferenziato e Selettivo RU Complessivo Le Tabelle 2.1 e 2.2 riportano per i diversi anni gli incrementi rispetto all anno precedente delle quantità di RU gestite dal servizio pubblico e delle quantità pro capite. 11

12 Anno Tabella 2.1: Quantità RU (t/anno) e percentuale incrementi RU Differenziato t/anno % incremento RU Differenziato RU Indifferenziato e Selettivo t/anno % incremento RU Indifferenziato e Selettivo RU Complessivo t/anno % incremento RU Complessivo ,8% ,9% ,4% ,6% ,1% ,7% ,8% ,7% ,5% ,2% ,5% ,4% ,8% ,5% ,1% ,6% ,2% ,6% media sui 6 anni ,1% ,2% ,6% Tabella 2.2: Quantità RU pro capite e percentuale incrementi RU Differenziato RU Indifferenziato e Selettivo RU Complessivo Anno Kg/ab.anno % incremento Kg/ab.anno % incremento Kg/ab.anno % incremento ,5% 439-3,9% 533 0,4% ,0% 420-4,2% 562 5,6% ,2% 427 1,4% 614 9,2% ,3% 430 0,8% 662 7,7% ,0% 416-3,1% 671 1,5% ,0% 425 1,8% 720 7,2% media sui 6 anni ,5% 426-1,2% 627 5,3% Dalla tabella 2.1 si osserva: un aumento della quantità complessiva di RU per l anno 2002 pari all 8,6% rispetto al 2001, anno in cui l incremento della quantità complessiva di RU si era consistentemente ridotto; si conferma un trend in aumento pari a circa il 9%, come registrato nel periodo tra il 1998 e il 2000; un aumento consistente della quantità di rifiuti raccolti in modo differenziato dal 1997 ad oggi con un incremento maggiore nel 2002 rispetto al precedente anno 2001; un relativo incremento rispetto agli anni precedenti e in particolare rispetto al 2001, della quantità di RU raccolti in modo indifferenziato. Anche le quantità procapite di RU Differenziato, Indifferenziato e Complessivo risultano superiori a quelle degli anni precedenti: rispetto al 2001 in particolare, anno in cui gli aumenti pro capite sono stati più contenuti (per RU indifferenziato e selettivo si era registrata addirittura una diminuzione), gli incrementi delle produzioni pro capite risultano superiori e tendono ad allinearsi a quelli relativi all anno

13 L aumento della quantità di Raccolta Differenziata non ha permesso di diminuire sostanzialmente la quantità di rifiuti indifferenziati, che rispetto al 2001 è aumentata del 3,2%. La popolazione è aumentata dell 1,3% rispetto al In figura 2.2 sono rappresentati gli andamenti delle composizioni medie provinciali dei RU pro capite. Nel 2002, i 720 Kg per abitante sono così suddivisi: RU differenziato destinato al riciclo, pari a 173 Kg/ab, RU indifferenziato destinato allo smaltimento finale, pari a 425 Kg/ab, Rifiuto organico destinato al compostaggio, pari a 122 Kg/ab. Figura 2.2: Composizioni medie provinciali dei RU pro capite (kg/ab.anno) Kg/ab.anno Organico RU Indifferenziato e Selettivo RU Differenziato La quota di raccolta dell organico nel 2002 è pari al 41% del totale della raccolta differenziata, rispetto al 33% relativa all anno

14 Come già detto nell introduzione, per il sistema Reggio, bisognerebbe parlare anziché di produzione pro capite di quantità di rifiuti gestiti dal servizio pubblico. Infatti l elevata quantità di Rifiuti Urbani gestiti dal servizio pubblico in rapporto alla popolazione (produzione pro capite di 720 kg anno) non dipende da una particolare propensione dell utente domestico reggiano a produrre più rifiuti rispetto a cittadini di altre province con una situazione socio economica simile alla nostra, deriva più verosimilmente da una scelta di ampia assimilazione agli urbani dei rifiuti di origine produttiva e da una elevatissima capacità di intercettazione del nostro sistema di raccolta. A tal proposito si riportano pertanto in tabella 2.3 i quantitativi procapite di RU domestici (Household waste) e RU totali (Municipal waste) prodotti nei paesi dell Unione Europea. (Fonte: EUROSTAT 1999 data for 1996 or la test year available according to OECD and Eurostat surveys) Tabella 2.3: Produzione RU pro capite totale e domestico Paesi Unione Europea Paese RU Domestico RU totale (Household waste) (Municipal waste) Austria Belgio Brussels Belgio Flanders Belgio Wallon Danimarca Finlandia Francia Germania Grecia 344 Islanda Irlanda 368 Italia 455 Lussemburgo 461 Paesi del Nord Norvegia Portogallo Spagna 390 Svezia Regno Unito Anche a livello europeo, l OECD e l Agenzia Europea per l Ambiente ritengono di estrema necessità indagare di più sulla quota dei rifiuti di origine domestica e di origine municipale in quanto le modalità di raccolta dei dati presso i diversi paesi europei non sono definite da protocolli che tengano conto di: - caratteristiche socio economiche - modalità di raccolta differenziata (laddove si realizza la pratica del compostaggio domestico ad esempio si sottrae una quota del rifiuto) - la quota di rifiuto proveniente da attività produttiva. 14

15 I dati che l Eurostat riporta in Tab.2.3 della suddivisione tra rifiuto di origine domestica e rifiuto urbano complessivo (definito municipale ), evidenziano significative variabilità tra i diversi paesi con quote pro capite anche pari a 650 kg/anno e, per quanto riguarda l Italia, si nota che non è presente il dato medio di rifiuto proveniente dall utenza domestica, proprio per la difficoltà dei diversi sistemi di gestione di definire questa quantità rispetto al RU Assimilato. Nella seguente Tabella 2.4 si riportano i quantitativi totali di RU per singolo comune nel 2002 a confronto con il 2001 e in Tab. 2.5 i quantitativi di RU pro capite per comune. 15

16 Tab.2.4: Quantitativi (t/anno) RU per comune confronto 2001 e 2002 Comune RSU differenziato RSU indifferenziato + selettivo RSU complessivo Albinea Bagnolo in Piano Baiso Bibbiano Boretto Brescello Busana Cadelbosco di Sopra Campagnola Emilia Campegine Canossa Carpineti Casalgrande Casina Castellarano Castelnovo di Sotto Castelnovo ne' Monti Cavriago Collagna Correggio Fabbrico Gattatico Gualtieri Guastalla Ligonchio Luzzara Montecchio Emilia Novellara Poviglio Quattro Castella Ramiseto Reggio Emilia Reggiolo Rio Saliceto Rolo Rubiera San Martino in Rio San Polo d'enza Sant'Ilario d'enza Scandiano Toano Vetto Vezzano sul Crostolo Viano Villa Minozzo PROVINCIA

17 Tabella 2.5: Quantitativi (Kg/ab.anno) RU pro capite per comune confronto 2001 e 2002 Comune RSU differenziato RSU indifferenziato + selettivo RSU complessivo Albinea Bagnolo in Piano Baiso Bibbiano Boretto Brescello Busana Cadelbosco di Sopra Campagnola Emilia Campegine Canossa Carpineti Casalgrande Casina Castellarano Castelnovo di Sotto Castelnovo ne' Monti Cavriago Collagna Correggio Fabbrico Gattatico Gualtieri Guastalla Ligonchio Luzzara Montecchio Emilia Novellara Poviglio Quattro Castella Ramiseto Reggio Emilia Reggiolo Rio Saliceto Rolo Rubiera San Martino in Rio San Polo d'enza Sant'Ilario d'enza Scandiano Toano Vetto Vezzano sul Crostolo Viano Villa Minozzo PROVINCIA

18 Box 1 Andamenti della produzione pro capite nelle diverse aree geografiche italiane In Figura 1 sono rappresentati gli andamenti negli anni , della produzione pro capite (kg/ab.anno) nelle diverse aree geografiche italiane (Fonte: ONR, ONR Legambiente: Produzione e raccolta differenziata dei rifiuti urbani in Itali nel Roma, febbraio 2002). Figura 1: Andamenti della produzione pro nelle diverse aree geografiche italiane Kg/ab.anno NORD CENTRO SUD ITALIA 2001 Si nota un complessivo trend di crescita con incrementi più accentuati al Nord ed al Centro. La media italiana è pari a circa 510 Kg/ab.anno nel

19 3. LA RACCOLTA DIFFERENZIATA La procedura di calcolo della quota di Raccolta Differenziata ha tenuto conto delle indicazioni dell APAT e dell ONR che i diversi Osservatori Provinciali, esistenti e in rete tra loro, hanno assunto e condiviso, nonché da quanto stabilito dalla Delibera della Giunta Regionale n.1620/2001. Le elaborazioni sono basate sulla definizione di Raccolta Differenziata di cui all art. 6 comma 1 lettera f del D.Lgs. 22/97: la raccolta idonea a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologicamente omogenee, compresa la frazione organica umida, destinate al riutilizzo, al riciclaggio e al recupero di materia prima. Non vengono pertanto computati nella percentuale di RD quei rifiuti che, pur raccolti in modo selettivo, sono poi avviati allo smaltimento. Inoltre sono stati esclusi i rifiuti, raccolti sempre in modo differenziato, rappresentati dalle seguenti tipologie: - inerti da costruzioni e demolizioni domestiche, in quanto annoverati esplicitamente nei rifiuti speciali dall art.7, comma 3 del D.Lgs.22/97; - rifiuti cimiteriali, spazzamento strade, in quanto destinati ad operazioni di smaltimento; - i rifiuti ingombranti sono computati nella frazione che va al recupero es. legno o metalli, il resto è affluito nei rifiuti indifferenziati. La Raccolta Differenziata (R.D.), iniziata in quasi tutti i comuni del territorio provinciale attorno alla metà del 1995, ha raggiunto nel 2002 il 41% come media della Provincia (Figura 3.1), ottemperando all obiettivo previsto dal Decreto Ronchi. Obiettivi previsti dal decreto Ronchi entro il 1999: dal 15 al 25% di R.D. entro il 2001 dal 25 al 35% di R. D. entro il 2003 >35%. Figura 3.1: Percentuale R.D. anno % 59% RSU differenziato RSU indifferenziato + selettivo 19

20 In Tabella 3.1 sono riportati gli andamenti della R.D. dal 1996 ad oggi, in Tabella 3.2 sono descritte le t/anno raccolte per ogni frazione merceologica dal 1997 (primo anno in cui sono disponibili dati analitici confrontabili) al Nel corso degli anni in provincia è via via aumentata la possibilità di raccolta differenziata di diverse tipologie di rifiuti, anche con l aumento e la capillarità delle isole ecologiche e di servizi organizzati a maggior portata del cittadino (es. giro verde, raccolte porta a porta, raccolte presso diversi utenti: negozi, scuole). Tabella 3.1: Percentuale Raccolta Differenziata Media Provinciale Anno %RD ,0% ,6% ,2% ,6% ,0% ,9% ,0% Tabella 3.2: Raccolta Differenziata tonnellate/anno Anno abiti usati alluminio batterie carta frazione secca frigoriferi legno t/anno t/anno t/anno t/anno t/anno t/anno t/anno Anno metalli ferrosi e non olio motore olio vegetale organico plastica vetro altro Totale RD t/anno t/anno t/anno t/anno t/anno t/anno t/anno t/anno

21 Nella Figura 3.2 sono riportate le percentuali delle diverse tipologie di materiale raccolte in modo differenziato rispettivamente negli anni 1998, 2000 e nel Si può osservare come dal 98 ad oggi siano aumentate le percentuali di organico e legno, la carta e la plastica dopo una flessione nel 2000, hanno ripreso un trend in crescita nel 2002, mentre il vetro è calato. Figura 3.2 Evoluzione nel tempo della composizione percentuale della Raccolta Differenziata 1998 vetro 16,76% abiti usati 0,76% frazione secca 0,98% alluminio 0,26% batterie 0,30% frigoriferi 0,44% olio motore 0,07% olio vegetale 0,02% carta 23,91% plastica 3,37% organico 33,58% met.ferrosi e non 3,99% legno 15,57% 2000 plastica 2,81% vetro 11,25% abiti usati 0,57% frazione secca 0,17% alluminio 0,14% batterie 0,19% frigoriferi 0,51% olio motore 0,08% olio vegetale 0,03% carta 21,12% organico 43,34% met.ferrosi e non 3,06% legno 16,73% 2002 vetro 9,14% alluminio 0,05% abiti usati 0,57% batterie 0,14% frigoriferi 0,48% olio motore 0,06% olio vegetale plastica 3,51% 0,03% carta 23,70% organico 41,13% met.ferrosi e non 3,58% legno 17,60% 21

22 I materiali raccolti in modo differenziato che maggiormente contribuiscono in termini di peso alla percentuale della R.D. sono sostanzialmente: la frazione organica (FORSU, giro verde, sfalci e potature di giardini e parchi) (41,1% in peso nel 2002), la carta (23,7%, anno 2002), il legno(17,6%, anno 2002), il vetro(9,1%, anno 2002). Le Figure 3.3, 3.4 riportano la composizione percentuale del RU totale per l anno 2002 a confronto con il Risulta evidente anche in questo caso come la frazione organica (FORSU, giro verde, sfalci e potature di giardini e parchi), la carta, il legno, il vetro contribuiscono maggiormente in termini di peso alla percentuale della R.D e sia progressivamente calata la percentuale pro capite di indifferenziato. Figura 3.3 Composizione percentuale RU totale Anno 2002 altro 0,10% selettivo + Indifferenziato 58,96% vetro 3,75% plastica 1,44% organico 16,88% met.ferrosi e non 1,47% legno 7,22% carta 9,73% alluminio 0,02% abiti usati 0,23% frigoriferi 0,20% Figura 3.4 Composizione percentuale RU totale Anno 2001 altro 0,09% selettivo + Indifferenziato 62,08% vetro 3,96% plastica 1,08% organico 15,45% met.ferrosi e non 1,48% legno 6,92% carta 8,45% alluminio 0,03% abiti usati 0,27% frigoriferi 0,19% Nella Tabella 3.3 sono riportate le percentuali di Raccolta Differenziata raggiunte dai diversi comuni relativamente all anno

23 Tabella 3.3: Percentuale Raccolta Differenziata per comune - anno 2002 Comune % RD Comune % RD Comune % RD Albinea 51,2% Castelnovo di Sotto 38,2% Ramiseto 13,3% Bagnolo in Piano 38,9% Castelnovo ne' Monti 24,7% Reggio Emilia 40,6% Baiso 19,0% Cavriago 50,1% Reggiolo 41,9% Bibbiano 42,3% Collagna 23,6% Rio Saliceto 39,0% Boretto 34,3% Correggio 52,5% Rolo 43,1% Brescello 41,7% Fabbrico 49,8% Rubiera 48,8% Busana 26,7% Gattatico 55,1% San Martino in Rio 31,8% Cadelbosco di Sopra 40,2% Gualtieri 44,4% San Polo d'enza 41,9% Campagnola Emilia 55,1% Guastalla 40,7% Sant'Ilario d'enza 48,5% Campegine 42,5% Ligonchio 25,1% Scandiano 39,5% Canossa 37,7% Luzzara 36,6% Toano 21,8% Carpineti 23,0% Montecchio Emilia 50,3% Vetto 19,3% Casalgrande 37,3% Novellara 41,3% Vezzano sul Crostolo 34,3% Casina 24,8% Poviglio 42,7% Viano 22,5% Castellarano 32,5% Quattro Castella 39,4% Villa Minozzo 29,3% inferiore al 15% obiettivo 1999 obiettivo 2001 obiettivo 2003 dal 15% al 25% dal 25% al 35 superiore al 35% Confronto con gli obiettivi del Decreto Ronchi La situazione al 2002 vede che: Albinea, Campagnola Emilia, Cavriago, Correggio, Gattatico e Montecchio Emilia hanno superato l obiettivo del 50% di RD; Bibbiano, Brescello, Cedelbosco di Sopra, Campegine, Fabbrico, Gualtieri, Guastalla, Novellara, Poviglio, Reggio Emilia, Reggiolo, Rolo, Rubiera, Sant Ilario d Enza e San Polo hanno superato il 40%; Busana, Carpineti, Casina, Castelnovo ne Monti, Collagna, Ligonchio, Toano, Viano, Villa Minozzo sono compresi tra il 20 e il 30 %; Baiso, Ramiseto e Vetto sono tra il 10 e 20%; I restanti 12 comuni hanno raggiunto una percentuale di RD compresa tra il 30 e il 40 %. Nella Figura 3.5 sono rappresentate le variazioni percentuali di RD dei singoli comuni nel 2002 rispetto al

24 Figura 3.5: Variazione percentuale RD anni Villa Minozzo Viano Vezzano sul Crostolo Vetto Rolo Rio Saliceto Reggiolo Toano Scandiano Sant'Ilario d'enza San Polo d'enza San Martino in Rio Emilia RamisetoReggio Quattro Castella Poviglio Novellara Montecchio Emilia Luzzara Ligonchio Guastalla Rubiera Cavriago Castelnovo ne' Monti Bagnolo in Piano Albinea Fabbrico GattaticoGualtieri Correggio Castelnovo di Sotto Castellarano Casina Casalgrande Carpineti Canossa Campegine Campagnola Emilia Cadelbosco di Sopra Busana Brescello Boretto Bibbiano Baiso Collagna colorazione riferita alla % RD % -4% -2% 0% 2% 4% 6% 8% 10% 12% 14% 16% 18% 20% 22% 10% - 20% 20% - 35% 36% - 45% 46% - 50% > 50% Le colorazioni dei comuni sono definite in base alla percentuale raggiunta nel E possibile effettuare le seguenti osservazioni: Nel 2002 sono presenti dei decrementi sulla percentuale di RD, così come si era iniziato ad evidenziare nel 2001; I 5 comuni che già nel 2001 avevano raggiunto quota >50% di RD (colorazione rossa), nel 2002 o sono leggermente calati (ad esempio Albinea e Cavriago, in quanto sono diminuiti i quantitativi di sfalci e potature) o rimasti praticamente allo stesso punto; Montecchio Emilia che era quasi al 45% (R.D. = 44,8%), aumentando la RD di alcune unità percentuali, ha raggiunto il 50%; I comuni che nel 2001 erano compresi tra il 36 e il 45%, quindi a livelli piuttosto elevati, sono avanzati da un minimo di un punto ad un massimo di 6 punti percentuali (Sant Ilario d Enza); La maggioranza dei comuni che nel 2001 erano in una posizione intermedia, tra 20 e 35%, ha avuto variazioni in genere comprese tra il 2 e il 6%; tra questi spiccano Busana, Canossa, Luzzara e San Martino in Rio. Un caso eccezionale è rappresentato da Rubiera che nel 2002 vede un incremento della percentuale di R.D. di oltre 20 punti, grazie soprattutto alla raccolta di carta, legno e plastica effettuata presso alcune grosse ditte in regime di assimilazione e privativa. I comuni della montagna si attestano anche nel 2002 su valori compresi tra il 10 e il 20 %, con miglioramenti compiuti grazie alla sistemazione del servizio svolto dalle isole ecologiche (es. Collagna). 24

25 Box 2. La raccolta differenziata in Italia Si riportano di seguito i quantitativi totali in tonnellate annue e procapite in Kg per abitante, delle raccolte differenziate per aree geografiche in Italia. Nel 2001 al Nord la raccolta differenziata è aumentata del 25,4% rispetto al 2000, nel Centro dell 11,5% e nel Sud soltanto del 3,2%; complessivamente in Italia nel 2001 si è assistito ad un aumento del 15,2% della raccolta differenziata rispetto al Anche le raccolte procapite sono aumentate nel 2001 rispetto al 2000: al Nord si è passati da 130 Kg/abitante nel 2000 a 141 Kg/abitante nel 2001, al Centro si è passati da 63 Kg/abitante a 79 Kg/abitante, mentre nel Sud nel 2001 si sono raggiunti 22 Kg per abitante registrando una variazione di 7 Kg per abitante rispetto al Figura 1: Raccolta differenziata per aree geografiche - Italia Figura 2: Raccolta differenziata procapite per aree geografiche - Italia t/a Kg/ab.anno NORD CENTRO SUD ITALIA 0 NORD CENTRO SUD ITALIA In Figura 3 è rappresentato l andamento delle raccolte differenziate nelle Regioni dell Italia per gli anni 1999 e 2000 (ultimi dati aggiornati disponibili). Le Regioni del Nord quali Lombardia e Veneto hanno superato per l anno 2000 l obiettivo del 25% del Decreto Ronchi, mentre le Regioni del Centro Sud tardano ad allinearsi. Nel 2000 al Centro la percentuale di RD è pari all 11,5% ad eccezione della Toscana con un 21,4%. Alcune Regioni del Sud hanno avviato la raccolta differenziata come la Puglia e la Basilicata che raggiungono valori del 3% e l Abruzzo che ha ormai superato il 6%, altre, invece, come la Campania, la Calabria, la Sicilia e la Sardegna sono ferme ad una percentuale minore del 2%. 25

26 Figura 3: Andamento della raccolta differenziata per Regioni, Obiettivi D.Lgs 22/97 Obiettivo 1999 Obiettivo 2001 Obiettivo 2003 Nella tabella 1 si riportano i quantitativi in tonnellate annue, delle frazioni della raccolta differenziata nelle aree geografiche italiane per l anno 2000, in tabella 2 si riportano i corrispettivi procapite in Kg per abitante. Tabella 1: Raccolta Differenziata (t/anno) aree geografiche Italia, anno 2000 Organico Vetro Plastica Legno Carta Metalli Alluminio Tessili Beni Durevoli NORD CENTRO SUD ITALIA Tabella 2: Raccolta Differenziata (Kg/abitante.anno) aree geografiche Italia, anno 2000 Organico Vetro Plastica Legno Carta Metalli Alluminio Tessili Beni Durevoli NORD 41,7 23,7 5,1 6,4 37,2 5,8 0,5 0,7 1,2 CENTRO 15,6 9,6 2,5 2,7 24,0 4,8 0,3 0,9 1,1 SUD 2,3 2,1 0,8 0,0 4,1 0,5 0,1 0,1 0,5 ITALIA 22,4 13,2 3,0 3,4 22,7 3,7 0,3 0,6 0,9 In Figura 4 sono riportate le percentuali delle diverse tipologie di materiale raccolte in modo differenziato nell anno 2000 nelle 3 aree geografiche italiane. 26

27 Figura 4: Composizione percentuale della Raccolta Differenziata Italia, anno 2000 NORD CENTRO Carta 30,4% Metalli 4,7% Alluminio 0,4% Tessili 0,6% Beni Durevoli 1,0% Organico 34,1% Metalli 7,8% Alluminio 0,5% Tessili 1,5% Beni Durevoli 1,8% Organico 25,3% Legno 5,3% Plastica 4,2% Vetro 19,4% Carta 39,0% Legno 4,5% Plastica 4,0% Vetro 15,6% SUD ITALIA Alluminio 0,6% Metalli 5,1% Tessili 1,2% Beni Durevoli 5,0% Organico 21,8% Carta 32,3% Metalli 5,3% Alluminio 0,4% Tessili 0,8% Beni Durevoli 1,4% Organico 31,9% Carta 38,9% Legno 0,4% Plastica 7,2% Vetro 19,8% Legno 4,9% Plastica 4,3% Vetro 18,7% Le frazioni che contribuiscono maggiormente in termini di peso alla percentuale della R.D sono la carta, l organico (FORSU, giro verde, sfalci e potature di giardini e parchi), e il vetro con una differente distribuzione tra Nord e Centro Sud. Fonte: - ONR, ONR Legambiente: Produzione e raccolta differenziata dei rifiuti urbani in Itali nel Roma, febbraio 2002; - Rapporto Rifiuti, anno 2002 APAT, ONR, Roma ottobre

28 4. ANALISI DELLE SINGOLE FRAZIONI DI R.D. ABITI USATI Gli abiti usati (Codice CER ) vengono raccolti tramite il servizio gestito da Agac e Sabar, con interventi da parte di altre ditte che si convenzionano con i comuni direttamente, oppure altre attività di volontariato che si rapportano direttamente a privati (es. supermercati) per poter posizionare i loro cassonetti; di queste ultime non sempre è possibile avere i dati di raccolta. Nel 2002 la raccolta è diminuita del 5,4% (in parte imputabile alla mancanza di dati sulla raccolta effettuata nel primo semestre dalla ditta Ecoservice che a partire da giugno ha cessato la propria attività, cedendola ad Humana). Rispetto al 2001, risulta più rilevante il contributo derivante dai servizi forniti da Agac e Sabar e superiori i contributi dovuti alle attività di volontariato compresa la Caritas. Figura 4.1: Percentuale delle diverse raccolte di abiti usati Anno 2002 altre ditte 28% Caritas 15% AGAC - SABAR 51% Volontariato 6% Figura 4.2: Percentuale delle diverse raccolte di abiti usati Anno 2001 altre ditte 46% Caritas 9% AGAC - SABAR 43% Volontariato 2% 28

29 Tabella 4.1: Quantitativi di ABITI USATI per comune Comune Abitanti 2002 ABITI USATI totale (kg/anno) Differenza % 2002/2001 Abiti Usati pro capite 2002 (kg/ab.anno) Albinea ,92% 2,25 Bagnolo in Piano ,37% 2,20 Baiso ,55% 0,59 Bibbiano ,81% 0,84 Boretto ,21% 2,53 Brescello ,70% 1,53 Busana Cadelbosco di Sopra ,16% 2,05 Campagnola Emilia ,12% 2,38 Campegine ,17% 1,94 Canossa ,70% 1,37 Carpineti ,91% 1,08 Casalgrande ,58% 2,12 Casina ,72% 1,51 Castellarano ,39% 1,11 Castelnovo di Sotto ,75% 0,76 Castelnovo ne' Monti ,65% 1,72 Cavriago ,06% 2,06 Collagna Correggio ,95% 3,74 Fabbrico ,53% 1,17 Gattatico ,04% 1,50 Gualtieri ,42% 2,73 Guastalla ,89% 1,46 Ligonchio Luzzara ,49% 1,59 Montecchio Emilia ,61% 0,85 Novellara ,57% 3,08 Poviglio ,28% 2,32 Quattro Castella ,75% 1,59 Ramiseto % 0,56 Reggio Emilia ,07% 1,31 Reggiolo ,69% 2,54 Rio Saliceto ,49% 1,57 Rolo ,50% 1,70 Rubiera ,09% 1,43 San Martino in Rio ,80% 1,93 San Polo d'enza ,67% 2,61 Sant'Ilario d'enza ,13% 3,69 Scandiano ,16% 1,47 Toano ,00% 0,81 Vetto ,00% 0,00 Vezzano sul Crostolo ,27% 1,32 Viano ,79% 0,57 Villa Minozzo % 0,05 TOTALE ,39% 1,68 29

30 ALLUMINIO L Alluminio (Codice CER ) viene totalmente raccolto dal servizio gestito da Agac e Sabar tramite le campane in cui va posto sia l alluminio che il vetro. Tabella 4.2: Quantitativi di ALLUMINIO per comune Comune ALLUMINIO totale Abitanti Differenza % ALLUMINIO pro capite (kg/anno) / (kg/ab.anno) Albinea ,37% 0,24 Bagnolo in Piano ,38% 0,10 Baiso ,65% 0,09 Bibbiano ,81% 0,11 Boretto ,05% 0,15 Brescello ,03% 0,14 Busana ,46% 0,12 Cadelbosco di Sopra ,85% 0,12 Campagnola Emilia ,98% 0,26 Campegine ,25% 0,14 Canossa ,73% 0,16 Carpineti ,44% 0,10 Casalgrande ,90% 0,21 Casina ,19% 0,14 Castellarano ,58% 0,35 Castelnovo di Sotto ,21% 0,12 Castelnovo ne' Monti ,51% 0,12 Cavriago ,78% 0,52 Collagna ,11% 0,11 Correggio ,64% 0,18 Fabbrico ,94% 0,19 Gattatico ,39% 0,15 Gualtieri ,81% 0,16 Guastalla ,04% 0,15 Ligonchio ,82% 0,14 Luzzara ,26% 0,14 Montecchio Emilia ,37% 0,12 Novellara ,66% 0,17 Poviglio ,07% 0,18 Quattro Castella ,23% 0,10 Ramiseto ,89% 0,08 Reggio Emilia ,71% 0,10 Reggiolo ,25% 0,14 Rio Saliceto ,81% 0,18 Rolo ,97% 0,16 Rubiera ,60% 0,16 San Martino in Rio ,60% 0,13 San Polo d'enza ,85% 0,12 Sant'Ilario d'enza ,55% 0,13 Scandiano ,80% 0,24 Toano ,60% 0,09 Vetto ,98% 0,09 Vezzano sul Crostolo ,48% 0,12 Viano ,25% 0,16 Villa Minozzo ,54% 0,08 TOTALE ,97% 0,15

31 La raccolta dell Alluminio è complessivamente calata quasi del 26% rispetto all anno precedente essendo state dimesse molte raccolte mirate presso esercizi pubblici CARTA E CARTONE La carta e il cartone (Codice CER ) rappresentano ormai raccolte consolidate rispetto alla gestione dei Rifiuti Urbani. Molteplici sono le opportunità offerte in termini di servizio ai cittadini, fra le quali le più utilizzate sono il cassonetto stradale e l isola ecologica. La quantità di carta raccolta in modo differenziato è aumentata del 25,1% rispetto all anno precedente. Alta percentuale (38%) è rappresentata dalla carta e cartone proveniente dalla Raccolta Differenziata delle aziende (Codice CER ) che utilizzano il servizio pubblico di raccolta. Tali quantità sono conteggiate nella raccolta differenziata dei RU in quanto trattasi, secondo quanto stabilisce il Decreto Ronchi, di Rifiuti Speciali Assimilati agli urbani. Nel 2001 la percentuale degli imballaggi era pari al 30% sul totale della carta raccolta. Considerando che la carta da isole ecologiche è in gran parte conferita dalle imprese si può osservare quanto sia determinante il settore produttivo e commerciale (quindi quello degli imballaggi secondari e terziari in genere) nella formazione di questo dato. Si può in ogni caso affermare che quella del materiale cartaceo sia una raccolta suscettibile di ulteriori incrementi sia da parte dell utenza domestica che da quella produttiva. Figura 4.3: Percentuale delle diverse raccolte di carta e cartone Anno 2002 carta isole ecologiche 20% resto carta 11% carta stradale 31% carta imballaggio aziende 38%

32 Comune Tabella 4.3: Quantitativi di CARTA per comune Abitanti 2002 CARTA kg/anno Differenza % 2002/2001 CARTA pro capite 2002 (kg/ab.anno) Albinea ,03% 40,78 Bagnolo in Piano ,11% 56,67 Baiso ,33% 34,06 Bibbiano ,85% 50,79 Boretto ,43% 40,64 Brescello ,00% 98,24 Busana ,76% 33,43 Cadelbosco di Sopra ,81% 46,98 Campagnola Emilia ,83% 63,46 Campegine ,76% 136,65 Canossa ,09% 75,22 Carpineti ,26% 26,98 Casalgrande ,53% 46,37 Casina ,65% 27,01 Castellarano ,03% 38,29 Castelnovo di Sotto ,40% 54,23 Castelnovo ne' Monti ,74% 47,25 Cavriago ,38% 97,34 Collagna ,49% 31,25 Correggio ,41% 64,01 Fabbrico ,81% 57,04 Gattatico ,58% 57,21 Gualtieri ,41% 81,20 Guastalla ,32% 68,38 Ligonchio ,71% 53,93 Luzzara ,36% 45,79 Montecchio Emilia ,79% 68,57 Novellara ,62% 44,58 Poviglio ,11% 49,76 Quattro Castella ,50% 38,79 Ramiseto ,30% 33,87 Reggio Emilia ,52% 83,42 Reggiolo ,75% 63,88 Rio Saliceto ,35% 46,04 Rolo ,34% 62,57 Rubiera ,97% 256,41 San Martino in Rio ,59% 60,11 San Polo d'enza ,35% 42,47 Sant'Ilario d'enza ,13% 77,43 Scandiano ,42% 64,04 Toano ,75% 35,46 Vetto ,98% 22,21 Vezzano sul Crostolo ,27% 42,64 Viano ,52% 31,32 Villa Minozzo ,31% 26,27 TOTALE ,06% 70,01 32

33 METALLI FERROSI E NON FERROSI I metalli ferrosi e non ferrosi (Codice CER ), comprendenti le scatolette in banda stagnata, sono per la quasi totalità raccolte dal servizio gestito da Agac e Sabar, prevalentemente attraverso le isole ecologiche. Per questo tipo di materiale si registra un dato di produzione pro capite molto variabile da un comune all altro: si va dai 4,6 kg/ab.anno di Rubiera ai 106,7 kg/ab.anno di Villa Minozzo. Il fenomeno ha evidentemente a che vedere con la diversa gestione delle stazioni ecologiche. Figura 4.4: Percentuale raccolte metalli ferrosi e non ferrosi Anno 2002 volontariato 5% AGAC - SABAR 95% 33

34 Tabella 4.4: Quantitativi di METALLI FERROSI E NON FERROSI per comune METALLI FERROSI E Abitanti Differenza % Metalli pro capite 2002 Comune NON FERROSI (kg/anno) /2001 (kg/ab.anno) Albinea ,81% 9,95 Bagnolo in Piano ,49% 6,72 Baiso ,47% 4,75 Bibbiano ,93% 11,07 Boretto ,04% 13,45 Brescello ,95% 16,96 Busana ,02% 18,88 Cadelbosco di Sopra ,52% 10,24 Campagnola Emilia ,80% 36,76 Campegine ,69% 20,97 Canossa ,74% 5,41 Carpineti ,22% 9,05 Casalgrande ,86% 5,94 Casina ,36% 8,06 Castellarano ,51% 6,89 Castelnovo di Sotto ,91% 8,62 Castelnovo ne' Monti ,60% 11,15 Cavriago ,36% 16,34 Collagna ,99% 17,20 Correggio ,74% 11,65 Fabbrico ,63% 8,25 Gattatico ,04% 8,29 Gualtieri ,12% 16,95 Guastalla ,01% 12,73 Ligonchio ,17% 20,88 Luzzara ,95% 12,05 Montecchio Emilia ,91% 8,82 Novellara ,21% 20,23 Poviglio ,72% 20,72 Quattro Castella ,03% 6,75 Ramiseto ,43% 13,82 Reggio Emilia ,05% 7,44 Reggiolo ,30% 17,19 Rio Saliceto ,50% 7,02 Rolo ,36% 7,01 Rubiera ,84% 4,61 San Martino in Rio ,69% 7,42 San Polo d'enza ,63% 8,65 Sant'Ilario d'enza ,27% 6,12 Scandiano ,67% 7,27 Toano ,83% 9,43 Vetto ,42% 10,58 Vezzano sul Crostolo ,48% 11,79 Viano ,24% 6,42 Villa Minozzo ,22% 106,72 TOTALE ,67% 10,59 34

35 LEGNO Il legno (Codice CER ) costituito da cassette, palletts e mobili usati, viene totalmente raccolto attraverso le isole ecologiche gestite da Agac e Sabar. Il dato totale provinciale relativo a questa frazione è particolarmente elevato se paragonato a quello di altre realtà. La disponibilità di spazio nelle stazioni ecologiche e la densità del tessuto produttivo favorisce in alcune zone un alta raccolta di legno (es. bancali). Si registra anche in questo caso una disomogeneità della resa pro capite su base annua nei diversi comuni: dai 7,5 kg/ab.anno di Baiso ai 116,5 kg/ab.anno di Cavriago. In tali quantitativi, negli ultimi 2 anni, vengono conferite le grosse potature di solo legno, idonee al successivo recupero/riciclo nell industria dei derivati del legno stesso. 35

36 Tabella 4.5: Quantitativi di LEGNO per comune Comune Abitanti LEGNO kg/anno Differenza % Legno pro capite /2001 (kg/ab.anno) Albinea ,02% 70,03 Bagnolo in Piano ,23% 23,59 Baiso ,16% 7,05 Bibbiano ,77% 32,25 Boretto ,65% 23,35 Brescello ,87% 32,81 Busana ,83% 23,95 Cadelbosco di Sopra ,42% 54,56 Campagnola Emilia ,23% 30,49 Campegine ,50% 25,97 Canossa ,73% 30,17 Carpineti ,71% 14,99 Casalgrande ,25% 69,94 Casina ,46% 19,05 Castellarano ,08% 29,25 Castelnovo di Sotto ,16% 14,78 Castelnovo ne' Monti ,98% 25,18 Cavriago ,30% 116,49 Collagna ,48% 34,83 Correggio ,92% 77,64 Fabbrico ,28% 79,64 Gattatico ,90% 32,77 Gualtieri ,61% 55,32 Guastalla ,92% 37,90 Ligonchio ,48% 15,28 Luzzara ,68% 48,00 Montecchio Emilia ,52% 72,95 Novellara ,62% 54,11 Poviglio ,49% 84,74 Quattro Castella ,65% 20,47 Ramiseto ,21% 9,58 Reggio Emilia ,56% 65,93 Reggiolo ,95% 53,93 Rio Saliceto ,96% 24,28 Rolo ,81% 31,71 Rubiera ,86% 23,79 San Martino in Rio ,62% 35,35 San Polo d'enza ,28% 36,67 Sant'Ilario d'enza ,69% 72,35 Scandiano ,77% 50,80 Toano ,40% 11,84 Vetto ,59% 9,41 Vezzano sul Crostolo ,72% 29,16 Viano ,02% 19,18 Villa Minozzo ,71% 14,51 TOTALE ,0% 52,00 36

37 La frazione organica è costituita da: FRAZIONE ORGANICA - FORSU (frazione organica da RU domestici), con Codice CER ; - GIRO VERDE (Piccoli sfalci e potature) con Codice CER ; - VERDE DA ISOLE ECOLOGICHE (Sfalci da giardini e parchi) con Codice CER Sul totale raccolto la quota che ovviamente incide maggiormente è costituta dall ultima frazione (verde da isola ecologica) per il 74,14%; il servizio è garantito prevalentemente dalle isole ecologiche presso ogni comune. Il GIRO VERDE che raccoglie porta a porta piccoli sfalci e potature è attivo nei seguenti comuni: Albinea, Bagnolo in Piano, Bibbiano, Cadelbosco Sopra, Casalgrande, Castellarano, Castelnovo Sotto, Cavriago, Correggio, Montecchio, Quattro Castella, Reggio Emilia, Rubiera, San Polo d'enza, S.Ilario d Enza, Scandiano, Vezzano sul Crostolo. Incide sulla raccolta dell organico per l 11,27%. Il cosiddetto FORSU è costituito da: Frazione organica domestica, Frazione organica domestica con raccolta porta a porta Frazione organica non domestica (proveniente da negozi). La percentuale di raccolta è del 14,58% rispetto al totale organico ottenuto da Raccolta Differenziata (+1% rispetto al 2001). Figura 4.5: Percentuale diverse raccolte Frazione Organica Anno 2002 giardini e parchi 74,1% Figura 4.6: Percentuale diverse raccolte Frazione Organica Anno 2001 giardini e parchi 75,3% giro verde 11,3% FORSU 14,6% giro verde 11,5% FORSU 13,3% 37

38 Come si può notare rispetto al 2001 è aumentata dell 1% la percentuale di FORSU, in quanto è stata estesa ad alcuni nuovi comuni la raccolta, la percentuale del giro verde è rimasta costante mentre è leggermente calata quella del verde da giardini e parchi. La frazione organica domestica viene raccolta attraverso i bidoni stradali come riportato in Figura 4.7, ad eccezione di Correggio in cui si effettua la raccolta porta a porta sul 50% della popolazione ( abitanti). In alcuni comuni, tra i quali il comune di Reggio Emilia, la raccolta dell organico copre solo alcune aree del territorio. La raccolta della frazione organica per mezzo di bidoni stradali interessa circa abitanti del comune di Reggio Emilia, abitanti del comune di San Martino in Rio e nel comune di Gattatico la raccolta della frazione organica interessa abitanti e viene effettuata per mezzo di bidoni familiari. Figura 4.7: Comuni in cui avviene la R.D. dell organico domestico Frazione organica domestica stradale e p.a.p Frazione organica domestica stradale Brescello Montecchio San Polo d'enza Bibbiano Poviglio Boretto Gualtieri Reggio Emilia Albinea Luzzara Guastalla Scandiano Reggiolo Fabbrico Rolo Casteln.Sotto Novellara Rio Saliceto Gattatico Cadelb. Sopra Campegine Bagnolo Correggio Sant'Ilario d'enza Cavriago Quattro Castella Campagnola San Martino in Rio Rubiera Abitanti serviti dalla raccolta FORSU mediante bidone stradale : Reggio Emilia = abitanti San Martino in Rio = abitanti Abitanti serviti dalla raccolta FORSU mediante bidone familiare: Gattatico = abitanti Abitanti presso cui viene effettuata la raccolta FORSU porta a porta: Correggio : abitanti Canossa Casina Vezzano Viano Casalgrande Castellarano Vetto Carpineti Baiso Ramiseto Castelnovo Monti Busana Toano Collagna Ligonchio Villa Minozzo 38

39 In generale il materiale organico presente nei RU costituisce circa il 35% in peso. La quantità di FORSU raccolta nei sedici comuni sopraindicati costituisce circa il 10% in media del RU indifferenziato prodotto in quei comuni, con punte relative pari al 16,5% a Correggio dove si effettua una capillare raccolta porta a porta (sul 50% della popolazione), Novellara e Gattatico. La percentuale è comunque aumentata in modo significativo in alcuni altri comuni, rispetto al 2001 (Tabella 4.6). Tabella 4.6: Percentuali FORSU domestico rispetto al RU Indifferenziato Comune Percentuale FORSU Brescello 8,2 10,2 Boretto 8,2 9,6 Campagnola Emilia 8,8 10,1 Correggio 15,8 16,5 Fabbrico 10,6 11,0 Gattatico 14,1 16,0 Gualtieri 8,4 11,0 Guastalla 5,6 7,7 Luzzara 8,0 10,0 Novellara 15,3 16,8 Poviglio 1,4 8,2 Reggio Emilia 2,4 4,3 Reggiolo 9,8 10,5 Rio Saliceto 6,1 6,0 Rolo 6,9 6,3 S. Martino in Rio 2,3 2,6 39

40 Comune Tabella 4.7: Quantitativi di FRAZIONE ORGANICA per comune Abitanti FORSU e Giro Verde (kg/anno) Sfalci giar./parchi (kg/anno) Fraz. ORGANICA tot. (kg/anno) Diff.% Fraz.ORG. Tot /2001 Albinea ,94% Bagnolo in Piano ,67% Baiso ,07% Bibbiano ,78% Boretto * * ,99% Brescello * * ,83% Busana ,25% Cadelbosco di Sopra ,29% Campagnola Emilia * * ,57% Campegine ,23% Canossa ,84% Carpineti ,82% Casalgrande ,53% Casina ,22% Castellarano ,18% Castelnovo di Sotto ,86% Castelnovo ne' Monti ,66% Cavriago ,73% Collagna ,76% Correggio ,25% Fabbrico * * ,14% Gattatico * * ,58% Gualtieri * * ,31% Guastalla * * ,63% Ligonchio ,60% Luzzara * * ,56% Montecchio Emilia ,81% Novellara * * ,33% Poviglio * * ,33% Quattro Castella ,38% Ramiseto Reggio Emilia ,56% Reggiolo * * ,49% Rio Saliceto * * ,75% Rolo * * ,47% Rubiera ,40% San Martino in Rio * * ,67% San Polo d'enza ,58% Sant'Ilario d'enza ,26% Scandiano ,98% Toano ,63% Vetto ,91% Vezzano sul Crostolo ,95% Viano ,47% Villa Minozzo ,33% TOTALE ,7% * = solo FORSU = FORSU + GIRO VERDE Tutti gli altri comuni = solo GIRO VERDE 40

41 Tabella 4.8: Quantitativi di FRAZIONE ORGANICA pro capite per Comune Comune Abitanti 2002 FORSU procapite2002 kg/ab.anno Giro verde 2002 Pro capite kg/ab.anno Sfalci giar./parchi procapite2002 kg/ab.anno Fraz. ORG. Tot pro capite 2002 kg/ab.anno Albinea ,05 162,72 210,76 Bagnolo in Piano ,33 32,79 63,12 Baiso ,83 9,83 Bibbiano ,16 113,15 159,31 Boretto ,71-63,95 107,66 Brescello ,08-84,53 126,61 Busana ,32 73,32 Cadelbosco di Sopra ,50 77,68 106,18 Campagnola Emilia ,71-175,49 208,20 Campegine ,35 80,35 Canossa ,78 80,78 Carpineti ,14 44,14 Casalgrande ,96 65,97 95,93 Casina ,17 38,17 Castellarano ,56 54,57 68,12 Castelnovo di Sotto ,73 75,07 108,80 Castelnovo ne' Monti ,67 27,67 Cavriago ,69 133,50 171,19 Collagna ,71 62,71 Correggio ,48 1,27 161,86 227,61 Fabbrico ,30-111,13 149,43 Gattatico ,12-151,24 196,36 Gualtieri ,31-113,59 163,90 Guastalla ,79-109,42 143,20 Ligonchio ,01 19,01 Luzzara ,96-91,76 140,72 Montecchio Emilia ,97 186,52 223,49 Novellara ,28-53,69 122,97 Poviglio ,73-91,14 126,87 Quattro Castella ,04 84,65 133,69 Ramiseto Reggio Emilia ,43 12,20 87,21 118,83 Reggiolo ,48-112,00 160,48 Rio Saliceto ,77-76,22 96,98 Rolo ,38-106,63 130,02 Rubiera ,41 72,94 83,34 San Martino in Rio ,29-79,00 92,28 San Polo d'enza ,56 121,11 157,67 Sant'Ilario d'enza ,23 132,80 166,03 Scandiano ,29 92,50 111,79 Toano ,59 21,59 Vetto ,67 29,67 Vezzano sul Crostolo ,80 42,67 72,47 Viano ,43 24,43 Villa Minozzo ,58 4,58 TOTALE ,72 13,70 90,09 121,50 41

42 PLASTICA La Raccolta Differenziata della plastica è composta da: Bottiglie da cassonetto (Codice CER ) Polietilene, Polipropilene, Polistirolo (Codice CER ). Il servizio è quasi completamente gestito da Agac e Sabar, attraverso i cassonetti bianchi stradali e il materiale che proviene prevalentemente dalle aziende presso le isole ecologiche; esiste una piccola percentuale di raccolte svolte da associazioni di volontariato. Nelle figure 4.8 e 4.9 sono riportate le percentuali delle diverse raccolte nel 2002 e Figura 4.8: Percentuale delle diverse raccolte di plastica Anno 2002 volontariato 0,4% cassonetto 48,2% isola ecologica 51,4% Figura 4.9: Percentuale delle diverse raccolte di plastica Anno 2001 volontariato 0,5% cassonetto 64,1% isola ecologica 35,3% Come si può notare è fortemente diminuita la quantità in percentuale di plastica raccolta da cassonetto, mentre è aumentata corrispondentemente la quantità conferita alle isole ecologiche. 42

43 Tabella 4.9: Quantitativi di PLASTICA per comune PLASTICA kg/anno Abitanti Differenza % Plastica pro capite Comune / (kg/ab.anno) Albinea ,18% 8,02 Bagnolo in Piano ,53% 13,98 Baiso ,80% 4,88 Bibbiano ,82% 7,74 Boretto ,75% 7,52 Brescello ,63% 7,32 Busana ,01% 3,74 Cadelbosco di Sopra ,17% 12,09 Campagnola Emilia ,79% 17,65 Campegine ,04% 27,41 Canossa ,59% 12,25 Carpineti ,43% 7,11 Casalgrande ,85% 12,10 Casina ,19% 4,09 Castellarano ,48% 9,53 Castelnovo di Sotto ,56% 8,21 Castelnovo ne' Monti ,36% 7,26 Cavriago ,22% 16,01 Collagna ,25% 5,10 Correggio ,68% 12,13 Fabbrico ,26% 11,89 Gattatico ,86% 13,13 Gualtieri ,35% 14,00 Guastalla ,79% 7,67 Ligonchio ,33% 5,20 Luzzara ,02% 5,17 Montecchio Emilia ,28% 14,80 Novellara ,28% 10,17 Poviglio ,12% 5,49 Quattro Castella ,70% 7,44 Ramiseto ,28% 3,82 Reggio Emilia ,89% 9,34 Reggiolo ,24% 6,68 Rio Saliceto ,37% 9,90 Rolo ,49% 14,29 Rubiera ,46% 34,52 San Martino in Rio ,71% 11,22 San Polo d'enza ,31% 10,50 Sant'Ilario d'enza ,33% 12,39 Scandiano ,61% 8,89 Toano ,83% 4,79 Vetto ,09% 2,72 Vezzano sul Crostolo ,59% 4,87 Viano ,93% 6,61 Villa Minozzo ,53% 1,34 TOTALE ,79% 10,37 43

44 VETRO Il vetro (Codice CER ) viene raccolto con le campane stradali e isole ecologiche attraverso il servizio unicamente fornito da Agac e Sabar. Tabella 4.10: Quantitativi di VETRO per comune Abitanti VETRO kg/anno Differenza % Vetro pro capite Comune / (kg/ab.anno) Albinea ,99% 28,29 Bagnolo in Piano ,08% 29,34 Baiso ,54% 21,31 Bibbiano ,35% 26,02 Boretto ,84% 27,68 Brescello ,75% 27,44 Busana ,40% 29,70 Cadelbosco di Sopra ,66% 27,33 Campagnola Emilia ,38% 35,79 Campegine ,37% 33,94 Canossa ,39% 37,34 Carpineti ,43% 24,27 Casalgrande ,97% 23,24 Casina ,50% 33,39 Castellarano ,59% 25,15 Castelnovo di Sotto ,89% 27,99 Castelnovo ne Monti ,23% 23,02 Cavriago ,95% 35,14 Collagna ,08% 25,41 Correggio ,96% 33,17 Fabbrico ,54% 34,44 Gattatico ,53% 34,33 Gualtieri ,36% 30,81 Guastalla ,29% 28,53 Ligonchio ,84% 35,41 Luzzara ,71% 26,71 Montecchio Emilia ,12% 29,27 Novellara ,25% 32,36 Poviglio ,63% 34,91 Quattro Castella ,92% 24,36 Ramiseto ,29% 20,33 Reggio Emilia ,09% 23,63 Reggiolo ,11% 26,46 Rio Saliceto ,24% 32,15 Rolo ,35% 29,16 Rubiera ,48% 27,76 San Martino in Rio ,01% 24,54 San Polo d Enza ,72% 27,83 Sant Ilario d Enza ,39% 31,44 Scandiano ,27% 28,11 Toano ,56% 22,38 Vetto ,24% 21,99 Vezzano sul Crostolo ,34% 28,06 Viano ,64% 28,60 Villa Minozzo ,40% 19,17 TOTALE ,88% 27,00 44

45 BENI DUREVOLI DISMESSI (BDD) In base all art. 44 del D.Lgs. n. 22/97 sono compresi in tale definizione: Frigoriferi, congelatori e surgelatori Condizionatori d aria Televisori Personal Computer Lavatrici e Lavastoviglie. La direttiva europea integra tali categorie con le APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE quali: Grandi e piccoli elettrodomestici Apparecchiature informatiche e di telecomunicazioni Apparecchiature di illuminazione Strumenti elettrotecnici ed elettronici Giocattoli, apparecchiature sportive e del tempo libero Dispositivi medicali Strumenti di monitoraggio e controllo Distributori automatici e loro parti e componenti In generale nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche sono presenti diverse sostanze pericolose come: clorofluorocarburi e idroclorofluorocarburi (CFC/HCFC), Piombo, Cadmio, Mercurio, Cromo e Policlorobifenili. In Provincia di Reggio Emilia vengono raccolti in modo differenziato e avviati al recupero presso piattaforma autorizzata (tramite Cispel-Federambiente) i FRIGORIFERI, ed apparecchiature informatiche e di telecomunicazioni (pc, monitor, ecc ). Nel 2002 i conferimenti sono aumentati di circa il 12%. 45

46 Tabella 4.11: Quantitativi di BDD per comune Comune Abitanti BDD (kg/anno) Diff.% BDD pro capite / (kg/ab.anno) Albinea ,53% 1,25 Bagnolo in Piano ,41% 1,50 Baiso ,09% 0,92 Bibbiano ,73% 2,16 Boretto ,11% 1,09 Brescello ,96% 1,50 Busana ,33% 2,05 Cadelbosco di Sopra ,28% 1,74 Campagnola Emilia ,35% 1,76 Campegine ,08% 1,59 Canossa ,06% 1,67 Carpineti ,08% 1,31 Casalgrande ,49% 1,14 Casina ,57% 1,48 Castellarano ,05% 1,16 Castelnovo di Sotto ,17% 1,02 Castelnovo ne' Monti ,07% 1,40 Cavriago ,71% 2,57 Collagna ,03% 2,36 Correggio ,65% 2,94 Fabbrico ,29% 1,48 Gattatico ,93% 1,25 Gualtieri ,60% 1,14 Guastalla ,76% 1,34 Ligonchio ,63% 1,86 Luzzara ,78% 1,74 Montecchio Emilia ,52% 1,42 Novellara ,91% 1,75 Poviglio ,93% 1,31 Quattro Castella ,81% 0,94 Ramiseto ,00% 2,20 Reggio Emilia ,29% 1,06 Reggiolo ,95% 1,43 Rio Saliceto ,48% 0,78 Rolo ,04% 1,85 Rubiera ,74% 0,79 San Martino in Rio ,74% 1,09 San Polo d'enza ,63% 1,25 Sant'Ilario d'enza ,11% 1,68 Scandiano ,81% 2,00 Toano ,26% 1,95 Vetto ,34% 2,90 Vezzano sul Crostolo ,27% 1,56 Viano ,73% 1,37 Villa Minozzo ,70% 2,27 TOTALE ,22% 1,42 46

47 Box 3. Composizione dei RU totali (municipal waste) in Europa Tabella 1: Quantità e composizione dei RU totali (Municipal waste) negli Stati Europei (composizione in %) Austria Belgio Danimarca Finlandia Francia Germania Greacia Irlanda Italia Lussemburgo Olanda Portogallo Spagna Svezia Regno Unito Rep.Ceca Cipro Estonia Ungheria Polonia Slovenia anno / Tot. RU (tonnellate*10 6 ) 4,85 4,69 2,93 2,51 44,4 49,1 3,9 2,06 26,9 0,3 8,22 3,8 17,2 3,81 31,5 3,24 0,37 0,56 4,3 11,8 1,02 Tot. RU (OECD) ,1 4,85 2,95 2,1 28,8 40 3,9 2,03 26,6 0,19 8,72 3,8 15,3 3,2 28 3,2 5 12,2 Rifiuti di origine organica 29,2 34, , ,6 43, , , ,5 31,7 32,3 sfalci giardini 13, scarti alimentari 21,6 28,5 24 carta e cartone 24 18,9 36, ,5 22,8 19,2 34, , ,1 25 8,1 16,8 18,6 14,9 carta 17 cartone 8 legno 1,4 1,9 1 1,3 tessili 2,8 2,6 0,8 2 2,1 5,1 2, ,8 1 3,3 3,9 pannolini 2,8 2 4 plastica 8,2 6,8 4,5 5,4 4,5 11,4 10,3 7,9 5, ,6 7 8, ,2 3,7 9,7 vetro 9,4 5,1 2,3 9,2 4,5 4,8 7,2 6, ,9 2,6 8,7 3 7,4 3,8 7,5 5,3 metalli 7,2 3,7 3,2 3,2 4,5 2,6 3 2,7 2,6 2 4,1 3,5 3,4 4 4,3 3,6 3,5 6,6 metalli ferrosi 1,7 2,1 3,4 2,9 metalli non ferrosi 0,9 0,5 0,7 0,5 altro 17, ,4 37,3 31,5 15,5 19,2 15,9 12,9 4,2 16 6,6 6,6 12, ,2 29, ,4 Fonte : Economic Analysis of Options for Managing Biodegradable Municipal Waste Final Report Encomia Research & Consulting, Scuola Agraria del Parco di Monza, HDRA Consultants, ZREU and LDK ECO on behalf, of ECOTEC Research & Consulting. Come si evince dalla Tabella nei vari paesi i rifiuti di origine organica sono presenti nel RU complessivo dal 35% al 45% ad eccezione della Germania, Austria, Belgio e Francia e Irlanda. Nel dato medio italiano è stato effettuato un approfondimento relativamente alla percentuale di rifiuto organico proveniente dagli scarti alimentari pari al 28,5% e quello derivante da sfalci di giardini e parchi pari al 5%.

48 5. MODALITA OPERATIVE PER LA RACCOLTA DEI RU Si riportano di seguito le modalità operative/gestionali dei RU messe in campo dai diversi. Il servizio è effettuato per 37 Comuni da AGAC s.p.a, e per i restanti 8 comuni da S.a.B.a.R s.p.a. La raccolta dei RU Indifferenziati avviene attraverso un totale di oltre cassonetti stradali di dimensioni di 1.700, 2.400, litri, variabili secondo le caratteristiche delle zone di raccolta. Le Raccolte Differenziate avvengono attraverso contenitori stradali distribuiti in stazioni attrezzate (di base) in modo diversificato sul territorio provinciale in base alla popolazione residente, e tramite isole ecologiche distribuite sui 45 comuni della provincia. La distribuzione attuale (2002) dei contenitori stradali per la Raccolta Differenziata è la seguente: Tipologia RD Tabella 5.1: distribuzione contenitori stradali per RD Abitanti serviti N contenitori Distribuzione media (contenitore x n abitanti residenti) VETRO campana x 208 abitanti residenti CARTA E CARTONE contenitore x 67 abitanti residenti PLASTICA campana x 344 abitanti residenti La Raccolta Differenziata della FRAZIONE ORGANICA di origine domestica interessa invece abitanti residenti sul totale provinciale, pari al 36%. Essa avviene attraverso l utilizzo di cassonetti stradali da 240 litri nei seguenti Comuni: Boretto, Brescello, Campagnola Emilia, Fabbrico, Gattatico (1.000 abitanti serviti), Gualtieri, Guastalla, Luzzara, Novellara, Poviglio, Reggio Emilia, Reggiolo, Rio Saliceto, Rolo, San Martino in Rio (2.000 abitanti serviti). La raccolta porta a porta viene effettuata presso il Comune di Correggio ( abitanti serviti con 1 bidone per famiglia o condominiale da 120 o 240 litri). Nella Tabella seguente sono riportati i comuni della Provincia di Reggio Emilia passati dal sistema di pagamento della tassa sui rifiuti solidi urbani (TARSU) al sistema di tassa/tariffa secondo quanto previsto dal D.Lgs. 22/97. Tabella 5.2: Comuni con sistema tassa/tariffa Comune Anno transizione da tassa a tassa/tariffa Bagnolo, Casalgrande, Castelnovo ne Monti, Castelnovo Sotto Fabbrico, Reggio Emilia, Rubiera, Scandiano 2000 Cadelbosco Sopra, Cavriago 2001 Albinea 2002 Castellarano, Montecchio, Quattro Castella, Sant Ilario d Enza,San Polo d Enza 2003 Numero totale comuni a tassa/tariffa = 11 comuni, Gennaio 2003 = 16 comuni

49 Di seguito si riportano le specifiche del sistema di gestione delle diverse frazioni raccolte in modo differenziato, secondo le modalità descritte nella Tabella 5.3, secondo quanto definito dalla L.R. 27/94. Tabella 5.3: Modalità operative di Raccolta Differenziata secondo quanto definito dalla L.R. 27/94. SIGLA A B C D E MODALITA' DI RACCOLTA porta a porta contenitore stradale mezzo mobile attrezzato stazione ecologica di base ( batteria di contenitori stradali) isola ecologica 49

50 COMUNE Albinea Bagnolo in Piano Baiso Bibbiano Boretto Brescello Busana Cadelbosco di Sopra Campagnola Emilia Campegine Canossa Carpineti Casalgrande Casina Castellarano ALLUMINIO CARTA E CARTONE PLASTICA VETRO FRAZIONE ORGANICA UMIDA RIFIUTI DI GIARDINI E PARCHI Metodologia di raccolta B E D A B E D B E D B E D A E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana N contenitori Metodologia di raccolta B E D A B E D B E D B E D A B E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana N contenitori Metodologia di raccolta B E D B E D B E D B E D G Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana N contenitori Metodologia di raccolta B E D A B E B E D B E D A B E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana N contenitori Metodologia di raccolta B E D B E D B E D B E D B D B E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana cassonetto N contenitori Metodologia di raccolta B E D B E D B E D B E D B D B E D Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana cassonetto N contenitori Metodologia di raccolta B E D B E D B E D B E D E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana N contenitori Metodologia di raccolta B E D A B E D B E D B E D A E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana N contenitori Metodologia di raccolta B E D A B E D B E D B E D B E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana cassonetto N contenitori Metodologia di raccolta B E D A B E D B E D B E D E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana N contenitori Metodologia di raccolta B E D A B E D B E D B E D E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana N contenitori Metodologia di raccolta B E D B E D B E D B E D E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana N contenitori Metodologia di raccolta B E D A B E D B E D B E D A B E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana N contenitori Metodologia di raccolta B E D B E D B E D B E D E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana N contenitori Metodologia di raccolta B E D A B E D B E D B E D A E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana N contenitori

51 COMUNE Castelnovo di Sotto Castelnovo ne' Monti Cavriago Collagna Correggio Fabbrico Gattatico Gualtieri Guastalla Ligonchio Luzzara Montecchio Emilia Novellara Poviglio Quattro Castella ALLUMINIO CARTA E CARTONE 51 PLASTICA VETRO FRAZIONE ORGANICA UMIDA RIFIUTI DI GIARDINI E PARCHI Metodologia di raccolta B E D A B E D B E D B E D A B E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana N contenitori Metodologia di raccolta B E D B E D B E D A B E D E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana N contenitori Metodologia di raccolta B E D A B E D B E D B E D A E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana N contenitori Metodologia di raccolta B E D B E D B E D B E D E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana N contenitori Metodologia di raccolta B E D A B E D B E D B E D A B A E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana cassonetto N contenitori Metodologia di raccolta B E D A E D B E D B E D B E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana cassonetto N contenitori Metodologia di raccolta B E D A B E D B E D B E D A* B E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana cassonetto N contenitori Metodologia di raccolta B E D B E D B E D B E D B B E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana cassonetto N contenitori Metodologia di raccolta B E D B E D B E D B E D B B E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana cassonetto N contenitori Metodologia di raccolta B E D B E D B E D B E D E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana N contenitori Metodologia di raccolta B E D B E D B E D B E D B B E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana cassonetto N contenitori Metodologia di raccolta B E D B E D B E D A B E D A E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana N contenitori Metodologia di raccolta B E D B E D B E D B E D B B E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana cassonetto N contenitori Metodologia di raccolta B E D B E D B E D B E D B B E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana cassonetto N contenitori Metodologia di raccolta B E D B E D B E D B E D A E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana N contenitori Metodologia di raccolta B E D B E D B E D B E D Ramiseto Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana N contenitori * La Raccolta della frazione organica umida interessa abitanti e viene effettuata mediante la distribuzione di bidoni famigliari

52 COMUNE Reggio Emilia Reggiolo Rio Saliceto Rolo Rubiera San Martino in Rio San Polo d'enza Sant'Ilario d'enza Scandiano Toano Vetto Vezzano sul Crostolo Viano Villa Minozzo ALLUMINIO CARTA E CARTONE PLASTICA VETRO FRAZIONE ORGANICA UMIDA RIFIUTI DI GIARDINI E PARCHI Metodologia di raccolta B E D A B E D B E D A B E D B A E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana cassonetto N contenitori Metodologia di raccolta B E D B E D B E D B E D B E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana cassonetto N contenitori Metodologia di raccolta B E D B E D B E D B E D B E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana cassonetto N contenitori Metodologia di raccolta BE D B E D B E D BE D B E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana cassonetto N contenitori Metodologia di raccolta B E D B E B E D B E D A E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana N contenitori Metodologia di raccolta B E D B E D B E D B E D B E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana cassonetto N contenitori Metodologia di raccolta B E D A B E D B E D B E D A E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana N contenitori Metodologia di raccolta B E D B E D B E D B E D A E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana N contenitori Metodologia di raccolta B E D B E D B E D B E D A E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana N contenitori Metodologia di raccolta B E D B E D B E D B E D E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana N contenitori Metodologia di raccolta B E D B E D B E D B E D E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana N contenitori Metodologia di raccolta B E D B E D B E D B E D A E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana N contenitori Metodologia di raccolta B E D B E D B E D B E D E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana N contenitori Metodologia di raccolta B E D B E D B E D B E D E Tipo contenitore campana cassonetto cassonetto campana N contenitori

53 Box 4. Modalità di gestione di servizi ambientali in Italia Il settore risulta suddiviso in Italia fra più di soggetti che operano secondo 3 modalità differenti: - Gestione in economia: nelle realtà territoriali di piccole dimensioni e nelle regioni meridionali con il coinvolgimento diretto del Comune nelle attività di raccolta e smaltimento; - Aziende private: che operano generalmente per conto di comuni di medie dimensioni, in particolare nelle aree centro settentrionale, - Aziende pubbliche: aziende municipalizzate speciali, consorzi, s.p.a. e miste, in particolare in aree con densità abitative rilevanti nelle regioni del Nord e del Centro. Forme di gestione Tabella 1: Modalità di gestione dei servizi ambientali per i RU, anno 1999 Gestori (n. tot) Comuni serviti (n. tot) Abitanti serviti (migliaia di abitanti) Dimensione media comuni (n. abitanti) Rifiuti gestiti (migliaia di tonnellate/anno) In economia Aziende Private Aziende Totale Da un indagine condotta da FISE ASSOAMBIENTE nel 1999, su un campione composto da amministrazioni, è emerso che i comuni con gestione in economia dei servizi di raccolta e trasporto ammontano a livello nazionale a circa il 24%, con valori limite dell 8% nel Nord Italia e del 43% nel Sud. La gestione tramite aziende pubbliche è maggiormente diffusa nel Nord Est (58% dei comuni), mentre il 46% delle amministrazioni ha dichiarato di appaltare il servizio a soggetti privati, soprattutto nel Nord Ovest (59% dei comuni). Risulta poco diffusa la gestione tramite società a capitale misto che servono circa il 2,6% del campione. 53

54 Figura 1: Ubicazione geografica e scelte gestionali, anno 1999 NORD OVEST NORD EST 8,5% 30,7% 31,7% 8,2% 58,9% 1,9% 1,7% 58,4% CENTRO SUD E ISOLE 35,1% 31,9% 47,8% 43,4% 6,0% 27,0% 2,2% 6,6% ITALIA 45,9% 24,3% Gestione in Economia Società Miste 2,6% 27,3% Aziende Pubbliche Imprese Private Fonte: Rapporto Rifiuti APAT, ONR, Roma - giugno

55 6. IL RICICLO I materiali raccolti in modo differenziato vengono conferiti alle seguenti Ditte autorizzate al trattamento secondo il D.L.22/97: MATERIALE DITTA COMUNE CONFERIMANTO AL CONAI ABITI USATI BARACCHI ALBINEA (RE) CARITAS REGGIANA REGGIO EMILIA HUMANA GRANAROLO 8BO) LMPT BUSSETO (PR) ALLUMINIO EMILIANA ROTTAMI SRL S. CESARIO (MO) F.LLI REGGIANI SNC SCANDIANO (RE) FURLOTTI LUIGI TORRILE (PR) LA VETRI SRL VILLA POMA (MN) BATTERIE MOROTTI SPA SASSUOLO (MO) COBAT CARTA & CARTONE BALZANELLI VALDINO BELFORTE (MN) BERTANI MEDORO REGGIO EMILIA C.B.R.C. SRL BOLOGNA CORE Srl MODENA DIMER CARTA SNC MODENA EMIL ECO SNC CASTELNOVO DI SOTTO (RE) F.LLI FANTON SNC MODENA GHIRARDI Srl PARMA ITALMACERO SAS MODENA LONGO FRATELLI SRL RIO SALICETO (RE) MORI ALBA POVIGLIO (RE) COMIECO NUOVA REGGIO MACERI CAVRIAGO (RE) PANINI MODENA MODENA PERRONE PIERO BIBBIANO (RE) REPLAST CARTA SRL RUBIERA (RE) RIVI SNC ALBINEA (RE) SERVIZI E RECUPERI SNC BIBBIANO (RE) FERRO AMICI DEL SIDAMO REGGIO EMILIA ARLETTI CLAUDIO SOLIERA (MO) BALASINI ROTTAMI LUZZARA (RE) BINI METALLI MODENA BONINI VILIAM POVIGLIO (RE) CARBOGNANI CESARE SRL QUATTRO CASTELLA (RE) ECOSERVIZI CASINA (RE) EMILIANA ROTTAMI SRL MODENA EMILIANA ROTTAMI SRL S. CESARIO (MO) F.LLI FERRARI CAMPAGNOLA (RE) F.LLI REGGIANI SNC SCANDIANO (RE) FURLOTTI LUIGI TORRILE (PR) LA VETRI SRL VILLA POMA (MN) MATTIOLI SRL SASSUOLO (MO) MOROTTI SPA SASSUOLO (MO) REDEGHIERI F.LLI SRL SANT'ILARIO D'ENZA (RE) SARTI GIANCARLO CASTELNOVO DI SOTTO (RE) 55

56 MATERIALE DITTA COMUNE CONFERIMANTO AL CONAI FORSU CONSORZIO AMIAG CARPI (MO) FRIGORIFERI CENTRO STOCCAGGIO REFLUI REGGIO EMILIA TRED CARPI S.R.L. FOSSOLI DI CARPI (MO) GIRO VERDE CENTRALE COMPOSTAGGIO MANCASALE - REGGIO EMILIA CONSORZIO AMIAG CARPI (MO) LEGNO SIA SRL VIADANA (MN) SILLA SRL SUSTINENTE (MN) SILLA SRL VIADANA (MN) RILEGNO IANNICIELLO ALDO MODENA SANDEI DOMENICO VIGNOLA (MO) SERVIZI AMBIENTALI SANT ILARIO D ENZA (RE) SICEM SAGA CANOSSA (RE) OLIO MOTORE RIMONDI PAOLO BOLOGNA COBAT OLIO VEGETALE SEITRE OIL S.R.L. REGGIO EMILIA PLASTICA (BOTTIGLIE) REPLAST SRL RUBIERA (RE) COREPLA POLIETILENE ALFA SERVIZI S.R.L. FINALE EMILIA (MO) ECO.GE.RI SRL FINALE EMILIA (MO) MORA SILVANA PARMA PERRONE PIERO BIBBIANO (RE) SERVIZI E RESUPERI SNC BIBBIANO (RE) RIMAPLAST MAGNACAVALLO (MN) POLIECO POLIPROPILENE MORA SILVANA PARMA PANINI SRL MODENA POLISTIROLO ERREGI DUE SNC MOZZECANE (VR) NUOVA ADLER BOLOGNA POTATURE CENTRALE COMPOSTAGGIO REGGIO EMILIA CENTRO COMPOSTAGGIO ISOLA ECOLGICA - CAVRIAGO CONSORZIO AIMAG CARPI (MO) ICSTA REGGIANI S.R.L. MIRANDOLA (MO) SERVIZI AMBIENTALI SRL SANT'ILARIO D'ENZA (RE) VETRO EMILIANA ROTTAMI SRL S. CESARIO (MO) FURLOTTI LUIGI TORRILE (PR) COREVE LA VETRI SRL VILLA POMA (MN) COREVE Dall attività di recupero del materiale raccolto in modo differenziato, si produce una certa percentuale di materiale di SCARTO dovuto alla presenza di impurezze e/o materiali incongrui nella fase di raccolta. A questo proposito è necessario sottolineare quanto segue: da letteratura si considera per la frazione organica uno scarto pari al 10 15%; per le altre filiere uno scarto pari al 5-10%; il materiale di scarto torna in discarica o all inceneritore generalmente come Rifiuto Speciale Assimilabile all Urbano, ma non necessariamente nelle discariche o inceneritore della nostra provincia in quanto dipende da dove sono localizzate le ditte di trattamento. 56

57 Il totale dei rifiuti urbani prodotti a Reggio Emilia nel 2002 è stato così destinato (Figura 6.1): il 24,2% è stato avviato al riciclo; il 16,9% è stato avviato al compostaggio; il 2,7% è stato smaltito tramite incenerimento; il 56,3% è stato smaltito in impianti di discarica. Rispetto alla situazione nazionale (Figura 6.2) i conferimenti della provincia evidenziano una maggiore quota di rifiuto destinato al riciclo e compostaggio e una minore quantità conferita presso le discariche e l incenerimento. Figura 6.1: Destinazione RU in Provincia di Reggio Emilia Anno ,7% 24,2% 56,3% 16,9% riciclo compostaggio discarica incenerimento Figura 6.2: Destinazione dei RU in Italia (anno 2000) (Fonte: ANPA-ONR;Rapporto Rifiuti 2002) 8,5% 19,1% 72,4% discarica incenerimento riciclo / compostaggio 57

58 Box 5 Il compostaggio in Italia Figura 1: Compostaggio dei rifiuti urbani da raccolta differenziata anni 1999, 2000 (Fonte: Rapporto Rifiuti, anno 2002 APAT, ONR, Roma ottobre 2002). Il Compostaggio Domestico: le quantità in gioco Va soprattutto sottolineato l importante contributo quantitativo che il compostaggio domestico è in grado di assicurare alla gestione complessiva del problema-rifiuti. E stato infatti valutato che: - la produzione media di avanzo di cibo di ogni persona si aggira attorno ai 300 g/ab.die (ossia circa 100 kg/ab.anno), - la produzione di sfalcio d erba nei giardini si aggira, in condizioni normali di coltivazione (con interventi di taglio a 15 gg. Nella bella stagione, annaffiature e concimazioni mediamente intensive) tra i 3 ed i 5 kg/mq. - statisticamente si rileva una produzione di foglie secche, tosature di siepe e potature di alberi ed arbusti equivalente allo sfalcio d erba In base a tali dati, una famiglia di 3 persone con un giardino di media estensione (200 mq) composterebbe in un anno circa 300 kg di scarto di cucina e 1500 kg di scarto di giardino, con una produzione di circa kg di terriccio impiegabile nel giardino, nell orto, nei vasi fioriti. Rif.to: Favoino, E.: Raccolta, trattamento e riutilizzo degli scarti organici in : I rifiuti nel XXI secolo, Ed. Ambiente, Milano

59 7. LE RACCOLTE SELETTIVE In Provincia di Reggio Emilia sono attive raccolte selettive di materiali che, se dispersi in modo incongruo, potrebbero creare problemi ambientali. Tramite isole ecologiche e/o altri punti di raccolta (es. farmacie), si raccolgono separatamente i seguenti rifiuti: pile farmaci scaduti contenitori di fitofarmaci pneumatici contenitori di sostanze classificate Tossiche e/o Infiammabili (T e/o F) altro Tali materiali sono poi smaltiti tramite incenerimento o presso idonee discariche, pertanto i quantitativi raccolti sono sommati alla quantità di rifiuto indifferenziato, seguendone la stessa destinazione. In Tabella 7.1 sono riportati gli andamenti delle raccolte nel corso degli anni : Anno Tabella 7.1: Raccolte selettive Anno Totale t/anno Tabella 7.2: Andamento negli anni delle diverse frazioni Farmaci scaduti t/anno Contenitori fitofarmaci t/anno Pile t/anno T e/o F t/anno Cimiteriali t/anno Dalla Tabella 7.2 si evidenzia come sia ormai costante nel tempo, in termini quantitativi, la raccolta delle principali frazioni, fatta eccezione per i T e/o F che nel 2002 sono aumentati in maniera rilevante rispetto al trend degli anni precedenti. 59

60 8. LE ISOLE ECOLOGICHE La presenza di isole ecologiche in tutti i comuni della Provincia ha permesso di incentivare notevolmente nel corso dell ultimo quinquennio la raccolta differenziata. Al 2002 le isole ecologiche sono così diffuse sul territorio provinciale: Figura 8.1: Isole ecologiche in Provincia Nella seguente Tabella 8.1 si riportano i quantitativi di materiale raccolto in modo differenziato presso le isole ecologiche: carta, materiali ferrosi e non ferrosi, legno, sfalci e potature derivanti da giardini e parchi, polietilene, polistirolo e polipropilene. Si evidenzia che la quantità raccolta presso le isole ecologiche incide in modo consistente sulla Raccolta Differenziata totale di quasi tutti i comuni: si passa da un incidenza del 26% a oltre il 72%. Per i comuni della zona montana la quantità di carta non è registrata in modo separato tra raccolte stradali e isole ecologiche. Rispetto alla situazione provinciale le isole ecologiche contribuiscono per il 57,4% alla Raccolta Differenziata. Bisogna sottolineare che parte di questi Rifiuti sono Speciali Assimilati agli urbani, conferiti prevalentemente da artigiani, ed entrano nel circuito degli urbani in quanto smaltiti in regime di privativa dai comuni, come prevede il D.Lgs.22/97. Si tratta in particolare di cartoni da imballaggi, palletts di legno, cassette, teli di polietilene e polipropilene, polistirolo, sfalci e grosse potature di giardini e parchi, metalli ferrosi. 60

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