Modernizzare il paese. Si

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2 W 20 Cronache LA STAMPA MERCOLEDÌ 2 FEBBRAIO 2011 Certificati medici on line il sistema dell Inps va in tilt Da ieri è diventato obbligatorio l invio telematico Ma i camici bianchi: il server è rimasto bloccato il caso RAFFAELLO MASCI ROMA Modernizzare il paese. Si fa presto a dirlo. Prendiamo il caso dei certificati medici da spedire all Inps non più su cartaceo ma per vie telematiche: questa possibilità è in vigore da dieci mesi ed è stata già ampiamente applicata dai due terzi dei medici di famiglia. Da ieri, però, ciò che era facoltativo entra a regime: i certificati si spediscono solo per vie informatiche, pena una sanzione. E qui nascono i problemi. I medici, anche quelli che fino ad ora non avevano sempre inviato i certificati on line, hanno dovuto cambiare sistema ma il server del ministero dell Inps, gestito dalla Sogei, che doveva raccogliere la massa dei circa 70 mila documenti al giorno, ha fatto cilecca proprio ieri mattina. La preoccupazione dei medici è diventato subito panico: il disservizio non era una cosa da nulla, perché aveva come conseguenza l applicazione di sanzioni che, se reiterate, portano al licenziamento. I sindacati, a quel punto, si sono attivati. La Fimmg (il maggior sindacato dei medici di medicina generale) ha subito alzato le mani e, per evitare contraccolpi sulla categoria, ha inviato un telegramma a tutti i prefetti: «Le segnalo - scrive il segretario Giacomo Milillo - il mancato funzionamento del Server Centrale Inps a cui i medici di medicina generale e tutti gli altri medici del Ssn devono inviare i certificati di malattia on line. A causa di tale disservizio certificati verranno rilasciati ai lavoratori in formato cartaceo e nulla potrà essere addebitato ai medici certificatori». Cioè: se le strutture non funzionano non prendetevela con noi. La Sogei ha ammesso l esistenza del disguido: «Si rende noto - dice una nota della Società - che a partire dalle ore 18,06 del 31 gennaio 2011 il sistema di accoglienza centrale (Sac) dei certificati di malattia ha subito dei rallentamenti a causa di problemi di ordine tecnico. L unità di crisi, immediatamente costituita da Sogei, ha prontamente avviato l analisi delle cause che hanno determinato il disservizio ripristinando la piena funzionalità della piattaforma alle ore 10,28 del 1 febbraio 2011». Traduzione: all inizio abbiamo avuto dei problemi, ma adesso tutto funziona e, quindi, nessuno ci tiri in ballo su questo. IL PROBLEMA TECNICO Il disservizio è durato dalle 18 del 31 gennaio alle 10,30 di ieri LE CONSEGUENZE Previsti richiami che, se reiterati, potrebbero portare al licenziamento Botta e risposta Dovremo rilasciare documenti cartacei e nulla potrà esserci addebitato Giacomo Milillo segretario Fimmg (medici generali) Nessuna sanzione se si verificano difficoltà tecniche insormontabili Renato Brunetta Ministro Pubblica amministrazione Il ministro Renato Brunetta è stato salomonico e ha tentato di rasserenare gli animi: è del tutto evidente - dice una sua nota - che nessuna sanzione scatterà qualora si presentino delle difficoltà tecniche insormontabili che impediscano al medico di trasmettere i certificati on line. Si capisce. Ma il ministro dà, comunque, conto della bontà della sua innovazione e sciorina i dati del successo: «In dieci mesi dall avvio del nuovo sistema - dice una nota ministeriale - risultano complessivamente trasmessi via web all Inps certificati di malattia di lavoratori sia pubblici sia privati. Il flusso giornaliero dei certificati di malattia inviati con il nuovo sistema online si va attestando su un valore 70 mila E il numero giornaliero di certificati medici inviati on line all Inps 3,8 milioni La quantità di certificati trasmessi via Web all Inps nei 10 mesi in cui era facoltativo 92 per cento E la media nazionale dei medici di medicina generale abilitata al nuovo sistema medio di oltre 70 mila documenti, con punte superiori alle 100 mila unità». Con l aggiunta che «almeno due medici di medicina generale su tre utilizzano ormai abitualmente la nuova procedura di invio online». Allora pace fatta e diatriba chiarita? Per nulla. Il sindacato dei medici Smi, attraverso il suo segretario Salvo Calì, ha indetto una giornata di «disobbedienza civile» e la Uil funzione pubblica invita il ministro Brunetta a prorogare (per l ennesima volta) l avvio delle sanzioni. Il tutto in attesa dell incontro, auspicabilmente chiarificatore, con il ministro della Salute Ferruccio Fazio, fissato per il 10 febbraio. Per intanto i dottori saranno in stato di agitazione.

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