Università degli Studi di Cagliari. Rapporto di Riesame Ciclico Corso di laurea in Chimica Classe L27 Scienze e Tecnologie Chimiche

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1 Università degli Studi di Cagliari Rapporto di Riesame Ciclico 2015 Corso di laurea in Chimica Classe L27 Scienze e Tecnologie Chimiche

2 Denominazione del Corso di Studio: Chimica Classe : L-27 Chimica Sede: Monserrato (CA), Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche, Facoltà di Scienze Primo anno accademico di attivazione: Commissione di Auto Valutazione CAV Componenti (composizione approvata dal Senato Accademico in data 22 aprile 2013) Prof.ssa Carla Aragoni (Coordinatore del CdS) Responsabile del Riesame Prof. Roberto Monaci (Docente Referente per la Qualità del Cds) Prof.ssa Silvia Porcedda (Docente del CdS esperta in autovalutazione) Dr. Riccardo Pinna (Tecnico Amministrativo con funzione di Coordinatore Didattico di Facoltà) Sig. Carlo Roberto Fulghesu (Rappresentante degli studenti) Elenco delle informazioni e dei dati che sono stati presi in considerazione per la stesura del Rapporto di Riesame e relative fonti: RAR 2014 e precedenti; SUA-CdS 2015 e precedenti; Relazione CPDS di Facoltà degli anni precedenti; Relazioni annuali del NVA, per la parte relativa al CdS; Report dati di monitoraggio del CdS a cura del PQA; Elaborazioni sui questionari di valutazione della didattica a cura del NVA e DRSI; Statistiche sulla condizione dei laureati a cura di AlmaLaurea; Dati relativi alla mobilità internazionale a cura di ISMOKA e del CdS; Dati relativi ad attività di tirocinio, stage etc a cura del CdS; Relazione del Comitato di Indirizzo; Analisi dati report carriere degli studenti a livello nazionale (ANVUR). La CAV si è riunita, per la discussione degli argomenti riportati nei quadri delle sezioni di questo Rapporto di Riesame, operando come segue: 28/10/2015: analisi dei dati 02/11/2015: organizzazione e impostazione bozza 05/11/2015: stesura bozza 10/11/2015: esame documento in versione finale 24/11/2015: analisi check list dal PQA e organizzazione revisione documenti 27/11/2015: analisi documenti corretti e discussione sull esito di alcune correzioni proposte 30/11/2015: analisi documento in versione finale Presentato in Consiglio di Corso di Studi per via telematica il 12/11/2015 Presentato e discusso in Consiglio di Corso di Studi nella versione finale il 01/12/2015 Il Coordinatore presenta il lavoro fatto dalla CAV che il Consiglio ha avuto modo di esaminare nel dettaglio in quanto inviato telematicamente a tutti i componenti prima del consiglio stesso. Dopo breve discussione, il Consiglio delibera positivamente riguardo al lavoro svolto e approva il documento finale da presentare al Presidio di Qualità di Ateneo. Il Consiglio recepisce inoltre i suggerimenti proposti nel documento e tra questi 2

3 la necessità di nominare un Responsabile per la Trasparenza che si occupi di controllare che i siti dei docenti e del Corso di Laurea siano aggiornati e contengano le informazioni necessarie per gli studenti. Viene nominato Responsabile per la Trasparenza il Prof. Andrea Salis. 3

4 II - Rapporto di Riesame ciclico sul Corso di Studio 1 LA DOMANDA DI FORMAZIONE 1-a AZIONI CORRETTIVE GIÀ INTRAPRESE ED ESITI Quadro non compilato: primo RCR su LT-27 UNICA 1-b ANALISI DELLA SITUAZIONE Il Corso di Laurea in Chimica è istituito presso il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche e appartiene alla Classe L-27 per le lauree di I livello in Scienze e Tecnologie Chimiche'. Il Corso, a partire dall'a.a , è articolato in 2 curricula didattici: Chimica e Scienza dei Materiali. I curricula vengono attivati solo a fronte di almeno 8 iscritti per curriculum, in alternativa si attiva solo quello col maggior numero di iscritti. Il CdS ha come obiettivo formativo specifico la formazione di un laureato che possieda le abilità e le conoscenze di base di carattere chimico, utili per l'inserimento in attività lavorative che richiedono familiarità col metodo scientifico, capacità di applicazione di metodi e tecniche innovative e utilizzo di strumenti e tecniche di laboratorio di base. Le competenze acquisite permettono al Laureato di adeguarsi all'evoluzione della disciplina, di interagire con le professionalità culturalmente contigue e di continuare gli studi nei corsi di laurea magistrale. L'organizzazione didattica è conforme sia al "Chemistry Eurobachelor" sia al modello elaborato dalla Società Chimica Italiana riguardante i contenuti previsti dal "Core Chemistry" per i Corsi di Laurea attivati nella Classe L-27 e prevede un numero di esami complessivo non superiore a 20, con diversificazione di 40 CFU per i due curricula. Le conoscenze acquisite consentono l'accesso diretto al mondo del lavoro e alla professione, ma gli studenti fino ad oggi hanno privilegiato l'accesso ai corsi di Laurea Magistrale della Classe LM-54 e di altre classi affini. Ai fini indicati, il corso di laurea: comprende attività finalizzate all'acquisizione di sufficienti elementi di base di matematica e di fisica, nonché di fondamentali principi della chimica generale, della chimica inorganica, della chimica fisica, della chimica organica, della chimica analitica e della chimica industriale, anche in connessione alle metodiche di sintesi e di caratterizzazione e alle relazioni struttura-proprietà; prevede, fra le attività formative nei diversi settori disciplinari, attività di laboratorio per un totale di 54 CFU complessivi, con diversificazione di 18 CFU per i due curricula, in particolare finalizzate alla conoscenza di metodiche sperimentali e all'elaborazione dei dati; prevede l'approfondimento di tematiche sia specifiche, quali le basi chimiche di fenomeni biologici, sia applicative, quale la connessione prodotto-processo, la conoscenza scritta ed orale della lingua inglese finalizzata alla comprensione di testi scientifici nonché allo scambio di informazioni; prevede tirocini presso laboratori di ricerca dell'università di appartenenza o esterni. Il periodo di formazione è non inferiore a 375 ore da trascorrere sotto la supervisione di un docente (Tutore universitario) presso i laboratori del Dipartimento o di altre università italiane ed estere. Il CdS infatti è particolarmente attivo nel campo dell'internazionalizzazione: sono possibili soggiorni di studio con Borse ERASMUS presso numerose Università Europee. Inoltre, è possibile svolgere anche presso industrie, aziende, laboratori, centri di ricerca il tirocinio, finalizzato al completamento della formazione specifica adeguata ad un laureato in Chimica. Il laureato triennale in Chimica può iscriversi all'albo professionale con la figura di Chimico Junior e può trovare occupazione nei seguenti campi: - Laboratori di analisi (Controllo qualità: ambiente, salute, alimenti); - Ricerca (università, industria e PMI); - Industria: chimica, agroalimentare, farmaceutica, cosmetica, trattamento rifiuti, ecc.; - Libera professione; - Informazione scientifica. Seguendo i punti di attenzione raccomandati dall Anvur, si specifica quando segue: 4

5 1) La gamma degli enti e delle organizzazioni consultate, direttamente o tramite studi di settore, è adeguatamente rappresentativa a livello regionale, nazionale e/o internazionale? La composizione del Comitato d indirizzo del CdS è rappresentativa a livello regionale delle parti interessate: il mondo del lavoro in tutte le sue componenti (pubblico e privato) e gli studenti. I componenti sono rappresentativi delle realtà lavorative nazionali, ma non internazionali. 2) I modi e i tempi delle consultazioni costituiscono canali efficaci per raccogliere opinioni dal mondo del lavoro? Il CI si riunisce di norma una volta all anno, l ultima riunione è del 26 giugno 2014 e la prossima riunione si terrà entro il primo semestre del Modi e i tempi delle consultazioni costituiscono un canale efficace per raccogliere le opinioni del mondo del lavoro 3) Si sono considerati, a integrazione o in sostituzione, studi di settore di livello regionale, nazionale o internazionale? Nell anno 2015 la riattivazione del coordinamento nazionale dei CdS in Chimica (CONChimica) ha permesso di riaprire un canale per il confronto dei risultati con le altre realtà Universitarie nazionali. 4) Le organizzazioni consultate e le modalità di consultazione consentono di avere informazioni utili e aggiornate sulle funzioni e sulle competenze attese nei laureati? Le riunioni consentono di avere informazioni utili ed aggiornate sulle funzioni e sulle competenze attese nei laureati. Si ritiene che l allargamento del CI ad altre componenti quali ad esempio organizzazioni governative regionali (Regione Autonoma Sardegna) potrebbe meglio identificare la domanda di formazione e gli sbocchi occupazionali previsti per i nostri laureati. 5) Si ritiene opportuno consultare altri enti o organizzazioni per meglio identificare la domanda di formazione e gli sbocchi occupazionali? Il CdS consulta i dati raccolti ed elaborati dall Anvur, dalla CRUI e da Almalaurea per identificare la domanda di formazione ed esaminare gli sbocchi professionali dei laureati. Inoltre vengono utilizzate le informazioni riportate dal Consiglio Nazionale dei Chimici. 6) Qual è il livello di benchmarking nazionale o internazionale, ossia il confronto con le attività di ricognizione della domanda di formazione praticate dalle università riconosciute come leader nel settore della formazione in esame? Al momento il confronto con le attività di ricognizione della domanda di formazione praticate dalle altre strutture universitarie italiane e/o internazionali non viene direttamente effettuato tramite canali sviluppati dal CdS. La questione potrà essere affrontata in sede di coordinamento nazionale dei CdS nel quale il Coordinatore di Cagliari costituisce parte attiva in quanto componente della Giunta di Coordinamento Nazionale. Nel frattempo, informazioni sulle caratteristiche degli impieghi e sulle competenze attese dei laureati in sede europea sono state rese disponibili nell'ambito del progetto tuning 7) Le funzioni e le competenze che caratterizzano ciascuna figura professionale sono descritte in modo completo, e costituiscono quindi una base utile per definire i risultati di apprendimento attesi? Si ritiene che le funzioni e le competenze che caratterizzano ciascuna figura professionale, a cui prepara il CdS, siano descritte in modo completo e costituiscano una base utile per definire i risultati di apprendimento attesi. 8) Il monitoraggio dell efficacia del percorso di formazione del CdS coinvolge interlocutori esterni e in particolare quelli già consultati in fase di progettazione? Al CI sono stati sottoposti i risultati dei riesami annuali. Aree da Migliorare 1. La composizione del Comitato d indirizzo può essere ampliata in modo da coinvolgere figure che lavorano nel territorio tramite organizzazioni governative quali ad esempio la Regione Autonoma della Sardegna (RAS). 2. Avvio di un attività di benchmarking che permetta un confronto con realtà nazionali (altri Atenei Italiani) ed Internazionali. 1-c INTERVENTI CORRETTIVI Obiettivo n. 1: Migliorare le modalità di ricognizione della domanda di formazione. Azioni da intraprendere: Allargamento della composizione del Comitato d indirizzo. Modalità, risorse, scadenze previste, responsabilità: Sono previste le seguenti modalità: I) presa di contatto con realtà governative (RAS) e di ricerca (Sardegna Ricerche) presenti nel territorio; II) consolidamento dei contatti con le realtà nazionali tramite il 5

6 Coordinamento Nazionale dei CdS in Chimica; III) coinvolgimento nel CI di colleghi di università straniere già in contatto tramite i canali già attivati mediante i progetti di mobilità studenti e docenti: Erasmus +, Erasmus Mundus, Globus e Visiting Professor. È stato programmato un incontro costitutivo e operativo del CI entro il primo semestre del Non sono previste risorse aggiuntive (riunioni in modalità anche telematica per i componenti non residenti in Sardegna). Responsabilità: Coordinatore CdS. 6

7 2 I RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI E ACCERTATI 2-a AZIONI CORRETTIVE GIÀ INTRAPRESE ED ESITI Quadro non compilato: primo RCR su LT-27 UNICA 2-b ANALISI DELLA SITUAZIONE Il CdS ha come obiettivo la formazione di un laureato che possieda conoscenze, abilità e familiarità con le tecniche di indagine innovative necessarie all inserimento in attività lavorative nell ambito delle scienze chimiche e dei materiali. Le competenze acquisite devono permettere al laureato di adeguarsi all evoluzione della disciplina, di interagire con professionalità culturalmente contigue di accedere ai corsi di laurea magistrale affini. Tali obiettivi sono raggiunti con un buon livello di soddisfazione da parte degli studenti stessi e dei docenti del CdS. Seguendo i punti di raccomandazione proposti dall ANVUR, si specifica quanto segue: 1) Le schede descrittive degli insegnamenti sono state compilate da tutti i docenti e i loro campi contengono le informazioni richieste? In quale data sono state rese definitive e disponibili agli studenti? Nel sito del CdS sono riportate le schede descrittive di 20 insegnamenti su 22. Quelli mancanti si riferiscono ad insegnamenti per cui c è stato da ottobre 2015 l avvicendamento nella docenza. La descrizione dei corsi, affidata al docente titolare, riporta i contenuti del corso, gli obiettivi, i prerequisiti, i metodi didattici e il tipo di verifica dell apprendimento adottato. Nella maggioranza dei casi manca però la griglia di valutazione che associ livelli di conoscenze, capacità, comportamenti e valutazioni. I programmi vengono resi pubblici nel sito (link) all inizio di ogni anno accademico. 2) Come si svolge la supervisione delle schede descrittive degli insegnamenti da parte del Responsabile del CdS? Il controllo delle schede dei corsi è affidato al presidente del CdS, coadiuvato dalla Commissione Didattica, costituita dai rappresentanti di tutti i settori scientifico-disciplinari. Ogni rappresentate è incaricato di verificare le schede degli insegnamenti appartenenti al settore. 3) Il Responsabile del CdS accerta che vi sia coerenza tra le schede descrittive degli insegnamenti e la descrizione dei risultati di apprendimento attesi? Interviene ottenendo dai docenti le modifiche ritenute necessarie? Con che risultati? Il Responsabile del CdS accerta che vi sia coerenza tra le schede descrittive degli insegnamenti e la descrizione dei risultati di apprendimento attesi. Quando necessario, i titolari dei corsi vengono invitati ad apportare opportune modifiche ai programmi. Il controllo delle schede è effettuato in fase di inserimento nel sito e ogni qual volta venga modificata l offerta formativa. 4) Gli insegnamenti vengono svolti in modo coerente con quanto dichiarato nelle schede descrittive degli insegnamenti che accompagnano la SUA-CdS e sul sito web di riferimento dell Ateneo? Il presidente del CdS si accerta che gli insegnamenti vengano svolti in modo coerente con quanto dichiarato nelle relative schede descrittive che sono riportate nella la SUA-CdS e sul sito web di riferimento dell Ateneo. L accertamento viene effettuato direttamente sentendo le parti interessate, sulla base dei risultati dei questionari sottoposti agli studenti (link) e delle relazioni della Commissione Paritetica (link). In caso di segnalazione da parte degli studenti che le modalità di svolgimento dei corsi non vengono rispettate, il presidente del CdS si fa carico del problema; ne verifica l attendibilità e ne discute con la commissione CAV al fine di individuare soluzioni efficaci. 5) Le modalità degli esami e delle altre valutazioni degli apprendimenti sono indicate in tutte le schede descrittive degli insegnamenti? Corrispondono al modo in cui le valutazioni sono effettivamente condotte? Le modalità degli esami e delle valutazioni dell apprendimento sono indicate in tutte le schede descrittive degli insegnamenti e corrispondono al modo in cui le valutazioni sono effettivamente condotte. Eventuali difformità sono prontamente segnalate dagli studenti tramite i loro rappresentanti come recentemente accaduto (sessione estiva esami AA 2014/15) nel caso specifico di uno dei docenti del CdS. 6) Le valutazioni degli apprendimenti degli studenti sono concepite in modo da costituire una verifica affidabile che i risultati di apprendimento attesi siano stati effettivamente raggiunti? Consentono di discriminare correttamente tra diversi livelli di raggiungimento dei risultati di apprendimento e di riflettere tali livelli nel giudizio finale? Le valutazioni dell apprendimento degli studenti consentono una verifica affidabile dei risultati attesi. Il giudizio finale sulla qualità dell apprendimento è generalmente buono. 7) I risultati di apprendimento attesi al termine degli studi sono coerenti con la domanda di formazione identificata, in particolare rispetto alle funzioni e alle competenze che il CdS ha individuato come propri 7

8 obiettivi? I risultati di apprendimento raggiunti al termine degli studi sono coerenti con la domanda di formazione e riflettono le competenze che il CdS ha individuato come propri obiettivi. 8) Qual è il livello di benchmarking nazionale o internazionale dei risultati di apprendimento attesi? Raggiungono il livello delle buone pratiche nazionali o internazionali del medesimo settore? (di conseguenza, i titoli sono conferiti sulla base di risultati di apprendimento che corrispondono al miglior livello internazionale nel medesimo settore?). Attualmente non viene posta in essere una vera e propria attività di benchmarking nazionale e internazionale. A.M.: Includere sistematicamente nelle analisi dei dati le comparazioni quantitative a livello nazionale per meglio valutare la qualità del servizio erogato. A,M,: assenza di una vera e propria attività di benchmarking a livello nazionale o internazionale. A.M.: Ampliare le informazioni disponibili in rete per agevolare il processo di preparazione degli studenti. A.M.: Fornire agli studenti maggiori strumenti per affrontare al meglio il percorso di studi: incremento delle attività tutoriali, integrazione delle informazioni fornite dal CdS mediante social networks gestiti dai rappresentanti degli studenti e dagli studenti tutor. P.F.: Il livello di apprendimento degli studenti in uscita risponde agli obiettivi dichiarati del CdS. 2-c INTERVENTI CORRETTIVI Obiettivo n. 1: Incrementare il materiale informativo e gli strumenti formativi forniti agli studenti. Azioni da intraprendere: Miglioramento e razionalizzazione del sito del CdS. Organizzazione di incontri formativi tra pari tra studenti tutor e matricole. Modalità, risorse, scadenze previste, responsabilità: Il sito del CdS sarà oggetto di analisi da parte del manager didattico che segnalerà le modifiche da apportare per un più semplice accesso alle informazioni ivi contenute. Gli studenti tutor e i rappresentanti degli studenti con la supervisione del Coordinatore organizzeranno incontri informativi per le matricole. Scadenze: al termine del prossimo anno accademico dovremmo essere in grado di valutare gli effetti dei miglioramenti anche sulla base delle valutazioni degli studenti. Risorse: nessuna risorsa aggiuntiva richiesta. Responsabilità: Coordinatore CdS. 8

9 3 - IL SISTEMA DI GESTIONE DEL CDS 3-a AZIONI CORRETTIVE GIÀ INTRAPRESE ED ESITI Quadro non compilato: primo RCR su LT-27 UNICA 3-b ANALISI DELLA SITUAZIONE La struttura organizzativa del CdS, nel rispetto dello Statuto e del Regolamento didattico dell Ateneo di Cagliari, comune alla lauree di primo e secondo livello, ha individuato i processi fondamentali e gli organi di gestione come segue (link) 1) Consiglio di Classe Verticale (CCV) in Chimica (L-27) e Scienze Chimiche (LM-54). E organo decisionale, composto dai docenti titolari degli insegnamenti e dai rappresentanti degli studenti. Il CCV si è regolarmente riunito per discutere e approvare l organizzazione della didattica e l offerta formativa e per discutere in particolare della formulazione e revisione del manifesto degli studi e dei piani di studio annuali, dell attuazione dei piani di studio mediante la richiesta di docenza ai Dipartimenti, dei tutor per i laboratori, degli spazi per aule e laboratori alla Facoltà; dell esame delle richieste di trasferimento e di approvazione di attività formative, per la convalida dei CFU a scelta dello studente, per il riesame annuale e ciclico del CdS, in ultimo per discutere e approvarela SUA CdS. 2) Coordinatore del CCV. Il Coordinatore del CCV presiede il consiglio e coordina le attività delle diverse commissioni (link). 3) Commissione didattica paritetica. Essa svolge attività istruttoria per il CCV per l esame annuale della valutazione degli studenti, il riesame dei programmi degli insegnamentie si occupa della distribuzione dei fondi agli insegnamenti di laboratorio. 4) Commissione Autovalutazione (CAV). La CAV costituita da due docenti della LT, due della LM e dal Coordinatore didattico, si è periodicamente riunita per elaborare i rapporti annuali e ciclici di riesame da presentare al Consiglio e collaborare alla elaborazione della SUA CdS. Nei RAR annuali si evidenziano le aree da migliorare e i relativi obiettivi. 5) Comitato di Indirizzo (CI). Il CI, costituito da 2 docenti e da 3 rappresentanti del mondo del Lavoro, si è riunito annualmente e ha formulato proposte utili per la revisione degli insegnamenti e per l orientamento degli studenti in uscita. A tale proposito è presente sul sito web una banca dati di aziende e referenti alla quale gli studenti fanno riferimento anche per la scelta del tirocinio formativo (link). 6) Commissione Orientamento (CO). La CO ha attuato le varie attività del Piano Lauree Scientifiche presso i laboratori didattici di Facoltà e ha organizzato e svolto attività pratiche di orientamento e di divulgazione, come la settimana di orientamento e la notte dei ricercatori, con gli studenti e gli insegnanti della scuola secondaria. Inoltre, ha curato le prove di ingresso alla LM. 7) Commissione Erasmus (CE). La CE per la mobilità studentesca funge da referente verso le relative strutture di Ateneo e verso gli studenti del CdS per le procedure legate alla fruizione di periodi di studio all'estero. Cura le procedure per la mobilità in entrata di studenti stranieri. In riferimento ai punti di attenzione raccomandati dall ANVUR si specifica quanto segue: 1) Come sono stati identificati e organizzati i principali processi di gestione del CdS? I principali processi di gestione del CdS sono stati identificati attraverso consultazione delle parti interessate, ovvero i docenti e gli studenti, nel rispetto della normativa vigente. 2) Tali processi sono gestiti in modo competente, tempestivo ed efficace? I processi sono gestiti dal CdS, in particolare dalla figura del Coordinatore del CdS. Il coordinatore interviene in modo competente, tempestivo ed efficace nelle verifiche di processo e in presenza di segnalazioni di problematiche. Le attività amministrative sono in gran parte a carico del Coordinatore (front office per studenti, amministrazione dei tirocini curriculari, istruttoria per l assegnazione dei carichi didattici) coadiuvato dalle Commissioni. Il personale TA che collabora alla gestione è costituito dalla Segretaria di Facoltà che cura la parte amministrativo/contabile e dal Coordinatore (Manager) Didattico di Facoltà che cura la parte informatica di cinque CdV, curando i rapporti con le segreterie degli studenti e con altre strutture di Ateneo a 9

10 supporto della didattica. 3) I ruoli e le responsabilità sono stati definiti in modo chiaro e sono effettivamente rispettati? I ruoli e le responsabilità di processo dei componenti delle Commissioni sono definiti in modo chiaro e sono rispettati. Si rileva tuttavia che i ruoli attualmente assegnati sono ruoli operativi mentre, sono assenti figure che abbiano una funzione di controllo fatta salva la figura stessa del Coordinatore. 4) Le risorse e i servizi a disposizione del CdS permettono il raggiungimento degli obiettivi stabiliti? Gli obiettivi stabiliti sono raggiunti anche se le risorse a disposizione non risultano adeguate. Infatti il CdS ha risorse proprie, ma non esaurienti, assegnate dalla Facoltà per il funzionamento e la gestione dei laboratori didattici, delle aule e dei tutor. Il CdS ricorre a risorse interne rappresentate dai dottorandi e/o assegnisti che prestano attività di tutoraggio. 5) La documentazione pubblica sulle caratteristiche e sull organizzazione del CdS sono complete, aggiornate e trasparenti e sono effettivamente accessibili ai portatori di interesse? La documentazione relativa all organizzazione del CdS, alle attività svolte dalle commissioni, ai verbali e a tutti i documenti prodotti, è consultabile online (link). A.M.: 1. L attrattività del CdS, per incrementare il numero degli iscritti e motivare maggiormente gli studenti in ingresso, migliorando in questo modo i risultati delle carriere degli studenti. 2. La preparazione degli studenti in ingresso, in sinergia con le attività promosse dall Ateneo e dall Ufficio Scolastico Regionale (USR). 3. La quantità di risorse a disposizione. 4. La tempestività nell aggiornamento della documentazione riportata nel sito web. 5. La definizione dei ruoli e la gestione dei processi P.F.: 1. Si è riscontrata una buona sinergia nelle attività istruttorie e decisionali. Il coinvolgimento attivo degli studenti ha fornito un apporto significativo nel miglioramento del dialogo con gli stessi e in particolare con le matricole. Nel complesso l organizzazione e la gestione del CdS sono soddisfacenti come confermato dagli elevati Indici di Soddisfazione mediamente riportati nei questionari di Valutazione Didattica. 2. L elevato numero di collaborazioni internazionali dei docenti costituenti il CdS si riflette in un elevato grado di internazionalizzazione degli studenti che spesso si ritrovano a svolgere parte del loro percorso di studi o del loro tirocinio di tesi presso Università Internazionali. Questo è confermato dal fatto che, nel triennio in esame, un numero consistente di studenti del CdS ha usufruito dei programmi di mobilità internazionale e di anno in anno il loro numero è in continua crescita (link). 3-c INTERVENTI CORRETTIVI Obiettivo n. 1: Migliorare definizione ruoli e gestione processi Azioni da intraprendere: 1) nomina del responsabile della trasparenza; 2) ampliamento della composizione del comitato di indirizzo; 3) verifica ed eventuale adeguamento della composizione della commissione didattica paritetica; 4) verifica ed eventuale adeguamento della composizione della commissione autovalutazione ed eventuale adeguamento della documentazione (verbali) e della loro disponibilità sul sito web. Modalità, risorse, scadenze previste, responsabilità: Il CdS provvederà alla nomina di un responsabile della trasparenza. Non sono previste risorse aggiuntive. Le modifiche dovranno essere valutabili nel corso del prossimo RAR. Responsabile: Coordinatore CdS e responsabile della trasparenza. 10

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