Dimensionamento impianti per potenze inferiori a 50 kw legge ex 46/90

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1 1-2.2 Dimensionamento impianti per potenze inferiori a 50 kw legge ex 46/90 1

2 La presente linea guida è volta alle imprese termotecniche che dispongono nel loro interno la figura del responsabile tecnico preposto ad eseguire il dimensionamento di un impianto. Linea guida al dimensionamento dell impianto 2

3 L argomento è di pertinenza imprese installatrici dove all esecuzione ne richiede il dimensionamento degli impianti termoidraulici Decreto Pres. Repubblica 06/12/1991 n. 447 Regolamento di attuazione legge n. 46 del 1990, in materia di sicurezza degli impianti. omissis.. 1. Fatta salva l'applicazione di norme che impongono una progettazione degli impianti, la redazione del progetto di cui all'art. 6 della legge è obbligatoria per l'installazione, la trasformazione e l'ampliamento dei seguenti impianti:..omissis. -f) per gli impianti di cui all'art. 1, comma 1, lettera e), della legge, per il trasporto e l'utilizzazione di gas combustibili con portata termica superiore a 34,8 kw o di gas medicali per uso ospedaliero e simili, nel caso di stoccaggi; 3

4 Si estendono le competenze dell impresa installatrice, si menziona la la figura del responsabile tecnico Decreto del Ministero dello sviluppo economico n.37 (GU n.61), riguardante gli edifici indipendentemente dalla destinazione d uso riordina la normativa preesistente,legge 46/1990 (eccetto articoli 8,4,16), DPR 447/1991, articoli da 107 a 121 del DPR 380/2001 alla voce : Progettazione impianti si legge: omossis.. Art.5 per la realizzazione degli impianti occorre un progetto. Il progetto deve essere redatto da un professionista tecnico iscritto all'albo o, in alternativa in caso di impianti semplici, dal responsabile tecnico dell'impresa installatrice. Tuttavia, quest'ultimo non può redigere il progetto in casi più complessi, dei quali indichiamo i più frequenti: omissis 4

5 . impianti di cui all articolo 1, comma 2, lettera a), per tutte le utenze condominiali e per utenze domestiche di singole unità abitative aventi potenza impegnata superiore a 6 kw o per utenze domestiche di singole unità abitative di superficie superiore a 400 mq;.impianti di cui all articolo 1, comma 2, lettera c), dotati di canne fumarie collettive ramificate, nonché impianti di climatizzazione per tutte le utilizzazioni aventi una potenzialità frigorifera pari o superiore a frigorie/ora;.per impianti relativi alla distribuzione di gas combustibili con portata termica superiore a 50 kw o dotati di canne fumarie collettive ramificate, o per impianti relativi a gas medicali per uso ospedaliero e simili, compreso lo stoccaggio. 5

6 Dalla legge 46/90 alla al D.M. n 37/2008 la progettazione degli impianti con potenzialità inferiori: prima a 35kW poi a 50kW può essere eseguita dal responsabile tecnico dell impresa installatrice. Un chiarimento: per progettazione deve intendersi la progettazione del dimensionamento dell impianto traendo le informazioni primarie dal supporto tecnico dal collegio di competenza dal supporto dell ufficio tecnico del produttore dalle normative UNI-CIG dal proprio acculturamento tecnico 6

7 Chi è il responsabile tecnico: Per valutare il grado di cultura tecnica dovrebbe avere il responsabile tecnico dobbiamo ritornare alla legge 46/90 oggi DM n dove rileviamo i seguenti requisiti: -Laurea: senza esperienza lavorativa - Diploma o qualifica scuola secondaria: con esperienza nell impresa lavorativa di 2 anni -Formazione professionale: con esperienza lavorativa di 4 anni -Operaio specializzato: con esperienza lavorativa di 3 anni successivi al periodo di apprendistato Non è menzionato, come nella ex legge 46/90 nessun obbligo di superamento di uno specifico esame o riconoscimento dell idoneità professionale. Sussiste oggi comunque che il responsabile tecnico dell impresa possa acquisire crediti formativi dalla propria associazione di categoria per affinare una propria cultura permanente Nella progettazione deve comunque progettare il proprio lavoro con le stesse regole del professionista ( norme UNI-UNI/CIG -Europee 7

8 Il deposito del progetto in Comune In caso di permesso di costruire o dichiarazione di inizio attività dovrà essere presentato, prima dell'inizio lavori, il progetto degli impianti contestualmente al progetto edilizio. Quindi il Comune dovrà sottoporre entrambi i progetti a valutazione preventiva, prima che le opere abbiano inizio. Non si fa distinzione fra progetti redatti dal professionista e progetti redatti dal responsabile tecnico della ditta installatrice. A lavori conclusi sarà consegnata la dichiarazione di conformità con l'elaborato tecnico contenente le eventuali modifiche realizzate in corso d opera. 8

9 Quali sono gli strumenti a cui affidarsi per l esecuzione di un corretto dimensionamento degli impianti? Le associazioni di categoria: che forniranno aggiornamenti sulle normative in atto ed il corretto utilizzo delle tabelle UNI- UNI/CIG- CEI e sulla corretta compilazione della dichiarazione di conformità Usufruire della collaborazione tecnica dei fornitori :che operano nel rispetto del proprio manuale qualità con un approfondimento sulla scelta dei prodotti più idonei per la realizzazione di specifici impianti richiedendo al riguardo 1-Schede di calcolo computerizzate 2-Schemi esemplificativi pre calcolati con software certificati 3-Linee guida sull impostazione della relazione tecnica 4-Precomposizione del libretto impianto Documentazione che per ordine ed indice degli allegati deve essere consegnata all utenza ed agli organi di competenza alla fine lavori 9

10 1^ fase preliminare Per l elaborazione del progetto / costruttivo impianto, necessita predisporre un piano di lavoro computerizzato comprendente: a- valutare il tipo di edifico in costruzione b- disporre di planimetrie dell edificio oppure in mancanza ridisegnale c- determinare la potenzialità del gruppo termico d- stabilire il gruppo termico da adottare e- calcolare le dispersioni termiche degli ambienti f- stabilire le energie sussidiarie complementari 2^ fase tipologia impianto g- stabilire il sistema da adottare h- predisporre lo schema impianto che si desidera realizzare i - predisporre la contabilizzazione consumi energetici l - predisporre la termoregolazione di centrale 3^ fase dimensionamento impianto m- dimensionare il primario di centrale n- dimensionare il secondario di centrale o- dimensionare le tubazioni dalla centrale alla distribuzione p- dimensionare i terminali 10

11 4^ fase bilanciamento e termoregolazione ambienti p- impostare il bilanciamento di centrale q- impostare il bilanciamento dei terminali r- impostare la termoregolazione degli ambienti 5^ fase predisposizione documentazione s- predisporre la relazione impianto t- predisporre la dichiarazione di conformità u- predisporre linee guida manutenzione impianto v- predisporre libretto impianto z- consegna documentazione all utenza ed agli organi di controllo = regola dell arte del professionista responsabile tecnico termoidraulico 11

12 ESEMPLIFICAZIONE: unità unifamiliare 1. Dimensionamento impianto dove risulta la documentazione inerente alla Legge Dimensionamento impianto dove la competenza può ricadere sul responsabile tecnico 12

13 Prerogative formali: Considerato il fatto che la normativa vigente in relazione al dimensionamento degli impianti ne estende le competenze dal laureato all operatore specializzato; vengono fissati dei valori minimi per essere in grado di eseguire il proporzionamento degli impianti come 1-Utilizzare la calcolatrice per i calcoli elementari ivi compresa la radice quadrata 2-considerato che il tutto deve essere digitalizzato, il tecnico responsabile deve avere una buona dimestichezza dell uso del computer. 3.Con il supporto dei produttori deve essere in gado di leggere ed interpretare correttamente i disegni tecnici 4. Con il supporto dei produttori deve essere in grado di compilare le schede di calcolo fornite dai medesimi o utilizzare le medesime se precompilate controfirmarle. 13

14 Per l elaborazione del progetto / costruttivo impianto, necessita predisporre un piano di lavoro computerizzato comprendente: 1^ fase preliminare a- valutare il tipo di edifico in costruzione b- disporre di planimetrie dell edificio oppure in mancanza ridisegnale c- determinare la potenzialità del gruppo termico d- stabilire il gruppo termico da adottare e- calcolare le dispersioni termiche degli ambienti f- stabilire le energie sussidiarie complementari 2^ fase tipologia impianto 14

15 1.a-b-Rilievi planimetrici dell edificio forniti dalla committenza L edificio riguarda una costruzione del Sussiste la possibilità di ristrutturare l impianto termico da bitubo a pannelli radianti a pavimento. E stato realizzato il cappotto termico e sostituzione dei vetri da semplici a doppi vetri 15

16 Per l elaborazione del progetto / costruttivo impianto, necessita predisporre un piano di lavoro computerizzato comprendente: 1^ fase preliminare a- valutare il tipo di edifico in costruzione b- disporre di planimetrie dell edificio oppure in mancanza ridisegnale c- determinare la potenzialità del gruppo termico d- stabilire il gruppo termico da adottare e- calcolare le dispersioni termiche degli ambienti f- stabilire le energie sussidiarie complementari 2^ fase tipologia impianto 16

17 1.c 1 -Scheda di calcolo potenzialità gruppo energetico nel riscaldamento Riscaldamento ambienti W/m3 = kcal./m3 x 1,16 W/m3 = 20 x 1,16 = 23,2 scheda da Faq

18 1.c 2 -Scheda di calcolo potenzialità gruppo energetico nel raffrescamento con P.C. Raffrescamento ambienti W/m3 = kfrig./m3 x 1,16 W/m3 = 17 x 1,16 = 19,7 scheda da Faq

19 Per l elaborazione del progetto / costruttivo impianto, necessita predisporre un piano di lavoro computerizzato comprendente: 1^ fase preliminare a- valutare il tipo di edifico in costruzione b- disporre di planimetrie dell edificio oppure in mancanza ridisegnale c- determinare la potenzialità del gruppo termico d- stabilire il gruppo termico da adottare e- calcolare le dispersioni termiche degli ambienti f- stabilire le energie sussidiarie complementari 2^ fase tipologia impianto 19

20 1.d Stabilire il gruppo termico da adottare Dalla scheda 1.c 1 + c 2 12kW Nella fase riscaldamento: -rileviamo una potenzialità termica di 9,3 kw con caldaia a condensazione -per ottenere lo stesso risultato con P.C. dovremmo installare 1 modulo da 12 kw con una potenza assorbi- ta di 4,58 kw. Questa condizione ci consente anche il raffrescamento. 30AW Eurovent LCP/a/AC Condizioni in modalità di riscaldamento: temperatura di ingresso/uscita acqua 55 C/a, temperatura dell aria esterna 7 C /6 C, con prestazioni secondo la Norma EN Valori riferiti alle seguenti condizioni: temperatura di ingresso/uscita acqua 12/7 C, temperatura dell aria esterna 35 C. La pompa di calore funzionerà con la commutazione Riscaldamento-raffrescamento / produzione ACS con priorità all ACS 20

21 Per l elaborazione del progetto / costruttivo impianto, necessita predisporre un piano di lavoro computerizzato comprendente: 1^ fase preliminare a- valutare il tipo di edifico in costruzione b- disporre di planimetrie dell edificio oppure in mancanza ridisegnale c- determinare la potenzialità del gruppo termico d- stabilire il gruppo termico da adottare e- calcolare le dispersioni termiche degli ambienti f- stabilire le energie sussidiarie complementari 2^ fase tipologia impianto 21

22 1.e calcolare le dispersioni termiche degli ambienti Per il calcolo delle dispersioni termiche degli ambienti si propone l utilizzo della seguente scheda rilevabile da Faq

23 Per l elaborazione del progetto / costruttivo impianto, necessita predisporre un piano di lavoro computerizzato comprendente: 1^ fase preliminare a- valutare il tipo di edifico in costruzione b- disporre di planimetrie dell edificio oppure in mancanza ridisegnale c- determinare la potenzialità del gruppo termico d- stabilire il gruppo termico da adottare e- calcolare le dispersioni termiche degli ambienti f- stabilire le energie sussidiarie complementari 2^ fase tipologia impianto 23

24 1. Richiesta ACS : superficie ambiente m2 103 N utenze possibili 4 Richiesta acqua sanitaria 50 L / utenza Richiesta ACS giornaliera 50x 4 = 200 L/g 2.g- stabilire il sistema da adottare 2. Pannelli solari 1,5 m2 /utenza 1,5 x 4 = 6 m2 3. Boiler a supporto A.C.S e P.S. 50 L/m2 P.S. 50 x 6 = 300L 4. Boiler inerziale: dalla tabella (1.e) contenuto acqua impianto = 103L x 1,15 = 120L P.C. = 12 kw ; richiest contenuto acqua nell impianto = 12 x 15 L/kW = 12x15= 180L capacità boiler inerziale L = 60L Si consiglia, per sopperire ai tempi di sbrinamento che possono richiedere dai 15 ai 25 minuti ogni ora. Un serbatoio da 100L Boiler con serpentino solare Art

25 1.f sussidi tecnici complementari 5. Deumidificatore a soffitto con trattamento dell aria. Volume unità abitativa 359 m3 Ricambio aria Volume ambiente x 0,5 359 x 0,5 = 175 m3/h Art.02GH La pompa di calore è utilizzata sia per il riscaldamento che per il raffrescamento degli ambienti nonché per l alimentazione del deumidificatore. Se venisse utilizzata solo per il riscaldamento potrebbe interessare anche per la produzione dell ACS. Si potreb-be aumentare la potenzialità della pompa di calore, ma in questo caso si superebbe la potenzialità elettrica dei 6 kw che si indurre ad elaborare una diversa procedura sulla documentazione tecnica da presentare al comune. La convenienza è quella di utilizzare una caldaietta da 12 kw che funzioni in commutazione con la P.C 25

26 2^ fase tipologia impianto g- stabilire il sistema da adottare h- predisporre lo schema impianto che si desidera realizzare i - predisporre la contabilizzazione consumi energetici l - predisporre la termoregolazione di centrale 3^ fase dimensionamento impianto m- dimensionare il primario di centrale n- dimensionare il secondario di centrale o- dimensionare le tubazioni dalla centrale alla distribuzione p- dimensionare i terminali 26 26

27 2.h1 Predisporre il sistema impianto da adottare Modulo centrale termica: riscaldamento + ACS Riscaldamento ambienti e produzione ACS con P.C. eventuale integrazione con pannelli solari termici La soluzione che presentiamo in figura è comprensiva di alcuni elementi indicati nei capitoli precedenti. Razionalizzando i consumi energetici, è possibile omettere la presenza del serbatoio inerziale 27

28 2.h1 Predisporre il sistema impianto da adottare Componenti della distribuzione Gruppi di rilancio abbinabili ai collettori modulari nella distribuzione della centrale termica ed al solare termico Gruppo di rilancio modulante a tre punti Art.5535G3P Gruppo di rilancio semplice Art.5535G Gruppo di rilancio Solare termico Art

29 Pompa di calore Alla distribuzione Pompa di calore Alla distribuzione 2.h1 Predisporre il sistema impianto da adottare componenti della distribuzione Gruppo idronico di commutazione PC / Caldaia Gruppo termico caldaia Gruppo termico caldaia Valvola di sovrappressione Valvola di sovrappressione 29

30 2.h1 Predisporre il sistema impianto da adottare. Componenti: gruppo idronico Utilizzato per la commutazione funzionale tra due gruppi energetici D=1 Q= Lh Tempo di rotazione 80 sec. Commutazione P.C. / boiler Art.5535PDC Commutazione Caldaia / P.C. Art.553HYBRID By-pass di regolazione mm 30

31 2.h1 Predisporre in sistema impianto da adottare Modulo centrale con produzione ACS con l utilizzo della caldaia a condensazione Subentrano periodi dove non risulta possibile usufruire dei pannelli solari termici per la produzione dell acqua ACS e, la pompa di calore potrebbe Dimostrarsi insufficiente come potenzialita termica per produrre in tempi alquanto ravvicinati l ACS 31

32 7.1 Deumidificazione degli ambienti Per il calcolo della deumidificazione degli ambienti si utilizzi la scheda di calcolo allegata rilevabile da Faq

33 2.h1 Predisporre in sistema impianto da adottare Modulo centrale termica raffrescamento + ACS Raffrescamento ambienti con P.C. produzione ACS con pannelli solari termici La soluzione che presentiamo in figura è comprensiva di alcuni elementi indicati nei capitoli precedenti. Raffrescamento ambienti con PC, produzione ACS con pannelli solari termici 33

34 Pannelli radianti Portata L/h Pannelli radianti Portata L/h Boiler ACS Portata 1200 L/h 2.h1 Predisporre in sistema impianto da adottare Collettore di distribuzione di centrale Utilizzo di un collettore complanar e uni/bidirezionale di Ottone. Sezione utile di passaggio 1 1/2 Separatore idraulico Portata max L/h

35 2.h1 Predisporre in sistema impianto da adottare Collettori di centrale nel sistema complanare di Ottone uni / bidirezionali: composizioni Consultando il catalogo collettore modulare da centrale termica TIEMME si presentano diverse soluzioni tutte consigliabili 35

36 2^ fase tipologia impianto g- stabilire il sistema da adottare h- predisporre lo schema impianto che si desidera realizzare i - predisporre la contabilizzazione consumi energetici l - predisporre la termoregolazione di centrale 3^ fase dimensionamento impianto m- dimensionare il primario di centrale n- dimensionare il secondario di centrale o- dimensionare le tubazioni dalla centrale alla distribuzione p- dimensionare i terminali 36 36

37 2.i - predisporre la contabilizzazione consumi energetici Nel predisporre la contabilizzazione del calore abbiamo la possibilità di valutare il rendimento (R) rispetto all energia fornita dal gestore energia Elettrica e gas e, quanto effettivamente riusciamo ad usufruire Del solare termico nonché valutarne i costi di ammortamento R = kwi / kw (PC+ Met.) 37

38 2.i - predisporre la contabilizzazione consumi energetici Contatori per il riscaldamento (utilizzati anche per il raffrescamento) operano per una temperatura massima di 90 C Per il solare termico si richiederà una contabilizzazione per una temperatura max di 120 C 38

39 2^ fase tipologia impianto g- stabilire il sistema da adottare h- predisporre lo schema impianto che si desidera realizzare i - predisporre la contabilizzazione consumi energetici l - predisporre la termoregolazione di centrale 3^ fase dimensionamento impianto m- dimensionare il primario di centrale n- dimensionare il secondario di centrale o- dimensionare le tubazioni dalla centrale alla distribuzione p- dimensionare i terminali 39 39

40 2.l - predisporre la termoregolazione di centrale nella modulistica CLIMAV 6000 Visore Mod. WI-VEW 6000 Touch-scrinn Art.5530V Sonda esterna Mod. T_EXT NTC Art.5530E Modulo master da MHC da abbinarsi al visore Art.5530M1 Modulo gestione ACS SACS Art.5530S3 Alimentatore Art.5530M2 Modulo gestione solare termico SSCC Art.5530S6 40

41 2.l - predisporre la termoregolazione di centrale nella modulistica CLIMAV 6000 Per la realizzazione dello schema elettrico richiedere l assistenza dell Ufficio Tecnico Sistemi TIEMME 41

42 2^ fase tipologia impianto g- stabilire il sistema da adottare h- predisporre lo schema impianto che si desidera realizzare i - predisporre la contabilizzazione consumi energetici l - predisporre la termoregolazione di centrale 3^ fase dimensionamento impianto m- dimensionare il primario di centrale n- dimensionare il secondario di centrale o- dimensionare le tubazioni dalla centrale alla distribuzione p- dimensionare i terminali 42 42

43 = 26 mm 3.m1- dimensionare il primario di centrale Dalla Scheda 1C.1 rileviamo: Portata termica max 1356 L/h Velocità del fluido termico 1,2 m/s Diametro distribuzione primaria: D= =20mm (1 ) La P.di C. Dispone nel suo interno lo scambiatore di calore e una pompa di rilancio all impianto con Δp 4 m Componenti commerciali di utilizzo: Caldaia 12 kw portata termica 800 L/h al boiler d= 3/4 Pompa di calore P.R. kw 7,8 portata termica 7,8 x1000 x 0,86 / 5= 1341 L/h d= 1 Gruppo idronico portata termica max da P.C L/h d= 1 43

44 Funzione raffrescamento o riscaldamento ambienti Commutazione nella funzione produzione ACS 3.m2- dimensionare il primario di centrale Impostazione del gruppo di commutazione Con valvola deviatrice a tre vie Valvola by-pass dinamica 1 44

45 3.m3- dimensionare il primario di centrale La quantità di acqua presente nell impianto deve essere rispondente alla potenza termica della P.C. sono necessari 15L di acqua per ogni kw installato. Se la quantità di acqua risulta inferiore è opportuno inserire un volano termico di capacità pari alla differenza tra la quantità di acqua richiesta e quella presente nell impianto. Con una eccedenza del 25% per sopperire ai tempi morti per lo sbrinamento della P.C PRIMARIO Boiler =( kw x 15)x1,15 = SECONDARIO kw x 17,25 45

46 3.m4- dimensionare primario di centrale serbatoio inerziale Superficie complessiva = 113 m2 Passo serpentine 10 cm = 0,10 m Sviluppo tubazione 113 / 0,10 = 1130m Diametro tubazione Pe-Xb 16x2mm di=12 mm Contenuto acqua impianto (0,12x0,12x3,14/4)x10 x 1130 = 128 L Potenza impianto 12 kw contenuto acqua richiesta 12 x 17,25 = 207 L Volume boiler inerziale = 79 L 46

47 2^ fase tipologia impianto g- stabilire il sistema da adottare h- predisporre lo schema impianto che si desidera realizzare i - predisporre la contabilizzazione consumi energetici l - predisporre la termoregolazione di centrale 3^ fase dimensionamento impianto m- dimensionare il primario di centrale n- dimensionare il secondario di centrale o- dimensionare le tubazioni dalla centrale alla distribuzione p- dimensionare i terminali 47 47

48 3.n1- dimensionare secondario di centrale gruppi di rilancio Il secondario comprende n 3 gruppi di rilancio Così distinti: N 1 con pompa a portata diretta per la produzione ACS al boiler PRIMARIO N 2 per pannelli radianti su due zone comprendenti valvole a tre vie con comando elettromeccanico modulante 48

49 3.n2- dimensionare secondario di centrale gruppi di rilancio Pompe di rilancio (n 2) con valvola a tre vie comando modulante a tre punti utilizzata per il riscaldamento radiante nelle due zone per le seguenti portate. Pompa ad alta efficienza consumo elettrico 5-45 W Zona 1 superficie m2 60 h= 2,7 m Volume 60x2,7=162 W/m3 20 potenzialità complessiva 162 x 20 / 0,85 = 3811 Salto termico andata ritorno 5 C portata acqua 3811/5= 762 L/h Temperatura P.C. 50 C temperatura serpentine P.R. 40 C portata acqua di spillamento 762x40/50 = 609 L/h Zona 2 superficie m2 63 h= 2,7 m Volume 60x2,7=162 W/m3 20 potenzialità complessiva 143 x 20 / 0,85 = 3367 W Salto termico andata ritorno 5 C portata acqua 33367/5= 673 L/h Temperatura P.C. 50 C temperatura serpentine P.R. 40 C portata acqua di spillamento 673x40/50 = 538 L/h Art.5535G3P 49

50 3.n3- dimensionare secondario di centrale gruppi di rilancio Gruppo di rilancio con pompa a tre velocità, allacciamento alla serpentina del boiler produzione ACS posizionata nella portata massima portata 1200 L/h. Pompa ad alta efficienza consumo elettrico 3-48W Art.5535 Art.4765 Art.0720X Gruppo di rilancio con pompa a tre velocità, allacciamento alla serpentina del boiler produzione ACS ed ai P.S.T. Pompa ad alta efficienza consumo elettrico 3-48W Portata Pannello 100L/h n pannelli 3 (6m2) Portata complessiva 300 L/h (0,08 L/s) Perdita di carico cad collettore 27,5 mm Tubazione corrugata 20x1 m (presunti) 25 perdita di carico 50 mm/m x 25= 1250 mm Perdita di carico complessiva: ( x3) x 1,25 =

51 3.n4- dimensionare secondario di centrale Collettore di distribuzione e separatore idraulico L/h 609 L/h 558 L/h 1200 Portata complessiva di spillamento: Zona giorno L/h 609 Zona notte L/h 558 Produzione ACS L/h 1000 Totale portata L/h 2167 Diametro collettore: con V= 0,7 m/s D= = 33,1 (1 1/2) Collettore in proposta: complanare bidirezionale con sezione utile corrispondente ai diametri: Mandata 1 1/2 Ritorno 1 1/2 Separatore idraulico: diametro attacco 1 portata 2367 L/h Velocità = 2167 /(2,826 x 25 2 ) = 1,22 m/s 51

52 2^ fase tipologia impianto g- stabilire il sistema da adottare h- predisporre lo schema impianto che si desidera realizzare i - predisporre la contabilizzazione consumi energetici l - predisporre la termoregolazione di centrale 3^ fase dimensionamento impianto m- dimensionare il primario di centrale n- dimensionare il secondario di centrale o- dimensionare le tubazioni dalla centrale alla distribuzione p- dimensionare i terminali 52 52

53 3.o- dimensionare le tubazioni dalla centrale alla distribuzione L/h 609 L/h 558 L/h 1200 Tubazione zona giorno: Portata L/h 609 Velocità 0,5 m/s D= = 20,76 Tubazione consigliata 32x3 multistrato Tubazione zona notte: Portata L/h 558 Velocità 0,5 m/s D= = 19,97 Tubazione consigliata 32x3 multistrato Tubazione al boiler ACS: Portata L/h 1000 Velocità 0,7 m/s D= = 22,48 Tubazione consigliata 32x3 multistrato 53

54 2^ fase tipologia impianto g- stabilire il sistema da adottare h- predisporre lo schema impianto che si desidera realizzare i - predisporre la contabilizzazione consumi energetici l - predisporre la termoregolazione di centrale 3^ fase dimensionamento impianto m- dimensionare il primario di centrale n- dimensionare il secondario di centrale o- dimensionare le tubazioni dalla centrale alla distribuzione p- dimensionare i terminali 54 54

55 3.p calcolare le dispersioni termiche degli ambienti Per il calcolo degli anelli di distribuzione si propone l utilizzo della seguente scheda rilevabile da Faq dalla stessa si rileva la quantità di acqua presente nei circuiti e lo sviluppo complessivo delle tubazioni. 55

56 Si compileranno le schede relative ai componenti installati 56

57 La dichiarazione di conformità verrà compilata dall impresa installatrice e asseverata dal responsabile tecnico dell azienda oppure, se presente, dal direttore dei lavori Allegati obbligatori -progetto (solo per l impianto con obbligo di progetto); -relazione con tipologie dei materiali utilizzati; - schema di impianto realizzato; -riferimento a dichiarazioni di conformità precedenti o parziali, già esistenti; -copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali. 57

58 Si ringrazia per l attenzione 58

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