FONDAMENTI TEORICI. Pedagogia della marginalità Pedagogia sociale a.a. 2018/ /12/2018
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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI A. MORO Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Pedagogia della marginalità Pedagogia sociale a.a. 2018/2019 Convivere a scuola La convivenza scolastica e la relazione insegnante-alunno Valeria Rossini valeria.rossini@uniba.it FONDAMENTI TEORICI visione costruttivista e contestualista della conoscenza: scuola come microsistema relazionale docenti collaboratori GRUPPO CLASSE alunni dirigenti genitori 1
2 IL CURRICOLO OCCULTO Se il curricolo manifesto sono i contenuti e le finalità esplicitamente indicati dai programmi ministeriali e dalle progettazioni dei docenti, il curricolo nascosto è il reale, ma inespresso, modo di realizzarlo. Esso è l insieme dei valori, delle credenze, delle convinzioni, delle regole, delle conoscenze, dei comportamenti dell insegnante ma anche dell intera istituzione scolastica i quali influiscono, ridefinendoli, sui contenuti di insegnamento (gli insegnanti compiono tagli al programma, insistono su certi argomenti piuttosto che su altri, ecc.) e hanno ripercussioni sulla formazione degli alunni. SCUOLA COME OPIFICIO DI CITTADINANZA L. 169/2008 Documento di indirizzo per la sperimentazione dell insegnamento «Cittadinanza e Costituzione» del 4 marzo
3 LA CONVIVENZA IN PROSPETTIVA EUROPEA Controllo dell obbligo scolastico e dei casi di assenteismo; Supporto specifico per le condizioni di svantaggio sociale; Procedimenti disciplinari e regolamenti interni; Corresponsabilità tra scuola e famiglia; Educazione alle life skills e alla cittadinanza; Reti di intervento a livello locale, regionale e nazionale. LA SCUOLA COME SPAZIO DI CONVIVENZA LUOGO EDUCATIVO: Personalizzazione Collaborazione Inclusione NON- LUOGO: Omologazione Competizione Esclusione 3
4 FATTORI CHE OSTACOLANO LA CONVIVENZA Crisi di valori; Distorsioni nel processo di socializzazione primaria; Disimpegno degli insegnanti (impreparazione, demotivazione; Burocratizzazione istituzionale e rigidità organizzativa; Scarsa coesione sociale all interno della scuola; Estrema competizione ed eccessiva attenzione ai risultati. LE SFIDE DELLA CONVIVENZA uno tra tanti, non uno dei tanti uno per l altro, non uno contro l altro uno insieme agli altri, non uno accanto agli altri 4
5 LA RELAZIONE INSEGNANTE-ALUNNO COME RELAZIONE DI ATTACCAMENTO L insegnante funge da altro significativo e la relazione con lui consente al bambino di sviluppare i modelli operativi interni (MOI) che fungeranno da guida per le relazioni future, influenzando il comportamento sociale, i sentimenti e l interpretazione delle esperienze relazionali. rappresentazioni caratteristiche personali Sistema diadico storia evolutiva LA FUNZIONE GENITORIALE DEL DOCENTE «Nelle relazioni significative con gli adulti si può trovare accudimento e protezione, nel momento di bisogno». Nelle relazioni significative con gli adulti non si trova accudimento e protezione, nel momento di bisogno». 5
6 SO FARE I CONTI CON IL BAMBINO CHE SONO STATO? POSITIVO vitale- BAMBINO (parte creativa) BAMBINO NEGATIVO (parte soffertaarrabbiata) È un bambino vitale, creativo, pulsante. È un bambino sofferente, non ascoltato, maltrattato. Esprime il proprio disagio attraverso rabbia, ostilità, pretese reattive. Ha uno sguardo ludico e vuole aprirsi alla vita, allo stupore del mondo e alla magia delle relazioni. TRA SUPPORTO E CONTROLLO indulgente controllo rigoroso calore supporto freddezza 6
7 PROFESSIONALITÀ IL BRAVODOCENTE Piano comportamentale (fattori di rischio) Piano cognitivo (successo scolastico) Piano socio-emotivo (educazione socio-emotiva) 13 MITOLOGIE DI PERFEZIONE Professionalità: capacità di un soggetto di comprendere quali specifiche conoscenze e competenze sono richieste per esercitare una professione. (Englung, 1996) Impegno e coinvolgimento Competenze disciplinari e didattiche Relazione educativa e gestione del gruppo 7
8 L INSEGNANTE IDEALE 1. è tranquillo, impassibile, equilibrato. Non perde mai la calma e non mostra forti emozioni; 2. non ha preferenze o pregiudizi in relazione al genere, all etnia, all aspetto fisico o alle capacità intellettive degli alunni. Non è mai né sessista né razzista; 3. può e deve nascondere i suoi veri sentimenti agli alunni; 4. deve essere sempre imparziale con gli studenti, e non ha mai preferenze verso qualcuno; 5. sa organizzare un contesto di apprendimento stimolante e libero, pur mantenendo la calma e l ordine; 6. è coerente, non mostra parzialità, non dimentica, non ha sbalzi umorali, non commette errori; 7. è saggio e sa sempre come rispondere; 8. difende i propri colleghi e non si lascia influenzare da sentimenti personali, valori o convinzioni. IL TEACHER POWER: DEFINIZIONI Richieste accademiche o comportamentali cui gli studenti devono sottostare. Potenziale individuale di produrre un effetto sul comportamento di un altra persona o di un gruppo di persone. Abilità del docente di influenzare gli studenti, inducendoli a fare qualcosa che altrimenti non avrebbero fatto. Molteplicità di relazioni di forza che sono immanenti, costitutive, relazionali e dinamiche. Causa ed effetto delle dinamiche interattive che si sviluppano nello spazio dell aula. Struttura che alunni e insegnanti costruiscono nello spazio interattivo in cui vivono. 8
9 CARATTERISTICHE DEL POTERE DEL DOCENTE Il potere è: Il potere non è: connesso con l autorità agito, ma anche subito relativo e mai assoluto coercizione: richiede il consenso contrattazione: ha carattere asimmetrico persuasione: non richiede un cambiamento di idee Tipo di potere TRA INDUZIONI E SEDUZIONI Caratteristiche Immagine del docente Effetti sugli studenti Attractive/ Referent Capitale emotivo Piacevole, divertente, carismatico Stima e apprezzamento Expert Capitale intellettuale Preparato, rispettabile, intelligente e saggio Passione e impegno per la conoscenza Reward Incentivi (premi) Compiacente Motivazione estrinseca Coercive Disincentivi (punizioni) Direttivo Paura della sanzione Position/ Legitimate Responsabilità istituzionale Corretto, formale Rispetto delle norme 9
10 QUALITÀ PERSONALI DI BASE Approvazione considerazione dell altro positiva Amore pedagogico «amerai il prossimo tuo come te stesso» 10
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