Rassegna stampa. A cura dell Ufficio Stampa FIDAS Nazionale. Lunedì 20 novembre Rassegna associativa. Rassegna Sangue e emoderivati

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Serafina Riccardi
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1 Rassegna stampa A cura dell Ufficio Stampa FIDAS Nazionale Lunedì 20 novembre 2017 Rassegna associativa 2 Rassegna Sangue e emoderivati Rassegna sanitaria, medico-scientifica e Terzo settore 11 Prima pagina 15

2 Rassegna associativa

4 IL PICCOLO (ed. Gorizia) Donatori di sangue in festa, sfilano in 500 L'Advs taglia il traguardo del mezzo secolo fra luci e ombre. Nuove leve, ma un calo di donazioni e il cambio al vertice di Antonio Boemo GRADO In 500 tra donatori di sangue e rappresentanti delle istituzioni hanno sfilato ieri lungo le vie di Grado accompagnati da una trentina di labari delle sezioni della provincia di Gorizia e della Bassa friulana per sottolineare i 50 anni della presenza dell'advs nell'isola. Alle cerimonie hanno preso parte soprattutto donatori, ma anche molte autorità hanno voluto essere vicine ai benemeriti gradesi che nell'arco di 50 anni sono stati ben e che in questo lasso di tempo hanno donato per ben 23mila volte.un impegno costante e importante nell'arco di mezzo secolo, anche se, pure a Grado, come in altri centri dell'isontino, una flessione nelle donazioni c'è. Lo ha sottolineato il presidente dei donatori gradesi, Gianni Tognon, nella sua relazione. A colpire i donatori dell'isola è stato però soprattutto l'annuncio delle dimissioni da presidente dello stesso Gianni Tognon, che è stato presente in associazione sin quasi dalla costituzione e che ha mantenuto la guida della sezione negli ultimi 20 anni, prendendo in mano le redini lasciate dal mai dimenticato Luigi Camisi, fondatore dell'advs gradese. Nel dare l'annuncio, "per lasciare spazio ai giovani", Gianni Tognon si è commosso non poco, anche perché il pubblico per ben due volte gli ha tributato una standing ovation: tutti in piedi ad applaudirlo e lungamente.a preoccupare il presidente è però il calo delle donazioni. Nel 2012, in occasione della Giornata del Donatore, il presidente Tognon aveva annunciato con grande soddisfazione il raggiungimento di ben 853 donazioni, rimasto record di sezione. «A oggi, a soli cinque anni di distanza - ha sottolineato -, con immenso dispiacere, sono tenuto a informarvi che le donazioni di quest'anno ammonteranno a circa 600 unità, o poco più». Un dato in calo in controtendenza con, a Grado, l'incremento di donatori, specialmente giovani (anche quest'anno una trentina di nuovi). Il calo è derivato da un insieme di fattori: l'aumento del prelievo di plasma, il lungo colloquio con il medico per accedere alla donazione, la chiusura alternata nella giornata di sabato dei centri trasfusionali di Gorizia e Monfalcone e un lungo questionario da compilare. Tanto che a Grado, quando arriva l'autoemoteca, risulta complicato effettuare più di 22 donazioni. Venerdì scorso erano disponibili 35 donatori, ma solo grazie all'instancabile lavoro e grande sensibilità della dottoressa Veronica Guerci, sono state effettuate 30 donazioni. «I cosiddetti manager della sanità - ha precisato Tognon - hanno molto a cuore i numeri e il bilancio e non vorremmo che questo "calo obbligato" sia conseguenza di una progressiva diminuzione del servizio dell'autoemoteca o possa, addirittura, portare alla sospensione dello stesso».alla cerimonia e alle successive premiazioni hanno partecipato il sindaco Dario Raugna che ha evidenziato l'altruismo, la responsabilità civile e la solidarietà dei donatori, e con interventi l'assessore regionale all'ambiente Sara Vito (presenti anche i consiglieri regionali Alessio Gratton, Roberto Marin e Diego Moretti), il direttore del Dipartimento di Medicina trasfusionale di Area vasta Luca Giovanni Mascaretti e il presidente provinciale della Fidas Feliciano Medeot che ha sottolineato come la sola sezione di Grado rappresenti, in fatto di donazioni, il 10 per cento dell'intero Isontino. Presente anche il parroco arciprete monsignor Michele Centomo che ha celebrato la messa che si è conclusa con il canto di "Madonnina del Mare". È stato ricordato con un video storico monsignor Silvano Fain ed è poi arrivato monsignor Armando Zorzin, anche lui donatore, che durante un brevissimo intervento ha rivolto un più che sentito ringraziamento "a chi ha tanto donato al dono", cioè a Gianni Tognon.@anboemo RIPRODUZIONE RISERVATA

11 Rassegna Politica sanitaria, Medico-scientifica e Terzo Settore

15 Prima pagina

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