Prof. Gaetano Manfredi Dipartimento di Ingegneria Strutturale Università degli Studi di Napoli Federico II

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1 DIREZIONE REGIONALE CALABRIA CONSULENZA TECNICA PER L EDILIZIA RISCHIO SISMICO NEGLI AMBIENTI DI LAVORO Rosanna arch. Macrì C.T.E.R r.macri@inail.it il i

2 Fonti: Si ringraziano i professionisti INAL della C.T.E., eil Prof. Gaetano Manfredi Dipartimento di Ingegneria Strutturale Università degli Studi di Napoli Federico II gamanfre@unina.it

3 Verifica di vulnerabilità sismica DIAGNOSI DEGLI EDIFICI ESISTENTI (ordinanze P.C.M. n 3274/03, n 3316/03 e n 3431/05) Le recenti normative introducono nuovi impegni per i proprietari,, pubblici o privati, di edifici esistenti la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di Protezione Civile (es. ospedali, municipi, caserme ecc)e/o di edifici che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso (es. scuole, teatri,biblioteche, chiese ecc)

4 Valutazione di sicurezza sismica Per valutazione di sicurezza sismica o valutazione di vulnerabilità sismica di un edificio esistente si intende un procedimento quantitativo volto a stabilire seèingradoo o meno di esistere alla combinazione sismica di progetto. Ogni edificio è un caso a se.

5 Fonti per la valutazione 1)I documenti di progetto; 2)Il rilievo strutturale ; 3)Le prove in situ e/o in laboratorio. La quantità e la qualità dei dati acquisiti determina il metodo di analisi i e i valori dei fattori di confidenza (FC) da applicare alle proprietà dei materiali. ili Le resistenze medie ottenute dalle prove in situ vanno divise per i fattori di confidenza per definire la resistenza dei materiali.

6 Livelli di conoscenza Tecnicamente sono tre : LC1 (conoscenza limitata) LC2 (conoscenza adeguata) LC3 (conoscenza accurata) Gli aspetti che definiscono la conoscenza sono: La geometria, i dettagli costruttivi e le proprietà dei materiali.

7 Beni culturali Per i beni tutelati è possibile limitarsi ad interventi di miglioramento.( art. 29 comma 4 del dl 42/2004) Direttiva del 12 ottobre 2007 del P.C.M. valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale. Auspica l installazione a di monitoraggi per eseguire e una accurata indagine di rilevamento.

8 Fase 1 Valutazione dei livelli di conoscenza, campagna di indagine e rilievo di dettaglio. 1) Raccolta e analisi delle informazioni disponibili,(documenti di progetto, con particolare riferimento a relazioni geologiche, geotecniche e strutturali ed elaborati strutturali). 2) Rilievo di dettaglio e verifica dello spessore dei solai a tutti i livelli con strumentazioni a fibre ottiche, ispezioni sulle tamponature, saggi in fondazione x verificarne la profondità del piano di posa con particolare approfondimento delle cause di eventuali lesioni o dissesti o stati di degrado.

9 3) Indagini strumentali: individuazioni delle caratteristiche meccaniche del calcestruzzo e dell acciaio mediante estrazioni a campione. 4) Valutazione del degrado del calcestruzzo (carotaggi, prove ultrasoniche, sclerometriche) 5) Sul terreno di sedime, esecuzione di almeno due prove secondo le due direzioni principali pa dell edificio.

10 Fase 2 Analisi e verifiche dei livelli di sicurezza sismica.

11 L edilizia esistente

12 14 CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI (2001) EPOCA DI COSTRUZIONE Edifici in c.a. Prima del Dal 1919 al Dal 1946 al Evoluzione normativa sismica italiana 1974 (L. 64/1974) 1996 (D.M.16/1/1996) 2003 (O.P.C.M.3274) 2008 (NTC 14/01/08) Dal 1962 al Dal 1972 al Dal 1982 al Dopo il TOTALE

13 I PILASTRI

14 Crisi a taglio alla testa del pilastro circolare. Passo delle staffe superiore (sembra) ai 200mm. E evidente la qualità del calcestruzzo

15 Crisi a taglio alla testa del pilastro rettangolare.

16

17 Armatura liscia. Evidente la sovrapposizione e i ganci ad uncino

18 I nodi trave-pilastro Assenza di staffe nel nodo Instabilità armatura pilastro passante nel nodo

19 I nodi trave pilastro Assenza di staffe nel nodo Scarsa qualità del cls

20 Pareti e setti

21 Le crepe o lesioni Possono rappresentare un campanello d allarme!! Le cause..molteplici

22 Nel caso di cedimento del terreno di fondazione - Forti pendenze e sovraccarichi vicini a una fondazione - Eccesso di acqua (anche dovuto a rottura di tubature) - Scavi nei pressi dell edificio - Piani interrati parziali - Vibrazioni - Essiccamento degli strati superficiali del terreno o la differenza di struttura dei terreni su cui poggia la casa.

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