MANUALE D USO E MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE
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- Sara Piccinini
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2 MANUALE D USO E MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE Cap del D.M. 14 gennaio 2008 e cap. C10.1 par. 4.1 della Circ. n. 617/ PIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE PREMESSA Ai sensi del C10.1 punto 4.1) della Circolare 617/2009: Le prescrizioni seguenti, che nel loro complesso costituiscono gli elaborati sopra citati, discendono dalle seguenti REGOLE FONDAMENTALI: 1) non si devono alterare in nessun modo né gli elementi strutturali né gli elementi non strutturali, quali tamponature e tramezzi, la cui modifica può avere effetti sul comportamento della struttura o sulla loro stabilità. In nessun caso le canalizzazioni degli impianti possono attraversare travi o pilastri, i fori necessari al passaggio delle canalizzazioni verticali possono essere praticati solo in corrispondenza degli elementi di alleggerimento dei solai (pignatte) evitando il taglio delle armature di ripartizione. In nessun caso le dimensioni degli elementi, strutturali e non strutturali, possono essere ridotte per ricavare maggiori spazi, armadi a muro, nicchie, ecc. 2) Non si devono in nessun modo superare i carichi di progetto attraverso variazioni della destinazione d uso dell edificio o di singoli locali, stoccaggi di materiale, applicazione di carichi concentrati non espressamente previsti in progetto. 3) Non si deve modificare il comportamento della struttura attraverso opere non autorizzate di qualunque genere, sopraelevazioni, ampliamenti, ecc. 4) La struttura deve essere controllata e mantenuta da personale specializzato periodicamente e dopo eventi eccezionali come urti, incendi, eventi sismici, esposizione ad agenti chimici, ecc. particolare si deve porre attenzione a eventuali rigonfiamenti e/o distaccamenti della superficie di travi e pilastri che denunciano l ossidazione delle barre in acciaio sottostanti le quali aumentano di volume per effetto di tale processo chimico. In 1
3 PIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE Il presente piano di manutenzione della parte strutturale dell opera, redatto ai sensi del D.M. 14 gennaio 2008 art. 10.1, è relativo ai lavori di: COSTRUZIONE FABBRICATO DI CIVILE ABITAZIONE Committente dei Lavori: CONDOMINIO COOPERATIVE EDILIZIE DI L AQUILA - Ubicazione opere: VIA FRANCIA n. 22 Progettazione Architettonica: R.T.P. 201 Progettazione delle Strutture: R.T.P. 201 Direzione dei lavori: R.T.P. 201 Direzione Lavori delle Strutture: R.T.P Al termine dei lavori e del relativo certificato di collaudo, le opere verranno consegnate al Committente dei Lavori. Restano a carico del Committente o, in caso di vendita, ai successivi proprietari, le attività di ispezione, gestione e manutenzione delle opere realizzate, rimanendo altresì a carico dell appaltatore la garanzia per le difformità e i vizi dell'opera. Le unità strutturali effettivamente presenti sono contrassegnate con il simbolo X. Strutture di fondazione 1. Travi di fondazione in c.a. 2. Plinti in c.a. 3. Platee in c.a. X 4. Pali in c.a. 5. Pareti controterra in c.a. X Strutture in elevazione 1. Pilastri in c.a. X 2. Pilastri in acciaio X (solo al vano ascensore del piano interrato) 3. Pilastri in legno 4. Travi in c.a. X 5. Travi in acciaio X 6. Travi in legno 7. Pareti in c.a. 8. Murature in blocchi Strutture orizzontali 1. Solai in latero-cemento / lastre prefabbricate X 2. Solette in c.a. X 3. Solai in legno 4. Solai in acciaio-cls 5. Solai in legno-cls 6. Solai con pannelli in poliuretano e supporto metallico del tipo Penta-Italpannelli X 2
4 2. MANUALE D USO Da considerare solo le prescrizioni relative agli elementi strutturali effettivamente presenti contrassegnati con X nell elenco sopra riportato. 2.1 Travi di fondazione in c.a. Elementi strutturali in conglomerato cementizio armato a sviluppo lineare orizzontale o sub-orizzontale con superfici a contatto con il terreno o magrone di cls. Ripartizione dei carichi della struttura sul terreno. Le travi di fondazioni sono concepite per resistere ai carichi di progetto della struttura in elevazione. 2.2 Plinti in c.a. Elementi strutturali in conglomerato cementizio armato a sviluppo puntuale con superfici a contatto con il terreno o magrone di cls. Ripartizione dei carichi della struttura sul terreno. I plinti sono concepiti per resistere ai carichi di progetto della struttura in elevazione. 2.3 Platea in c.a. Elemento strutturale in conglomerato cementizio armato a sviluppo superficiale orizzontale o sub-orizzontale con superfici a contatto con il terreno o magrone di cls. Ripartizione dei carichi della struttura sul terreno. La platea è concepita per resistere ai carichi di progetto della struttura in elevazione. 2.4 Pali in c.a. Elementi strutturali in conglomerato cementizio armato a sviluppo lineare verticale con superfici a contatto con il terreno. 3
5 Ripartizione dei carichi della struttura sul terreno. I pali sono concepiti per resistere ai carichi di progetto della struttura in elevazione. 2.5 Pareti controterra in c.a. Elementi strutturali in conglomerato cementizio armato a sviluppo superficiale verticale o sub-verticale con superfici a contatto con il terreno. Resistenza alla spinta delle terre. Sostegno solai superiori. Le pareti controterra in c.a. sono concepite per resistere ai carichi di progetto della struttura in elevazione e alle azioni trasmesse dal terreno. Non ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Qualora ispezionabili se ne deve controllare periodicamente il degrado di usura con contestuale rilievo di eventuali anomalie. 2.6 Pilastri in c.a. Elementi strutturali in conglomerato cementizio armato a sviluppo lineare verticale o sub-verticale. Sostegno delle travi e dei solai. I pilastri in c.a. sono concepiti per resistere ai carichi di progetto trasmessi dalle travi e dagli impalcati. Non ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con contestuale rilievo di eventuali anomalie. 2.7 Pilastri in acciaio Elementi strutturali in acciaio da carpenteria a sviluppo lineare verticale o sub-verticale. Sostegno delle travi e dei solai. I pilastri in c.a. sono concepiti per resistere ai carichi di progetto trasmessi dalle travi e dagli impalcati. Non ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con contestuale rilievo di eventuali anomalie. 4
6 2.8 Pilastri in legno Elementi strutturali in legno a sviluppo lineare verticale o sub-verticale. Sostegno delle travi e dei solai. I pilastri in legno sono concepiti per resistere ai carichi di progetto trasmessi dalle travi e dagli impalcati. Non ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con contestuale rilievo di eventuali anomalie. 2.9 Travi in c.a. Elementi strutturali in conglomerato cementizio armato a sviluppo lineare orizzontale o sub-orizzontale. Sostegno delle murature di tamponamento e dei solai. Le travi in c.a. sono concepite per resistere ai carichi di progetto trasmessi dai solai e dai tamponamenti. Non ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con contestuale rilievo di eventuali anomalie Travi in acciaio Elementi strutturali in acciaio a sviluppo lineare orizzontale o sub-orizzontale. Sostegno delle murature di tamponamento e dei solai. Le travi in acciaio sono concepite per resistere ai carichi di progetto trasmessi dai solai e dai tamponamenti. Non ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con contestuale rilievo di eventuali anomalie Travi in legno Elementi strutturali in legno a sviluppo lineare orizzontale o sub-orizzontale. Sostegno delle murature di tamponamento e dei solai. 5
7 Le travi in legno sono concepite per resistere ai carichi di progetto trasmessi dai solai e dai tamponamenti. Non ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con contestuale rilievo di eventuali anomalie Pareti in c.a. Elementi strutturali in conglomerato cementizio armato a sviluppo superficiale verticale o sub-verticale. Resistenza a carichi verticali e orizzontali. Sostegno solai superiori. Le pareti in c.a. sono concepite per resistere ai carichi di progetto della struttura in elevazione. Non ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con contestuale rilievo di eventuali anomalie Murature in blocchi Elementi strutturali in blocchi artificiali e malta a sviluppo superficiale verticale. Resistenza a carichi verticali e orizzontali. Sostegno solai. Le murature in blocchi sono concepite per resistere ai carichi di progetto della struttura in elevazione. Non ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con contestuale rilievo di eventuali anomalie Solai in latero-cemento / lastre prefabbricate Elementi strutturali costituiti dall'assemblaggio di elementi in c.a. gettati in opera o semiprefabbricati, con interposizione di blocchi di laterizio a funzione di alleggerimento a sviluppo superficiale orizzontale o suborizzontale. Creazione di superfici resistenti eventualmente praticabili, con funzione di collegamento delle strutture verticali. I solai sono concepiti per resistere ai carichi di progetto della struttura. Non ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con contestuale rilievo di eventuali anomalie. 6
8 2.15 Solette in c.a. Elementi strutturali costituiti da getti di c.a., con eventuale interposizione di blocchi di alleggerimento a sviluppo superficiale orizzontale o sub-orizzontale. Creazione di superfici resistenti eventualmente praticabili, con funzione di collegamento delle strutture verticali. I solai sono concepiti per resistere ai carichi di progetto della struttura. Non ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con contestuale rilievo di eventuali anomalie Solai in legno Elementi strutturali costituiti dall'assemblaggio di travi e tavolati in legno a sviluppo superficiale orizzontale o sub-orizzontale. Creazione di superfici resistenti eventualmente praticabili, con funzione di collegamento delle strutture verticali. I solai sono concepiti per resistere ai carichi di progetto della struttura. Non ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con contestuale rilievo di eventuali anomalie Solai in acciaio-cls Elementi strutturali costituiti dall'assemblaggio di travi in acciaio e solette in c.a., con eventuale utilizzo di lamiera collaborante o meno, a sviluppo superficiale orizzontale o sub-orizzontale. Creazione di superfici resistenti eventualmente praticabili, con funzione di collegamento delle strutture verticali. I solai sono concepiti per resistere ai carichi di progetto della struttura. Non ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con contestuale rilievo di eventuali anomalie. 7
9 2.18 Solai in legno-cls Elementi strutturali costituiti dall'assemblaggio di travi in legno, tavolati in legno e solette in c.a. collegate tramite connettori metallici di tipo meccanico o iniettati con resine epossidiche, a sviluppo superficiale orizzontale o sub-orizzontale. Creazione di superfici resistenti eventualmente praticabili, con funzione di collegamento delle strutture verticali. I solai sono concepiti per resistere ai carichi di progetto della struttura. Non ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con contestuale rilievo di eventuali anomalie Solai con pannelli in poliuretano e supporto metallico Elementi strutturali costituiti dall'assemblaggio di travi in acciaio e pannelli prefabbricati di poliuretano con supporto metallico collegati tramite connettori metallici di tipo meccanico a sviluppo superficiale suborizzontale. Creazione di superfici resistenti eventualmente praticabili, con funzione di collegamento delle strutture verticali. I solai sono concepiti per resistere ai carichi di progetto della struttura. Non ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con contestuale rilievo di eventuali anomalie. 8
10 3. MANUALE DI MANUTENZIONE Da considerare solo le prescrizioni relative agli elementi strutturali effettivamente presenti contrassegnate con X nell elenco sopra riportato. 3.1 Travi di fondazione in c.a. Le travi di fondazione devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non Cedimenti differenziali con conseguenti abbassamenti del piano di imposta delle fondazioni Distacchi murari Lesioni in elementi direttamente connessi Comparsa di risalite di umidità Periodicità: quinquennale (non esistono riferimenti normativi) 3.2 Plinti in c.a. I plinti in c.a. devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non Cedimenti differenziali con conseguenti abbassamenti del piano di imposta delle fondazioni Distacchi murari Lesioni in elementi direttamente connessi Comparsa di risalite di umidità Periodicità: quinquennale (non esistono riferimenti normativi) 9
11 3.3 Platee di fondazione in c.a. Le platee di fondazione devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non Cedimenti differenziali con conseguenti abbassamenti del piano di imposta delle fondazioni Distacchi murari Lesioni in elementi direttamente connessi Comparsa di risalite di umidità Periodicità: quinquennale (non esistono riferimenti normativi) 3.4 Pali in c.a. I pali in c.a. devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non Cedimenti differenziali con conseguenti abbassamenti del piano di imposta delle fondazioni Distacchi murari Lesioni in elementi direttamente connessi Comparsa di risalite di umidità Periodicità: quinquennale (non esistono riferimenti normativi ) 3.5 Pareti controterra in c.a. Le pareti controterra in c.a. devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non 10
12 Distacchi dal terreno circostante Cedimenti differenziali con conseguenti abbassamenti del piano di imposta delle fondazioni Distacchi Lesioni Cavillature Difetti di verticalità Periodicità: quinquennale (non esistono riferimenti normativi) 3.6 Pilastri in c.a. I pilastri in c.a. devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non Distacchi Lesioni Cavillature Difetti di verticalità Periodicità: quinquennale (non esistono riferimenti normativi ) 3.7 Pilastri in acciaio I pilastri in acciaio devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non 11
13 Ossidazione Sistemi di collegamento difettosi Difetti di verticalità Periodicità: annuale 3.8 Pilastri in legno I pilastri in legno devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non Fessurazioni Lesioni Difetti di verticalità Periodicità: quinquennale (non esistono riferimenti normativi ) 3.9 Travi in c.a. Le travi in c.a. devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non Distacchi Lesioni Cavillature 12
14 Periodicità: quinquennale (non esistono riferimenti normativi ) 3.10 Travi in acciaio Le travi in acciaio devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non Ossidazione Sistemi di collegamento difettosi Periodicità: annuale 3.11 Travi in legno Le travi in legno devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non Fessurazioni Eccessiva deformazione Periodicità: annuale 3.12 Pareti in c.a. 13
15 Le pareti in c.a. devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non Distacchi Fessurazioni Eccessiva deformazione Difetti di verticalità Sbandamenti fuori piano Periodicità: quinquennale (non esistono riferimenti normativi) 3.13 Murature in blocchi Le murature in blocchi devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non Distacchi Fessurazioni Eccessiva deformazione Difetti di verticalità Sbandamenti fuori piano Polverizzazione della malta Periodicità: quinquennale (non esistono riferimenti normativi) 14
16 3.14 Solai in latero-cemento / lastre prefabbricate I solai in latero-cemento devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non Distacchi Sfondellamenti Fessurazioni Eccessiva deformazione Eccessiva vibrazione Periodicità: quinquennale (non esistono riferimenti normativi) 3.15 Solette in c.a. Le solette in c.a. devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non Distacchi Fessurazioni Eccessiva deformazione Eccessiva vibrazione Periodicità: quinquennale (non esistono riferimenti normativi ) 3.16 Solai in legno 15
17 I solai in legno devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non Fessurazioni Eccessiva deformazione Eccessiva vibrazione Periodicità: annuale 3.17 Solai in acciaio-cls I solai in acciaio-cls devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non Distacchi Fessurazioni Eccessiva deformazione Eccessiva vibrazione Periodicità: quinquennale (non esistono riferimenti normativi ) 3.18 Solai in legno-cls I solai in legno-cls devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non Distacchi 16
18 Fessurazioni Eccessiva deformazione Eccessiva vibrazione Periodicità: annuale 3.19 Solai in pannelli prefabbricati di poliuretano con supporto metallico I solai devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti. Fessurazioni Ossidazione Sistemi di collegamento difettosi Periodicità: annuale 17
19 4. PROGRAMMA DI MANUTENZIONE Da considerare solo le prescrizioni relative agli elementi strutturali effettivamente presenti contrassegnate con X nell elenco sopra riportato. 4.1 Programma delle prestazioni La vita nominale dell'opera è quella indicata nella Relazione di Calcolo, pari a 50 anni. Strutture di fondazione 1. Travi di fondazione in c.a. 2. Plinti in c.a. 3. Platee in c.a. 4. Pali in c.a. 5. Pareti controterra in c.a. Le strutture di fondazione dovranno garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non Strutture in elevazione 1. Pilastri in c.a. 2. Pilastri in acciaio 3. Pilastri in legno 4. Travi in c.a. 5. Travi in acciaio 6. Travi in legno 7. Pareti in c.a. 8. Murature in blocchi Le strutture in elevazione dovranno garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non Strutture orizzontali 1. Solai in latero-cemento 2. Solette in c.a. 3. Solai in legno 4. Solai in acciaio-cls 5. Solai in legno-cls 6. Solai in pannelli prefabbricati di poliuretano con supporto metallico Le strutture orizzontali dovranno garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non 18
20 4.2 Programma dei controlli L esito di ogni ispezione deve formare oggetto di uno specifico rapporto da conservare insieme alla relativa documentazione tecnica. A conclusione di ogni ispezione, inoltre, il tecnico incaricato deve, se necessario, indicare gli eventuali interventi a carattere manutentorio da eseguire ed esprimere un giudizio riassuntivo sullo stato d opera. Strutture di fondazione 1. Travi di fondazione in c.a. 2. Plinti in c.a. 3. Platee in c.a. 4. Pali in c.a. 5. Pareti controterra in c.a. 1. Periodicità: almeno quinquennale. In caso di eventi eccezionali o manutenzione straordinaria procedere al controllo Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive. Strutture in elevazione 1. Pilastri in c.a. 2. Pilastri in acciaio 3. Pilastri in legno 4. Travi in c.a. 5. Travi in acciaio 6. Travi in legno 7. Pareti in c.a. 8. Murature in blocchi 1. Periodicità: almeno quinquennale per elementi in c.a., annuale per elementi in legno. In caso di eventi eccezionali o manutenzione straordinaria procedere al controllo Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive. Strutture orizzontali 1. Solai in latero-cemento / lastre prefabbricate 2. Solette in c.a. 3. Solai in legno 4. Solai in acciaio-cls 19
21 5. Solai in legno-cls 6. Solai in pannelli prefabbricati di poliuretano con supporto metallico 1. Periodicità: almeno quinquennale per elementi in c.a., annuale per elementi in legno. In caso di eventi eccezionali o manutenzione straordinaria procedere al controllo Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive. 20
Elenco delle Unità strutturali. Strutture di fondazione Sono previste al piano terra dell area 1. Travi di fondazione in acciaio.
INDICE 1 PREMESSA... 2 2 PIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE (art. 10.1 DM 14/01/2008)... 3 3 MANUALE D'USO... 6 4 MANUALE DI MANUTENZIONE... 7 5 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE... 9 1 PREMESSA Il piano di
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