Pag. 1 a 6. Mantova, 05/02/2015. Oggetto: Tavolo tecnico DGR IX/3018 del 15/12/2012. Emissioni odorigene Ditta Copernit Spa Pegognaga (MN)

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1 Mantova, 05/02/2015 Oggetto: Tavolo tecnico DGR IX/3018 del 15/12/2012. Emissioni odorigene Ditta Copernit Spa Pegognaga (MN) A seguito alla riunione del 27 gennaio c.a. si riassume di seguito l attività di ARPA in merito. Nella prima fase di attuazione del piano di riduzione dell impatto odorigeno presentato dalla Ditta Copernit Spa a seguito di Ordinanza Sindacale n.14, del 25 marzo 2014, i tecnici Arpa hanno presenziato presso lo stabilimento nei giorni maggio 2014 ai controlli delle emissioni E3-E7-E31. Questa prima fase di verifica impiantistica ha messo in evidenza che i reflui gassosi emessi dalle diverse linee produttive, pur rispettando i limiti dati dall autorizzazione, presentavano concentrazioni di inquinanti che potevano essere compatibili con il disagio olfattivo segnalato. A seguito degli esiti di questa prima indagine, la Ditta è intervenuta inserendo nelle torri di lavaggio ad acqua, poste a presidio delle emissioni in atmosfera, dei corpi di riempimento (demister). I risultati dei controlli hanno evidenziato che gli interventi, come riportato nella nota Prot. n del 16 giugno 2014 già inviata agli Enti in indirizzo, hanno portato ad una riduzione del contributo emissivo della concentrazione degli idrocarburi alifatici pesanti e medio pesanti, ma non hanno ridotto il contributo degli idrocarburi alifatici-aromatici leggeri, a cui può essere associata una componente olfattiva non trascurabile, con la conseguenza del perdurare delle molestie olfattive. I valori di concentrazione dei parametri COT, PTS (Polveri totali) e di IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici), misurati alle emissioni E3-E7-E31, sono risultati tutti inferiori ai limiti autorizzati con DGR. n 11284/ / /2002. L adozione delle MTD (migliori tecniche disponibili) definite dalla Regione Lombardia (DGR n.3552/12) permette l abbattimento degli inquinanti e il rispetto del limite di 50 mg/nm 3 di COT (carbonio organico totale), valore considerato utile a contenere le emissioni, anche quelle odorigene, nella più parte dei casi e in assenza di situazioni territoriali critiche legate ad esempio alla prossimità dell insediamento produttivo a zone residenziali, condizione, quest ultima per le quali il limite viene ridotto a 20 mg/nm 3 di COT. A fronte dei risultati analitici sopra menzionati, la Ditta ha dato corso alla seconda fase di intervento, avente come risultato l installazione di un sistema di abbattimento a carboni attivi alle emissioni E3 e E7 per le quali era si è valutato il maggior carico odorigeno. Il collettamento delle due emissioni di cui sopra trova ragione poiché E3 ed E7 erano state autorizzate con limiti emissivi meno restrittivi rispetto ai valori limite di riferimento per la tipologia impiantistica e datati rispetto all attuale legislazione ambientale e quindi a maggior carico emissivo. Per poter procedere alla suddetta modifica di impianto, la Ditta ha presentato in data 24 giugno 2014 all autorità competente Provincia di Mantova la relativa domanda di modifica non sostanziale alle autorizzazioni delle emissioni in atmosfera. L installazione del presidio si è poi completata nel mese di settembre 2014, dopo il fermo impianti del mese di agosto. Pag. 1 a 6

2 Per l emissione E31, non inserita nel programma di collettamento al sistema a carboni attivi, ARPA ha richiesto nella stessa nota del 16 Giugno alla Ditta la necessità di una misura in continuo del COT oppure, in analogia con le misure tecniche dei sistemi di monitoraggio delle emissioni emanate dalla Regione Lombardia, che si attivi per un controllo all emissione ogni 96 ore. La Ditta ha provveduto ad inviare tutte le registrazioni delle misure finora effettuate all emissione E31, dalle quali si evince il sostanziale rispetto dei limiti previsti dalla specifica autorizzazione per il parametro COT. In data 18 settembre 2014, a seguito del perdurare di segnalazioni di molestia olfattiva pervenute ad ARPA, è stato effettuato, da parte dei tecnici dell Agenzia, un sopralluogo presso l insediamento produttivo nel corso del quale è stato accertato che non erano ancora state ultimate le operazioni di installazione dell impianto di abbattimento a carboni attivi. Dalle dichiarazioni rilasciate e verbalizzate ai tecnici Arpa dal sig. Giovanardi Sauro, rappresentante della Ditta Copernit Spa, sì è appreso che il ciclo produttivo con il nuovo assetto depurativo sarebbe entrato in esercizio alla data del 22 settembre La scrivente Agenzia ha quindi programmato un ulteriore sopralluogo di controllo in data 25 settembre 2014 nel corso del quale è stato verificato che il l impianto a carboni attivi era in funzione ed erano in corso le operazioni di settaggio e di collaudo. Dalla comunicazione inviata a questa Agenzia in data 30 gennaio c.a e redatta dal Settore di Polizia Locale si evidenzia che dalla data di attivazione del presidio a carboni attivi fino alla fine del mese di ottobre non sono pervenute al Comune segnalazioni di molestie olfattiva riconducibili alle attività svolte dalla Ditta in oggetto. Queste sono invece riprese con maggior frequenza nel mese di novembre e di dicembre fino alla chiusura degli impianti per le festività natalizie. Con il riavvio degli impianti avvenuto in data 12 gennaio si sono di nuovo presentati i fenomeni di forte disagio olfattivo, verificatesi con maggior frequenza nella settimana dal 12 al 18 gennaio nella quale il disturbo olfattivo veniva percepito anche nella zona del centro del paese. Già dalla valutazione dei risultati delle misure finora effettuate (autocontrolli e controlli alla presenza di Arpa) si rileva che il sistema di abbattimento a carboni attivi dovrà essere ulteriormente ottimizzato e/o riconfigurato in relazione al ciclo produttivo e alla qualità delle materie prime utilizzate. I dati di flusso di massa dei parametri SOV, IPA, COT ante-operam e post operam non evidenziano dei miglioramenti importanti, come si può osservare nei grafici seguenti. La rappresentazione in scala log 10 degli idrocarburi a diverso numero di atomi di carbonio consente di visualizzare anche i rapporti di flusso degli idrocarburi delle classi meno presenti alle emissioni e visualizzarne anche la loro sostanziale invarianza a seguito degli interventi Pag. 2 a 6

3 impiantistici. Figura 1 - Andamento del flusso di massa (g/h) degli idrocarburi alle emissioni. Figura 2 - Flusso di massa degli idrocarburi (g/h) espresso in scala logaritmica Pag. 3 a 6

4 Figura 3 - Andamento delle conc. di SOV nelle diverse emissioni Figura 4 - Andamento COT nelle diverse emissioni Figura 5 - Andamento flusso di massa (g/h) COT emissione E37 (E3+E7) Pag. 4 a 6

5 Figura 6 - Andamento flusso di massa (g/h) COT emissione E31 Minima, ancorché legata a poche misure, la variazione delle SOV. Per quanto riguarda il parametro COT, per contro, si osserva che in ottobre, dove i valori medi di COT alle emissioni E37 ed E31 è risultato nell intervallo mg C/Nm 3, non sono pervenute segnalazioni di molestia olfattiva, pertanto, si ritiene che il livello emissivo del COT con un valore medio di 20 mg C / Nm 3 associato ad un flusso di massa inferiore a 1000 g/h per emissione, possa essere considerato valore obiettivo e di riferimento per il contenimento del disturbo olfattivo. Visto il ripresentarsi delle segnalazioni, considerato che il parametro COT si è mostrato un buon indicatore dell efficienza di abbattimento dei composti organici e anche degli odori, si propone che la Ditta proceda ad una valutazione dell efficienza dell impianto di abbattimento a carboni attivi e, ne attesti il mantenimento nel tempo mediante rilevazione e registrazione in continuo, anche alla luce del nuovo progetto relativo all installazione di una quarta linea di produzione e per evitare che si possa avere un possibile aggravamento importante dell impatto odorigeno. Preme infine sottolineare che le concentrazioni delle sostanze più critiche presenti alle emissioni, in modo specifico gli IPA e le SOV, mettono in evidenza che i dati rilevati alle emissioni sono già loro inferiori ai relativi i valori limite di concentrazione per l esposizione in ambienti di lavoro TLV-TWA (ACGIH-2007), sapendo che il rapporto di concentrazione tra il dato di emissione e quello presente in aria ambiente è di circa 1:1000. Confrontando ulteriormente i risultati con i valori TRK-DFG (2004-Germania) che sono valori medi su una esposizione quotidiana in ambienti di lavoro per otto ore e settimanale di 40 ore, nello specifico per il composto benzo(a)pirene riconosciuto cancerogeno di classe 2A dallo IARC, i valori rilevati sono mediamente inferiori di circa dieci volte il valore normato (2 µg/m 3 ), mentre per lo stesso parametro i limiti di TLV-TWA ACGIH (2005) prevedono un esposizione al minor livello possibile. Visto quanto sopra e ad integrazione di quanto comunicato nel corso della riunione del 27 gennaio c.a. e della nota Prot. n del 30 dicembre 2014, Arpa si rende comunque disponibile ad effettuare in Pag. 5 a 6

6 accordo/convenzione con il Comune di Pegognaga una campagna invernale ed una estiva di controllo della matrice aria ambiente per la valutazione della ricadute delle emissioni della Ditta nel territorio del Comune di Pegognaga. Le due campagne saranno finalizzate alla valutazione dei parametri di qualità dell aria ambiente e per la quale verranno utilizzati dei campionatori posizionati in almeno due punti dell area di ricaduta delle emissioni, nello specifico un postazione di campionamento sarà posizionata sottovento e l altra sopravento e saranno sempre correlati alle condizioni meteo-statistiche del periodo di campionamento. Al termine delle due campagne i risultati saranno trasmessi al Comune per la loro pubblicazione e divulgazione nel rispetto degli obblighi di legge per la trasparenza e la diffusione delle informazioni da parte della P.A. Si ritiene utile proporre anche il mantenimento delle registrazioni/validazioni (certificate dalla Polizia Locale) delle segnalazioni di molestie olfattiva, in accordo con le modalità riportate nella DGR n. IX/3018 del 15/12/2012, da effettuarsi nei diversi assetti impiantistici/durante le fasi di implementazione impiantistica, per la verifica dell efficacia degli interventi. Il Responsabile RUO APC-MN Dr. Loredano Fusari Pag. 6 a 6

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