Piano di intervento mirato alla riduzione dell esposizione esposizione a rischi cancerogeni nel COMPARTO GOMMA
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- Brigida Viola
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1 Piano di intervento mirato alla riduzione dell esposizione esposizione a rischi cancerogeni nel COMPARTO GOMMA
2 SOGGETTI PROPONENTI ASL 20 (Spresal di Alessandria) ASL 7 (Spresal di Settimo T.se) ASL 15 (Spresal di Cuneo) ARPA Piemonte
3 L industria della gomma è classificata come produzione sicuramente cancerogena per l uomo (classe 1) dall Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro (IARC) dell OMS.
4 L evoluzione dei processi produttivi e delle tecnologie di prevenzione, la sostituzione di alcuni cancerogeni storici (betanaftilammina, amianto, benzene), l evoluzione delle ricette delle mescole hanno in parte modificato l esposizione rispetto al passato. La possibilità di attribuire a specifici agenti chimici gli eccessi tumorali osservati nei vari studi è limitata dall elevato numero di sostanze chimiche cui sono esposti i lavoratori di questo comparto, tra cui numerosi cancerogeni umani o sperimentali. Aggiornamento delle conoscenze sulla lavorazione Adozione di tecnologie e processi che riducano il rischio alla fonte
5 Il progetto di comparto prevede due fasi principali: Caratterizzazione e gestione del rischio nell industria di produzione pneumatici Estensione del progetto al resto del comparto gomma
6 Perché la priorità nel settore dei pneumatici? Elevato numero di dipendenti presenti (alcune migliaia) Numero ridotto di stabilimenti (4 nel territorio delle ASL proponenti) Precedenti interventi nelle aziende oggetto del comparto Possibilità di confronto di soluzioni di bonifica su cicli di lavorazione simili Possibilità di verifica di soluzioni tecnologiche avanzate
7 Tipologie di produzione presenti Pneumatici per autovetture Pneumatici per veicoli industriali Pneumatici per aerei
8 Difficoltà del comparto Elevato numero di agenti chimici presenti Modifica della composizione delle mescole nel tempo Formazione di sottoprodotti durante le lavorazioni a caldo Metodiche di campionamento e analisi solo per alcune categorie di agenti Esposizione dei lavoratori difficilmente quantificabile in modo completo
9 Scelta degli agenti Quantità Pericolosità Entità dell esposizione Esistenza di metodiche analitiche standardizzate Strumentazione disponibile
10 Lavorazioni già esaminate In modo completo: In tutti gli stabilimenti è stata affrontata in modo omogeneo l esposizione a solventi nelle fasi di assemblaggio del pneumatico crudo. Alcune lavorazioni particolari di preparazione di additivi o prodotti ausiliari
11 Lavorazioni già esaminate In modo parziale: Sono stati misurate l esposizione a Idrocarburi Policiclici Aromatici nei reparti dove si eseguono lavorazioni a caldo (Banbury e Vulcanizzazione) Alcune lavorazioni di preparazione di additivi o prodotti ausiliari Le lavorazioni di ripristino del battistrada del pneumatico, di riparazione dei difetti (sul pneumatico crudo e cotto) Analisi dei prodotti in uso per la valutazione delle impurezze presenti (IPA e ammine aromatiche)
12 Alcuni risultati Esposizione a ottano ed eptano: in nessun caso è stato superato il TLV-TWA dell ACGIH. alcuni risultati superano il REL-TWA del NIOSH. In assenza di aspirazioni localizzate le operazioni di confezionamento e finizione espongono a concentrazioni alte di vapori di solvente ( mg/m 3 ). La presenza di aspirazione localizzata riduce l esposizione a valori di circa un decimo. Nelle soluzioni di ottano o eptano utilizzate non sono state riscontrate concentrazioni rilevabili di benzene. Nelle dissoluzioni a base ottano o eptano sono state riscontrate concentrazioni significative di IPA.
13 Lavorazioni particolari: Per alcuni parametri le concentrazioni riscontrate sono prossime o superiori al TLV-TWA. Analisi su prodotti in uso: sia le IPPD che le 6PPD sono risultate contaminate da concentrazioni significative di amine aromatiche cancerogene.
14 Principali fasi dell attività del progetto di comparto FASE PREPARATORIA Analisi dei cicli produttivi, delle tecnologie esistenti, recupero archivio ASL e ARPA Presentazione alle parti sociali Incontro con le aziende, richiesta e analisi della documentazione aziendale (schede sicurezza, ciclo di lavorazione, valutazione del rischio, ecc.) Ricerca bibliografica sulle migliori tecnologie disponibili e sui metodi di valutazione dell esposizione
15 FASE ESECUTIVA Sopralluoghi in ditta Acquisizione di informazioni tramite check-list Verifica dell efficacia dei sistemi di aspirazione Esecuzione monitoraggi ambientali Valutazione dell esposizione cutanea (se fattibile) Campionamenti di materie prime e intermedi Validazione delle soluzioni di bonifica Analisi dei risultati
16 ESTENSIONE DEL PROGETTO Aggiornamento del database delle aziende presenti Acquisizione di documentazione riguardante il settore gomma (precedenti esperienze, soluzioni tecnologiche, ecc.)
17 Alcuni parametri del progetto Valutazione dell esposizione inalatoria a: IPA (particellare e fase vapore) IPPD e 6PPD n-nitrosoamine particolato e fumi di gomma calda test di mutagenicità su particolato Sostanze Organiche Volatili...
18 Alcuni parametri del progetto Valutazione dell assorbimento cutaneo: Test con pads cutanei Test di contaminazione delle superfici Analisi su prodotti in uso: ricerca ammine aromatiche qualitativa su materiali a differenti temperature
19 Prima Fase: RISULTATI ATTESI Archivio dati di esposizione Riduzione dell esposizione Redazione di linee guida per il comparto pneumatici Corsi di formazione per le figure professionali (RSPP e RLS) del settore Presentazione dei risultati attesi alle parti sociali del territorio Diffusione dei risultati (pubblicazioni, report, pagine web) Seconda Fase: Definizione del comparto Valutazione della fattibilità di estensione dell esperienza realizzata nella prima fase
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