RELAZIONE GENERALE, DI CALCOLO E SUI MATERIALI

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2 Relazione generale, di calcolo e sui materiali COMUNE DI CACCAMO (PA) PROVINCIA DI PALERMO RELAZIONE GENERALE, DI CALCOLO E SUI MATERIALI PROJECT FINANCING STRUTTURE PADIGLIONE 40 LOCULI PADIGLIONE 80 LOCULI MONOBLOCCO LOCULI CAMERA MORTUARIA CIMITERO COMUNALE _ CACCAMO (PA) Il Progettista delle strutture: Ing. Luigi Di Lucia Il Soggetto Proponente: SMAP s.r.l 1 di 15

3 Relazione generale, di calcolo e sui materiali Indice generale RELAZIONE GENERALE... 3 DESCRIZIONE GENERALE DELL OPERA... 3 DESCRIZIONE DELLE CARATTERISTICHE GEOLOGICHE DEL SITO E CONSIDERAZIONI GEOTECNICHE... 5 INFORMAZIONI GENERALI SULL ANALISI SVOLTA... 6 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 6 REFERENZE TECNICHE (CAP. 12 D.M )... 6 MISURA DELLA SICUREZZA... 6 MODELLI DI CALCOLO... 7 AZIONI SULLA COSTRUZIONE... 9 AZIONI AMBIENTALI E NATURALI... 9 DESTINAZIONE D USO E SOVRACCARICHI PER LE AZIONI ANTROPICHE AZIONE SISMICA AZIONI DOVUTE AL VENTO AZIONI DOVUTE ALLA TEMPERATURA NEVE AZIONI ANTROPICHE E PESI PROPRI COMBINAZIONI DI CALCOLO COMBINAZIONI DELLE AZIONI SULLA COSTRUZIONE TOLLERANZE DURABILITÀ MATERIALI PRESTAZIONI ATTESE AL COLLAUDO di 15

4 Relazione generale, di calcolo e sui materiali RELAZIONE GENERALE Padiglione da 40/80 loculi _ Monoblocco loculi _ Camera mortuaria Per una immediata comprensione delle condizioni sismiche, si riporta il seguente: RIEPILOGO PARAMETRI SISMICI Vita Nominale 50 Classe d Uso 2 Categoria del Suolo B Categoria Topografica 1 Latitudine del sito oggetto di edificazione Longitudine del sito oggetto di edificazione DESCRIZIONE GENERALE DELL OPERA Il progetto preliminare di cui argomento comprende, anche, i calcoli delle strutture principali che saranno realizzate nell ambito della costruzione di nuovi loculi e di corpi servizi aggiuntivi. PADIGLIONE LOCULI/MONOBLOCCO LOCULI I nuovo loculi, infattii, saranno realizzati in edifici con moduli da 80 loculi e con moduli da 40 loculi, e precisamente 14 saranno quelli da 80 loculi, 1 da 40 moduli ed uno che comprenderà 68 loculi in quanto lo spazio occupato da 12 loculi servirà per un accesso ad un padiglione esistente. Essi saranno distribuiti all interno dell area cimiteriale occupando ogni spazio disponibile già configurato e da configurare nel rispetto degli allineamenti e della dislocazione degli accessi. Gli spazi disponibili saranno occupati nel rispetto dell attuale ed oramai definita configurazione plano _ altimetrico. Gli edifici da 80 loculi comprendono otto file e dieci colonne, quelli da 40 loculi otto file e cinque colonne. Vengono pertanto previsti nel lotto 1 i padiglioni W1, W2, W3 e W4 nel Lotto 2, i padiglioni X1, X2, Y1, Y2, Y3, J1, J2, J3 e K2, nel Lotto 3 i padiglioni J1, J2, J3 e K2, nel Lotto 4 i padiglioni Z1, Z2, Z3: ad eccezione del padiglione Y3 che comprende 40 loculi e del padiglione X2 che comprende 68 loculi (all interno di tale edificio è ricavato il passaggio per accedere ai padiglioni retrostanti), i restanti comprendono 80 loculi. Ciascun edificio è ha forma parallelepipeda, definita da pareti, soletta intermedia e di copertura 3 di 15

5 Relazione generale, di calcolo e sui materiali in c.a. a soletta piena. In entrambi i casi la fondazione è prevista di realizzare con una piastra di fondazione su cui sono ancorati i setti in elevazione dello spessore di cm 30,00. I setti, due nel caso del modulo da 40 loculi e tre nel caso di modulo da 80 loculi, sono costituiti da pareti in c.a. dello spessore di cm 25 e di altezza pari a cm 740. Su tali setti sono ancorate due solai (uno a quota +370 ed uno a quota +740) a soletta piena in c.a. dello spessore di cm 20,00 orditi tra i due/tre setti. La parete di chiusura posteriore sarà, invece, di blocchi di laterizio forati dello spessore di cm 25,00. La copertura sarà protetta da guaina impermeabilizzante ardesiata e da copertine di marmo dotate di adeguato gocciolatoio, le pareti laterali e posteriore saranno intonacate. Il fronte anteriore lungo i bordi e le cornici che delimitano i vani di accesso dei feretri di ciascun loculo saranno rivestiti con lastre di marmo. La piastra di fondazione, così come la soletta intermedia _ a quota + 3,70, sono state calcolate tenendo conto del peso proprio dei monoblocco dei loculi e dei carichi permanenti non strutturali [pari a Kg/mq] nonchè di un sovraccarico accidentale di kg/mq. Di seguito si riporta il calcolo del manufatto tipo come sopra descritto comprendente 40 loculi ed 80 loculi. Relativamente al padiglione X2, che comprende 68 loculi, esso avrà le stesse caratteristiche del padiglione tipo da 80 loculi, salvo che a primo livello troveranno posto 28 loculi (20+8) anzichè quaranta (20+20): lo spazio lasciato libero dai 12 loculi (tre file di quattro loculi) servirà per costituire un passaggio di accesso ai padiglioni esistenti posti a tergo. I loculi saranno costituiti da monoblocco di cinque loculi adiacenti per tumulazione frontale. Il monoblocco è di tipo prefabbricato in c.a.v. di classe C30/35, classe di esposizione minima XC2, armati con rete di acciaio di diametro Ø 5 tipo B450A e barre di acciaio sciolte di diametro 6 del tipo B450C. Ciascun loculo avrà dimensioni utili di 70*75*225. I monoblocchi, sovrapposti tra loro fino ad un massimo di 5 file, saranno collocati sulla piastra di fondazione e sulla soletta intermedia della struttura principale e confinati, lateralmente, dalle pareti laterali della suddetta sudescritta. Il calcolo del monoblocco del quale si prevede la collocazione è stato eseguito facendo riferimento ai criteri costruttivi per i manufatti a sistema di tumulazione attualmente vigenti. Il calcolo del monoblocco, che di seguito si allega, condotto da una ditta con ATTESTATO DI QUALIFICAZIONE per la produzione di componenti prefabbricati in c.a./c.a.p., è stato eseguito facendo riferimento alla condizione più gravosa rappresentata dall ipotesi in cui al di sopra dell elemento siano sovrapposti altri quattro elementi monoblocco identici (nel nostro caso oltre il primo le file sovrapposte sono tre), oltre alle azioni dovute al vento ed al carico neve. A tali carichi sono anche aggiunti 250 Kg/mq dovuti al peso dei sarcogagi, per ogni fila di loculi sovrapposta al monoblocco calcolato. L accesso e la visitabilità delle file più alte (da fila n 5 a fila n 8) sarà assicurato da scale a 4 di 15

6 Relazione generale, di calcolo e sui materiali struttura metallica, costituite da elementi metallici da assemblare mediante connessioni bullonate. disposte in testa all edificio od in in posizione baricentrale rispetto a due edifici contigui. Le scale avranno struttura metallica zincata a caldo composta da colonne portanti in profilati di acciaio di sezione a doppio T del tipo HEA, da travi rampanti e di piano in profilati scatolari, da controventature, dove necessarie, in profilati angolari metallici, e da ancoraggi agli sbarchi. I gradini ed i pianerottoli saranno composti da grigliato antitacco e antiscivolo. I parapetti saranno zincati a caldo omologati completi di corrimano superiore in tubolare. L acciaio impiegato sarà del tipo S 235, la bulloneria del tipo 8.8. Le colonne portanti di ciascuna scala, saranno ancorate a tirafondi preventivamente annegati al solettone di fondazione (solettone in c.a. dello spessore di cm 30,00) a mezzo di piastre metalliche e di bulloni. Le scale saranno costituite prevalente da più rampe, da pianerottoli intermedi e di arrivo, quest ultimi andranno a raccordarsi con il ballatoio realizzato in continuità con il primo livello di ciascun padiglione Nelle Tavv. D3.1A, D3.1B e nelle Tavv. D3.2A, D3.2B, sono riportati i disegni esecutivi delle strutture padiglione tipo da 40 loculi e del padiglione da 80 loculi. CAMERA MORTUARIA Al fine di migliorare e rendere più efficiente i servizi cimiteriali è prevista la realizzazione di una camera mortuaria. Questa è prevista in adiacenza all ingresso di monte in direzione Est ed a fianco del corpo servizi attiguo al padiglione U del Lotto 4. La camera sarà realizzata mediante una struttura intelaiata in c.a. con travi e pilastri in c.a. e con fondazione diretta realzzata mediante piastra in c.a. dello spessore di cm 40,00. I solai saranno realizzati in latero cemento, dello spessore di cm 12+4 _ a quota + 2,60 e di cm 16+4 quello di copertura _ tra la quota +330 e la quota +430, mediante tavetti in c.a.p. e monoblocchi di laterizio con funzioni di allegerimento. Nelle Tavv. D3.3A, D3.3B sono riportati i disegni esecutivi delle strutture della camera mortuaria sopradescritta. DESCRIZIONE DELLE CARATTERISTICHE GEOLOGICHE DEL SITO E CONSIDERAZIONI GEOTECNICHE L opera oggetto di progettazione strutturale ricade nel territorio comunale di Caccamo all interno dell area cimiteriale; essa è ubicata a monte dell abitato in direzione Nord. L'area nella quale saranno insediati i corpi di fabbrica di cui trattasi trovasi all esterno del vecchio cimitero in lotti già configurati ed in latri da configurare nel rispetto nel rispetto degli allineamenti e della dislocazione degli accessi. 5 di 15

7 Relazione generale, di calcolo e sui materiali L area è caratterizzata dalla presenza di calcari brecciati e da brecce appartenenti alla Fm Crisanti. Per la caratterizzazione geotecnica si è fatto riferimento alla relazione geologica redatta dal Dott. Geol. Ignazio Giuffrè _ iscritto all Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia al n L esatta individuazione del sito è riportata nei grafici di progetto. Relativamente alle tensioni indotte sul terreno di fondazioni, esse risultano di gran lunga compatibili con le caratteristiche geotecniche del litotipo che costituisce il piano di imposta delle fondazioni. Infatti, la tensione massima non supera i 5 Kg/cmq [vedi tabulato dei calcoli], di gran lunga inferiore alla tensione di rottura del terreno di fondazione che viene cautelativamente fissato in 11,68 Kg/cmq [vedi Studio geologico tecnico allegato]. Nei calcoli di verifica, ai fini della definizione della determinzazione dell azione sisìmica di progetto, il suolo, come risulta dallo studio geologico allegato, è caratterizzato dai seguenti parametri: - Categoria suolo_ B; - Categoria topografica _ T1 INFORMAZIONI GENERALI SULL ANALISI SVOLTA NORMATIVA DI RIFERIMENTO - D.M 14/01/ Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni; - Circ. Ministero Infrastrutture e Trasporti 2 febbraio 2009, n. 617 Istruzioni per l applicazione delle Nuove norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008; REFERENZE TECNICHE (Cap. 12 D.M ) UNI ENV Parte 1-1: Regole generali e regole per gli edifici. UNI EN 206-1/ Calcestruzzo. Specificazioni, prestazioni, produzione e conformità. UNI EN Parte 1-1: Regole generali e regole per gli edifici. UNI EN Costruzioni in legno UNI EN Azioni sismiche e regole sulle costruzioni UNI EN Fondazioni ed opere di sostegno MISURA DELLA SICUREZZA Il metodo di verifica della sicurezza adottato è quello degli Stati Limite (SL) che prevede due insiemi di verifiche rispettivamente per gli stati limite ultimi S.L.U. e gli stati limite di esercizio S.L.E.. La sicurezza viene quindi garantita progettando i vari elementi resistenti in modo da assicurare che la loro resistenza di calcolo sia sempre maggiore delle corrispondente domanda in termini di azioni di 6 di 15

8 Relazione generale, di calcolo e sui materiali calcolo. Le norme precisano che la sicurezza e le prestazioni di una struttura o di una parte di essa devono essere valutate in relazione all insieme degli stati limite che verosimilmente si possono verificare durante la vita normale. Prescrivono inoltre che debba essere assicurata una robustezza nei confronti di azioni eccezionali. Le prestazioni della struttura e la vita nominale sono riportati nei successivi tabulati di calcolo della struttura. La sicurezza e le prestazioni saranno garantite verificando gli opportuni stati limite definiti di concerto al Committente in funzione dell utilizzo della struttura, della sua vita nominale e di quanto stabilito dalle norme di cui al D.M. 14/01/2008 e successive modifiche ed integrazioni. In particolare si è verificata: - la sicurezza nei riguardi degli stati limite ultimi (S.L.U.) che possono provocare eccessive deformazioni permanenti, crolli parziali o globali, dissesti, che possono compromettere l incolumità delle persone e/o la perdita di beni, provocare danni ambientali e sociali, mettere fuori servizio l opera. Per le verifiche sono stati utilizzati i coefficienti parziali relativi alle azioni ed alle resistenze dei materiali in accordo a quando previsto dal D.M. 14/01/2008 per i vari tipi di materiale. I valori utilizzati sono riportati nel fascicolo delle elaborazioni numeriche allegate; - la sicurezza nei riguardi degli stati limite di esercizio (S.L.E.) che possono limitare nell uso e nella durata l utilizzo della struttura per le azioni di esercizio. In particolare di concerto con il committente e coerentemente alle norme tecniche si sono definiti i limiti riportati nell allegato fascicolo delle calcolazioni; - la sicurezza nei riguardi dello stato limite del danno (S.L.D.) causato da azioni sismiche con opportuni periodi di ritorno definiti di concerto al committente ed alle norme vigenti per le costruzioni in zona sismica; - robustezza nei confronti di opportune azioni accidentali in modo da evitare danni sproporzionati in caso di incendi, urti, esplosioni, errori umani; Per quando riguarda le fasi costruttive intermedie la struttura non risulta cimentata in maniera più gravosa della fase finale. MODELLI DI CALCOLO Si sono utilizzati come modelli di calcolo quelli esplicitamente richiamati nel D.M.14/01/2008. Per quanto riguarda le azioni sismiche ed in particolare per la determinazione del fattore di struttura, dei dettagli costruttivi e le prestazioni sia agli S.L.U. che allo S.L.D. si fa riferimento al D.M. 14/01/08 e alla circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 2 febbraio 7 di 15

9 Relazione generale, di calcolo e sui materiali 2009, n. 617 la quale è stata utilizzata come norma di dettaglio. La definizione quantitativa delle prestazioni e le verifiche sono riportati nel fascicolo delle elaborazioni numeriche allegate. Per le verifiche sezionali i legami utilizzati sono: Legame costitutivo di progetto parabola-rettangolo per il calcestruzzo. Il valore cu2 nel caso di analisi non lineari sarà valutato in funzione dell effettivo grado di confinamento esercitato dalle staffe sul nucleo di calcestruzzo. Legame costitutivo di progetto elastico perfettamente plastico o incrudente a duttilità limitata per l acciaio. - legame rigido plastico per le sezioni in acciaio di classe 1 e 2 e elastico lineare per quelle di classe 3 e 4; - legame elastico lineare per le sezioni in legno; - legame elasto-viscoso per gli isolatori. 8 di 15

10 Relazione generale, di calcolo e sui materiali Legame costitutivo per gli isolatori. Il modello di calcolo utilizzato risulta rappresentativo della realtà fisica per la configurazione finale anche in funzione delle modalità e sequenze costruttive. AZIONI SULLA COSTRUZIONE AZIONI AMBIENTALI E NATURALI Si è concordato con il committente che le prestazioni attese nei confronti delle azioni sismiche siano verificate agli stati limite, sia di esercizio che ultimi individuati riferendosi alle prestazioni della costruzione nel suo complesso, includendo gli elementi strutturali, quelli non strutturali e gli impianti. Gli stati limite di esercizio sono: - Stato Limite di Operatività (S.L.O.) - Stato Limite di Danno (S.L.D.) Gli stati limite ultimi sono: - Stato Limite di salvaguardia della Vita (S.L.V.) - Stato Limite di prevenzione del Collasso (S.L.C.) Le probabilità di superamento nel periodo di riferimento P VR, cui riferirsi per individuare l azione sismica agente in ciascuno degli stati limite considerati, sono riportate nella successiva tabella: Stati Limite PVR : Stati limite di esercizio Stati limite ultimi Probabilità di superamento nel periodo di riferimento VR SLO 81% SLD 63% SLV 10% SLC 5% Per la definizione delle forme spettrali (spettri elastici e spettri di progetto), in conformità ai dettami del D.M. 14/01/ sono stati definiti i seguenti termini: Vita Nominale del fabbricato; Classe d Uso del fabbricato; Categoria del Suolo; 9 di 15

11 Relazione generale, di calcolo e sui materiali Coefficiente Topografico; Latitudine e Longitudine del sito oggetto di edificazione. Si è inoltre concordato che le verifiche delle prestazioni saranno effettuate per le azioni derivanti dalla neve, dal vento e dalla temperatura secondo quanto previsto dal cap. 3 del D.M. 14/01/08 e dlla Circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 2 febbraio 2009 n. 617 per un periodo di ritorno coerente alla classe della struttura ed alla sua vita utile. DESTINAZIONE D USO E SOVRACCARICHI PER LE AZIONI ANTROPICHE Per la determinazione dell entità e della distribuzione spaziale e temporale dei sovraccarichi variabili si farà riferimento alla tabella del D.M. 14/01/2008 in funzione della destinazione d uso. I carichi variabili comprendono i carichi legati alla destinazione d uso dell opera; i modelli di tali azioni possono essere costituiti da: carichi verticali uniformemente distribuiti qk [kn/m2] carichi verticali concentrati Qk [kn] carichi orizzontali lineari Hk [kn/m] Tabella 3.1.II Valori dei carichi d esercizio per le diverse categorie di edifici Categ. Ambienti q k Qk [kn] Hk [kn/m] [kn/m 2 ] A Ambienti ad uso residenziale. Sono compresi in questa categoria i locali di abitazione 2,00 2,00 1,00 e relativi servizi, gli alberghi (ad esclusione delle aree suscettibili di affollamento) B Uffici. Cat. B1 Uffici non aperti al pubblico 2,00 2,00 1,00 Cat. B2 Uffici aperti al pubblico 3,00 2,00 1,00 C Ambienti suscettibili di affollamento. Cat. C1 Ospedali, ristoranti, caffè, banche, scuole 3,00 2,00 1,00 Cat. C2 Balconi, ballatoi e scale comuni, sale 4,00 4,00 2,00 convegni, cinema, teatri, chiese, tribune con posti fissi Cat. C3 Ambienti privi di ostacoli per il libero 5,00 5,00 3,00 movimento delle persone, quali musei, sale per esposizioni, stazioni ferroviarie, sale da ballo, palestre, tribune libere, edifici per eventi pubblici, sale da concerto, palazzetti per lo sporte relative tribune D Ambienti ad uso commerciale. Cat. D1 Negozi 4,00 4,00 2,00 Cat. D2 Centri commerciali, mercati, grandi 5,00 5,00 2,00 magazzini, librerie E Biblioteche, archivi, magazzini e ambienti ad uso industriale. Cat. E1 Biblioteche, archivi, magazzini, depositi, > 6,00 6,00 1,00* laboratori manifatturieri Cat. E2 Ambienti ad uso industriale, da valutarsi caso per caso di 15

12 Relazione generale, di calcolo e sui materiali F G H Rimesse e parcheggi. Cat. F Rimesse e parcheggi per il transito di automezzi di peso a pieno carico fino a 30 kn Cat. G Rimesse e parcheggi per il transito di automezzi di peso a pieno carico superiore a 30 kn, da valutarsi caso per caso Coperture e sottotetti. Cat. H1 Coperture e sottotetti accessibili per sola manutenzione Cat. H2 Coperture praticabili Cat. H3 Coperture speciali (impianti, eliporti, altri) da 2,50 2 x 10,00 1,00** ,50 1,20 1,00 Secondo categoria di appartenenza valutarsi caso per caso * non comprende le azioni orizzontali eventualmente esercitate dai materiali immagazzinati ** per i soli parapetti o partizioni nelle zone pedonali. Le azioni sulle barriere esercitate dagli automezzi dovranno essere valutate caso per caso I valori nominali e/o caratteristici qk, Qk ed Hk di riferimento sono riportati nella Tab. 3.1.II. delle N.T.C In presenza di carichi verticali concentrati Qk essi sono stati applicati su impronte di carico appropriate all utilizzo ed alla forma dello orizzontamento. In particolare si considera una forma dell impronta di carico quadrata pari a 50 x 50 mm, salvo che per le rimesse ed i parcheggi, per i quali i carichi si sono applicano su due impronte di 200 x 200 mm, distanti assialmente di 1,80 m. AZIONE SISMICA Ai fini delle N.T.C l'azione sismica è caratterizzata da 3 componenti traslazionali, due orizzontali contrassegnate da X ed Y ed una verticale contrassegnata da Z, da considerare tra di loro indipendenti. Le componenti possono essere descritte, in funzione del tipo di analisi adottata, mediante una delle seguenti rappresentazioni: - accelerazione massima attesa in superficie; - accelerazione massima e relativo spettro di risposta attesi in superficie; - accelerogramma. l azione in superficie è stata assunta come agente su tali piani. Le due componenti ortogonali indipendenti che descrivono il moto orizzontale sono caratterizzate dallo stesso spettro di risposta. L accelerazione massima e lo spettro di risposta della componente verticale attesa in superficie sono determinati sulla base dell accelerazione massima e dello spettro di risposta delle due componenti orizzontali. allegato alle N.T.C. 2008, per tutti i siti considerati, sono forniti i valori dei precedenti parametri di pericolosità sismica necessari per la determinazione delle azioni sismiche. AZIONI DOVUTE AL VENTO Le azioni del vento sono state determinate in conformità al 3.3 del D.M. 14/01/08 e della 11 di 15

13 Relazione generale, di calcolo e sui materiali Circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 2 febbraio 2009 n Si precisa che tali azioni hanno valenza significativa in caso di strutture di elevata snellezza e con determinate caratteristiche tipologiche come ad esempio le strutture in acciaio. AZIONI DOVUTE ALLA TEMPERATURA É stato tenuto conto delle variazioni giornaliere e stagionali della temperatura esterna, irraggiamento solare e convezione comportano variazioni della distribuzione di temperatura nei singoli elementi strutturali, con un delta di temperatura di 15 C. Nel calcolo delle azioni termiche, si è tenuto conto di più fattori, quali le condizioni climatiche del sito, l esposizione, la massa complessiva della struttura, la eventuale presenza di elementi non strutturali isolanti, le temperature dell aria esterne (Cfr ), dell aria interna (Cfr ) e la distribuzione della temperatura negli elementi strutturali (Cfr 3.5.4) viene assunta in conformità ai dettami delle N.T.C NEVE Il carico provocato dalla neve sulle coperture, ove presente, è stato valutato mediante la seguente espressione di normativa: qs i qsk CE Ct (Cfr ) in cui si ha: q s = carico neve sulla copertura; µ i = coefficiente di forma della copertura, fornito al (Cfr ); q sk = valore caratteristico di riferimento del carico neve al suolo [kn/m 2 ], fornito al (Cfr ) delle N.T.C per un periodo di ritorno di 50 anni; C E = coefficiente di esposizione di cui al (Cfr ); C t = coefficiente termico di cui al (Cfr ). AZIONI ANTROPICHE E PESI PROPRI Nel caso delle spinte del terrapieno sulle pareti di cantinato (ove questo fosse presente), in sede di valutazione di tali carichi, (a condizione che non ci sia grossa variabilità dei parametri geotecnici dei vari strati così come individuati nella relazione geologica), è stata adottata una sola tipologia di terreno ai soli fini della definizione dei lati di spinta e/o di eventuali sovraccarichi. COMBINAZIONI DI CALCOLO Le combinazioni di calcolo considerate sono quelle previste dal D.M. 14/01/2008 per i vari stati limite e per le varie azioni e tipologie costruttive. In particolare, ai fini delle verifiche degli stati limite si definiscono le seguenti combinazioni 12 di 15

14 Relazione generale, di calcolo e sui materiali delle azioni per cui si rimanda al delle N.T.C Queste sono: - Combinazione fondamentale, generalmente impiegata per gli stati limite ultimi (S.L.U.) (2.5.1); - Combinazione caratteristica (rara), generalmente impiegata per gli stati limite di esercizio (S.L.E.) irreversibili, da utilizzarsi nelle verifiche alle tensioni ammissibili di cui al 2.7 (2.5.2); - Combinazione frequente, generalmente impiegata per gli stati limite di esercizio (S.L.E.) reversibili (2.5.3); - Combinazione quasi permanente (S.L.E.), generalmente impiegata per gli effetti a lungo termine (2.5.4); - Combinazione sismica, impiegata per gli stati limite ultimi e di esercizio connessi all azione sismica E (v. 3.2 form ); - Combinazione eccezionale, impiegata per gli stati limite ultimi connessi alle azioni eccezionali di progetto Ad (v. 3.6 form ). Nelle combinazioni per S.L.E., si intende che vengono omessi i carichi Q kj che danno un contributo favorevole ai fini delle verifiche e, se del caso, i carichi G 2. Altre combinazioni sono da considerare in funzione di specifici aspetti (p. es. fatica, ecc.). Nelle formule sopra riportate il simbolo + vuol dire combinato con. I valori dei coefficienti parziali di sicurezza Gi e Qj sono dati in 2.6.1, Tab. 2.6.I. Nel caso delle costruzioni civili e industriali le verifiche agli stati limite ultimi o di esercizio devono essere effettuate per la combinazione dell azione sismica con le altre azioni già fornita in form delle N.T.C Gli effetti dell'azione sismica saranno valutati tenendo conto delle masse associate ai carichi gravitazionali (form ). I valori dei coefficienti 2 j sono riportati nella Tabella 2.5.I.. La struttura deve essere progettata così che il degrado nel corso della sua vita nominale, purché si adotti la normale manutenzione ordinaria, non pregiudichi le sue prestazioni in termini di resistenza, stabilità e funzionalità, portandole al di sotto del livello richiesto dalle presenti norme. Le misure di protezione contro l eccessivo degrado devono essere stabilite con riferimento alle previste condizioni ambientali. La protezione contro l eccessivo degrado deve essere ottenuta attraverso un opportuna scelta dei dettagli, dei materiali e delle dimensioni strutturali, con l eventuale applicazione di sostanze o ricoprimenti protettivi, nonché con l adozione di altre misure di protezione attiva o passiva. La definizione quantitativa delle prestazioni e le verifiche sono riportati nel fascicolo delle elaborazioni numeriche allegate. 13 di 15

15 Relazione generale, di calcolo e sui materiali COMBINAZIONI DELLE AZIONI SULLA COSTRUZIONE Le azioni definite come al delle N.T.C sono state combinate in accordo a quanto definito al applicando i coefficienti di combinazione come di seguito definiti: Categoria/Azione variabile ψ0j ψ 1j ψ 2j Categoria A Ambienti ad uso residenziale 0,7 0,5 0,3 Categoria B Uffici 0,7 0,5 0,3 Categoria C Ambienti suscettibili di affollamento 0,7 0,7 0,6 Categoria D Ambienti ad uso commerciale 0,7 0,7 0,6 Categoria E Biblioteche, archivi, magazzini e ambienti ad uso industriale 1,0 0,9 0,8 Categoria F Rimesse e parcheggi (per autoveicoli di peso 30 kn) 0,7 0,7 0,6 Categoria G Rimesse e parcheggi (per autoveicoli di peso > 30 kn) 0,7 0,5 0,3 Categoria H Coperture 0,0 0,0 0,0 Vento 0,6 0,2 0,0 Neve (a quota 1000 m s.l.m.) 0,5 0,2 0,0 Neve (a quota > 1000 m s.l.m.) 0,7 0,5 0,2 Variazioni termiche 0,6 0,5 0,0 Tabella 2.5.I Valori dei coefficienti di combinazione I valori dei coefficienti parziali di sicurezza γgi e γqj utilizzati nelle calcolazioni sono dati nelle N.T.C in 2.6.1, Tab. 2.6.I. TOLLERANZE Nelle calcolazioni si è fatto riferimento ai valori nominali delle grandezze geometriche ipotizzando che le tolleranze ammesse in fase di realizzazione siano conformi alle euronorme EN EN206 - EN : - Copriferro 5 mm (EC ) Per dimensioni 150mm 5 mm Per dimensioni =400 mm 15 mm Per dimensioni 2500 mm 30 mm Per i valori intermedi interpolare linearmente. DURABILITÀ Per garantire la durabilità della struttura sono state prese in considerazioni opportuni stati limite di esercizio (S.L.E.) in funzione dell uso e dell ambiente in cui la struttura dovrà vivere limitando sia gli stati tensionali che nel caso delle opere in calcestruzzo anche l ampiezza delle fessure. La definizione quantitativa delle prestazioni, la classe di esposizione e le verifiche sono riportati nel fascicolo delle elaborazioni numeriche allegate. Inoltre per garantire la durabilità, cosi come tutte le prestazioni attese, è necessario che si ponga 14 di 15

16 Relazione generale, di calcolo e sui materiali adeguata cura sia nell esecuzione che nella manutenzione e gestione della struttura e si utilizzino tutti gli accorgimenti utili alla conservazione delle caratteristiche fisiche e dinamiche dei materiali e delle strutture La qualità dei materiali e le dimensioni degli elementi sono coerenti con tali obiettivi. Durante le fasi di costruzione il direttore dei lavori implementerà severe procedure di controllo sulla qualità dei materiali, sulle metodologie di lavorazione e sulla conformità delle opere eseguite al progetto esecutivo nonché alle prescrizioni contenute nelle Norme Tecniche per le Costruzioni D.M. 14/01/2008 e relative Istruzioni. MATERIALI Nella realizzazione delle opere e strutture in c.a. saranno utilizzati materiali con le seguenti caratteristiche: - Conglomerato cementizio: Classe C20/25; - Acciaio in barre ad aderenza migliorata: tipo B450C; - Acciao per reti: tipo B450A; - Solai in latero cemento: travetti in c.a.p. e monoblocchi di laterizio con funzioni di alleggerimento; - Monoblocco loculi: c.a.v. di Classe C30/35 _ rete di acciaio - tipo B450A _ barre di acciaio sciolte - tipo B450C. PRESTAZIONI ATTESE AL COLLAUDO La struttura a collaudo dovrà essere conforme alle tolleranze dimensionali prescritte nella presente relazione, inoltre relativamente alle prestazioni attese esse dovranno essere quelle di cui al 9 del D.M. 14/01/2008. Ai fini della verifica delle prestazioni il collaudatore farà riferimento ai valori di tensioni, deformazioni e spostamenti desumibili dall allegato fascicolo dei calcoli statici per il valore delle le azioni pari a quelle di esercizio. Il progettista delle strutture (Ing. Luigi Di Lucia) 15 di 15

17 Fascicolo dei calcoli COMUNE DI CACCAMO (PA) PROVINCIA DI PALERMO FASCICOLO DEI CALCOLI PROJECT FINANCING STRUTTURE PADIGLIONE 40 LOCULI PADIGLIONE 80 LOCULI CAMERA MORTUARIA CIMITERO COMUNALE _ CACCAMO (PA) Il Progettista delle strutture: Ing. Luigi Di Lucia Il Soggetto Proponente: SMAP s.r.l

18 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) RELAZIONE DI CALCOLO R E L A Z I O N E D I C A L C O L O Sono illustrati con la presente i risultati dei calcoli che riguardano il progetto delle armature, la verifica delle tensioni di lavoro dei materiali e del terreno. - NORMATIVA DI RIFERIMENTO La normativa cui viene fatto riferimento nelle fasi di calcolo, verifica e progettazione sono le Norme Tecniche per le Costruzioni emanate con il D.M. 14/01/2008 pubblicato nel suppl. 30 G.U. 29 del 4/02/2008, nonche' la Circolare del Ministero Infrastrutture e Trasporti del 2 Febbraio 2009, n. 617 "Istruzioni per l' applicazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni". - METODI DI CALCOLO I metodi di calcolo adottati per il calcolo sono i seguenti : 1) per i carichi statici: metodo delle deformazioni; 2) per i carichi sismici metodo dell'analisi modale o dell'analisi sismica statica equivalente. Per lo svolgimento del calcolo si e' accettata l'ipotesi che, in corrispondenza dei piani sismici, i solai siano infinitamente rigidi nel loro piano e che le masse ai fini del calcolo delle forze di piano siano concentrate alle loro quote. - CALCOLO SPOSTAMENTI E CARATTERISTICHE II calcolo degli spostamenti e delle caratteristiche viene effettuato con il metodo degli elementi finiti (F.E.M.). Possono essere inseriti due tipi di elementi: 1) Elemento monodimensionale asta ('beam') che unisce due nodi aventi ciascuno 6 gradi di liberta'. Per maggiore precisione di calcolo, viene tenuta in conto anche la deformabilita' a taglio e quella assiale di questi elementi. Queste aste inoltre non sono considerate flessibili da nodo a nodo ma hanno sulla parte iniziale e finale due tratti infinitamente rigidi formati dalla parte di trave inglobata nello spessore del pilastro; questi tratti rigidi forniscono al nodo una dimensione reale. 2) L'elemento bidimensionale shell ('quad') che unisce quattro nodi nello spazio. Il suo comportamento e' duplice, funziona da lastra per i carichi agenti sul suo piano, da piastra per i carichi ortogonali. Assemblate tutte le matrici di rigidezza degli elementi in quella della struttura spaziale, la risoluzione del sistema viene perseguita tramite il metodo di Cholesky. Ai fini della risoluzione della struttura, gli spostamenti X e Y e le rotazioni attorno l'asse verticale Z di tutti i nodi che giacciono su di un impalcato dichiarato rigido sono mutuamente vincolati. - RELAZIONE SUI MATERIALI Pag. 1

19 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) RELAZIONE DI CALCOLO Le caratteristiche meccaniche dei materiali sono descritti nei tabulati riportat per ciascuna tipologia di materiale utilizzato. - ANALISI SISMICA DINAMICA L'analisi sismica dinamica e' stata svolta con il metodo dell'analisi modale; la ricerca dei modi e delle relative frequenze e' stata perseguita con il metodo di Jacobi. I modi di vibrazione considerati sono in numero tale da assicurare l'eccitazione di piu' dell'85% della massa totale della struttura. Per ciascuna direzione di ingresso del sisma si sono valutate le forze applicate spazialmente agli impalcati di ogni piano (forza in X, forza in Y e momento). Le forze orizzontali cosi' calcolate vengono ripartite fra gli elementi irrigidenti (pilastri e pareti di taglio), ipotizzando i solai dei piani sismici infinitamente rigidi assialmente. Per la verifica della struttura si e' fatto riferimento all'analisi modale, pertanto sono prima calcolate le sollecitazioni e gli spostamenti modali e poi viene calcolato il loro valore efficace. I valori stampati nei tabulati finali allegati sono proprio i suddetti valori efficaci e pertanto l'equilibrio ai nodi perde di significato. I valori delle sollecitazioni sismiche sono combinate linearmente (in somma e in differenza) con quelle per carichi statici per ottenere le sollecitazioni per sisma nelle due direzioni di calcolo. Gli angoli delle direzioni di ingresso dei sismi sono valutati rispetto all'asse X del sistema di riferimento globale. - VERIFICHE Le verifiche, svolte secondo il metodo degli stati limite ultimi e di esercizio, si ottengono inviluppando tutte le condizioni di carico prese in considerazione. In fase di verifica e' stato differenziato l'elemento trave dall'elemento pilastro. Nell'elemento trave le armature sono disposte in modo asimmetrico, mentre nei pilastri sono sempre disposte simmetricamente. Per l'elemento trave, l'armatura si determina suddividendola in cinque conci in cui l'armatura si mantiene costante, valutando per tali conci le massime aree di armatura superiore ed inferiore richieste in base ai momenti massimi riscontrati nelle varie combinazioni di carico esaminate. Lo stesso criterio e' stato adottato per il calcolo delle staffe. Anche l'elemento pilastro viene scomposto in cinque conci in cui l'armatura si mantiene costante. Vengono pero' riportate le armature massime richieste nella meta' superiore (testa) e inferiore (piede). La fondazione su travi rovesce e' risolta contemporaneamente alla sovrastruttura tenendo in conto sia la rigidezza flettente che quella torcente, utilizzando per l'analisi agli elementi finiti l'elemento asta su suolo elastico alla Winkler. Le travate possono incrociarsi con angoli qualsiasi e avere dei disassamenti rispetto ai pilastri su cui si appoggiano. La ripartizione dei carichi, data la natura matriciale del calcolo, tiene automaticamente conto della rigidezza relativa delle varie travate convergenti su ogni nodo. Le verifiche per gli elementi bidimensionali (setti) vengono effettuate sovrapponendo lo stato tensionale del comportamento a lastra e di quello a piastra. Vengono calcolate le armature delle due facce dell'elemento bidimensionale disponendo i ferri in due direzioni ortogonali. Pag. 2

20 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) RELAZIONE DI CALCOLO - DIMENSIONAMENTO MINIMO DELLE ARMATURE. Per il calcolo delle armature sono stati rispettati i minimi di legge di seguito riportati : Travi: Area minima delle staffe pari a 1.5*b mmq/ml, essendo b lo spessore minimo dell'anima misurato in mm, con passo non maggiore di 0.8 dell' altezza utile e con un minimo di 3 staffe al metro. In prossimita' degli appoggi o di carichi concentrati per una lunghezza pari all' altezza utile della sezione, il passo minimo sara' 12 volte il diametro minimo dell'armatura longitudinale. Armatura longitudinale in zona tesa >=0.15% della sezione di calcestruzzo. Alle estremita' e' disposta una armatura inferiore minima che possa assorbire, allo stato limite ultimo, uno sforzo di trazione uguale al taglio. In zona sismica nelle zone critiche il passo staffe e' non superiore al minimo di: - un quarto dell'altezza utile della sezione trasversale; mm e 225 mm, rispettivamente per CDA e CDB; - 6 volte e 8 volte il diametro minimo delle barre longitudinali considerate ai fini delle verifiche, rispettivamente per CDA e CDB - 24 volte il diametro delle armature trasversali. Le zone critiche si estendono, per CDB e CDA, per una lunghezza pari rispettivamente a 1 e 1,5 volte l'altezza della sezione della trave, misurata a partire dalla faccia del nodo trave-pilastro. Nelle zone critiche della trave il rapporto fra l'armatura compressa e quella tesa e' maggiore o uguale a 0,5. Pilastri: Armatura longitudinale compresa fra 0.3% e 4% della sezione effettiva e non minore di 0,10*Ned/fyd. Barre longitudinali con diametro maggiore o uguale a 12 mm; diametro staffe maggiore o uguale a 6 mm e comunque maggiore o uguale a 1/4 del diametro max delle barre longitudinali, con interasse non maggiore di 30 cm. In zona sismica l'armatura longitudinale e' almeno pari all' 1% della sezione effettiva; il passo delle staffe di contenimento e' non superiore alla piu' piccola delle quantita' seguenti: - 1/3 e 1/2 del lato minore della sezione trasversale, rispettivamente per CDA e CDB; mm e 175 mm, rispettivamente per CDA e CDB; - 6 e 8 volte il diametro delle barre longitudinali che collegano, rispettivamente per CDA e CDB. - SISTEMI DI RIFERIMENTO 1) Sistema globale della struttura spaziale Il sistema di riferimento globale e' costituito da una terna destra di assi cartesiani ortogonali (OXYZ) dove l'asse Z rappresenta l'asse verticale rivolto verso l'alto. Le rotazioni sono considerate positive se concordi con gli assi vettori. Pag. 3

21 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) RELAZIONE DI CALCOLO 2) Sistema locale delle aste Z / Y / / / X Il sistema di riferimento locale delle aste, inclinate o meno, e' costituito da una terna destra di assi cartesiani ortogonali che ha l'asse Z coincidente con l'asse longitudinale dell'asta e orientamento dal nodo iniziale al nodo finale, gli assi X ed Y sono orientati come nell'archivio delle sezioni. 3) Sistema locale dello shell (f) Z / Y / / / (i) X Il sistema di riferimento locale dello shell e' costituito da una terna destra di assi cartesiani ortogonali che ha l'asse X coincidente con la direzione fra il primo ed il secondo nodo di input, l'asse Y giacente nel piano dello shell e l'asse Z in direzione dello spessore. Z / Y / / / (1) (2) X Pag. 4

22 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) RELAZIONE DI CALCOLO - UNITA' DI MISURA Si adottano le seguenti unita' di misura: [lunghezze] = m [forza] = kgf / dan [tempo] = sec [temperat.] = C - CONVENZIONI SUI SEGNI I carichi agenti sono: 1) - carichi e momenti distribuiti lungo gli assi coordinati; 2) - forze e coppie nodali concentrate sui nodi. Le forze distribuite sono da ritenersi positive se concordi con il sistema di riferimento locale dell'asta, quelle concentrate sono positive se concordi con il sistema di riferimento globale. I gradi di liberta' nodali sono gli omologhi agli enti forza, e quindi sono definiti positivi se concordi a questi ultimi. Pag. 5

23 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) RELAZIONE DI CALCOLO SPECIFICHE CAMPI TABELLE DI STAMPA Le sezioni delle aste in c.a.o. riportate nel seguito sono state raggrupate per tipologia. Le tipologie disponibili sono le seguenti: 1. Rettangolare ; 4. a C 2. a T ; 5. Circolare 3. a I ; 6. Poligonale Nelle tabelle sono usate alcune sigle il cui significato e' spiegato dagli schemi riportati in appresso: (1) RETTANGOLARE (2) a T B6 Altezza / \ B4 / \ / \ B5 Base B1 B2 B3 (3) ad I B8 B2 B8 (4) a C B7 \ / B1 B6 \ / B6 \ / B5 B5 B4 / \ / \ B4 B3 / \ B3 B1 B2 B1 B2 B1 Per quanto attiene alla tipologia poligonale le diciture V1, V2, V10 individuano i vertici della sezione descritta per coordinate. In coda alle presenti stampe viene riportata la tabellina riassuntiva delle caratteristiche statiche delle sezioni in parola in termini di area, momenti di inerzia baricentrici rispetto all'asse X ed Y (Ixg ed Iyg) e momento d'inerzia polare (Ip). Pag. 6

24 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) ARCHIVIO MATERIALI PIASTRE: MATRICE ELASTICA SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA Si riporta di seguito la spiegazione delle sigle usate nella tabella di stampa dell'archivio materiali. Materiale N.ro : Numero identificativo del materiale in esame. Densità : Peso specifico del materiale. Ex * 1E3 : Modulo elastico in direzione x moltiplicato per 10 al cubo. Ni.x : Coefficiente di Poisson in direzione x. Alfa.x : Coefficiente di dilatazione termica in direzione x. Ey * 1E3 : Modulo elastico in direzione y moltiplicato per 10 al cubo. Ni.y : Coefficiente di Poisson in direzione y. Alfa.y : Coefficiente di dilatazione termica in direzione y. E11 * 1E3 : Elemento della matrice elastica moltiplicato per 10 al cubo, 1a riga - 1a colonna. E12 * 1E3 : Elemento della matrice elastica moltiplicato per 10 al cubo, 1a riga - 2a colonna. E13 * 1E3 : Elemento della matrice elastica moltiplicato per 10 al cubo, 1a riga - 3a colonna. E22 * 1E3 : Elemento della matrice elastica moltiplicato per 10 al cubo, 2a riga - 2a colonna. E23 * 1E3 : Elemento della matrice elastica moltiplicato per 10 al cubo, 2a riga - 3a colonna. E33 * 1E3 : Elemento della matrice elastica moltiplicato per 10 al cubo, 3a riga - 3a colonna. Pag. 7

25 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) ARCHIVIO SEZIONI SHELLS SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA Si riporta di seguito la spiegazione delle sigle usate nella tabella di stampa dell'archivio shells. Sezione N.ro : Numero identificativo dell'archivio sezioni (dal numero 601 in poi). Spessore : Spessore dell'elemento. Base foro : Base di un eventuale foro sull'elemento (zero nel caso in cui il foro non sia presente). Altezza foro : Altezza di un eventuale foro sull'elemento (zero nel caso in cui il foro non sia presente). Codice : Codice identificativo della posizione del foro (1 = al centro; 0 = qualunque posizione). Ascissa foro : Ascissa dello spigolo inferiore sinistro del foro. Ordinata foro: Ordinata dello spigolo inferiore sinistro del foro. Tipo mater. : Numero di archivio dei materiali shell. Tipo elem. : Schematizzazione dell'elemento a livello di calcolo (0 = Lastra-Piastra; 1 = Lastra; 2 = Piastra). Pag. 8

26 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) ARCHIVIO SEZIONI SHELLS SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA Si riporta appresso la spiegazione delle sigle usate nelle tabelle riassuntive dei criteri di progetto per le aste in elevazione, per quelle di fondazione, per i pilastri e per i setti. Crit.N.ro : Numero indicativo del criterio di progetto Elem. : Tipo di elemento strutturale %Rig.Tors. : Percentuale di rigidezza torsionale Mod. E : Modulo di elasticita' normale Poisson : Coefficiente di Poisson Sgmc : Tensione massima di esercizio del calcestruzzo tauc0 : Tensione tangenziale minima tauc1 : Tensione tangenziale massima Sgmf : Tensione massima di esercizio dell'acciaio Om. : Coefficiente di omogenizzazione Gamma : Peso specifico del materiale Copristaffa : Distanza tra il lembo esterno della staffa ed il lembo esterno della sezione in calcestruzzo Fi min. : Diametro minimo utilizzabile per le armature longitudinali Fi st. : Diametro delle staffe Lar. st. : Larghezza massima delle staffe Psc : Passo di scansione per i diagrammi delle caratteristiche Pos.pol. : Numero di posizioni delle armature per la verifica di sezioni poligonali D arm. : Passo di incremento dell'armatura per la verifica di sezioni poligonali Iteraz. : Numero massimo di iterazioni per la verifica di sezioni poligonali Def. Tag. : Deformabilita' a taglio ( si, no) %Scorr.Staf.: Percentuale di scorrimento da far assorbire alle staffe P.max staffe: Passo massimo delle staffe P.min.staffe: Passo minimo delle staffe tmt min. : Tensione di torsione minima al di sotto del quale non si arma a torsione Ferri parete: Presenza di ferri di parete a taglio Ecc.lim. : Eccentricita' M/N limite oltre la quale la verifica viene effettuata a flessione pura Tipo ver. : Tipo di verifica (0 = solo Mx; 1 = Mx e My separate; 2 = deviata) Fl.rett. : Flessione retta forzata per sezioni dissimmetriche ma simmetrizzabili (0 = no; 1 = si) Den.X pos. : Denominatore della quantita' q*l*l per determinare il momento Mx minimo per la copertura del diagramma positivo Den.X neg. : Denominatore della quantita' q*l*l per determinare il momento Mx minimo per la copertura del diagramma negativo Den.Y pos. : Denominatore della quantita' q*l*l per determinare il momento My minimo per la copertura del diagramma positivo Den.Y neg. : Denominatore della quantita' q*l*l per determinare il momento My minimo per la copertura del diagramma negativo %Mag.car. : Percentuale di maggiorazione dei carichi statici della prima combinazione Linear. Appesi : Coefficiente descrittivo del comportamento dell'asta: 1 = comportamento lineare sia a trazione che a compressione. 2 = comportamento non lineare sia a trazione che a compressione. 3 = comportamento lineare solo a trazione. 4 = comportamento non lineare solo a trazione. 5 = comportamento lineare solo a compressione. 6 = comportamento non lineare solo a compressione. : Flag di disposizione del carico sull'asta (1 = appeso, cioè applicato all'intradosso; 0 = non appeso, cioè applicato all'estradosso). Pag. 9

27 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) ARCHIVIO SEZIONI SHELLS Min. T/sigma: Verifica minimo T/sigma (1 = si; 0 = no) Verif.Alette: Verifica alette travi di fondazione (1 = si; 0 = no) Kwinkl. : Costante di sottofondo del terreno Pag. 10

28 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) ARCHIVIO SEZIONI SHELLS Si riporta appresso la spiegazione delle sigle usate nelle tabelle riassuntive dei criteri di progetto per le verifiche agli stati limite. Cri.Nro : Numero identificativo del criterio di progetto Tipo Elem. : Tipo di elemento: trave di elevazione, trave di fondazione, pilastro, setto, setto elastico ("SHela") fck : Resistenza caratteristica del cls fcd : Resistenza di calcolo del cls rcd : Resistenza di calcolo a flessione del cls (massimo del diagramma parabola rettangolo) fyk : Resistenza caratteristica dell'acciaio fyd : Resistenza di calcolo dell'acciaio Ey : Modulo elastico dell'acciaio ec0 : Deformazione limite del cls in campo elastico ecu : Deformazione ultima del cls eyu : Deformazione ultima dell'acciaio Ac/At : Rapporto dell'incremento fra l'armatura compressa e quella tesa Mt/Mtu : Rapporto fra il momento torcente di calcolo e il momento torcente resistente del cls ultimo al di sotto del quale non si arma a torsione Wra : Ampiezza limite della fessura per combinazioni rare Wfr : Ampiezza limite della fessura per combinazioni frequenti Wpe : Ampiezza limite della fessura per combinazioni permanenti σcrara : Sigma massima del cls per combinazioni rare σcperm : Sigma massima del cls per combinazioni permanenti σfrara : Sigma massima dell'acciaio per combinazioni rare SpRar : Rapporto fra la lunghezza dell'elemento e lo spostamento massimo per combinazioni rare SpPer : Rapporto fra la lunghezza dell'elemento e lo spostamento massimo per combinazioni permanenti Coef.Visc. : Coefficiente di viscosita' Pag. 11

29 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) COORDINATE E TIPOLOGIA FILI FISSI SPECIFICHE CAMPI TABELLE DI STAMPA Si riporta di seguito il significato delle simbologie usate nelle tabelle di stampa dei dati di input dei fili fissi: Filo : Numero del filo fisso in pianta. Ascissa : Ascissa. Ordinata : Ordinata. Si riporta di seguito il significato delle simbologie usate nelle tabelle di stampa dei dati di input delle quote di piano: Quota : Numero identificativo della quota del piano. Altezza : Altezza dallo spiccato di fondazione. Tipologia : Le tipologie previste sono due: 0 = Piano sismico, ovvero piano che e' sede di massa, sia strutturale che portata, che deve essere considerata ai fini del calcolo sismico. Tutti i nodi a questa quota hanno gli spostamenti orizzontali legati dalla relazione di impalcato rigido. 1 = Interpiano, ovvero quota intermedia che ha rilevanza ai fini della geometria strutturale ma la cui massa non viene considerata a questa quota ai fini sismici. I nodi a questa quota hanno spostamenti orizzontali indipendenti. Pag. 12

30 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) GEOMETRIA PILASTRI SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA Si riporta appresso la spiegazione delle sigle usate nel tabulato di stampa dei dati di input dei pilastri: Filo : Numero del filo fisso in pianta su cui insiste il pilastro. Sez. : Numero di archivio della sezione del pilastro. Tipologia : Descrive tre grandezze: a) La forma attraverso le seguenti sigle: 'Rett.' = rettangolare 'a T' ; 'ad I' ; 'a C' 'Circ.' = circolare 'Polig.' = poligonale b) Gli ingombri in X ed Y nel sistema di riferimento locale della sezione. Nel caso di sezioni rettangolari questi ingombri coincidono con base ed altezza. Magrone : Larghezza del magrone di fondazione. Se presente individua ai fini del calcolo un'asta su suolo alla Winkler. Ang. : Angolo di rotazione della sezione. L'angolo e' positivo se antiorario. Codice : Individua il posizionamento del filo fisso nella sezione. Per la sezione rettangolare valgono i seguenti codici di spigolo: dx dy Il codice zero, che e' inizialmente associato al centro pilastro, permette anche degli scostamenti imposti esplicitamente del filo fisso dal centro del pilastro. : Scostamento filo fisso - centro pilastro lungo l'asse X in pianta. : Scostamento filo fisso - centro pilastro lungo l'asse Y in pianta. Crit.N.ro : Numero identificativo del criterio di progetto associato al pilastro. Nel caso di vincoli particolari (situazione diversa dal doppio incastro), segue un'ulteriore tabulato relativo ai vincoli, le cui sigle hanno il seguente significato: Codice : Codice sintetico identificativo del tipo di vincolo secondo la codifica appresso riportata: I = incastro ; K = appoggio scorrevole C = cerniera sferica ; E = esplicito CF= cerniera flessionale. Il reale funzionamento dei vincoli (da intendersi come vincoli interni tra asta e nodo) e' esplicitato dai successivi dati. Tx, Ty, Tz: Valori delle rigidezze alla traslazione imposte al nodo in esame. Il valore -1 indica per convenzione che quella particolare traslazione mutua tra pilastro e nodo e' impedita (ovvero la traslazione assoluta del nodo e dell'estremo del pilastro è la medesima), mentre lo 0 indica che non vi e' continuita' tra tali elementi ai fini di tale traslazione reciproca (ovvero la traslazione assoluta del nodo e dell'estremo del pilastro sono diverse ed indipendenti). Invece un valore maggiore di zero equivale ad una sconnessione fra il nodo e l'estremo del pilastro (traslazioni assolute diverse), ma sul nodo agirà una forza, nella direzione della sconnessione inserita, di valore pari alla rigidezza per la variazione di spostamento. Se infine viene inserito un valore Pag. 13

31 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) GEOMETRIA PILASTRI compreso fra -1 (incastrato) e 0 (libero) (fattore di connessione) il programma trasforma in automatico tale numero in una rigidezza esplicita. Gli assi X e Y sono quelli del riferimento locale della sezione, mentre Z e' parallelo all'asse del pilastro. Rx, Ry, Rz: Valori delle rigidezze alla rotazione imposte al nodo in esame. Il valore -1 indica per convenzione che quella particolare rotazione mutua tra pilastro e nodo e' impedita (ovvero la rotazione assoluta del nodo e dell'estremo del pilastro è la medesima), mentre lo 0 indica che non vi e' continuita' tra tali elementi ai fini di tale rotazione reciproca (ovvero la rotazione assoluta del nodo e dell'estremo del pilastro sono diverse ed indipendenti). Invece un valore maggiore di zero equivale ad una sconnessione fra il nodo e l'estremo dell'asta (rotazioni assolute diverse), ma sul nodo agirà un momento nella direzione della sconnessione inserita di valore pari alla rigidezza per la variazione di rotazione. Se viene inserito un valore compreso fra -1 (incastrato) e 0 (libero) (fattore di connessione) il programma trasforma in automatico tale numero in una rigidezza esplicita. Gli assi X e Y sono quelli del riferimento locale della sezione, mentre Z e' parallelo all'asse del pilastro. Pag. 14

32 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) GEOMETRIA E CARICHI TRAVI SPECIFICHE CAMPI TABELLE DI STAMPA Si riporta appresso la spiegazione delle sigle usate nel tabulato di stampa dei dati di input delle travi: Trave Sez. : Numero identificativo della trave alla quota in esame. : Numero di archivio della sezione della trave. Se il numero sezione e' superiore a 600, si tratta di setto di altezza pari all'interpiano e di cui nei successivi dati viene specificato il solo spessore. Base x Alt.: Ingombri in X ed Y nel sistema di riferimento locale della sezione. Nel caso di sezioni rettangolari questi ingombri coincidono con base ed altezza. Magrone : Larghezza del magrone di fondazione. Se presente individua ai fini del calcolo un'asta su suolo alla Winkler. Ang. : Angolo di rotazione della sezione attorno all'asse. Filo in. : Numero del filo fisso iniziale della trave. Filo fin. : Numero del filo fisso finale della trave. Quota in. : Quota dell'estremo iniziale della trave. Quota fin. : Quota dell'estremo finale della trave. dx in dx f. dy in dy f. Pann. Tamp. Ball. Espl. Tot. Torc. Orizz. Assia. Ali. : Scostamento in direzione X del punto iniziale dell'asse della trave dal filo fisso iniziale di riferimento. : Scostamento in direzione X del punto finale dell'asse della trave dal filo fisso finale di riferimento. : Scostamento in direzione Y del punto iniziale dell'asse della trave dal filo fisso iniziale di riferimento. : Scostamento in direzione Y del punto finale dell'asse della trave dal filo fisso finale di riferimento. : Carico sulla trave dovuto a pannelli di solai. : Carico sulla trave dovuto a tamponature. : Carico sulla trave dovuto a ballatoi. : Carico sulla trave imposto dal progettista. : Totale dei carichi verticali precedenti. : Momento torcente distribuito agente sulla trave imposto dal progettista. : Carico orizzontale distribuito agente sulla trave imposto dal progettista. : Carico assiale distribuito agente sulla trave imposto dal progettista. : Aliquota media pesata dei carichi accidentali per la determinazione della massa sismica Crit.N.ro : Numero identificativo del criterio di progetto associato alla trave. Nel caso di vincoli particolari (situazione diversa dal doppio incastro), segue un'ulteriore tabulato relativo ai vincoli, le cui sigle hanno il seguente significato: Codice : Codice sintetico identificativo del tipo di vincolo secondo la codifica appresso riportata: I = incastro ; K = appoggio scorrevole C = cerniera sferica ; E = esplicito CF= cerniera flessionale. Il reale funzionamento dei vincoli (da intendersi come vincoli interni tra asta e nodo) e' esplicitato dai successivi dati. Tx, Ty, Tz: Valori delle rigidezze alla traslazione imposte al nodo in esame. Il valore -1 indica per convenzione che quella particolare traslazione mutua tra trave e nodo e' impedita (ovvero la traslazione assoluta del nodo e dell'estremo dell'asta è la medesima), mentre lo 0 indica che non vi e' continuita' tra tali elementi ai fini di tale traslazione reciproca (ovvero la traslazione assoluta del nodo e dell'estremo dell'asta sono diverse ed indipendenti). Invece un valore maggiore di zero equivale ad una sconnes- Pag. 15

33 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) GEOMETRIA E CARICHI TRAVI sione fra il nodo e l'estremo dell'asta (traslazioni assolute diverse), ma sul nodo agirà una forza, nella direzione della sconnessione inserita, di valore pari alla rigidezza per la variazione di spostamento. Se infine viene inserito un valore compreso fra -1 (incastrato) e 0 (libero) (fattore di connessione) il programma trasforma in automatico tale numero in una rigidezza esplicita. Gli assi X e Y sono quelli del riferimento locale della sezione, mentre Z e' parallelo all'asse della trave. Rx, Ry, Rz: Valori delle rigidezze alla rotazione imposte al nodo in esame. Il valore -1 indica per convenzione che quella particolare rotazione mutua tra trave e nodo e' impedita (ovvero la rotazione assoluta del nodo e dell'estremo dell'asta è la medesima), mentre lo 0 indica che non vi e' continuita' tra tali elementi ai fini di tale rotazione reciproca (ovvero la rotazione assoluta del nodo e dell'estremo dell'asta sono diverse ed indipendenti). Invece un valore maggiore di zero equivale ad una sconnessione fra il nodo e l'estremo dell'asta (rotazioni assolute diverse), ma sul nodo agirà un momento, nella direzione della sconnessione inserita, di valore pari alla rigidezza per la variazione di rotazione. Se viene inserito un valore compreso fra -1 (incastrato) e 0 (libero) (fattore di connessione) il programma trasforma in automatico tale numero in una rigidezza esplicita. Gli assi X e Y sono quelli del riferimento locale della sezione, mentre Z e' parallelo all'asse della trave. Pag. 16

34 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) GEOMETRIA E CARICHI TRAVI SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA Si riporta di seguito la spiegazione delle sigle usate nella tabella di stampa dell'input piastre: Piastra N.ro : Numero identificativo della piastra in esame. Filo 1 : Numero del filo fisso su cui è stato posto il primo spigolo della piastra. Filo 2 : Numero del filo fisso su cui è stato posto il secondo spigolo della piastra. Filo 3 : Numero del filo fisso su cui è stato posto il terzo spigolo della piastra. Filo 4 : Numero del filo fisso su cui è stato posto il quarto spigolo della piastra. Tipo carico : Numero di archivio delle tipologie di carico. Quota filo 1 : Quota dello spigolo della piastra inserito in corrispondenza del primo filo fisso. Quota filo 2 : Quota dello spigolo della piastra inserito in corrispondenza del secondo filo fisso. Quota filo 3 : Quota dello spigolo della piastra inserito in corrispondenza del terzo filo fisso. Quota filo 4 : Quota dello spigolo della piastra inserito in corrispondenza del quarto filo fisso. Tipo sezione : Numero identificativo della sezione della piastra. Spessore : Spessore della piastra. Kwinkler : Costante di Winkler del terreno su cui poggia la piastra (zero nel caso di piastre in elevazione). Tipo mater. : Numero di archivio dei materiali shell. Pag. 17

35 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) ARCHIVIO SEZIONI ASTE IN C.A.O. Tipologia Rettangolare Sez. Base Altezza Magrone N.ro (cm) (cm) (cm) Tipologia Rettangolare Sez. Base Altezza Magrone N.ro (cm) (cm) (cm) ARCHIVIO SEZIONI ASTE IN C.A.O. CARATTERISTICHE STATICHE DELLE SEZIONI IN C.A.O. Sez. Area Ixg Iyg Ip N.ro (cm2) (cm4) (cm4) (cm4) ARCHIVIO MATERIALI PIASTRE: MATRICE ELASTICA Materiale Densita' Ex*1E3 Ni.x Alfa.x Ey*1E3 Ni.y Alfa.y E11*1E3 E12*1E3 E13*1E3 E22*1E3 E23*1E3 E33*1E3 N.ro kg/mc kg/cmq (*1E5) kg/cmq (*1E5) kg/cmq kg/cmq kg/cmq kg/cmq kg/cmq kg/cmq ARCHIVIO SEZIONI SHELLS Sezione Spessore Tipo Tipo Elemento N.ro cm Mater. (descrizione) LASTRA-PIASTRA ARCHIVIO TIPOLOGIE DI CARICO Peso Perman. Varia Anal Car. Strut NONstru bile Neve Destinaz. Psi Psi Psi Car. DESCRIZIONE SINTETICA DEL TIPO DI CARICO N.ro kg/mq kg/mq kg/mq kg/mq d'uso N.ro Categ. E Carico loculi prefabbricati Categ. C Passerella pedonale Categ. C Passerella d'elevazione CopNeve<1k Copertura non praticabile Pag. 18

36 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) CRITERI DI PROGETTO IDEN ASTE ELEVAZIONE Crit Def %Scorr P max. P min. τmtmin Ferri Elim Tipo Fl. DenX DenX DenY DenY %Mag N.ro Tag Staffe Staffe Staffe kg/cmq parete cm verif. rett pos. neg. pos. neg. car. 1 si no 200 Mx CRITERI DI PROGETTO IDEN PILASTRI IDEN PILASTRI Crit Def τmtmin Tipo Crit Def τmtmin Tipo N.ro Tag kg/cmq verif. N.ro Tag kg/cmq verif. 3 si 3.0 Dev. CRITERI DI PROGETTO IDENTIF. CARATTERISTICHE DEL MATERIALE DURABILITA' CARATTER.COSTRUTTIVE FLAG Crit Elem. % Rig % Rig Classe Classe Mod. El Pois Gamma Tipo Tipo Toll. Copr Copr Fi Fi Lun Li Ap N.ro Tors. Fless CLS Acciaio kg/cmq son kg/mc Ambiente Armatura Copr. staf ferr min st. sta n. pe 1 ELEV. 100 C20/25 B450C ORDIN. X0 POCO SENS PILAS C20/25 B450C ORDIN. X0 POCO SENS CRITERI DI PROGETTO C R I T E R I P E R I L C A L C O L O A G L I S T A T I L I M I T E U L T I M I E D I E S E R C I Z I O Cri Tipo fck fcd rcd fyk ftk fyd Ey ec0 ecu eyu At/ Mt/ Wra Wfr Wpe σcrar σcper σfrar Spo Spo Spo Coe euk Nro Elem kg/cmq Ac Mtu mm mm mm --- kg/cmq --- Rar Fre Per Vis 1 ELEV PILAS MATERIALI SHELL IN C.A. IDENT % CARATTERISTICHE DURABILITA' COPRIFERRO Mat. Rig Classe Classe Mod. E Pois- Gamma Tipo Tipo Toll. Setti Piastre N.ro Fls CLS Acciaio kg/cmq son kg/mc Ambiente Armatura Copr. (cm) (cm) C20/25 B450C ORDIN. X0 POCO SENS MATERIALI SHELL IN C.A. C R I T E R I P E R I L C A L C O L O A G L I S T A T I L I M I T E U L T I M I E D I E S E R C I Z I O Cri Tipo fck fcd rcd fyk ftk fyd Ey ec0 ecu eyu At/ Mt/ Wra Wfr Wpe σcrar σcper σfrar Spo Spo Spo Coe euk Nro Elem kg/cmq Ac Mtu mm mm mm --- kg/cmq --- Rar Fre Per Vis 1 SETTI Pag. 19

37 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) CRITERI DI PROGETTO GEOTECNICI - FONDAZIONI SUPERFICIALI E SU PALI IDEN COSTANTE WINKLER IDEN COSTANTE WINKLER IDEN COSTANTE WINKLER Crit KwVert KwOriz. Crit KwVert KwOriz. Crit KwVert KwOriz. N.ro kg/cmc kg/cmc N.ro kg/cmc kg/cmc N.ro kg/cmc kg/cmc DATI GENERALI DI STRUTTURA D A T I G E N E R A L I D I S T R U T T U R A Massima dimens. dir. X (m) Altezza edificio (m) 8.00 Massima dimens. dir. Y (m) Differenza temperatura( C) 15 P A R A M E T R I S I S M I C I Vita Nominale (Anni) 50 Classe d' Uso SECONDA Longitudine Est (Grd) Latitudine Nord (Grd) Categoria Suolo B Coeff. Condiz. Topogr Sistema Costruttivo Dir.1 C.A. Sistema Costruttivo Dir.2 C.A. Regolarita' in Altezza NO(KR=.8) Regolarita' in Pianta NO Direzione Sisma (Grd) 0 Sisma Verticale ASSENTE Effetti P/Delta NO Quota di Zero Sismico (m) PARAMETRI SPETTRO ELASTICO - SISMA S.L.D. Probabilita' Pvr 0.63 Periodo di Ritorno Anni Accelerazione Ag/g 0.06 Periodo T'c (sec.) 0.26 Fo 2.35 Fv 0.78 Fattore Stratigrafia'Ss' 1.20 Periodo TB (sec.) 0.12 Periodo TC (sec.) 0.37 Periodo TD (sec.) 1.84 PARAMETRI SPETTRO ELASTICO - SISMA S.L.V. Probabilita' Pvr 0.10 Periodo di Ritorno Anni Accelerazione Ag/g 0.17 Periodo T'c (sec.) 0.30 Fo 2.37 Fv 1.31 Fattore Stratigrafia'Ss' 1.20 Periodo TB (sec.) 0.14 Periodo TC (sec.) 0.42 Periodo TD (sec.) 2.27 P A R A M E T R I S I S T E M A C O S T R U T T I V O C. A. - D I R. 1 Classe Duttilita' BASSA Sotto-Sistema Strutturale Telaio AlfaU/Alfa Fattore riduttivo KW 1.00 Fattore di struttura 'q' 2.64 P A R A M E T R I S I S T E M A C O S T R U T T I V O C. A. - D I R. 2 Classe Duttilita' BASSA Sotto-Sistema Strutturale Pareti AlfaU/Alfa Fattore riduttivo KW 0.50 Fattore di struttura 'q' 1.20 COEFFICIENTI DI SICUREZZA PARZIALI DEI MATERIALI Acciaio per CLS armato 1.15 Calcestruzzo CLS armato 1.50 Legno per comb. eccez Legno per comb. fondament.: 1.30 Livello conoscenza NUOVA COSTRUZ FRP Collasso Tipo 'A' 1.10 FRP Delaminazione Tipo 'A' 1.20 FRP Collasso Tipo 'B' 1.25 FRP Delaminazione Tipo 'B' 1.50 FRP Resist. Press/Fless 1.00 FRP Resist. Taglio/Torsione 1.20 FRP Resist. Confinamento 1.10 Pag. 20

38 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) DATI GENERALI DI STRUTTURA D A T I D I C A L C O L O P E R A Z I O N E N E V E Zona Geografica III Coefficiente Termico 1.00 Altitudine sito s.l.m. (m) 190 Coefficiente di forma 0.80 Tipo di Esposizione Normale Coefficiente di esposizione 1.00 Carico di riferimento kg/mq 60 Carico neve di calcolo kg/mq Il calcolo della neve e' effettuato in base al punto 3.4 del D.M e relative modifiche e integrazioni riportate nella Circolare del 26/02/2008 Pag. 21

39 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) COORDINATE E TIPOLOGIA FILI FISSI Filo Ascissa Ordinata Filo Ascissa Ordinata N.ro m m N.ro m m QUOTE PIANI SISMICI ED INTERPIANI Quota Altezza Tipologia IrregTamp Quota Altezza Tipologia IrregTamp N.ro m XY Alt. N.ro m XY Alt Piano Terra Piano sismico NO NO Piano sismico NO NO TRAVI IN C.A. ALLA QUOTA 3.7 m DATI GENERALI QUOTE SCOSTAMENTI C A R I C H I Trav Sez. Tipo Elem. Ang Fil Fil Q in. Q.fin Dxi Dyi Dzi Dxf Dyf Dzf Pann. Tamp. Ball. Espl. Tot. Torc. Orizz. Assial Ali Cr Cit N.ro N.ro x il sisma Grd in. fin (m) (m) cm cm cm cm cm cm kg/m kg/m kg/m kg/m kg/m kg kg/m kg/m % Nr Geo 3 1 Tel.SismoRes Tel.SismoRes SETTI ALLA QUOTA 3.7 m GEOMETRIA QUOTE SCOSTAMENTI CARICHI VERTICALI PRESSIONI RINFORZI MUR Sett Sez Sp. Fil Fil Q in. Q.fin Dxi Dyi Dzi Dxf Dyf Dzf Pann Tamp Ball Espl Tot. Torc Orizz Assia Ali Psup. Pinf. Mat Ini Fin. N.ro N.r cm in. fin (m) (m) cm cm cm cm cm cm kg / m kg kg / m % kg/mq Nro cm cm TRAVI IN C.A. ALLA QUOTA 7.4 m DATI GENERALI QUOTE SCOSTAMENTI C A R I C H I Trav Sez. Tipo Elem. Ang Fil Fil Q in. Q.fin Dxi Dyi Dzi Dxf Dyf Dzf Pann. Tamp. Ball. Espl. Tot. Torc. Orizz. Assial Ali Cr Cit N.ro N.ro x il sisma Grd in. fin (m) (m) cm cm cm cm cm cm kg/m kg/m kg/m kg/m kg/m kg kg/m kg/m % Nr Geo 3 1 Tel.SismoRes Tel.SismoRes SETTI ALLA QUOTA 7.4 m GEOMETRIA QUOTE SCOSTAMENTI CARICHI VERTICALI PRESSIONI RINFORZI MUR Sett Sez Sp. Fil Fil Q in. Q.fin Dxi Dyi Dzi Dxf Dyf Dzf Pann Tamp Ball Espl Tot. Torc Orizz Assia Ali Psup. Pinf. Mat Ini Fin. N.ro N.r cm in. fin (m) (m) cm cm cm cm cm cm kg / m kg kg / m % kg/mq Nro cm cm Pag. 22

40 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) GEOMETRIA PIASTRE ALLA QUOTA 0 m Piastra Filo Filo Filo Filo Tipo Quota Quota Quota Quota Tipo Spess. Kwinkl. Tipo N.ro Car. Filo1 Filo2 Filo3 Filo4 Sez. cm kg/cmc Mat GEOMETRIA PIASTRE ALLA QUOTA 3.7 m Piastra Filo Filo Filo Filo Tipo Quota Quota Quota Quota Tipo Spess. Kwinkl. Tipo N.ro Car. Filo1 Filo2 Filo3 Filo4 Sez. cm kg/cmc Mat GEOMETRIA PIASTRE ALLA QUOTA 7.4 m Piastra Filo Filo Filo Filo Tipo Quota Quota Quota Quota Tipo Spess. Kwinkl. Tipo N.ro Car. Filo1 Filo2 Filo3 Filo4 Sez. cm kg/cmc Mat NODI INTERNI SHELL IDENT. POSIZIONE NODO ATTRIBUTI Nodo3d Coord.X Coord.Y Coord.Z Piano Peso N.ro (m) (m) (m) Sism. (t) Pag. 23

41 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) NODI INTERNI SHELL IDENT. POSIZIONE NODO ATTRIBUTI Nodo3d Coord.X Coord.Y Coord.Z Piano Peso N.ro (m) (m) (m) Sism. (t) Pag. 24

42 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) NODI INTERNI SHELL IDENT. POSIZIONE NODO ATTRIBUTI Nodo3d Coord.X Coord.Y Coord.Z Piano Peso N.ro (m) (m) (m) Sism. (t) S.L.U. - AZIONI S.L.V. - NODI SHELL C.A. - QUOTA: 1 ELEMENTO: 1 Nodo 3d X3d Y3d Z3d Nodo 3d X3d Y3d Z3d N.ro (m) (m) (m) N.ro (m) (m) (m) S.L.U. - AZIONI S.L.V. - NODI SHELL C.A. - QUOTA: 1 ELEMENTO: 2 Nodo 3d X3d Y3d Z3d Nodo 3d X3d Y3d Z3d N.ro (m) (m) (m) N.ro (m) (m) (m) S.L.U. - AZIONI S.L.V. -NODI PIASTRA - QUOTA: 0 ELEMENTO: 1 Nodo 3d X3d Y3d Z3d Nodo 3d X3d Y3d Z3d N.ro (m) (m) (m) N.ro (m) (m) (m) Pag. 25

43 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) S.L.U. - AZIONI S.L.V. -NODI PIASTRA - QUOTA: 0 ELEMENTO: 2 Nodo 3d X3d Y3d Z3d Nodo 3d X3d Y3d Z3d N.ro (m) (m) (m) N.ro (m) (m) (m) S.L.U. - AZIONI S.L.V. -NODI PIASTRA - QUOTA: 1 ELEMENTO: 1 Nodo 3d X3d Y3d Z3d Nodo 3d X3d Y3d Z3d N.ro (m) (m) (m) N.ro (m) (m) (m) S.L.U. - AZIONI S.L.V. -NODI PIASTRA - QUOTA: 2 ELEMENTO: 1 Nodo 3d X3d Y3d Z3d N.ro (m) (m) (m) Nodo 3d X3d Y3d Z3d N.ro (m) (m) (m) COMBINAZIONI CARICHI - S.L.V. - A1 / S.L.D. DESCRIZIONI Peso Strutturale Perm.Non Strutturale Var.Amb.affol Var.Bibl.Arch Var.Neve h<= Var.Coperture Corr. Tors. dir Corr. Tors. dir Carico termico Sisma direz. grd Sisma direz. grd COMBINAZIONI CARICHI - S.L.V. - A1 / S.L.D. DESCRIZIONI Peso Strutturale Perm.Non Strutturale Var.Amb.affol Var.Bibl.Arch Var.Neve h<= Var.Coperture Corr. Tors. dir Corr. Tors. dir Carico termico Sisma direz. grd Sisma direz. grd Pag. 26

44 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) COMBINAZIONI CARICHI - S.L.V. - A1 / S.L.D. DESCRIZIONI Peso Strutturale Perm.Non Strutturale Var.Amb.affol Var.Bibl.Arch Var.Neve h<= Var.Coperture Corr. Tors. dir Corr. Tors. dir Carico termico Sisma direz. grd Sisma direz. grd COMBINAZIONI RARE - S.L.E. DESCRIZIONI Peso Strutturale Perm.Non Strutturale Var.Amb.affol Var.Bibl.Arch Var.Neve h<= Var.Coperture Corr. Tors. dir Corr. Tors. dir Carico termico Sisma direz. grd Sisma direz. grd COMBINAZIONI FREQUENTI - S.L.E. DESCRIZIONI Peso Strutturale Perm.Non Strutturale Var.Amb.affol Var.Bibl.Arch Var.Neve h<= Var.Coperture Corr. Tors. dir Corr. Tors. dir Carico termico Sisma direz. grd Sisma direz. grd COMBINAZIONI PERMANENTI - S.L.E. DESCRIZIONI 1 Peso Strutturale 1.00 Pag. 27

45 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) COMBINAZIONI PERMANENTI - S.L.E. DESCRIZIONI 1 Perm.Non Strutturale 1.00 Var.Amb.affol Var.Bibl.Arch Var.Neve h<= Var.Coperture 0.00 Corr. Tors. dir Corr. Tors. dir Carico termico 0.00 Sisma direz. grd Sisma direz. grd Pag. 28

46 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) COMBINAZIONI PERMANENTI - S.L.E. SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA Si riporta appresso la spiegazione delle sigle usate nel tabulato di stampa delle forze di piano modali: Massa eccitata : Sommatoria delle masse efficaci, estesa a tutti i modi considerati ed espressa come forza peso. Massa totale : Massa sismica di tutti i piani espressa come forza peso. Rapporto : Rapporto tra Massa eccitata e Massa totale. Deve essere secondo la norma non inferiore a Modo : Numero del modo di vibrazione. Fattore Modale : Coefficiente di partecipazione modale. Fmod/Fmax : Influenza percentuale del modo attuale rispetto a quello di massimo effetto. Massa Mod. Eff.: Massa modale efficace. Mmod/Mmax : Percentuale di massa eccitata per il singolo modo Piano : Numero del piano sismico. FX : Forza di piano agente con direzione parallela alla direzione X del sistema di riferimento globale. FY : Forza di piano agente con direzione parallela alla direzione Y del sistema di riferimento globale. Mt : Momento torcente di piano rispetto all'asse Z del sistema di riferimento globale ottenuto dal trasporto delle forze di piano, agenti sul baricentro delle masse, sul baricentro delle rigidezze. Mom.Ecc. 5% : Momento torcente di piano rispetto all'asse Z del sistema di riferimento globale relativo ad una eccentricita' accidentale pari al 5% della dimensione massima del piano in direzione ortogonale alla direzione del sisma. Se in questa colonna non e' stampato nulla l'effetto torsionale accidentale e' tenuto in conto incrementando le sollecitazioni di verifica con il fattore delta (vedi punto 4.5.2). Pag. 29

47 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) SPOSTAMENTI SISMICI RELATIVI SPECIFICHE CAMPI TABELLE DI STAMPA Filo N.ro : Numero del filo del nodo inferiore o superiore Quota inf/sup: Quota del nodo inferiore e del nodo superiore Nodo inf/sup : Numero dei nodi inferiore e superiore per la determinazione degli spostamenti sismici relativi. INVILUPPO S.L.D.: Sisma N.ro : Numero del sisma per cui e' massimo il valore dello spostamento totale calcolato per lo S.L.D. Spostam. Calcolo Spostam. Limite : valore dello spostamento totale calcolato per lo S.L.D. : valore dello spostamento limite per lo S.L.D. INVILUPPO S.L.O.: Sisma N.ro : Numero del sisma per cui e' massimo il valore dello spostamento totale calcolato per lo S.L.O. Spostam. Calcolo Spostam. Limite : valore dello spostamento totale calcolato per lo S.L.O. : valore dello spostamento limite per lo S.L.O. Pag. 30

48 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) SPOSTAMENTI SISMICI RELATIVI SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA Si riporta appresso la spiegazione delle sigle usate nel tabulato di stampa dei baricentri delle masse e rigidezze: PIANO QUOTA PESO XG YG XR YR DX DY : Numero del piano sismico. : Altezza del piano dallo spiccato di fondazione. : Peso sismico di piano (peso proprio, carichi permanenti e aliquota dei sovraccarichi variabili). : Ascissa del baricentro delle masse rispetto all'origine del sistema di riferimento globale. : Ordinata del baricentro delle masse rispetto all'origine del sistema di riferimento globale. : Ascissa del baricentro delle rigidezze rispetto all'origine del sistema di riferimento globale. : Ordinata del baricentro delle rigidezze rispetto all'origine del sistema di riferimento globale. : Scostamento in ascissa del baricentro delle rigidezze rispetto a quello delle masse (XR - XG). : Scostamento in ordinata del baricentro delle rigidezze rispetto a quello delle masse (YR - YG). Lpianta : Dimensione in pianta del piano nella direzione ortogonale al primo sisma Bpianta : Dimensione in pianta del piano nella direzione ortogonale al secondo sisma RigFleX : Rigidezza flessionale di piano nella direzione primo sisma. Rigidezza calcolata come rapporto fra una forza unitaria applicata sul baricentro delle masse del piano in direzione del primo sisma e la differenza di spostamento, sempre nella direzione del sisma, fra il piano in questione e quello sottostante. RigFleY : Rigidezza flessionale di piano nella direzione secondo sisma RigTors : Rigidezza torsionale di piano r/ls : Rapporto di piano per determinare se una struttura e' deformabile torsionalmente (vedi DM ) Tabulato VARIAZIONI MASSE E RIGIDEZZE DI PIANO PIANO : Numero del piano sismico. QUOTA : Altezza del piano dallo spiccato di fondazione. PESO : Peso sismico di piano (peso proprio, carichi permanenti e aliquota dei sovraccarichi variabili). Variaz% : Variazione percentuale della massa rispetto al piano superio Tagliante(t): Tagliante sismico relativo al piano nella direzione X/Y Nel caso di analisi sismica dinamica il valore si riferisce al modo principale Spost(mm) : Spostamento del baricentro del piano in direzione X/Y calcolato come differenza fra lo spostamento del piano in questione ed il sottostante Klat(t/m) : Rigidezza laterale del piano in direzione X/Y calcolata come rapporto fra il tagliante e lo spostamento Variaz(%) : Variazione della rigidezza della massa rispetto al piano superiore in direzione X/Y Teta : Indice di stabilita' per gli effetti p-δ (DM 2008 formula (7 Tabulato REGOLARITA' STRUTTURALE Questo tabulato verra' omesso se la struttura e' dichiarata in input NON rego poiche' superflua. Numero piano : Numero del piano sismico Res X (t) : Resistenza a taglio complessiva nel piano in direzione X (Sisma Res Y (t) : Resistenza a taglio complessiva nel piano in direzione Y (Sisma Dom X (t) : Domanda a taglio complessiva nel piano in direzione X (Sisma1/ Dom Y (t) : Domanda a taglio complessiva nel piano in direzione Y (Sisma1/ Pag. 31

49 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) SPOSTAMENTI SISMICI RELATIVI Res/Dom Var.R/D : Rapporto tra la resistenza e la domanda (Sisma1/Sisma2) : Variazione del rapporto resistenza/capacita' rispetto ai piani superiori (Sisma1/Sisma2) Flag Verifica : Esito del controllo sulla variazione del rapporto resistenza (DM punto g) Pag. 32

50 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) STAMPA VERIFICHE S.L.U. - AZIONI S.L.V. - SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA Si riporta appresso la spiegazione delle sigle usate nelle tabelle di verifica aste in cls per gli stati limiti ultimi. Filo Sulla prima riga numero del filo del nodo iniziale, sulla In/Fin seconda quello del nodo finale CtgΘ Cotangente Angolo del puntone compresso Quota Sulla prima riga quota del nodo iniziale, sulla seconda quota del nodo finale SgmT Solo per le travi di fondazione: Pressione di contatto sul terreno in Kg/cmq calcolata con i valori caratteristici delle azioni assumendo i coefficienti gamma pari ad uno. AmpC Solo per le travi di elevazione: Coefficiente di amplificazione dei carichi statici per tenere in conto della verifica locale dell'asta a sisma verticale. N/Nc Solo per i pilastri: Percentuale della resistenza massima a compressione della sezione di solo calcestruzzo. Tratto Se una trave e' suddivisa in piu' tratti sulla prima riga e' riportato il numero del tratto, sulla terza il numero di suddivisioni della trave Sez Sulla prima riga numero della sezione nell'archivio, sulla Bas seconda base della sezione, sulla terza altezza. Per sezioni Alt a T e' riportato l'ingombro massimo della sezione Concio Numero del concio Co Nr Numero della combinazione e in sequenza sollecitazioni ultime di calcolo che forniscono la massima deformazione nell'acciaio e nel calcestruzzo per la verifica a flessione GamRd Solo per le travi di fondazione: Coefficiente di sovraresistenza. MExd Momento ultimo di calcolo asse vettore X (per le travi incrementato dalla traslazione del diagramma del momento flettente) MEyd Momento ultimo di calcolo asse vettore Y N Ed Sforzo normale ultimo di calcolo x / d Rapporto fra la posizione dell'asse neutro e l'altezza utile della sezione moltiplicato per 100. εf% εc% deformazioni massime nell'acciaio e nel calcestruzzo moltipli- * 100 cate per Valore limite per l'acciaio 100 (1%), valore limite nel calcestruzzo 35 (0.35%). Area Area del ferro in centimetri quadri; per le travi rispettivamente superiore ed inferiore, per i pilastri armature lungo la base e l'altezza della sezione Co Nr Numero della combinazione e in sequenza sollecitazioni ultime di calcolo che forniscono la minore sicurezza per le azioni taglianti e torcenti VExd Taglio ultimo di calcolo in direzione X VEyd Taglio ultimo di calcolo in direzione Y T sdu Momento torcente ultimo di calcolo V Rxd Taglio resistente ultimo delle staffe in direzione X V Ryd Taglio resistente ultimo delle staffe in direzione Y T Rd Momento torcente resistente ultimo delle staffe T Rld Momento torcente resistente ultimo dell'armatura lungitudinale Coe Cls Coefficiente per il controllo di sicurezza del cls alle azioni taglianti e torcenti moltiplicato per 100; la sezione e' verificata se detto valore e minore o uguale a 100 Coe Staf Coefficiente per il controllo di sicurezza delle staffe alle azioni taglianti e torcenti moltiplicato per 100; la sezione e' verificata se detto valore e minore o uguale a 100 Alon Armatura lungitudinale a torsione (Nelle travi rettangolari per le quali è stata effettuata la verifica a momento my in questo dato viene stampata anche l'armatura flessionale dei lati verticali). Staffe Passo staffe, lunghezza del tratto da armare e diametro staffe Moltip Solo per le stampe di riverifica: Ultimo Moltiplicatore dei carichi che porta a collasso la sezione. Pag. 33

51 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) STAMPA VERIFICHE S.L.U. - AZIONI S.L.V. - Il percorso dei carichi seguito e' a sforzo normale costante. Le deformazioni riportate sono determinate dalle sollecitazioni di calcolo amplificate del moltiplicatore in parola. Pag. 34

52 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) STAMPA VERIFICHE S.L.E. SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA Si riporta appresso la spiegazione delle sigle usate nelle tabelle di verifica aste in cls per gli stati limiti di esercizio. Filo Sulla prima riga numero del filo del nodo iniziale, sulla seconda quello del nodo finale Quota Sulla prima riga quota del nodo iniziale, sulla seconda quota del nodo finale Tratto Se una trave e' suddivisa in piu' tratti sulla prima riga e' riportato il numero del tratto, sulla terza il numero di suddivisioni della trave Com Cari Indicatore della matrice di combinazione; la prima riga individua la matrice delle combinazioni rare, la seconda la matrice delle combinazioni frequenti, la terza quella permanenti. Questo indicatore vale sia per la verifica a fessurazione che per il calcolo delle frecce Fessu Fessura limite e fessura di calcolo espressa in mm; se la trave non risulta fessurata l'ampiezza di calcolo sara' nulla Dist mm Distanza fra le fessure Concio Numero del concio in cui si e' avuta la massima fessura Combin Numero della combinazione ed in sequenza sollecitazioni per cui si e' avuta la massima fessura Mf X Momento flettente asse vettore X Mf Y Momento flettente asse vettore Y N Sforzo normale Frecce Freccia limite e freccia massima di calcolo Combin Numero della combinazione che ha prodotto la freccia massima Com Cari Indicatore della matrice di combinazione; la prima riga individua la matrice delle combinazioni rare per la verifica della tensione sul cls, la seconda la matrice delle combinazioni rare per la verifica della tensione sull'acciaio, la terza la matrice delle combinazioni permanenti per la verifica della tensione sul cls σ lim Valore della tensione limite in Kg/cmq σ cal Valore della tensione di calcolo in Kg/cmq Concio Numero del concio in cui si e' avuta la massima tensione Combin Numero della combinazione ed in sequenza sollecitazioni per cui si e' avuta la massima tensione Mf X Momento flettente asse vettore X Mf Y Momento flettente asse vettore Y N Sforzo normale Pag. 35

53 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) VERIFICA PIASTRE SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA Si riporta di seguito la spiegazione delle sigle usate nella tabella di stampa della verifica degli elementi bidimensionali allo stato limite ultimo. Quota N.ro : Quota a cui si trova l'elemento. Perim. N.ro : Numero identificativo del macroelemento il cui perimetro è stato definito prima di eseguire la verifica. Nodo 3d N.ro : Numero del nodo relativo alla suddivisione del macroelemento in microelementi. Nx : Sforzo sul piano dell'elemento bidimensionale diretto come l'asse x del sistema locale. (Il sistema di riferimento locale e' quello delle armature) Ny : Sforzo sul piano dell'elemento bidimensionale diretto come l'asse y del sistema locale. Txy : Sforzo tagliante sul piano dell'elemento con direzione y e agente sulla faccia di normale x del sistema locale.(ovvero anche, per la simmetria delle tensioni tangenziali, sforzo tagliante sul piano dell'elemento con direzione x e agente sulla faccia di normale y del sistema locale) Mx : Momento flettente agente sulla sezione di normale x del sistema locale.per le verifiche e' accoppiato allo sforzo normale Nx. Questo momento e' incrementato per tenere in conto il valore del momento torcente Mxy My : Momento flettente agente sulla sezione di normale y del sistema locale.per le verifiche e' accoppiato allo sforzo normale Ny. Questo momento e' incrementato per tenere in conto il valore del momento torcente Mxy Mxy : Momento torcente con asse vettore x e agente sulla sezione di normale x(ovvero anche, per la simmetria delle tensioni tangenziali momento torcente con asse vettore y e agente sulla sezione di normale y εc x *10000 : Deformazione del calcestruzzo nella faccia di normale x *10000 (Es..35% = 35) εc y *10000 : Deformazione del calcestruzzo nella faccia di normale y *10000 (Es..35% = 35) εf x *10000 : Deformazione dell' acciaio nella faccia di normale x *10000 (Es. 1% = 100) εf y *10000 : Deformazione dell' acciaio nella faccia di normale x *10000 (Es. 1% = 100) Ax superiore : Area totale armatura superiore diretta lungo x. (Area totale e' l'area della presso-flessione piu' l'area per il taglio riportata dopo) Ay superiore : Area totale armatura superiore diretta lungo y. Ax inferiore : Area totale armatura inferiore diretta lungo x. Ay inferiore : Area totale armatura inferiore diretta lungo y. Atag σt Eta Fpunz FpunzLi : Area per il taglio su ciascuna faccia per le due direzioni : Tensione massima di contatto con il terreno. : Abbassamento verticale del nodo in esame. : Forza di punzonamento determinata amplificando il massimo valore della forza punzonante (ottenuta dallo inviluppo fra le varie combinazioni di carico agenti) per un coefficiente beta raccomandato nell'eurocodice 2 (figura 6.21). Per le piastre di fondazione la forza di punzonamento e' stata ridotta dell'effetto favorevole della pressione del suolo : Resistenza al punzonamento ottenuta dall'applicazione dalla formula (6.47) dell'erurocodice 2, utilizzando il perimetro di base definito nelle figure 6.13 e 6.15 Apunz : Armatura di punzonamento calcolata dalla formula (6.51) dell'eurocodice 2 Pag. 36

54 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) VERIFICA PIASTRE Nel caso di stampa di riverifiche degli elementi con le armature effettivamente disposte sul disegno ferri le colonne delle ε vengono sostituite con: Molt. : Moltiplicatore delle sollecitazioni che porta a rottura la sezione, rispettivamente nelle direzioni X e Y x/d : Posizione adimensionalizzata dell'asse neutro rispettivamente nelle direzioni X e Y Pag. 37

55 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) VERIFICA PIASTRE SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA Si riporta di seguito la spiegazione delle sigle usate nella tabella di stampa delle verifiche agli stati limite di esercizio degli elementi bidimensionali. Quota Quota a cui si trova l'elemento. Perim. Numero identificativo del macroelemento il cui perimetro è stato definito prima di eseguire la verifica. Nodo Numero del nodo relativo alla suddivisione del macroelemento in microelementi. Comb. Indicatore della matrice di combinazione; la prima riga. Cari individua la matrice delle combinazioni rare, la seconda la matrice delle combinazioni frequenti, la terza quella permanenti. Fes lim Fessura limite espressa in mm. Fess. Fessura di calcolo espressa in mm; se sull'elemento non si aprono fessure tutta la riga sara' nulla. Dist mm Distanza fra le fessure. Combin Numero della combinazione ed in sequenza sollecitazioni per cui si è avuta la massima fessura. Mf X N X Mf Y N Y Momento flettente agente sulla sezione di normale x del sistema locale.(il sistema di riferimento locale è quello delle armature) Sforzo sul piano dell'elemento bidimensionale diretto come l'asse x del sistema locale. Momento flettente agente sulla sezione di normale y del sistema locale.(il sistema di riferimento locale è quello delle armature) Sforzo sul piano dell'elemento bidimensionale diretto come l'asse y del sistema locale. Cos teta Coseno dell'angolo teta tra l'armatura in direzione X e la direzione della tensione principale di trazione. Sin teta Seno dell'angolo teta. Combina Indicatore della matrice di combinazione; la prima riga. Carico individua la matrice delle combinazioni rare per la verifica della tensione sul cls, la seconda la matrice delle combinazioni rare per la verifica della tensione sull'acciaio, la terza la matrice delle combinazioni permanenti per la verifica della tensione sul cls. σ lim Valore della tensione limite in Kg/cmq. σ cal Valore della tensione di calcolo in Kg/cmq sulla faccia di normale x. Conbin Numero della combinazione ed in sequenza sollecitazioni per cui si è avuta la massima tensione. Mf X N X Momento flettente agente sulla sezione di normale x del sistema locale.(il sistema di riferimento locale è quello delle armature) Sforzo sul piano dell'elemento bidimensionale diretto come l'asse x del sistema locale. σ cal Valore della tensione di calcolo in Kg/cmq sulla faccia di normale y. Combin Numero della combinazione ed in sequenza sollecitazioni per cui si è avuta la massima tensione. Mf Y N Y Momento flettente agente sulla sezione di normale y del sistema locale. Sforzo sul piano dell'elemento bidimensionale diretto come l'asse y del sistema locale. Pag. 38

56 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) VERIFICA SHELL C.A. SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA Si riporta di seguito la spiegazione delle sigle usate nella tabella di stampa della verifica degli elementi bidimensionali allo stato limite ultimo. Gruppo Quote : Numero identificativo del gruppo di quote definito prima di eseguire la verifica Generatrice : Numero identificativo della generatrice definita prima di eseguire la verifica Nodo 3d N.ro : Numero del nodo relativo alla suddivisione del macroelemento in microelementi. Nx : Sforzo sul piano dell'elemento bidimensionale diretto come l'asse x del sistema locale. (Il sistema di riferimento locale ha l'asse x nella direzione del setto e l'asse y verticale) Ny : Sforzo sul piano dell'elemento bidimensionale diretto come l'asse y del sistema locale. Txy : Sforzo tagliante sul piano dell'elemento con direzione y e agente sulla faccia di normale x del sistema locale.(ovvero anche, per la simmetria delle tensioni tangenziali, sforzo tagliante sul piano dell'elemento con direzione x e agente sulla faccia di normale y del sistema locale) Mx : Momento flettente agente sulla sezione di normale x del sistema locale.per le verifiche e' accoppiato allo sforzo normale Nx. Questo momento e' incrementato per tenere in conto il valore del momento torcente Mxy My : Momento flettente agente sulla sezione di normale y del sistema locale.per le verifiche e' accoppiato allo sforzo normale Ny. Questo momento e' incrementato per tenere in conto il valore del momento torcente Mxy Mxy : Momento torcente con asse vettore x e agente sulla sezione di normale x(ovvero anche, per la simmetria delle tensioni tangenziali momento torcente con asse vettore y e agente sulla sezione di normale y εc x *10000 : Deformazione del calcestruzzo nella faccia di normale x *10000 (Es..35% = 35) εc y *10000 : Deformazione del calcestruzzo nella faccia di normale y *10000 (Es..35% = 35) εf x *10000 : Defoemazione dell' acciaio nella faccia di normale x *10000 (Es. 1% = 100) εf y *10000 : Deformazione dell' acciaio nella faccia di normale x *10000 (Es. 1% = 100) Ax superiore : Area totale armatura superiore diretta lungo x. (Area totale e' l'area della presso-flessione piu' l'area per il taglio riportata dopo) Ay superiore : Area totale armatura superiore diretta lungo y. Ax inferiore : Area totale armatura inferiore diretta lungo x. Ay inferiore : Area totale armatura inferiore diretta lungo y. Atag σt Eta : Area per il taglio su ciascuna faccia per le due direzioni : Tensione massima di contatto con il terreno. : Abbassamento verticale del nodo in esame. Nel caso di stampa di riverifiche degli elementi con le armature effettivamente disposte sul disegno ferri le colonne delle ε vengono sostituite con: Molt. : Moltiplicatore delle sollecitazioni che porta a rottura la sezione, rispettivamente nelle direzioni X e Y Pag. 39

57 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) VERIFICA SHELL C.A. SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA Si riporta di seguito la spiegazione delle sigle usate nella tabella di stampa delle verifiche agli stati limite di esercizio degli elementi bidimensionali. Gr.Q Numero identificativo del gruppo di quote definito prima di eseguire la verifica. Gen Numero identificativo della generatrice definita prima di eseguire la verifica. Nodo Numero del nodo relativo alla suddivisione del macroelemento in microelementi. Comb. Indicatore della matrice di combinazione; la prima riga. Cari individua la matrice delle combinazioni rare, la seconda la matrice delle combinazioni frequenti, la terza quella permanenti. Fes lim Fessura limite espressa in mm. Fess. Fessura di calcolo espressa in mm; se sull'elemento non si aprono fessure tutta la riga sara' nulla. Dist mm Distanza fra le fessure. Combin Numero della combinazione ed in sequenza sollecitazioni per cui si è avuta la massima fessura. Mf X Momento flettente agente sulla sezione di normale x del sistema locale.(il sistema di riferimento locale è quello delle armature) N X Sforzo sul piano dell'elemento bidimensionale diretto come l'asse x del sistema locale. Mf Y Momento flettente agente sulla sezione di normale y del sistema locale.(il sistema di riferimento locale è quello delle armature) N Y Sforzo sul piano dell'elemento bidimensionale diretto come l'asse y del sistema locale. Cos teta Coseno dell'angolo teta tra l'armatura in direzione X e la direzione della tensione principale di trazione. Sin teta Seno dell'angolo teta. Combina Indicatore della matrice di combinazione; la prima riga. Carico individua la matrice delle combinazioni rare per la verifica della tensione sul cls, la seconda la matrice delle combinazioni rare per la verifica della tensione sull'acciaio, la terza la matrice delle combinazioni permanenti per la verifica della tensione sul cls. σ lim Valore della tensione limite in Kg/cmq. σ cal Valore della tensione di calcolo in Kg/cmq sulla faccia di normale x. Conbin Numero della combinazione ed in sequenza sollecitazioni per cui si è avuta la massima tensione. Mf X N X Momento flettente agente sulla sezione di normale x del sistema locale.(il sistema di riferimento locale è quello delle armature) Sforzo sul piano dell'elemento bidimensionale diretto come l'asse x del sistema locale. σ cal Valore della tensione di calcolo in Kg/cmq sulla faccia di normale y. Combin Numero della combinazione ed in sequenza sollecitazioni per cui si è avuta la massima tensione. Mf Y N Y Momento flettente agente sulla sezione di normale y del sistema locale. Sforzo sul piano dell'elemento bidimensionale diretto come l'asse y del sistema locale. Pag. 40

58 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) RISULTATI VERIFICHE NODI PUSHOVER SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA Si riporta di seguito la spiegazione delle sigle usate nella tabella di stampa delle verifiche dei nodi trave-pilastro in calcestruzzo armato non confinati: Filo N.ro : Quota (m) : Numero del filo fisso del pilastro a cui appartiene il nodo Quota in metri del nodo verificato Nodo3d N.ro : Numerazione spaziale del nodo verificato Posiz. Pilastro : Posizione del pilastro rispetto al nodo; SUP indica che il nodo verificato e' l'estremo inferiore di un pilastro; INF indica che il nodo verificato e l'estremo superiore del pilastro. Sez. : Numero di archivio della sezione del pilastro a cui appartiene il nodo Rotaz : Rotazione di input del pilastro a cui appartiene il nodo HNodo : Altezza del nodo in calcestruzzo su cui sono state effettuate le verifiche calcolata in funzione della intersezione tra il pilastro e le travi convergenti fck : Resistenza caratteristica cilindrica del calcestruzzo fy : Resistenza caratteristica allo snervamento dell'acciaio delle armature LyUtil : Larghezza utile del nodo lungo la direzione Y locale del pilastro AfX : Area complessiva dei bracci in direzione X locale del pilastro LxUtil : Larghezza utile del nodo lungo la direzione X locale del pilastro AfY : Area complessiva dei bracci in direzione Y locale del pilastro Vjbd (X/Y) : Taglio agente sul nodo nella direzione X/Y locale del pilastro. Dato presente solo per le verifiche in alta duttilita'. VjbR (X/Y) : Resistenza biella compressa del nodo nella direzione X/Y locale del pilastro. Dato presente solo per le verifiche in alta duttilita'. STATUS : Esito della verifica del nodo. NON VER: si supera la resistenza della biella compressa ELASTICO: il nodo rimane in campo non fessurato FESSURATO: il nodo verifica ma risulta fessurato Dato presente solo per le verifiche in alta duttilita'. Pag. 41

59 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) PULSAZIONI E MODI DI VIBRAZIONE Modo Pulsazione Periodo Smorz Sd/g Sd/g Sd/g Sd/g Sd/g Sd/g Piano X Y Rot N.ro (rad/sec) (sec) Mod(%) SLO SLD SLV X SLV Y SLC X SLC Y N.ro (m) (m) (rad) FATTORI E FORZE DI PIANO MODALI S.L.D. S I S M A D I R E Z I O N E : 0 Massa eccitata (t): Massa totale (t): Rapporto:1 Modo Fattore Fmod/Fmax Massa Mod Mmod/Mtot Piano FX FY Mt Mom.Ecc. 5% N.ro Modale (%) Eff. (t) % N.ro (t) (t) (t*m) (t*m) FATTORI E FORZE DI PIANO MODALI S.L.V. S I S M A D I R E Z I O N E : 0 Massa eccitata (t): Massa totale (t): Rapporto:1 Modo Fattore Fmod/Fmax Massa Mod Mmod/Mtot Piano FX FY Mt Mom.Ecc. 5% N.ro Modale (%) Eff. (t) % N.ro (t) (t) (t*m) (t*m) FATTORI E FORZE DI PIANO MODALI S.L.D. S I S M A D I R E Z I O N E : 90 Massa eccitata (t): Massa totale (t): Rapporto:.99 Modo Fattore Fmod/Fmax Massa Mod Mmod/Mtot Piano FX FY Mt Mom.Ecc. 5% N.ro Modale (%) Eff. (t) % N.ro (t) (t) (t*m) (t*m) Pag. 42

60 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) FATTORI E FORZE DI PIANO MODALI S.L.V. S I S M A D I R E Z I O N E : 90 Massa eccitata (t): Massa totale (t): Rapporto:.99 Modo Fattore Fmod/Fmax Massa Mod Mmod/Mtot Piano FX FY Mt Mom.Ecc. 5% N.ro Modale (%) Eff. (t) % N.ro (t) (t) (t*m) (t*m) SPOSTAMENTI SISMICI RELATIVI I D E N T I F I C A T I V O INVILUPPO S.L.D. INVILUPPO S.L.O. Filo Quota Quota Nodo Nodo Sis Spostam. Spostam. Sis Spostam. Spostam. Stringa di N.ro inf. sup. inf. sup. ma Calcolo Limite ma Calcolo Limite Controllo (m) (m) N.ro N.ro Nro (mm) (mm) Nro (mm) (mm) Verifica VERIFICATO VERIFICATO VERIFICATO VERIFICATO VERIFICATO VERIFICATO VERIFICATO VERIFICATO VERIFICATO VERIFICATO VERIFICATO VERIFICATO BARICENTRI MASSE E RIGIDEZZE IDENTIFICATORE BARICENTRI MASSE E RIGIDEZZE RIGIDEZZE FLESSIONALI E TORSIONAALI PIANO QUOTA PESO XG YG XR YR DX DY Lpianta Bpianta Rig.FleX Rig.FleY RigTors. r / ls N.ro (m) (t) (m) (m) (m) (m) (m) (m) (m) (m) (t/m) (t/m) (t*m) VARIAZIONI MASSE E RIGIDEZZE DI PIANO D I R E Z I O N E X D I R E Z I O N E Y Piano Quota Peso Variaz. Tagliante Spost. Klat. Variaz Teta Tagliante Spost. Klat. Variaz Teta N.ro (m) (t) (%) (t) (mm) (t/m) (%) (t) (mm) (t/m) (%) Pag. 43

61 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) PERCENTUALI RIGIDEZZE PILASTRI E SETTI RAPPORTO DELLE RIGIDEZZE IN DIREZIONE X RAPPORTO DELLE RIGIDEZZE IN DIREZIONE Y RigidezzaPilastri Rigidezza Setti Rigid.Elem.Second RigidezzaPilastri Rigidezza Setti Rigid.Elem.Second Piano N.r Rig.Pil+Rig.Setti Rig.Pil+Rig.Setti Rig.Pil+Rig.Setti Rig.Pil+Rig.Setti Rig.Pil+Rig.Setti Rig.Pil+Rig.Setti STAMPA PROGETTO S.L.U. - AZIONI S.L.V. - ELEVAZIONE Filo Quota T C VERIFICA A PRESSO-FLESSIONE V E R I F I C A A T A G L I O E T O R S I O N E Iniz Iniz. r Sez o Fin. Final a Bas n Co M Exd N Ed Moltip x/ εf% εc% Area cmq Co V Exd V Eyd T Sdu V Rxd V Ryd TRd TRld Coe Coe ALon Staffe CtgΘ AmpC t Alt c mb (t*m) (t) Ultimo /d sup inf mb (t) (t) (t*m) (t) (t) (t*m) (t*m) Cls Sta cmq Pas Lun Fi / / / / / / / / / / / / / / / / STAMPA VERIFICHE S.L.E. ELEVAZIONE F E S S U R A Z I O N E F R E C C E T E N S I O N I Filo Quota Tra Combi Fessu. mm dist Con Com Mf X Mf Y N Frecce mm Com Combinaz σ lim. σ cal. Co Comb Mf X Mf Y N In fi In Fi tto Caric lim cal mm cio bin (t*m) (t*m) (t) limite calc bin Carico Kg/cmq Kg/cmq nc (t*m) (t*m) (t) Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Pag. 44

62 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) STAMPA VERIFICHE S.L.E. ELEVAZIONE F E S S U R A Z I O N E F R E C C E T E N S I O N I Filo Quota Tra Combi Fessu. mm dist Con Com Mf X Mf Y N Frecce mm Com Combinaz σ lim. σ cal. Co Comb Mf X Mf Y N In fi In Fi tto Caric lim cal mm cio bin (t*m) (t*m) (t) limite calc bin Carico Kg/cmq Kg/cmq nc (t*m) (t*m) (t) Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls S.L.U. - AZIONI S.L.V. -VERIFICA PIASTRE - QUOTA: 0 ELEMENTO: 1 Quo P. Nod3d Nx Ny Txy Mx My Mxy Molt x/d Molt x/d Ax s Ay s Ax i Ay i Atag σt eta Fpunz. FpnzLi Apunz N.r Nr N.ro Kg/m Kg/m Kg/m kgm/m kgm/m kgm/m Direz. X Direz. Y cmq/m kg/cmq mm kg kg cmq S.L.U. - AZIONI S.L.V. -VERIFICA PIASTRE - QUOTA: 0 ELEMENTO: 2 Quo P. Nod3d Nx Ny Txy Mx My Mxy Molt x/d Molt x/d Ax s Ay s Ax i Ay i Atag σt eta Fpunz. FpnzLi Apunz N.r Nr N.ro Kg/m Kg/m Kg/m kgm/m kgm/m kgm/m Direz. X Direz. Y cmq/m kg/cmq mm kg kg cmq Pag. 45

63 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) S.L.U. - AZIONI S.L.V. -VERIFICA PIASTRE - QUOTA: 1 ELEMENTO: 1 Quo P. Nod3d Nx Ny Txy Mx My Mxy Molt x/d Molt x/d Ax s Ay s Ax i Ay i Atag σt eta Fpunz. FpnzLi Apunz N.r Nr N.ro Kg/m Kg/m Kg/m kgm/m kgm/m kgm/m Direz. X Direz. Y cmq/m kg/cmq mm kg kg cmq S.L.U. - AZIONI S.L.V. -VERIFICA PIASTRE - QUOTA: 2 ELEMENTO: 1 Quo P. Nod3d Nx Ny Txy Mx My Mxy Molt x/d Molt x/d Ax s Ay s Ax i Ay i Atag σt eta Fpunz. FpnzLi Apunz N.r Nr N.ro Kg/m Kg/m Kg/m kgm/m kgm/m kgm/m Direz. X Direz. Y cmq/m kg/cmq mm kg kg cmq S.L.E. - VERIFICA PIASTRE - QUOTA: 0 ELEMENTO: 1 FESSURAZIONI TENSIONI DIREZIONE X DIREZIONE Y Quo Per Nodo Comb. Fes Fess dis Co MfX NX MfY NY cos sin Combina σ lim. σ cal. Co Mf N σ cal. Co Mf N N.r N.r N.ro Cari lim mm mm mb (t*m) (t) (t*m) (t) teta teta Carico Kg/cmq Kg/cmq mb (t*m) (t) Kg/cmq mb (t*m) (t) Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls S.L.E. - VERIFICA PIASTRE - QUOTA: 0 ELEMENTO: 2 FESSURAZIONI TENSIONI DIREZIONE X DIREZIONE Y Quo Per Nodo Comb. Fes Fess dis Co MfX NX MfY NY cos sin Combina σ lim. σ cal. Co Mf N σ cal. Co Mf N N.r N.r N.ro Cari lim mm mm mb (t*m) (t) (t*m) (t) teta teta Carico Kg/cmq Kg/cmq mb (t*m) (t) Kg/cmq mb (t*m) (t) Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Pag. 46

64 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) S.L.E. - VERIFICA PIASTRE - QUOTA: 1 ELEMENTO: 1 FESSURAZIONI TENSIONI DIREZIONE X DIREZIONE Y Quo Per Nodo Comb. Fes Fess dis Co MfX NX MfY NY cos sin Combina σ lim. σ cal. Co Mf N σ cal. Co Mf N N.r N.r N.ro Cari lim mm mm mb (t*m) (t) (t*m) (t) teta teta Carico Kg/cmq Kg/cmq mb (t*m) (t) Kg/cmq mb (t*m) (t) Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls S.L.E. - VERIFICA PIASTRE - QUOTA: 2 ELEMENTO: 1 FESSURAZIONI TENSIONI DIREZIONE X DIREZIONE Y Quo Per Nodo Comb. Fes Fess dis Co MfX NX MfY NY cos sin Combina σ lim. σ cal. Co Mf N σ cal. Co Mf N N.r N.r N.ro Cari lim mm mm mb (t*m) (t) (t*m) (t) teta teta Carico Kg/cmq Kg/cmq mb (t*m) (t) Kg/cmq mb (t*m) (t) Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls S.L.U. - AZIONI S.L.V. - VERIFICA SHELL C.A. - QUOTA: 1 ELEMENTO: 1 Gr.Q Gen Nodo 3d Nx Ny Txy Mx My Mxy Molt.Ult. Molt.Ult. Ax s. Ay s. Ax i. Ay i. Atag. σt eta N.ro N.r N.ro Kg/m Kg/m Kg/m kgm/m kgm/m kgm/m Direz. X Direz. Y cmq/m kg/cmq mm S.L.U. - AZIONI S.L.V. - VERIFICA SHELL C.A. - QUOTA: 1 ELEMENTO: 2 Gr.Q Gen Nodo 3d Nx Ny Txy Mx My Mxy Molt.Ult. Molt.Ult. Ax s. Ay s. Ax i. Ay i. Atag. σt eta N.ro N.r N.ro Kg/m Kg/m Kg/m kgm/m kgm/m kgm/m Direz. X Direz. Y cmq/m kg/cmq mm Pag. 47

65 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 40 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) S.L.E. - VERIFICA SHELL C.A. - QUOTA: 1 ELEMENTO: 1 FESSURAZIONI TENSIONI DIREZIONE X DIREZIONE Y GrQ Gen Nodo Comb. Fes Fess dis Co MfX NX MfY NY cos sin Combina σ lim. σ cal. Co Mf N σ cal. Co Mf N N.r N.r N.ro Cari lim mm mm mb (t*m) (t) (t*m) (t) teta teta Carico Kg/cmq Kg/cmq mb (t*m) (t) Kg/cmq mb (t*m) (t) Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls S.L.E. - VERIFICA SHELL C.A. - QUOTA: 1 ELEMENTO: 2 FESSURAZIONI TENSIONI DIREZIONE X DIREZIONE Y GrQ Gen Nodo Comb. Fes Fess dis Co MfX NX MfY NY cos sin Combina σ lim. σ cal. Co Mf N σ cal. Co Mf N N.r N.r N.ro Cari lim mm mm mb (t*m) (t) (t*m) (t) teta teta Carico Kg/cmq Kg/cmq mb (t*m) (t) Kg/cmq mb (t*m) (t) Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Pag. 48

66 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) RELAZIONE DI CALCOLO R E L A Z I O N E D I C A L C O L O Sono illustrati con la presente i risultati dei calcoli che riguardano il progetto delle armature, la verifica delle tensioni di lavoro dei materiali e del terreno. - NORMATIVA DI RIFERIMENTO La normativa cui viene fatto riferimento nelle fasi di calcolo, verifica e progettazione sono le Norme Tecniche per le Costruzioni emanate con il D.M. 14/01/2008 pubblicato nel suppl. 30 G.U. 29 del 4/02/2008, nonche' la Circolare del Ministero Infrastrutture e Trasporti del 2 Febbraio 2009, n. 617 "Istruzioni per l' applicazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni". - METODI DI CALCOLO I metodi di calcolo adottati per il calcolo sono i seguenti : 1) per i carichi statici: metodo delle deformazioni; 2) per i carichi sismici metodo dell'analisi modale o dell'analisi sismica statica equivalente. Per lo svolgimento del calcolo si e' accettata l'ipotesi che, in corrispondenza dei piani sismici, i solai siano infinitamente rigidi nel loro piano e che le masse ai fini del calcolo delle forze di piano siano concentrate alle loro quote. - CALCOLO SPOSTAMENTI E CARATTERISTICHE II calcolo degli spostamenti e delle caratteristiche viene effettuato con il metodo degli elementi finiti (F.E.M.). Possono essere inseriti due tipi di elementi: 1) Elemento monodimensionale asta ('beam') che unisce due nodi aventi ciascuno 6 gradi di liberta'. Per maggiore precisione di calcolo, viene tenuta in conto anche la deformabilita' a taglio e quella assiale di questi elementi. Queste aste inoltre non sono considerate flessibili da nodo a nodo ma hanno sulla parte iniziale e finale due tratti infinitamente rigidi formati dalla parte di trave inglobata nello spessore del pilastro; questi tratti rigidi forniscono al nodo una dimensione reale. 2) L'elemento bidimensionale shell ('quad') che unisce quattro nodi nello spazio. Il suo comportamento e' duplice, funziona da lastra per i carichi agenti sul suo piano, da piastra per i carichi ortogonali. Assemblate tutte le matrici di rigidezza degli elementi in quella della struttura spaziale, la risoluzione del sistema viene perseguita tramite il metodo di Cholesky. Ai fini della risoluzione della struttura, gli spostamenti X e Y e le rotazioni attorno l'asse verticale Z di tutti i nodi che giacciono su di un impalcato dichiarato rigido sono mutuamente vincolati. - RELAZIONE SUI MATERIALI Pag. 1

67 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) RELAZIONE DI CALCOLO Le caratteristiche meccaniche dei materiali sono descritti nei tabulati riportat per ciascuna tipologia di materiale utilizzato. - ANALISI SISMICA DINAMICA L'analisi sismica dinamica e' stata svolta con il metodo dell'analisi modale; la ricerca dei modi e delle relative frequenze e' stata perseguita con il metodo di Jacobi. I modi di vibrazione considerati sono in numero tale da assicurare l'eccitazione di piu' dell'85% della massa totale della struttura. Per ciascuna direzione di ingresso del sisma si sono valutate le forze applicate spazialmente agli impalcati di ogni piano (forza in X, forza in Y e momento). Le forze orizzontali cosi' calcolate vengono ripartite fra gli elementi irrigidenti (pilastri e pareti di taglio), ipotizzando i solai dei piani sismici infinitamente rigidi assialmente. Per la verifica della struttura si e' fatto riferimento all'analisi modale, pertanto sono prima calcolate le sollecitazioni e gli spostamenti modali e poi viene calcolato il loro valore efficace. I valori stampati nei tabulati finali allegati sono proprio i suddetti valori efficaci e pertanto l'equilibrio ai nodi perde di significato. I valori delle sollecitazioni sismiche sono combinate linearmente (in somma e in differenza) con quelle per carichi statici per ottenere le sollecitazioni per sisma nelle due direzioni di calcolo. Gli angoli delle direzioni di ingresso dei sismi sono valutati rispetto all'asse X del sistema di riferimento globale. - VERIFICHE Le verifiche, svolte secondo il metodo degli stati limite ultimi e di esercizio, si ottengono inviluppando tutte le condizioni di carico prese in considerazione. In fase di verifica e' stato differenziato l'elemento trave dall'elemento pilastro. Nell'elemento trave le armature sono disposte in modo asimmetrico, mentre nei pilastri sono sempre disposte simmetricamente. Per l'elemento trave, l'armatura si determina suddividendola in cinque conci in cui l'armatura si mantiene costante, valutando per tali conci le massime aree di armatura superiore ed inferiore richieste in base ai momenti massimi riscontrati nelle varie combinazioni di carico esaminate. Lo stesso criterio e' stato adottato per il calcolo delle staffe. Anche l'elemento pilastro viene scomposto in cinque conci in cui l'armatura si mantiene costante. Vengono pero' riportate le armature massime richieste nella meta' superiore (testa) e inferiore (piede). La fondazione su travi rovesce e' risolta contemporaneamente alla sovrastruttura tenendo in conto sia la rigidezza flettente che quella torcente, utilizzando per l'analisi agli elementi finiti l'elemento asta su suolo elastico alla Winkler. Le travate possono incrociarsi con angoli qualsiasi e avere dei disassamenti rispetto ai pilastri su cui si appoggiano. La ripartizione dei carichi, data la natura matriciale del calcolo, tiene automaticamente conto della rigidezza relativa delle varie travate convergenti su ogni nodo. Le verifiche per gli elementi bidimensionali (setti) vengono effettuate sovrapponendo lo stato tensionale del comportamento a lastra e di quello a piastra. Vengono calcolate le armature delle due facce dell'elemento bidimensionale disponendo i ferri in due direzioni ortogonali. Pag. 2

68 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) RELAZIONE DI CALCOLO - DIMENSIONAMENTO MINIMO DELLE ARMATURE. Per il calcolo delle armature sono stati rispettati i minimi di legge di seguito riportati : Travi: Area minima delle staffe pari a 1.5*b mmq/ml, essendo b lo spessore minimo dell'anima misurato in mm, con passo non maggiore di 0.8 dell' altezza utile e con un minimo di 3 staffe al metro. In prossimita' degli appoggi o di carichi concentrati per una lunghezza pari all' altezza utile della sezione, il passo minimo sara' 12 volte il diametro minimo dell'armatura longitudinale. Armatura longitudinale in zona tesa >=0.15% della sezione di calcestruzzo. Alle estremita' e' disposta una armatura inferiore minima che possa assorbire, allo stato limite ultimo, uno sforzo di trazione uguale al taglio. In zona sismica nelle zone critiche il passo staffe e' non superiore al minimo di: - un quarto dell'altezza utile della sezione trasversale; mm e 225 mm, rispettivamente per CDA e CDB; - 6 volte e 8 volte il diametro minimo delle barre longitudinali considerate ai fini delle verifiche, rispettivamente per CDA e CDB - 24 volte il diametro delle armature trasversali. Le zone critiche si estendono, per CDB e CDA, per una lunghezza pari rispettivamente a 1 e 1,5 volte l'altezza della sezione della trave, misurata a partire dalla faccia del nodo trave-pilastro. Nelle zone critiche della trave il rapporto fra l'armatura compressa e quella tesa e' maggiore o uguale a 0,5. Pilastri: Armatura longitudinale compresa fra 0.3% e 4% della sezione effettiva e non minore di 0,10*Ned/fyd. Barre longitudinali con diametro maggiore o uguale a 12 mm; diametro staffe maggiore o uguale a 6 mm e comunque maggiore o uguale a 1/4 del diametro max delle barre longitudinali, con interasse non maggiore di 30 cm. In zona sismica l'armatura longitudinale e' almeno pari all' 1% della sezione effettiva; il passo delle staffe di contenimento e' non superiore alla piu' piccola delle quantita' seguenti: - 1/3 e 1/2 del lato minore della sezione trasversale, rispettivamente per CDA e CDB; mm e 175 mm, rispettivamente per CDA e CDB; - 6 e 8 volte il diametro delle barre longitudinali che collegano, rispettivamente per CDA e CDB. - SISTEMI DI RIFERIMENTO 1) Sistema globale della struttura spaziale Il sistema di riferimento globale e' costituito da una terna destra di assi cartesiani ortogonali (OXYZ) dove l'asse Z rappresenta l'asse verticale rivolto verso l'alto. Le rotazioni sono considerate positive se concordi con gli assi vettori. Pag. 3

69 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) RELAZIONE DI CALCOLO 2) Sistema locale delle aste Z / Y / / / X Il sistema di riferimento locale delle aste, inclinate o meno, e' costituito da una terna destra di assi cartesiani ortogonali che ha l'asse Z coincidente con l'asse longitudinale dell'asta e orientamento dal nodo iniziale al nodo finale, gli assi X ed Y sono orientati come nell'archivio delle sezioni. 3) Sistema locale dello shell (f) Z / Y / / / (i) X Il sistema di riferimento locale dello shell e' costituito da una terna destra di assi cartesiani ortogonali che ha l'asse X coincidente con la direzione fra il primo ed il secondo nodo di input, l'asse Y giacente nel piano dello shell e l'asse Z in direzione dello spessore. Z / Y / / / (1) (2) X Pag. 4

70 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) RELAZIONE DI CALCOLO - UNITA' DI MISURA Si adottano le seguenti unita' di misura: [lunghezze] = m [forza] = kgf / dan [tempo] = sec [temperat.] = C - CONVENZIONI SUI SEGNI I carichi agenti sono: 1) - carichi e momenti distribuiti lungo gli assi coordinati; 2) - forze e coppie nodali concentrate sui nodi. Le forze distribuite sono da ritenersi positive se concordi con il sistema di riferimento locale dell'asta, quelle concentrate sono positive se concordi con il sistema di riferimento globale. I gradi di liberta' nodali sono gli omologhi agli enti forza, e quindi sono definiti positivi se concordi a questi ultimi. Pag. 5

71 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) RELAZIONE DI CALCOLO SPECIFICHE CAMPI TABELLE DI STAMPA Le sezioni delle aste in c.a.o. riportate nel seguito sono state raggrupate per tipologia. Le tipologie disponibili sono le seguenti: 1. Rettangolare ; 4. a C 2. a T ; 5. Circolare 3. a I ; 6. Poligonale Nelle tabelle sono usate alcune sigle il cui significato e' spiegato dagli schemi riportati in appresso: (1) RETTANGOLARE (2) a T B6 Altezza / \ B4 / \ / \ B5 Base B1 B2 B3 (3) ad I B8 B2 B8 (4) a C B7 \ / B1 B6 \ / B6 \ / B5 B5 B4 / \ / \ B4 B3 / \ B3 B1 B2 B1 B2 B1 Per quanto attiene alla tipologia poligonale le diciture V1, V2, V10 individuano i vertici della sezione descritta per coordinate. In coda alle presenti stampe viene riportata la tabellina riassuntiva delle caratteristiche statiche delle sezioni in parola in termini di area, momenti di inerzia baricentrici rispetto all'asse X ed Y (Ixg ed Iyg) e momento d'inerzia polare (Ip). Pag. 6

72 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) ARCHIVIO MATERIALI PIASTRE: MATRICE ELASTICA SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA Si riporta di seguito la spiegazione delle sigle usate nella tabella di stampa dell'archivio materiali. Materiale N.ro : Numero identificativo del materiale in esame. Densità : Peso specifico del materiale. Ex * 1E3 : Modulo elastico in direzione x moltiplicato per 10 al cubo. Ni.x : Coefficiente di Poisson in direzione x. Alfa.x : Coefficiente di dilatazione termica in direzione x. Ey * 1E3 : Modulo elastico in direzione y moltiplicato per 10 al cubo. Ni.y : Coefficiente di Poisson in direzione y. Alfa.y : Coefficiente di dilatazione termica in direzione y. E11 * 1E3 : Elemento della matrice elastica moltiplicato per 10 al cubo, 1a riga - 1a colonna. E12 * 1E3 : Elemento della matrice elastica moltiplicato per 10 al cubo, 1a riga - 2a colonna. E13 * 1E3 : Elemento della matrice elastica moltiplicato per 10 al cubo, 1a riga - 3a colonna. E22 * 1E3 : Elemento della matrice elastica moltiplicato per 10 al cubo, 2a riga - 2a colonna. E23 * 1E3 : Elemento della matrice elastica moltiplicato per 10 al cubo, 2a riga - 3a colonna. E33 * 1E3 : Elemento della matrice elastica moltiplicato per 10 al cubo, 3a riga - 3a colonna. Pag. 7

73 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) ARCHIVIO SEZIONI SHELLS SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA Si riporta di seguito la spiegazione delle sigle usate nella tabella di stampa dell'archivio shells. Sezione N.ro : Numero identificativo dell'archivio sezioni (dal numero 601 in poi). Spessore : Spessore dell'elemento. Base foro : Base di un eventuale foro sull'elemento (zero nel caso in cui il foro non sia presente). Altezza foro : Altezza di un eventuale foro sull'elemento (zero nel caso in cui il foro non sia presente). Codice : Codice identificativo della posizione del foro (1 = al centro; 0 = qualunque posizione). Ascissa foro : Ascissa dello spigolo inferiore sinistro del foro. Ordinata foro: Ordinata dello spigolo inferiore sinistro del foro. Tipo mater. : Numero di archivio dei materiali shell. Tipo elem. : Schematizzazione dell'elemento a livello di calcolo (0 = Lastra-Piastra; 1 = Lastra; 2 = Piastra). Pag. 8

74 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) ARCHIVIO SEZIONI SHELLS SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA Si riporta appresso la spiegazione delle sigle usate nelle tabelle riassuntive dei criteri di progetto per le aste in elevazione, per quelle di fondazione, per i pilastri e per i setti. Crit.N.ro : Numero indicativo del criterio di progetto Elem. : Tipo di elemento strutturale %Rig.Tors. : Percentuale di rigidezza torsionale Mod. E : Modulo di elasticita' normale Poisson : Coefficiente di Poisson Sgmc : Tensione massima di esercizio del calcestruzzo tauc0 : Tensione tangenziale minima tauc1 : Tensione tangenziale massima Sgmf : Tensione massima di esercizio dell'acciaio Om. : Coefficiente di omogenizzazione Gamma : Peso specifico del materiale Copristaffa : Distanza tra il lembo esterno della staffa ed il lembo esterno della sezione in calcestruzzo Fi min. : Diametro minimo utilizzabile per le armature longitudinali Fi st. : Diametro delle staffe Lar. st. : Larghezza massima delle staffe Psc : Passo di scansione per i diagrammi delle caratteristiche Pos.pol. : Numero di posizioni delle armature per la verifica di sezioni poligonali D arm. : Passo di incremento dell'armatura per la verifica di sezioni poligonali Iteraz. : Numero massimo di iterazioni per la verifica di sezioni poligonali Def. Tag. : Deformabilita' a taglio ( si, no) %Scorr.Staf.: Percentuale di scorrimento da far assorbire alle staffe P.max staffe: Passo massimo delle staffe P.min.staffe: Passo minimo delle staffe tmt min. : Tensione di torsione minima al di sotto del quale non si arma a torsione Ferri parete: Presenza di ferri di parete a taglio Ecc.lim. : Eccentricita' M/N limite oltre la quale la verifica viene effettuata a flessione pura Tipo ver. : Tipo di verifica (0 = solo Mx; 1 = Mx e My separate; 2 = deviata) Fl.rett. : Flessione retta forzata per sezioni dissimmetriche ma simmetrizzabili (0 = no; 1 = si) Den.X pos. : Denominatore della quantita' q*l*l per determinare il momento Mx minimo per la copertura del diagramma positivo Den.X neg. : Denominatore della quantita' q*l*l per determinare il momento Mx minimo per la copertura del diagramma negativo Den.Y pos. : Denominatore della quantita' q*l*l per determinare il momento My minimo per la copertura del diagramma positivo Den.Y neg. : Denominatore della quantita' q*l*l per determinare il momento My minimo per la copertura del diagramma negativo %Mag.car. : Percentuale di maggiorazione dei carichi statici della prima combinazione Linear. Appesi : Coefficiente descrittivo del comportamento dell'asta: 1 = comportamento lineare sia a trazione che a compressione. 2 = comportamento non lineare sia a trazione che a compressione. 3 = comportamento lineare solo a trazione. 4 = comportamento non lineare solo a trazione. 5 = comportamento lineare solo a compressione. 6 = comportamento non lineare solo a compressione. : Flag di disposizione del carico sull'asta (1 = appeso, cioè applicato all'intradosso; 0 = non appeso, cioè applicato all'estradosso). Pag. 9

75 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) ARCHIVIO SEZIONI SHELLS Min. T/sigma: Verifica minimo T/sigma (1 = si; 0 = no) Verif.Alette: Verifica alette travi di fondazione (1 = si; 0 = no) Kwinkl. : Costante di sottofondo del terreno Pag. 10

76 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) ARCHIVIO SEZIONI SHELLS Si riporta appresso la spiegazione delle sigle usate nelle tabelle riassuntive dei criteri di progetto per le verifiche agli stati limite. Cri.Nro : Numero identificativo del criterio di progetto Tipo Elem. : Tipo di elemento: trave di elevazione, trave di fondazione, pilastro, setto, setto elastico ("SHela") fck : Resistenza caratteristica del cls fcd : Resistenza di calcolo del cls rcd : Resistenza di calcolo a flessione del cls (massimo del diagramma parabola rettangolo) fyk : Resistenza caratteristica dell'acciaio fyd : Resistenza di calcolo dell'acciaio Ey : Modulo elastico dell'acciaio ec0 : Deformazione limite del cls in campo elastico ecu : Deformazione ultima del cls eyu : Deformazione ultima dell'acciaio Ac/At : Rapporto dell'incremento fra l'armatura compressa e quella tesa Mt/Mtu : Rapporto fra il momento torcente di calcolo e il momento torcente resistente del cls ultimo al di sotto del quale non si arma a torsione Wra : Ampiezza limite della fessura per combinazioni rare Wfr : Ampiezza limite della fessura per combinazioni frequenti Wpe : Ampiezza limite della fessura per combinazioni permanenti σcrara : Sigma massima del cls per combinazioni rare σcperm : Sigma massima del cls per combinazioni permanenti σfrara : Sigma massima dell'acciaio per combinazioni rare SpRar : Rapporto fra la lunghezza dell'elemento e lo spostamento massimo per combinazioni rare SpPer : Rapporto fra la lunghezza dell'elemento e lo spostamento massimo per combinazioni permanenti Coef.Visc. : Coefficiente di viscosita' Pag. 11

77 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) COORDINATE E TIPOLOGIA FILI FISSI SPECIFICHE CAMPI TABELLE DI STAMPA Si riporta di seguito il significato delle simbologie usate nelle tabelle di stampa dei dati di input dei fili fissi: Filo : Numero del filo fisso in pianta. Ascissa : Ascissa. Ordinata : Ordinata. Si riporta di seguito il significato delle simbologie usate nelle tabelle di stampa dei dati di input delle quote di piano: Quota : Numero identificativo della quota del piano. Altezza : Altezza dallo spiccato di fondazione. Tipologia : Le tipologie previste sono due: 0 = Piano sismico, ovvero piano che e' sede di massa, sia strutturale che portata, che deve essere considerata ai fini del calcolo sismico. Tutti i nodi a questa quota hanno gli spostamenti orizzontali legati dalla relazione di impalcato rigido. 1 = Interpiano, ovvero quota intermedia che ha rilevanza ai fini della geometria strutturale ma la cui massa non viene considerata a questa quota ai fini sismici. I nodi a questa quota hanno spostamenti orizzontali indipendenti. Pag. 12

78 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) GEOMETRIA PILASTRI SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA Si riporta appresso la spiegazione delle sigle usate nel tabulato di stampa dei dati di input dei pilastri: Filo : Numero del filo fisso in pianta su cui insiste il pilastro. Sez. : Numero di archivio della sezione del pilastro. Tipologia : Descrive tre grandezze: a) La forma attraverso le seguenti sigle: 'Rett.' = rettangolare 'a T' ; 'ad I' ; 'a C' 'Circ.' = circolare 'Polig.' = poligonale b) Gli ingombri in X ed Y nel sistema di riferimento locale della sezione. Nel caso di sezioni rettangolari questi ingombri coincidono con base ed altezza. Magrone : Larghezza del magrone di fondazione. Se presente individua ai fini del calcolo un'asta su suolo alla Winkler. Ang. : Angolo di rotazione della sezione. L'angolo e' positivo se antiorario. Codice : Individua il posizionamento del filo fisso nella sezione. Per la sezione rettangolare valgono i seguenti codici di spigolo: dx dy Il codice zero, che e' inizialmente associato al centro pilastro, permette anche degli scostamenti imposti esplicitamente del filo fisso dal centro del pilastro. : Scostamento filo fisso - centro pilastro lungo l'asse X in pianta. : Scostamento filo fisso - centro pilastro lungo l'asse Y in pianta. Crit.N.ro : Numero identificativo del criterio di progetto associato al pilastro. Nel caso di vincoli particolari (situazione diversa dal doppio incastro), segue un'ulteriore tabulato relativo ai vincoli, le cui sigle hanno il seguente significato: Codice : Codice sintetico identificativo del tipo di vincolo secondo la codifica appresso riportata: I = incastro ; K = appoggio scorrevole C = cerniera sferica ; E = esplicito CF= cerniera flessionale. Il reale funzionamento dei vincoli (da intendersi come vincoli interni tra asta e nodo) e' esplicitato dai successivi dati. Tx, Ty, Tz: Valori delle rigidezze alla traslazione imposte al nodo in esame. Il valore -1 indica per convenzione che quella particolare traslazione mutua tra pilastro e nodo e' impedita (ovvero la traslazione assoluta del nodo e dell'estremo del pilastro è la medesima), mentre lo 0 indica che non vi e' continuita' tra tali elementi ai fini di tale traslazione reciproca (ovvero la traslazione assoluta del nodo e dell'estremo del pilastro sono diverse ed indipendenti). Invece un valore maggiore di zero equivale ad una sconnessione fra il nodo e l'estremo del pilastro (traslazioni assolute diverse), ma sul nodo agirà una forza, nella direzione della sconnessione inserita, di valore pari alla rigidezza per la variazione di spostamento. Se infine viene inserito un valore Pag. 13

79 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) GEOMETRIA PILASTRI compreso fra -1 (incastrato) e 0 (libero) (fattore di connessione) il programma trasforma in automatico tale numero in una rigidezza esplicita. Gli assi X e Y sono quelli del riferimento locale della sezione, mentre Z e' parallelo all'asse del pilastro. Rx, Ry, Rz: Valori delle rigidezze alla rotazione imposte al nodo in esame. Il valore -1 indica per convenzione che quella particolare rotazione mutua tra pilastro e nodo e' impedita (ovvero la rotazione assoluta del nodo e dell'estremo del pilastro è la medesima), mentre lo 0 indica che non vi e' continuita' tra tali elementi ai fini di tale rotazione reciproca (ovvero la rotazione assoluta del nodo e dell'estremo del pilastro sono diverse ed indipendenti). Invece un valore maggiore di zero equivale ad una sconnessione fra il nodo e l'estremo dell'asta (rotazioni assolute diverse), ma sul nodo agirà un momento nella direzione della sconnessione inserita di valore pari alla rigidezza per la variazione di rotazione. Se viene inserito un valore compreso fra -1 (incastrato) e 0 (libero) (fattore di connessione) il programma trasforma in automatico tale numero in una rigidezza esplicita. Gli assi X e Y sono quelli del riferimento locale della sezione, mentre Z e' parallelo all'asse del pilastro. Pag. 14

80 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) GEOMETRIA E CARICHI TRAVI SPECIFICHE CAMPI TABELLE DI STAMPA Si riporta appresso la spiegazione delle sigle usate nel tabulato di stampa dei dati di input delle travi: Trave Sez. : Numero identificativo della trave alla quota in esame. : Numero di archivio della sezione della trave. Se il numero sezione e' superiore a 600, si tratta di setto di altezza pari all'interpiano e di cui nei successivi dati viene specificato il solo spessore. Base x Alt.: Ingombri in X ed Y nel sistema di riferimento locale della sezione. Nel caso di sezioni rettangolari questi ingombri coincidono con base ed altezza. Magrone : Larghezza del magrone di fondazione. Se presente individua ai fini del calcolo un'asta su suolo alla Winkler. Ang. : Angolo di rotazione della sezione attorno all'asse. Filo in. : Numero del filo fisso iniziale della trave. Filo fin. : Numero del filo fisso finale della trave. Quota in. : Quota dell'estremo iniziale della trave. Quota fin. : Quota dell'estremo finale della trave. dx in dx f. dy in dy f. Pann. Tamp. Ball. Espl. Tot. Torc. Orizz. Assia. Ali. : Scostamento in direzione X del punto iniziale dell'asse della trave dal filo fisso iniziale di riferimento. : Scostamento in direzione X del punto finale dell'asse della trave dal filo fisso finale di riferimento. : Scostamento in direzione Y del punto iniziale dell'asse della trave dal filo fisso iniziale di riferimento. : Scostamento in direzione Y del punto finale dell'asse della trave dal filo fisso finale di riferimento. : Carico sulla trave dovuto a pannelli di solai. : Carico sulla trave dovuto a tamponature. : Carico sulla trave dovuto a ballatoi. : Carico sulla trave imposto dal progettista. : Totale dei carichi verticali precedenti. : Momento torcente distribuito agente sulla trave imposto dal progettista. : Carico orizzontale distribuito agente sulla trave imposto dal progettista. : Carico assiale distribuito agente sulla trave imposto dal progettista. : Aliquota media pesata dei carichi accidentali per la determinazione della massa sismica Crit.N.ro : Numero identificativo del criterio di progetto associato alla trave. Nel caso di vincoli particolari (situazione diversa dal doppio incastro), segue un'ulteriore tabulato relativo ai vincoli, le cui sigle hanno il seguente significato: Codice : Codice sintetico identificativo del tipo di vincolo secondo la codifica appresso riportata: I = incastro ; K = appoggio scorrevole C = cerniera sferica ; E = esplicito CF= cerniera flessionale. Il reale funzionamento dei vincoli (da intendersi come vincoli interni tra asta e nodo) e' esplicitato dai successivi dati. Tx, Ty, Tz: Valori delle rigidezze alla traslazione imposte al nodo in esame. Il valore -1 indica per convenzione che quella particolare traslazione mutua tra trave e nodo e' impedita (ovvero la traslazione assoluta del nodo e dell'estremo dell'asta è la medesima), mentre lo 0 indica che non vi e' continuita' tra tali elementi ai fini di tale traslazione reciproca (ovvero la traslazione assoluta del nodo e dell'estremo dell'asta sono diverse ed indipendenti). Invece un valore maggiore di zero equivale ad una sconnes- Pag. 15

81 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) GEOMETRIA E CARICHI TRAVI sione fra il nodo e l'estremo dell'asta (traslazioni assolute diverse), ma sul nodo agirà una forza, nella direzione della sconnessione inserita, di valore pari alla rigidezza per la variazione di spostamento. Se infine viene inserito un valore compreso fra -1 (incastrato) e 0 (libero) (fattore di connessione) il programma trasforma in automatico tale numero in una rigidezza esplicita. Gli assi X e Y sono quelli del riferimento locale della sezione, mentre Z e' parallelo all'asse della trave. Rx, Ry, Rz: Valori delle rigidezze alla rotazione imposte al nodo in esame. Il valore -1 indica per convenzione che quella particolare rotazione mutua tra trave e nodo e' impedita (ovvero la rotazione assoluta del nodo e dell'estremo dell'asta è la medesima), mentre lo 0 indica che non vi e' continuita' tra tali elementi ai fini di tale rotazione reciproca (ovvero la rotazione assoluta del nodo e dell'estremo dell'asta sono diverse ed indipendenti). Invece un valore maggiore di zero equivale ad una sconnessione fra il nodo e l'estremo dell'asta (rotazioni assolute diverse), ma sul nodo agirà un momento, nella direzione della sconnessione inserita, di valore pari alla rigidezza per la variazione di rotazione. Se viene inserito un valore compreso fra -1 (incastrato) e 0 (libero) (fattore di connessione) il programma trasforma in automatico tale numero in una rigidezza esplicita. Gli assi X e Y sono quelli del riferimento locale della sezione, mentre Z e' parallelo all'asse della trave. Pag. 16

82 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) GEOMETRIA E CARICHI TRAVI SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA Si riporta di seguito la spiegazione delle sigle usate nella tabella di stampa dell'input piastre: Piastra N.ro : Numero identificativo della piastra in esame. Filo 1 : Numero del filo fisso su cui è stato posto il primo spigolo della piastra. Filo 2 : Numero del filo fisso su cui è stato posto il secondo spigolo della piastra. Filo 3 : Numero del filo fisso su cui è stato posto il terzo spigolo della piastra. Filo 4 : Numero del filo fisso su cui è stato posto il quarto spigolo della piastra. Tipo carico : Numero di archivio delle tipologie di carico. Quota filo 1 : Quota dello spigolo della piastra inserito in corrispondenza del primo filo fisso. Quota filo 2 : Quota dello spigolo della piastra inserito in corrispondenza del secondo filo fisso. Quota filo 3 : Quota dello spigolo della piastra inserito in corrispondenza del terzo filo fisso. Quota filo 4 : Quota dello spigolo della piastra inserito in corrispondenza del quarto filo fisso. Tipo sezione : Numero identificativo della sezione della piastra. Spessore : Spessore della piastra. Kwinkler : Costante di Winkler del terreno su cui poggia la piastra (zero nel caso di piastre in elevazione). Tipo mater. : Numero di archivio dei materiali shell. Pag. 17

83 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) ARCHIVIO SEZIONI ASTE IN C.A.O. Tipologia Rettangolare Sez. Base Altezza Magrone N.ro (cm) (cm) (cm) Tipologia Rettangolare Sez. Base Altezza Magrone N.ro (cm) (cm) (cm) ARCHIVIO SEZIONI ASTE IN C.A.O. CARATTERISTICHE STATICHE DELLE SEZIONI IN C.A.O. Sez. Area Ixg Iyg Ip N.ro (cm2) (cm4) (cm4) (cm4) ARCHIVIO MATERIALI PIASTRE: MATRICE ELASTICA Materiale Densita' Ex*1E3 Ni.x Alfa.x Ey*1E3 Ni.y Alfa.y E11*1E3 E12*1E3 E13*1E3 E22*1E3 E23*1E3 E33*1E3 N.ro kg/mc kg/cmq (*1E5) kg/cmq (*1E5) kg/cmq kg/cmq kg/cmq kg/cmq kg/cmq kg/cmq ARCHIVIO SEZIONI SHELLS Sezione Spessore Tipo Tipo Elemento N.ro cm Mater. (descrizione) LASTRA-PIASTRA ARCHIVIO TIPOLOGIE DI CARICO Peso Perman. Varia Anal Car. Strut NONstru bile Neve Destinaz. Psi Psi Psi Car. DESCRIZIONE SINTETICA DEL TIPO DI CARICO N.ro kg/mq kg/mq kg/mq kg/mq d'uso N.ro Categ. E Carico loculi prefabbricati Categ. C Passerella pedonale Categ. C Passerella d'elevazione CopNeve<1k Copertura non praticabile Pag. 18

84 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) CRITERI DI PROGETTO IDEN ASTE ELEVAZIONE Crit Def %Scorr P max. P min. τmtmin Ferri Elim Tipo Fl. DenX DenX DenY DenY %Mag N.ro Tag Staffe Staffe Staffe kg/cmq parete cm verif. rett pos. neg. pos. neg. car. 1 si no 200 Mx CRITERI DI PROGETTO IDEN PILASTRI IDEN PILASTRI Crit Def τmtmin Tipo Crit Def τmtmin Tipo N.ro Tag kg/cmq verif. N.ro Tag kg/cmq verif. 3 si 3.0 Dev. CRITERI DI PROGETTO IDENTIF. CARATTERISTICHE DEL MATERIALE DURABILITA' CARATTER.COSTRUTTIVE FLAG Crit Elem. % Rig % Rig Classe Classe Mod. El Pois Gamma Tipo Tipo Toll. Copr Copr Fi Fi Lun Li Ap N.ro Tors. Fless CLS Acciaio kg/cmq son kg/mc Ambiente Armatura Copr. staf ferr min st. sta n. pe 1 ELEV. 100 C20/25 B450C ORDIN. X0 POCO SENS PILAS C20/25 B450C ORDIN. X0 POCO SENS CRITERI DI PROGETTO C R I T E R I P E R I L C A L C O L O A G L I S T A T I L I M I T E U L T I M I E D I E S E R C I Z I O Cri Tipo fck fcd rcd fyk ftk fyd Ey ec0 ecu eyu At/ Mt/ Wra Wfr Wpe σcrar σcper σfrar Spo Spo Spo Coe euk Nro Elem kg/cmq Ac Mtu mm mm mm --- kg/cmq --- Rar Fre Per Vis 1 ELEV PILAS MATERIALI SHELL IN C.A. IDENT % CARATTERISTICHE DURABILITA' COPRIFERRO Mat. Rig Classe Classe Mod. E Pois- Gamma Tipo Tipo Toll. Setti Piastre N.ro Fls CLS Acciaio kg/cmq son kg/mc Ambiente Armatura Copr. (cm) (cm) C20/25 B450C ORDIN. X0 POCO SENS MATERIALI SHELL IN C.A. C R I T E R I P E R I L C A L C O L O A G L I S T A T I L I M I T E U L T I M I E D I E S E R C I Z I O Cri Tipo fck fcd rcd fyk ftk fyd Ey ec0 ecu eyu At/ Mt/ Wra Wfr Wpe σcrar σcper σfrar Spo Spo Spo Coe euk Nro Elem kg/cmq Ac Mtu mm mm mm --- kg/cmq --- Rar Fre Per Vis 1 SETTI Pag. 19

85 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) CRITERI DI PROGETTO GEOTECNICI - FONDAZIONI SUPERFICIALI E SU PALI IDEN COSTANTE WINKLER IDEN COSTANTE WINKLER IDEN COSTANTE WINKLER Crit KwVert KwOriz. Crit KwVert KwOriz. Crit KwVert KwOriz. N.ro kg/cmc kg/cmc N.ro kg/cmc kg/cmc N.ro kg/cmc kg/cmc DATI GENERALI DI STRUTTURA D A T I G E N E R A L I D I S T R U T T U R A Massima dimens. dir. X (m) Altezza edificio (m) 8.00 Massima dimens. dir. Y (m) Differenza temperatura( C) 15 P A R A M E T R I S I S M I C I Vita Nominale (Anni) 50 Classe d' Uso SECONDA Longitudine Est (Grd) Latitudine Nord (Grd) Categoria Suolo B Coeff. Condiz. Topogr Sistema Costruttivo Dir.1 C.A. Sistema Costruttivo Dir.2 C.A. Regolarita' in Altezza NO(KR=.8) Regolarita' in Pianta NO Direzione Sisma (Grd) 0 Sisma Verticale ASSENTE Effetti P/Delta NO Quota di Zero Sismico (m) PARAMETRI SPETTRO ELASTICO - SISMA S.L.D. Probabilita' Pvr 0.63 Periodo di Ritorno Anni Accelerazione Ag/g 0.06 Periodo T'c (sec.) 0.26 Fo 2.35 Fv 0.78 Fattore Stratigrafia'Ss' 1.20 Periodo TB (sec.) 0.12 Periodo TC (sec.) 0.37 Periodo TD (sec.) 1.84 PARAMETRI SPETTRO ELASTICO - SISMA S.L.V. Probabilita' Pvr 0.10 Periodo di Ritorno Anni Accelerazione Ag/g 0.17 Periodo T'c (sec.) 0.30 Fo 2.37 Fv 1.31 Fattore Stratigrafia'Ss' 1.20 Periodo TB (sec.) 0.14 Periodo TC (sec.) 0.42 Periodo TD (sec.) 2.27 P A R A M E T R I S I S T E M A C O S T R U T T I V O C. A. - D I R. 1 Classe Duttilita' BASSA Sotto-Sistema Strutturale Telaio AlfaU/Alfa Fattore riduttivo KW 1.00 Fattore di struttura 'q' 2.76 P A R A M E T R I S I S T E M A C O S T R U T T I V O C. A. - D I R. 2 Classe Duttilita' BASSA Sotto-Sistema Strutturale Pareti AlfaU/Alfa Fattore riduttivo KW 0.50 Fattore di struttura 'q' 1.20 COEFFICIENTI DI SICUREZZA PARZIALI DEI MATERIALI Acciaio per CLS armato 1.15 Calcestruzzo CLS armato 1.50 Legno per comb. eccez Legno per comb. fondament.: 1.30 Livello conoscenza NUOVA COSTRUZ FRP Collasso Tipo 'A' 1.10 FRP Delaminazione Tipo 'A' 1.20 FRP Collasso Tipo 'B' 1.25 FRP Delaminazione Tipo 'B' 1.50 FRP Resist. Press/Fless 1.00 FRP Resist. Taglio/Torsione 1.20 FRP Resist. Confinamento 1.10 Pag. 20

86 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) DATI GENERALI DI STRUTTURA D A T I D I C A L C O L O P E R A Z I O N E N E V E Zona Geografica III Coefficiente Termico 1.00 Altitudine sito s.l.m. (m) 190 Coefficiente di forma 0.80 Tipo di Esposizione Normale Coefficiente di esposizione 1.00 Carico di riferimento kg/mq 60 Carico neve di calcolo kg/mq Il calcolo della neve e' effettuato in base al punto 3.4 del D.M e relative modifiche e integrazioni riportate nella Circolare del 26/02/2008 Pag. 21

87 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) COORDINATE E TIPOLOGIA FILI FISSI Filo Ascissa Ordinata Filo Ascissa Ordinata N.ro m m N.ro m m QUOTE PIANI SISMICI ED INTERPIANI Quota Altezza Tipologia IrregTamp Quota Altezza Tipologia IrregTamp N.ro m XY Alt. N.ro m XY Alt Piano Terra Piano sismico NO NO Piano sismico NO NO TRAVI IN C.A. ALLA QUOTA 3.7 m DATI GENERALI QUOTE SCOSTAMENTI C A R I C H I Trav Sez. Tipo Elem. Ang Fil Fil Q in. Q.fin Dxi Dyi Dzi Dxf Dyf Dzf Pann. Tamp. Ball. Espl. Tot. Torc. Orizz. Assial Ali Cr Cit N.ro N.ro x il sisma Grd in. fin (m) (m) cm cm cm cm cm cm kg/m kg/m kg/m kg/m kg/m kg kg/m kg/m % Nr Geo 3 1 Tel.SismoRes Tel.SismoRes Tel.SismoRes Tel.SismoRes SETTI ALLA QUOTA 3.7 m GEOMETRIA QUOTE SCOSTAMENTI CARICHI VERTICALI PRESSIONI RINFORZI MUR Sett Sez Sp. Fil Fil Q in. Q.fin Dxi Dyi Dzi Dxf Dyf Dzf Pann Tamp Ball Espl Tot. Torc Orizz Assia Ali Psup. Pinf. Mat Ini Fin. N.ro N.r cm in. fin (m) (m) cm cm cm cm cm cm kg / m kg kg / m % kg/mq Nro cm cm TRAVI IN C.A. ALLA QUOTA 7.4 m DATI GENERALI QUOTE SCOSTAMENTI C A R I C H I Trav Sez. Tipo Elem. Ang Fil Fil Q in. Q.fin Dxi Dyi Dzi Dxf Dyf Dzf Pann. Tamp. Ball. Espl. Tot. Torc. Orizz. Assial Ali Cr Cit N.ro N.ro x il sisma Grd in. fin (m) (m) cm cm cm cm cm cm kg/m kg/m kg/m kg/m kg/m kg kg/m kg/m % Nr Geo 3 1 Tel.SismoRes Tel.SismoRes Tel.SismoRes Tel.SismoRes SETTI ALLA QUOTA 7.4 m GEOMETRIA QUOTE SCOSTAMENTI CARICHI VERTICALI PRESSIONI RINFORZI MUR Sett Sez Sp. Fil Fil Q in. Q.fin Dxi Dyi Dzi Dxf Dyf Dzf Pann Tamp Ball Espl Tot. Torc Orizz Assia Ali Psup. Pinf. Mat Ini Fin. N.ro N.r cm in. fin (m) (m) cm cm cm cm cm cm kg / m kg kg / m % kg/mq Nro cm cm Pag. 22

88 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) GEOMETRIA PIASTRE ALLA QUOTA 0 m Piastra Filo Filo Filo Filo Tipo Quota Quota Quota Quota Tipo Spess. Kwinkl. Tipo N.ro Car. Filo1 Filo2 Filo3 Filo4 Sez. cm kg/cmc Mat GEOMETRIA PIASTRE ALLA QUOTA 3.7 m Piastra Filo Filo Filo Filo Tipo Quota Quota Quota Quota Tipo Spess. Kwinkl. Tipo N.ro Car. Filo1 Filo2 Filo3 Filo4 Sez. cm kg/cmc Mat GEOMETRIA PIASTRE ALLA QUOTA 7.4 m Piastra Filo Filo Filo Filo Tipo Quota Quota Quota Quota Tipo Spess. Kwinkl. Tipo N.ro Car. Filo1 Filo2 Filo3 Filo4 Sez. cm kg/cmc Mat NODI INTERNI SHELL IDENT. POSIZIONE NODO ATTRIBUTI Nodo3d Coord.X Coord.Y Coord.Z Piano Peso N.ro (m) (m) (m) Sism. (t) Pag. 23

89 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) NODI INTERNI SHELL IDENT. POSIZIONE NODO ATTRIBUTI Nodo3d Coord.X Coord.Y Coord.Z Piano Peso N.ro (m) (m) (m) Sism. (t) Pag. 24

90 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) NODI INTERNI SHELL IDENT. POSIZIONE NODO ATTRIBUTI Nodo3d Coord.X Coord.Y Coord.Z Piano Peso N.ro (m) (m) (m) Sism. (t) Pag. 25

91 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) NODI INTERNI SHELL IDENT. POSIZIONE NODO ATTRIBUTI Nodo3d Coord.X Coord.Y Coord.Z Piano Peso N.ro (m) (m) (m) Sism. (t) S.L.U. - AZIONI S.L.V. - NODI SHELL C.A. - QUOTA: 1 ELEMENTO: 1 Nodo 3d X3d Y3d Z3d Nodo 3d X3d Y3d Z3d N.ro (m) (m) (m) N.ro (m) (m) (m) S.L.U. - AZIONI S.L.V. - NODI SHELL C.A. - QUOTA: 1 ELEMENTO: 2 Nodo 3d X3d Y3d Z3d Nodo 3d X3d Y3d Z3d N.ro (m) (m) (m) N.ro (m) (m) (m) Pag. 26

92 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) S.L.U. - AZIONI S.L.V. - NODI SHELL C.A. - QUOTA: 1 ELEMENTO: 3 Nodo 3d X3d Y3d Z3d Nodo 3d X3d Y3d Z3d N.ro (m) (m) (m) N.ro (m) (m) (m) S.L.U. - AZIONI S.L.V. -NODI PIASTRA - QUOTA: 0 ELEMENTO: 1 Nodo 3d X3d Y3d Z3d Nodo 3d X3d Y3d Z3d N.ro (m) (m) (m) N.ro (m) (m) (m) S.L.U. - AZIONI S.L.V. -NODI PIASTRA - QUOTA: 0 ELEMENTO: 2 Nodo 3d X3d Y3d Z3d Nodo 3d X3d Y3d Z3d N.ro (m) (m) (m) N.ro (m) (m) (m) S.L.U. - AZIONI S.L.V. -NODI PIASTRA - QUOTA: 1 ELEMENTO: 1 Nodo 3d X3d Y3d Z3d N.ro (m) (m) (m) Nodo 3d X3d Y3d Z3d N.ro (m) (m) (m) S.L.U. - AZIONI S.L.V. -NODI PIASTRA - QUOTA: 2 ELEMENTO: 1 Nodo 3d X3d Y3d Z3d N.ro (m) (m) (m) Nodo 3d X3d Y3d Z3d N.ro (m) (m) (m) Pag. 27

93 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) S.L.U. - AZIONI S.L.V. -NODI PIASTRA - QUOTA: 2 ELEMENTO: 1 Nodo 3d X3d Y3d Z3d N.ro (m) (m) (m) Nodo 3d X3d Y3d Z3d N.ro (m) (m) (m) COMBINAZIONI CARICHI - S.L.V. - A1 / S.L.D. DESCRIZIONI Peso Strutturale Perm.Non Strutturale Var.Amb.affol Var.Bibl.Arch Var.Neve h<= Var.Coperture Corr. Tors. dir Corr. Tors. dir Carico termico Sisma direz. grd Sisma direz. grd COMBINAZIONI CARICHI - S.L.V. - A1 / S.L.D. DESCRIZIONI Peso Strutturale Perm.Non Strutturale Var.Amb.affol Var.Bibl.Arch Var.Neve h<= Var.Coperture Corr. Tors. dir Corr. Tors. dir Carico termico Sisma direz. grd Sisma direz. grd COMBINAZIONI CARICHI - S.L.V. - A1 / S.L.D. DESCRIZIONI Peso Strutturale Perm.Non Strutturale Var.Amb.affol Var.Bibl.Arch Var.Neve h<= Var.Coperture Corr. Tors. dir Corr. Tors. dir Carico termico Sisma direz. grd Sisma direz. grd COMBINAZIONI RARE - S.L.E. DESCRIZIONI Peso Strutturale Perm.Non Strutturale Var.Amb.affol Var.Bibl.Arch Var.Neve h<= Var.Coperture Corr. Tors. dir Corr. Tors. dir Carico termico Pag. 28

94 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) COMBINAZIONI RARE - S.L.E. DESCRIZIONI Sisma direz. grd Sisma direz. grd COMBINAZIONI FREQUENTI - S.L.E. DESCRIZIONI Peso Strutturale Perm.Non Strutturale Var.Amb.affol Var.Bibl.Arch Var.Neve h<= Var.Coperture Corr. Tors. dir Corr. Tors. dir Carico termico Sisma direz. grd Sisma direz. grd COMBINAZIONI PERMANENTI - S.L.E. DESCRIZIONI 1 Peso Strutturale 1.00 Perm.Non Strutturale 1.00 Var.Amb.affol Var.Bibl.Arch Var.Neve h<= Var.Coperture 0.00 Corr. Tors. dir Corr. Tors. dir Carico termico 0.00 Sisma direz. grd Sisma direz. grd Pag. 29

95 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) COMBINAZIONI PERMANENTI - S.L.E. SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA Si riporta appresso la spiegazione delle sigle usate nel tabulato di stampa delle forze di piano modali: Massa eccitata : Sommatoria delle masse efficaci, estesa a tutti i modi considerati ed espressa come forza peso. Massa totale : Massa sismica di tutti i piani espressa come forza peso. Rapporto : Rapporto tra Massa eccitata e Massa totale. Deve essere secondo la norma non inferiore a Modo : Numero del modo di vibrazione. Fattore Modale : Coefficiente di partecipazione modale. Fmod/Fmax : Influenza percentuale del modo attuale rispetto a quello di massimo effetto. Massa Mod. Eff.: Massa modale efficace. Mmod/Mmax : Percentuale di massa eccitata per il singolo modo Piano : Numero del piano sismico. FX : Forza di piano agente con direzione parallela alla direzione X del sistema di riferimento globale. FY : Forza di piano agente con direzione parallela alla direzione Y del sistema di riferimento globale. Mt : Momento torcente di piano rispetto all'asse Z del sistema di riferimento globale ottenuto dal trasporto delle forze di piano, agenti sul baricentro delle masse, sul baricentro delle rigidezze. Mom.Ecc. 5% : Momento torcente di piano rispetto all'asse Z del sistema di riferimento globale relativo ad una eccentricita' accidentale pari al 5% della dimensione massima del piano in direzione ortogonale alla direzione del sisma. Se in questa colonna non e' stampato nulla l'effetto torsionale accidentale e' tenuto in conto incrementando le sollecitazioni di verifica con il fattore delta (vedi punto 4.5.2). Pag. 30

96 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) SPOSTAMENTI SISMICI RELATIVI SPECIFICHE CAMPI TABELLE DI STAMPA Filo N.ro : Numero del filo del nodo inferiore o superiore Quota inf/sup: Quota del nodo inferiore e del nodo superiore Nodo inf/sup : Numero dei nodi inferiore e superiore per la determinazione degli spostamenti sismici relativi. INVILUPPO S.L.D.: Sisma N.ro : Numero del sisma per cui e' massimo il valore dello spostamento totale calcolato per lo S.L.D. Spostam. Calcolo Spostam. Limite : valore dello spostamento totale calcolato per lo S.L.D. : valore dello spostamento limite per lo S.L.D. INVILUPPO S.L.O.: Sisma N.ro : Numero del sisma per cui e' massimo il valore dello spostamento totale calcolato per lo S.L.O. Spostam. Calcolo Spostam. Limite : valore dello spostamento totale calcolato per lo S.L.O. : valore dello spostamento limite per lo S.L.O. Pag. 31

97 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) SPOSTAMENTI SISMICI RELATIVI SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA Si riporta appresso la spiegazione delle sigle usate nel tabulato di stampa dei baricentri delle masse e rigidezze: PIANO QUOTA PESO XG YG XR YR DX DY : Numero del piano sismico. : Altezza del piano dallo spiccato di fondazione. : Peso sismico di piano (peso proprio, carichi permanenti e aliquota dei sovraccarichi variabili). : Ascissa del baricentro delle masse rispetto all'origine del sistema di riferimento globale. : Ordinata del baricentro delle masse rispetto all'origine del sistema di riferimento globale. : Ascissa del baricentro delle rigidezze rispetto all'origine del sistema di riferimento globale. : Ordinata del baricentro delle rigidezze rispetto all'origine del sistema di riferimento globale. : Scostamento in ascissa del baricentro delle rigidezze rispetto a quello delle masse (XR - XG). : Scostamento in ordinata del baricentro delle rigidezze rispetto a quello delle masse (YR - YG). Lpianta : Dimensione in pianta del piano nella direzione ortogonale al primo sisma Bpianta : Dimensione in pianta del piano nella direzione ortogonale al secondo sisma RigFleX : Rigidezza flessionale di piano nella direzione primo sisma. Rigidezza calcolata come rapporto fra una forza unitaria applicata sul baricentro delle masse del piano in direzione del primo sisma e la differenza di spostamento, sempre nella direzione del sisma, fra il piano in questione e quello sottostante. RigFleY : Rigidezza flessionale di piano nella direzione secondo sisma RigTors : Rigidezza torsionale di piano r/ls : Rapporto di piano per determinare se una struttura e' deformabile torsionalmente (vedi DM ) Tabulato VARIAZIONI MASSE E RIGIDEZZE DI PIANO PIANO : Numero del piano sismico. QUOTA : Altezza del piano dallo spiccato di fondazione. PESO : Peso sismico di piano (peso proprio, carichi permanenti e aliquota dei sovraccarichi variabili). Variaz% : Variazione percentuale della massa rispetto al piano superio Tagliante(t): Tagliante sismico relativo al piano nella direzione X/Y Nel caso di analisi sismica dinamica il valore si riferisce al modo principale Spost(mm) : Spostamento del baricentro del piano in direzione X/Y calcolato come differenza fra lo spostamento del piano in questione ed il sottostante Klat(t/m) : Rigidezza laterale del piano in direzione X/Y calcolata come rapporto fra il tagliante e lo spostamento Variaz(%) : Variazione della rigidezza della massa rispetto al piano superiore in direzione X/Y Teta : Indice di stabilita' per gli effetti p-δ (DM 2008 formula (7 Tabulato REGOLARITA' STRUTTURALE Questo tabulato verra' omesso se la struttura e' dichiarata in input NON rego poiche' superflua. Numero piano : Numero del piano sismico Res X (t) : Resistenza a taglio complessiva nel piano in direzione X (Sisma Res Y (t) : Resistenza a taglio complessiva nel piano in direzione Y (Sisma Dom X (t) : Domanda a taglio complessiva nel piano in direzione X (Sisma1/ Dom Y (t) : Domanda a taglio complessiva nel piano in direzione Y (Sisma1/ Pag. 32

98 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) SPOSTAMENTI SISMICI RELATIVI Res/Dom Var.R/D : Rapporto tra la resistenza e la domanda (Sisma1/Sisma2) : Variazione del rapporto resistenza/capacita' rispetto ai piani superiori (Sisma1/Sisma2) Flag Verifica : Esito del controllo sulla variazione del rapporto resistenza (DM punto g) Pag. 33

99 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) STAMPA VERIFICHE S.L.U. - AZIONI S.L.V. - SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA Si riporta appresso la spiegazione delle sigle usate nelle tabelle di verifica aste in cls per gli stati limiti ultimi. Filo Sulla prima riga numero del filo del nodo iniziale, sulla In/Fin seconda quello del nodo finale CtgΘ Cotangente Angolo del puntone compresso Quota Sulla prima riga quota del nodo iniziale, sulla seconda quota del nodo finale SgmT Solo per le travi di fondazione: Pressione di contatto sul terreno in Kg/cmq calcolata con i valori caratteristici delle azioni assumendo i coefficienti gamma pari ad uno. AmpC Solo per le travi di elevazione: Coefficiente di amplificazione dei carichi statici per tenere in conto della verifica locale dell'asta a sisma verticale. N/Nc Solo per i pilastri: Percentuale della resistenza massima a compressione della sezione di solo calcestruzzo. Tratto Se una trave e' suddivisa in piu' tratti sulla prima riga e' riportato il numero del tratto, sulla terza il numero di suddivisioni della trave Sez Sulla prima riga numero della sezione nell'archivio, sulla Bas seconda base della sezione, sulla terza altezza. Per sezioni Alt a T e' riportato l'ingombro massimo della sezione Concio Numero del concio Co Nr Numero della combinazione e in sequenza sollecitazioni ultime di calcolo che forniscono la massima deformazione nell'acciaio e nel calcestruzzo per la verifica a flessione GamRd Solo per le travi di fondazione: Coefficiente di sovraresistenza. MExd Momento ultimo di calcolo asse vettore X (per le travi incrementato dalla traslazione del diagramma del momento flettente) MEyd Momento ultimo di calcolo asse vettore Y N Ed Sforzo normale ultimo di calcolo x / d Rapporto fra la posizione dell'asse neutro e l'altezza utile della sezione moltiplicato per 100. εf% εc% deformazioni massime nell'acciaio e nel calcestruzzo moltipli- * 100 cate per Valore limite per l'acciaio 100 (1%), valore limite nel calcestruzzo 35 (0.35%). Area Area del ferro in centimetri quadri; per le travi rispettivamente superiore ed inferiore, per i pilastri armature lungo la base e l'altezza della sezione Co Nr Numero della combinazione e in sequenza sollecitazioni ultime di calcolo che forniscono la minore sicurezza per le azioni taglianti e torcenti VExd Taglio ultimo di calcolo in direzione X VEyd Taglio ultimo di calcolo in direzione Y T sdu Momento torcente ultimo di calcolo V Rxd Taglio resistente ultimo delle staffe in direzione X V Ryd Taglio resistente ultimo delle staffe in direzione Y T Rd Momento torcente resistente ultimo delle staffe T Rld Momento torcente resistente ultimo dell'armatura lungitudinale Coe Cls Coefficiente per il controllo di sicurezza del cls alle azioni taglianti e torcenti moltiplicato per 100; la sezione e' verificata se detto valore e minore o uguale a 100 Coe Staf Coefficiente per il controllo di sicurezza delle staffe alle azioni taglianti e torcenti moltiplicato per 100; la sezione e' verificata se detto valore e minore o uguale a 100 Alon Armatura lungitudinale a torsione (Nelle travi rettangolari per le quali è stata effettuata la verifica a momento my in questo dato viene stampata anche l'armatura flessionale dei lati verticali). Staffe Passo staffe, lunghezza del tratto da armare e diametro staffe Moltip Solo per le stampe di riverifica: Ultimo Moltiplicatore dei carichi che porta a collasso la sezione. Pag. 34

100 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) STAMPA VERIFICHE S.L.U. - AZIONI S.L.V. - Il percorso dei carichi seguito e' a sforzo normale costante. Le deformazioni riportate sono determinate dalle sollecitazioni di calcolo amplificate del moltiplicatore in parola. Pag. 35

101 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) STAMPA VERIFICHE S.L.E. SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA Si riporta appresso la spiegazione delle sigle usate nelle tabelle di verifica aste in cls per gli stati limiti di esercizio. Filo Sulla prima riga numero del filo del nodo iniziale, sulla seconda quello del nodo finale Quota Sulla prima riga quota del nodo iniziale, sulla seconda quota del nodo finale Tratto Se una trave e' suddivisa in piu' tratti sulla prima riga e' riportato il numero del tratto, sulla terza il numero di suddivisioni della trave Com Cari Indicatore della matrice di combinazione; la prima riga individua la matrice delle combinazioni rare, la seconda la matrice delle combinazioni frequenti, la terza quella permanenti. Questo indicatore vale sia per la verifica a fessurazione che per il calcolo delle frecce Fessu Fessura limite e fessura di calcolo espressa in mm; se la trave non risulta fessurata l'ampiezza di calcolo sara' nulla Dist mm Distanza fra le fessure Concio Numero del concio in cui si e' avuta la massima fessura Combin Numero della combinazione ed in sequenza sollecitazioni per cui si e' avuta la massima fessura Mf X Momento flettente asse vettore X Mf Y Momento flettente asse vettore Y N Sforzo normale Frecce Freccia limite e freccia massima di calcolo Combin Numero della combinazione che ha prodotto la freccia massima Com Cari Indicatore della matrice di combinazione; la prima riga individua la matrice delle combinazioni rare per la verifica della tensione sul cls, la seconda la matrice delle combinazioni rare per la verifica della tensione sull'acciaio, la terza la matrice delle combinazioni permanenti per la verifica della tensione sul cls σ lim Valore della tensione limite in Kg/cmq σ cal Valore della tensione di calcolo in Kg/cmq Concio Numero del concio in cui si e' avuta la massima tensione Combin Numero della combinazione ed in sequenza sollecitazioni per cui si e' avuta la massima tensione Mf X Momento flettente asse vettore X Mf Y Momento flettente asse vettore Y N Sforzo normale Pag. 36

102 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) VERIFICA PIASTRE SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA Si riporta di seguito la spiegazione delle sigle usate nella tabella di stampa della verifica degli elementi bidimensionali allo stato limite ultimo. Quota N.ro : Quota a cui si trova l'elemento. Perim. N.ro : Numero identificativo del macroelemento il cui perimetro è stato definito prima di eseguire la verifica. Nodo 3d N.ro : Numero del nodo relativo alla suddivisione del macroelemento in microelementi. Nx : Sforzo sul piano dell'elemento bidimensionale diretto come l'asse x del sistema locale. (Il sistema di riferimento locale e' quello delle armature) Ny : Sforzo sul piano dell'elemento bidimensionale diretto come l'asse y del sistema locale. Txy : Sforzo tagliante sul piano dell'elemento con direzione y e agente sulla faccia di normale x del sistema locale.(ovvero anche, per la simmetria delle tensioni tangenziali, sforzo tagliante sul piano dell'elemento con direzione x e agente sulla faccia di normale y del sistema locale) Mx : Momento flettente agente sulla sezione di normale x del sistema locale.per le verifiche e' accoppiato allo sforzo normale Nx. Questo momento e' incrementato per tenere in conto il valore del momento torcente Mxy My : Momento flettente agente sulla sezione di normale y del sistema locale.per le verifiche e' accoppiato allo sforzo normale Ny. Questo momento e' incrementato per tenere in conto il valore del momento torcente Mxy Mxy : Momento torcente con asse vettore x e agente sulla sezione di normale x(ovvero anche, per la simmetria delle tensioni tangenziali momento torcente con asse vettore y e agente sulla sezione di normale y εc x *10000 : Deformazione del calcestruzzo nella faccia di normale x *10000 (Es..35% = 35) εc y *10000 : Deformazione del calcestruzzo nella faccia di normale y *10000 (Es..35% = 35) εf x *10000 : Deformazione dell' acciaio nella faccia di normale x *10000 (Es. 1% = 100) εf y *10000 : Deformazione dell' acciaio nella faccia di normale x *10000 (Es. 1% = 100) Ax superiore : Area totale armatura superiore diretta lungo x. (Area totale e' l'area della presso-flessione piu' l'area per il taglio riportata dopo) Ay superiore : Area totale armatura superiore diretta lungo y. Ax inferiore : Area totale armatura inferiore diretta lungo x. Ay inferiore : Area totale armatura inferiore diretta lungo y. Atag σt Eta Fpunz FpunzLi : Area per il taglio su ciascuna faccia per le due direzioni : Tensione massima di contatto con il terreno. : Abbassamento verticale del nodo in esame. : Forza di punzonamento determinata amplificando il massimo valore della forza punzonante (ottenuta dallo inviluppo fra le varie combinazioni di carico agenti) per un coefficiente beta raccomandato nell'eurocodice 2 (figura 6.21). Per le piastre di fondazione la forza di punzonamento e' stata ridotta dell'effetto favorevole della pressione del suolo : Resistenza al punzonamento ottenuta dall'applicazione dalla formula (6.47) dell'erurocodice 2, utilizzando il perimetro di base definito nelle figure 6.13 e 6.15 Apunz : Armatura di punzonamento calcolata dalla formula (6.51) dell'eurocodice 2 Pag. 37

103 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) VERIFICA PIASTRE Nel caso di stampa di riverifiche degli elementi con le armature effettivamente disposte sul disegno ferri le colonne delle ε vengono sostituite con: Molt. : Moltiplicatore delle sollecitazioni che porta a rottura la sezione, rispettivamente nelle direzioni X e Y x/d : Posizione adimensionalizzata dell'asse neutro rispettivamente nelle direzioni X e Y Pag. 38

104 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) VERIFICA PIASTRE SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA Si riporta di seguito la spiegazione delle sigle usate nella tabella di stampa delle verifiche agli stati limite di esercizio degli elementi bidimensionali. Quota Quota a cui si trova l'elemento. Perim. Numero identificativo del macroelemento il cui perimetro è stato definito prima di eseguire la verifica. Nodo Numero del nodo relativo alla suddivisione del macroelemento in microelementi. Comb. Indicatore della matrice di combinazione; la prima riga. Cari individua la matrice delle combinazioni rare, la seconda la matrice delle combinazioni frequenti, la terza quella permanenti. Fes lim Fessura limite espressa in mm. Fess. Fessura di calcolo espressa in mm; se sull'elemento non si aprono fessure tutta la riga sara' nulla. Dist mm Distanza fra le fessure. Combin Numero della combinazione ed in sequenza sollecitazioni per cui si è avuta la massima fessura. Mf X N X Mf Y N Y Momento flettente agente sulla sezione di normale x del sistema locale.(il sistema di riferimento locale è quello delle armature) Sforzo sul piano dell'elemento bidimensionale diretto come l'asse x del sistema locale. Momento flettente agente sulla sezione di normale y del sistema locale.(il sistema di riferimento locale è quello delle armature) Sforzo sul piano dell'elemento bidimensionale diretto come l'asse y del sistema locale. Cos teta Coseno dell'angolo teta tra l'armatura in direzione X e la direzione della tensione principale di trazione. Sin teta Seno dell'angolo teta. Combina Indicatore della matrice di combinazione; la prima riga. Carico individua la matrice delle combinazioni rare per la verifica della tensione sul cls, la seconda la matrice delle combinazioni rare per la verifica della tensione sull'acciaio, la terza la matrice delle combinazioni permanenti per la verifica della tensione sul cls. σ lim Valore della tensione limite in Kg/cmq. σ cal Valore della tensione di calcolo in Kg/cmq sulla faccia di normale x. Conbin Numero della combinazione ed in sequenza sollecitazioni per cui si è avuta la massima tensione. Mf X N X Momento flettente agente sulla sezione di normale x del sistema locale.(il sistema di riferimento locale è quello delle armature) Sforzo sul piano dell'elemento bidimensionale diretto come l'asse x del sistema locale. σ cal Valore della tensione di calcolo in Kg/cmq sulla faccia di normale y. Combin Numero della combinazione ed in sequenza sollecitazioni per cui si è avuta la massima tensione. Mf Y N Y Momento flettente agente sulla sezione di normale y del sistema locale. Sforzo sul piano dell'elemento bidimensionale diretto come l'asse y del sistema locale. Pag. 39

105 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) VERIFICA SHELL C.A. SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA Si riporta di seguito la spiegazione delle sigle usate nella tabella di stampa della verifica degli elementi bidimensionali allo stato limite ultimo. Gruppo Quote : Numero identificativo del gruppo di quote definito prima di eseguire la verifica Generatrice : Numero identificativo della generatrice definita prima di eseguire la verifica Nodo 3d N.ro : Numero del nodo relativo alla suddivisione del macroelemento in microelementi. Nx : Sforzo sul piano dell'elemento bidimensionale diretto come l'asse x del sistema locale. (Il sistema di riferimento locale ha l'asse x nella direzione del setto e l'asse y verticale) Ny : Sforzo sul piano dell'elemento bidimensionale diretto come l'asse y del sistema locale. Txy : Sforzo tagliante sul piano dell'elemento con direzione y e agente sulla faccia di normale x del sistema locale.(ovvero anche, per la simmetria delle tensioni tangenziali, sforzo tagliante sul piano dell'elemento con direzione x e agente sulla faccia di normale y del sistema locale) Mx : Momento flettente agente sulla sezione di normale x del sistema locale.per le verifiche e' accoppiato allo sforzo normale Nx. Questo momento e' incrementato per tenere in conto il valore del momento torcente Mxy My : Momento flettente agente sulla sezione di normale y del sistema locale.per le verifiche e' accoppiato allo sforzo normale Ny. Questo momento e' incrementato per tenere in conto il valore del momento torcente Mxy Mxy : Momento torcente con asse vettore x e agente sulla sezione di normale x(ovvero anche, per la simmetria delle tensioni tangenziali momento torcente con asse vettore y e agente sulla sezione di normale y εc x *10000 : Deformazione del calcestruzzo nella faccia di normale x *10000 (Es..35% = 35) εc y *10000 : Deformazione del calcestruzzo nella faccia di normale y *10000 (Es..35% = 35) εf x *10000 : Defoemazione dell' acciaio nella faccia di normale x *10000 (Es. 1% = 100) εf y *10000 : Deformazione dell' acciaio nella faccia di normale x *10000 (Es. 1% = 100) Ax superiore : Area totale armatura superiore diretta lungo x. (Area totale e' l'area della presso-flessione piu' l'area per il taglio riportata dopo) Ay superiore : Area totale armatura superiore diretta lungo y. Ax inferiore : Area totale armatura inferiore diretta lungo x. Ay inferiore : Area totale armatura inferiore diretta lungo y. Atag σt Eta : Area per il taglio su ciascuna faccia per le due direzioni : Tensione massima di contatto con il terreno. : Abbassamento verticale del nodo in esame. Nel caso di stampa di riverifiche degli elementi con le armature effettivamente disposte sul disegno ferri le colonne delle ε vengono sostituite con: Molt. : Moltiplicatore delle sollecitazioni che porta a rottura la sezione, rispettivamente nelle direzioni X e Y Pag. 40

106 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) VERIFICA SHELL C.A. SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA Si riporta di seguito la spiegazione delle sigle usate nella tabella di stampa delle verifiche agli stati limite di esercizio degli elementi bidimensionali. Gr.Q Numero identificativo del gruppo di quote definito prima di eseguire la verifica. Gen Numero identificativo della generatrice definita prima di eseguire la verifica. Nodo Numero del nodo relativo alla suddivisione del macroelemento in microelementi. Comb. Indicatore della matrice di combinazione; la prima riga. Cari individua la matrice delle combinazioni rare, la seconda la matrice delle combinazioni frequenti, la terza quella permanenti. Fes lim Fessura limite espressa in mm. Fess. Fessura di calcolo espressa in mm; se sull'elemento non si aprono fessure tutta la riga sara' nulla. Dist mm Distanza fra le fessure. Combin Numero della combinazione ed in sequenza sollecitazioni per cui si è avuta la massima fessura. Mf X Momento flettente agente sulla sezione di normale x del sistema locale.(il sistema di riferimento locale è quello delle armature) N X Sforzo sul piano dell'elemento bidimensionale diretto come l'asse x del sistema locale. Mf Y Momento flettente agente sulla sezione di normale y del sistema locale.(il sistema di riferimento locale è quello delle armature) N Y Sforzo sul piano dell'elemento bidimensionale diretto come l'asse y del sistema locale. Cos teta Coseno dell'angolo teta tra l'armatura in direzione X e la direzione della tensione principale di trazione. Sin teta Seno dell'angolo teta. Combina Indicatore della matrice di combinazione; la prima riga. Carico individua la matrice delle combinazioni rare per la verifica della tensione sul cls, la seconda la matrice delle combinazioni rare per la verifica della tensione sull'acciaio, la terza la matrice delle combinazioni permanenti per la verifica della tensione sul cls. σ lim Valore della tensione limite in Kg/cmq. σ cal Valore della tensione di calcolo in Kg/cmq sulla faccia di normale x. Conbin Numero della combinazione ed in sequenza sollecitazioni per cui si è avuta la massima tensione. Mf X N X Momento flettente agente sulla sezione di normale x del sistema locale.(il sistema di riferimento locale è quello delle armature) Sforzo sul piano dell'elemento bidimensionale diretto come l'asse x del sistema locale. σ cal Valore della tensione di calcolo in Kg/cmq sulla faccia di normale y. Combin Numero della combinazione ed in sequenza sollecitazioni per cui si è avuta la massima tensione. Mf Y N Y Momento flettente agente sulla sezione di normale y del sistema locale. Sforzo sul piano dell'elemento bidimensionale diretto come l'asse y del sistema locale. Pag. 41

107 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) RISULTATI VERIFICHE NODI PUSHOVER SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA Si riporta di seguito la spiegazione delle sigle usate nella tabella di stampa delle verifiche dei nodi trave-pilastro in calcestruzzo armato non confinati: Filo N.ro : Quota (m) : Numero del filo fisso del pilastro a cui appartiene il nodo Quota in metri del nodo verificato Nodo3d N.ro : Numerazione spaziale del nodo verificato Posiz. Pilastro : Posizione del pilastro rispetto al nodo; SUP indica che il nodo verificato e' l'estremo inferiore di un pilastro; INF indica che il nodo verificato e l'estremo superiore del pilastro. Sez. : Numero di archivio della sezione del pilastro a cui appartiene il nodo Rotaz : Rotazione di input del pilastro a cui appartiene il nodo HNodo : Altezza del nodo in calcestruzzo su cui sono state effettuate le verifiche calcolata in funzione della intersezione tra il pilastro e le travi convergenti fck : Resistenza caratteristica cilindrica del calcestruzzo fy : Resistenza caratteristica allo snervamento dell'acciaio delle armature LyUtil : Larghezza utile del nodo lungo la direzione Y locale del pilastro AfX : Area complessiva dei bracci in direzione X locale del pilastro LxUtil : Larghezza utile del nodo lungo la direzione X locale del pilastro AfY : Area complessiva dei bracci in direzione Y locale del pilastro Vjbd (X/Y) : Taglio agente sul nodo nella direzione X/Y locale del pilastro. Dato presente solo per le verifiche in alta duttilita'. VjbR (X/Y) : Resistenza biella compressa del nodo nella direzione X/Y locale del pilastro. Dato presente solo per le verifiche in alta duttilita'. STATUS : Esito della verifica del nodo. NON VER: si supera la resistenza della biella compressa ELASTICO: il nodo rimane in campo non fessurato FESSURATO: il nodo verifica ma risulta fessurato Dato presente solo per le verifiche in alta duttilita'. Pag. 42

108 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) PULSAZIONI E MODI DI VIBRAZIONE Modo Pulsazione Periodo Smorz Sd/g Sd/g Sd/g Sd/g Sd/g Sd/g Piano X Y Rot N.ro (rad/sec) (sec) Mod(%) SLO SLD SLV X SLV Y SLC X SLC Y N.ro (m) (m) (rad) FATTORI E FORZE DI PIANO MODALI S.L.D. S I S M A D I R E Z I O N E : 0 Massa eccitata (t): Massa totale (t): Rapporto:.99 Modo Fattore Fmod/Fmax Massa Mod Mmod/Mtot Piano FX FY Mt Mom.Ecc. 5% N.ro Modale (%) Eff. (t) % N.ro (t) (t) (t*m) (t*m) FATTORI E FORZE DI PIANO MODALI S.L.V. S I S M A D I R E Z I O N E : 0 Massa eccitata (t): Massa totale (t): Rapporto:.99 Modo Fattore Fmod/Fmax Massa Mod Mmod/Mtot Piano FX FY Mt Mom.Ecc. 5% N.ro Modale (%) Eff. (t) % N.ro (t) (t) (t*m) (t*m) FATTORI E FORZE DI PIANO MODALI S.L.D. S I S M A D I R E Z I O N E : 90 Massa eccitata (t): Massa totale (t): Rapporto:.99 Modo Fattore Fmod/Fmax Massa Mod Mmod/Mtot Piano FX FY Mt Mom.Ecc. 5% N.ro Modale (%) Eff. (t) % N.ro (t) (t) (t*m) (t*m) Pag. 43

109 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) FATTORI E FORZE DI PIANO MODALI S.L.V. S I S M A D I R E Z I O N E : 90 Massa eccitata (t): Massa totale (t): Rapporto:.99 Modo Fattore Fmod/Fmax Massa Mod Mmod/Mtot Piano FX FY Mt Mom.Ecc. 5% N.ro Modale (%) Eff. (t) % N.ro (t) (t) (t*m) (t*m) SPOSTAMENTI SISMICI RELATIVI I D E N T I F I C A T I V O INVILUPPO S.L.D. INVILUPPO S.L.O. Filo Quota Quota Nodo Nodo Sis Spostam. Spostam. Sis Spostam. Spostam. Stringa di N.ro inf. sup. inf. sup. ma Calcolo Limite ma Calcolo Limite Controllo (m) (m) N.ro N.ro Nro (mm) (mm) Nro (mm) (mm) Verifica VERIFICATO VERIFICATO VERIFICATO VERIFICATO VERIFICATO VERIFICATO VERIFICATO VERIFICATO VERIFICATO VERIFICATO VERIFICATO VERIFICATO VERIFICATO VERIFICATO VERIFICATO VERIFICATO VERIFICATO VERIFICATO BARICENTRI MASSE E RIGIDEZZE IDENTIFICATORE BARICENTRI MASSE E RIGIDEZZE RIGIDEZZE FLESSIONALI E TORSIONAALI PIANO QUOTA PESO XG YG XR YR DX DY Lpianta Bpianta Rig.FleX Rig.FleY RigTors. r / ls N.ro (m) (t) (m) (m) (m) (m) (m) (m) (m) (m) (t/m) (t/m) (t*m) VARIAZIONI MASSE E RIGIDEZZE DI PIANO D I R E Z I O N E X D I R E Z I O N E Y Piano Quota Peso Variaz. Tagliante Spost. Klat. Variaz Teta Tagliante Spost. Klat. Variaz Teta N.ro (m) (t) (%) (t) (mm) (t/m) (%) (t) (mm) (t/m) (%) Pag. 44

110 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) PERCENTUALI RIGIDEZZE PILASTRI E SETTI RAPPORTO DELLE RIGIDEZZE IN DIREZIONE X RAPPORTO DELLE RIGIDEZZE IN DIREZIONE Y RigidezzaPilastri Rigidezza Setti Rigid.Elem.Second RigidezzaPilastri Rigidezza Setti Rigid.Elem.Second Piano N.r Rig.Pil+Rig.Setti Rig.Pil+Rig.Setti Rig.Pil+Rig.Setti Rig.Pil+Rig.Setti Rig.Pil+Rig.Setti Rig.Pil+Rig.Setti STAMPA PROGETTO S.L.U. - AZIONI S.L.V. - ELEVAZIONE Filo Quota T C VERIFICA A PRESSO-FLESSIONE V E R I F I C A A T A G L I O E T O R S I O N E Iniz Iniz. r Sez o Fin. Final a Bas n Co M Exd N Ed Moltip x/ εf% εc% Area cmq Co V Exd V Eyd T Sdu V Rxd V Ryd TRd TRld Coe Coe ALon Staffe CtgΘ AmpC t Alt c mb (t*m) (t) Ultimo /d sup inf mb (t) (t) (t*m) (t) (t) (t*m) (t*m) Cls Sta cmq Pas Lun Fi / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / Pag. 45

111 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) STAMPA PROGETTO S.L.U. - AZIONI S.L.V. - ELEVAZIONE Filo Quota T C VERIFICA A PRESSO-FLESSIONE V E R I F I C A A T A G L I O E T O R S I O N E Iniz Iniz. r Sez o Fin. Final a Bas n Co M Exd N Ed Moltip x/ εf% εc% Area cmq Co V Exd V Eyd T Sdu V Rxd V Ryd TRd TRld Coe Coe ALon Staffe CtgΘ AmpC t Alt c mb (t*m) (t) Ultimo /d sup inf mb (t) (t) (t*m) (t) (t) (t*m) (t*m) Cls Sta cmq Pas Lun Fi / / / / / / / / / / STAMPA VERIFICHE S.L.E. ELEVAZIONE F E S S U R A Z I O N E F R E C C E T E N S I O N I Filo Quota Tra Combi Fessu. mm dist Con Com Mf X Mf Y N Frecce mm Com Combinaz σ lim. σ cal. Co Comb Mf X Mf Y N In fi In Fi tto Caric lim cal mm cio bin (t*m) (t*m) (t) limite calc bin Carico Kg/cmq Kg/cmq nc (t*m) (t*m) (t) Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Pag. 46

112 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) STAMPA VERIFICHE S.L.E. ELEVAZIONE F E S S U R A Z I O N E F R E C C E T E N S I O N I Filo Quota Tra Combi Fessu. mm dist Con Com Mf X Mf Y N Frecce mm Com Combinaz σ lim. σ cal. Co Comb Mf X Mf Y N In fi In Fi tto Caric lim cal mm cio bin (t*m) (t*m) (t) limite calc bin Carico Kg/cmq Kg/cmq nc (t*m) (t*m) (t) Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls Rara Rara cls / Freq Rara fer Perm Perm cls S.L.U. - AZIONI S.L.V. -VERIFICA PIASTRE - QUOTA: 0 ELEMENTO: 1 Quo P. Nod3d Nx Ny Txy Mx My Mxy Molt x/d Molt x/d Ax s Ay s Ax i Ay i Atag σt eta Fpunz. FpnzLi Apunz N.r Nr N.ro Kg/m Kg/m Kg/m kgm/m kgm/m kgm/m Direz. X Direz. Y cmq/m kg/cmq mm kg kg cmq Pag. 47

113 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) S.L.U. - AZIONI S.L.V. -VERIFICA PIASTRE - QUOTA: 0 ELEMENTO: 2 Quo P. Nod3d Nx Ny Txy Mx My Mxy Molt x/d Molt x/d Ax s Ay s Ax i Ay i Atag σt eta Fpunz. FpnzLi Apunz N.r Nr N.ro Kg/m Kg/m Kg/m kgm/m kgm/m kgm/m Direz. X Direz. Y cmq/m kg/cmq mm kg kg cmq S.L.U. - AZIONI S.L.V. -VERIFICA PIASTRE - QUOTA: 1 ELEMENTO: 1 Quo P. Nod3d Nx Ny Txy Mx My Mxy Molt x/d Molt x/d Ax s Ay s Ax i Ay i Atag σt eta Fpunz. FpnzLi Apunz N.r Nr N.ro Kg/m Kg/m Kg/m kgm/m kgm/m kgm/m Direz. X Direz. Y cmq/m kg/cmq mm kg kg cmq S.L.U. - AZIONI S.L.V. -VERIFICA PIASTRE - QUOTA: 2 ELEMENTO: 1 Quo P. Nod3d Nx Ny Txy Mx My Mxy Molt x/d Molt x/d Ax s Ay s Ax i Ay i Atag σt eta Fpunz. FpnzLi Apunz N.r Nr N.ro Kg/m Kg/m Kg/m kgm/m kgm/m kgm/m Direz. X Direz. Y cmq/m kg/cmq mm kg kg cmq S.L.E. - VERIFICA PIASTRE - QUOTA: 0 ELEMENTO: 1 FESSURAZIONI TENSIONI DIREZIONE X DIREZIONE Y Quo Per Nodo Comb. Fes Fess dis Co MfX NX MfY NY cos sin Combina σ lim. σ cal. Co Mf N σ cal. Co Mf N N.r N.r N.ro Cari lim mm mm mb (t*m) (t) (t*m) (t) teta teta Carico Kg/cmq Kg/cmq mb (t*m) (t) Kg/cmq mb (t*m) (t) Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Pag. 48

114 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) S.L.E. - VERIFICA PIASTRE - QUOTA: 0 ELEMENTO: 2 FESSURAZIONI TENSIONI DIREZIONE X DIREZIONE Y Quo Per Nodo Comb. Fes Fess dis Co MfX NX MfY NY cos sin Combina σ lim. σ cal. Co Mf N σ cal. Co Mf N N.r N.r N.ro Cari lim mm mm mb (t*m) (t) (t*m) (t) teta teta Carico Kg/cmq Kg/cmq mb (t*m) (t) Kg/cmq mb (t*m) (t) Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls S.L.E. - VERIFICA PIASTRE - QUOTA: 1 ELEMENTO: 1 FESSURAZIONI TENSIONI DIREZIONE X DIREZIONE Y Quo Per Nodo Comb. Fes Fess dis Co MfX NX MfY NY cos sin Combina σ lim. σ cal. Co Mf N σ cal. Co Mf N N.r N.r N.ro Cari lim mm mm mb (t*m) (t) (t*m) (t) teta teta Carico Kg/cmq Kg/cmq mb (t*m) (t) Kg/cmq mb (t*m) (t) Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls S.L.E. - VERIFICA PIASTRE - QUOTA: 2 ELEMENTO: 1 FESSURAZIONI TENSIONI DIREZIONE X DIREZIONE Y Quo Per Nodo Comb. Fes Fess dis Co MfX NX MfY NY cos sin Combina σ lim. σ cal. Co Mf N σ cal. Co Mf N N.r N.r N.ro Cari lim mm mm mb (t*m) (t) (t*m) (t) teta teta Carico Kg/cmq Kg/cmq mb (t*m) (t) Kg/cmq mb (t*m) (t) Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Pag. 49

115 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) S.L.E. - VERIFICA PIASTRE - QUOTA: 2 ELEMENTO: 1 FESSURAZIONI TENSIONI DIREZIONE X DIREZIONE Y Quo Per Nodo Comb. Fes Fess dis Co MfX NX MfY NY cos sin Combina σ lim. σ cal. Co Mf N σ cal. Co Mf N N.r N.r N.ro Cari lim mm mm mb (t*m) (t) (t*m) (t) teta teta Carico Kg/cmq Kg/cmq mb (t*m) (t) Kg/cmq mb (t*m) (t) Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls S.L.U. - AZIONI S.L.V. - VERIFICA SHELL C.A. - QUOTA: 1 ELEMENTO: 1 Gr.Q Gen Nodo 3d Nx Ny Txy Mx My Mxy Molt.Ult. Molt.Ult. Ax s. Ay s. Ax i. Ay i. Atag. σt eta N.ro N.r N.ro Kg/m Kg/m Kg/m kgm/m kgm/m kgm/m Direz. X Direz. Y cmq/m kg/cmq mm S.L.U. - AZIONI S.L.V. - VERIFICA SHELL C.A. - QUOTA: 1 ELEMENTO: 2 Gr.Q Gen Nodo 3d Nx Ny Txy Mx My Mxy Molt.Ult. Molt.Ult. Ax s. Ay s. Ax i. Ay i. Atag. σt eta N.ro N.r N.ro Kg/m Kg/m Kg/m kgm/m kgm/m kgm/m Direz. X Direz. Y cmq/m kg/cmq mm S.L.U. - AZIONI S.L.V. - VERIFICA SHELL C.A. - QUOTA: 1 ELEMENTO: 3 Gr.Q Gen Nodo 3d Nx Ny Txy Mx My Mxy Molt.Ult. Molt.Ult. Ax s. Ay s. Ax i. Ay i. Atag. σt eta N.ro N.r N.ro Kg/m Kg/m Kg/m kgm/m kgm/m kgm/m Direz. X Direz. Y cmq/m kg/cmq mm S.L.E. - VERIFICA SHELL C.A. - QUOTA: 1 ELEMENTO: 1 FESSURAZIONI TENSIONI DIREZIONE X DIREZIONE Y GrQ Gen Nodo Comb. Fes Fess dis Co MfX NX MfY NY cos sin Combina σ lim. σ cal. Co Mf N σ cal. Co Mf N N.r N.r N.ro Cari lim mm mm mb (t*m) (t) (t*m) (t) teta teta Carico Kg/cmq Kg/cmq mb (t*m) (t) Kg/cmq mb (t*m) (t) Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Pag. 50

116 PROJECT FINANCING STRUTTURE/PAD. 80 LOCULI- CIMITERO COMUNE CACCAMO (PA) S.L.E. - VERIFICA SHELL C.A. - QUOTA: 1 ELEMENTO: 1 FESSURAZIONI TENSIONI DIREZIONE X DIREZIONE Y GrQ Gen Nodo Comb. Fes Fess dis Co MfX NX MfY NY cos sin Combina σ lim. σ cal. Co Mf N σ cal. Co Mf N N.r N.r N.ro Cari lim mm mm mb (t*m) (t) (t*m) (t) teta teta Carico Kg/cmq Kg/cmq mb (t*m) (t) Kg/cmq mb (t*m) (t) Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls S.L.E. - VERIFICA SHELL C.A. - QUOTA: 1 ELEMENTO: 2 FESSURAZIONI TENSIONI DIREZIONE X DIREZIONE Y GrQ Gen Nodo Comb. Fes Fess dis Co MfX NX MfY NY cos sin Combina σ lim. σ cal. Co Mf N σ cal. Co Mf N N.r N.r N.ro Cari lim mm mm mb (t*m) (t) (t*m) (t) teta teta Carico Kg/cmq Kg/cmq mb (t*m) (t) Kg/cmq mb (t*m) (t) Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls S.L.E. - VERIFICA SHELL C.A. - QUOTA: 1 ELEMENTO: 3 FESSURAZIONI TENSIONI DIREZIONE X DIREZIONE Y GrQ Gen Nodo Comb. Fes Fess dis Co MfX NX MfY NY cos sin Combina σ lim. σ cal. Co Mf N σ cal. Co Mf N N.r N.r N.ro Cari lim mm mm mb (t*m) (t) (t*m) (t) teta teta Carico Kg/cmq Kg/cmq mb (t*m) (t) Kg/cmq mb (t*m) (t) Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Rara RaraCls Freq RaraFer Perm PermCls Pag. 51

117 STUDIO TECNICO DOTT. ING. DOMENICO MAIRA Via Monsignor Iacono, San Cataldo (CL) Cell Fax (0934) domenicomaira@libero.it MONOBLOCCO LOCULI PREFABBRICATI CO.MA.C. s.r.l Zona Industriale San Cataldo C/da Mangiaresta svincolo S. Cataldo Caltanissetta Documentazione per la qualificazione della produzione in serie dichiarata (Legge n art.9 ; D.M ) CONTENUTO: - RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA - RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE Amministratore unico Sig.ra Tirrito Carmela Grazia Pia dott. ing. Domenico MAIRA DATA: Febbraio 2010

118 INDICE RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE... 3 ANALISI E VERIFICHE SVOLTE CON L AUSILIO DI CODICI DI CALCOLO... 3 RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA...3 VERIFICA LUNGHEZZA DI ANCORAGGIO AGGANCI PER TRASPORTO ELEMENTO... 4 NORMATIVA DI RIFERIMENTO MODELLAZIONE DEI MATERIALI LEGENDA TABELLA DATI MATERIALI TABELLA DATI MATERIALI MODELLAZIONE DELLE SEZIONI LEGENDA TABELLA DATI SEZIONI MODELLAZIONE STRUTTURA: NODI LEGENDA TABELLA DATI NODI TABELLA DATI NODI MODELLAZIONE STRUTTURA: ELEMENTI SHELL LEGENDA TABELLA DATI SHELL MODELLAZIONE DELLE AZIONI LEGENDA TABELLA DATI AZIONI SCHEMATIZZAZIONE DEI CASI DI CARICO LEGENDA TABELLA CASI DI CARICO DEFINIZIONE DELLE COMBINAZIONI LEGENDA TABELLA COMBINAZIONI DI CARICO AZIONE SISMICA VALUTAZIONE DELL AZIONE SISMICA RISULTATI ANALISI SISMICHE LEGENDA TABELLA ANALISI SISMICHE RISULTATI NODALI LEGENDA RISULTATI NODALI RISULTATI ELEMENTI TIPO SHELL LEGENDA RISULTATI ELEMENTI TIPO SHELL VERIFICHE ELEMENTI SHELL C.A LEGENDA TABELLA VERIFICHE ELEMENTI SHELL C.A STATI LIMITE D' ESERCIZIO LEGENDA TABELLA STATI LIMITE D' ESERCIZIO... 58

119 RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE ANALISI E VERIFICHE SVOLTE CON L AUSILIO DI CODICI DI CALCOLO La presente relazione di calcolo strutturale, in conformità al punto 10.1 del DM 14/01/08, è comprensiva di una descrizione generale dell opera e dei criteri generali di analisi e verifica. Segue inoltre le indicazioni fornite al 10.2 del DM stesso per quanto concerne analisi e verifiche svolte con l ausilio di codici di calcolo. Parametri della struttura Classe d'uso Vita Vn [anni] Coeff. Uso Periodo Vr [anni] II RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA La presente relazione di calcolo riguarda la realizzazione in serie di loculi cimiteriali prefabbricati in conglomerato cementizio vibrato, prodotti dalla ditta CO.MA.C. s.r.l., nello stabilimento sito in San Cataldo (CL), in C.da Cusatino. Le strutture saranno prodotte in elementi unici costituenti n. 5 loculi adiacenti che, potranno essere sovrapposti ed assemblati sul luogo finale di collocazione, in numero massimo di 5 file. L elemento monoblocco prefabbricato pertanto, oggetto della presente relazione, è la batteria di cinque loculi adiacenti, per tumulazione frontale. Esse potranno essere collocate in tutto il territorio regionale siciliano e pertanto, ai fini sismici, si sono considerate le condizioni più severe, ipotizzandone la collocazione nel territorio di Messina, introducendo nel programma di calcolo le coordinate geografiche corrispondenti al punto con la maggiore intensità sismica secondo la classificazione puntuale delle zone sismiche. La struttura geometricamente presenterà in pianta una larghezza e lunghezza pari rispettivamente a 2,47 m e 4,20 m, ed un altezza di 0,8 mm, compreso lo spessore delle solette esterne. L intera struttura verrà realizzata in conglomerato cementizio armato del tipo C 30/35 con acciaio ad aderenza migliorata, in ottemperanza alle attuali normative vigenti sui materiali da costruzione. Per quanto riguarda l acciaio, in particolare, si utilizzerà la tipologia B450 A per le reti d acciaio di diametro 5 mm e la tipologia B450 C per le barre d acciaio sciolte di diametro 6 mm o superiore, in conformità con quanto previsto dal D.M. 14/01/2008. Per ciò che attiene alle caratteristiche geometriche dei loculi, il dimensionamento, ed i carichi su di esso applicati, si è fatto riferimento ai criteri costruttivi per i manufatti a sistema di tumulazione attualmente vigenti. I loculi saranno collocati fuori terra al di sopra di un adeguata piastra di fondazione precedentemente predisposta in c.c.a., in funzione delle caratteristiche geologiche del terreno di sedime. Al fine di garantire un adeguata protezione delle barre d armatura all interno del c.c.v.,nell ipotesi che i loculi vengano collocati in ambienti aggressivi, nonché per proteggere l armatura dalla possibile presenza di liquidi e gas all interno dei loculi, si prevede il trattamento delle stesse armatura con adeguato passivante per prevenire l instaurarsi di

120 fenomeni di ossidazione. I monoblocchi prefabbricati sono stati verificati sia in fase di sollevamento e trasporto, che in fase di esercizio. Nella verifica in fase di sollevamento e trasporto, si è tenuto conto degli effetti dinamici amplificando le azioni sulla struttura tramite un coeff. pari a ± 1,20, tenendo conto delle modalità di trasporto e sollevamento e delle caratteristiche geometriche e strutturali del manufatto. A tal fine, inoltre si prevede e prescrive di effettuare la movimentazione e trasporto degli elementi solo dopo che si è raggiunto il tempo di stagionatura non inferiore a 28 gg. Per consentire quindi un agevole e sicuro aggancio, sollevamento e movimentazione dell elemento monoblocco costituente la batteria di loculi, si prevede la predisposizione di n. 4 agganci in acciaio di diametro 12 mm, posti in corrispondenza degli spigoli interni dei tre loculi centrali ed inseriti all interno delle spalle verticali dell elemento, per una lunghezza pari a circa 75 cm. Per i dettagli di calcolo delle tipologie e lunghezze di ancoraggio, si rimanda al paragrafo Verifica lunghezza di ancoraggio agganci per trasporto elementi. Tabella riepilogativa dimensioni elementi in c.c.v. ed armatura prevista Elemento Lunghezza (mm) Altezza (mm) Spessore (mm) Spalle esterne monoblocco Spalle interne monoblocco Soletta orizzontale inferiore e superiore monoblocco Setto di chiusura posteriore monoblocco Per quanto attiene alle ipotesi di carico poste alla base del calcolo dell elemento monoblocco, si è considerata la condizione più gravosa rappresentata dall ipotesi in cui al di sopra dell elemento siano sovrapposti altri quattro elementi monoblocco identici, oltre alle azioni dovute al carico da neve ed al carico accidentale. A tali carichi saranno aggiunti inoltre 250 kg/mq dovuti al peso dei sarcofagi, per ogni fila di loculi sovrapposta al monoblocco in oggetto (quattro nel nostro caso), come prescritto dalla normativa. In tale ipotesi si è applicato alla soletta superiore dell elemento, un carico unitario complessivo pari a dan/mq, come si evince dagli allegati elaborati di calcolo. VERIFICA LUNGHEZZA DI ANCORAGGIO AGGANCI PER TRASPORTO ELEMENTO Secondo quanto risulta dalle espressioni derivanti dalla Scienza delle Costruzioni ed anche in base a quanto riportato al paragrafo dell EC2, si è ricavata e verificata la lunghezza di ancoraggio necessaria per evitare lo sfilamento degli anelli di aggancio dell elemento da movimentare durante le fasi di trasporto e posa in opera.

121 Si è considerata, in particolare, la massima tensione esercitata sulle barre di armatura, a seguito delle azioni indotte dal peso proprio dell elemento e dalle azioni dinamiche che si possono instaurare durante il trasporto, incrementando le azioni permanenti del 20 %. Si riconda, a tal fine, che la lunghezza di ancoraggio rappresenta la lunghezza rettilinea necessaria per ancorare una barra soggetta alla forza f yd A s, avendo assunto una tensione costante all interfaccia acciaio-calcestruzzo pari a f bd. Tale lunghezza l a è data dalla relazione: l a = (fyd Ø) / (4 f bd ) dove : - f yd = tensione di snervamento di calcolo dell armatura in N/mm 2 ; - f bd = tensione interfaccia acciao-calcestruzzo in N/mm 2 ; - Ø = diametro barra armatura in mm (12 nel nostro caso) La f yd, per l acciaio che utilizzeremo per eseguire gli agganci, è pari a 450 N/mm 2 ; La f bd, tenendo conto delle caratteristiche di resistenza del calcestruzzo impiegato (Rck 35 N/mmq), ed allo stesso tempo dello spessore delle solette in cui sono ammorsati gli ancoraggi ( 6 cm), ai fini precauzionale viene assunta pari a 2,5 N/mm 2, pertanto si ha: l a = (450 12) / (4 2,5) = 540 mm 60 cm A questo punto si rende necessario verificare che la sollecitazione massima trasmessa agli agganci sia compatibile con quella precedentemente ricavata. Dall analisi dei carichi si evince che il monoblocco ha un peso complessivo pari a dan. Ipotizzando di utilizzare n. 4 agganci distribuiti in maniera simmetrica ed omogenea, ogni aggancio sopporterà un carico complessivo, incrementato delle azioni dinamiche, pari a: (6.140 / 4) 1,2 = dan; Tale azione viene a sua volta suddivisa sui due ancoraggi costituenti gli estremi di ciascun anello, che pertanto assorbiranno ciascuno un carico massimo pari a: 1.842/2 = 921 dan =9.210 N Tale azione, provoca una tensione massima di esercizio, su ciascun tondino di diametro 12 mm, pari a: 9.210/113 = 81,5 N/mmq < 260 N/mmq. In via precauzionale, si predisporranno all interno delle solette degli ancoraggi ad anello aventi lunghezza di ciascun estremo, pari a 0,75 m. Per ulteriore precauzione, in un estremo si realizzerà un uncino per aumentare ulteriormente la resistenza allo sfilamento della barra.

122 Di seguito si indicano l origine e le caratteristiche dei codici di calcolo utilizzati per il dimensionamento e la verifica degli elementi strutturali monoblocco costituenti il gruppo di 5 loculi riportando titolo, produttore e distributore, versione, estremi della licenza d uso: Origine e Caratteristiche dei Codici di Calcolo Titolo: PRO_SAP PROfessional Structural Analysis Program Versione: PROFESSIONAL (serie ) Produttore-Distributore: Dati utente finale: 2S.I. Software e Servizi per l Ingegneria s.r.l., Ferrara dott. ing. Di Bilio Dario dott. ing. Maira Domenico Codice Licenza: Licenza dsi 1833 Un attento esame preliminare della documentazione a corredo del software ha consentito di valutarne l affidabilità e soprattutto l idoneità al caso specifico. La documentazione, fornita dal produttore e distributore del software, contiene una esauriente descrizione delle basi teoriche e degli algoritmi impiegati, l individuazione dei campi d impiego, nonché casi prova interamente risolti e commentati, corredati dei file di input necessari a riprodurre l elaborazione: Affidabilità dei codici utilizzati 2S.I. ha verificato l affidabilità e la robustezza del codice di calcolo attraverso un numero significativo di casi prova in cui i risultati dell analisi numerica sono stati confrontati con soluzioni teoriche. E possibile reperire la documentazione contenente alcuni dei più significativi casi trattati al seguente link: Nel prosieguo si indicano tipo di analisi strutturale condotta (statico,dinamico, lineare o non lineare) e il metodo adottato per la risoluzione del problema strutturale nonché le metodologie seguite per la verifica o per il progetto-verifica delle sezioni. Si riportano le combinazioni di carico adottate e, nel caso di calcoli non lineari, i percorsi di carico seguiti; le configurazioni studiate per la struttura in esame sono risultate effettivamente esaustive per la progettazione-verifica. Tipo di analisi strutturale Statica lineare Statica non lineare Sismica statica lineare Sismica dinamica lineare Sismica statica non lineare (prop. masse) SI NO SI NO NO

123 Sismica statica non lineare (prop. modo) Sismica statica non lineare (triangolare) Progetto-verifica degli elementi NO NO Progetto cemento armato D.M Progetto acciaio D.M Progetto legno DIN 1052 Progetto muratura D.M Azione sismica Norma applicata per l azione sismica Combinazioni dei casi di carico Tensioni ammissibili SLU SLV (SLU con sisma) SLC SLD SLO Combinazione caratteristica (rara) Combinazione frequente Combinazione quasi permanente (SLE) SLA (accidentale quale incendio) D.M NO SI SI NO NO NO SI SI SI NO La verifica della sicurezza degli elementi strutturali avviene con i metodi della scienza delle costruzioni. L analisi strutturale è condotta con il metodo degli spostamenti per la valutazione dello stato tensodeformativo indotto da carichi statici. L analisi strutturale è condotta con il metodo dell analisi modale e dello spettro di risposta in termini di accelerazione per la valutazione dello stato tensodeformativo indotto da carichi dinamici (tra cui quelli di tipo sismico). L analisi strutturale viene effettuata con il metodo degli elementi finiti. Il metodo sopraindicato si basa sulla schematizzazione della struttura in elementi connessi solo in corrispondenza di un numero prefissato di punti denominati nodi. I nodi sono definiti dalle tre coordinate cartesiane in un sistema di riferimento globale. Le incognite del problema (nell ambito del metodo degli spostamenti) sono le componenti di spostamento dei nodi riferite al sistema di

124 riferimento globale (traslazioni secondo X, Y, Z, rotazioni attorno X, Y, Z). La soluzione del problema si ottiene con un sistema di equazioni algebriche lineari i cui termini noti sono costituiti dai carichi agenti sulla struttura opportunamente concentrati ai nodi: K * u = F dove K = matrice di rigidezza u = vettore spostamenti nodali F = vettore forze nodali Dagli spostamenti ottenuti con la risoluzione del sistema vengono quindi dedotte le sollecitazioni e/o le tensioni di ogni elemento, riferite generalmente ad una terna locale all elemento stesso. Il sistema di riferimento utilizzato è costituito da una terna cartesiana destrorsa XYZ. Si assume l asse Z verticale ed orientato verso l'alto. Gli elementi utilizzati per la modellazione dello schema statico della struttura sono i seguenti: Elemento tipo TRUSS (biella-d2) Elemento tipo BEAM (trave-d2) Elemento tipo MEMBRANE (membrana-d3) Elemento tipo PLATE (piastra-guscio-d3) Elemento tipo BOUNDARY (molla) Elemento tipo STIFFNESS (matrice di rigidezza) Elemento tipo BRICK (elemento solido) Elemento tipo SOLAIO (macro elemento composto da più membrane) Modello strutturale realizzato con: nodi 585 elementi D2 (per aste, travi, pilastri ) 0 elementi D3 (per pareti, platee, gusci ) 592 elementi solaio 0 elementi solidi 0 Dimensione del modello strutturale [cm]: X min = 0.00 Xmax = Ymin = Ymax = Zmin = 0.00 Zmax = Strutture verticali:

125 Elementi di tipo asta Pilastri Pareti Setti (a comportamento membranale) NO NO SI NO Strutture non verticali: Elementi di tipo asta Travi Gusci Membrane NO NO SI NO Orizzontamenti: Solai con la proprietà piano rigido Solai senza la proprietà piano rigido NO NO Tipo di vincoli: Nodi vincolati rigidamente Nodi vincolati elasticamente Nodi con isolatori sismici Fondazioni puntuali (plinti/plinti su palo) Fondazioni di tipo trave Fondazioni di tipo platea Fondazioni con elementi solidi SI NO NO NO NO NO NO Modalità di presentazione dei risultati. La presente relazione, oltre a illustrare in modo esaustivo i dati in ingresso e i risultati delle analisi in forma tabellare, riporta una serie di immagini: modello solido della struttura mappe delle tensioni

126 Informazioni generali sull elaborazione e giudizio motivato di accettabilità dei risultati. Il programma prevede una serie di controlli automatici (check) che consentono l individuazione di errori di modellazione. Al termine dell analisi un controllo automatico identifica la presenza di spostamenti o rotazioni abnormi. Si può pertanto asserire che l elaborazione sia corretta e completa. I risultati delle elaborazioni sono stati sottoposti a controlli che ne comprovano l attendibilità. Tale valutazione ha compreso il confronto con i risultati di semplici calcoli, eseguiti con metodi tradizionali e adottati, anche in fase di primo proporzionamento della struttura. Inoltre, sulla base di considerazioni riguardanti gli stati tensionali e deformativi determinati, si è valutata la validità delle scelte operate in sede di schematizzazione e di modellazione della struttura e delle azioni. Si allega al termine della presente relazione elenco sintetico dei controlli svolti (verifiche di equilibrio tra reazioni vincolari e carichi applicati, comparazioni tra i risultati delle analisi e quelli di valutazioni semplificate, etc.).

127 NORMATIVA DI RIFERIMENTO 1. D.Min. Infrastrutture Min. Interni e Prot. Civile 14 Gennaio 2008 e allegate "Norme tecniche per le costruzioni". 2. D.Min. Infrastrutture e trasporti 14 Settembre 2005 e allegate "Norme tecniche per le costruzioni". 3. D.M. LL.PP. 9 Gennaio 1996 "Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche". 4. D.M. LL.PP. 16 Gennaio 1996 "Norme tecniche relative ai <<Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi>>". 5. D.M. LL.PP. 16 Gennaio 1996 "Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche". 6. Circolare 4/07/96, n.156aa.gg./stc. istruzioni per l'applicazione delle "Norme tecniche relative ai <<Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi>>" di cui al D.M. 16/01/ Circolare 10/04/97, n.65aa.gg. istruzioni per l'applicazione delle "Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche" di cui al D.M. 16/01/ D.M. LL.PP. 20 Novembre 1987 "Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento". 9. Circolare 4 Gennaio 1989 n Istruzioni in merito alle norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento. 10. D.M. LL.PP. 11 Marzo 1988 Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l'esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione. 11. D.M. LL.PP. 3 Dicembre 1987 Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo delle costruzioni prefabbricate. 12. UNI Procedimento analitico per valutare la resistenza al fuoco degli elementi costruttivi di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso - edizione maggio Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n del 20 marzo 2003 Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica e successive modificazioni e integrazioni. 14. UNI EN 1990: /04/2006 Eurocodice 0 - Criteri generali di progettazione strutturale. 15. UNI EN : /08/2004 Eurocodice 1 - Azioni sulle strutture - Parte 1-1: Azioni in generale - Pesi per unità di volume, pesi propri e sovraccarichi per gli edifici. 16. UNI EN : /03/2005 Eurocodice 1 - Azioni sulle strutture - Parte 2: Carichi da traffico sui ponti. 17. UNI EN : /10/2004 Eurocodice 1 - Azioni sulle strutture - Parte 1-3: Azioni in generale - Carichi da neve. 18. UNI EN : /07/2005 Eurocodice 1 - Azioni sulle strutture - Parte 1-4: Azioni in generale - Azioni del vento. 19. UNI EN : /10/2004 Eurocodice 1 - Azioni sulle strutture - Parte 1-5: Azioni in generale - Azioni termiche. 20. UNI EN : /11/2005 Eurocodice 2 - Progettazione delle strutture di calcestruzzo - Parte 1-1: Regole generali e regole per gli edifici. 21. UNI EN : /04/2005 Eurocodice 2 - Progettazione delle strutture di

128 calcestruzzo - Parte 1-2: Regole generali - Progettazione strutturale contro l'incendio. 22. UNI EN : /08/2005 Eurocodice 3 - Progettazione delle strutture di acciaio - Parte 1-1: Regole generali e regole per gli edifici. 23. UNI EN : /08/2005 Eurocodice 3 - Progettazione delle strutture di acciaio - Parte 1-8: Progettazione dei collegamenti. 24. UNI EN : /03/2005 Eurocodice 4 - Progettazione delle strutture composte acciaio-calcestruzzo - Parte 1-1: Regole generali e regole per gli edifici. 25. UNI EN : /01/2006 Eurocodice 4 - Progettazione delle strutture composte acciaio-calcestruzzo - Parte 2: Regole generali e regole per i ponti. 26. UNI EN : /02/2005 Eurocodice 5 - Progettazione delle strutture di legno - Parte 1-1: Regole generali Regole comuni e regole per gli edifici. 27. UNI EN : /01/2005 Eurocodice 5 - Progettazione delle strutture di legno - Parte 2: Ponti. 28. UNI EN : /01/2006 Eurocodice 6 - Progettazione delle strutture di muratura - Parte 1-1: Regole generali per strutture di muratura armata e non armata. 29. UNI EN : /03/2006 Eurocodice 6 - Progettazione delle strutture di muratura - Parte 3: Metodi di calcolo semplificato per strutture di muratura non armata. 30. UNI EN : /02/2005 Eurocodice 7 - Progettazione geotecnica - Parte 1: Regole generali. 31. UNI EN : /03/2005 Eurocodice 8 - Progettazione delle strutture per la resistenza sismica - Parte 1: Regole generali, azioni sismiche e regole per gli edifici. 32. UNI EN : /08/2005 Eurocodice 8 - Progettazione delle strutture per la resistenza sismica - Parte 3: Valutazione e adeguamento degli edifici. UNI EN : /01/2005 Eurocodice 8 - Progettazione delle strutture per la resistenza sismica - Parte 5: Fondazioni, strutture di contenimento ed aspetti geotecnici. NOTA sul capitolo "normativa di riferimento": riporta l' elenco delle normative implementate nel software. Le norme utilizzate per la struttura oggetto della presente relazione sono indicate nel precedente capitolo "RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE" "ANALISI E VERIFICHE SVOLTE CON L AUSILIO DI CODICI DI CALCOLO". Laddove nei capitoli successivi vengano richiamate norme antecedenti al DM è dovuto o a progettazione simulata di edifico esistente o ad applicazione del punto 2.7 del DM

129 MODELLAZIONE DEI MATERIALI LEGENDA TABELLA DATI MATERIALI Il programma consente l uso di materiali diversi. Sono previsti i seguenti tipi di materiale: 1 materiale tipo cemento armato 2 materiale tipo acciaio 3 materiale tipo muratura 4 materiale tipo legno 5 materiale tipo generico I materiali utilizzati nella modellazione sono individuati da una sigla identificativa ed un codice numerico (gli elementi strutturali richiamano quest ultimo nella propria descrizione). Per ogni materiale vengono riportati in tabella i seguenti dati: Young modulo di elasticità normale Poisso coefficiente di contrazione n trasversale G modulo di elasticità tangenziale Gamm peso specifico a Alfa coefficiente di dilatazione termica I dati soprariportati vengono utilizzati per la modellazione dello schema statico e per la determinazione dei carichi inerziali e termici. In relazione al tipo di materiale vengono riportati inoltre:

130 1 cemento armato 2 acciaio 3 muratura 4 legno Rck Fctm resistenza caratteristica cubica resistenza media a trazione semplice Ft tensione di rottura a trazione Fy tensione di snervamento Fd resistenza di calcolo Fdt resistenza di calcolo per spess. t>40 mm Sadm tensione ammissibile Sadmt tensione ammissibile per spess. t>40 mm Resist. Fk resistenza caratteristica a compressione Resist. Fvko resistenza caratteristica a taglio Resist. fc0k Resistenza caratteristica (tensione amm. per REGLES) per compressione Resist. ft0k Resistenza caratteristica (tensione amm. per REGLES) per trazione Resist. fmk Resistenza caratteristica (tensione amm. per REGLES) per flessione Resist. fvk Resistenza caratteristica (tensione amm. per REGLES) per taglio Modulo E0,05 Modulo elastico parallelo caratteristico Lamellare lamellare o massiccio TABELLA DATI MATERIALI Id Tipo / Note Young Poisson G Gamma Alfa dan/cm2 dan/cm2 dan/cm2 dan/cm3 3 c.a. classe e e e e-05 Rck fctm 28.9

131 MODELLAZIONE DELLE SEZIONI LEGENDA TABELLA DATI SEZIONI Il programma consente l uso di sezioni diverse. Sono previsti i seguenti tipi di sezione: 1 sezione di tipo generico 2 profilati semplici 3 profilati accoppiati e speciali Le sezioni utilizzate nella modellazione sono individuate da una sigla identificativa ed un codice numerico (gli elementi strutturali richiamano quest ultimo nella propria descrizione). Per ogni sezione vengono riportati in tabella i seguenti dati: Area area della sezione A V2 area della sezione/fattore di taglio (per il taglio in direzione 2) A V3 area della sezione/fattore di taglio (per il taglio in direzione 3) Jt fattore torsionale di rigidezza J2-2 momento d'inerzia della sezione riferito all asse 2 J3-3 momento d'inerzia della sezione riferito all asse 3 W2-2 modulo di resistenza della sezione riferito all asse 2 W3-3 modulo di resistenza della sezione riferito all asse 3 Wp2-2 modulo di resistenza plastico della sezione riferito all asse 2 Wp3-3 modulo di resistenza plastico della sezione riferito all asse 3 I dati soprariportati vengono utilizzati per la determinazione dei carichi inerziali e per la definizione delle rigidezze degli elementi strutturali; qualora il valore di Area V2 (e/o Area V3) sia nullo la deformabilità per taglio V2 (e/o V3) è trascurata. La valutazione delle caratteristiche inerziali delle sezioni è condotta nel riferimento 2-3 dell elemento.

132 rettangolare a T a T rovescia a T di colmo a L a L specchiata a specchiata rovescia L a L rovescia a L di colmo a doppio T a quattro specchiata a quattro a U a C a croce circolare rettangolare cava circolare cava Per quanto concerne i profilati semplici ed accoppiati l asse 2 del riferimento coincide con l asse x riportato nei più diffusi profilatari. Per quanto concerne le sezioni di tipo generico (tipo 1.): i valori dimensionali con prefisso B sono riferiti all asse 2 i valori dimensionali con prefisso H sono riferiti all asse 3 Id Tipo Area A V2 A V3 Jt J 2-2 J 3-3 W 2-2 W 3-3 Wp 2-2 Wp 3-3 cm2 cm2 cm2 cm4 cm4 cm4 cm3 cm3 Cm 3 Cm 3

133 MODELLAZIONE STRUTTURA: NODI LEGENDA TABELLA DATI NODI Il programma utilizza per la modellazione nodi strutturali. Ogni nodo è individuato dalle coordinate cartesiane nel sistema di riferimento globale (X Y Z). Ad ogni nodo è eventualmente associato un codice di vincolamento rigido, un codice di fondazione speciale, ed un set di sei molle (tre per le traslazioni, tre per le rotazioni). Le tabelle sottoriportate riflettono le succitate possibilità. In particolare per ogni nodo viene indicato in tabella: Nodo X Y Z numero del nodo. valore della coordinata X valore della coordinata Y valore della coordinata Z Per i nodi ai quali sia associato un codice di vincolamento rigido, un codice di fondazione speciale o un set di molle viene indicato in tabella: Nodo X Y Z Note Note Rig. TX numero del nodo. valore della coordinata X valore della coordinata Y valore della coordinata Z eventuale codice di vincolo (es. v= sei valori relativi ai sei gradi di libertà previsti per il nodo TxTyTzRxRyRz, il valore 1 indica che lo spostamento o rotazione relativo è impedito, il valore 0 indica che lo spostamento o rotazione relativo è libero). (FS = 1, 2, ) eventuale codice del tipo di fondazione speciale (1, 2, fanno riferimento alle tipologie: plinto, palo, plinto su pali, ) che è collegato al nodo. (ISO = id SIGLA ) indice e sigla identificativa dell eventuale isolatore sismico assegnato al nodo valore della rigidezza dei vincoli elastici eventualmente applicati al nodo, nello specifico TX (idem per TY, TZ, RX, RY, RZ). Per strutture sismicamente isolate viene inoltre inserita la tabella delle caratteristiche per gli isolatori utilizzati; le caratteristiche sono indicate in conformità al cap del D.M. 14/01/08 TABELLA DATI NODI Nodo X Y Z Nodo X Y Z Nodo X Y Z cm cm cm cm cm cm cm cm cm e e e e e e e e

134

135

136 e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e Nodo X Y Z Note Rig. TX Rig. TY Rig. TZ Rig. RX Rig. RY Rig. RZ cm cm cm dan/cm dan/cm dan/cm dan cm/rad dan cm/rad dan cm/rad e e v= e v= v= v= e v= e v= v= e v= v= e v= v= e v= v= v= v= v= v= v= v= v= v= v= v= v= v= v= v= v= v= v=111111

137 MODELLAZIONE STRUTTURA: ELEMENTI SHELL LEGENDA TABELLA DATI SHELL Il programma utilizza per la modellazione elementi a tre o quattro nodi denominati in generale shell. Ogni elemento shell è individuato dai nodi I, J, K, L (L=I per gli elementi a tre nodi). Ogni elemento è caratterizzato da un insieme di proprietà riportate in tabella che ne completano la modellazione. Z X Y Z X Y orientamento elementi 3D non verticali orientamento elementi 3D verticali In particolare per ogni elemento viene indicato in tabella: Elem. numero dell elemento Note codice di comportamento: Guscio (elemento guscio in elevazione non verticale) Guscio fond. (elemento guscio su suolo elastico) Setto (elemento guscio in elevazione verticale) Membrana (elemento guscio con comportamento membranale) Nodo I (J, K, L) numero del nodo I (J, K, L) Mat. codice del materiale assegnato all elemento Spessore spessore dell elemento (costante) Wink V costante di sottofondo (coefficiente di Winkler) per la modellazione del suolo elastico verticale Wink O costante di sottofondo (coefficiente di Winkler) per la modellazione del suolo elastico orizzontale

138 Elem. Note Nodo I Nodo J Nodo K Nodo L Mat. Spessore Wink V Wink O cm dan/cm3 dan/cm3 1 Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio

139 73 Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio

140 150 Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto

141 227 Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto

142 304 Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio

143 381 Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio

144 458 Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Guscio Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto

145 535 Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto Setto

146 Fig.1 - Modellazione tridimensionale della struttura Fig. 2 - Numerazione nodi e shell soletta superiore

147 Fig. 3 - Numerazione nodi e shell soletta inferiore Fig. 4 - Numerazione nodi e shell spalla interna

148 Fig. 5 - Numerazione nodi e shell spalla esterna Fig. 6 - Numerazione nodi e shell spalla posteriore

149 MODELLAZIONE DELLE AZIONI LEGENDA TABELLA DATI AZIONI Il programma consente l uso di diverse tipologie di carico (azioni). Le azioni utilizzate nella modellazione sono individuate da una sigla identificativa ed un codice numerico (gli elementi strutturali richiamano quest ultimo nella propria descrizione). Per ogni azione applicata alla struttura viene di riportato il codice, il tipo e la sigla identificativa. Le tabelle successive dettagliano i valori caratteristici di ogni azione in relazione al tipo. Le tabelle riportano infatti i seguenti dati in relazione al tipo: 1 carico concentrato nodale 6 dati (forza Fx, Fy, Fz, momento Mx, My, Mz) 2 spostamento nodale impresso 6 dati (spostamento Tx,Ty,Tz, rotazione Rx,Ry,Rz) 3 carico distribuito globale su elemento tipo trave 7 dati (fx,fy,fz,mx,my,mz,ascissa di inizio carico) 7 dati (fx,fy,fz,mx,my,mz,ascissa di fine carico) 4 carico distribuito locale su elemento tipo trave 7 dati (f1,f2,f3,m1,m2,m3,ascissa di inizio carico) 7 dati (f1,f2,f3,m1,m2,m3,ascissa di fine carico) 5 carico concentrato globale su elemento tipo trave 7 dati (Fx,Fy,Fz,Mx,My,Mz,ascissa di carico) 6 carico concentrato locale su elemento tipo trave 7 dati (F1, F2, F3, M1, M2, M3, ascissa di carico) 7 variazione termica applicata ad elemento tipo trave 7 dati (variazioni termiche: uniforme, media e differenza in altezza e larghezza al nodo iniziale e finale) 8 carico di pressione uniforme su elemento tipo piastra 1 dato (pressione) 9 carico di pressione variabile su elemento tipo piastra 4 dati (pressione, quota, pressione, quota) 10 variazione termica applicata ad elemento tipo piastra 2 dati (variazioni termiche: media e differenza nello spessore) 11 carico variabile generale su elementi tipo trave e piastra 1 dato descrizione della tipologia 4 dati per segmento (posizione, valore, posizione, valore) la tipologia precisa l ascissa di definizione, la direzione del carico, la modalità di carico e la larghezza d influenza per gli elementi tipo trave 12 gruppo di carichi con impronta su piastra 9 dati (numero di ripetizioni in direzione X e Y, valore di ciascun carico, posizione centrale del primo, dimensioni dell impronta, interasse tra i carichi

150 F Z F Y M Z M Y Carico concentrato nodale δ Z δ Y R Z R Y Spostamento impresso F X M X δ X R X Z Carico distribuito globale q 3 i q 3 f Carico distribuito locale X Y Z a Carico concentrato globale a F 3 Carico concentrato locale X Y Carico termico 2D Carico termico 3D Carico pressione uniforme Carico pressione variabile Tipo carico variabile generale Id Tipo ascissa valore ascissa valore cm dan/cm2 cm dan/cm2 2 Carico altri loculi e copertura X - X Qz Area L2= e e Carico interno loculi X - X Qz Area L2= e e

151 SCHEMATIZZAZIONE DEI CASI DI CARICO LEGENDA TABELLA CASI DI CARICO Il programma consente l applicazione di diverse tipologie di casi di carico. Sono previsti i seguenti 11 tipi di casi di carico: Sigla Tipo Descrizione 1 Ggk A caso di carico comprensivo del peso proprio struttura 2 Gk NA caso di carico con azioni permanenti 3 Qk NA caso di carico con azioni variabili 4 Gsk A caso di carico comprensivo dei carichi permanenti sui solai e sulle coperture 5 Qsk A caso di carico comprensivo dei carichi variabili sui solai 6 Qnk A caso di carico comprensivo dei carichi di neve sulle coperture 7 Qtk SA caso di carico comprensivo di una variazione termica agente sulla struttura 8 Qvk NA caso di carico comprensivo di azioni da vento sulla struttura 9 Esk SA caso di carico sismico con analisi statica equivalente 10 Edk SA caso di carico sismico con analisi dinamica 11 Pk NA caso di carico comprensivo di azioni derivanti da coazioni, cedimenti e precompressioni Sono di tipo automatico A (ossia non prevedono introduzione dati da parte dell utente) i seguenti casi di carico: 1-Ggk; 4-Gsk; 5-Qsk; 6-Qnk. Sono di tipo semi-automatico SA (ossia prevedono una minima introduzione dati da parte dell utente) i seguenti casi di carico: 7-Qtk, in quanto richiede solo il valore della variazione termica; 9-Esk e 10-Edk, in quanto richiedono il valore dell angolo di ingresso del sisma e l individuazione dei casi di carico partecipanti alla definizione delle masse. Sono di tipo non automatico NA ossia prevedono la diretta applicazione di carichi generici agli elementi strutturali (si veda il precedente punto Modellazione delle Azioni) i restanti casi di carico. Nella tabella successiva vengono riportati i casi di carico agenti sulla struttura, con l indicazione dei dati relativi al caso di carico stesso: Numero Tipo e Sigla identificativa, Valore di riferimento del caso di carico (se previsto). In successione, per i casi di carico non automatici, viene riportato l elenco di nodi ed elementi direttamente caricati con la sigla identificativa del carico. Per i casi di carico di tipo sismico (9-Esk e 10-Edk), viene riportata la tabella di definizione delle masse: per ogni caso di carico partecipante alla definizione delle masse viene indicata la relativa aliquota (partecipazione) considerata. Si precisa che per i caso di carico 5-Qsk e 6-Qnk la partecipazione è prevista localmente per ogni elemento solaio o copertura presente nel modello (si confronti il valore Sksol nel capitolo relativo agli elementi solaio) e pertanto la loro partecipazione è di norma pari a uno.

152 CDC Tipo Sigla Id Note 1 Ggk CDC=Ggk (peso proprio della struttura) 2 Gk CDC=Gk (permanente generico)... 3 Esk CDC=Esk (sisma stat. equiv.) alfa=0.0 4 Esk CDC=Esk (sisma stat. equiv.) alfa=90.00 D3 :da 1 a 160 Azione : Carico interno loculi D3 :da 353 a 512 Azione : Carico altri loculi e copertura partecipazione:1.00 per 1 CDC=Ggk (peso proprio della struttura) partecipazione:1.00 per 2 CDC=Gk (permanente generico)... partecipazione:1.00 per 5 CDC=Qnk (carico da neve) come precedente CDC sismico 5 Qnk CDC=Qnk (carico da neve)

153 DEFINIZIONE DELLE COMBINAZIONI LEGENDA TABELLA COMBINAZIONI DI CARICO Il programma combina i diversi tipi di casi di carico (CDC) secondo le regole previste dalla normativa vigente. Le combinazioni previste sono destinate al controllo di sicurezza della struttura ed alla verifica degli spostamenti e delle sollecitazioni. La prima tabella delle combinazioni riportata di seguito comprende le seguenti informazioni: Numero, Tipo, Sigla identificativa. Una seconda tabella riporta il peso nella combinazione, assunto per ogni caso di carico. Cmb Tipo Sigla Id 1 SLU Comb. SLU 1 2 SLU Comb. SLU 2 3 SLU Comb. SLU 3 4 SLU Comb. SLU 4 5 SLE(r) Comb. SLE(rara) 5 6 SLE(r) Comb. SLE(rara) 6 7 SLE(f) Comb. SLE(freq.) 7 8 SLE(f) Comb. SLE(freq.) 8 9 SLE(p) Comb. SLE(perm.) 9 10 SLU Comb. SLU (SLV sismica) SLU Comb. SLU (SLV sismica) SLU Comb. SLU (SLV sismica) SLU Comb. SLU (SLV sismica) SLU Comb. SLU (SLV sismica) SLU Comb. SLU (SLV sismica) SLU Comb. SLU (SLV sismica) SLU Comb. SLU (SLV sismica) 17 C m b CDC 1/15... CDC 2/16... CDC 3/17... CDC 4/18... CDC 5/19... CDC 6/ CDC 7/21... CDC 8/22... CDC 9/23... CDC 10/24... CDC 11/25... CDC 12/26... CDC 13/27... CDC 14/28...

154 C m b CDC 1/15... CDC 2/16... CDC 3/17... CDC 4/18... CDC 5/19... CDC 6/ CDC 7/21... CDC 8/22... CDC 9/23... CDC 10/24... CDC 11/25... CDC 12/26... CDC 13/27... CDC 14/28...

155 AZIONE SISMICA VALUTAZIONE DELL AZIONE SISMICA L azione sismica sulle costruzioni è valutata a partire dalla pericolosità sismica di base, in condizioni ideali di sito di riferimento rigido con superficie topografica orizzontale. Allo stato attuale, la pericolosità sismica su reticolo di riferimento nell intervallo di riferimento è fornita dai dati pubblicati sul sito Per punti non coincidenti con il reticolo di riferimento e periodi di ritorno non contemplati direttamente si opera come indicato nell allegato alle NTC (rispettivamente media pesata e interpolazione). L azione sismica viene definita in relazione ad un periodo di riferimento Vr che si ricava, per ciascun tipo di costruzione, moltiplicandone la vita nominale per il coefficiente d uso (vedi tabella Parametri della struttura). Fissato il periodo di riferimento Vr e la probabilità di superamento Pver associata a ciascuno degli stati limite considerati, si ottiene il periodo di ritorno Tr e i relativi parametri di pericolosità sismica (vedi tabella successiva): ag: accelerazione orizzontale massima del terreno; Fo: valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale; T*c: periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione orizzontale; Parametri della struttura Classe d'uso Vita Vn [anni] Coeff. Uso Periodo Vr [anni] Tipo suolo di Categoria topografica II D T2 Individuati su reticolo di riferimento i parametri di pericolosità sismica si valutano i parametri spettrali riportati in tabella: S è il coefficiente che tiene conto della categoria di sottosuolo e delle condizioni topografiche mediante la relazione seguente S = Ss*St (3.2.5) Fo è il fattore che quantifica l amplificazione spettrale massima, su sito di riferimento rigido orizzontale Fv è il fattore che quantifica l amplificazione spettrale massima verticale, in termini di accelerazione orizzontale massima del terreno ag su sito di riferimento rigido orizzontale Tb è il periodo corrispondente all inizio del tratto dello spettro ad accelerazione costante. Tc è il periodo corrispondente all inizio del tratto dello spettro a velocità costante. Td è il periodo corrispondente all inizio del tratto dello spettro a spostamento costante. Id nodo Longitud ine Latitudin e Distanza Km Loc SL Pver Tr ag Fo T*c Anni g sec SLO SLD

156 SL Pver Tr ag Fo T*c SLV SLC SL ag S Fo Fv Tb Tc Td g sec sec sec SLO SLD SLV SLC

157 RISULTATI ANALISI SISMICHE LEGENDA TABELLA ANALISI SISMICHE Il programma consente l analisi di diverse configurazioni sismiche. Sono previsti, infatti, i seguenti casi di carico: 9. Esk caso di carico sismico con analisi statica equivalente 10. Edk caso di carico sismico con analisi dinamica Ciascun caso di carico è caratterizzato da un angolo di ingresso e da una configurazione di masse determinante la forza sismica complessiva (si rimanda al capitolo relativo ai casi di carico per chiarimenti inerenti questo aspetto). Qualora si applichi il D.M. 96 (vedi NOTA sul capitolo "normativa di riferimento") l analisi sismica dinamica può essere comprensiva di sollecitazione verticale contemporanea a quella orizzontale, nel qual caso è effettuata una sovrapposizione degli effetti in ragione della radice dei quadrati degli effetti stessi. Nella colonna Note, in funzione della norma in uso sono riportati i parametri fondamentali che caratterizzano l azione sismica: in particolare possono essere presenti i seguenti valori: Angolo di ingresso Fattore di importanza Zona sismica Accelerazione ag Categoria suolo Fattore di struttura q Fattore di sito S Classe di duttilità CD Fattore riduz. SLD Periodo proprio T1 Coefficiente Lambda Ordinata spettro Sd(T1) Ordinata spettro Se(T1) Ordinata spettro S (Tb- Tc) numero di modi considerati Angolo di ingresso dell azione sismica orizzontale Fattore di importanza dell edificio, in base alla categoria di appartenenza Zona sismica Accelerazione orizzontale massima sul suolo Categoria di profilo stratigrafico del suolo di fondazione Fattore dipendente dalla tipologia strutturale Fattore dipendente dalla stratigrafia e dal profilo topografico Classe di duttilità della struttura A duttilità alta, B duttilità bassa Fattore di riduzione dello spettro elastico per lo stato limite di danno Periodo proprio di vibrazione della struttura Coefficiente dipendente dal periodo proprio T1 e dal numero di piani della struttura Valore delle ordinate dello spettro di progetto per lo stato limite ultimo, componente orizzontale (verticale Svd) Valore delle ordinate dello spettro elastico ridotta del fattore SLD per lo stato limite di danno, componente orizzontale (verticale Sve) Valore dell ordinata dello spettro in uso nel tratto costante Numero di modi di vibrare della struttura considerati nell analisi dinamica Per ciascun caso di carico sismico viene riportato l insieme di dati sottoriportati (le masse

158 sono espresse in unità di forza): a) analisi sismica statica equivalente: quota, posizione del centro di applicazione e azione orizzontale risultante, posizione del baricentro delle rigidezze, rapporto r/ls (per strutture a nucleo) azione sismica complessiva b) analisi sismica dinamica con spettro di risposta: quota, posizione del centro di massa e massa risultante, posizione del baricentro delle rigidezze, rapporto r/ls (per strutture a nucleo) frequenza, periodo,accelerazione spettrale, massa eccitata nelle tre direzioni globali per tutti i modi massa complessiva ed aliquota di massa complessiva eccitata. Per ciascuna combinazione sismica - analisi effettuate con il D.M. 96 (vedi NOTA sul capitolo "normativa di riferimento") - viene riportato il livello di deformazione etat, etap e etad degli elementi strutturali verticali. Per semplicità di consultazione il livello è espresso in unità 1000*etaT/h da confrontare direttamente con il valore 2 o 4 per la verifica. Per ciascuna combinazione sismica definita SLD o SLO viene riportato il livello di deformazione etat (dr) degli elementi strutturali verticali. Per semplicità di consultazione il livello è espresso anche in unità 1000*etaT/h da confrontare direttamente con i valori forniti nella norma ( es. 5 per edifici con tamponamenti collegati rigidamente alla struttura, 10.0 per edifici con tamponamenti collegati elasticamente, 3 per edifici in muratura ordinaria, 4 per edifici in muratura armata). Per gli edifici sismicamente isolati si riportano di seguito le verifiche condotte sui dispositivi di isolamento. Le verifiche sono effettuate secondo l allegato 10.A dell Ordinanza 3274 e smi. In particolare la tabella, per ogni combinazione SLU sismica riporta il codice di verifica e i valori utilizzati per la verifica: spostamento de, area ridotta e dimensione A2, azione verticale, deformazioni di taglio dell elastomero e tensioni nell acciaio. Nodo Nodo di appoggio dell isolatore Cmb Combinazione oggetto della verifica Verif. Codice di verifica ok verifica positiva, NV verifica negativa, ND verifica non completata de Spostamento relativo tra le due facce (amplificato del 20% combinato con la regola del 30%) Ang fi Angolo utilizzato per il calcolo dell area ridotta Ar (per dispositivi circolari) V Azione verticale agente Ar Area ridotta efficace Dim A2 Dimensione utile per il calcolo della deformazione per rotazione Sig s Tensione nell inserto in acciaio Gam c(a,s,t) Deformazioni di taglio dell elestomero Vcr Carico critico per instabilità Affinchè la verifica sia positiva deve essere: 1) V > 0 2) Sig s < fyk 3) Gam t < 5 4) Gam s < Gam * (caratteristica dell elastomero) 5) Gam s < 2 6) V < 0.5 Vcr

159 C D C T i p o 3 E s k Sigla Id CDC=Esk (sisma stat. equiv.) alfa=0.0 Note zona sismica: 0 categoria suolo: D fattore di sito S = ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: rapida periodo proprio T1: sec. fattore di struttura q: fattore per spost. mu d: classe di duttilità CD: B coefficiente Lambda: Qu ota cm Ris ult a Forza Sismica Tot. parziale M Sismica x g Pos. GX Pos. GY E agg. X-X E agg. Y-Y Pos. KX dan dan dan cm cm cm cm cm cm 3.469e e e e e e e e Pos. KY rapp. r/ls rapp. ex/rx rapp. ey/ry C D C T i p o 4 E s k Sigla Id CDC=Esk (sisma stat. equiv.) alfa=90.00 Note zona sismica: 0 categoria suolo: D fattore di sito S = ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: rapida periodo proprio T1: sec. fattore di struttura q: fattore per spost. mu d: classe di duttilità CD: B coefficiente Lambda: Qu ota cm Forza Sismica Tot. parziale M Sismica x g Pos. GX Pos. GY E agg. X-X E agg. Y-Y Pos. KX dan dan dan cm cm cm cm cm cm 3.469e e e e e e Pos. KY rapp. r/ls rapp. ex/rx rapp. ey/ry

160 Qu ota Ris ult a Forza Sismica 3.538e+ 04 Tot. parziale M Sismica x g 4.004e+ 04 Pos. GX Pos. GY E agg. X-X E agg. Y-Y Pos. KX Pos. KY rapp. r/ls rapp. ex/rx rapp. ey/ry

161 RISULTATI NODALI LEGENDA RISULTATI NODALI Il controllo dei risultati delle analisi condotte, per quanto concerne i nodi strutturali, è possibile in relazione alle tabelle sottoriportate. Una prima tabella riporta infatti per ogni nodo e per ogni combinazione (o caso di carico) gli spostamenti nodali. Una seconda tabella riporta per ogni nodo a cui sia associato un vincolo rigido e/o elastico o una fondazione speciale e per ogni combinazione (o caso di carico) i valori delle azioni esercitate dalla struttura sui vincoli (reazioni vincolari cambiate di segno). Una terza tabella, infine riassume per ogni nodo le sei combinazioni in cui si attingono i valori minimi e massimi della reazione Fz, della reazione Mx e della reazione My. Nodo Traslazione X Traslazione Y Traslazione Z Rotazione X Rotazione Y Rotazione Z e e e e e e e e e-04 Nodo Cmb Azione X Azione Y Azione Z Azione RX Azione RY Azione RZ dan dan dan dan cm dan cm dan cm

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168 Nodo Azione X Azione Y Azione Z Azione RX Azione RY Azione RZ Nodo Cmb Azione X Azione Y Azione Z Azione RX Azione RY Azione RZ dan dan dan dan cm dan cm dan cm

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171 RISULTATI ELEMENTI TIPO SHELL LEGENDA RISULTATI ELEMENTI TIPO SHELL Il controllo dei risultati delle analisi condotte, per quanto concerne gli elementi tipo shell, è possibile in relazione alle tabelle sottoriportate. Per ogni elemento, e per ogni combinazione(o caso di carico) vengono riportati i risultati più significativi N2 Azion e N 2 Azione N N M2 2 Azion e M 2 Azione M M1 1 orientamento per stampa setti orientamento per stampa gusci α O α O α V n n α V n α V α O In particolare vengono riportati in ogni nodo di un elemento per ogni combinazione: tensione di Von Mises (valore riassuntivo del complessivo stato di sollecitazione) N max sforzo membranale principale massimo N min sforzo membranale principale minimo M max sforzo flessionale principale massimo M min sforzo flessionale principale minimo N1 N2 sforzi membranali e flessionali in direzione locale 1 e 2 N1-2 M1 dell elemento (lo sforzo 2-1 è uguale allo sforzo 1-2 per la M2 M1-2 reciprocità delle tensioni tangenziali) I suddetti risultati possono a scelta del progettista essere preceduti o sostituiti da valori di sollecitazione non più riferiti al sistema locale dell elemento ma al sistema globale. In questo caso gli elementi vengono raggruppati in gruppi (M_S: macro gusci o macro setti, raggruppati per materiale, spessore, e posizione fisica) per la valutazione dei valori mediati ai nodi appartenenti agli elementi dei gruppi stessi. I valori di sollecitazione sono, in questo caso, riferiti ad una terna specifica del gruppo ruotata di αo attorno all asse Z per i gusci e ruotata di αv attorno alla normale (che per definizione è orizzontale) al piano del setto. Per i setti, in particolare, se αv è zero, l asse '1-1 rappresenta la verticale e l'asse '2-2 l'orizzontale contenuta nel setto.

172 Le azioni sui setti possono essere espresse anche con formato macro, cioè riferite all intero macroelemento. In particolare vengono riportati per ogni quota Z dei nodi e per ogni combinazione i seguenti valori: N memb. V memb. V orto M memb. M orto T Azione membranale complessiva agente sulla parete in direzione Z Azione complessiva di taglio agente nel piano del macroelemento Azione complessiva di taglio agente in direzione perpendicolare al macroelemento Azione flessionale complessiva agente nel piano del macroelemento Azione flessionale complessiva agente in direzione perpendicolare al macroelemento Azione torsionale complessiva agente nel piano orizzontale M_G N max N min N 1 N 2 N 1-2 M max M min M 1 M 2 M

173 VERIFICHE ELEMENTI SHELL C.A. LEGENDA TABELLA VERIFICHE ELEMENTI SHELL C.A. In tabella vengono riportati per ogni elemento o macroelemento il numero dello stesso ed il codice di verifica. Nel caso in cui si sia proceduto alla progettazione con le tensioni ammissibili vengono riportate le massime tensioni nell elemento (massima compressione nel calcestruzzo, massima compressione media nel calcestruzzo, massima tensione nell acciaio) con l indicazione delle combinazioni in cui si sono attinti i rispettivi valori. Nel caso in cui si sia proceduto alla progettazione con il metodo degli stati limite vengono riportati il rapporto x/d, la verifica per sollecitazioni proporzionali e la verifica per compressione media con l indicazione delle due combinazioni in cui si sono attinti i rispettivi valori. Per ogni elemento viene riportata inoltre la maglia di armatura necessaria in relazione alle risultanze della progettazione dei nodi dell elemento stesso (diametri in mm, passi in cm). Le quantità di armature necessarie sono armature (disposte rispettivamente in direzione principale e secondaria, inferiore e superiore) distribuite nell elemento ed espresse in centimetri quadri per sviluppo lineare pari ad un metro. In particolare i simboli utilizzati assumono il seguente significato: M_S macroelemento di tipo setto (elementi verticali contigui ed analoghi per proprietà) M_G macroelemento di tipo guscio (elementi non verticali contigui ed analoghi per proprietà) Stato codice di verifica dell elemento Nodo numero del nodo x/d rapporto tra posizione dell asse neutro e altezza utile alla rottura della sezione (per sola flessione) verif. rapporto Sd/Su con sollecitazioni ultime proporzionali: valore minore o uguale a 1 per verifica positiva Ver.rd rapporto Nd/Nu (Nu ottenuto con riduzione del 25% di fcd): valore minore o uguale a 1 per verifica positiva Rete pr maglia di armatura (diametro/passo) in direzione principale inferiore e superiore Rete sec maglia di armatura (diametro/passo) in direzione secondaria inferiore e superiore Aggiuntivi relativa armatura aggiuntiva (diametro/passo) inferiore (i) e superiore (s) eventualmente differenziate sc max massima tensione di compressione del calcestruzzo sc med massima tensione media di compressione del calcestruzzo sf max massima tensione dell acciaio Rif. cmb combinazioni di carico in cui si verificano i valori riportati Af pr- quantità di armatura richiesta in direzione principale relativa alla faccia negativa (intradosso piastre) (valore derivante da calcolo o minimo normativo) Af pr+ quantità di armatura richiesta in direzione principale relativa alla faccia positiva (estradosso piastre) (valore derivante da calcolo o minimo normativo) Af Af valori analoghi a quelli soprariportati ma relativi alla armatura secondaria sec- sec+ N M azioni membranali e flessionali (in direzione dell armatura principale e secondaria) estratte, poiché rappresentative, tra quelle utilizzate per il progetto e la verifica GuscioStato Nodo Rete pr + Aggiuntivi Rete sec + Aggiuntivi ok x/d verif. ver. rid Af pr- Af pr+ Af sec- Af sec /15+(5/10 i 5/0 s) 5/15+(5/10 i 5/0 s)

174 STATI LIMITE D' ESERCIZIO LEGENDA TABELLA STATI LIMITE D' ESERCIZIO In tabella vengono riportati i valori di interesse per il controllo degli stati limite d'esercizio. In particolare vengono riportati, in relazione al tipo di elemento strutturale, i risultati relativi alle tre categorie di combinazione considerate: Combinazioni rare Combinazioni frequenti Combinazioni quasi permanenti. I valori di interesse sono i seguenti: rrfck rapporto tra la massima compressione nel calcestruzzo e la tensione fck in combinazioni rare [normalizzato a 1] rrfyk rapporto tra la massima tensione nell acciaio e la tensione fyk in combinazioni rare [normalizzato a 1] rpfck rapporto tra la massima compressione nel calcestruzzo e la tensione fck in combinazioni quasi permanenti [normalizzato a 1] wr apertura caratteristica delle fessure in combinazioni rare [m m] wf apertura caratteristica delle fessure in combinazioni frequenti [m m] wp apertura caratteristica delle fessure in combinazioni quasi permanenti [m m] dr massima deformazione in combinazioni rare df massima deformazione in combinazioni frequenti dp massima deformazione in combinazioni quasi permanenti Per ognuno dei nove valori soprariportati viene indicata (Rif.cmb) la combinazione in cui si è verificato. In relazione al tipo di elemento strutturale i valori sono selezionati nel modo seguente: pilastri rrfc rrfy rpfc per sezioni significative k k k travi rrfc rrfy rpfc per sezioni significative k k k wr wf wp per sezioni significative dr df dp massimi in campata setti e gusci rrfc rrfy rpfc massimi nei nodi dell elemento k k k wr wf wp massimi nei nodi dell elemento Si precisa che i valori di massima deformazione per travi sono riferiti al piano verticale (piano locale 1-2 con momenti flettenti 3-3).

175 Setto rrfck rrfyk rpfck Rif. cmb wr wf wp Rif. cmb mm mm mm ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0,0

176 ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0,0

177 ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0,0

178 ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0,0 Setto rrfck rrfyk rpfck wr wf wp Guscio rrfck rrfyk rpfck Rif. cmb wr wf wp Rif. cmb mm mm mm ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0,0

179 ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0,0

180 ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,0, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7,9

181 ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,0, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,0, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,0, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,0, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,0, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,0, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,0,0

182 ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,0, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,0, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,0, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,0, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,0, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,7, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0, ,5, ,0,0 Guscio rrfck rrfyk rpfck wr wf wp

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