A - METODI DI CALCOLO DELLE PENSIONI

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1 Il 13/12/2018 il Comitato Delegati ha approvato un importante provvedimento a sostegno della categoria e di coloro che sono iscritti alla Cassa più di recente (I NOSTRI GIOVANI), ovvero coloro che potranno fruire di una pensione calcolata per buona parte, se non interamente, con il sistema contributivo. Il provvedimento riguarda sia l aumento del contributo soggettivo di 3 punti percentuali (dal 15% al 18%), sia il recupero di una parte del contributo integrativo versato (attualmente al 5%) a favore di tutti gli iscritti. Il provvedimento ha quindi l intento di erogare ai GIOVANI ISCRITTI, future pensioni maggiormente adeguate alle esigenze di vita, senza tralasciare anche coloro che, pur essendo iscritti da più tempo, subiranno comunque il calcolo contributivo come sarà spiegato più avanti. Nostre considerazioni e valutazioni sul provvedimento e sull attività effettuata in fase di presentazione del provvedimento e di votazione dello stesso (sottoposto al Comitato Delegati di Novembre e poi modificato e ridiscusso a seguito delle osservazioni e proposte dei Delegati della Liguria e Valle D Aosta mediante apposito documento agli atti - a cui si sono associati altri Delegati), sono maggiormente esposte nel capitolo conclusivo della presente che riteniamo utile non tralasciare di leggere, anche per chiarire la nostra posizione sul punto. Al fine di chiarire i termini del provvedimento è necessario esporre talune premesse per inquadrare il nostro sistema previdenziale. A - METODI DI CALCOLO DELLE PENSIONI Il nostro sistema previdenziale basa il calcolo pensionistico sostanzialmente su tre sistemi: 1 - sistema retributivo è molto premiante, perché il calcolo della pensione si basa sull anzianità contributiva (gli anni di versamento dei contributi), i migliori redditi prodotti nella carriera lavorativa (ora i migliori 30 degli ultimi 35), l aliquota di rendimento (modificata in diminuzione nel corso degli anni); si fonda sullo stretto patto intergenerazionale (buona parte del versato dei nuovi iscritti viene utilizzato per pagare le pensioni in essere). 2 - sistema interamente contributivo è invece meno vantaggioso (anzi, potremmo dire premiante per il professionista, ma più garante per la sostenibilità della Cassa), ed è basato esclusivamente sull ammontare totale dei contributi versati nell arco dell attività lavorativa (meno si versa e minore sarà la pensione che si percepirà); si fonda quindi esclusivamente sulla capacità contributiva del singolo professionista. 3 - sistema misto (pro rata) come vedremo più avanti, a seconda del periodo di contribuzione e della pensione scelta, sono applicati i due metodi agli anni di rispettiva competenza; si fonda quindi sul montante pensionistico individuale (è la sommatoria dei contributi annualmente versati), sul tasso di rendimento (il tasso di rivalutazione annuo dei contributi versati), sul coefficiente di trasformazione (l aliquota percentuale con la quale il montante pensionistico si trasforma in pensione, variabile a seconda dell età al momento dell accesso alla pensione). B - EROGAZIONE PENSIONI Deve poi ricordarsi che l Ente eroga agli iscritti tre diverse pensioni, con applicazioni di calcoli differenti: 1 - vecchiaia ordinaria (età 70 anni e almeno 35 anni di versamenti) = INTERAMENTE RETRIBUTIVO 1

2 2 - Vecchiaia anticipata (età 67 anni e almeno 35 anni di versamenti) = RETRIBUTIVO SINO AL 31/12/2009 e CONTRIBUTIVO PER LE ANNUALITA SUCCESSIVE. 3 - Anzianità (a regime nel 2020) (requisiti minimi: età 60 anni e almeno 40 anni di regolare contribuzione) = RETRIBUTIVO SINO AL 31/12/2006 e CONTRIBUTIVO PER LE ANNUALITA SUCCESSIVE. Nel periodo transitorio si può accedere con l applicazione dei coefficienti di riduzione percentuale sia sull età anagrafica, sia sugli anni di contribuzione. C - IMPORTO PENSIONI (TASSO DI SOSTITUZIONE) L importo delle pensioni varia in maniera rilevante a secondo del sistema di calcolo. Come detto, il calcolo retributivo è molto premiante mentre il contributivo è meno premiante ma garantisce la sostenibilità dell Ente (si percepisce in funzione di quanto è stato versato). Con l applicazione della percentuale del tasso di sostituzione al reddito medio prodotto, è possibile fornire un indicazione di massima dell importo della pensione che si andrebbe a percepire. La pensione più premiante sarà quella di vecchiaia, calcolata interamente con il sistema RETRIBUTIVO con tasso di sostituzione (calcolato genericamente) di circa il 65% - 70% della media dei redditi. Coloro invece che vorranno accedere alle pensioni di vecchiaia anticipata o di anzianità saranno soggetti a delle riduzioni a seconda dell anno di iscrizione; ed infatti: Vecchiaia anticipata: Più l anno di iscrizione è vicino al 31/12/2009 (data spartiacque per normativa cfr cap. B) minori saranno gli anni calcolati col sistema retributivo e maggiori saranno quelli con il contributivo: in questo modo prevarranno gli ultimi, così da ridurre notevolmente la pensione; ad esempio (condizioni previste dalla norma per accedere alla pensione: 35 anni versamenti e 67 anni età): iscritto nel 1/01/2005 = 5 anni retributivo (molto premiante) e 30 anni contributivo (penalizzante) iscritto nel 1/01/1985 = 25 anni retributivo (molto premiante) e 10 anni contributivo (penalizzante) è evidente che il collega più giovane è penalizzato. Anzianità: Per analogia con la vecchiaia anticipata, ma riferendoci al limite del 31/12/2006 (data spartiacque per normativa cfr cap. B). Ecco l esempio (condizioni previste dalla norma per accedere alla pensione 40 anni versamenti e 60 anni età, senza considerare le riduzioni legate al raggiungimento di 64 anni): iscritto nel 1/01/2005 = 2 anni retributivo (molto premiante) e 38 anni contributivo (penalizzante) iscritto nel 1/01/1985 = 22 anni retributivo (molto premiante) e 18 anni contributivo (penalizzante) Infine, come è facile intuire, gli iscritti successivi all 1/01/2010 che sceglieranno di non usufruire della pensione di vecchiaia, potranno godere di una pensione interamente CONTRIBUTIVA con tassi di sostituzione molto bassi (0,35 della media dei redditi) e quindi una pensione ridotta e non adeguata. Esempio: reddito prodotto ultimo anno ,00 tasso sostituzione 0,38 = pensione 9.120,00 lordi ( ,00 *0,38) suddivisi in 13 mensilità, pari ad 700,00 circa mensili. Trattasi di una pensione poco dignitosa dopo una vita di lavoro. 2

3 Il raggiungimento del tasso di sostituzione del 50% del reddito medio, che si è prefissato la nostra Cassa di previdenza (individuato anche nel libro bianco sulla previdenza predisposto dalla Comunità EU), produrrebbe un notevole miglioramento della pensione come leggibile dal calcolo che segue: reddito prodotto ultimo anno ,00 tasso sostituzione 0,50 = pensione ,00 lordi ( ,00 *0,50) suddivisi in 13 mensilità, pari ad 920,00 circa mensili. D - PROVVEDIMENTO Il provvedimento recentemente deliberato basa i suoi fondamenti su due aspetti sostanziali che opereranno a far data dal 1 gennaio 2019: 1. l aumento del contributo soggettivo del 3%, che determina un maggior esborso (pur ridotto dalle detrazioni fiscali) per gli iscritti che autoliquidano i propri versamenti, secondo la tabella che segue: 2. l aumento del montante previdenziale per le pensioni contributive di ciascun iscritto, incrementandolo con il riversamento da parte della Cassa, di una quota parte del Contributo Integrativo (il 40% per gli iscritti dal 2010), fino ad oggi non considerato, che è attualmente destinato principalmente per le pensioni d'invalidità, inabilità, provvidenze straordinarie, maternità, welfare di categoria (tra cui la polizza sanitaria integrativa e la LTC) e per i costi di amministrazione. Le fasce più deboli, ovvero coloro che sono ai minimi contributivi (circa il 70% della categoria), e che rientrano nel calcolo contributivo, beneficeranno del riversamento della quota di Contributo Integrativo e vedranno immutata la loro spesa contributiva fino alla soglia di circa (ciò perché i minimi stabiliti dalla norma non vengono modificati), ma godranno comunque dell incremento del proprio cassetto previdenziale trovandovi riversata una parte del contributo integrativo a seconda del suo periodo d iscrizione con i seguenti criteri: iscritti dal 01/01/2010: iscritti dal 01/01/2000 al 31/12/2009: iscritti prima del 01/01/2000: 40% dell integrativo versato 30% dell integrativo versato 10% dell integrativo versato È previsto, indipendentemente dall anno di iscrizione, un incremento minimo pari al 20% dell integrativo minimo dovuto nell anno. Coloro che superano i minimi reddituali e che quindi autoliquidano il contributo soggettivo, sosterranno l aumento (senz altro doloroso) della percentuale di contributo soggettivo dal 15% al 18%, che andrà interamente ad integrare il loro montante previdenziale; questo aumento porterà nuove risorse che eviteranno di attingere all integrativo (5%) per migliorare il welfare di categoria. 3

4 L effetto combinato del provvedimento porterà un aumento annuale del cassetto previdenziale del singolo professionista secondo la tabella che segue: Infine il provvedimento migliorerà il bilancio attuariale che deve essere valutato a cinquant anni e che, essendo la nostra categoria in flessione circa il numero degli iscritti, presenta minori entrate contributive a fronte di un numero crescente di prestazioni previdenziali. Inoltre, non come aspetto secondario, i giovamenti del provvedimento riguarderanno anche la sostenibilità dell'ente mediante un maggior flusso contributivo nell'attuale periodo nel quale sono presenti ancora le vecchie (e generose) pensioni retributive. E NOTE CONCLUSIVE L approvazione del provvedimento sopra descritto non è stata una scelta facile. Da un lato vi è la possibilità di migliorare sensibilmente le pensioni dei GIOVANI ISCRITTI e dall altro vi è l ennesimo sacrificio chiesto a coloro che autoliquidano, ma che in buona parte godranno di un trattamento pensionistico premiante. Tutto ciò in un periodo storico ove le difficoltà nell affrontare la vita professionale non sono certamente poche e la congiuntura economica è nota a tutti. La decisione è stata molto sofferta. Il lavoro svolto da noi Delegati Liguri, con l ausilio di alcuni altri Delegati a noi territorialmente vicini, ha consentito di apportare modifiche alla norma proposta in origine (mediante un documento depositato agli atti del Comitato dei Delegati), ottenendo che tutti gli iscritti, se pur in percentuale differente rispetto alla data di iscrizione, potessero beneficiare dell incremento del proprio cassetto previdenziale con una quota percentuale del contributo integrativo versato. Il lavoro svolto dal Comitato dei Delegati, attraverso l innegabile proposta originaria avanzata dai Delegati della Liguria e Valle d Aosta, ha portato ad emendare un testo, con una veste che, sebbene possa ritenersi comunque discutibile e criticabile, per le ragioni ben chiarite nel documento, presenta aspetti di assoluto vantaggio sia per i giovani iscritti, che sono il futuro della categoria, sia per tutti gli altri iscritti. Questa è stata la ragione per cui abbiamo votato favorevolmente la norma. La Cassa di Previdenza è un Ente che deve guardare alla sostenibilità, all assistenza e all erogazione di pensioni che siano dignitose e che siano adeguate all esigenze di vita. 4

5 È stato certamente impopolare l aumento del contributo soggettivo, ma è anche vero che tale incremento è in linea con le professioni dei tecnici diplomati che stanno subendo in questi anni un calo di iscrizioni sensibile e costante. Se ci poniamo a confronto con i Periti Industriali, ai quali siamo spesso accostati, vediamo che questi ultimi nel 2019 avranno un contributo soggettivo del 18% con un minimo calcolato su redditi pari ad 9.500,00 ( 9.500,00*0,18 = 1.710,00); superati tali redditi, integrano al 18%. Dal canto nostro, ad esempio, abbiamo minimi pari ad 3.250,00 con reddito minimo sino ad ,00, oltre cui occorre integrare. Infine, dobbiamo essere sinceri e solidali con coloro che entrano oggi a far parte della nostra categoria cercando di assicurare loro un futuro che consenta alla fine della vita lavorativa un dignitoso assegno previdenziale. Questo, a nostro parere, è un concreto aiuto ai giovani geometri. Genova, 22 dicembre 2018 I Delegati Cassa della Provincia di Genova Geom. Enrico Alessio Geom. Andrea Olita 5