NESSUNA NOVITA POSITIVA PER LE PENSIONI DALLA CONVERSIONE IN LEGGE DEL DECRETO MONTI

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1 BERGAMO NESSUNA NOVITA POSITIVA PER LE PENSIONI DALLA CONVERSIONE IN LEGGE DEL DECRETO MONTI Neanche le modifiche apportate alla Camera con la conversione del Decreto migliorano la finanziaria del Governo Monti sul fronte delle pensioni. Infatti le scelte di fondo, la mancanza di equità e di gradualità nella costruzione della norma sulle pensioni, rimane confermata nonostante le leggere correzioni in sede di conversione del Decreto che riguardano la penalizzazione prima dei 62 anni e alcune eccezioni al nuovo sistema per chi matura i requisiti entro il Viene confermata, a partire dal 1 gennaio 2012, l estensione del sistema contributivo pro quota per tutti i lavoratori. Questo vuol dire che i contributi maturati entro questa data verranno calcolati col vecchio sistema basato sulle ultime retribuzioni e successivamente con una percentuale dei contributi versati nei restanti anni. Questa norma è accompagnata a partire dal 2013 dalla rivalutazione e revisione del sistema dei coefficienti (la percentuale con la quale si calcola l importo della pensione nel sistema contributivo): verranno create delle nuove percentuali per gli anni successivi al 65 e fino al 70, che prima non esistevano, e i coefficienti oggi esistenti saranno abbassati per la rivalutazione dell aspettativa di vita. Significa, comunque, pensioni più basse per chi va in pensione prima dei 65 anni. Per quanto riguarda l accesso alla pensione di vecchiaia o alla pensione anticipata, a decorrere dal 1 gennaio 2012, vengono eliminate le finestre di pensione di fatto incorporate dall aumento della contribuzione minima per raggiungere il requisito. Il diritto alla pensione di vecchiaia a decorrere dal 1 gennaio 2012 si consegue con almeno 20 anni di contributi e con l età prevista dalla seguente tabella: Lavoratori dipendenti e autonomi Lavoratori (uomini e donne) pubblico impiego Lavoratrici settore privato Lavoratrici settore privato dipendenti autonome Anni età età età età anni anni e 6 mesi anni e 3 mesi 66 anni e 3 mesi 62 anni e 3 mesi 63 anni e 9 mesi anni e 3 mesi 66 anni e 3 mesi 63 anni e 9 mesi 64 anni e 9 mesi anni e 3 mesi 66 anni e 3 mesi 63 anni e 9 mesi 64 anni e 9 mesi anni e 7 mesi 66 anni e 7 mesi 65 anni e 7 mesi 66 anni e 1 mese anni e 7 mesi 66 anni e 7 mesi 65 anni e 7 mesi 66 anni e 1 mese anni e 7 mesi 66 anni e 7 mesi 66 anni e 7 mesi 66 anni e 7 mesi

2 anni e 11 mesi 66 anni e 11 mesi 66 anni e 11 mesi 66 anni e 11 mesi anni e 11 mesi 66 anni e 11 mesi 66 anni e 11 mesi 66 anni e 11 mesi anni e 2 mesi 67 anni e 2 mesi 67 anni e 2 mesi 67 anni e 2 mesi anni e 2 mesi 67 anni e 2 mesi 67 anni e 2 mesi 67 anni e 2 mesi anni e 5 mesi 67 anni e 5 mesi 67 anni e 5 mesi 67 anni e 5 mesi anni e 5 mesi 67 anni e 5 mesi 67 anni e 5 mesi 67 anni e 5 mesi anni e 8 mesi 67 anni e 8 mesi 67 anni e 8 mesi 67 anni e 8 mesi anni e 8 mesi 67 anni e 8 mesi 67 anni e 8 mesi 67 anni e 8 mesi anni e 11 mesi 67 anni e 11 mesi 67 anni e 11 mesi 67 anni e 11 mesi anni e 11 mesi 67 anni e 11 mesi 67 anni e 11 mesi 67 anni e 11 mesi anni e 1 mese 68 anni e 1 mese 68 anni e 1 mese 68 anni e 1 mese anni e 1 mese 68 anni e 1 mese 68 anni e 1 mese 68 anni e 1 mese anni e 3 mesi 68 anni e 3 mesi 68 anni e 3 mesi 68 anni e 3 mesi anni e 3 mesi 68 anni e 3 mesi 68 anni e 3 mesi 68 anni e 3 mesi anni e 5 mesi 68 anni e 5 mesi 68 anni e 5 mesi 68 anni e 5 mesi anni e 5 mesi 68 anni e 5 mesi 68 anni e 5 mesi 68 anni e 5 mesi anni e 7 mesi 68 anni e 7 mesi 68 anni e 7 mesi 68 anni e 7 mesi anni e 7 mesi 68 anni e 7 mesi 68 anni e 7 mesi 68 anni e 7 mesi anni e 9 mesi 68 anni e 9 mesi 68 anni e 9 mesi 68 anni e 9 mesi anni e 9 mesi 68 anni e 9 mesi 68 anni e 9 mesi 68 anni e 9 mesi anni e 11 mesi 68 anni e 11 mesi 68 anni e 11 mesi 68 anni e 11 mesi anni e 11 mesi 68 anni e 11 mesi 68 anni e 11 mesi 68 anni e 11 mesi anni e 1 mese 69 anni e 1 mese 69 anni e 1 mese 69 anni e 1 mese anni e 1 mese 69 anni e 1 mese 69 anni e 1 mese 69 anni e 1 mese anni e 3 mesi 69 anni e 3 mesi 69 anni e 3 mesi 69 anni e 3 mesi anni e 3 mesi 69 anni e 3 mesi 69 anni e 3 mesi 69 anni e 3 mesi anni e 5 mesi 69 anni e 5 mesi 69 anni e 5 mesi 69 anni e 5 mesi anni e 5 mesi 69 anni e 5 mesi 69 anni e 5 mesi 69 anni e 5 mesi anni e 7 mesi 69 anni e 7 mesi 69 anni e 7 mesi 69 anni e 7 mesi anni e 7 mesi 69 anni e 7 mesi 69 anni e 7 mesi 69 anni e 7 mesi anni e 9 mesi 69 anni e 9 mesi 69 anni e 9 mesi 69 anni e 9 mesi anni e 9 mesi 69 anni e 9 mesi 69 anni e 9 mesi 69 anni e 9 mesi Dal 2016 requisiti stimati, a titolo esemplificativo fino al 2050 circa, sulla base dello scenario demografico Istat centrale base 2007 come previsto dalla Relazione tecnica allegata al Decreto. Per coloro che hanno cominciato a versare contributi successivamente al 1 gennaio 1996, è necessario raggiungere un importo di pensione pari ad almeno 1,5 volte l'assegno sociale (ad esempio, per il 2012, di almeno 643,50 euro). Come si nota dalla tabella, il nuovo sistema è particolarmente penalizzante per le donne del settore pubblico che, a partire dal 1 gennaio 2012, in un solo anno hanno visto aumentare il proprio requisito di pensione di ben 6 anni. Per i lavoratori del pubblico impiego il collocamento a riposo d ufficio potrà avvenire al raggiungimento dei nuovi requisiti. Nella Legge non vi è traccia delle deroghe che la precedente normativa riconosceva agli invalidi o ai lavoratori che avevano diritto alla pensione di vecchiaia con i 15 anni di

3 contributi. Nel merito si attende una circolare del Ministero del Lavoro che dovrebbe uscire entro il giugno di quest anno. Per la vecchia pensione di anzianità, che ora diventa la pensione anticipata, a partire dal 1 gennaio 2012, il requisito dei 40 anni di contribuzione indipendentemente dall'età anagrafica è portato per le donne a 41 anni e 1 mese e per gli uomini a 42 anni e 2 mesi. Tali requisiti saranno aumentati di 1 ulteriore mese nel 2013 e ancora di 1 mese nel Inoltre, dal 2013 viene esteso anche al requisito dei contributi il meccanismo di incremento relativo all'aspettativa di vita. Perciò sarà possibile accedere alla pensione anticipata secondo i requisiti della seguente tabella: Lavoratori dipendenti pubblici e Lavoratrici dipendenti pubbliche e privati e Lavoratori autonomi private e Lavoratrici autonome anni e 1 mese 41 anni e 1 mese anni e 5 mesi 41 anni e 5 mesi anni e 6 mesi 41 anni e 6 mesi anni e 6 mesi 41 anni e 6 mesi anni e 10 mesi 41 anni e 10 mesi anni e 10 mesi 41 anni e 10 mesi anni e 10 mesi 41 anni e 10 mesi anni e 2 mesi 42 anni e 2 mesi anni e 2 mesi 42 anni e 2 mesi anni e 5 mesi 42 anni e 5 mesi anni e 5 mesi 42 anni e 5 mesi anni e 8 mesi 42 anni e 8 mesi anni e 8 mesi 42 anni e 8 mesi anni e 11 mesi 42 anni e 11 mesi anni e 11 mesi 42 anni e 11 mesi anni e 2 mesi 43 anni e 2 mesi anni e 2 mesi 43 anni e 2 mesi anni e 4 mesi 43 anni e 4 mesi anni e 4 mesi 43 anni e 4 mesi anni e 6 mesi 43 anni e 6 mesi anni e 6 mesi 43 anni e 6 mesi anni e 8 mesi 43 anni e 8 mesi anni e 8 mesi 43 anni e 8 mesi anni e 10 mesi 43 anni e 10 mesi anni e 10 mesi 43 anni e 10 mesi anni 44 anni anni 44 anni anni e 2 mesi 44 anni e 2 mesi anni e 2 mesi 44 anni e 2 mesi anni e 4 mesi 44 anni e 4 mesi anni e 4 mesi 44 anni e 4 mesi anni e 6 mesi 44 anni e 6 mesi anni e 6 mesi 44 anni e 6 mesi anni e 8 mesi 44 anni e 8 mesi anni e 8 mesi 44 anni e 8 mesi anni e 10 mesi 44 anni e 10 mesi

4 anni e 10 mesi 44 anni e 10 mesi anni 45 anni anni 45 anni Dal 2016 requisiti stimati, a titolo esemplificativo fino al 2050 circa, sulla base dello scenario demografico Istat centrale base 2007 come previsto dalla Relazione tecnica allegata al Decreto. Per chi andrà in pensione prima dei 62 anni è inoltre prevista una penalizzazione per la parte retributiva, cioè quella maturata prima del 31 dicembre 2011, dell 1% per ogni anno di anticipo nell'accesso al pensionamento rispetto all'età di 62 anni. Questa penalizzazione diventa del 2% per ogni anno di anticipo in più rispetto ai 60 anni. Chi ha incominciato a versare i contributi a partire dal 1 gennaio 1996 ha inoltre la possibilità di andare in pensione a 63 anni con almeno 20 anni di contributi. È necessario però che l assegno che si andrà a percepire sia almeno 2,8 volte l importo dell assegno sociale (ai requisiti attuali quindi 1.201,20 euro mensili). In sede di conversione del decreto e solamente per i dipendenti del settore privato (esclusi quindi i dipendenti pubblici) sono inoltre state inserite due deroghe alla normativa che abbiamo esposto: chi raggiungerà o ha raggiunto almeno 35 anni di contributi e 61 anni di età entro il 31 dicembre 2012 e che quindi sarebbe andato in pensione nel prossimo anno con la precedente normativa, potrà andare in pensione al compimento del 64 anno di età; chi raggiungerà o ha raggiunto almeno 20 anni di contributi e 60 anni di età entro il 31 dicembre 2012 potrà andare in pensione al compimento del 64 anno di età. Sono esclusi inoltre dall applicazione delle nuove norme e andranno in pensione con i precedenti requisiti i lavoratori che hanno raggiunto il diritto alla pensione entro il 31 dicembre Questi lavoratori possono richiedere al proprio ente previdenziale la certificazione del diritto alla pensione. È stata mantenuta ed estesa infine, fino al 2015, la possibilità per le donne che abbiano raggiunto i 57 anni di età e i 35 anni di contributi di andare in pensione col calcolo interamente contributivo della pensione. Per queste ultime due deroghe la disciplina prevede il mantenimento del sistema delle precedenti finestre. Infine altre deroghe riguardano i dipendenti pubblici: quelli che sono già stati collocati a riposo prima del 6 dicembre 2011 mantengono il diritto alla pensione con i precedenti requisiti;

5 quelli che alla data del 4 dicembre 2011 hanno in corso l'istituto dell'esonero dal servizio di cui all'articolo 72, comma 1, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 e nel limite numerico previsto di anno in anno dal Ministero del Lavoro, mantengono la possibilità di andare in pensione con i precedenti requisiti. Contestualmente è stata eliminata la possibilità, prevista dal D.L. 112/2008 e le relative norme di carattere regionale, dell esonero dal servizio nello stato e nel parastato nei 5 anni precedenti il raggiungimento dei 40 anni. Non vi è invece nessuna novità, neanche in sede di conversione, per le ricongiunzioni tra le casse pensionistiche che rimangono onerose. Bergamo, 3 gennaio 2012 Per la Funzione Pubblica CGIL F.to Dino Pusceddu