La salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro
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- Rosa Visconti
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1 La salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro l Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Il Documento di Valutazione dei Rischi 12
2 12 la consultazione e partecipazione dei lavoratori
3 il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza deve essere eletto o designato dai lavoratori in tutte le aziende Nelle aziende/unità produttive che occupano fino a 15 lavoratori, il RLS è di norma eletto direttamente dai lavoratori al loro interno oppure è individuato per più aziende nell'ambito territoriale o del comparto produttivo. Nelle aziende/unità produttive con più di 15 lavoratori, il RLS è eletto o designato dai lavoratori nell'ambito delle RSU. In assenza di tali rappresentanze, il rappresentante è eletto dai lavoratori al loro interno. 12 qualora non si proceda all elezione del Rls? tali funzioni sono esercitate dai rappresentanti territoriali o di sito produttivo
4 il numero minimo dei Rls è il seguente: ALMENO 1 nelle aziende fino a 0 lavoratori ALMENO 3 nelle aziende da 1 a 1000 lavoratori ALMENO 6 nelle aziende oltre 1000 lavoratori 12
5 RLST Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale il D.lgs 81/08 (art.48), istituisce il rappresentante per la sicurezza territoriale. la designazione o l'elezione, salve decisioni in sede di contrattazione nazionale, avviene in concomitanza alle giornate nazionale ed europea della salute e sicurezza sul lavoro. per l'esercizio delle sue funzioni accede ai luoghi di lavoro con modalità e tempi di preavviso regolati dalla contrattazione collettiva ha diritto ad una formazione di almeno 64 ore iniziali entro tre mesi dalla sua elezione/designazione e 8 ore di aggiornamento annuale 12 è incompatibile con l'esercizio di altre funzioni sindacali operative
6 RLS di sito produttivo Sono individuati nei seguenti contesti produttivi: - Porti - Centri intermodali di trasporto - Impianti siderurgici - Cantieri con almeno uomini/giorno - Contesti produttivi con complesse problematiche e più di 500 addetti Individuato tra gli RLS presenti sul sito, la contrattazione collettiva stabilisce le modalità di individuazione ed attribuzioni Realizza il coordinamento tra gli RLS del medesimo sito. 12
7 12 attribuzioni dell'rls Articolo 50 d.lgs.81/08 riceve informazioni e la documentazione necessaria fruisce di permessi retribuiti (40 ore l anno per ogni RLS) accede ai luoghi di lavoro riceve informazioni dagli organi di vigilanza è consultato preventivamente e tempestivamente in ordine a: - designazione di Rspp e Aspp, addetti alle emergenze e al primo soccorso e medico competente - valutazione dei rischi - programmazione, realizzazione e verifica dei contenuti della formazione in materia di salute e sicurezza attivata nell istituto riceve una formazione specifica può ricevere informazioni e la documentazione aziendale inerente alla valutazione dei rischi e le misure di prevenzione relative, alle sostanze ed ai preparati pericolosi, alle macchine, agli impianti, alla organizzazione e agli ambienti di lavoro, agli infortuni ed alle malattie professionali; può promuovere l'elaborazione, l'individuazione e l'attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l'integrità fisica dei lavoratori e delle altre figure equiparate (utenza, collab.); deve partecipare alla riunione periodica; può fare proposte in merito all attività di prevenzione; deve avvertire il datore dei rischi individuati nel corso della sua attività; può fare ricorso alle autorità competenti qualora ritenga che le misure di prevenzione e protezione dai rischi adottate e i mezzi impiegati per attuarle non siano idonei a garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro.
8 RLS deve disporre del tempo necessario allo svolgimento dell'incarico senza perdita di retribuzione, nonché dei mezzi e degli spazi necessari per l'esercizio delle funzioni e delle facoltà riconosciutegli, anche tramite l'accesso a dati contenuti in applicazioni informatiche. Non può subire pregiudizio alcuno a causa dello svolgimento della propria attività e nei suoi confronti si applicano le stesse tutele previste dalla legge per le rappresentanze sindacali. su sua richiesta e per l'espletamento della sua funzione, deve ricevere una copia del D.V.R. e, se in compresenza con altre imprese, del D.U.V.R.I. è tenuto al rispetto delle disposizioni in materia di privacy e segreto industriale relativamente alle informazioni contenute nel D.V.R. e nel D.U.V.R.I., nonché al segreto in ordine ai processi lavorativi di cui viene a conoscenza nell'esercizio delle sue funzioni. 12 l'esercizio delle funzioni di RLS è incompatibile con la nomina di RSPP o ASPP.
9 Contenuti formativi per gli RLS Principi giuridici comunitari ed internazionali Legislazione generale e speciale in materia di salute e sicurezza sul lavoro Principali soggetti coinvolti e relativi obblighi Definizione ed individuazione dei fattori di rischio Valutazione dei rischi Individuazione delle misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione Aspetti normativi dell'attività di rappresentanza dei lavoratori Nozioni di tecnica della comunicazione 12
10 Ore di formazione per gli RLS durante l'orario di lavoro e senza costi per i lavoratori Numero dipendenti Numero RLS Ore di formazione iniziale per ciascun RLS Ore di formazione annuale periodica per ciascun RLS fino a da 15 a da 51 a da 1 a oltre
11 Ore di permesso per gli RLS > 12 ore annue per aziende fino a 5 dipendenti, > 30 ore annue per aziende da 6 a 15 dipendenti, > 40 ore annue per aziende oltre i 15 dipendenti e per ogni RLS. 12
12 La riunione periodica Nelle aziende che occupano più di 15 lavoratori, il datore, direttamente o tramite il servizio di prevenzione e protezione dai rischi, deve indire, almeno una volta all anno, una riunione cui partecipano: a) egli stesso o un suo rappresentante; b) il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi; c) il medico competente, ove nominato; d) il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Nelle aziende che occupano fino a 15 lavoratori è facoltà dell'rls chiedere la convocazione di un apposita riunione. 12
13 La riunione periodica nel corso della riunione il datore deve sottoporre all esame dei partecipanti: a) il documento di valutazione dei rischi; b) l andamento degli infortuni e delle malattie professionali e della sorveglianza sanitaria; c) i criteri di scelta, le caratteristiche tecniche e l efficacia dei dpi; d) i programmi di informazione e formazione ai fini della sicurezza e della protezione della loro salute. nel corso della riunione possono essere individuati: a) codici di comportamento e buone prassi per prevenire i rischi di infortuni e di malattie professionali; b) obiettivi di miglioramento della sicurezza complessiva sulla base delle linee guida per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro. 12 della riunione deve essere redatto un verbale che è a disposizione dei partecipanti per la sua consultazione.
14 Il documento di valutazione dei rischi 12 DVR
15 valutazione dei rischi Prevenzione: messa in opera ed in esercizio di tutte le misure derivate dall'analisi, per prevenire che accadano eventi pericolosi Protezione: messa in opera ed in esercizio di tutte le misure per proteggere persone e cose dal rischio residuo adozione adeguate misure di prevenzione e protezione dai rischi individuali misure di protezione 12 collettive attive passive
16 Ottica sistemica La gestione della sicurezza, in ogni posto di lavoro deve essere affrontata in un'ottica sistemica La sicurezza va gestita in ogni area funzionale di cui si compone la struttura La valutazione dei rischi consente di individuare aree di criticità differente 12
17 Il settore della sanità è considerato ad alto rischio 12 esempi di aree funzionali con criticità diverse sale operatorie uffici amministrativi reparti sale di attesa ambulatori per day surgery e day hospital magazzini obitorio ristorazione laboratori spazi esterni
18 rischi nelle strutture sanitarie LAVORO NOTTURNO MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI RISCHI CHIMICI RADIAZIONI IONIZZANTI RISCHI NELLE STRUTTURE SANITARIE RISCHI BIOLOGICI ALLERGENI 12 RISCHI LEGATI ALL USO DI VIDEOTERMINALI, APPARECCHIATURE ELETTRICHE, ATTREZZATURE DI LAVORO RISCHI AMBIENTAL I STRESS LAVORO CORRELATO E RISCHI ORGANIZZATIVI IN GENERE
19 visitatori ed altri studenti, specializzandi, allievi di laboratori, etc. Occorre garantire la sicurezza di Soggetti plurimi pazienti medici e personale infermieristico personale amministrativo 12
20 la valutazione dei rischi, anche nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati, nonché nella sistemazione dei luoghi di lavoro, deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi: 1) rischi riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 26 marzo 01, n. 151, 12
21 2) rischi connessi alla specifica tipologia contrattuale attraverso cui viene resa la prestazione di lavoro (novità d.lgs. 106/09) 3) rischi riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavorocorrelato, secondo i contenuti dell accordo europeo dell 8 ottobre 04, 4) rischi connessi alle differenze di genere, all età, alla provenienza da altri paesi; 12
22 il datore deve valutare tutti i rischi presenti nella Struttura con la collaborazione di: RSPP medico competente nei casi in cui c è obbligo di sorveglianza sanitaria previa consultazione di: rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 12 elabora il documento di valutazione dei rischi
23 la scelta dei criteri di redazione del documento è rimessa al datore di lavoro, che vi provvede con criteri di semplicità, brevità e comprensibilità, in modo da garantirne la completezza e l idoneità quale strumento operativo di pianificazione degli interventi aziendali e di prevenzione. (d.lgs. 106/09) il DVR può essere conservato su supporto informatico 12
24 il DVR e un documento dinamico, da aggiornare Art. 29 D.Lgs. 81/08 La valutazione dei rischi e il DVR debbono essere rielaborati: in occasione di modifiche del processo produttivo o dell organizzazione del lavoro significative ai fini della salute e della sicurezza dei lavoratori, in relazione al grado di evoluzione della tecnica, della prevenzione e della protezione, a seguito di infortuni significativi, quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne evidenzino la necessità. 12 A seguito di tale rielaborazione, le misure di prevenzione debbono essere aggiornate nel termine di 30 gg dalle rispettive causali (D.Lgs. 106/09)
25 Il documento unico di valutazione dei rischi interferenziali 12 DUVRI
26 chi redige il DUVRI? il datore di lavoro committente Art. 26 D.Lgs. 81/08 recita: Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento di cui al comma 2, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. Tale documento è allegato al contratto di appalto o di opera. 12 Nel contratto d appalto vanno indicati i costi della sicurezza, non suscettibili di ribasso.
27 quando è obbligatorio? Quando potrebbe verificarsi, ad esempio nei casi in cui un impresa ospita al suo interno altre imprese subappaltatrici, un «contatto rischioso» tra il personale del committente e quello dell'appaltatore o tra il personale di aziende diverse che operano nella stessa sede con contratti differenti. Permette di mettere in relazione i rischi presenti nei luoghi in cui verrà espletato il servizio o la fornitura con i rischi derivanti dall'esecuzione del contratto. Il DUVRI deve essere redatto solo nei casi in cui esistano interferenze. 12 In esso non devono essere riportati i rischi propri dell'attività delle singole imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi, in quanto trattasi di rischi per i quali resta immutato l'obbligo dell'appaltatore di redigere un apposito documento di valutazione dei rischi e di provvedere all'attuazione delle misure necessarie per ridurre o eliminare al minimo tali rischi.
28 quando non e necessario il duvri? 12 nella semplice fornitura senza installazione, salvo i casi in cui siano necessarie attività o procedure suscettibili di generare interferenza con la fornitura stessa, come per esempio la consegna di materiali e prodotti nei luoghi di lavoro o nei cantieri (con l'esclusione di quelli ove i rischi interferenti sono stati valutati nel piano di sicurezza e coordinamento); per i servizi per i quali non e' prevista l'esecuzione all'interno della Stazione appaltante, intendendo per «interno» tutti i locali/luoghi messi a disposizione dalla stessa per l'espletamento del servizio, anche non sede dei propri uffici; per i servizi di natura intellettuale, anche se effettuati presso la stazione appaltante; nei contratti rientranti nel campo di applicazione del Titolo IV decreto legislativo n. 81/08, per i quali occorre redigere il Piano di sicurezza e coordinamento in quanto l'analisi dei rischi interferenti e la stima dei relativi costi sono contenuti nel Piano di sicurezza e coordinamento; nei lavori o servizi la cui durata non sia superiore ai 2 giorni, sempre che essi non comportino rischi derivanti dalla presenza di agenti cancerogeni, biologici, atmosfere esplosive o dalla presenza dei rischi particolari di cui all allegato XI.
29 Obblighi connessi ai contratti d appalto o d opera o di somministrazionearticolo 26 D.Lgs. 81/08 il datore di lavoro, in caso di affidamento dei lavori all impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all interno della propria azienda, o di una singola unità produttiva della stessa, nonché nell ambito dell intero ciclo produttivo dell azienda medesima: a) verifica l idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori da affidare in appalto o mediante contratto d opera o di somministrazione. in attesa di apposito decreto, la verifica è eseguita attraverso le seguenti modalità: 1)acquisizione del certificato di iscrizione alla c.c.i.a.a.; 2)acquisizione dell autocertificazione dell impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso dei requisiti di idoneità tecnico professionale, ai sensi dell art. 47 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto del presidente della repubblica del 28 dicembre 00, n b) fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività.
30 il D.V.R. ed il D.U.V.R.I. devono essere custoditi presso l unità produttiva alla quale si riferisce la valutazione dei rischi. comma 4, art. 29 D.Lgs. 81/08 12
31 come si attesta la data del documento? dopo il d.lgs. 106/09 la data può essere attestata dalla sottoscrizione del documento medesimo da parte del datore di lavoro nonché, ai soli fini della prova della data, dalla sottoscrizione del RSPP, del RLS o RLST e del medico competente, ove nominato. 12
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