I PERCORSI DI RIFORMA. La Rete all Estero
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1 I PERCORSI DI RIFORMA La Rete all Estero
2 I CRITERI DELLA RAZIONALIZZAZIONE Creare Ambasciate e Consolati di riferimento per specifiche aree geografiche, su cui centralizzare i servizi amministrativi e consolari di sportelli collegati; Migliorare i servizi per cittadini ed imprese, anche attraverso l innovazione tecnologica (Servizi Consolari a distanza). Accorpare le sedi presenti nella stessa città; Valutare il mantenimento di sedi a limitato valore aggiunto ; Snellire la rete nei Paesi dell Unione Europea per rafforzare la presenza italiana nelle aree e nei mercati emergenti;
3 RISULTATI CONSEGUITI ED OBIETTIVI FUTURI Le risorse umane e finanziarie recuperate con la razionalizzazione della rete all estero (circa 9/10 milioni di euro in vari capitolo di bilancio, nei prossimi anni) saranno reinvestite nella rete, accrescendone l efficienza e migliorando i servizi per cittadini ed imprese. In termini di personale: rafforzando l organico delle Sedi più operative, anche nei Paesi extra europei In termini di bilancio: destinando i risparmi di gestione ad interventi di adeguamento funzionale
4 LA DIFFUSIONE DELLA LINGUA E DELLA CULTURA La nuova politica di attenzione rivolta alle regioni emergenti esige altresì: Un approfondimento circa la migliore distribuzione degli Istituti di Cultura e delle Scuole Italiane all estero La riorganizzazione della presenza scolastica all estero, da cui potranno scaturire ulteriori economie di bilancio, analogamente a quanto realizzato per la rete diplomatica
5 I Servizi Consolari a distanza Un portale su Internet per offrire servizi consolari a distanza: Informazioni di carattere generale, modulistica, newsletter Avvio della procedura di iscrizione all AIRE Consultazione e aggiornamento di dati personali Pratiche di variazione dati AIRE e richiesta di certificati con consegna postale. Possibilità di verificare lo stato di avanzamento delle pratiche Pagamento on-line di percezioni consolari (es. tassa annuale passaporto) Esercizio delle opzioni di voto
6 L AUTONOMIA FINANZIARIA DELLE SEDI / 1 Un nuovo modello di gestione finanziaria esperienza pilota per gli uffici periferici di un Amministrazione centrale che, sulla base di un quadro regolamentare unico ed organico, consentirà, secondo modalità progressive: L autonomia gestionale, per una responsabilizzazione sempre più marcata di diplomatici e dirigenti circa l uso delle risorse loro assegnate (Ambasciatori e Consoli sono chiamati ad una gestione realmente manageriale delle risorse finanziarie e ad una più attenta programmazione della spesa) Maggiore flessibilità di spesa (grazie ad una posta di bilancio unica per le attività istituzionali e di funzionamento, in luogo di molti capitoli di bilancio a compartimenti stagni )
7 L AUTONOMIA FINANZIARIA DELLE SEDI / 2 La possibilità di trascinare le economie di bilancio all esercizio successivo, incoraggiando la gestione efficiente e semplificata della spesa (attualmente i risparmi devono essere versati all erario) Il consolidamento di entrate proprie per le sedi ad integrazione degli stanziamenti ministeriali (in particolare grazie a donazioni, sponsorizzazioni ed organizzazione di eventi)
8 IL PATRIMONIO IMMOBILIARE Alienare i cespiti non utilizzabili (nella fase iniziale 18 unità immobiliari) per: Recuperare risorse da reinvestire nel patrimonio immobiliare (edifici adibiti ad Ambasciate o Consolati): - vendendo direttamente gli immobili (previa indagine di mercato e bando d offerta) - ottenendo dal MEF quota parte dei ricavati delle vendite Azzerare inutili costi di manutenzione
(Allegato 2) Obiettivo individuale di struttura. Struttura Responsabile
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