Unione Europea: dalla crisi alla ripresa. Luca Paolazzi Direttore Centro Studi Confindustria

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1 Unione Europea: dalla crisi alla ripresa Luca Paolazzi Direttore Centro Studi Confindustria

2 La lunga crisi: ultima chiamata per l Europa, era il titolo scelto a giugno per il seminario del CSC. In estate l Europa ha risposto positivamente, ma l autunno ha fatto riemergere contrasti e divisioni.

3 In estate, con le decisioni prese dal Consiglio del giugno e con la discesa in campo della BCE e con una maggiore cooperazione. La strada dell uscita dalla crisi per l Eurozona è stata imboccata, ma rimane irta di ostacoli e trappole, istituzionali e politici. Come dimostrano, appunto, i nuovi dissidi e la difficoltà di attuare le decisioni riesplosi in autunno.

4 Così molto lavoro resta da fare nei singoli paesi e tra i paesi. C è quindi spazio solo per un cauto ottimismo, come è evidenziato anche dalle ultime previsioni della Commissione europea. Che parlano di ripresa modesta a partire dalla seconda metà del 2013, con effetti più evidenti nel Di questa ripresa, per ora, non si vede ancora alcun segnale.

5 I tre punti della presentazione Il contesto attuale I venti contrari Le previsioni europee

6 Il contesto attuale nel mondo Il quadro internazionale è peggiorato, soprattutto nell Eurozona.

7 Si attenua la contrazione nell industria globale (PMI, 50=soglia neutrale) PMI manifatturiero Nuovi ordini Fonte: elaborazioni CSC su dati Markit.

8 Quasi ovunque il manifatturiero va in retromarcia (PMI, 50=soglia neutrale) Area euro Italia Cina 30 Stati Uniti Fonte: elaborazioni CSC su dati Markit.

9 65 e il terziario frena (PMI, 50=soglia neutrale) Area euro Italia Cina Stati Uniti Fonte: elaborazioni CSC su dati Markit.

10 Anche in Germania peggiorano le attese (Indice 2005=100 e saldo % delle risposte) * Spostate in avanti di 3 mesi. Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters. Produzione manifatturiera (scala sinistra) Aspettative di produzione manifatturiera (*)

11 5,0 Negli USA la ripresa è fragile (PIL, var. %, dati trimestrali) 3,0 1,0-1,0-3,0-5,0-7,0 Congiunturali annualizzate Tendenziali -9, Fonte: elaborazioni CSC su dati BEA.

12 mentre nell'area euro è finita (PIL, var. %, dati trimestrali) 3,0 1,0-1,0-3,0-5,0-7,0-9,0-11,0 Congiunturali annualizzate Tendenziali Fonte: elaborazioni CSC su dati Eurostat.

13 e gli emergenti rallentano (PIL reale, var. %, primi 7 paesi emergenti per peso sul PIL mondiale nel 2011) Cina (14,3%) India (5,7%) Russia (3,0%) Brasile (2,9%) Messico (2,1%) Indonesia (1,4%) Turchia (1,4%) Totale emergenti (48,9%) Tra parentesi il peso sul PIL mondiale calcolato a PPA nel Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati FMI.

14 Così il commercio globale è in panne (Indici mensili, gen. 2008=100, esportazioni in volume destagionalizzate) Esportazioni mondiali Giudizi sugli ordini esteri globali* * Indice calcolato cumulando la differenza mensile rispetto alla soglia neutrale (50) della componente PMI manifatturiera globale. Fonte: elaborazioni CSC su dati MARKIT e CPB. 5

15 e la svolta positiva non è dietro l angolo (Anticipatore OCSE, indici mensili destagionalizzati, media di lungo periodo=100) Germania Italia Stati Uniti Principali economie Asia* Area euro * Cina, India, Indonesia, Giappone e Corea del Sud. Fonte: elaborazioni CSC su dati OCSE.

16 Il petrolio è al top e fa costare cara l energia (Indici 2010=100; prezzi al consumo dell Italia; euro per barile) Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT, Thomson Reuters. Prezzo al consumo dell'energia Prezzo in euro del Brent (scala destra)

17 230 Materie prime: mais record, cotone e rame giù (Indici: gennaio 2007=100) Mais Rame Cotone (scala destra) Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters. 50

18 I venti che soffiano contro: deleveraging bolle immobiliari disoccupazione eccesso capacità produttiva squilibri competitivi

19 In USA il deleveraging dei privati è in corso (Passività finanziarie, in % del PIL) 600 Famiglie Imprese Società finanziarie Trend del debito privato Al netto di azioni e altre partecipazioni delle imprese e delle società finanaziarie. Fonte: elaborazioni CSC su dai Federal Reserve.

20 ma le famiglie sono ancora troppo indebitate (USA, dati in % del reddito disponibile) Debito Spesa per interessi (scala destra) 14,0 13,5 13,0 12, ,0 11,5 11, , Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters.

21 380 Il credit crunch è più forte (Credito alle imprese, indici 2006-IV=0, % nette cumulate di risposte delle banche 1 ) Domanda Italia Offerta Italia Domanda Germania Offerta Germania Domanda Euroarea Offerta Euroarea 2006-IV I II 2007-III IV 1 Indicatori ricavati dai dati qualitativi della Bank lending survey; offerta = variazione dei credit standard con segno invertito. Fonte: elaborazioni CSC su dati Banca d Italia, Bundesbank I 2008-II 2008-III IV 2009-I 2009-II III 2009-IV I II 2010-III IV I 2011-II 2011-III IV I II 2012-III

22 Il reddito è il baricentro per il prezzo delle case (Rapporto tra prezzo e reddito disponibile pro-capite, media di lungo periodo=100) 160 Italia 140 Stati Uniti 120 Spagna Francia Germania Paesi Bassi Fonte: elaborazioni CSC su dati OCSE.

23 Stati Uniti: il mercato immobiliare ha svoltato (Medie mobili a tre mesi; indici gennaio 2001=100) Vendite di case esistenti Vendite di case nuove 45 Contratti di vendita firmati Prezzo Case-Shiller (scala destra) Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters

24 Disoccupazione: Germania ok, l Italia supera l Eurozona (In % della forza lavoro, dati destagionalizzati) Eurozona Italia Italia con CIG erogata 10 Germania Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati Eurostat, INPS, Commissione europea e Consensus Forecast.

25 Le voragini della crisi ancora da colmare (Var. % dal picco del ciclo precedente ad agosto 2012, dati mensili destagionalizzati) Euroarea Italia Germania Spagna Francia USA Giappone Farmaceutici 10,6 0,6-3,2 4,2 1,9-20,9-6,8 Altre ind. manifatturiere 2,4-19,5 8,6-21,3-4,6 4,6-21,6 Alimentari -1,5-4,0-1,9-8,6 3,8-0,3-1,1 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi -2,5-35,0 13,7-35,4-22,4 1,2-22,9 Altri mezzi di trasporto -4,7-26,6 6,5-40,3 8,3 3,0-22,0 Prodotti chimici -6,9-26,5-5,7-6,7-4,5-14,7-3,3 Carta -9,0-15,1-2,4-10,5-22,1-19,0-19,7 Manifatturiero -10,1-23,1-2,0-27,8-11,9-6,9-18,1 Gomma-plastica -10,2-22,0 0,2-26,1-17,8-8,0-17,2 Industria in senso stretto -10,2-21,9-2,8-26,4-12,2-4,1-18,0 Computer e prodotti di elettronica e ottica -10,7-27,2 7,8-46,4-15,9 3,4-9,7 Coke e prodotti petroliferi raffinati -11,0-23,5-15,2-7,0-29,0-1,1-15,7 Macchinari ed apparecchiature nca -14,8-25,8-9,4-35,4-28,4-2,1-29,4 Apparecchiature elettriche -15,8-38,3-8,0-29,4-20,4-16,4-15,7 Metallurgia -16,9-24,1-16,7-27,4-23,0-6,9-18,3 Stampa -19,0-28,5-9,9-25,8-29,2-25,3-2,2 Fabb. prodotti in metallo esc. macch. e att. -19,1-27,6-6,8-45,5-23,7-7,7-20,4 Articoli in pelle -22,7-32,4-7,5-23,2 1,9-8,2-35,3 Legno -23,0-45,4-10,3-52,4-22,2-29,2-20,4 Mobili -24,8-25,4-16,4-57,7-28,5-31,7-24,0 Minerali non metalliferi -28,5-30,8-10,7-60,1-23,6-30,5-19,9 Abbigliamento -31,1-26,3-34,9-50,7-65,5-38,5-33,4 Tessili -31,4-41,5-18,1-30,9-34,3-22,4-28,1 Ordinati in senso decrescente sui dati dell'euroarea. In evidenza i settori con distanza dal picco precrisi superiore al 25%. Fonte: elaborazioni CSC su dati Eurostat.

26 Nel CLUP la Germania mantiene il vantaggio (Costo del lavoro per unità di prodotto, dati destagionalizzati, primo trimestre 1997=100) Eurozona Italia Germania USA Fonte: elaborazioni CSC su dati Eurostat e BLS

27 Le previsioni della UE Cauto ottimismo e ripresa lenta ma diseguale. Politiche monetarie più espansive e stretta di bilancio meno forte.

28 3,0 Tassi reali negativi e la BCE taglierà ancora (Tassi di interesse ufficiali meno inflazione core*, valori %) 2,0 1,0 Eurolandia USA 0,0-1,0-2,0-3, Da ottobre 2012 previsioni CSC. * Indice dei prezzi al consumo esclusi energia e alimentari. Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters, Eurostat, BLS.

29 Si attenua la stretta nei conti pubblici (Differenze nelle variazioni dei saldi strutturali 1, in % del PIL) Belgio -1,6 1,6 0,1 Germania 1,6 0,7 0,3 Irlanda 12,3 4,0-1,5 Grecia -0,7 2,0 2,3 Spagna -1,7-0,4 3,3 Francia 0,5-0,2 1,4 Italia -1,3 0,8 1,4 Paesi Bassi -0,7 0,2 1,7 Austria 1,7-1,1 0,2 Portogallo 5,8-0,4-1,0 Finlandia 1,6-1,4 0,6 Eurozona 0,5 0,3 1,1 Polonia 0,8 1,4 0,5 Regno Unito 0,1 3,1-1,9 UE27 0,5 0,7 0,6 1 Con segno invertito per dare la misura dell allentamento sul PIL. Fonte: elaborazioni CSC su dati Commissione europea.

30 180 Il commercio mondiale riparte nel 2013 (Indice: 2005=100) Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati CPB.

31 Superati i livelli di PIL pre-crisi in alcuni paesi (PIL, var. % su dati in volume) Polonia 18,6 Slovacchia 11,1 Malta 6,9 Svezia 5,4 Austria Bulgaria Germania 3,4 3,3 3,8 Belgio Romania Rep. Ceca Cipro Paesi Bassi Francia 2,1 1,9 1,5 1,0 0,7 0,4 Var. % 2007/ Fonte: elaborazioni CSC su media previsioni Commissione europea e FMI.

32 ma in altrettanti la distanza è ancora ampia (PIL, var. % su dati in volume) Lussemburgo -0,2 Finlandia -1,8 UK Lituania Spagna Danimarca Ungheria Var. % 2007/2012-3,1-3,2-3,7-3,9-4,2 Slovenia Portogallo Italia Estonia -5,7-6,0-6,7-6,8 Irlanda -9,2 Lettonia -12,7 Grecia -18, Fonte: elaborazioni CSC su media previsioni Commissione europea e FMI.

33 I paesi europei più dinamici (Var % annue) Var. cumulata Lettonia 4,4 3,5 4,1 12,0 Estonia 2,5 3,3 3,8 9,6 Lituania 2,8 3,0 3,6 9,4 Slovacchia 2,6 2,4 3,3 8,3 Polonia 2,4 1,9 2,7 7,0 Romania 0,9 2,3 2,8 6,0 Svezia 1,2 2,1 2,5 5,8 Malta 1,1 1,8 2,1 5,0 Bulgaria 0,9 1,4 2,3 4,6 Irlanda 0,4 1,2 2,3 4,0 Austria 0,9 1,0 2,0 3,9 Danimarca 0,5 1,4 1,6 3,5 Germania 0,9 0,8 1,7 3,4 Finlandia 0,1 1,1 1,7 2,9 UK -0,3 1,0 2,1 2,8 Lussemburgo 0,3 0,7 1,6 2,6 Fonte: elaborazioni CSC su media previsioni Commissione europea e FMI.

34 e i più lenti (Var % annue) Var. cumulata Repubblica Ceca -1,1 0,8 2,4 2,1 Belgio -0,1 0,5 1,3 1,7 Francia 0,2 0,4 1,2 1,7 Paesi Bassi -0,4 0,3 1,4 1,3 Ungheria -1,1 0,6 1,4 0,9 Slovenia -2,2-1,0 1,3-1,9 Spagna -1,5-1,4 0,9-1,9 Italia -2,3-0,6 0,7-2,3 Portogallo -3,0-1,0 1,0-3,0 Cipro -2,3-1,3 0,0-3,6 Grecia -6,0-4,1 0,3-9,8 Fonte: elaborazioni CSC su media previsioni Commissione europea e FMI.

35 Ma i paesi che corrono sono tra i più piccoli.. (%) Quota % PIL su UE Germania Francia Regno Unito Italia Spagna Paesi Bassi Svezia Belgio Polonia Austria Danimarca Grecia Finlandia Portogallo Irlanda Repubblica Ceca Romania Ungheria Slovacchia Bulgaria Lussemburgo Slovenia Lettonia Lituania Cipro Estonia Malta Fonte: elaborazioni CSC su dati Eurostat.

36 con l eccezione della Germania (Var. %) PIL 0,8 0,8 2,0 Consumi privati 1,0 1,0 1,6 Consumi pubblici 1,2 1,3 1,6 Investimenti fissi lordi -1,2 1,9 4,1 macchinari e apparecchiature -3,0 1,6 7,2 Esportazioni (beni e servizi) 3,9 4,2 6,6 Importazioni (beni e servizi) 2,7 5,1 7,2 Contributi alla crescita del PIL domanda domestica 0,6 1,1 2,0 Redditi da lavoro dipendente 2,6 2,8 3,1 CLUP intera economia (in termini reali) 1,6 0,8-0,1 Indice armonizzato dei prezzi al consum 2,1 1,9 1,8 Bilancia di conto corrente (c) 5,7 5,0 4,7 Indebitamento netto della P.A. (c) 0,2 0,2 0,0 Debito pubblico (c) 81,7 80,8 78,4 a) Definizione Eurostat; b) in rapporto al reddito disponibile lordo; c) in percentuale del PIL Fonte: elaborazioni CSC su dati Commissione europea.