NOTA CONGIUNTURALE 2.4 Evoluzione della Finanza Pubblica Italia LEGGE DI STABILITÀ 2016

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1 NOTA CONGIUNTURALE Novembre Evoluzione della Finanza Pubblica Italia LEGGE DI STABILITÀ 2016 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale (disegno di legge) dello Stato Area euro Consuntivo I trim.2015 Evoluzione della finanza pubblica nel

2 Italia LEGGE DI STABILITÀ 2016 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (disegno di legge) Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di Stabilità 2016). Una manovra finanziaria di 26,5 miliardi di euro, che potrà aumentare fino a 29,5 miliardi in base all'accoglimento o meno della richiesta, avanzata alla Ue, di utilizzare uno 0.2% di spazio di patto in più per la clausola migranti. La Legge di Stabilità 2016 prosegue il piano di taglio delle tasse, avviato lo scorso anno, intensifica la lotta contro la povertà e la tutela delle fasce più deboli della popolazione, procede con la spending review. Qui di seguito i punti principali della legge: ELIMINAZIONE AUMENTI ACCISE E IVA - Vengono totalmente disattivate per il 2016 le clausole di salvaguardia previste dalle precedenti disposizioni legislative per un valore di 16,8 miliardi. Di conseguenza non ci saranno aumenti di Iva e Accise. TASI-IMU - L imposta sulla prima casa viene abolita per tutti per una riduzione fiscale complessiva pari a circa 3,7 miliardi. La Tasi viene abolita anche per l inquilino che detiene un immobile adibito ad abitazione principale. IMU AGRICOLA Vengono esentati dall Imu tutti i terreni agricoli montani, semi-montani o pianeggianti - utilizzati da coltivatori diretti, imprenditori agricoli professionali e società. L alleggerimento fiscale per chi usa la terra come fattore produttivo è pari a 405 milioni. COMPENSAZIONI AI COMUNI I Comuni saranno interamente compensati dallo Stato per la perdita di gettito conseguente alle predette esenzioni di Imu e Tasi su abitazione principali. PATTO STABILITÀ COMUNI Le nuove regole consentiranno ai Comuni che hanno risorse in cassa di impegnarle per investimenti per circa 1 miliardo nel In aggiunta sarà consentito lo sblocco di pagamenti di investimenti già effettuati (e finora bloccati dal Patto) a condizione che i comuni abbiano i soldi in cassa. IMU IMBULLONATI - Gli imbullonati non saranno più conteggiati per il calcolo delle imposte immobiliari per un alleggerimento fiscale pari a 530 milioni di euro. IRAP IN AGRICOLTURA E PESCA Dal 2016 viene azzerata. AMMORTAMENTI - La misura è volta a incentivare gli investimenti in beni strumentali nuovi (a partire dal 15 ottobre 2015 e fino al 31 dicembre 2016) attraverso il riconoscimento di una maggiorazione della deduzione ai fini della determinazione dell Ires e dell Irpef. La maggiorazione del costo fiscalmente riconosciuto è del 40% portando al 140% il valore della deduzione. 2

3 IRES - Si ridurrà del 3,5%, dall attuale 27,5% al 24%, a partire dal 2017, con uno sgravio di 3,8 miliardi nel primo anno che arriverà a circa 4 miliardi dall anno successivo. Si potrà anticipare di un anno l entrata in vigore della riduzione dell aliquota qualora le istituzioni europee accordino la clausola migranti. PROFESSIONISTI E IMPRESE DI PICCOLE DIMENSIONI La norma viene modificata per ampliare l accesso al regime fiscale forfettario di vantaggio. La soglia di ricavi per l accesso a tale regime viene aumentata di euro per i professionisti (portando così il limite a euro) e di euro per le altre categorie di imprese. Viene estesa la possibilità di accesso al regime forfettario ai lavoratori dipendenti e pensionati che hanno anche un attività in proprio a condizione che il loro reddito da lavoro dipendente o da pensione non superi i euro. Per le nuove start up viene previsto un regime di particolare favore con l aliquota che scende dall attuale 10% al 5% applicabile per 5 anni (anziché 3 anni). In attesa di una riforma strutturale sulla fiscalità delle società di persone, aumenta la franchigia di deduzione IRAP per questa tipologia di imprese da a euro. ASSUNZIONI - Anche per le nuove assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel 2016 è prevista una agevolazione attraverso la riduzione dei contributi al 40% per 24 mesi, misura che complessivamente porta a un alleggerimento pari a 834 milioni nel 2016 per salire a 1,5 miliardi nel BONUS EDILIZIA Viene aumentata dal 36% al 50% la detrazione sulle spese sostenute per le ristrutturazioni edilizie, confermando l attuale livello di agevolazione. La detrazione viene mantenuta anche per l acquisto dei mobili e di grandi elettrodomestici. Si conferma al 65% il cosiddetto ecobonus, la detrazione sulle spese per gli interventi di riqualificazione energetica degli immobili. CONTRATTAZIONE DECENTRATA Sulla quota di salario di produttività, di partecipazione agli utili dei lavoratori o di welfare aziendale derivante dalla contrattazione aziendale si applica l aliquota ridotta del 10% con uno sgravio fiscale complessivo di 430 milioni nel 2016 che sale a 589 negli anni successivi. Il bonus avrà un tetto di euro (estendibile a se vengono contrattati anche istituti di partecipazione) e sarà utilizzabile per tutti i redditi fino a euro. CANONE RAI Si riduce dagli attuali 113,50 a 100 euro. Si pagherà attraverso la bolletta elettrica della casa di abitazione. Restano in vigore le attuali esenzioni. CONTANTE - La soglia per i pagamenti in contanti sale da a euro. COOPERAZIONE Crescono i fondi per la cooperazione internazionale: 120 milioni nel SOSTEGNO AI PIU DEBOLI 90 milioni nel 2016 per la Legge sul Dopo di noi per sostenere persone con disabilità al venir meno dei familiari. Rifinanziamento del Fondo per la non autosufficienza per un totale di 400 milioni di euro. 3

4 SEMPLIFICAZIONI FISCALI - Si anticipa di un anno la semplificazione delle sanzioni amministrative in campo fiscale. Le imprese si vedranno subito rimborsare l IVA per i crediti non riscossi, senza dover aspettare la fine delle procedure concorsuali. Si permette lo scioglimento delle società di comodo. CONTRASTO ALLA POVERTÀ Viene istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il Fondo per la lotta alla povertà e all esclusione sociale al quale è assegnata la somma di 600 milioni di euro per il 2016 e di un miliardo a decorrere dal Il Fondo finanzierà la legge delega sulla povertà che verrà approvata come collegato alla legge di stabilità. Parte la prima misura strutturale contro la povertà, che sarà prioritariamente rivolta alle famiglie povere con minori a carico. Viene poi istituito, in via sperimentale, un altro fondo finalizzato a misure di sostegno contro la povertà educativa, alimentato da versamenti effettuati dalle fondazioni bancarie. Attraverso questa seconda iniziativa si rendono disponibili ulteriori 100 milioni l anno. PENSIONATI Aumenta la no tax area, ossia la soglia di reddito entro la quale i pensionati non versano l Irpef. Per i soggetti sopra i 75 anni si passa dall attuale soglia di euro a euro, sostanzialmente lo stesso livello previsto per i lavoratori dipendenti. Per i pensionati di età inferiore ai 75 anni la no tax area aumenta da euro a euro. SALVAGUARDIA PENSIONI Viene prevista la settima operazione di salvaguardia a favore dei soggetti in difficoltà con il lavoro e che non hanno ancora maturato i requisiti della legge Fornero per accedere al pensionamento. Per finanziare la settima salvaguardia si spendono le risorse non utilizzate nelle precedenti salvaguardie chiuse. OPZIONE DONNA Il regime sperimentale per le donne che intendono lasciare il lavoro con 35 anni di contributi e anni di età (e la pensione calcolata con il metodo contributivo) viene esteso al 2016, anno in cui devono essere maturati i requisiti. PART TIME La norma è finalizzata ad accompagnare i lavoratori più anziani al pensionamento in maniera attiva. Si potrà chiedere il part time ma senza avere penalizzazioni sulla pensione perché lo Stato si farà carico dei contributi figurativi. Il datore di lavoro dovrà corrispondere in busta paga al lavoratore la quota dei contributi riferiti alle ore non prestate, che si trasformeranno quindi in salario netto. CATTEDRE UNIVERSITARIE DEL MERITO 500 nuovi professori saranno selezionati sulla base del merito tra i migliori cervelli, all estero o in trappola in Italia, in settori strategici per il futuro del Paese. Per tale misura sono previsti 40 milioni per il prossimo anno e 100 milioni dal GIOVANI RICERCATORI All assunzione di nuovi ricercatori vengono destinati 45 milioni nel 2016, che salgono a 60 milioni nel 2017 e a 80 milioni nel SPECIALIZZANDI MEDICI borse (ogni anno) per gli specializzandi medici, per assicurare qualità e prospettiva al sistema sanitario nazionale. 4

5 Bilancio di previsione dello Stato per l anno finanziario 2015 e bilancio pluriennale per il triennio (disegno di legge) Il Consiglio dei ministri ha inoltre approvato il disegno di legge riguardante bilancio di previsione dello Stato per l anno finanziario 2016 e il bilancio per il triennio Segnali di miglioramento giungono dal fronte indebitamento, dove il rapporto deficit-pil italiano è sceso al 3,2%, nel primo semestre contro il 3,5% del Quanto alla pressione fiscale, invece, resta elevata al 41,1%, ma stabile rispetto alla precedente rilevazione. Lo rende noto l'istat precisando che, nel secondo trimestre, l indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche (AP) in rapporto al PIL (dati grezzi) è stato pari allo 0,9%, inferiore di 0,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del La pressione fiscale è stata pari al 43,2%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Sempre nel secondo trimestre, il saldo primario (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo, con un incidenza sul PIL del 4,2%, invariata rispetto a quella del secondo trimestre del Il saldo corrente è stato anch esso positivo, con un incidenza sul Prodotto Interno Lordo del 2,9% (2,7% nel secondo trimestre del 2014). Le entrate totali sono aumentate, in termini tendenziali, dello 0,7% e la loro incidenza sul PIL è stata del 48,3%, in diminuzione di 0,4 punti percentuali rispetto al corrispondente trimestre del Quanto alle uscite totali sono aumentate dello 0,3%, sempre su base annuale e la loro incidenza sul PIL è diminuita in termini tendenziali di 0,6 punti percentuali, scendendo al 49,2%. Per approfondimenti e tabelle si rimanda al sito riportato sotto. 5

6 Nota di aggiornamento del DEF settembre

7 Area euro Lo scorso anno deficit e debito hanno viaggiato su corsie opposte in Eurozona. L'Eurostat fa sapere che nel 2014 il rapporto deficit/pil è sceso al 2,6% rispetto al 3% dell'anno precedente in Eurozona, e dal 3,3% al 3% nell'europa dei 28. Il rapporto debito/pil, invece, è aumentato dal 91,1% al 92,1% nell'area euro e dall'85,5% all'86,8% nell'intera Unione Europea. Tra gli Stati membri dell'ue, Danimarca, Lussemburgo, Estonia e Germania hanno registrato un avanzo primario, mentre 14 Nazioni hanno deficit al 3% o maggiore. Cipro e Portogallo, per esempio, hanno un rapporto deficit/pil rispettivamente dell'8,9% e del 7,2% mentre l'italia (3%) rientra nei parametri di Maastricht. I Paesi meno indebitati sono invece Estonia, Lussemburgo, Bulgaria e Romania, quelli più indebitati sono Grecia (rapporto debito/pil al 106,7% ), Italia (132,3%), Portogallo, Cipro, Irlanda e Belgio. Per l Italia l'istat ha confermato, per il 2014, un indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche ( milioni di euro) pari al 3% del PIL, risultando in aumento di circa 1,7 miliardi rispetto al 2013 ( milioni di euro, corrispondente al 2,9% del PIL). Il saldo primario (indebitamento netto al netto della spesa per interessi) è risultato positivo e pari all'1,6% del PIL, con una diminuzione di 0,3 punti percentuali rispetto al La spesa per interessi che, secondo le nuove regole non comprende l'impatto delle operazioni di swap, è stata pari al 4,6% del PIL, in diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al Nel 2014 ben 14 Stati su 29 nell'unione Europea avevano un deficit uguale o piu' alto del 3%. Il tutto mentre più della metà ha un rapporto tra debito e Pil che supera il 60%. Si tratta di Cipro (8,9%), Portogallo (7,2%), Spagna (5,9%), Bulgaria(5,8%), Regno Unito (5,7%), Croazia (5,6%), Slovenia (5%), Irlanda e Francia (3,9%), Grecia (3,6%), Polonia e Finlandia (3,3%), Belgio (3,1%) e Italia (3%). Il debito complessivo è salito ancora nel 2014, con la Grecia che è risultato il paese con il passivo più alto (178,6%); segue l'italia (132,3%). In Danimarca (+1,5%), Lussemburgo (+1,4%), Estonia (+0,7%) e Germania (+0.3%) il bilancio è stato in attivo. La più bassa percentuale di deficit/pil è stata invece registrata in Lituania (0,7%), Romania (1,4%), Lettonia (1,5%), Svezia (1,7%) e Repubblica ceca (1,9%). Il tasso più basso di debito/pil è stato quello dell'estonia (10,4%), Lussemburgo (23%), Bulgaria (27%), Romania (39,9%), Lettonia (40,6%) e Lituania (40,7%). Addirittura 16 Stati hanno registrato un debito/pil più alto del 60%. Tassi piu' alti in Grecia (178,6%), Italia (132,3%), Portogallo (130,2%), Cipro (108,2%), Irlanda(107,5%) e Belgio (106,7%) Nel 2014 la spesa pubblica nella zona euro era equivalente al 49,4% del pil, le entrate al 46,8%. Per la Ue 48,2% e 45,2% rispettivamente. Il tasso della spesa pubblica e' calato tra il 2013 e il 2014 nelle due zone, mentre il tasso delle entrate rispetto al pil e' aumentato nella zona euro ed e' calato nella Ue Rispetto alla notifica di aprile i dati sul debito/pil dell'italia sono stati leggermente aumentati di 0,1% per il 2012, di 0,3% nel 2013 e di 0,2% nel

8 Fonte: Eurostat Il miglioramento del saldo di bilancio nell area dell euro dovrebbe proseguire, per effetto della ripresa congiunturale e dei bassi tassi di interesse. Nondimeno, le informazioni disponibili fanno pensare a un arresto del miglioramento in termini strutturali. In prospettiva, diversi paesi dovranno attuare interventi di risanamento aggiuntivi per ricondurre stabilmente l elevato rapporto tra debito pubblico e PIL su un percorso discendente. Il disavanzo delle amministrazioni pubbliche per l area dell euro nel suo complesso dovrebbe diminuire ancora. Secondo le proiezioni macroeconomiche per l area dell euro formulate dagli esperti della BCE nel settembre 2015, il rapporto fra disavanzo delle amministrazioni pubbliche e PIL per l area scenderebbe dal 2,4 per cento nel 2014 all 1,7 nel Questa evoluzione sarebbe riconducibile esclusivamente al miglioramento del ciclo e alla minore spesa per interessi prospettati nello scenario di base. Rispetto all esercizio di giugno, le prospettive del disavanzo complessivo restano sostanzialmente invariate per il 2015, di riflesso al fatto che nel frattempo poche nuove misure di bilancio sono state adottate; per gli anni successivi le proiezioni indicano invece una riduzione del disavanzo più moderata, a causa di una ripresa economica leggermente meno favorevole. 8

9 Ci si attende che il saldo strutturale rimanga pressoché invariato fino al L andamento rifletterebbe alcuni miglioramenti dal lato della spesa (in particolare un calo della spesa per interessi) che in diversi paesi verrebbero sostanzialmente compensati dalla riduzione delle imposte indirette e dei contributi sociali dal lato delle entrate. Il disavanzo strutturale dell area dell euro in rapporto al PIL dovrebbe mostrare una marginale diminuzione, dall 1,8 per cento nel 2014 all 1,7 nel 2017, valore lievemente superiore a quello indicato nelle proiezioni di giugno. Il debito pubblico scenderebbe gradualmente nell orizzonte previsivo, pur rimanendo su livelli elevati. Si prevede che il rapporto debito pubblico/pil per l area dell euro cali dal livello massimo del 91,7 per cento nel 2014 all 89,4 per cento entro il termine del periodo considerato. Il miglioramento delle prospettive del debito è attribuibile soprattutto all evoluzione favorevole del differenziale fra interessi e crescita e a un graduale incremento del saldo primario; tuttavia, non si manifesterebbe alla rapidità attesa nelle proiezioni di giugno. Secondo le aspettative il raccordo disavanzo/debito passerebbe in territorio positivo, soprattutto con l esaurirsi degli effetti al rialzo prodotti sul debito dall assistenza al settore finanziario. Tenuto conto che le proiezioni indicano un livello del debito ancora elevato in molti paesi dell area, sono necessarie ulteriori misure di risanamento per riportare stabilmente il rapporto debito pubblico/pil su un percorso discendente. Ciò è particolarmente importante alla luce delle fondamentali sfide di lungo periodo legate all invecchiamento della popolazione e ai maggiori costi dell assistenza sanitaria. Considerato che gli interventi strutturali risulteranno, secondo le proiezioni, insufficienti, si dovrebbe ampliare il divario rispetto ai requisiti del Patto di stabilità e crescita (PSC). Nel 9

10 2015 le politiche di bilancio mostrerebbero nel complesso un orientamento sostanzialmente neutro, che è appropriato nell attuale contesto di debolezza economica, in cui le politiche di bilancio sono chiamate a sostenere la ripresa assicurando nel contempo la sostenibilità del debito. Nondimeno, nelle raccomandazioni specifiche per paese approvate lo scorso giugno, il Consiglio europeo evidenzia rischi di inosservanza dei requisiti di sforzo strutturale previsti dal PSC per 12 dei 17 paesi dell area dell euro esaminati. Sarà quindi indispensabile che soprattutto i paesi dove occorre ancora un azione di risanamento prestino maggiore attenzione alla sostenibilità del debito e conseguano progressi verso i rispettivi obiettivi di bilancio a medio termine. I progetti di documenti programmatici di bilancio per il 2016 dovrebbero specificare in che modo gli Stati il cui sforzo strutturale non è sufficiente ad adempiere gli impegni previsti dal PSC intendano dar seguito alle raccomandazioni specifiche pertinenti, al fine di assicurare il rispetto delle regole dell UE sui conti pubblici attraverso una più rapida riduzione del disavanzo. 10

11 Previsioni (Ministero dell Economia e delle Finanze, Istat, Commissione europea) 11

12 Italia Nota di aggiornamento DEF settembre

13 Previsioni della Commissione europea maggio

14 PREVISIONI DELLA SPESA PER PRESTAZIONI SOCIALI IN DENARO, DEF

15 Commissione europea inverno

16 DEF

17 Eurozona Bollettino economico BCE settembre

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19 Commissione europea maggio

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