INVASO DI SANTA ROSALIA Monitoraggio ai sensi del D. Lgs. 152/2006 RELAZIONE 2014

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "INVASO DI SANTA ROSALIA Monitoraggio ai sensi del D. Lgs. 152/2006 RELAZIONE 2014"

Transcript

1 INVASO DI SANTA ROSALIA Monitoraggio ai sensi del D. Lgs. 152/2006 RELAZIONE 2014 Redatto nel mese di Ottobre 2015 A cura di: Maria Antoci Raffaele Giudice Laura Occhipinti Salvatore Roccuzzo Silvia Tormene 1

2 Acque destinate alla produzione di acqua potabile Monitoraggio ai sensi dell art.80 del D.Lgs. 152/2006 L attività di monitoraggio svolta nell anno 2014 presso l invaso di Santa Rosalia, nell ambito della classificazione dei corpi idrici a destinazione funzionale prevista dal D. Lgs.152/06, è stata eseguita attraverso prelievi mensili all opera di presa, che preleva l acqua a pochi metri dal fondo dell invaso, prima dell immissione al potabilizzatore. L acqua, una volta potabilizzata, è destinata all acquedotto rurale di San Giacomo (frazione di Ragusa ) ed alla città di Modica. Su ogni prelievo, in riferimento alle prescrizioni normative ed in relazione alle risorse strumentali e di materiali nella disponibilità della ST, sono stati ricercati parametri chimico fisici, macrodescrittori e diverse categorie di microinquinanti, Metalli, VOC, IPA, Pesticidi, per un totale di oltre 290 analiti determinati in ciascun campione. Appare opportuno comunicare inoltre che nel 2014, in adempimento a quanto previsto dal D.M. 260/2010, ai fini della valutazione dello Stato Ambientale dei corpi idrici superficiali, presso l invaso sono stati svolti campionamenti trimestrali a centro lago. Nei prelievi effettuati a tre diverse profondità, si è provveduto alla ricerca degli elementi di qualità biologica, di quelli chimico-fisici e delle sostanze prioritarie e non prioritarie di cui al citato D.M.. Gli esiti di detto monitoraggio, eseguito grazie al supporto della Protezione Civile del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, sono stati elaborati al fine di valutare lo Stato Chimico ed Ecologico del corpo idrico e sono riportati nella seconda parte di questo report. Per la classificazione delle acque dell invaso ai fini dell uso potabile si è proceduto alla valutazione dei livelli di concentrazione dei parametri oggetto d indagine, secondo quanto previsto dall All.2 alla Parte III del D. Lgs. 152/06. 2

3 Anche per il 2014 trova conferma la classificazione attribuita negli anni precedenti, è pertanto possibile ricondurre le acque dell invaso alla Categoria A3, Acque per le quali è richiesto trattamento chimico fisico spinto, affinazione e disinfezione, come si evince nella tabella di seguito riportata, dove sono indicati i parametri i cui tenori hanno determinato l appartenenza alla citata Categoria A3. Per quel che concerne la variazione ciclica delle concentrazioni di manganese rilevata nei prelievi alla captazione dal 2008 al 2013, si osserva che, pur con una leggera variazione rispetto a quanto osservato negli anni precedenti, l andamento tipico si è presentato anche nel I valori di concentrazione più bassi si riscontrano non solo nel mese di gennaio, in analogia a quanto in precedenza osservato, ma anche nel mese di settembre, mentre i livelli massimi sono simili a quelli osservati nel

4 Come si evince dal grafico sottostante, a partire dal mese di aprile del 2014, eccezion fatta per il prelievo di settembre, il manganese si mantiene sempre costantemente al di sopra dei limiti previsti per l attribuzione alle categorie A1 e A2 stabilite dall All. 2 alla Parte III del D. Lgs. 152/06 e comunque al di sopra dei limiti previsti dal D. Lgs. 31/2001 per le acque destinate al consumo umano. 4

5 Le concentrazioni del manganese rilevate nei prelievi alla captazione sono state successivamente confrontate con quelle riscontrate nei campionamenti effettuati al centro dell invaso a tre diverse profondità, superficie medio e fondo, per il monitoraggio finalizzato alla valutazione dello stato ambientale. L andamento delle concentrazioni del manganese ed i tenori rilevati nei campionamenti effettuati al centro dell invaso alla massima profondità, sono coerenti con quelli riscontrati negli stessi mesi nei campioni prelevati alla captazione, prima del trattamento di potabilizzazione. In entrambi i casi, ed in particolare facendo riferimento al periodo , si osserva che a partire dal primi mesi dell anno i tenori di manganese subiscono un progressivo incremento, per poi ridursi repentinamente a gennaio. Nei prelievi effettuati in superficie ed a metà profondità dell invaso, le concentrazioni sono sempre inferiori a quelle dei campioni prelevati in profondità. 5

6 Appare utile riportare anche l andamento delle concentrazioni di ferro nei campioni prelevati alla captazione, che presenta una ciclicità nei valori riscontrati che segue, anche se in maniera meno marcata, le variazioni dei tenori di manganese. Si osserva tuttavia che a partire dal 2009 le concentrazioni di ferro si sono mantenute sempre al di sotto dei limite previsto dall All.2 alla parte III del D. Lgs. 152/06 per la classificazione A1 sia al di sotto del limite di cui al D. Lgs. 31/01. 6

7 Il prosieguo dell attività di monitoraggio anche nell anno 2014 ha permesso di consolidare la tesi già avanzata già in precedenza, circa la variazione dei tenori di manganese nelle acque destinate alla potabilizzazione,che induce ad escludere apporti dovuti ad immissioni esterne ed a ricondurre il fenomeno all instaurarsi di particolari condizioni chemio-dinamiche che favoriscono la solubilizzazione del manganese presente sul fondo della diga. 7

8 La Struttura Territoriale di Ragusa è centro di riferimento regionale per ARPA Sicilia e, in atto, ricerca 194 principi attivi selezionati conformemente alle linee guida emanate da ISPRA, sulla base dell elaborazioni dei dati di vendita regionali e provinciali e degli esiti dei monitoraggi pregressi. Gli esiti delle analisi finalizzate alla rilevazione di pesticidi, evidenziano nel 2014 una maggiore frequenza di ritrovamento di alcune sostanze rispetto agli anni precedenti. Trattasi in particolare di erbicidi quali 2-4 D, MPCA, Fluazifop, che presentano tuttavia concentrazioni inferiori al limite previsto dal D. Lgs. 31/01. Gli allegati A e B alla relazione riportano gli schemi riepilogativi dei dati analitici. 8

9 Definizione dello Stato di Qualità Ambientale Monitoraggio ai sensi della Direttiva 2000/60/CE e del D.Lgs.152/06 L invaso di Santa Rosalia appartiene al tipo Me-4 afferente al Macrotipo I1 (invasi dell ecoregione mediterranea con profondità media maggiore di 15m). La Struttura Territoriale di Ragusa di ARPA Sicilia, nel ambito delle attività di monitoraggio dei corpi idrici per gli adempimenti previsti dalla Direttiva 2000/60, effettua oramai dal 2010 campionamenti delle acque dell invaso. L attività è svolta grazie all ausilio del personale e dei mezzi messi a disposizione dal 10 Settore Geologia e Tutela Ambientale del Libero Consorzio Comunale di Ragusa. Nel corso dell anno 2014 sono stati eseguiti n.6 prelievi a centro dell invaso. I campionamenti effettuati a diverse profondità secondo la linea Guida APAT IRSA CONR Protocollo per il campionamento dei parametri chimico-fisici a sostegno degli elementi biologici in ambiente lacustre, sono stati finalizzati alla determinazione dei parametri previsti dal D.M. 260/2010 per la valutazione dello Stato Ambientale del copro idrico. Le attività analitiche svolte hanno riguardato la ricerca di parametri biologici, chimico fisici e di microinquinanti, per complessivi 280 parametri determinati su ciascun campione con totale di circa 5000 determinazioni effettuate. Il monitoraggio, in continuità con l attività svolta nel 2013, anche per il 2014 ha visto la determinazione di elementi di qualità biologica, oltre i parametri chimici della Tab. 1A ed 1B che la ST determina già dal 2010, ed ha consentito di giungere ad una classificazione dell invaso sia in termini di Stato Chimico che in termini di Stato ecologico confermando la classificazione già determinata attraverso il monitoraggio svolto nel STATO ECOLOGICO Elementi di qualità Biologica I prelievi di campione integrato, per la determinazione quali-quantitativa del fitoplancton, sono stati effettuati nello strato d acqua, all interno del quale si svolgono i processi di fotosintesi, corrispondente allo spessore dello zona eufotica (come previsto nelle Linee guida APAT 2007), mediante bottiglia Niskin; i campioni, raccolti in bottiglie di vetro trasparenti da 1 litro, sono stati fissati con soluzione di Lugol in ragione di 0,5-1 ml ogni 250 ml e trasportati in laboratorio dove sono stati conservati al buio e in un luogo fresco in attesa di essere analizzati. L analisi quali-quantitativa del fitoplancton finalizzata alla determinazione della lista delle specie, della stima della relativa abbondanza e dell abbondanza totale del fitoplancton rilevato, è stata realizzata con l applicazione del metodo Utermohl (1958) che prevede l osservazione ed il conteggio delle cellule fitoplanctoniche al microscopio invertito in apposite camere di sedimentazione. In particolare, dopo aver omogeneizzato opportunamente il campione capovolgendo delicatamente il contenitore almeno 100 volte (o per circa 1 minuto), un aliquota dello stesso è stata versata in camere di sedimentazione da 5, 10 o 25 ml a seconda della densità fitoplanctonica prevista ed in rapporto alle corrispondenti concentrazioni di clorofilla a lasciando sedimentare per un tempo stabilito a seconda del volume considerato. Quindi il campione è stato osservato al microscopio ottico invertito a 10, 20 e 40 ingrandimenti. 9

10 Il conteggio degli individui è stato effettuato sull intera camera o per campi visivi; in particolare le specie di maggiori dimensioni sono state determinate e conteggiate analizzando il fondo dell intera camera di sedimentazione mentre la determinazione dei piccoli organismi è stata effettuata per campi visivi. La stima delle abbondanze fitoplanctoniche, espresse in numero di cellule/litro, è stata calcolata applicando opportune formule che considerano il numero di cellule contate, il numero di campi visivi, l area totale del fondo camera e del campo visivo ed il volume messo a sedimentare. E stata elaborata quindi la lista degli organismi presenti con stima della relativa abbondanza per ogni singolo taxon rilevato e dell abbondanza totale del fitoplancton. In particolare l analisi quali quantitativa del fitoplancton ha previsto la distinzione dei seguenti gruppi tassonomici: Bacillariophyceae o Diatomee (Alaucoseira,Cyclotella,Diatoma,Fragilaria,Navicula Stephanodiscus,Cocconeis e Synedra) Dinophyceae (Peridinium), Chlorophyceae,(Coelastrum,Crucigenia,Monoraphidium,Oocystis,Pediastrum duplex e simplex, Scenedesmus ellipticus e quadricauda,scenedesmus Sphaerocystis schroeteri) Chrysophyceae,( Dinobryon) Cryptophyceae,( Plagioselmis nannoplanctonica,cryptomonas) I valori relativi al fitoplancton rilevato nel corso dell intero periodo di indagine sono indicati nella tabella n.1 che riporta le specie, la densità cellulare in N. cell/l e il Biovolume in mm 3 /m 3 del fitoplancton per ogni singolo campione effettuato. Tabella dati 1- Determinazione quali-quantitativa del fitoplancton SPECIE 18 febbraio aprile giugno luglio ottobre novembre 14 N.cell/L biovol. mm 3 / m 3 N.cell/L biovol. mm 3 / m 3 N.cell/L biovol mm 3 / m 3 N.cell/L biovol mm 3 / m 3 N.cell/ L biovol. mm 3 / m 3 N.cell/L Alaucoseira 464 0, , , , , ,28 Closterium acutum , , Cocconeis sp 927 0, , ,37 Coelastrum reticulatum 464 1, , , , , ,60 Cosmarium sp , , , , , ,68 Crucigenia , , ,68 Cryptomonas sp. biovol. mm 3 / m , , , , , ,95 Cyclotella sp , , , , , ,83 Diatomee centriche , , , , , ,90 Dinobryon , , , , , ,28 Elakatothrix gelatinosa 927 0, , , , ,33 Fragilaria sp , , , ,31 Monoraphidium minutum 464 0, , , , , Navicula sp , ,04 Oocistis sp , , , , , ,36 Pediastrum duplex Pediastrum simplex , , , , , , , , , , , ,66 10

11 Peridinium sp , Plagioselmis nannoplanctica , Scenedesmus ellipticus , Scenedesmus quadricuda , Scenedesmus sp , , , , , , , , , , , , , , ,61 6, ,30 1, ,48 0, , , , , , ,99 Sphaerocystis , , , , , ,29 Stephanodiscus , , , , , ,93 Synedra sp , , , , , Biovolume Totale 482,45 584,27 942, ,01 881,49 738,17 Le analisi quali-quantitative di fitoplancton effettuate nel corso dell intero periodo di studio hanno evidenziato una discreta variabilità della comunità fitoplanctonica con elevati biovolumi di Bacillariophyta nella prima metà dell anno; le diatomee, infatti, caratteristichee di acque più fredde, diminuiscono nei mesi caldi per aumentare e diventare predominanti in autunno, inverno e primavera. Tale andamento è quasi in perfetto accordo con il ciclo di crescita bimodale del fitoplancton che prevede due picchi di sviluppo, uno in primavera ed un altro in autunno, influenzati dai principali fattori che condizionano la crescita e lo sviluppo del fitoplancton ossia l intensità luminosa e la disponibilità ed il carico dei nutrienti. Da un punto di vista qualitativo, i popolamenti fitoplanctonici osservati nei campioni analizzati vedono una discreta predominanza, come risulta dal grafico sottostante, di Bacillariophyceae e di Chlorophyceae che sono le classi dominanti in termine di numero di taxa rispetto agli altri gruppi tassonomici. 13% 18% 16% 24% 29% Bacillariophyta Chlorophyta Crysophyta Dinophyta Cryptophita 11

12 Tabella dati 2 Stato ecologico calcolato sui dati 2014 dell EQB fitoplancton Media annuale RQE Norm. Biovolume( mm 3 /m 3 ) 0,79 0,80 Clorofilla a (mg/l) 2,53 0,80 Indice di composizione MedPTI 2,16 0,41 % Cianobatteri 0,00 0,80 Indice medio di biomassa 0,80 0,61 Indice complessivo per il Fitoplancton (ICF) Classe di stato ecologico per il Fitoplancon 0.70 BUONO L Indice Complessivo per il Fitoplancton mostra, come si può vedere nella tabella 2, una classe di Stato Ecologico BUONO. E confermata la classe di stato già rilevata nel

13 ELEMENTI CHIMICO-FISICI A SOSTEGNO CAMPIONAMENTO A CENTRO LAGO DEL 18/02/2014 L andamento della temperatura e dell ossigeno disciolto alle diverse profondità dell invaso, sono stati determinati attraverso la registrazione di profili sonda. Sono di seguito riportati effettuati nell anno i profili di temperatura ed ossigeno registrati nel corso dei prelievi A febbraio, in superficie, la temperatura delle acque del lago era pari a 13,5 C, a 12 metri di profondità la sonda ha registrato il valore di 11,7 C, coincidente con il valore misurato a 24 metri di profondità (fondo lago). 30,0 18/02/ ,0 20,0 15,0 10,0 5,0 Temperatura ( C) 0, Per quanto riguarda l ossigeno disciolto (grafico sottostante), la sonda ha registrato il valore di 12,6 mg/l in superficie, 9,6 mg/l a 12 metri e 7,0 mg/l a fondo lago. Il valore massimo è pari a 12,9 mg/l registrato a 5 metri di profondità. 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 18/02/2014 Ossigeno Disciolto mg/l

14 CAMPIONAMENTO A CENTRO LAGO DEL 01/04/2014 Ad aprile, in superficie, la temperatura delle acque del lago era pari a 14,0 C, a 10 metri di profondità la sonda ha registrato il valore di 12,5 C, a 20 metri di profondità (fondo lago) il valore di 12.0 C. 25,00 01/04/ ,00 15,00 10,00 5,00 Temperatura ( C) 0, Per quanto riguarda l ossigeno disciolto (grafico sottostante), la sonda ha registrato il valore di 10,5 mg/l in superficie, 9,2 mg/l a 10 metri e 7,0 mg/l a fondo lago. Il valore massimo è pari a 10,9 mg/l registrato a 4,5 metri di profondità. 25,00 01/04/ ,00 15,00 10,00 5,00 Ossigeno Disciolto mg/l 0,

15 CAMPIONAMENTO A CENTRO LAGO DEL 03/06/2014 A giugno, in superficie, la temperatura delle acque del lago misurava 20,9 C, a 10,5 metri di profondità la sonda ha registrato il valore di 14,5 C, a 21 metri di profondità (fondo lago) il valore di 12.1 C. Tra i 6 ed i 7 metri di profondità viene individuato il termoclinio, cioè la zona del corpo lacustre in cui il gradiente negativo di temperatura è maggiore di 1 C/m (si va da 20,8 C a 6 metri a 19,0 C a 7 metri). 25,0 03/06/ ,0 15,0 10,0 5,0 Temperatura ( C) 0, Per quanto riguarda l ossigeno disciolto (grafico sottostante), la sonda ha registrato il valore di 9,4 mg/l in superficie, 7,8 mg/l a 10,5 metri e 2,0 mg/l a fondo lago. Il valore massimo è pari a 10,2 mg/l registrato a 7,0 metri di profondità. 25,00 03/06/ ,00 15,00 10,00 5,00 Ossigeno Disciolto mg/l 0,

16 CAMPIONAMENTO A CENTRO LAGO DEL 15/07/2014 A luglio, in superficie, la temperatura delle acque del lago misurava 25,7 C, a 10,0 metri di profondità la sonda ha registrato il valore di 16,3 C, a 20 metri di profondità (fondo lago) il valore di 12.3 C. Tra i 6,5 ed i 7,5 metri di profondità viene individuato il termoclinio, cioè la zona del corpo lacustre in cui il gradiente negativo di temperatura è maggiore di 1 C/m (in questo caso si passa da 25,4 C a 6,5 metri a 21,5 C a 7,5 metri). 30,0 15/07/ ,0 20,0 15,0 10,0 5,0 Temperatura ( C) 0, Per quanto riguarda l ossigeno disciolto (grafico sottostante), la sonda ha registrato il valore di 9,2 mg/l in superficie, 2,8 mg/l a 10 metri e 1,6 mg/l a fondo lago. Il valore massimo è pari a 9,6 mg/l registrato a circa 7,0 metri di profondità, poco prima di un calo repentino che porta l ossigeno disciolto a 3,0 mg/l a 10 m di profondità. 25,00 15/07/ ,00 15,00 10,00 5,00 Ossigeno Disciolto (mg/l) 0,

17 CAMPIONAMENTO A CENTRO LAGO DEL 03/10/2014 Ad ottobre, in superficie, la temperatura delle acque del lago misurava 24,1 C, a 9,0 metri di profondità la sonda ha registrato il valore di 23,7 C, a 18,5 metri di profondità (fondo lago) il valore di 13.1 C. Tra i 10 e i 13,3 metri di profondità viene individuato il termoclinio, cioè la zona del corpo lacustre in cui il gradiente negativo di temperatura è maggiore di 1 C/m (si passa da 23,1 C a 10 metri a 16,0 C a 13.3 metri). 30,0 03/10/ ,0 20,0 15,0 10,0 5,0 Temperatura ( C) 0, Per quanto riguarda l ossigeno disciolto (grafico sottostante), la sonda ha registrato il valore di 9,0 mg/l in superficie, 6,5 mg/l a 9,0 metri e 2,3 mg/l a fondo lago. 20,0 18,0 16,0 14,0 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0 03/10/2014 Ossigeno Disciolto (mg/l)

18 CAMPIONAMENTO A CENTRO LAGO DEL 18/11/2014 A novembre, in superficie, la temperatura delle acque del lago misurava 17,7 C, a 9,5 metri di profondità la sonda ha registrato il valore di 17,5 C, a 19,0 metri di profondità (fondo lago) il valore di 13.6 C. Tra i 15,9 e i 17,0 metri di profondità viene individuato il termoclinio, cioè la zona del corpo lacustre in cui il gradiente negativo di temperatura è maggiore di 1 C/m (in questo caso si passa da 16,4,1 C a 15,9 metri a 14,7 C a 17.0 metri). 25,00 18/11/ ,00 15,00 10,00 5,00 Temperatura ( C) 0, Per quanto riguarda l ossigeno disciolto (grafico sottostante), la sonda ha registrato il valore di 8,8 mg/l in superficie, 8,2 mg/l a 9,5 metri e 5,1 mg/l a fondo lago (il valore più basso misurato durante la risalita della sonda a circa 15 metri di profondità è dovuto al fatto che il sensore si è insabbiato a fondo lago). 25,00 18/11/ ,00 15,00 10,00 5,00 Ossigeno Disciolto (mg/l) 0,

19 VALUTAZIONE LTLeco Dal confronto degli andamenti della temperatura nei diversi mesi, si nota come, nel corso dell anno, la temperatura a fondo lago subisca piccole variazioni, passando da un valore minimo di 11,7 C registrato a febbraio, ad un massimo di 13,6 C registrato a novembre. Le variazioni più consistenti si registrano per le temperature registra in superficie : 25,7 C a luglio (valore massimo), 13,5 C a febbraio (valore minimo). Nei periodi di massima escursione termica delle acque dell invaso si può identificare la zona di termoclinio (estate-autunno). Dal confronto dei grafici dell Ossigeno Disciolto si vede che il valore in superficie passa da un minimo di 8,8 mg/l nel mese di novembre ad un massimo di 12,6 mg/l nel mese di febbraio. Il valore a fondo lago invece passa da un minimo di 1,6 mg/l nel mese di luglio ad un massimo di 7,0 mg/l nei mesi di febbraio ed aprile, mostrano una minore ossigenazione del fondo del lago nel periodo più caldo dell anno, quando la temperatura in superficie è maggiore. Sulla base delle andamenti dei profili sonda, eseguiti nel corso dell anno, è possibile fare delle valutazioni sui livelli di fosforo totale, trasparenza e ossigeno disciolto (% saturazione) che portano alla classificazione dell invaso in termini di LTLeco (Livello Trofico Laghi per lo stato ecologico). L invaso di Santa Rosalia appartiene al macrotipo I1 (Invasi dell ecoregione mediterranea con profondità media maggiore di 15m). Per il macrotipo I1, secondo quanto previsto dal D.M. 260/2010, devono essere prese in considerazioni le seguenti tabelle di riferimento per l individuazione dei livelli di Fosforo totale, Trasparenza e Ossigeno disciolto : Tab. 1: Individuazione dei livelli per il Fosforo Totale (µg/l) Macrotipo lacustre I1 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Punteggio Fosforo Totale (µg/l) 8 15 >15 Fosforo Totale Invaso Santa Rosalia µg/l Tab. 2: Individuazione dei livelli per la Trasparenza (m) Macrotipo lacustre I1 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Punteggio Trasparenza (m) 10 5,5 <5,5 Trasparenza Invaso 3,4m Santa Rosalia 2014 Tab. 3: Individuazione dei livelli per l Ossigeno Disciolto (% saturazione) Macrotipo lacustre I1 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Punteggio Ossigeno Disciolto >80% >40%; <80% 40% Ossigeno Disciolto % 19

20 La somma dei punteggi ottenuti per i singoli parametri costituisce il punteggio da attribuire all LTLeco, utile per l assegnazione della classe di qualità secondo i limiti definiti nella tabella di seguito riportata: Classificazione stato Limiti di classe Limiti di classe in caso di trasparenza ridotta per cause naturali Punteggio Invaso Santa Rosalia Elevato Buono Sufficiente <12 <8 11 La classificazione dell invaso di Santa Rosalia in termini di LTLeco risulta quindi essere SUFFICIENTE. ELEMENTI CHIMICI A SOSTEGNO (tab. 1/B) I valori medi annuali di tutte le sostanze monitorate sono risultati <SQA-MA. Sono state riscontrate positività (valori medi annui superiori all LOQ) per i parametri : Arsenico, Bentazone, Linuron, MCPA, Mecoprop, Terbutilazina e Pesticidi totali. Si osserva che l ampliamento del numero dei principi attivi di fitofarmaci ricercati in ciascun campione secondo liste di priorità definite sulla base delle Linee Guida Ispra, ha evidenziato la presenza di ulteriori sostanze utilizzate come erbicidi oltre a quelle già storicamente rilevate. A tal proposito va evidenziato che nel 2014 è riscontrata una maggiore frequenza di rilevamento di sostanze attive appartenenti a tale categoria di pesticidi. Il giudizio rispetto ai parametri della tab. 1/B è BUONO. Valutazione dello Stato Ecologico L integrazione dei giudizi riguardanti gli elementi biologici, fisico-chimici e chimici a sostegno, secondo quanto stabilito dal D. M. 260/2010 porta complessivamente ad una classificazione dell invaso SUFFICIENTE. STATO CHIMICO (tab. 1/A) Nessuna delle sostanze determinate incluse nell elenco delle priorità ha superato gli SQA-MA riportati nella tabella 1/A del DM 260/2010. E stata riscontrata la presenza delle seguenti sostanze (valori medi annui superiori all LOQ): Clorfenvinfos, Nichel, Piombo. Lo stato chimico è quindi da ritenersi BUONO. Classificazione L invaso di Santa Rosalia ha per il 2014 una classificazione di Stato Ecologico SUFFICIENTE e di Stato Chimico BUONO pertanto il corpo idrico è a Rischio di non raggiungere gli obiettivi di qualità della Direttiva 2000/60 CE. 20

REPORT MONITORAGGIO INVASO SANTA ROSALIA

REPORT MONITORAGGIO INVASO SANTA ROSALIA REPORT MONITORAGGIO INVASO SANTA ROSALIA 2016-2017 A cura di: Maria Antoci Laura Occhipinti Silvia Tormene 1 INDICE Presentazione pag. 3 Inquadramento normativo pag. 3 Elementi di Qualità Biologica pag.

Dettagli

Invaso Trinità (TP): prima classificazione dello stato ecologico in base al DM n. 260/2010.

Invaso Trinità (TP): prima classificazione dello stato ecologico in base al DM n. 260/2010. Invaso Trinità (TP): prima classificazione dello stato ecologico in base al DM n. 260/. Il recente Regolamento recante i criteri tecnici per la classificazione dello stato dei corpi idrici superficiali,

Dettagli

Monitoraggio Invasi Relazione attività 2014

Monitoraggio Invasi Relazione attività 2014 ST 2 Monitoraggi Ambientali UO ST2.3. Ambiente Idrico Monitoraggio Invasi Relazione attività 2014 Il Piano di gestione delle Acque in Sicilia identifica 34 corpi idrici lacustri, di questi solo tre sono

Dettagli

Wew32q4e2. Monitoraggio Diga del Pertusillo

Wew32q4e2. Monitoraggio Diga del Pertusillo Wew32q4e2 Monitoraggio Diga del Pertusillo Campionamento relativo al mese GIUGNO 2011 L attività di monitoraggio dell A.R.P.A.B. della qualità delle acque dell invaso del Pertusillo, prosegue con i campionamenti

Dettagli

ATTIVITA DI MONITORAGGIO INVASI

ATTIVITA DI MONITORAGGIO INVASI ST 2 Monitoraggi Ambientali UO ST2.3. Ambiente Idrico Corso Calatafimi, 217/219 (Albergo delle Povere) 90129 - Palermo tel. 091 598260 091 6563582 fax. 091 6574146 E-mail abita@arpa.sicilia.it A : Dipartimento

Dettagli

Monitoraggio Diga del Pertusillo

Monitoraggio Diga del Pertusillo We Monitoraggio Diga del Pertusillo Campionamento relativo al mese MARZO 2011 L attività dell A.R.P.A.B. di monitoraggio della qualità delle acque dell invaso del Pertusillo, prosegue con i campionamenti

Dettagli

Wew32q4e2. Monitoraggio Diga del Pertusillo

Wew32q4e2. Monitoraggio Diga del Pertusillo Wew32q4e2 Monitoraggio Diga del Pertusillo Campionamento relativo al mese MAGGIO 2011 L attività di monitoraggio dell A.R.P.A.B. della qualità delle acque dell invaso del Pertusillo, prosegue con i campionamenti

Dettagli

SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI

SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI Copertura: regionale Periodicità: annuale www. arpa.veneto.it Rapporto di sintesi sugli andamenti dei principali parametri oceanografici e meteo-marini delle

Dettagli

IL MONITORAGGIO DELLE ACQUE METADATI

IL MONITORAGGIO DELLE ACQUE METADATI IL MONITORAGGIO DELLE ACQUE METADATI Introduzione... 2 Area Tematica: Acqua superficiale Corsi d acqua... 3 Diatomee... 3 LIMeco... 4 Macrobenthos... 5 Macrofite... 6 tato Ecologico... 7 Area Tematica:

Dettagli

RELAZIONE SULLO STATO DI QUALITÀ DEI CORPI IDRICI LACUSTRI PER L ANNO 2013

RELAZIONE SULLO STATO DI QUALITÀ DEI CORPI IDRICI LACUSTRI PER L ANNO 2013 AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE DELLE MARCHE REGIONE MARCHE RELAZIONE SULLO STATO DI QUALITÀ DEI CORPI IDRICI LACUSTRI PER L ANNO 2013 ai sensi DM 260/2010 dicembre 2014 Sommario INTRODUZIONE...

Dettagli

U.O.C. Struttura Territoriale di Ragusa MONITORAGGIO ACQUE MARINO COSTIERE LUNGO LE COSTE DELLA PROVINCIA DI RAGUSA

U.O.C. Struttura Territoriale di Ragusa MONITORAGGIO ACQUE MARINO COSTIERE LUNGO LE COSTE DELLA PROVINCIA DI RAGUSA U.O.C. Struttura Territoriale di Ragusa MONITORAGGIO ACQUE MARINO COSTIERE LUNGO LE COSTE DELLA PROVINCIA DI RAGUSA 2011 INDICE INTRODUZIONE 1. IL MONITORAGGIO DELLE ACQUE MARINO COSTIERE... 1.1. I SITI

Dettagli

SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI

SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI Copertura: regionale Periodicità: annuale www. arpa.veneto.it Rapporto di sintesi sugli andamenti dei principali parametri oceanografici e meteo-marini delle

Dettagli

DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VENEZIA SERVIZIO CENTRO VENETO ACQUE MARINE E LAGUNARI

DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VENEZIA SERVIZIO CENTRO VENETO ACQUE MARINE E LAGUNARI www. arpa.veneto.it DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VENEZIA SERVIZIO CENTRO VENETO ACQUE MARINE E LAGUNARI Copertura: regionale Frequenza: variabile Periodicità: annuale Rapporto di sintesi sull andamento

Dettagli

SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI

SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI Copertura: regionale Periodicità: annuale www. arpa.veneto.it Rapporto di sintesi sugli andamenti dei principali parametri oceanografici e meteo-marini delle

Dettagli

AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE DELLE MARCHE. RELAZIONE SULLO STATO DI QUALITÀ DEI CORPI IDRICI LACUSTRI PER il TRIENNIO

AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE DELLE MARCHE. RELAZIONE SULLO STATO DI QUALITÀ DEI CORPI IDRICI LACUSTRI PER il TRIENNIO AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE DELLE MARCHE RELAZIONE SULLO STATO DI QUALITÀ DEI CORPI IDRICI LACUSTRI PER il TRIENNIO 2013-2015 ai sensi DM 260/2010 Sommario INTRODUZIONE... 2 RETE DI

Dettagli

Il monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee

Il monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee Seminario «Aggiornamenti sull applicazione della Direttiva Nitrati» Il monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee mercoledì 14 dicembre 2016 Settore Monitoraggi Ambientali CRQA (Centro Regionale

Dettagli

Lo stato ecologico e chimico del Lago di Como

Lo stato ecologico e chimico del Lago di Como Lo stato ecologico e chimico del Lago di Como Pietro Genoni Fabio Buzzi ARPA Lombardia Settore Monitoraggi Ambientali U.O. Centro Regionale Laghi e Monitoraggio Biologico Acque Superficiali Como città

Dettagli

Istituto Scienze della Terra. Aspetti limnologici. Quinquennio Campagna Rapporto informativo sullo stato d avanzamento delle ricerche

Istituto Scienze della Terra. Aspetti limnologici. Quinquennio Campagna Rapporto informativo sullo stato d avanzamento delle ricerche Istituto Scienze della Terra Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana Ricerche sull evoluzione del Lago di Lugano Aspetti limnologici Quinquennio 28-212 Campagna 21 Rapporto informativo

Dettagli

Monitoraggio Acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile. Risultati triennio

Monitoraggio Acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile. Risultati triennio Monitoraggio Acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile Risultati triennio 2015-2017 Firenze, aprile 2018 1 Monitoraggio acque superficiali destinate alla produzioneo di acqua potabile

Dettagli

P R I M AV ERA 2 010

P R I M AV ERA 2 010 SETTORE ACQUE Copertura: regionale Frequenza: trimestrale OSSERVATORIO ALTO ADRIATICO www. arpa.veneto.it Rapporto di sintesi sugli andamenti dei principali parametri oceanografici e meteo-marini delle

Dettagli

SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI

SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI Copertura: regionale Periodicità: annuale www. arpa.veneto.it Rapporto di sintesi sugli andamenti dei principali parametri oceanografici e meteo-marini delle

Dettagli

CONVENZIONE QUADRO TRA CONSORZIO PLEMMIRIO E ARPA SICILIA TRIENNIO

CONVENZIONE QUADRO TRA CONSORZIO PLEMMIRIO E ARPA SICILIA TRIENNIO CONVENZIONE QUADRO TRA CONSORZIO PLEMMIRIO E ARPA SICILIA TRIENNIO 2014-2016 RELAZIONE SULL ATTIVITA SVOLTA DAL GRUPPO DI LAVORO SETTEMBRE 2015 Premessa Le attività condotte durante il secondo anno della

Dettagli

MONITORAGGIO INVASI (attività 2015) REPORT

MONITORAGGIO INVASI (attività 2015) REPORT UFFICIO S.T. 2 - Monitoraggi ambientali STRUTTURA Direzione Generale DATA 06/12/2016 MONITORAGGIO INVASI (attività 2015) REPORT Il monitoraggio dei corpi idrici prevede la valutazione dello stato di qualità

Dettagli

Silvia Costaraoss, Sabrina Pozzi, Catia Monauni, Giovanna Pellegrini, Chiara Defrancesco. Settore informazione e monitoraggi.

Silvia Costaraoss, Sabrina Pozzi, Catia Monauni, Giovanna Pellegrini, Chiara Defrancesco. Settore informazione e monitoraggi. Valutazione della qualità ecologica dei laghi dell ecoregione alpina con l indice fitoplanctonico PTIot: prime applicazioni su tre laghi naturali e su un lago altamente modificato (Provincia di Trento)

Dettagli

Indagini sullo stato trofico dello stagno del Calich

Indagini sullo stato trofico dello stagno del Calich AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL AMBIENTE DELLA SARDEGNA ARPAS Dipartimento Provinciale di Sassari Indagini sullo stato trofico dello stagno del Calich Agosto 2009 Indagini sullo stato trofico

Dettagli

P R I M AV ERA 2 010

P R I M AV ERA 2 010 SETTORE ACQUE Copertura: regionale Frequenza: trimestrale OSSERVATORIO O ALTO ADRIATICO www. arpa.veneto.it Rapporto di sintesi sugli andamenti dei principali parametri oceanografici e meteo-marini delle

Dettagli

FITOPLANCTON: METODICHE DI ANALISI QUALI-QUANTITATIVA

FITOPLANCTON: METODICHE DI ANALISI QUALI-QUANTITATIVA FITOPLANCTON: METODICHE DI ANALISI QUALI-QUANTITATIVA RACCOLTA DEI CAMPIONI In base all'obiettivo del campionamento IDENTIFICAZIONE E STIMA QUANTITATIVA ANALISI QUALITATIVA ISOLAMENTO ORGANISMI DA PORTARE

Dettagli

Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente del Friuli Venezia Giulia

Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente del Friuli Venezia Giulia CORPO IDRICO: TME4 CATEGORIA acque di transizione TIPOLOGIA AT17 CORPO IDRICO TME4 DENOMINAZIONE AREA Secca Man di Spiesà SUPERFICIE AREA (km 2 ) 4,63 NUMERO DI STAZIONI 3 Codice stazione X(GB) Y(GB) TME401

Dettagli

Il lago di Cavazzo (lago dei Tre Comuni): i monitoraggi di Arpa FVG

Il lago di Cavazzo (lago dei Tre Comuni): i monitoraggi di Arpa FVG Il lago di Cavazzo (lago dei Tre Comuni): i monitoraggi di Arpa FVG Acque destinate alla balneazione Anno 2018 Delibera di Giunta Regionale n.2441 del 07 dicembre 2017 La Regione FVG, in accordo con Arpa

Dettagli

RELAZIONE ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO 2014 ACQUE DI TRANSIZIONE LAGHETTI DI TINDARI

RELAZIONE ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO 2014 ACQUE DI TRANSIZIONE LAGHETTI DI TINDARI RELAZIONE ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO 2014 ACQUE DI TRANSIZIONE LAGHETTI DI TINDARI Con le attività del 2014, che hanno previsto la valutazione dello Stato Ecologico ai sensi del DM 260/2010 dei corpi idrici

Dettagli

Commissione Internazionale per la protezione delle acque italo-svizzere

Commissione Internazionale per la protezione delle acque italo-svizzere Ufficio Protezione e Depurazione Acque Sezione Protezione Aria, Acqua e Suolo Ricerche sull evoluzione del Lago di Lugano Aspetti limnologici Quinquennio 2-27 Campagna 27 Rapporto informativo sullo stato

Dettagli

ISTRUTTORIA TECNICA. Piano di Monitoraggio Ambientale ACQUE SOTTERRANEE E SUPERFICIALI. Risultati Monitoraggio Corso d Opera.

ISTRUTTORIA TECNICA. Piano di Monitoraggio Ambientale ACQUE SOTTERRANEE E SUPERFICIALI. Risultati Monitoraggio Corso d Opera. SUPPORTO TECNICO ALL OSSERVATORIO AMBIENTALE CASCINA MERLATA ISTRUTTORIA TECNICA Piano di Monitoraggio Ambientale ACQUE SOTTERRANEE E SUPERFICIALI Risultati Monitoraggio Corso d Opera 3 Trimestre 2015

Dettagli

Il monitoraggio e lo stato ambientale del lago d Iseo in attuazione della Direttiva Quadro Acque

Il monitoraggio e lo stato ambientale del lago d Iseo in attuazione della Direttiva Quadro Acque Il monitoraggio e lo stato ambientale del lago d Iseo in attuazione della Direttiva Quadro Acque ARPA Lombardia Settore Monitoraggi Ambientali U.O. Centro Regionale Laghi e Monitoraggio Biologico Acque

Dettagli

Lo stato ecologico e chimico del Lago di Garda

Lo stato ecologico e chimico del Lago di Garda Lo stato ecologico e chimico del Lago di Garda ARPA Lombardia Settore Monitoraggi Ambientali U.O. Centro Regionale Laghi e Monitoraggio Biologico Acque Superficiali INVESTIRE NELLA QUALITA DELLE ACQUE

Dettagli

Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente del Friuli Venezia Giulia

Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente del Friuli Venezia Giulia CORPO IDRICO: CE12 CATEGORIA acqua marino-costiera TIPOLOGIA ACE1 CORPO IDRICO CE12 DENOMINAZIONE AREA Baia di Panzano - Fossalon SUPERFICIE AREA (km 2 ) 39,24 NUMERO DI STAZIONI 5 Stazione X(GB) Y(GB)

Dettagli

Zaupa S.! "# Boggero A. Rossaro B. Bettinetti R. Buscarinu P. Sesia E.

Zaupa S.! # Boggero A. Rossaro B. Bettinetti R. Buscarinu P. Sesia E. Zaupa S.! "# Boggero A. Rossaro B. Bettinetti R. Buscarinu P. Sesia E. Il progetto finanziato per l implementazione della Direttiva 2000/60/CE ha lo scopo di definire lo stato ecologico e il potenziale

Dettagli

Lo stato ecologico e chimico del Lago di Como

Lo stato ecologico e chimico del Lago di Como Lo stato ecologico e chimico del Lago di Como Pietro Genoni Fabio uzzi ARPA Lombardia ettore Monitoraggi Ambientali U.O. Centro Regionale Laghi e Monitoraggio iologico Acque uperficiali Como città d acqua

Dettagli

Qualità delle Acque Superficiali in Abruzzo Monitoraggio anno 2009

Qualità delle Acque Superficiali in Abruzzo Monitoraggio anno 2009 . CLASSIFICAZIONE DELLO ECOLOGICO, AMBIENTALE E DEL LIVELLO DI TROFIA DEI LAGHI Anno solare 2009 264 Come previsto dal D.Lgs 152/99 e s.m.i. per il monitoraggio dei corpi lacustri, nel periodo gennaio-dicembre

Dettagli

Piano Operativo Acque Superficiali

Piano Operativo Acque Superficiali Convenzione DAR CUP E69D15001520001 Convenzione ARPA DAR per l aggiornamento del quadro conoscitivo sullo stato di qualità delle acque sotterranee, superficiali interne, e marino- costiere, ai fini della

Dettagli

Lo stato di qualità delle acque del Lago di Bolsena nell anno 2013: revisione critica dei risultati dell ARPA Lazio

Lo stato di qualità delle acque del Lago di Bolsena nell anno 2013: revisione critica dei risultati dell ARPA Lazio Lo stato di qualità delle acque del Lago di Bolsena nell anno 2013: revisione critica dei risultati dell ARPA Lazio Recentemente l ARPA Lazio ha reso pubblico la sua valutazione riassuntiva Stato di qualità

Dettagli

Commissione Internazionale per la protezione delle acque italo-svizzere

Commissione Internazionale per la protezione delle acque italo-svizzere Istituto Scienze della Terra Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana Ricerche sull evoluzione del Lago di Lugano Aspetti limnologici Triennio 2013-2015 Campagna 2015 Rapporto informativo

Dettagli

Progetto Strategia Marina

Progetto Strategia Marina AMBIENTE MARINO-COSTIERO Progetto Strategia Marina Dott. Massimo Petrini ARTA Abruzzo - Distretto di Pescara D.Lgs 190/2010 - MARINE STRATEGY - Strategie comuni con gli Stati membri per il raggiungimento

Dettagli

I campionamenti di microalghe in ambienti naturali

I campionamenti di microalghe in ambienti naturali I campionamenti di microalghe in ambienti naturali Raccolta di campioni di alghe da substrati solidi I migliori metodi per la raccolta delle alghe su substrati solidi (pietre, cortecce degli alberi, ma

Dettagli

Rapporto sui risultati relativi alla ricerca di fitofarmaci nelle acque Anno 2008

Rapporto sui risultati relativi alla ricerca di fitofarmaci nelle acque Anno 2008 Rapporto sui risultati relativi alla ricerca di fitofarmaci nelle acque Anno 2008 a cura di Alessandro Franchi, ARPA - Toscana 1 Introduzione Fin dal 1997 il Gruppo di lavoro Fitofarmaci delle Agenzie

Dettagli

Campagna di aprile: 6,7,8 e 9 aprile 2009

Campagna di aprile: 6,7,8 e 9 aprile 2009 SERVIZIO ACQUE MARINO COSTIERE OSSERVATORIO ALTO ADRIATICO POLO REGIONALE VENETO Copertura: regionale Periodicità: annuale Frequenza: mensile www. arpa.veneto.it Rapporto di sintesi sugli andamenti dei

Dettagli

Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente del Friuli Venezia Giulia

Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente del Friuli Venezia Giulia CORPO IDRICO: MA21 CATEGORIA acque marino-costiere oltre 3 km TIPOLOGIA ACA2 CORPO IDRICO MA21 DENOMINAZIONE AREA Costiera esterno SUPERFICIE AREA (km 2 ) 47,44 NUMERO DI STAZIONI 6 Stazione X(GB) Y(GB)

Dettagli

MONITORAGGIO ACQUE MARINO COSTIERE NEL CANALE DI SICILIA a cura della ST-Ragusa; Autori:Dott.ssa Caterina Coppola

MONITORAGGIO ACQUE MARINO COSTIERE NEL CANALE DI SICILIA a cura della ST-Ragusa; Autori:Dott.ssa Caterina Coppola MONITORAGGIO ACQUE MARINO COSTIERE NEL CANALE DI SICILIA - 2015 a cura della ST-Ragusa; Dicembre 2017 U.O.C. Struttura Territoriale di Ragusa MONITORAGGIO ACQUE MARINO COSTIERE NEL CANALE DI SICILIA -

Dettagli

Piano di monitoraggio dell ambiente marino Addendum al 1 anno di monitoraggio-maggio 2016

Piano di monitoraggio dell ambiente marino Addendum al 1 anno di monitoraggio-maggio 2016 INDICE 1 INTRODUZIONE... 3 2 RISULTATI SURVEY AUTUNNO 2013... 3 2.1 COLONNA D ACQUA... 3 2.1.1 Profili idrologici... 3 3 RISULTATI SURVEY INVERNO 2014... 6 3.1 COLONNA D ACQUA... 6 3.1.1 Profili idrologici...

Dettagli

Nome indicatore DPSIR Fonte dati Livello di Inquinamento da Macrodescrittori per lo stato ecologico (LIMeco) Disponibilità dati *** R

Nome indicatore DPSIR Fonte dati Livello di Inquinamento da Macrodescrittori per lo stato ecologico (LIMeco) Disponibilità dati *** R ACQUE E AMBIENTE MARINO COSTIERO 2015 Qualità dei corpi idrici superficiali e ambiente marino costiero - Livello di Inquinamento da Macrodescrittori per lo stato ecologico (LIMeco) Nome indicatore DPSIR

Dettagli

MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELLE ACQUE DESTINATE ALLA VITA DEI PESCI (art. 85 D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.) ANNO 2017

MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELLE ACQUE DESTINATE ALLA VITA DEI PESCI (art. 85 D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.) ANNO 2017 SINTESI MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELLE ACQUE DESTINATE ALLA TA DEI PESCI (art. 85 D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.) ANNO 2017 Il individua, tra le acque superficiali a specifica destinazione funzionale, le

Dettagli

Stato Ecologico e Stato Chimico dei Corpi Idrici Lacustri. Periodo di monitoraggio

Stato Ecologico e Stato Chimico dei Corpi Idrici Lacustri. Periodo di monitoraggio Stato Ecologico e Stato Chimico dei Corpi Idrici Lacustri Periodo di monitoraggio -2017 Gli indicatori ambientali di riferimento per la valutazione dello stato ecologico, sono: Indicatori biologici (Fitoplancton,

Dettagli

Caratterizzazione ecologica dei principali bacini artificiali dell Alto Adige

Caratterizzazione ecologica dei principali bacini artificiali dell Alto Adige Abteilung 29. Landesagentur für Umwelt Amt 29.9 Biologisches Labor Ripartizione 29. Agenzia provinciale per l ambiente Ufficio 29.9 Laboratorio biologico Laboratorio biologico - A.p.p.A Bolzano - Caratterizzazione

Dettagli

VALUTAZIONE DELLO STATO DELLE ACQUE SUPERFICIALI LACUSTRI

VALUTAZIONE DELLO STATO DELLE ACQUE SUPERFICIALI LACUSTRI Assessorato Difesa del Suolo e della Costa, Protezione Civile e Politiche Ambientali e della Montagna QUADRO CONOSCITIVO VALUTAZIONE DELLO STATO DELLE ACQUE SUPERFICIALI LACUSTRI 21-213 Allegato 7 A cura

Dettagli

Estate Settimana 1-7 luglio bollettino

Estate Settimana 1-7 luglio bollettino Estate 2013 Monitoraggio tramite centraline sul fiume Arno Settimana 1-7 luglio 2013 4 bollettino INDICE SOGLIE di attenzione e di allarme per ossigeno e temperatura...2 Stazione di BUONRIPOSO...3 Stazione

Dettagli

RISULTATI DELLE ANALISI DI LABORATORIO CONDOTTE SUI CAMPIONI PRELEVATI SUL FIUME AGRI E NELL INVASO DEL PERTUSILLO. (Periodo Luglio-Ottobre 2017)

RISULTATI DELLE ANALISI DI LABORATORIO CONDOTTE SUI CAMPIONI PRELEVATI SUL FIUME AGRI E NELL INVASO DEL PERTUSILLO. (Periodo Luglio-Ottobre 2017) RISULTATI DELLE ANALISI DI LABORATORIO CONDOTTE SUI CAMPIONI PRELEVATI SUL FIUME AGRI E NELL INVASO DEL PERTUSILLO (Periodo Luglio-Ottobre 2017) 1 Relazione sulle indagini di laboratorio condotte sui campioni

Dettagli

Monitoraggio Acque di transizione attività 2015 ai sensi della Direttiva quadro europea sulle acque (2000/60/CE)

Monitoraggio Acque di transizione attività 2015 ai sensi della Direttiva quadro europea sulle acque (2000/60/CE) Monitoraggio Acque di transizione attività 2015 ai sensi della Direttiva quadro europea sulle acque (2000/60/CE) Lago Preola (foto: ARPA Sicilia ST Trapani) Autori: Anna Maria Abita ARPA Sicilia Direttore

Dettagli

VALUTAZIONE DELLO STATO ECOLOGICO DEL LAGO DEL PERTUSILLO

VALUTAZIONE DELLO STATO ECOLOGICO DEL LAGO DEL PERTUSILLO Wew32q4e2 VALUTAZIONE DELLO STATO ECOLOGICO DEL LAGO DEL PERTUSILLO Dipartimento Ambiente, Territorio e politiche della Sostenibilità Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Basilicata

Dettagli

L esperienza dell Osservatorio del Lago di Varese

L esperienza dell Osservatorio del Lago di Varese L esperienza dell Osservatorio del Lago di Varese Valeria Roella, ARPA Lombardia La salvaguardia dei corpi idrici dagli scarichi delle acque reflue Varese, 27 settembre 2016. Istituzione Osservatorio Lago

Dettagli

ALLEGATO AL PUNTO 50 a, b

ALLEGATO AL PUNTO 50 a, b Tratta AV / AC Milano Verona Lotto Funzionale Brescia - Verona R ID_ VIP: 2854 Procedura di VIA Speciale (ex artt. 166,167 comma 5 e 183 del D.Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii.) Progetto Definitivo opere in variante

Dettagli

ISTRUTTORIA TECNICA. Piano di Monitoraggio Ambientale ACQUE SOTTERRANEE E SUPERFICIALI. Risultati Monitoraggio Corso d Opera.

ISTRUTTORIA TECNICA. Piano di Monitoraggio Ambientale ACQUE SOTTERRANEE E SUPERFICIALI. Risultati Monitoraggio Corso d Opera. SUPPORTO TECNICO ALL OSSERVATORIO AMBIENTALE CASCINA MERLATA ISTRUTTORIA TECNICA Piano di Monitoraggio Ambientale ACQUE SOTTERRANEE E SUPERFICIALI Risultati Monitoraggio Corso d Opera 4 Trimestre 2015

Dettagli

SETTORE ACQUE OSSERVATORIO ALTO ADRIATICO

SETTORE ACQUE OSSERVATORIO ALTO ADRIATICO SETTORE ACQUE Copertura: regionale Frequenza: trimestrale OSSERVATORIO ALTO ADRIATICO www. arpa.veneto.it Rapporto di sintesi sugli andamenti dei principali parametri oceanografici e meteo-marini delle

Dettagli

Scarico idrico depuratore di Ponte a Cappiano gestito dal Consorzio Conciatori

Scarico idrico depuratore di Ponte a Cappiano gestito dal Consorzio Conciatori Scarico idrico depuratore di Ponte a Cappiano gestito dal Consorzio Conciatori Autorizzazione allo scarico: Circondario Empolese Valdelsa n.1267 del 14 dicembre 26, Autorizzazione allo scarico: Circondario

Dettagli

MONITORAGGIO R.N.O. CAPO PELORO

MONITORAGGIO R.N.O. CAPO PELORO MONITORAGGIO R.N.O. CAPO PELORO Gennaio Dicembre 2016 Monitoraggio Laguna di Capo Peloro La Riserva Naturale Orientata Laguna di Capo Peloro, istituita con Decreto Assessorato Regionale Territorio e Ambiente

Dettagli

Estate 2012. Settimana 13-19 agosto 2012. 11 bollettino

Estate 2012. Settimana 13-19 agosto 2012. 11 bollettino Estate 2012 Monitoraggio tramite centraline sul fiume Arno Settimana 13-19 agosto 2012 11 bollettino INDICE SOGLIE di attenzione e di allarme per ossigeno e temperatura...2 Stazione di BUONRIPOSO...3 Stazione

Dettagli

3.2. Chimica lacustre

3.2. Chimica lacustre 3.2. Chimica lacustre 3.2.1. Chimismo di base Nel corso dell anno 2006 i campionamenti nella zona di massima profondità del Lago Maggiore (bacino di Ghiffa) sono stati effettuati con cadenza mensile alle

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Federico II

Università degli Studi di Napoli Federico II Università degli Studi di Napoli Federico II Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale Corso di Laurea in INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO

Dettagli

I LAGHI DEL PIEMONTE MONITORAGGIO E QUALITÀ DELLE ACQUE DEI LAGHI IN PIEMONTE. Candia Canavese, 15 ottobre 2018 QUALITÀ DELLE ACQUE E BALNEABILITÀ

I LAGHI DEL PIEMONTE MONITORAGGIO E QUALITÀ DELLE ACQUE DEI LAGHI IN PIEMONTE. Candia Canavese, 15 ottobre 2018 QUALITÀ DELLE ACQUE E BALNEABILITÀ MONITORAGGIO E QUALITÀ DELLE ACQUE DEI LAGHI IN PIEMONTE Antonella Pannocchia - Arpa Piemonte Dirigente responsabile Dipartimento territoriale Piemonte Nord Ovest CONTESTO NORMATIVO DIRETTIVA QUADRO 2000/60/CE

Dettagli

Monitoraggio dell'ambiente marino costiere nei corpi idrici 12-16

Monitoraggio dell'ambiente marino costiere nei corpi idrici 12-16 ST3- Laboratorio di riferimento e AREA MARE ST3.2 Monitoraggio Ambiente Marino Costiero Monitoraggio dell'ambiente marino costiere nei corpi idrici 12-16 (D.Lgs 152/2006 e D.M. 260/2010) Anno 2014 Introduzione

Dettagli

ACQUE e AMBIENTE MARINO COSTIERO

ACQUE e AMBIENTE MARINO COSTIERO ACQUE e AMBIENTE MARINO COSTIERO Qualità dei corpi idrici sotterranei Stato Chimico delle Acque Sotterranee (SCAS) Nome indicatore DPSIR Fonte dati Stato Chimico delle Acque Sotterranee (SCAS) S Regione

Dettagli

Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente del Friuli Venezia Giulia

Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente del Friuli Venezia Giulia CATEGORIA TIPOLOGIA CORPO IDRICO DENOMINAZIONE AREA CORPO IDRICO: CA32 acque marino-costiere ACA3 CA32 SUPERFICIE AREA (km 2 ) 29,32 NUMERO DI STAZIONI 8 Trieste - Barcola Stazione X(GB) Y(GB) CA321 2418403

Dettagli

Commissione Internazionale per la protezione delle acque italo-svizzere

Commissione Internazionale per la protezione delle acque italo-svizzere Ufficio Protezione e Depurazione Acque Sezione Protezione Aria, Acqua e Suolo Ricerche sull evoluzione del Lago di Lugano Aspetti limnologici Quinquennio 2-27 Campagna 2 Rapporto informativo sullo stato

Dettagli

Rapporto sui dati nazionali relativi alla ricerca di fitofarmaci nelle acque Anno 2005

Rapporto sui dati nazionali relativi alla ricerca di fitofarmaci nelle acque Anno 2005 Rapporto sui dati nazionali relativi alla ricerca di fitofarmaci nelle acque Anno 2005 a cura di Alessandro Franchi, ARPA - Toscana 1 Introduzione Fin dal 1997 il Gruppo di lavoro APAT-ARPA-APAT Fitofarmaci,

Dettagli

I monitoraggi chimico-fisici

I monitoraggi chimico-fisici I monitoraggi chimico-fisici Nell'introduzione è premesso che la vista del lago è sempre bellissima e rassicurante, ma quello che si vede può essere ingannevole perché il degrado della qualità dei laghi

Dettagli

Lo stato ecologico Lago di Varese

Lo stato ecologico Lago di Varese Lo stato ecologico Lago di Varese Sala Coop Varese, 10 marzo 2015 Dr Valeria Roella Settore Monitoraggi Ambientali ARPA Lombardia Il Lago di Varese: inquadramento EMISSARIO: fiume Bardello Lago Maggiore

Dettagli

POP 03 PROCEDURA DI CAMPIONAMENTO DI ACQUE SUPERFICIALI, REFLUE E POTABILI

POP 03 PROCEDURA DI CAMPIONAMENTO DI ACQUE SUPERFICIALI, REFLUE E POTABILI REV 0 1 di 7 POP 03 PROCEDURA DI CAMPIONAMENTO DI ACQUE SUPERFICIALI, REFLUE E POTABILI DATA REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE 20/06/2011 REV 0 2 di 7 SOMMARIO 1 RIFERIMENTI 3 2 DEFINIZIONI 3 3 SCOPO E CAMPO

Dettagli

NORMATIVA ACQUE 2008

NORMATIVA ACQUE 2008 NORMATIVA ACQUE 2008 ACQUE POTABILI 1. CLASSIFICAZIONE La normativa vigente definisce le acque destinate al consumo umano come le acque trattate o non trattate, destinate ad uso potabile, per la preparazione

Dettagli

Fitofarmaci (erbicidi e pesticidi) sullo Scolo Alonte

Fitofarmaci (erbicidi e pesticidi) sullo Scolo Alonte Fitofarmaci (erbicidi e pesticidi) sullo Scolo Alonte 2015 RELAZIONE TECNICA ARPAV Commissario Straordinario Alessandro Benassi Dipartimento Provinciale di Vicenza Giancarlo Cunego Progetto e realizzazione

Dettagli

SCHEDA 6 - CARATTERISTICHE DELLE ACQUE COSTIERE

SCHEDA 6 - CARATTERISTICHE DELLE ACQUE COSTIERE Scheda 6 (trasmissione ogni 6 anni - primo invio entro il 30/06/2004 - salvo le parti c), d) ed e) relative al monitoraggio SCHEDA 6 - CARATTERISTICHE DELLE ACQUE COSTIERE A) IDENTIFICAZIONE DEL TRATTO

Dettagli

Centrale termoelettrica. di Porto Tolle. Allegato /II

Centrale termoelettrica. di Porto Tolle. Allegato /II Allegato 2.1.3.1/II LA PRIMA CLASSIFICAZIONE DELLA QUALITA DEI CORSI D ACQUA DEL VENETO (abstract) ANNO 2002, 2001 E BIENNIO 2001-2002 ai sensi del D.Lgs. 152/99 e s.m.i. approvata dalla Regione Veneto

Dettagli

RELAZIONE SULLO STATO AMBIENTALE DEI CORPI IDRICI DEL BACINO SCOLANTE NELLA LAGUNA DI VENEZIA

RELAZIONE SULLO STATO AMBIENTALE DEI CORPI IDRICI DEL BACINO SCOLANTE NELLA LAGUNA DI VENEZIA RELAZIONE SULLO STATO AMBIENTALE DEI CORPI IDRICI DEL BACINO SCOLANTE NELLA LAGUNA DI VENEZIA ANNO 211 OBIETTIVI AMBIENTALI E STATO DI QUALITA DEI CORSI D ACQUA DEL BACINO SCOLANTE NELLA LAGUNA DI VENEZIA

Dettagli

Affidabilitàdel dato nella classificazione ecologica dei corpi idrici della Regione Piemonte

Affidabilitàdel dato nella classificazione ecologica dei corpi idrici della Regione Piemonte Stato ecologico dei fiumi ai sensi della Direttiva 2000/60/CE: valutazione della qualità del dato Affidabilitàdel dato nella classificazione ecologica dei corpi idrici della Regione Piemonte Antonietta

Dettagli

Monitoraggio Laguna di Orbetello Relazione mensile su dati rilevati dalle centraline di Laguna Levante e Laguna Ponente.

Monitoraggio Laguna di Orbetello Relazione mensile su dati rilevati dalle centraline di Laguna Levante e Laguna Ponente. Report ARPAT Monitoraggio Laguna di Orbetello Relazione mensile su dati rilevati dalle centraline di Laguna Levante e Laguna Ponente. Febbraio 2015 Dipartimento provinciale ARPAT di Grosseto 1 Introduzione

Dettagli

Revisione delle zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola Acque superficiali

Revisione delle zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola Acque superficiali Workshop Stato di avanzamento dei lavori per la revisione delle zone vulnerabili Milano, 13 febbraio 2014 Revisione delle zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola Acque superficiali ARPA LOMBARDIA

Dettagli

Gli invasi di Suviana e Brasimone

Gli invasi di Suviana e Brasimone Gli invasi di Suviana e Brasimone monitoraggio 2002-2003 Indice Riferimenti normativi:...3 Caratteristiche dei bacini di Suviana e Brasimone...6 Dati analitici storici...8 I dati raccolti nelle campagne

Dettagli

Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente del Friuli Venezia Giulia

Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente del Friuli Venezia Giulia CORPO IDRICO: TEU4 CATEGORIA acque di transizione TIPOLOGIA AT19 CORPO IDRICO TEU4 DENOMINAZIONE AREA Ciuciai de soto Ficariol S.Piero esterno SUPERFICIE AREA (km 2 ) 15,36 NUMERO DI STAZIONI 7 Codice

Dettagli

Ruolo tecnico delle Agenzie a supporto delle policy sulle acque: il caso lombardo.

Ruolo tecnico delle Agenzie a supporto delle policy sulle acque: il caso lombardo. Conferenza Ambiente Sano per una Alimentazione Sana Milano, lunedì 5 ottobre 2015 Ruolo tecnico delle Agenzie a supporto delle policy sulle acque: il caso lombardo. Sorgente Valmadrera (LC) Fiume Olona

Dettagli

A.R.P.A.V. Dipartimento Provinciale di Belluno Servizio Sistemi Ambientali

A.R.P.A.V. Dipartimento Provinciale di Belluno Servizio Sistemi Ambientali A.R.P.A.V. Dipartimento Provinciale di Belluno Servizio Sistemi Ambientali RELAZIONE ANNUALE SUL MONITORAGGIO DELLA QUALITÁ DELLE ACQUE NEL COMUNE DI BELLUNO - ANNO 2011 - ARPAV Agenzia Regionale per la

Dettagli

Valutazione metalli nel PM10 ex D.Lgs. 155/2010 ANNO Siti di monitoraggio in provincia di Taranto

Valutazione metalli nel PM10 ex D.Lgs. 155/2010 ANNO Siti di monitoraggio in provincia di Taranto Valutazione metalli nel PM10 ex D.Lgs. 155/2010 ANNO 2017 Siti di monitoraggio in provincia di Taranto 1 di20 CENTRO REGIONALE ARIA ARPA PUGLIA Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione dell

Dettagli

Il ruolo di ARPA FVG nel monitoraggio dell ambiente marino-costiero

Il ruolo di ARPA FVG nel monitoraggio dell ambiente marino-costiero Il ruolo di ARPA FVG nel monitoraggio dell ambiente marino-costiero 11 marzo 2016 Capitaneria di Porto di Trieste "L'impatto delle acque di zavorra sull'ecosistema marino" 1 Il ruolo di ARPA FVG nel monitoraggio

Dettagli

Annuario dei dat ambientali della Toscana. Firenze, 13 settembre 2018

Annuario dei dat ambientali della Toscana. Firenze, 13 settembre 2018 Annuario 2018 dei dat ambientali della Toscana Firenze, 13 settembre 2018 1 Lo stato dell ambiente toscano attraverso l analisi di 70 indicatori, classificati secondo i 5 elementi del modello DPSIR e suddivisi

Dettagli

L attività di monitoraggio delle acque di balneazione di Arpa Piemonte. Quali opportunità?

L attività di monitoraggio delle acque di balneazione di Arpa Piemonte. Quali opportunità? L attività di monitoraggio delle acque di balneazione di Arpa Piemonte. Quali opportunità? Angelo Robotto Francesca Vietti Arpa Piemonte MAPPA DELLE ZONE BALNEABILI 93 zone controllate localizzate sui

Dettagli

Monitoraggio delle acque marino costiere ai sensi del D.M. n 56 del 14/04/2009 agosto - settembre 2010

Monitoraggio delle acque marino costiere ai sensi del D.M. n 56 del 14/04/2009 agosto - settembre 2010 Monitoraggio delle acque marino costiere ai sensi del D.M. n 56 del 14/04/2009 agosto - settembre 2010 ARPA ICILIA U.O.C. truttura Territoriale di Ragusa Personale coinvolto nell attività di monitoraggio

Dettagli

Dr. Luigi Trovarelli

Dr. Luigi Trovarelli Evoluzione stagionale delle masse d acqua lungo la fascia costiera tra Senigallia e Porto Recanati Nella zona tra Senigallia e Porto Recanati l area del largo nel periodo fine inverno primavera, è caratterizzata

Dettagli

AUTOSTRADA A8 AMPLIAMENTO ALLA 5^ CORSIA DELL AUTOSTRADA A8 MILANO LAGHI TRATTO BARRIERA MI NORD INTERCONNESSIONE DI LAINATE MONITORAGGIO AMBIENTALE

AUTOSTRADA A8 AMPLIAMENTO ALLA 5^ CORSIA DELL AUTOSTRADA A8 MILANO LAGHI TRATTO BARRIERA MI NORD INTERCONNESSIONE DI LAINATE MONITORAGGIO AMBIENTALE AUTOSTRADA A8 AMPLIAMENTO ALLA 5^ CORSIA DELL AUTOSTRADA A8 MILANO LAGHI TRATTO BARRIERA MI NORD INTERCONNESSIONE DI LAINATE MONITORAGGIO AMBIENTALE COMPONENTE ACQUE SOTTERRANE RAPPORTO OTTOBRE DICEMBRE

Dettagli

ATTIVITA DI ARPAV SU ACQUE INTERNE ED ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO

ATTIVITA DI ARPAV SU ACQUE INTERNE ED ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO Ambiente e salute DALLA TUTELA DELLE FALDE ALLE ACQUE DI BALNEAZIONE ATTIVITA DI ARPAV SU ACQUE INTERNE ED ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO Paolo Parati ARPAV Direzione Tecnica Servizio Acque Interne Padova

Dettagli

RELAZIONE SULLO STATO DI QUALITÀ DEI CORPI IDRICI LACUSTRI PER IL TRIENNIO

RELAZIONE SULLO STATO DI QUALITÀ DEI CORPI IDRICI LACUSTRI PER IL TRIENNIO AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE DELLE MARCHE REGIONE MARCHE RELAZIONE SULLO STATO DI QUALITÀ DEI CORPI IDRICI LACUSTRI PER IL TRIENNIO 2010-2012 ai sensi del DM 260/2010 luglio 2013 Sommario

Dettagli

MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELLE ACQUE DESTINATE ALLA VITA DEI MOLLUSCHI (art. 88 D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.) ANNO 2017

MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELLE ACQUE DESTINATE ALLA VITA DEI MOLLUSCHI (art. 88 D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.) ANNO 2017 MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELLE ACQUE DESTINATE ALLA VITA DEI MOLLUSCHI (art. 88 D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.) AN 2017 SINTESI La presente relazione rappresenta la sintesi del lavoro di monitoraggio svolto

Dettagli