INVASO DI SANTA ROSALIA Monitoraggio ai sensi del D. Lgs. 152/2006 RELAZIONE 2014
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1 INVASO DI SANTA ROSALIA Monitoraggio ai sensi del D. Lgs. 152/2006 RELAZIONE 2014 Redatto nel mese di Ottobre 2015 A cura di: Maria Antoci Raffaele Giudice Laura Occhipinti Salvatore Roccuzzo Silvia Tormene 1
2 Acque destinate alla produzione di acqua potabile Monitoraggio ai sensi dell art.80 del D.Lgs. 152/2006 L attività di monitoraggio svolta nell anno 2014 presso l invaso di Santa Rosalia, nell ambito della classificazione dei corpi idrici a destinazione funzionale prevista dal D. Lgs.152/06, è stata eseguita attraverso prelievi mensili all opera di presa, che preleva l acqua a pochi metri dal fondo dell invaso, prima dell immissione al potabilizzatore. L acqua, una volta potabilizzata, è destinata all acquedotto rurale di San Giacomo (frazione di Ragusa ) ed alla città di Modica. Su ogni prelievo, in riferimento alle prescrizioni normative ed in relazione alle risorse strumentali e di materiali nella disponibilità della ST, sono stati ricercati parametri chimico fisici, macrodescrittori e diverse categorie di microinquinanti, Metalli, VOC, IPA, Pesticidi, per un totale di oltre 290 analiti determinati in ciascun campione. Appare opportuno comunicare inoltre che nel 2014, in adempimento a quanto previsto dal D.M. 260/2010, ai fini della valutazione dello Stato Ambientale dei corpi idrici superficiali, presso l invaso sono stati svolti campionamenti trimestrali a centro lago. Nei prelievi effettuati a tre diverse profondità, si è provveduto alla ricerca degli elementi di qualità biologica, di quelli chimico-fisici e delle sostanze prioritarie e non prioritarie di cui al citato D.M.. Gli esiti di detto monitoraggio, eseguito grazie al supporto della Protezione Civile del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, sono stati elaborati al fine di valutare lo Stato Chimico ed Ecologico del corpo idrico e sono riportati nella seconda parte di questo report. Per la classificazione delle acque dell invaso ai fini dell uso potabile si è proceduto alla valutazione dei livelli di concentrazione dei parametri oggetto d indagine, secondo quanto previsto dall All.2 alla Parte III del D. Lgs. 152/06. 2
3 Anche per il 2014 trova conferma la classificazione attribuita negli anni precedenti, è pertanto possibile ricondurre le acque dell invaso alla Categoria A3, Acque per le quali è richiesto trattamento chimico fisico spinto, affinazione e disinfezione, come si evince nella tabella di seguito riportata, dove sono indicati i parametri i cui tenori hanno determinato l appartenenza alla citata Categoria A3. Per quel che concerne la variazione ciclica delle concentrazioni di manganese rilevata nei prelievi alla captazione dal 2008 al 2013, si osserva che, pur con una leggera variazione rispetto a quanto osservato negli anni precedenti, l andamento tipico si è presentato anche nel I valori di concentrazione più bassi si riscontrano non solo nel mese di gennaio, in analogia a quanto in precedenza osservato, ma anche nel mese di settembre, mentre i livelli massimi sono simili a quelli osservati nel
4 Come si evince dal grafico sottostante, a partire dal mese di aprile del 2014, eccezion fatta per il prelievo di settembre, il manganese si mantiene sempre costantemente al di sopra dei limiti previsti per l attribuzione alle categorie A1 e A2 stabilite dall All. 2 alla Parte III del D. Lgs. 152/06 e comunque al di sopra dei limiti previsti dal D. Lgs. 31/2001 per le acque destinate al consumo umano. 4
5 Le concentrazioni del manganese rilevate nei prelievi alla captazione sono state successivamente confrontate con quelle riscontrate nei campionamenti effettuati al centro dell invaso a tre diverse profondità, superficie medio e fondo, per il monitoraggio finalizzato alla valutazione dello stato ambientale. L andamento delle concentrazioni del manganese ed i tenori rilevati nei campionamenti effettuati al centro dell invaso alla massima profondità, sono coerenti con quelli riscontrati negli stessi mesi nei campioni prelevati alla captazione, prima del trattamento di potabilizzazione. In entrambi i casi, ed in particolare facendo riferimento al periodo , si osserva che a partire dal primi mesi dell anno i tenori di manganese subiscono un progressivo incremento, per poi ridursi repentinamente a gennaio. Nei prelievi effettuati in superficie ed a metà profondità dell invaso, le concentrazioni sono sempre inferiori a quelle dei campioni prelevati in profondità. 5
6 Appare utile riportare anche l andamento delle concentrazioni di ferro nei campioni prelevati alla captazione, che presenta una ciclicità nei valori riscontrati che segue, anche se in maniera meno marcata, le variazioni dei tenori di manganese. Si osserva tuttavia che a partire dal 2009 le concentrazioni di ferro si sono mantenute sempre al di sotto dei limite previsto dall All.2 alla parte III del D. Lgs. 152/06 per la classificazione A1 sia al di sotto del limite di cui al D. Lgs. 31/01. 6
7 Il prosieguo dell attività di monitoraggio anche nell anno 2014 ha permesso di consolidare la tesi già avanzata già in precedenza, circa la variazione dei tenori di manganese nelle acque destinate alla potabilizzazione,che induce ad escludere apporti dovuti ad immissioni esterne ed a ricondurre il fenomeno all instaurarsi di particolari condizioni chemio-dinamiche che favoriscono la solubilizzazione del manganese presente sul fondo della diga. 7
8 La Struttura Territoriale di Ragusa è centro di riferimento regionale per ARPA Sicilia e, in atto, ricerca 194 principi attivi selezionati conformemente alle linee guida emanate da ISPRA, sulla base dell elaborazioni dei dati di vendita regionali e provinciali e degli esiti dei monitoraggi pregressi. Gli esiti delle analisi finalizzate alla rilevazione di pesticidi, evidenziano nel 2014 una maggiore frequenza di ritrovamento di alcune sostanze rispetto agli anni precedenti. Trattasi in particolare di erbicidi quali 2-4 D, MPCA, Fluazifop, che presentano tuttavia concentrazioni inferiori al limite previsto dal D. Lgs. 31/01. Gli allegati A e B alla relazione riportano gli schemi riepilogativi dei dati analitici. 8
9 Definizione dello Stato di Qualità Ambientale Monitoraggio ai sensi della Direttiva 2000/60/CE e del D.Lgs.152/06 L invaso di Santa Rosalia appartiene al tipo Me-4 afferente al Macrotipo I1 (invasi dell ecoregione mediterranea con profondità media maggiore di 15m). La Struttura Territoriale di Ragusa di ARPA Sicilia, nel ambito delle attività di monitoraggio dei corpi idrici per gli adempimenti previsti dalla Direttiva 2000/60, effettua oramai dal 2010 campionamenti delle acque dell invaso. L attività è svolta grazie all ausilio del personale e dei mezzi messi a disposizione dal 10 Settore Geologia e Tutela Ambientale del Libero Consorzio Comunale di Ragusa. Nel corso dell anno 2014 sono stati eseguiti n.6 prelievi a centro dell invaso. I campionamenti effettuati a diverse profondità secondo la linea Guida APAT IRSA CONR Protocollo per il campionamento dei parametri chimico-fisici a sostegno degli elementi biologici in ambiente lacustre, sono stati finalizzati alla determinazione dei parametri previsti dal D.M. 260/2010 per la valutazione dello Stato Ambientale del copro idrico. Le attività analitiche svolte hanno riguardato la ricerca di parametri biologici, chimico fisici e di microinquinanti, per complessivi 280 parametri determinati su ciascun campione con totale di circa 5000 determinazioni effettuate. Il monitoraggio, in continuità con l attività svolta nel 2013, anche per il 2014 ha visto la determinazione di elementi di qualità biologica, oltre i parametri chimici della Tab. 1A ed 1B che la ST determina già dal 2010, ed ha consentito di giungere ad una classificazione dell invaso sia in termini di Stato Chimico che in termini di Stato ecologico confermando la classificazione già determinata attraverso il monitoraggio svolto nel STATO ECOLOGICO Elementi di qualità Biologica I prelievi di campione integrato, per la determinazione quali-quantitativa del fitoplancton, sono stati effettuati nello strato d acqua, all interno del quale si svolgono i processi di fotosintesi, corrispondente allo spessore dello zona eufotica (come previsto nelle Linee guida APAT 2007), mediante bottiglia Niskin; i campioni, raccolti in bottiglie di vetro trasparenti da 1 litro, sono stati fissati con soluzione di Lugol in ragione di 0,5-1 ml ogni 250 ml e trasportati in laboratorio dove sono stati conservati al buio e in un luogo fresco in attesa di essere analizzati. L analisi quali-quantitativa del fitoplancton finalizzata alla determinazione della lista delle specie, della stima della relativa abbondanza e dell abbondanza totale del fitoplancton rilevato, è stata realizzata con l applicazione del metodo Utermohl (1958) che prevede l osservazione ed il conteggio delle cellule fitoplanctoniche al microscopio invertito in apposite camere di sedimentazione. In particolare, dopo aver omogeneizzato opportunamente il campione capovolgendo delicatamente il contenitore almeno 100 volte (o per circa 1 minuto), un aliquota dello stesso è stata versata in camere di sedimentazione da 5, 10 o 25 ml a seconda della densità fitoplanctonica prevista ed in rapporto alle corrispondenti concentrazioni di clorofilla a lasciando sedimentare per un tempo stabilito a seconda del volume considerato. Quindi il campione è stato osservato al microscopio ottico invertito a 10, 20 e 40 ingrandimenti. 9
10 Il conteggio degli individui è stato effettuato sull intera camera o per campi visivi; in particolare le specie di maggiori dimensioni sono state determinate e conteggiate analizzando il fondo dell intera camera di sedimentazione mentre la determinazione dei piccoli organismi è stata effettuata per campi visivi. La stima delle abbondanze fitoplanctoniche, espresse in numero di cellule/litro, è stata calcolata applicando opportune formule che considerano il numero di cellule contate, il numero di campi visivi, l area totale del fondo camera e del campo visivo ed il volume messo a sedimentare. E stata elaborata quindi la lista degli organismi presenti con stima della relativa abbondanza per ogni singolo taxon rilevato e dell abbondanza totale del fitoplancton. In particolare l analisi quali quantitativa del fitoplancton ha previsto la distinzione dei seguenti gruppi tassonomici: Bacillariophyceae o Diatomee (Alaucoseira,Cyclotella,Diatoma,Fragilaria,Navicula Stephanodiscus,Cocconeis e Synedra) Dinophyceae (Peridinium), Chlorophyceae,(Coelastrum,Crucigenia,Monoraphidium,Oocystis,Pediastrum duplex e simplex, Scenedesmus ellipticus e quadricauda,scenedesmus Sphaerocystis schroeteri) Chrysophyceae,( Dinobryon) Cryptophyceae,( Plagioselmis nannoplanctonica,cryptomonas) I valori relativi al fitoplancton rilevato nel corso dell intero periodo di indagine sono indicati nella tabella n.1 che riporta le specie, la densità cellulare in N. cell/l e il Biovolume in mm 3 /m 3 del fitoplancton per ogni singolo campione effettuato. Tabella dati 1- Determinazione quali-quantitativa del fitoplancton SPECIE 18 febbraio aprile giugno luglio ottobre novembre 14 N.cell/L biovol. mm 3 / m 3 N.cell/L biovol. mm 3 / m 3 N.cell/L biovol mm 3 / m 3 N.cell/L biovol mm 3 / m 3 N.cell/ L biovol. mm 3 / m 3 N.cell/L Alaucoseira 464 0, , , , , ,28 Closterium acutum , , Cocconeis sp 927 0, , ,37 Coelastrum reticulatum 464 1, , , , , ,60 Cosmarium sp , , , , , ,68 Crucigenia , , ,68 Cryptomonas sp. biovol. mm 3 / m , , , , , ,95 Cyclotella sp , , , , , ,83 Diatomee centriche , , , , , ,90 Dinobryon , , , , , ,28 Elakatothrix gelatinosa 927 0, , , , ,33 Fragilaria sp , , , ,31 Monoraphidium minutum 464 0, , , , , Navicula sp , ,04 Oocistis sp , , , , , ,36 Pediastrum duplex Pediastrum simplex , , , , , , , , , , , ,66 10
11 Peridinium sp , Plagioselmis nannoplanctica , Scenedesmus ellipticus , Scenedesmus quadricuda , Scenedesmus sp , , , , , , , , , , , , , , ,61 6, ,30 1, ,48 0, , , , , , ,99 Sphaerocystis , , , , , ,29 Stephanodiscus , , , , , ,93 Synedra sp , , , , , Biovolume Totale 482,45 584,27 942, ,01 881,49 738,17 Le analisi quali-quantitative di fitoplancton effettuate nel corso dell intero periodo di studio hanno evidenziato una discreta variabilità della comunità fitoplanctonica con elevati biovolumi di Bacillariophyta nella prima metà dell anno; le diatomee, infatti, caratteristichee di acque più fredde, diminuiscono nei mesi caldi per aumentare e diventare predominanti in autunno, inverno e primavera. Tale andamento è quasi in perfetto accordo con il ciclo di crescita bimodale del fitoplancton che prevede due picchi di sviluppo, uno in primavera ed un altro in autunno, influenzati dai principali fattori che condizionano la crescita e lo sviluppo del fitoplancton ossia l intensità luminosa e la disponibilità ed il carico dei nutrienti. Da un punto di vista qualitativo, i popolamenti fitoplanctonici osservati nei campioni analizzati vedono una discreta predominanza, come risulta dal grafico sottostante, di Bacillariophyceae e di Chlorophyceae che sono le classi dominanti in termine di numero di taxa rispetto agli altri gruppi tassonomici. 13% 18% 16% 24% 29% Bacillariophyta Chlorophyta Crysophyta Dinophyta Cryptophita 11
12 Tabella dati 2 Stato ecologico calcolato sui dati 2014 dell EQB fitoplancton Media annuale RQE Norm. Biovolume( mm 3 /m 3 ) 0,79 0,80 Clorofilla a (mg/l) 2,53 0,80 Indice di composizione MedPTI 2,16 0,41 % Cianobatteri 0,00 0,80 Indice medio di biomassa 0,80 0,61 Indice complessivo per il Fitoplancton (ICF) Classe di stato ecologico per il Fitoplancon 0.70 BUONO L Indice Complessivo per il Fitoplancton mostra, come si può vedere nella tabella 2, una classe di Stato Ecologico BUONO. E confermata la classe di stato già rilevata nel
13 ELEMENTI CHIMICO-FISICI A SOSTEGNO CAMPIONAMENTO A CENTRO LAGO DEL 18/02/2014 L andamento della temperatura e dell ossigeno disciolto alle diverse profondità dell invaso, sono stati determinati attraverso la registrazione di profili sonda. Sono di seguito riportati effettuati nell anno i profili di temperatura ed ossigeno registrati nel corso dei prelievi A febbraio, in superficie, la temperatura delle acque del lago era pari a 13,5 C, a 12 metri di profondità la sonda ha registrato il valore di 11,7 C, coincidente con il valore misurato a 24 metri di profondità (fondo lago). 30,0 18/02/ ,0 20,0 15,0 10,0 5,0 Temperatura ( C) 0, Per quanto riguarda l ossigeno disciolto (grafico sottostante), la sonda ha registrato il valore di 12,6 mg/l in superficie, 9,6 mg/l a 12 metri e 7,0 mg/l a fondo lago. Il valore massimo è pari a 12,9 mg/l registrato a 5 metri di profondità. 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 18/02/2014 Ossigeno Disciolto mg/l
14 CAMPIONAMENTO A CENTRO LAGO DEL 01/04/2014 Ad aprile, in superficie, la temperatura delle acque del lago era pari a 14,0 C, a 10 metri di profondità la sonda ha registrato il valore di 12,5 C, a 20 metri di profondità (fondo lago) il valore di 12.0 C. 25,00 01/04/ ,00 15,00 10,00 5,00 Temperatura ( C) 0, Per quanto riguarda l ossigeno disciolto (grafico sottostante), la sonda ha registrato il valore di 10,5 mg/l in superficie, 9,2 mg/l a 10 metri e 7,0 mg/l a fondo lago. Il valore massimo è pari a 10,9 mg/l registrato a 4,5 metri di profondità. 25,00 01/04/ ,00 15,00 10,00 5,00 Ossigeno Disciolto mg/l 0,
15 CAMPIONAMENTO A CENTRO LAGO DEL 03/06/2014 A giugno, in superficie, la temperatura delle acque del lago misurava 20,9 C, a 10,5 metri di profondità la sonda ha registrato il valore di 14,5 C, a 21 metri di profondità (fondo lago) il valore di 12.1 C. Tra i 6 ed i 7 metri di profondità viene individuato il termoclinio, cioè la zona del corpo lacustre in cui il gradiente negativo di temperatura è maggiore di 1 C/m (si va da 20,8 C a 6 metri a 19,0 C a 7 metri). 25,0 03/06/ ,0 15,0 10,0 5,0 Temperatura ( C) 0, Per quanto riguarda l ossigeno disciolto (grafico sottostante), la sonda ha registrato il valore di 9,4 mg/l in superficie, 7,8 mg/l a 10,5 metri e 2,0 mg/l a fondo lago. Il valore massimo è pari a 10,2 mg/l registrato a 7,0 metri di profondità. 25,00 03/06/ ,00 15,00 10,00 5,00 Ossigeno Disciolto mg/l 0,
16 CAMPIONAMENTO A CENTRO LAGO DEL 15/07/2014 A luglio, in superficie, la temperatura delle acque del lago misurava 25,7 C, a 10,0 metri di profondità la sonda ha registrato il valore di 16,3 C, a 20 metri di profondità (fondo lago) il valore di 12.3 C. Tra i 6,5 ed i 7,5 metri di profondità viene individuato il termoclinio, cioè la zona del corpo lacustre in cui il gradiente negativo di temperatura è maggiore di 1 C/m (in questo caso si passa da 25,4 C a 6,5 metri a 21,5 C a 7,5 metri). 30,0 15/07/ ,0 20,0 15,0 10,0 5,0 Temperatura ( C) 0, Per quanto riguarda l ossigeno disciolto (grafico sottostante), la sonda ha registrato il valore di 9,2 mg/l in superficie, 2,8 mg/l a 10 metri e 1,6 mg/l a fondo lago. Il valore massimo è pari a 9,6 mg/l registrato a circa 7,0 metri di profondità, poco prima di un calo repentino che porta l ossigeno disciolto a 3,0 mg/l a 10 m di profondità. 25,00 15/07/ ,00 15,00 10,00 5,00 Ossigeno Disciolto (mg/l) 0,
17 CAMPIONAMENTO A CENTRO LAGO DEL 03/10/2014 Ad ottobre, in superficie, la temperatura delle acque del lago misurava 24,1 C, a 9,0 metri di profondità la sonda ha registrato il valore di 23,7 C, a 18,5 metri di profondità (fondo lago) il valore di 13.1 C. Tra i 10 e i 13,3 metri di profondità viene individuato il termoclinio, cioè la zona del corpo lacustre in cui il gradiente negativo di temperatura è maggiore di 1 C/m (si passa da 23,1 C a 10 metri a 16,0 C a 13.3 metri). 30,0 03/10/ ,0 20,0 15,0 10,0 5,0 Temperatura ( C) 0, Per quanto riguarda l ossigeno disciolto (grafico sottostante), la sonda ha registrato il valore di 9,0 mg/l in superficie, 6,5 mg/l a 9,0 metri e 2,3 mg/l a fondo lago. 20,0 18,0 16,0 14,0 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0 03/10/2014 Ossigeno Disciolto (mg/l)
18 CAMPIONAMENTO A CENTRO LAGO DEL 18/11/2014 A novembre, in superficie, la temperatura delle acque del lago misurava 17,7 C, a 9,5 metri di profondità la sonda ha registrato il valore di 17,5 C, a 19,0 metri di profondità (fondo lago) il valore di 13.6 C. Tra i 15,9 e i 17,0 metri di profondità viene individuato il termoclinio, cioè la zona del corpo lacustre in cui il gradiente negativo di temperatura è maggiore di 1 C/m (in questo caso si passa da 16,4,1 C a 15,9 metri a 14,7 C a 17.0 metri). 25,00 18/11/ ,00 15,00 10,00 5,00 Temperatura ( C) 0, Per quanto riguarda l ossigeno disciolto (grafico sottostante), la sonda ha registrato il valore di 8,8 mg/l in superficie, 8,2 mg/l a 9,5 metri e 5,1 mg/l a fondo lago (il valore più basso misurato durante la risalita della sonda a circa 15 metri di profondità è dovuto al fatto che il sensore si è insabbiato a fondo lago). 25,00 18/11/ ,00 15,00 10,00 5,00 Ossigeno Disciolto (mg/l) 0,
19 VALUTAZIONE LTLeco Dal confronto degli andamenti della temperatura nei diversi mesi, si nota come, nel corso dell anno, la temperatura a fondo lago subisca piccole variazioni, passando da un valore minimo di 11,7 C registrato a febbraio, ad un massimo di 13,6 C registrato a novembre. Le variazioni più consistenti si registrano per le temperature registra in superficie : 25,7 C a luglio (valore massimo), 13,5 C a febbraio (valore minimo). Nei periodi di massima escursione termica delle acque dell invaso si può identificare la zona di termoclinio (estate-autunno). Dal confronto dei grafici dell Ossigeno Disciolto si vede che il valore in superficie passa da un minimo di 8,8 mg/l nel mese di novembre ad un massimo di 12,6 mg/l nel mese di febbraio. Il valore a fondo lago invece passa da un minimo di 1,6 mg/l nel mese di luglio ad un massimo di 7,0 mg/l nei mesi di febbraio ed aprile, mostrano una minore ossigenazione del fondo del lago nel periodo più caldo dell anno, quando la temperatura in superficie è maggiore. Sulla base delle andamenti dei profili sonda, eseguiti nel corso dell anno, è possibile fare delle valutazioni sui livelli di fosforo totale, trasparenza e ossigeno disciolto (% saturazione) che portano alla classificazione dell invaso in termini di LTLeco (Livello Trofico Laghi per lo stato ecologico). L invaso di Santa Rosalia appartiene al macrotipo I1 (Invasi dell ecoregione mediterranea con profondità media maggiore di 15m). Per il macrotipo I1, secondo quanto previsto dal D.M. 260/2010, devono essere prese in considerazioni le seguenti tabelle di riferimento per l individuazione dei livelli di Fosforo totale, Trasparenza e Ossigeno disciolto : Tab. 1: Individuazione dei livelli per il Fosforo Totale (µg/l) Macrotipo lacustre I1 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Punteggio Fosforo Totale (µg/l) 8 15 >15 Fosforo Totale Invaso Santa Rosalia µg/l Tab. 2: Individuazione dei livelli per la Trasparenza (m) Macrotipo lacustre I1 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Punteggio Trasparenza (m) 10 5,5 <5,5 Trasparenza Invaso 3,4m Santa Rosalia 2014 Tab. 3: Individuazione dei livelli per l Ossigeno Disciolto (% saturazione) Macrotipo lacustre I1 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Punteggio Ossigeno Disciolto >80% >40%; <80% 40% Ossigeno Disciolto % 19
20 La somma dei punteggi ottenuti per i singoli parametri costituisce il punteggio da attribuire all LTLeco, utile per l assegnazione della classe di qualità secondo i limiti definiti nella tabella di seguito riportata: Classificazione stato Limiti di classe Limiti di classe in caso di trasparenza ridotta per cause naturali Punteggio Invaso Santa Rosalia Elevato Buono Sufficiente <12 <8 11 La classificazione dell invaso di Santa Rosalia in termini di LTLeco risulta quindi essere SUFFICIENTE. ELEMENTI CHIMICI A SOSTEGNO (tab. 1/B) I valori medi annuali di tutte le sostanze monitorate sono risultati <SQA-MA. Sono state riscontrate positività (valori medi annui superiori all LOQ) per i parametri : Arsenico, Bentazone, Linuron, MCPA, Mecoprop, Terbutilazina e Pesticidi totali. Si osserva che l ampliamento del numero dei principi attivi di fitofarmaci ricercati in ciascun campione secondo liste di priorità definite sulla base delle Linee Guida Ispra, ha evidenziato la presenza di ulteriori sostanze utilizzate come erbicidi oltre a quelle già storicamente rilevate. A tal proposito va evidenziato che nel 2014 è riscontrata una maggiore frequenza di rilevamento di sostanze attive appartenenti a tale categoria di pesticidi. Il giudizio rispetto ai parametri della tab. 1/B è BUONO. Valutazione dello Stato Ecologico L integrazione dei giudizi riguardanti gli elementi biologici, fisico-chimici e chimici a sostegno, secondo quanto stabilito dal D. M. 260/2010 porta complessivamente ad una classificazione dell invaso SUFFICIENTE. STATO CHIMICO (tab. 1/A) Nessuna delle sostanze determinate incluse nell elenco delle priorità ha superato gli SQA-MA riportati nella tabella 1/A del DM 260/2010. E stata riscontrata la presenza delle seguenti sostanze (valori medi annui superiori all LOQ): Clorfenvinfos, Nichel, Piombo. Lo stato chimico è quindi da ritenersi BUONO. Classificazione L invaso di Santa Rosalia ha per il 2014 una classificazione di Stato Ecologico SUFFICIENTE e di Stato Chimico BUONO pertanto il corpo idrico è a Rischio di non raggiungere gli obiettivi di qualità della Direttiva 2000/60 CE. 20
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