DS.RG RELAZIONE GENERALE DOMANDA DI SUBCONCESSIONE - VARIANTE REALIZZAZIONE DI NUOVA CENTRALE IDROELETTRICA IN LOCALITÀ GALLIAN CENTRALE MULINO

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1 COMMITTENTE Flavio Petitjacques Comune di Oyace Frazione Places, BIONAZ (AO) OGGETTO REALIZZAZIONE DI NUOVA CENTRALE IDROELETTRICA IN LOCALITÀ GALLIAN CENTRALE MULINO DOMANDA DI SUBCONCESSIONE - VARIANTE DATA: NOVEMBRE 2015 AGG: RELAZIONE GENERALE DS.RG SCALA: RIF.TO: IF 55 Fraz. Petit Cré, Sarre (AO) Tel Fax joelc@tiscali.it faber ingegneria associazione professionale Fraz. Petit Cré, Sarre (AO) Tel Fax segreteria@faberingegneria.it

2 1 PREMESSA La presente relazione è redatta a corredo della domanda di derivazione di acque per utilizzo idroelettrico dalle risorgive di Plan Praz in Comune di Oyace per turbinarle in Loc. Gallian dello stesso Comune. Le acque saranno inizialmente tributate al mulino comunale ed infine tributate al Buthier di Valpelline. Va evidenziato che la presa è posta a valle della futura riserva di pesca prevista dal Comune. La relazione tecnico-descrittiva e gli altri elaborati sono redatti seguendo la Deliberazione L impianto insiste su una sorgente, si ometteranno, pertanto le analisi idrobiologiche. pag.1

3 2 DESCRIZIONE DELL INTERVENTO E DELLE SOLUZIONI ADOTTATE Il progetto prevede la realizzazione di un impianto idroelettrico fra le risorgive della piana di Plan Praz e località Gallian di Oyace. L impianto sarà alimentato dalle acque della risorgiva posta in località Plan Praz; lo scarico avverrà entro il canale esistente che alimenta il mulino comunale. La scelta di realizzare un impianto idroelettrico è discesa sia da condizione idrologiche e morfologiche del pendio, sono disponibili buone quantità di acqua su un versante che presenta un tratto fortemente acclive, sia dalla semplicità della captazione delle acque. L impianto prevede una sola macchina idraulica (turbina Pelton) con salto fiscale di 98.6 m. Le condotte, in PEAD, sono lunghe circa 800 m. Va evidenziato che il Comune ha in previsione la realizzazione di una riserva di pesca nei pressi delle risorgive. La presa è, dunque, stata posizionata in un area a valle della succitata riserva, al fine di evitare future interferenze. L opera di presa è costituita da una traversa composta da un semplice tavolato in legno bloccato entro i gargami ricavati sul fondo e sulle sponde del canale. La vasca di carico sarà costituita da una struttura ipogea accessibile per mezzo di tre passi d uomo. La nuova condotta sarà completamente interrata. Dalla vasca di carico partirà una tubazione di tipo PEAD DN 315mm da PN10 a PN16. Il locale che ospiterà le macchine sarà realizzato fuori terra. L energia prodotta sarà portata al vicino palo Deval per mezzo di cavidotto in BT interrato. Si evidenzia che la società Tornalla s.r.l., con decreto 335 del 2009 ha diritto alla derivazione delle acque provenienti da Plan Praz attraverso un piccolo rio in destra orografica posto in loc. Betendaz di Oyace che le tributa alla propria presa. Al fine di garantire i diritti di concessione si provvederà alla realizzazione di una vasca di carico in loc. Grange di Oyace a quota 1255 m s.l.m. per tributare le acque direttamente nella condotta forzata dell impianto della società Tornalla s.r.l. con una tubazione ipogea in acciaio; 2.1 PRINCIPALI INTERVENTI DA EFFETTUARE Realizzazione opera di presa in loc. Plan Praz; Realizzazione nuova vasca di carico in loc Plan Praz; Messa in terra di tubazione in PEAD Ø315 (esterno) PN 10 e 16; Realizzazione di locale per allocazione centralina; Messa in terra di tubazione PEAD a parete strutturata Ø a pelo libero o canale per il riconvogliamento delle acque al mulino; Realizzazione cavidotto per il convogliamento dell'energia, con cavo interrato, pag.2

4 dalla centralina fino al palo; Realizzazione di vasca di carico per la restituzione delle acque all impianto di tornalla s.r.l. in loc. Grenier; 2.2 CARATTERISTICHE TURBINA, GENERATORE E TRASFORMATORE MACCHINA 1 Turbina tipo Pelton ad asse orizzontale ad un getto, avente le seguenti caratteristiche: numero dei getti: 2 diametro getti: 5 cm portata massima: 100 l/s disposizione dell'asse: orizzontale completa di tuberie di alimentazione, telaio di fondazione con tubo di scarico, giunto di azionamento del generatore. Rendimento turbina >88% (100%-->40% della portata) Quota dell asse: m s.l.m. Potenza massima all asse: 95 kw Generatore sincrono trifase con le seguenti caratteristiche: potenza nominale 120 kva tensione nominale 400 V fattore di potenza 0,8 frequenza 50 Hz velocità nominale giri/min velocità di fuga 2700 giri/min (per 15 minuti) forma costruttiva B 3 grado di protezione IP23 classe di isolamento F ventilazione IC01 altitudine di installazione max: 1500 m s.l.m. temperatura ambiente max: 40 C umidità massima: 90% a 30 C completo di: o blocchi di fondazione e bulloni di fissaggio o scaldiglie anticondensa o n. 5 sonde di temperatura PT100 negli avvolgimenti e nei cuscinetti. Rendementi: 20% P max 100% P max Valvola automatica di intercettazione avente le seguenti caratteristiche: pag.3

5 diametro nominale: DN 200 pressione nominale: PN 25 completa di: o servomotore idraulico di azionamento e contrappeso di chiusura, o giunto di smontaggio Sistema completo di regolazione per funzionamento automatico non presidiato dell'impianto, in parallelo con la rete pubblica, comprensivo di: sistema automatico di regolazione in grado di realizzare la fermata e l'avviamento automatici dell'impianto secondo le condizioni di esercizio, e la regolazione della portata in funzione della portata disponibile; sistema di controllo e segnalazione remota con sistema UMTS; protezioni di minima e massima tensione, minima e massima frequenza,massima corrente, ritorno di energia, asimmetria di corrente; centralina oleodinamica e servomotori oleodinamici per il comando degli ugelli (carica d'olio idraulico esclusa) sensori per la misura della velocità di rotazione, della posizione di apertura degli ugelli e dei deviatori dei getti; 3 UBICAZIONE E CARATTERISTICHE DELL OPERA DI PRESA E RESTITUZIONE L opera di presa è situata in loc. Plan Praz a quota 1478 m s.l.m. (quota fondo alveo). Coordinate UTM x y La quota di pelo libero nella vasca di carico è: m s.l.m. La quota di pelo libero nel canale di scarico è: m s.l.m. Il salto fiscale è pari a: 98.6 m La portata derivata media è: l/s (Q max 100 l/s) La potenza fiscale installata è di: kw Il prelievo avviene dalle risorgive di Plan Praz La restituzione avviene entro il canale esistente a monte del mulino comunale in Loc. Gallian. Come anticipato, l opera di presa è costituita da una traversa lignea che crea, verso monte, il profilo di rigurgito che permette la sommersione della luce di presa. Questa è costituita da una tubazione in PEAD a parete strutturata protetta da un filtro. La presa è completamente sommersa, alle spalle delle difese spondali un aeroforo provvederà a riportare il flusso a pelo libero. La traversa consisterà in un tavolato che troverà sede entro gargami metallici (UPN) annegati in un piccolo getto di calcestruzzo. Questa soluzione è funzionale e pag.4

6 decisamente economica. La possibilità di spostare la presa senza particolari oneri è dettata dalle necessità di adattarla in futuro al progetto di riserva di pesca pianificata dal Comune di Oyace. La presa insisterà su un tratto di canale che presenta già delle difese arginali. 4 NUOVA VASCA DI CARICO La vasca di carico sarà costituita da due corpi; il primo è la vasca vera e propria, presenta un impronta di 4,8 m x 4,8 m ed un altezza totale di 3 m. I volumi d acqua invasati si compongono come seguono: Volume totale di acqua: 34.4 m³ Volume di regolazione disponibile con la portata turbinabile massima: 10.4 m³ Volume di regolazione ulteriore, disponibile con portate inferiori (per vortice d imbocco): 13.6 m³ Volume morto: 10.4 m³ Autonomia vasca alla massima portata derivata (10.4 m³ disponibili): 104 s Tempo di avvio della condotta: 3.5 s La vasca sarà realizzata in c.a., la copertura presenterà due passi d uomo per dare accesso ai dispositivi idraulici. Il secondo corpo è costituito da un pozzetto che raccoglie le acque del troppopieno della vasca e le porta verso lo scarico. La vasca preleverà le acque da un nuovo troppopieno della vasca di carico del consorzio irriguo. Questa soluzione è resa necessaria in quanto il CMF ha diritto anche sulle acque provenienti da Plan Praz. Funzionalmente nei periodi non irrigui la vasca esistente del CMF e, conseguentemente, la vasca di carico dell impianto saranno alimentate dalla sola presa alle sorgenti; nei periodi irrigui la vasca CMF sarà alimentata sia dalla presa alle sorgenti di Plan Praz sia dal nuovo dissabbiatore, le acque derivate ad uso idroelettrico saranno pari alla sola portata delle sorgenti di Plan Praz (se non già usate per l irrigazione). La vasca sarà dotata di tre condotte; una soglia di carico 60 cm x 75 cm, un canale di scarico a sezione quadrata 70 cm x 70 cm e la condotta di adduzione della centrale in PEAD 315 mm. Le ultime due sono servite da paratoie che ne consento l apertura o la chiusura in ragione delle fasi di funzionamento o di pulizia della vasca. La vasca esistente del CMF sarà servita da un nuovo dissabbiatore di lunghezza pari a 15 m e larghezza 1,2 m. Il dissabbiatore sarà dotato di una paratoia/stramazzo con funzioni di sghiaiatore, di uno scarico di fondo e di una tubazione che lo collega alla vasca esistente. Tutti gli scarichi di fondo e i troppopieno sono riconvogliati nel canale attraverso condotte esistenti. Il troppopieno e lo scarico di fondo della nuova vasca saranno, invece, riportati al canale irriguo per mezzo di una nuova tubazione. pag.5

7 5 CARATTERISTICHE DELLA CENTRALE DI PRODUZIONE L edificio presenta un ingombro in pianta di 5.1 m x 5.1 m. La centrale sarà realizzata fuori terra. L edificio presenterà pianta quadrata, le membrature verticali in c.a. saranno esternamente rivestite di pietrame con giunto visivamente a secco. Un portone rivestito in legno darà accesso ai locali. Il portone avrà parametri di abbattimento sonoro tali da garantire il rispetto del clima acustico preesistente. La copertura sarà realizzata con orditura in legno e manto in lose. 6 VASCA DI CARICO PER LA RESTITUZIONE DELLE ACQUE ALL'IMPIANTO DELLA SOCIETÀ TORNALLA S.R.L. La vasca sarà realizzata in fregio al canale esistente. Una prima sezione sarà costituita dalla vasca di carico vera e propria; essa sarà servita da una luce di carico quadrata e da un troppopieno che si affacciano sul canale. Fra le due, sul canale, sarà installata una piccola traversa rimovibile. Un secondo locale accoglierà la camera di manovra per la valvola della tubazione di adduzione e la paratia del canale di scarico. La tubazione di adduzione si innesterà direttamente sulla tubazione di adduzione dell impianto della società Tornalla s.r.l. pag.6

8 7 IDROLOGIA E CARATTERISTICHE DEL PRELIEVO Le acque utilizzate per la produzione di energia idroelettrica sono prelevate dall opera di presa sul canale che allontana le acque delle risorgive. Le risorgive sono alimentate, oltre che dalle acque provenienti dal sottosuolo, dallo scarico del troppopieno dell acquedotto di Oyace. Le portate sono state dedotte dalle osservazioni del livello sullo stramazzo Cipolletti attualmente inserito sul canale e corrette con ulteriori 3 anni di misurazioni fra il rilascio della prima concessione e la presente domanda. Mese Portata [l/s] Gennaio 25 Febbraio 25 Marzo 30 Aprile 55 Maggio 80 Giugno 110 Luglio 90 Agosto 75 Settembre 70 Ottobre 40 Novembre 30 Dicembre 30 Non si prevede il rilascio del DMV in quanto il canale esistente è frutto esclusivo di antropizzazione, precedentemente alla realizzazione del manufatto le acque erano disperse su tutta l area prativa. La portata media defluente si attesta a 55 l/s Si riporta il diagramma di durata delle portate. Viste le restrizioni per l incentivazione degli impianti e vista la necessità di garantire, comunque, un aspetto gradevole al corso d acqua, una parte delle portate estive sarà rilasciata dalla presa. pag.7

9 Si riportano le portate effettivamente turbinate: Mese Portata [l/s] Gennaio 25 Febbraio 25 Marzo 30 Aprile 50 Maggio 75 Giugno 100 Luglio 85 Agosto 70 Settembre 60 Ottobre 40 Novembre 30 Dicembre 30 Non essendovi invasi di grandi dimensioni a monte dell opera di presa non vi sarà presenza di fenomeni di demodulazione fra le portate naturali teoriche presenti in alveo e quelle effettivamente rilasciate. Le portate prelevate e quelle rilasciate saranno, dunque, identiche se comparate tenendo conto del tempo di percorrenza dell impianto. Vista la provenienza delle acque e la loro caratterizzazione non vi sono problemi di trasporto solido e pulizia delle vasche. Questa sarà effettuata una volta ogni anno, ma si stima che i depositi di materiali siano pressoché inesistenti. 8 INFRASTRUTTURE A SERVIZIO DELL IMPIANTO Per la realizzazione delle opere sarà necessaria la realizzazione di una pista di cantiere a servizio della vasca. Questa sarà di carattere temporaneo e sarà bonificate tramite riprofilatura e rinverdimento al termine dei lavori. Anche l edificio della centrale sarà dotato di una pista di servizio; essa, come la precedente, sarà rinverdita, ma non riprofilata. Dall edificio della centrale partirà un cavidotto interrato che porterà l energia elettrica prodotta al palo DEVAL spa. 9 STRUMENTI DI MISURA La vasca di carico della centrale sarà munita un trasduttore per la lettura del livello del pelo libero. Un controllore a logica programmabile gestirà le letture della sonda e piloterà i sistemi di regolazione della centrale. Al diminuire del livello dell acqua nella vasca di carico verrà diminuita la portata in entrata alla turbina, sotto un livello critico la macchina verrà arrestata. I tempi di lettura del trasduttore si aggireranno attorno ai secondi, le correzioni sulla turbina saranno effettuate per scostamenti di livello significativi. pag.8

10 Non sono presenti altri strumenti di misura delle grandezze idrauliche in quanto non è previsto il rilascio del DMV. I controlli relativi ai parametri fiscali della concessione potranno essere ricavati dalla produzione di energia elettrica una volta noti i rendimenti delle componenti dell impianto. Le letture della produzione potranno essere effettuate dagli strumenti di misura dell energia installati nel locale macchine. La misura istantanea di portata derivata è effettuabile con mulinello idrometrico dal passo d uomo che si apre sulla soglia fra nuova vasca e vasca esistente. 10 CALCOLI DI DIMENSIONAMENTO L'assetto dell'impianto prevede la realizzazione di varie opere che richiedo una verifica idraulica. Per molte di esse, la cui verifica avrebbe richiesto la realizzazione di modelli numerici di calcolo, e la cui incidenza sull'impianto è minima si sono applicate norme di buona progettazione. Sono state sottoposte a verifica idraulica le seguenti parti dell'impianto: Condotta: il dimensionamento della condotta ha come target quello di minimizzare le perdite di carico, che si trasformano in perdite economiche, garantendo un'adeguata altezza piezometrica alla macchina idraulica. Il dimensionamento della condotta deve anche tenere conto delle difficoltà tecniche di posa della stessa. Sulla base delle precedenti considerazioni, si è optato per una condotta in PEAD. Come è ben noto il punto di funzionamento di un complesso macchina-tubazione è stabilito dall'intersezione della curva portata-perdite di carico della tubazione con la curva caratteristica della macchina operatrice. In questo caso però la turbina sarà realizzata su misura e l'intersezione suddetta sarà artificiosamente spostata sul punto di funzionamento voluto. L'unica verifica idraulica riguarda le perdite di carico associate alle portate. Data la formula di monomia di Hazen-Williams: Con coefficiente di scabrezza c pari a 140 per il PEAD, valutato su tubi in servizio da un po di tempo: -Qmax 100 l/s --> Δh -5.1 m --> 5.2% -Qmed 51.7 l/s --> Δh -1.5 m --> 1.5% -Qmin 25 l/s --> Δh -0.4 m --> 0.4% Canale a pelo libero: Il canale che alimenta la vasca ha diametro minimo di 400 mm ed una pendenza minima del 0.6%, esso deve essere dimensionato approvvigionare la vasca con la portata massima turbinatile. Applicando Chezy abbiamo che: pag.9

11 dove: k è il coefficiente di Strickler pari a 95 (PEAD a parete strutturata tubi slow flow) in questo caso R è il raggio idraulico i è la pendenza di fondo La portata massima scorre nel canale con un riempimento pari al 50% in condizioni di moto supercritico. Scarico: Il canale di scarico ha diametro minimo di 300 mm ed una pendenza minima del 5%, esso deve essere dimensionato per scaricare la portata massima turbinatile. Applicando Chezy abbiamo che: dove: k è il coefficiente di Strickler pari a 50 (PEAD a parete strutturata tubi slow flow) in questo caso R è il raggio idraulico i è la pendenza di fondo La portata massima scorre nel canale con un riempimento inferiore al 36% in condizioni di moto supercritico. Sommergenza dell'incile della condotta forzata: La condotta forzata è stata posizionata in modo da mantenere una distanza minima dalle pareti circostanti, ma sopratutto ad una determinata profondità. Ciò al fine di evitare l'ingenerarsi di vortici di imbocco che trascinando aria nella condotta causerebbero sicure perdite di produzione e possibili gravi danni alle macchine. Il dimensionamento è avvenuto secondo la seguente formula: Smin = d E + 2,3 v s (d E /g) 0,5 Dove: S min è la sommergenza minima d E è il diametro esterno della tubazione compreso dell'eventuale cono v s è la velocità di imbocco Per una portata entrante di 100 l/s otteniamo una sommergenza minima di 88 cm. Per una portata entrante di 51.7 l/s otteniamo una sommergenza minima di 59 cm. 11 IDRAULICA FLUVIALE VERIFICHE Visto che l approvvigionamento avviene da risorgive e che il canale esistente è abbondantemente sovradimensionato, si tralasciano le verifiche idrauliche del canale. pag.10

12 12 PIANO DI MANUTENZIONE L'impianto sarà oggetto di manutenzione ordinaria periodica. Si stima un fermo macchine complessivo di circa 5 giorni ogni anno. I fermi serviranno per la verifica di efficienza meccanica ed elettronica delle componenti costituenti l'impianto, oltre all'attuazione delle operazioni di regolazione programmate. Il fermo macchina, in periodi con limitati apporti idrici, sarà anche utilizzato per verificare la funzionalità dei dispositivi di controllo degli organi mobili, e.g. saracinesche motorizzate, e la pulizia delle vasche e dei canali che compongono l'opera di presa. Si stima che il valvolame installato nella vasca di carico e di carico/sezionamento abbiano una vita tecnica di circa 10 anni dopo la quale le performance di tenuta decadrebbero in maniera evidente. Il fermo macchine legato a questa operazione sarà limitato. Nelle condizioni previste da progetto, con basso tenore di limi, la vita utile della turbina è di anni. Dopo questo periodo, sarà necessario sostituire la girante ed i cuscinetti e procedere alle regolazioni di rito. La sostituzione e successiva regolazione della turbina richiederà, secondo l'azienda, una settimana circa. Durante la vita dell'impianto saranno necessarie la sostituzione degli organi di controllo delle portate. Per le tubazioni si prevede una vita utile di 40 anni. Andranno anche condotte valutazioni sull'efficacia dei dissipatori di energia, se presenti, alla fine del canale di scarico. 13 DESTINAZIONE DELL ENERGIA PRODOTTA E TEMPI DI REALIZZAZIONE 13.1 PRODUZIONE L energia prodotta dall impianto sarà riversata in rete nella sua totalità, fatta salva la parte assorbita dai servizi ausiliari TEMPI DI REALIZZAZIONE In analogia ad altri impianti realizzati, si stima che dal momento dell acquisizione della concessione, l impianto potrà essere realizzato in 8-10 mesi. Per lo sfilamento delle condotte e la realizzazione delle opere civili si stimato 4 mesi. Circa 4 mesi saranno necessari al montaggio delle macchine e per le pratiche di connessione e amministrative. La durata complessiva dei lavori è dettata dai tempi di attesa delle parti meccaniche dal momento dell ordine (che avviene dopo il rilascio dell autorizzazione unica) pag.11

13 13.3 COSTI E PIANO FINANZIARIO Si rimanda all elaborato DS.PF per quanto concerne i costi di realizzazione dell opera ed il piano finanziario. 14 CONGRUENZA CON GLI STRUMENTI URBANISTICI 14.1 INQUADRAMENTO DELL'OPERA D.lg 387/03 art.12 comma 1: Le opere per la realizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, nonché le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all'esercizio degli stessi impianti, autorizzate ai sensi del comma 3, sono di pubblica utilità ed indifferibili ed urgenti PIANO TERRITORIALE PAESISTICO Per quanto concerne la centrale Mulino abbiamo che: Le opere ricadono in: o Art. 13 Sistema boschivo ; o Art. 15 Sistema insediativo tradizionale: sottosistema a sviluppo integrato; All interno degli articoli 13 e 15 non si rilevano norme cogenti. Le condotte attraversano un percorso storico Art. 37 e un alta via; Le condotte interessano una zona a specifico interesse Art. 40; pag.12

14 Relativamente alle norme per settori, il progetto è coerente con le norme cogenti e prevalenti per la cui puntuale verifica si riporta la seguente tabella di confronto. TABELLA DI VERIFICA DELLA COERENZA DEL PROGETTO CON LE NORME COGENTI E PREVALENTI DEL P.T.P. Norme cogenti e prevalenti (rif.: N.d A. del P.T.P.) Norme cogenti e prevalenti Giudizio Note interessate Coerenza Non dal progetto coerenza Trasporti 9 comma, art. 20 Progettazione di strade lett. b), 1 comma, art. 21 Industria e artigianato 7 comma art. 25 Aree ed insediamenti agricoli 6 comma, art. 26 Attrezzature e servizi per il turismo 6 comma, art. 29 Boschi e foreste 7 comma, art. 32 Difesa del suolo 1, 3 e 4 comma, art. 33 Il progetto NON prevede: a) di eseguire intagli artificiali non protetti, con fronti subverticali di altezza non compatibile con la struttura dei terreni interessati; b) di costruire muri di sostegno senza drenaggio efficiente del lato controripa, in particolare senza tubi drenanti e dreno ghiaioso artificiale o altra idonea tecnologia; c) di demolire edifici e strutture che esplichino, direttamente o indirettamente, funzione di sostegno senza la loro sostituzione con opere migliorative della stabilità; d) di modificare il regime idrologico dei rivi montani, e di norma restringere gli alvei con muri di sponda e con opere di copertura; modificare l'assetto del letto mediante discariche; alterare la direzione di deflusso delle acque; deviare il percorso dei rivi se non esistono motivazioni di protezione idrogeologica; pag.13

15 Difesa del suolo 1, 3 e 4 comma, art. 33 Attività estrattive 3 e 5 comma, art. 34 Fasce fluviali e risorse idriche 1, 2, 5 e 9 comma art. 35 Beni culturali isolati 3 comma, art. 37 Siti di specifico interesse naturalistico 1, 2, 3 e 4 comma, art. 38 Aree di specifico interesse paesaggistico, storico, culturale o documentario e archeologico 1, 2 e 3 comma art. 40 e) di addurre alla superficie del suolo le acque della falda freatica intercettata in occasione di scavi, sbancamenti o perforazioni senza regimentarne il conseguente deflusso; f) di effettuare deversamenti delle acque di uso domestico sul suolo e disperdere nel sottosuolo acque di ogni provenienza; g) di impermeabilizzare aree di qualsiasi genere senza la previsione di opere che assicurino corretta raccolta e adeguato smaltimento delle acque piovane AMBITI INEDIFICABILI Opera di presa e vasca di carico Art.33 Aree boscate Art. 34 Zone umide Art. 35 Terreni sedi di frane Art. 36 Terreni soggetti a rischi inondazioni Art.37 Terreni soggetti a rischio valanghe F2 F3 FA FB V3 Condotta F2 F3 FA FB V3 Edificio della centrale e scarico Cavidotto F3 FC V3 F3 FC 14.4 ALTRI VINCOLI Fascia di rispetto dei fiumi - Legge 431; Legge Castagno; Boschi; La realizzazione delle opere è sottoposta ad autorizzazione ai sensi del R.D. 523/04, Polizia delle Acque; pag.14

16 14.5 P.R.G.C. L opera di presa e l edificio che ospiterà le macchine ricadono entrambi in Zona Agricola (Ei5, Ea, Em). In accordo con il D.lg 387/03 è possibile la realizzazione di impianti idroelettrici in Zona Agricola utilizzando l indice di costruibilità ad essa associato, si ricorda inoltre che le opere sono completamente interrate. pag.15

17 INDICE 1 PREMESSA DESCRIZIONE DELL INTERVENTO E DELLE SOLUZIONI ADOTTATE PRINCIPALI INTERVENTI DA EFFETTUARE CARATTERISTICHE TURBINA, GENERATORE E TRASFORMATORE UBICAZIONE E CARATTERISTICHE DELL OPERA DI PRESA E RESTITUZIONE 4 4 NUOVA VASCA DI CARICO CARATTERISTICHE DELLA CENTRALE DI PRODUZIONE VASCA DI CARICO PER LA RESTITUZIONE DELLE ACQUE ALL'IMPIANTO DELLA SOCIETÀ TORNALLA S.R.L IDROLOGIA E CARATTERISTICHE DEL PRELIEVO INFRASTRUTTURE A SERVIZIO DELL IMPIANTO STRUMENTI DI MISURA CALCOLI DI DIMENSIONAMENTO IDRAULICA FLUVIALE VERIFICHE PIANO DI MANUTENZIONE DESTINAZIONE DELL ENERGIA PRODOTTA E TEMPI DI REALIZZAZIONE PRODUZIONE TEMPI DI REALIZZAZIONE COSTI E PIANO FINANZIARIO CONGRUENZA CON GLI STRUMENTI URBANISTICI pag.16

18 14.1 INQUADRAMENTO DELL'OPERA PIANO TERRITORIALE PAESISTICO AMBITI INEDIFICABILI ALTRI VINCOLI P.R.G.C pag.17

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