Analisi del servizio svolto dal Centro di Ascolto Diocesano nell'anno 1995
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- Battista Arnaldo Natale
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1 CARITAS DIOCESANA DI SAVONA Analisi del servizio svolto dal Centro di Ascolto Diocesano nell'anno a cura dell OSSERVATORIO delle POVERTA' e delle RISORSE Savona, febbraio 1996
2 Il centro ascolto Il Centro Ascolto, nell'ambito dei servizi promossi dalla Caritas Diocesana, ha il ruolo preciso di fare da punto di riferimento per le persone in difficoltà, con il compito di accoglierle, ascoltarle ed orientarle. All interno di esso opera l Ufficio Stranieri, atto ad accogliere le persone che non hanno cittadinanza italiana. Nel corso del il Centro ha cambiato sede operativa trasferendosi in via Guidobono, sempre in Savona. Questa nuova ubicazione, con una conseguente maggior disponibilità di spazi, ha consentito di risolvere alcuni problemi strutturali evidenziati lo scorso anno. Riteniamo possibile che la riapertura in ambienti nuovi abbia creato, soprattutto nel periodo iniziale, un leggero disorientamento da parte degli utenti e anche una non perfetta efficienza degli operatori per quanto concerne la raccolta dati, le quali cose giustificano almeno in parte il calo di affluenza registrato nel terzo trimestre dell anno passato. Metodo di raccolta dati I dati di questa ricerca sono stati raccolti su schede compilate dagli operatori del Centro Ascolto, che hanno convertito in codici il colloquio avuto con la persona attraverso una suddivisione in tre significativi ambiti: - BISOGNI: problemi di fondo della persona ovvero i reali motivi scatenanti la richiesta di aiuto; - RICHIESTE: ciò che la persona espressamente chiede; - SERVIZI: la risposta che il centro dà alla persona. L Osservatorio delle povertà e delle risorse Il ruolo dell Osservatorio delle povertà e delle risorse è stato quello di raccogliere ed elaborare i dati contenuti nelle schede compilate dagli operatori del Centro Ascolto utilizzando un software specifico realizzato dalla Caritas Italiana. L obiettivo dichiarato di questo lavoro ha una duplice valenza: - informare sull operato del Centro (tramite specifiche statistiche su bisogni, richieste e servizi) le persone che più strettamente collaborano con esso per organizzare un servizio sempre più adeguato alle esigenze del momento; - divulgare i risultati e un analisi degli stessi al mondo esterno alla Caritas Diocesana per accrescere la conoscenza e la lettura del territorio al fine di individuare nuove prospettive pastorali, promuovere da parte dell opinione pubblica un impegno di solidarietà e volontariato ed informare gli enti locali.
3 QUADRO RIASSUNTIVO CENTRO ASCOLTO UFFICIO STRANIERI utenti richieste servizi bisogni Analisi dei dati Nel si sono rivolte al Centro 640 persone diverse tra loro (327 delle quali incon-trate per la prima volta, 313 già conosciute negli anni precedenti), di cui 379 italiane e 261 straniere (le cui principali provenienze sono: Marocco, Albania, Bosnia, Roma-nia). Si tratta soprattutto di uomini di età compresa tra 20 e 50 anni. Il 49% degli utenti italiani risiede nei comuni interni alla Diocesi, e tra questi il 77% vive a Savona. Non siamo in grado di quantificare il numero di colloqui avuti con queste persone; riteniamo però importante precisare che molte si sono rivolte al Centro più volte nel corso dell anno. Tenuto conto dell insieme dei colloqui sono state raccolte 2168 richieste, prestati 2791 servizi ed evidenziati 1415 bisogni, con una media di 2 bisogni, 3.5 richieste e 4 servizi per ogni persona. Confrontando questi dati con quelli degli anni precedenti, notiamo che il numero totale degli utenti negli ultimi due anni non è praticamente cambiato, e, mentre i bisogni sono in crescita rispetto al 1994, l insieme delle richieste e dei servizi è in diminuzione. Prima di dare un interpretazione a queste variazioni di tendenza occorre mettere in risalto che purtroppo i dati possono essere suscettibili di errore a causa di una non ancora uniforme codificazione (soprattutto delle richieste e dei servizi) da parte degli operatori del Centro Ascolto e dell Ufficio Stranieri. Come si può facilmente notare il numero delle richieste è inferiore a quello dei servizi e non sempre a una data richiesta corrisponde un servizio analogo: questo perché molto spesso l'operatore non si limita semplicemente a rispondere alla richiesta, ma cerca di fornire un servizio ai reali bisogni della persona. Infatti rispondere positivamente alle richieste della persona non sempre è fare il bene della persona stessa; la coincidenza tra richieste e servizi si verifica più spesso quando l'utente è una persona di passaggio. I bisogni che, come già accennato precedentemente, sono le reali povertà della persona, risultano essere in maggior numero rispetto al totale degli utenti, dimostrando come la persona che si rivolge al Centro si trova a vivere contemporaneamente più forme di disagio. Ad esempio su 264 persone che hanno manifestato il problema dell indigenza ben 171 hanno difficoltà a trovare un lavoro.
4 Vengono di seguito presentati i bisogni, le richieste e i servizi rilevati nel, confrontati con quelli degli anni precedenti e suddivisi tra Centro di Ascolto (riferito a persone di cittadinanza italiana) e Ufficio Stranieri (riferito a persone immigrate). CENTRO ASCOLTO utenti richieste servizi bisogni UFFICIO STRANIERI utenti richieste servizi bisogni
5 BISOGNI dati quantitativi CENTRO ASCOLTO UFFICIO STRANIERI Macro-voci Abitazione Detenzione Emigrazione Estera Occupazione Difficoltà Familiari Handicap Indigenza Scolarità Malattia Nomadismo Problemi Emergenti Dipendenza TOTALI Per il i bisogni principali risultano essere: per il Centro Ascolto il problema occupazionale (chi è disoccupato, chi in cerca di primo lavoro, chi viene sfruttato sul lavoro...) e l indigenza (stabile o temporanea) entrambe al 24%; seguono il problema abitativo (mancanza di casa, sfratto, abitazione precaria...) e difficoltà familiari (abbandono, divorzio, maternità nubile...) al 13% e i problemi emergenti (prostituzione, devianza, depressione, solitudine...) al 9%. Per quanto riguarda invece l Ufficio Stranieri il 36% dei bisogni è costituito dalla voce Emigrazione Estera che comprende le difficoltà scaturite dal fatto di essere privi di cittadinanza, rifugiati, lavoratori stranieri... Seguono, anche per gli stranieri, Occu-pazione al 20%, Abitazione al 15%, Indigenza al 14% e Difficoltà Familiari al 6%. Tutti i dati riportati nella tabella e le relative percentuali sono riferibili a delle macro-voci (problematiche di carattere generale) che, singolarmente, comprendono a loro volta una serie di micro-voci (problematiche specifiche). Tra queste ultime riteniamo opportuno segnalarne in dettaglio alcune: per quanto con-cerne innanzitutto il problema occupazionale da segnalare 253 persone disoccupate (135 italiane, 118 straniere); all interno della problematica abitativa sono 107 le perso-ne senza casa (39 italiane, 68 straniere); tra gli indigenti 43 sono i senza fissa dimora (27 italiani, 16 stranieri) e 20 coloro che vivono la problematica del barbonismo (7 italiani, 13 stranieri); per quanto concerne la macro-voce Difficoltà Familiari (in alta percentuale per gli italiani) risulta che: 17 persone vivono in situazione di conflitto e crisi familiare, mentre un disagio di fondo è causato per 11 persone dal divorzio e per 7 dalla separazione di fatto; si sono rivolte al Centro 22 persone tossico-dipendenti, 6 affette da AIDS e 13 alcooldipendenti
6 (quest ultimo dato apparentemente sotto-stimato); pensiamo infine di dover sottolineare tra le problematiche emergenti 16 casi di solitudine (12 italiani, 4 stranieri) e 20 di forte depressione (12 italiani, 8 stranieri). CENTRO ASCOLTO Malattia 6% Problemi Emergenti 9% Dipendenza 5% Abitazione 13% Detenzione 4% Indigenza 24% Handicap Difficoltà Famigliari 13% Occupazione 24% UFFICIO STRANIERI Indigenza 14% Malattia Problemi Emergenti 5% Abitazione 15% Detenzione 1% Difficoltà Famigliari 6% Occupazione 20% Nomadismo 1% Emigrazione Estera 36%
7 Questi grafici riportano il valore percentuale delle singole voci (alcune di esse non compaiono perchè rappresentano una fetta minima sul totale). CONFRONTO DEI BISOGNI RILEVATI NEI TRE ANNI DI OSSERVAZIONE: CENTRO ASCOLTO Dipendenza Problemi Emergenti Nomadismo Malattia Scolarità Indigenza Handicap Difficoltà Famigliari Occupazione Emigrazione Estera Detenzione Abitazione Da un primo confronto con gli anni precedenti si conferma l incremento dei problemi abitativo e occupazionale. La notevole diminuzione dell indigenza, invece, pensiamo sia dovuta ad un uso meno inflazionato del termine da parte degli operatori del Centro. In aumento, anche se in minore entità, le difficoltà familiari, mentre tra i cittadini italia-
8 UFFICIO STRANIERI Dipendenza Problemi Emergenti Nomadismo Malattia Scolarità Indigenza Handicap Difficoltà Famigliari Occupazione Emigrazione Estera Detenzione Abitazione ni che si rivolgono al Centro cresce il problema legato alla detenzione (libertà provvisoria, custodia cautelare, post-detenzione...). Per un confronto più specifico sulle singole voci nell arco dei tre anni di osservazione rimandiamo ai grafici di queste pagine.
9 RICHIESTE dati quantitativi CENTRO ASCOLTO UFFICIO STRANIERI Macro-voci Animaz. Promozionale Prestaz. Professionali Sostegno Personale Segretariato Sociale Alloggio Vitto Lavoro Sanità Beni Materiali Sussidi TOTALE Le principali richieste che le persone che si sono rivolte al Centro nel hanno espresso sono riconducibili al vitto (generi alimentari e buoni mensa) rispettivamente 36% al Centro Ascolto e 35% all Ufficio Stranieri. Seguono i Beni Materiali (biglietti ferroviari, vestiario e buoni doccia) al 3 (U.S.) e 17% (C.A.) e Sostegno Personale (accompagnamenti, visite a domicilio...) al 20% (C.A.) e 14% (U.S.). L insieme di queste richieste costituisce per il C.A. il 73% e per l U.S. l 81% del totale mentre tutte le altre richieste sono di minore entità e si assestano sotto il 7%. Rispetto agli anni precedenti è da evidenziare la diminuzione delle richieste per il Vitto ed i Beni Materiali e l enorme aumento sia quantitativo sia percentuale delle richieste di Sostegno Personale. Un discorso a parte merita la richiesta di alloggio, in notevole diminuzione rispetto agli anni precedenti; dato fortemente in contrasto con la povertà abitativa evidenziata nella tabella dei bisogni.
10 CENTRO ASCOLTO Beni Materiali 17% Sussidi 4% Animaz. Promozionale Prestaz. 3% Professionali 3% Sostegno Personale 20% Sanità 4% Lavoro Vitto 36% Segretariato Sociale 7% Alloggio 4% UFFICIO STRANIERI Beni Materiali 3 Animaz. Promozionale 1% Sussidi Sostegno Personale 14% Prestaz. Professionali 1% Segretariato Sociale 5% Alloggio 6% Sanità Lavoro Vitto 35% Anche in questo caso, nei valori percentuali, vengono omesse le voci meno significative.
11 SERVIZI dati quantitativi CENTRO ASCOLTO UFFICIO STRANIERI Macro-voci Animaz. Promozionale Prestaz. Professionali Sostegno Personale Segretariato Sociale Alloggio Vitto Lavoro Sanità Beni Materiali Sussidi TOTALE I principali servizi offerti dal Centro nel sono sostanzialmente in linea con le richieste raccolte. Il Vitto al 40% (U.S.) e 28% (C.A.), il Sostegno Personale al 28% (C.A.) e 13% (U.S.) e i Beni Materiali al 23% (U.S.) e 14% (C.A.). Nettamente superiori alle richieste risultano invece il Segretariato Sociale (informazioni e sostegno per ciò che riguarda lo svolgimento di pratiche riferite all attività lavorativa, alla situazione familiare e la documentazione in genere) per l U.S. al 10% e l Animazione Promozionale (coinvolgimento degli enti pubblici, delle parrocchie e del volontariato) per il C.A. al 14%. I grafici che seguono evidenziano come i servizi di tipo materiale (Beni Materiali, Sussidi, Sanità, Vitto, Alloggio) costituiscano per il Centro Ascolto il 49% e per l Ufficio Stranieri il 73% del totale dei servizi erogati. L anno precedente le stesse percentuali si erano attestate al 6 per il C.A. e all 83% per l U.S. Nel det-taglio diminuiscono i Beni Materiali, il Vitto, l Alloggio, l Animazione Promozionale e le Prestazioni Professionali, mentre l unica voce con un significativo aumento è il Sostegno Personale.
12 CENTRO ASCOLTO Animaz. Promozionale 14% Prestaz. Professionali Sostegno Personale 28% Alloggio Vitto 28% Sanità 3% Beni Materiali 14% Sussidi Segretariato Sociale 7% UFFICIO STRANIERI Sostegno Personale 13% Alloggio 3% Vitto 40% Sanità Beni Materiali 23% Prestaz. Professionali 1% Segretariato Sociale 10% Animaz. Promozionale 3% Sussidi 5%
13 CONCLUSIONI Dai dati presi in esame viene innanzitutto riconfermata la notevole quantità di lavoro svolta dal Centro. Il numero totale delle persone incontrate nel corso dell anno è stato 640, un dato che non può considerarsi casuale, in quanto ormai da tre anni il numero degli utenti del Centro si è stabilizzato oltre le 600 unità. Negli ultimi due anni il 60% circa di essi è costituito da italiani e il restante 40% da cittadini stranieri. Estremamente varia è inoltre la tipologia dei bisogni rilevata quotidianamente dagli operatori del Centro: risulta possibile infatti dover affrontare nello stesso giorno problematiche come la dipendenza, la malattia, l handicap, il barbonismo a fianco delle varie problematiche dettate dall immigrazione. Questa introduzione ci consente di definire complessa l attività del Centro; di conseguenza riteniamo che per rispondere adeguatamente a questa situazione, anche in considerazione del fatto che il Centro ha ormai assunto una grossa responsabilità nei confronti di chi si rivolge ad esso per ricevere un aiuto concreto, necessita di spazi adatti e di un gruppo di lavoro numericamente adeguato e professionalmente preparato. Dopo il trasferimento nella nuova sede, il problema della mancanza di spazi, denunciata lo scorso anno, si può considerare risolto; ricordiamo invece che l attuale gruppo di lavoro è composto da un assistente sociale a tempo pieno, una religiosa part-time e un volontario (per l Ufficio Stranieri) per tre mattine alla settimana, coadiuvati da un numero variabile di obiettori di coscienza. Almeno da una prima analisi, questi operatori non sono in un numero ancora sufficiente per affrontare la complessità dell attività. L elaborazione dei dati raccolti evidenzia come i principali bisogni delle persone che si sono rivolte al Centro nel corso del siano: Occupazione, Indigenza, Abitazione sia per il C.A. sia per l U.S., Difficoltà Familiari per il C.A. e problematiche generali legate all immigrazione per l U.S. Le principali richieste sono soprattutto di tipo materiale; questo fatto conferma come le richieste siano nella maggior parte dei casi dettate da situazioni di emergenza riconducibili nell immediato ad una mancanza di generi di prima necessità. I servizi forniti continuano ad essere in linea con le richieste, anche se è opportuno evidenziare come siano in crescita i servizi riconducibili al Sostegno Personale. A fronte di queste analisi, anche quest anno possiamo notare che le risposte relative alle opportunità di lavoro sono nulle, mentre solo 24 sono state le risposte di Segretariato Sociale Occupazionale che prevedono informazioni o svolgimento di pratiche burocratiche per agevolare l inserimento lavorativo. Inoltre l ospitalità notturna nel corso dell anno è drasticamente calata a causa della cessione del piccolo appartamento adibito a questo servizio, venduto per realizzare il nuovo Centro di Accoglienza, operativo ormai da alcuni mesi: si prospetta quindi un notevole
14 aumento di questo servizio nel corso del Questo potrà risolvere la problematica abitativa relativa alle emergenze, in quanto l ospitalità notturna è consentita per un massimo di 10 giorni, mentre rimane minima la risposta riguardante l esigenza di una fissa dimora (15 risposte di Segretariato Sociale Abitativo). I bisogni individuati come Indigenza, Difficoltà Familiari e Emigrazione Estera sono di più difficile intepretazione perché risulta complicato identificare un preciso servizio come risposta. Azzardiamo comunque alcune brevi osservazioni: - l elevato numero di servizi riferibili ai Beni Materiali possono considerarsi una necessaria risposta all Indigenza, sia essa temporanea (140 persone) o stabile (53). - le Difficoltà Familiari non hanno un riscontro diretto nelle richieste e risposte: l unico servizio che potrebbe essere associato alla problematica è il Segretariato Sociale Familiare che risulta nullo. - i bisogni di Emigrazione Estera (223) trovano solo 70 risposte di Segretariato Sociale, dato sottostimato conoscendo il frenetico rapporto tra l Ufficio Stranieri e la Questura di Savona. L Osservatorio della Caritas Diocesana
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