LA RIVOLUZIONE CHIAMATA BIM un nuovo approccio metodologico al settore edile
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- Dionisia Perini
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1 un nuovo approccio metodologico al settore edile 13 Aprile 2018 Aula Magna Vincenzo Buonocore Università degli Studi di Salerno Relazione ANCE AIES Salerno Presidente Vincenzo Russo
2 Innovazione/Rivoluzione Il Decreto BIM e la nuova legge di Bilancio sanciscono il 2018 come ANNO CRUCIALE per la DIGITALIZZAZIONE del SETTORE delle COSTRUZIONI. Da tempo, stiamo vivendo ed operando in un periodo di profonda INNOVAZIONE, che vede al centro l introduzione del BIM. Il BIM è, senza dubbio, una delle maggiori SFIDE, cui oggi è chiamato il settore dell edilizia, che se opportunamente colta, produrrà: maggior TRASPARENZA, SNELLIMENTO dei PROCESSI, maggior EFFICIENZA, più QUALITA nelle PROGETTAZIONI, più QUALITA nelle REALIZZAZIONI.
3 Innovazione/Rivoluzione Ormai da alcuni anni, il comparto edile sta iniziando la sua transizione al digitale, allo scopo di migliorare le proprie performance. Il Building Information Modeling (BIM), oltre al comparto delle opere pubbliche, sta investendo anche altri settori (EDILIZIA PRIVATA), affermandosi come metodo di lavoro in grado di: - MITIGARE l allungamento dei TEMPI, - OTTIMIZZARE i COSTI, - AUMENTARE l EFFICIENZA produttiva, - MIGLIORARE la QUALITÀ e la SOSTENIBILITÀ del costruito.
4 Cos è il BIM? COS E il BIM? Il Building Information Modeling è un MODELLO, che mediante l utilizzo di metodi e strumenti elettronici, consente di ottimizzare tutte le fasi della PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE e GESTIONE di opere sia edili che infrastrutturali. Il BIM comporta: l INTEROPERABILITA, in tutte le FASI e, dunque, la CONDIVISIONE e la DISPONIBILITA di tutti i DATI di una costruzione; l adozione di FORMATI DIGITALI APERTI e NON PROPRIETARI.
5 ATTORI e FASI Il BIM consente l INNOVAZIONE di processo lungo tutta la filiera, mediante la creazione di un MODELLO DIGITALIZZATO ed INTEROPERABILE dell opera edile, in grado di simulare anche le diverse fasi di cantiere e la manutenzione dell opera durante l intero ciclo di vita. STAZIONI APPALTANTI PROFESSIONISTI IMPRESE GESTORI FRUITORI Bando di gara Capitolato informativo Progettazione Costruzione Ciclo di vita
6 L introduzione del BIM negli appalti pubblici Il 12 gennaio 2018, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha adottato il Decreto BIM, in attuazione dell art. 23, co. 13 del Codice dei contratti pubblici. Il Decreto BIM è entrato in vigore il 29 gennaio. Con il D.M. n. 560 del 1 dicembre 2017 si sono stabiliti, per APPALTI e CONCESSIONI di lavori, le modalità e i tempi con i quali le stazioni appaltanti dovranno introdurre progressivamente l obbligatorietà dei metodi e degli strumenti elettronici di modellazione per le infrastrutture e per l edilizia, nelle fasi di progettazione, costruzione e gestione delle opere e relative verifiche.
7 L introduzione del BIM negli appalti pubblici Nel luglio del 2017 è stato pubblicato il primo bando di gara, che ha richiesto la progettazione in BIM, all indomani della definizione del decreto. Si è trattato del bando per il nuovo Ponte Ciclopedonale della Navetta nel Comune di Parma, emanato dal Provveditorato interregionale alle opere pubbliche di Lombardia ed Emilia Romagna, guidato dall Ing. Pietro Baratono, che, tra l altro, ha anche ricoperto il ruolo di presidente della commissione ministeriale incaricata della redazione del decreto per la digitalizzazione degli appalti. Si è trattato di una procedura aperta, con un importo a base di gara di ,46.
8 L introduzione del BIM negli appalti pubblici Con l entrata in vigore del Decreto BIM, l utilizzo dei METODI e degli STRUMENTI ELETTRONICI di MODELLAZIONE da parte delle STAZIONI APPALTANTI, sarà FACOLTATIVO sia per le nuove opere, che per gli interventi di recupero, riqualificazione o varianti, fino al 31 dicembre sarà OBBLIGATORIO (art. 6): dal 1 gennaio 2019 per i lavori complessi relativi a opere di importo a base di gara pari o superiore a 100 milioni di euro; dal 1 gennaio 2020 per i lavori complessi relativi a opere di importo a base di gara pari o superiore a 50 milioni di euro; dal 1 gennaio 2021 per i lavori complessi relativi a opere di importo a base di gara pari o superiore a 15 milioni di euro; dal 1 gennaio 2022 per le opere di importo a base di gara pari o superiore a 5,2 milioni di euro; dal 1 gennaio 2023 per le opere di importo a base di gara pari o superiore a 1 milione di euro; dal 1 gennaio 2025 per tutte le nuove opere.
9 Il passaggio al DIGITALE: i campi di applicazione OPERE PUBBLICHE Nel 2017 il totale complessivo dei bandi pubblici in cui compare il tema della digitalizzazione dei contenuti informativi di progetti e lavori, (anche se in modo non sempre strutturato) SUPERA il MILIARDO di EURO. La domanda pubblica è un importante leva per l innovazione e la crescita di efficienza degli operatori dell offerta, ossia Progettisti e Imprese. EDILIZIA PRIVATA Anche il comparto dell edilizia privata è interessato ai processi di digitalizzazione, investendo ed efficientando aspetti amministrativi, economici, commerciali e gestionali. Dunque, è fondamentale la qualificazione degli operatori, delle imprese e la crescita di competenze nelle P.A..
10 Il BIM: Una SFIDA per le STAZIONI APPALTANTI Il BIM: Una RIVOLUZIONE CULTURALE Il Decreto BIM: introduce gli adempimenti preliminari per le STAZIONI APPALTANTI e i contenuti del CAPITOLATO INFORMATIVO. L art. 3 del Decreto BIM stabilisce che le STAZIONI APPALTANTI dovranno adottare: un PIANO di FORMAZIONE del PERSONALE, anche per acquisire competenze atte alla gestione informativa e alle attività di verifica mediante BIM; un PIANO di ACQUISIZIONE o di MANUTENZIONE degli strumenti HARDWARE e SOFTWARE per la gestione digitale dei processi decisionali ed informativi, adeguati alla natura dell opera, alla fase di processo e al tipo di procedura in cui sono adottati; un ATTO ORGANIZZATIVO, che espliciti il processo di controllo e gestione, i gestori dei dati e la gestione dei conflitti. L art. 4 stabilisce che le stazioni appaltanti dovranno utilizzare PIATTAFORME INTEROPERABILI, a mezzo di FORMATI APERTI NON PROPRIETARI.
11 Il BIM: Una SFIDA per le IMPRESE Il BIM: Una RIVOLUZIONE CULTURALE Già nel gennaio 2016, si svolse presso ANCE, il seminario La digitalizzazione nel settore delle costruzioni: l impatto del BIM per le imprese. Con l evento, fortemente voluto dal compianto presidente Claudio De Albertis, l ANCE volle affermare la grande importanza attribuita al BIM, quale FATTORE COMPETITIVO e di INNOVAZIONE per le imprese di costruzione. L utilizzo diffuso del BIM comporterebbe per le IMPRESE EDILI una serie di vantaggi ottenibili in termini di: riduzione dei TEMPI e dei COSTI, miglioramento della QUALITÀ del PRODOTTO EDILIZIO, incremento di COMPETITIVITÀ.
12 Il BIM: Una SFIDA per i PROFESSIONISTI Il BIM: Una RIVOLUZIONE CULTURALE Il processo di innovazione che si sta attuando attraverso il BIM coinvolge naturalmente anche i PROFESSIONISTI. L uso del BIM comporterà, anche in questo caso, la necessità di: rivedere i propri assetti organizzativi, acquistare gli strumenti hardware e software opportuni, acquisire nuove conoscenze e competenze. L utilizzo diffuso del BIM potrà comportare per i PROFESSIONISTI una serie di vantaggi ottenibili in termini di: maggior EFFICIENZA, ossia riduzione dei TEMPI e dei COSTI, miglioramento della QUALITÀ del PROGETTO, nuovi SBOCCHI PROFESSIONALI ed incremento di COMPETITIVITÀ, incremento del REDDITO.
13 La RIVOLUZIONE parte dalla FORMAZIONE Il BIM: Una RIVOLUZIONE che parte dalla FORMAZIONE Il profondo processo di innovazione che si sta attuando attraverso il BIM comporta e comporterà per tutti gli attori l OBBLIGO di adeguare sé stessi e le proprie STRUTTURE ORGANIZZATIVE (uffici pubblici, studi professionali, imprese, aziende) alle nuove sfide. Diviene, dunque, fondamentale acquisire una corretta FORMAZIONE.
14 La RIVOLUZIONE parte dalla FORMAZIONE Il BIM: Una RIVOLUZIONE che parte dalla FORMAZIONE A margine della Giornata informativa del 23 febbraio, l ANCE AIES Salerno, d intesa con l Università degli Studi di Salerno e con gli Ordini Professionali ha lanciato un CICLO di SEMINARI, secondo il seguente calendario:
15 La RIVOLUZIONE parte dalla FORMAZIONE Il BIM: Una RIVOLUZIONE che parte dalla FORMAZIONE In definitiva, il passaggio al digitale è un PROCESSO TRASVERSALE, che tocca tutti gli operatori ed implica: - una revisione degli assetti organizzativi delle imprese, - l acquisizione di nuove competenze per i professionisti e per i produttori, - modifiche degli aspetti contrattuali. L introduzione e la diffusione del BIM rappresenta, dunque, un opportunità di crescita per tutti gli operatori del settore delle costruzioni (Impresa 4.0 Professionisti 4.0). Al contempo, nel processo di digitalizzazione diviene fondamentale la preparazione delle Stazioni Appaltanti (P.A. 4.0) nell impostazione e nello sviluppo delle procedure di gara orientate al BIM.
16 I Modulo: Focus per la Pubblica Amministrazione I MODULO: Focus per la PUBBLICA AMMINISTRAZIONE IL SETTORE PUBBLICO può/deve essere FATTORE TRAINANTE per l INNOVAZIONE e la CRESCITA
17 I Modulo: Focus per la Pubblica Amministrazione I MODULO: Focus per la PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Alcuni riferimenti EUBIM - Manuale per l introduzione del BIM da parte della domanda pubblica in Europa Il presente manuale risponde alle crescenti sfide che i governi e i committenti pubblici si trovano ad affrontare per stimolare la crescita economica e la competitività, assicurando al contempo un uso efficace della spesa pubblica attraverso l'introduzione del BIM su più ampia scala. Il Manuale è scaricabile gratuitamente al seguente link: IT-TRA-00.pdf
18 I Modulo: Focus per la Pubblica Amministrazione Manuale per l introduzione del BIM Definizioni - CHE COS'È IL BIM? Il BIM è un PROCESSO di MODELLAZIONE DIGITALE che tratta le informazioni relative alla committenza, alla progettazione, alla realizzazione di un intervento e alla gestione di un'opera concernenti un edificio o una infrastruttura. Il BIM è un FACILITATORE STRATEGICO del miglioramento del PROCESSO DECISIONALE in relazione tanto agli edifici quanto alle infrastrutture pubbliche nel corso del loro intero ciclo di vita. Esso si applica alle commesse e ai procedimenti di nuova costruzione, oltreché alla conservazione, al recupero, alla riqualificazione e alla manutenzione dell'ambiente costruito, aspetto fondamentale per l'intero mercato.
19 I Modulo: Focus per la Pubblica Amministrazione Manuale per l introduzione del BIM Il SETTORE EUROPEO delle COSTRUZIONI: - costituisce il 9% del PIL dell UE ed offre occupazione a 18 milioni di persone; - rappresenta un fattore fondamentale per la crescita economica, includendo 3 milioni di imprese, di cui la maggior parte sono PMI. I VANTAGGI Secondo alcuni rapporti l'adozione su più ampia scala del BIM consentirà di generare un risparmio nell'ordine del 15-25% per il mercato globale delle infrastrutture entro il I vantaggi appaiono enormi: se l'adozione su più ampia scala del BIM in tutta Europa determinasse un risparmio del 10% per il settore delle costruzioni, verrebbero generati ulteriori 130 miliardi di EUR per un mercato che vale miliardi di EUR. Tale impatto risulterebbe esiguo, se confrontato con i potenziali benefici sociali e ambientali che si potrebbero ottenere a favore dell'agenda in materia di cambiamento climatico ed efficienza delle risorse.
20 I Modulo: Focus per la Pubblica Amministrazione Manuale per l introduzione del BIM SCOPO DEL MANUALE È: 1. far comprendere tutti i benefici potenziali del BIM, 2. promuovere l'introduzione su più ampia scala, da parte del SETTORE PUBBLICO EUROPEO, del BIM, in qualità di facilitatore strategico, 3. determinare l'adozione di un QUADRO ALLINEATO per la sua introduzione nel settore delle costruzioni e dell'ambiente edificato, al fine di generare chiarezza e ripetibilità per tale innovazione digitale in tutta Europa, riducendo le divergenze, i fraintendimenti e gli sprechi. TUTTO CIÒ per ACCELERARE la CRESCITA ed INCORAGGIARE la COMPETITIVITÀ del SETTORE delle COSTRUZIONI, in particolare, delle sue PMI.
21 I Modulo: Focus per la Pubblica Amministrazione Manuale per l introduzione del BIM Gli UTILIZZATORI del MANUALE - UTENTI delle POLITICHE PUBBLICHE coinvolti nello sviluppo di politiche per i settori delle infrastrutture o delle costruzioni; - UTENTI COMMITTENTI/COMMITTENTI PUBBLICI NAZIONALI o LOCALI - principalmente coinvolti nell'appalto di servizi; - UTENTI GESTORI - responsabili della gestione continua e del funzionamento dell'ambiente o dei beni edificati.
22 I Modulo: Focus per la Pubblica Amministrazione Manuale per l introduzione del BIM Il RUOLO delle PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI Le Pubbliche Amministrazioni possono fornire la LEADERSHIP necessaria per incoraggiare il settore a cogliere l'opportunità inespressa offerta dal DIGITALE e, a loro volta, fornire servizi pubblici migliori e utilizzare più efficacemente il denaro pubblico. Tuttavia, le P.A. devono necessariamente collaborare col settore delle costruzioni per realizzare questa trasformazione digitale, tenendo debitamente conto dei modelli organizzativi, dei percorsi formativi, dello sviluppo delle competenze delle PMI e delle modifiche da apportare alle prassi correnti.
23 I Modulo: Focus per la Pubblica Amministrazione Manuale per l introduzione del BIM Il QUADRO STRATEGICO fornisce un APPROCCIO COMUNE per l'introduzione del BIM da parte del SETTORE PUBBLICO EUROPEO. Il quadro individua QUATTRO AREE STRATEGICHE di INTERVENTO, importanti per lo sviluppo delle iniziative BIM.
24 I Modulo: Focus per la Pubblica Amministrazione Manuale per l introduzione del BIM Ciascuno dei QUATTRO SETTORI include AZIONI che devono essere intraprese dal SETTORE PUBBLICO. Il quadro fornisce una MAPPA del PERCORSO, da seguire e/o da utilizzare come STRUMENTO di CONTROLLO.
25 I Modulo: Focus per la Pubblica Amministrazione Manuale per l introduzione del BIM La sezione 3 del Manuale fornisce: RACCOMANDAZIONI per l ADOZIONE ai Paesi membri: - RACCOMANDAZIONI STRATEGICHE Stabilire la leadership pubblica, Comunicare la visione e promuovere le comunità, Sviluppare un quadro di collaborazione, Aumentare la capacità del settore. - RACCOMANDAZIONI a livello di ATTUAZIONE Politiche, Aspetti tecnici, Processo, Persone e competenze. Negli APPALTI PUBBLICI è fondamentale: - condividere NORME TECNICHE e PROCESSO, - sviluppare APPROCCI COMUNI tra tutti gli OPERATORI.
26 I Modulo: Focus per la Pubblica Amministrazione Manuale per l introduzione del BIM Raccomandazioni per l AZIONE - RACCOMANDAZIONI a livello di ATTUAZIONE
27 I Modulo: Focus per la Pubblica Amministrazione Manuale per l introduzione del BIM Raccomandazioni per l AZIONE - RACCOMANDAZIONI a livello di ATTUAZIONE
28 I Modulo: Focus per la Pubblica Amministrazione I MODULO: Focus per la PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Il Manuale di EUBIM si rivolge a tutti i Paesi membri e, naturalmente, ci si potrà attendere risposte differenti agli indirizzi e alle raccomandazioni europee da parte dei diversi Governi nazionali. Il nostro D.M. n. 560 del 1 dicembre 2017 (ricordiamo, attuativo dell art. 23, co. 13 del Codice dei contratti pubblici) presenta molti e significativi punti di contatto con il Manuale EUBIM, in termini di: ambiente di condivisione dei dati, adempimenti preliminari delle stazioni appaltanti, interoperabilità, capitolato informativo. Anche la bozza di dpcm per la definizione dei requisiti tecnico organizzativi per l iscrizione all elenco delle stazioni appaltanti qualificate (art. 38, comma 2, del d.lgs. 50 del 2016) ribadisce l importanza dell adozione del BIM da parte delle stazioni appaltanti. Il comma 1, dell art. 7 (Requisiti premianti) stabilisce che in presenza di alcuni elementi virtuosi, i REQUISITI per la QUALIFICAZIONE possono essere ridotti. Tra questi, la lett. f) riporta il ricorso al BIM, ossia l'utilizzo di metodi e strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione elettronica e informativa per l edilizia e le infrastrutture.
29 I Modulo: Focus per la Pubblica Amministrazione I MODULO: Focus per la PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Il SETTORE PUBBLICO FATTORE TRAINANTE per l INNOVAZIONE Il nostro Paese si sta dotando di un sistema di norme atto a sostenere ed incoraggiare l adozione del BIM a partire dal settore delle opere pubbliche, in coerenza al QUADRO comune EUROPEO. Notevoli, dunque, le sfide da cogliere da parte della PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, che dovrà svolgere la leadership necessaria per sostenere tutto il settore delle costruzioni nel cogliere le opportunità del DIGITALE e, al contempo, offrire migliori servizi pubblici alle comunità, utilizzando efficacemente le risorse economiche pubbliche.
30 Presidente: Vincenzo Russo Direttore: Giovanni Veneri Struttura Tecnico - Operativa: Francesco Sammartino Lucia De Santis Mimma Capuano contatti: ANCE AIES Salerno Corso Vittorio Emanuele Salerno c.f Tel.: Fax: info@anceaies.it
31 Note:
32 seguici su: ANCE AIES Salerno
il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 recante: Codice dei contratti pubblici e successive modificazioni ed in particolare l articolo 23;
SCHEMA DEL DECRETO RELATIVO ALLE MODALITÀ E I TEMPI DI PROGRESSIVA INTRODUZIONE, DA PARTE DELLE STAZIONI APPALTANTI, DELLE AMMINISTRAZIONI CONCEDENTI E DEGLI OPERATORI ECONOMICI, DELL'OBBLIGATORIETÀ DEI
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