GIUNTA CAMERALE V E R B A L E N. 3

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1 GIUNTA CAMERALE V E R B A L E N. 3 riunione del 5 APRILE 2012 In data 05/04/2012, alle ore 10.00, nella Sede della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Campobasso, si è riunita la Giunta Camerale, convocata con avviso del Vice Presidente prot del 30/03/2012. Sono presenti i Sigg.ri Componenti: DE ANGELIS AMODIO MILO ANGELO RUSSO Sig. Errico MARCHITELLI Sig. Antonio SPINA PAOLO MONTESANTO GIUSEPPE VICE PRESIDENTE AGRICOLTURA ARTIGIANATO COMMERCIO PICCOLE IMPRESE COMMERCIO SERVIZI ALLE IMPRESE Sono presenti i Sigg.ri Revisori: ASTORRI CARLO DI SOCCIO GIUSEPPA MANCINI ENZO PRESIDENTE COLLEGIO REVISORI DEI CONTI COMPONENTE COLLEGIO REVISORI DEI CONTI COMPONENTE COLLEGIO REVISORI DEI CONTI Presiede la seduta Amodio DE ANGELIS, Vice Presidente della Camera di Commercio. Funge da Segretario della seduta e da verbalizzante la Dr.ssa Lorella PALLADINO, Segretario Generale della Camera di Commercio. Il Presidente, constatata la validità della riunione, dichiara aperta la seduta ed invita la Giunta Camerale a passare all esame degli argomenti posti all ordine del giorno. IL SEGRETARIO GENERALE (Dott.ssa Lorella PALLADINO) IL VICE PRESIDENTE (Amodio DE ANGELIS)

2 ORDINE DEL GIORNO RIUNIONE DELLA GIUNTA CAMERALE in data 5 APRILE 2012 ore 9.30 N. ARGOMENTI N. Delibere O.D.G. 1) Comunicazioni del Vice Presidente 20 2) Protocollo Mediazione con Associazioni Consumatori e Amministratori di condominio provvedimenti 21 3) Passaggio generazionale creazione rete di esperti 22 4) Regolamento per la disciplina del diritto di accesso ai documenti amministrativi inserimento procedura formalizzata per rinnovo consiglio camerale 23 5) Convenzione con l'inail per la formazione provvedimenti 24 6) Fondo per le risorse decentrate Anno 2011 autorizzazione alla sottoscrizione definitiva 25 7) Fondo Unico per la Dirigenza anno 2011 provvedimenti 26 8) Designazione esperti per Commissione Esame di Qualifica presso Istituti Professionali 27 9) Comitati di Filiera CCIAA rinnovo 28 10) Uniontrasporti Aumento di capitale provvedimenti 29 11) Interventi sul territorio 30 IL SEGRETARIO GENERALE (Dott.ssa Lorella PALLADINO) IL VICE PRESIDENTE (Amodio DE ANGELIS)

3 Verbale della riunione di Giunta n. 3 del 05/04/2012 Deliberazione n. 20 del 05/04/2012 Oggetto : Comunicazioni del Vice Presidente: Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 40 del 22 febbraio 2012 Camera di Commercio di Campobasso. Sostituzione Componente Consiglio Camerale. Legge 580/1993 e D.M. n. 501/1996; Ministero dello Sviluppo Economico Art. 3 del decreto 4 agosto 2011, n.155 pubblicazione dati 2011; Regione Molise Partecipazioni societarie; L. 24 marzo 2012, n. 28, recante conversione del Decreto ambiente (D.L. 2/2012) L. 24 marzo 2012, n. 27, recante conversione del Decreto liberalizzazioni (D.L. 1/2012); Mediazione obbligatoria per le liti condominiali e per i sinistri; Unioncamere Protocollo Mecenate 90; Unioncamere Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Protocollo di intesa; Unioncamere Linee guida per la predisposizione delle offerte economiche e per la rendicontazione delle commesse realizzate dalle società nazionali in house del sistema camerale; Confcommercio Revisione Usi Anno 2006 (Attività di Pesca) 20/A Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 40 del 22 febbraio 2012 Camera di Commercio di Campobasso. Sostituzione Componente Consiglio Camerale. Legge 580/1993 e D.M. n. 501/1996 Il Vice Presidente riferisce alla Giunta che con DPGR n. 40 del 22 febbraio 2012 la Regione Molise ha proceduto alla nomina del Cav. Lav. Ing. Gianfranco CARLONE, designato dalla Associazione Industriali del Molise, quale proprio rappresentante in seno al Consiglio camerale. La Giunta prende atto. 20/B Ministero dello Sviluppo Economico Art. 3 del decreto 4 agosto 2011, n.155 pubblicazione dati 2011 Il Vice Presidente riferisce alla Giunta che con nota del 20 febbraio 2012 il Ministero dello Sviluppo Economico ha comunicato a questa Amministrazione che l articolo indicato in oggetto stabilisce che i dati relativi al numero delle imprese, all indice di occupazione, al valore aggiunto e al diritto annuale sono elaborati con l assistenza di Unioncamere e comunicati al competente Ministero, il quale, previa verifica della loro completezza e coerenza complessiva, e sentiti in Conferenza di servizi, indetta ai sensi degli articoli 14 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l Istituto Nazionale di Statistica e l Unioncamere, provvede alla loro pubblicazione, anche in forma sintetica, entro il 30 giugno di ogni anno, sul proprio sito internet istituzionale. Pertanto, conclude la nota, il Ministero invita tutte le Camere di Commercio a trasmettere una tabella, a firma del Segretario Generale e del Conservatore del Registro, contenente i dati relativi ai parametri di seguito indicati: Numero delle imprese al 31 dicembre 2011; Valore aggiunto al 2009; Indice di occupazione al 2009; Diritto annuale al 31 dicembre La Giunta prende atto. 20/C Regione Molise Partecipazioni societarie Il Vice Presidente riferisce alla Giunta che con nota dell 8 marzo 2012 la Regione Molise ha comunicato a questa Amministrazione l invito a partecipare alla seduta della Prima Commissione

4 consiliare al fine di consentire l acquisizione di ulteriori elementi conoscitivi in merito all argomento indicato in oggetto. A questo punto, precisa il Vice Presidente, questa Amministrazione unitamente alla Camera di Commercio di Isernia ha predisposta una nota congiunta nella quale si evidenzia la circostanza secondo cui il sistema camerale regionale, d intesa con le associazioni di categoria dei settori agricoltura, artigianato, commercio e industria, riconferma quanto contenuto nel Patto sottoscritto durante gli Stati generali dell economia (luglio 2010) circa l opportunità di individuare un percorso che consenta una dismissione adeguata, dal punto di vista economico, delle partecipazioni acquisite che non sono ritenute strategiche e necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali. Pertanto, continua il Vice Presidente, si ritiene opportuno la razionalizzazione delle partecipazioni sia uno degli strumenti per ottimizzare la gestione della cosa pubblica sulla base di criteri di efficacia, efficienza ed economicità nonché di migliorare le azioni di coordinamento strategico e di controllo in capo all Ente regionale. Si sottolinea, infine, anche sulla base del principio di sussidiarietà e di vicinanza al mondo imprenditoriale, l importanza di un forte coinvolgimento del sistema camerale in tutte le scelte strategiche che la Regione intende adottare a favore dello sviluppo del territorio. 20/D L. 24 marzo 2012, n. 28, recante conversione del Decreto ambiente (D.L. 2/2012) L. 24 marzo 2012, n. 27, recante conversione del Decreto liberalizzazioni (D.L. 1/2012). Il Vice Presidente riferisce alla Giunta che nella Gazzetta ufficiale n. 71 del 24 marzo sono state pubblicate le leggi di conversione di due importanti provvedimenti: il decreto ambiente (D.L. 2/2012) e il decreto liberalizzazioni (D.L. 1/2012). Nel primo caso si tratta della L. 24 marzo 2012, n. 28 recante conversione del decreto legge contenente "Misure straordinarie e urgenti in materia ambientale". Il secondo testo, invece, è la L. 24 marzo 2012, n. 27 (pubblicato in uno specifico supplemento, il n. 53), di conversione del D.L. 1/2012 ("Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività", meglio noto come decreto sulle liberalizzazioni). Quest'ultimo provvedimento, però, è già stato modificato con un altro decreto pubblicato nella stessa Gazzetta ufficiale. Si tratta del D.L. 24 marzo 2012, n. 29 (Disposizioni urgenti recanti integrazioni al d.l. 1/2012, convertito dalla l. 27/2012 e al d.l. 201/2011, convertito dalla l. 214/2011), approvato dal Consiglio dei ministri nella seduta del 23 marzo. Nel comunicato finale della riunione governativa così venivano illustrate le modifiche previste: l introduzione di meccanismi di monitoraggio dell accesso al credito, con particolare riguardo alle PMI. La misura viene incontro all esigenza avvertita nel tessuto produttivo, e in particolare da parte delle piccole e medie imprese, di rendere più efficienti le procedure di erogazione dei finanziamenti da parte delle banche. A tale scopo, si è delineato un tipo di verifica non invasiva su questa fondamentale attività bancaria, prevedendo l istituzione di un ufficio pubblico, tecnicamente qualificato. L osservatorio, che si avvarrà delle strutture ministeriali già esistenti, eserciterà le seguenti competenze: a) può attivarsi per richiedere, se ve ne sono gli estremi, un riesame da parte della stessa banca di sue decisioni negative; b) può formulare raccomandazioni volte a migliorare i processi di verifica del merito del credito, in relazione agli specifici contesti in cui operano le singole filiali; c) può segnalare all Autorità per la concorrenza ipotesi di intese o pratiche concordate, se ne riscontra gli indizi.

5 la nullità di clausole nei contratti bancari. La misura originaria stabiliva la nullità di tutte le clausole che prevedono commissioni a favore delle banche a fronte della concessione di linee di credito, della loro messa a disposizione, del loro mantenimento in essere, nonché del loro utilizzo. Ciò anche nel caso di sconfinamenti in assenza di affidamento, ovvero oltre il limite del fido. Con le modifiche introdotte dal decreto legge si intende limitare la nullità alle sole clausole (del medesimo tipo) che siano stipulate in violazione delle disposizioni applicative in materia di remunerazione degli affidamenti e degli sconfinamenti, adottate dal Comitato interministeriale per il credito e il risparmio ai sensi del decreto legge Salva Italia che prevede un tetto massimo per queste commissioni dello 0,5% trimestrale. La Giunta prende atto. 20/E Mediazione obbligatoria per le liti condominiali e per i sinistri Il Vice Presidente riferisce alla Giunta che il 20 marzo 2012 è partita ufficialmente l operatività della mediazione obbligatoria per le liti condominiali e per i sinistri. Trattasi di una particolare forma di mediazione che deve essere necessariamente espletata, altrimenti non si può fare la causa davanti al giudice. La materia è regolata dall articolo 5 del decreto legislativo 28/2010. Si prevede, a questo punto, che la mediazione entri nel vivo, una volta passato un lungo periodo di rodaggio. In pratica, spiega il Vice Presidente, l esperimento del procedimento di mediazione è, come dice il decreto 28/2010, condizione di procedibilità della domanda giudiziale. Se si inizia la causa, senza passare dal mediatore, l avvocato della con troparte potrà eccepire l improcedibilità; ma potrà essere lo stesso giudice, autonomamente, anche senza istanza di parte, a rilevare che è stato saltato un passaggio: dovrà farlo non oltre la prima udienza. Se, invece, la mediazione è già iniziata, ma non si è conclusa, il giudice deve fissare la successiva udienza dopo la scadenza del termine di quattro mesi, fissato dalla legge per la conclusione della mediazione. In ogni caso lo svolgimento della mediazione non preclude in ogni caso la concessione dei provvedimenti urgenti e cautelari. Inoltre, precisa il Vice Presidente, è importante non trascurare la mediazione avviata: si rischia di pagare forti somme davanti al giudice. Il decreto 138/2011, infatti, ha modificato l articolo 8 del decreto 28/2010 e ha previsto che, proprio nei casi di conciliazione obbligatoria, il giudice condanna la parte costituita che non ha partecipato al procedimento senza giustificato motivo, al versamento all entrata del bilancio dello Stato di una somma di importo corrispondente al contributo unificato dovuto per il giudizio. L assenza è punita anche con una sanzione proces suale: dalla mancata partecipa zione senza giustificato motivo al procedimento di mediazione il giudice può desumere argomenti di prova nel successivo giudizio ai sensi dell articolo 116, secondo comma, del codice di procedura civile. 20/F Unioncamere Protocollo Mecenate 90 Il Vice Presidente riferisce alla Giunta che con nota dell 8 marzo 2012 Unioncamere ha comunicato a questa Amministrazione la sottoscrizione con l Associazione Mecenate 90 di una convenzione avente ad oggetto la promozione del patrimonio culturale, approvata a sua volta dagli organi di Unioncamere. Lo sviluppo delle economie locali, continua la nota, legate alla filiera dei beni e delle attività culturali, fino alla creazione di veri e propri distretti culturali, rappresentano dei veri e propri volani di sviluppo per molte piccole e medie imprese del nostro territorio. La nota conclude affermando che l alleanza con l associazione Mecenate 90 ha

6 l obiettivo di favorire l avvio di una collaborazione coordinata e sinergica per valorizzare il patrimonio storico e artistico dei sistemi economici locali, sviluppando politiche di promozione dei beni e delle attività culturali, del turismo e del made in Italy. La Giunta prende atto. 20/G Unioncamere Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Protocollo di intesa Il Vice Presidente riferisce alla Giunta che con nota del 2 aprile 2012 Unioncamere ha comunicato a questa Amministrazione la sottoscrizione di un Protocollo di Intesa con l Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni per lo sviluppo dell utilizzo della conciliazione delle Camere di Commercio nel settore delle Comunicazioni Elettroniche. La collaborazione nasce dall opportunità di favorire lo sviluppo del utilizzo delle ADR nelle telecomunicazioni, anche attraverso la previsione di comportamenti uniformi all interno del Sistema camerale, grazie all estensione dell utilizzo del regolamento di mediazione aggiornato dall Unioncamere nel 2011 al contenzioso del settore. Il principale obiettivo dell intesa, continua la nota, è quello di rafforzare ulteriormente l offerta dei servizi di conciliazione camerali, valorizzando l esperienza positiva del precedente accordo tra Unioncamere e Telecom Italia, che ha portato a raggiungere risultati significativi anche in termini numerici. Nell ambito del Protocollo, in particolare, sono previste metodologie organizzative standardizzate che riguarderanno l organizzazione degli incontri di mediazione ma anche le modalità di pagamento delle spese che, tra l altro, sono state predeterminate e allegate al Protocollo prevedendo l esenzione, per il solo consumatore, al pagamento delle spese di avvio. La Giunta prende atto. 20/H Unioncamere Linee guida per la predisposizione delle offerte economiche e per la rendicontazione delle commesse realizzate dalle società nazionali in house del sistema camerale Il Vice Presidente riferisce alla Giunta che con nota del 9 marzo 2012 Unioncamere ha trasmesso alla Camera di Commercio di Campobasso il documento sulle Linee guida per la predisposizione delle offerte economiche e per la rendicontazione delle commesse realizzate dalle società nazionali in house del sistema camerale. Il nuovo documento, continua la nota, tiene conto delle novità introdotte in materia di esenzione IVA per le prestazioni rese dalle società consortili ai soci consorziati che nel corso dell ultimo triennio hanno conseguito una percentuale di detrazione dell imposta sul valore aggiunto sugli acquisti, non superire al 10%. Inoltre, la nuova disciplina prevede che i corrispettivi dovuti ai soci, non debbano superare i costi imputabili alle prestazioni ad essi rese, dalle strutture consortili. La Giunta prende atto. 20/I Confcommercio Revisione Usi Anno 2006 (Attività di Pesca) Il Vice Presidente riferisce alla Giunta che con deliberazione di Giunta n. 81 del 19 settembre 2008 la Camera di Commercio deliberava la nuova Raccolta Provinciale degli Usi Anno 2006 circa la tematica in oggetto. Successivamente con nota del , la AGCI Molise Associazione Generale Cooperative Italiane Molise su sollecitazione dei propri iscritti, aveva richiesto la revisione dell uso relativo alle giornate lavorative del personale del settore della pesca che, secondo quanto

7 indicato nel capitolo 4 lett. a) del titolo V della raccolta degli usi 2006, vanno dal lunedì al giovedì, in contrasto con il CCNL della categoria che fa riferimento ai 5 giorni lavorativi (dal lunedì al venerdì). A questo punto, continua il Vice Presidente, nella riunione del , la commissione provinciale per la revisione degli usi, a tal fine ricostituita, tramite il suo presidente Dott. Angelo FARINACCI, fece rilevare che diversamente da quanto sostenuto dagli addetti al settore nella loro richiesta di modifica degli usi 2006, nella raccolta stessa non e stato inserito alcun uso relativo alle giornate lavorative nel settore della pesca, ma si rimanda unicamente ai C.C.N.L; pur tuttavia la presenza, alla pagina 20 della raccolta degli usi della frase dal lunedì al giovedì (4 giorni lavorativi) può ingenerare come infatti e avvenuto errori di interpretazione, ed appare quindi opportuno eliminarla dal testo Successivamente con deliberazione di Giunta n. 36 dell 11 aprile 2011 questa Amministrazione, richiamato il suddetto verbale della commissione del , da cui risulta che nella raccolta degli usi 2006 non risulta alcun uso relativo alla settimana lavorativa degli addetti alla pesca ma si fa riferimento solamente al CCNL, prendeva atto e approvava quanto deliberato dalla citata Commissione Successivamente, con nota del , indirizzata alla CONFCOMMERCIO MOLISE, l organizzazione dei produttori della pesca O.P. San Basso di Termoli, prendendo atto della eliminazione dal capitolo 4 lett. a) del titolo V della raccolta degli usi 2006 della frase (che vanno dal lunedì al giovedì (4 giorni settimanali), fa rilevare la contrarietà dei propri iscritti alla eliminazione di tale inciso dalla raccolta degli usi, in quanto i pescatori della marina di Termoli, così come nel resto dell Adriatico, da oltre 30 anni svolgono la loro attività nell arco di 4 giornate lavorative settimanali (appunto dal lunedì al giovedì) al fine di salvaguardare le risorse ittiche e pertanto non ritengono opportuno e corretto estendere tale limite a cinque giornate. Con nota del Prot. 56/2012 il Presidente della Confcommercio ha chiesto quindi alla Camera di Commercio di Campobasso di provvedere a riconvocare la commissione provinciale per gli usi al fine di mettere ordine nella materia, ed evitare ulteriori difformità di interpretazione, con conseguenti problemi per gli operatori della categoria, nello svolgimento della loro quotidiana attività lavorativa. La Giunta, udito il Vice Presidente, preso atto della nota della Confcommercio, ritenuto opportuno procedere ad un riesame dell uso della pesca illustrato di cui in premessa, all unanimità delibera di prendere atto della nota della Confcommercio; di procedere, per i motivi di cui in premessa, agli opportuni accertamenti e di sottoporre alla prossima riunione utile di Giunta le risultanze emerse

8 Verbale della riunione di Giunta n. 3 del 05/04/2012 Deliberazione n. 21 del 05/04/2012 Oggetto : Protocollo Mediazione con Associazioni Consumatori e Amministratori di condominio provvedimenti LA GIUNTA VISTO il Regolamento di mediazione approvato dal Consiglio della Camera di Commercio di Campobasso con la deliberazione n. 8 del 18/11/2011 e successive modifiche ed integrazioni; ATTESO che la Camera di commercio di Campobasso è iscritta al n.92 del Registro nazionale degli Organismi abilitati alla mediazione, tenuto dal Ministero della Giustizia ed opera in questo settore già da qualche tempo con una struttura adeguatamente professionalizzata; CONSIDERATO che la mediazione è uno strumento in grado di rendere più rapidi i tempi della giustizia civile e che consente, inoltre, di trovare una soluzione alle liti soddisfacente e a costi vantaggiosi, rappresentando così una valida alternativa alle problematiche attuali dei giudizi ordinari; CONSIDERATO che il ricorso a questo sistema deflattivo del contenzioso, data anche l entrata in vigore dell obbligatorietà dell esperimento del tentativo di mediazione in materia di liti condominiali e sinistri stradali, pur essendo in costante crescita non è del tutto conosciuto dalle famiglie e, più in generale, dai consumatori; PRESO ATTO della deliberazione di Giunta n. 99 del 13/10/2011 con cui la Giunta ha approvato il protocollo di intesa per la promozione della mediazione civile e commerciale con le Associazioni di categoria della provincia; RITENUTO OPPORTUNO proseguire in tale direzione per rafforzare i rapporti di collaborazione con i soggetti del territorio per offrire un servizio di risoluzione delle liti sempre più rapido ed efficace, quale è appunto la mediazione, al fine di migliorare il clima di convivenza e ristabilire rapporti di fiducia nelle relazioni economiche; CONSIDERATO che per assicurare una diffusione capillare della cultura della mediazione è necessario intraprendere una campagna promozionale concertata e condivisa anche con le associazioni dei consumatori e gli amministratori di condominio per individuare insieme gli strumenti più utili per il conseguimento dell obiettivo; VISTO il decreto legislativo 4 marzo 2010 n. 28; VISTO il decreto ministeriale 18 ottobre 2010 n. 180; VISTO il recente D.M. n.145/2011; all unanimità, d e l i b e r a di approvare gli schemi di protocolli di intesa per la promozione della mediazione civile e commerciale con le Associazioni dei consumatori e gli Amministratori di condominio della provincia, allegati al presente provvedimento e dello stesso facenti parte; di autorizzare il Vice Presidente dell Ente ad avviare i contatti con i predetti soggetti per condividere i contenuti e le relative modalità di collaborazione, nonché a sottoscrivere i protocolli d intesa così come condivisi con le parti sottoscrittrici.

9 PROTOCOLLO D INTESA TRA LA CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI CAMPOBASSO E per l'utilizzo della Mediazione camerale nelle controversie condominiali VISTO il decreto legislativo 4 marzo 2010 n. 28 (Attuazione dell articolo 60 della legge 18 giugno 2009, n. 69, in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali) che dà vita all istituto della mediazione civile e commerciale obbligatoria per le materie indicate all art. 5 del d.lgs. stesso; VISTO il decreto ministeriale 18 ottobre 2010 n. 180 (Regolamento recante la determinazione dei criteri e delle modalità di iscrizione e tenuta del registro degli organismi di mediazione e dell elenco dei formatori per la mediazione, nonché l approvazione delle indennità spettanti agli organismi, ai sensi dell articolo 16 del decreto legislativo 4 marzo 2010 n. 28); ATTESO che l Ente camerale ha trasmesso al Ministero della Giustizia tutta la documentazione idonea per confermare l iscrizione della Camera di Conciliazione della C.C.I.A.A. di Campobasso nel Registro degli Organismi di mediazione tenuto dal Ministero della Giustizia; DATO ATTO che la Camera di Commercio di Campobasso è iscritta al n.92 del Registro nazionale degli Organismi abilitati alla mediazione, tenuto dal Ministero della Giustizia; VISTO il Regolamento di mediazione approvato dal Consiglio della Camera di Commercio di Campobasso con la deliberazione n. 8 del 18/11/2011e successive modifiche; CONSIDERATO CHE la Camera di Commercio di Campobasso (di seguito indicata come Camera di Commercio) da tempo opera nel settore della giustizia alternativa, offrendo sia il Servizio di Mediazione tradizionale sia il servizio on line, che consente di svolgere la procedura interamente via web, senza spostamenti fisici dei soggetti interessati; la mediazione amministrata dalla Camera di Commercio offre i seguenti vantaggi: la garanzia di contare su un elenco di mediatori formati in base alle normative in vigore; la presenza di un codice deontologico e di un regolamento uniforme in tutto il territorio nazionale a tutela della qualità del servizio; l adozione di un tariffario con costi predeterminati; l assistenza nello svolgimento della procedura; la terzietà rappresentata dalla natura di ente pubblico della Camera di Commercio; la Camera di Commercio sta potenziando e consolidando il proprio Servizio di Mediazione al fine di ottemperare alle disposizioni di legge in materia e di rispondere in maniera ancora più efficiente alle esigenze di giustizia delle imprese, dei consumatori e degli utenti; il D. Lgs. 4 marzo 201O, n. 28, in attuazione dell'art. 60 della L. 69/2009, individua la mediazione come condizione di procedibilità in una serie di materie di enorme importanza per i cittadini, tra cui il condominio; pertanto, non ci si potrà rivolgere al Giudice prima di aver tentato la mediazione; in questi anni la Camera di Commercio ha acquisito riconosciuta esperienza e professionalità nel campo della risoluzione alternativa della controversie;

10 La (di seguito indicata come Associazione) si prefigge di tutelare gli interessi professionali degli amministratori di condomini, favorendo le iniziative finalizzate al continuo aggiornamento professionale; è interesse dell Associazione utilizzare un servizio di mediazione qualificato ed efficiente per fornire ai condomini uno strumento veloce e conveniente per la risoluzione dell eventuale contenzioso; è interesse dell'associazione lavorare sul settore della mediazione per ottemperare al meglio alle disposizioni del D.Lgs. n. 28/201O e dunque utilizzare un servizio di Mediazione qualificato ed efficiente per adempiere al dettato normativo; per diffondere nei condomini la cultura della gestione delle liti con modalità alternative a quelle giudiziarie e incentivare, quindi, il ricorso alla procedura di mediazione è necessario intraprendere una campagna promozionale concertata e condivisa con l associazione per individuare, insieme, gli strumenti più utili per il conseguimento dell obiettivo; SI CONVIENE QUANTO SEGUE L Associazione e la Camera di Commercio collaborano in attività di comune interesse per favorire la diffusione della conoscenza e dell utilizzo della Mediazione, quale strumento di risoluzione delle controversie alternativo alla giustizia ordinaria, economico, efficace, rapido, in grado di assicurare il rispetto dei principi di riservatezza e privacy. La Camera di Commercio di Campobasso mette a disposizione dell associazione professionale il proprio Servizio di Mediazione con esperienza decennale per la risoluzione delle controversie condominali così come previsto dal D. Lgs. n. 28/201O. La Camera di Commercio mette anche a disposizione i propri Servizi di Mediazione on line e di teleconciliazione. Di tali Servizi ci si avvarrà ogniqualvolta per le parti risulti antieconomico incontrarsi face to face. L' Associazione professionale utilizzerà il Servizio di Mediazione della Camera di Commercio per la risoluzione delle controversie in materia di condominio, per le quali il D. Lgs. n. 28/201O prevede che il tentativo di Mediazione sia esperito a pena di improcedibilità della domanda giudiziale. L' Associazione professionale provvederà a far inserire, da parte degli amministratori condominiali iscritti, nei regolamenti di condominio, nei verbali delle assemblee condominiali, nelle lettere di incarico ai professionisti e nei contrattistipulati con imprese per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici, apposita clausola conciliativa che preveda l utilizzo del Servizio di Mediazione della Camera di Commercio di Campobasso. L Ente camerale fornirà agli amministratori iscritti, che si avvarranno del servizio di mediazione per il tramite dell Associazione di appartenenza, l assistenza tecnica e tecnologica necessaria, oltre a consentire la tenuta degli incontri di mediazione non solo nella sede della Camera di Commercio, ma anche nella sede delle Associazione, ubicata in uno dei comuni della provincia a maggior densità demografica, se le esigenze organizzative e l ampiezza della sala nella quale dovrebbe svolgersi l incontro lo consentono. La Camera di Commercio si impegnerà, fermo restando il termine per la conclusione del procedimento di mediazione di cui all art. 6 del d.lgs. 28/2010, ad accelerare comunque quanto più possibile la conclusione della procedura di mediazione. Le mediazioni tradizionali ed on line verranno svolte secondo il Regolamento di Mediazione della Camera di Commercio sulla base dei principi di trasparenza, efficacia, imparzialità, equità. Gli amministratori di condominio avranno la possibilità di consultare e di ricevere assistenza ed ogni informazione inerente la mediazione in materia condominiale dalla Segreteria del Servizio camerale. L Associazione e la Camera di Commercio di Campobasso si impegnano a svolgere, insieme anche alle altre associazioni sottoscrittrici del protocollo d intesa con l Ente camerale, attività informative in tema di Mediazione, a vantaggio degli amministratori iscritti all associazione, in modo che gli stessi possano accompagnare la parte in mediazione svolgendo un efficace servizio di assistenza

11 ne'l corso della procedura. Verranno valorizzati l interscambio delle informazioni e la circolazione delle esperienze tra l Associazione e l Ente camerale per una crescita comune e l acquisizione di competenze specialistiche che permettano di offrire un servizio di mediazione per il settore condominiale sempre più qualificato. L Associazione si impegna ad organizzare, insieme alla Camera di Commercio e alle altre associazioni sottoscrittrici del protocollo d intesa con l Ente camerale, eventi promozionali (convegni, tavole rotonde, workshop..) per sensibilizzare alla mediazione gli Amministratori condominali e anche i condomini stessi. In tal senso potrà essere realizzato anche materiale divulgativo e illustrativo dedicato (opuscoli, guide, depliant...) per la promozione della mediazione alla luce delle nuove disposizioni normative. L Associazione si impegna ad aderire ad eventuali campagne di comunicazione organizzate dall Ente, capillari e mirate, in modo da accrescere l'impatto del Protocollo e facilitare l'approccio con lo strumento delta mediazione. La di Campobasso e la Camera di Commercio di Campobasso si impegnano a promuovere, unitamente alle altre associazioni sottoscrittrici del protocollo d intesa con l Ente camerale, iniziative finalizzate alla divulgazione, all applicazione e all implementazione del presente Protocollo d Intesa. Gli aspetti organizzativi saranno di volta in volta concordati in relazione alle singole iniziative promosse. Daranno altresì visibilità al protocollo mediante la pubblicazione dello stesso nei propri siti internet. Il presente Protocollo di intesa ha durata sperimentale di tre anni a decorrere dalla data della sottoscrizione. Al termine del periodo di sperimentazione le parti sottoscrittrici potranno concordare un rinnovo del Protocollo di intesa, apportando, ove necessario, le eventuali modifiche per migliorare la qualità e l'efficienza del servizio. Letto, confermato e sottoscritto. Campobasso, lì Firma e timbro Per la Camera di Commercio di Campobasso Il legale rappresentante Per l Associazione Il legale rappresentante

12 PROTOCOLLO D INTESA TRA LA CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI CAMPOBASSO E per l'utilizzo della Mediazione camerale nelle controversie condominiali VISTO il decreto legislativo 4 marzo 2010 n. 28 (Attuazione dell articolo 60 della legge 18 giugno 2009, n. 69, in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali) che dà vita all istituto della mediazione civile e commerciale obbligatoria per le materie indicate all art. 5 del d.lgs. stesso; VISTO il decreto ministeriale 18 ottobre 2010 n. 180 (Regolamento recante la determinazione dei criteri e delle modalità di iscrizione e tenuta del registro degli organismi di mediazione e dell elenco dei formatori per la mediazione, nonché l approvazione delle indennità spettanti agli organismi, ai sensi dell articolo 16 del decreto legislativo 4 marzo 2010 n. 28); ATTESO che l Ente camerale ha trasmesso al Ministero della Giustizia tutta la documentazione idonea per confermare l iscrizione della Camera di Conciliazione della C.C.I.A.A. di Campobasso nel Registro degli Organismi di mediazione tenuto dal Ministero della Giustizia; DATO ATTO che la Camera di Commercio di Campobasso è iscritta al n.92 del Registro nazionale degli Organismi abilitati alla mediazione, tenuto dal Ministero della Giustizia; VISTO il Regolamento di mediazione approvato dal Consiglio della Camera di Commercio di Campobasso con la deliberazione n. 8 del 18/11/2011e successive modifiche; CONSIDERATO CHE la Camera di Commercio di Campobasso (di seguito indicata come Camera di Commercio) da tempo opera nel settore della giustizia alternativa, offrendo sia il Servizio di Mediazione tradizionale sia il servizio on line, che consente di svolgere la procedura interamente via web, senza spostamenti fisici dei soggetti interessati; la mediazione amministrata dalla Camera di Commercio offre i seguenti vantaggi: la garanzia di contare su un elenco di mediatori formati in base alle normative in vigore; la presenza di un codice deontologico e di un regolamento uniforme in tutto il territorio nazionale a tutela della qualità del servizio; l adozione di un tariffario con costi predeterminati; l assistenza nello svolgimento della procedura; la terzietà rappresentata dalla natura di ente pubblico della Camera di Commercio; la Camera di Commercio sta potenziando e consolidando il proprio Servizio di Mediazione al fine di ottemperare alle disposizioni di legge in materia e di rispondere in maniera ancora più efficiente alle esigenze di giustizia delle imprese, dei consumatori e degli utenti; il D. Lgs. 4 marzo 201O, n. 28, in attuazione dell'art. 60 della L. 69/2009, individua la mediazione come condizione di procedibilità in una serie di materie di enorme importanza per i cittadini, tra cui il condominio; pertanto, non ci si potrà rivolgere al Giudice prima di aver tentato la mediazione; in questi anni la Camera di Commercio ha acquisito riconosciuta esperienza e professionalità nel campo della risoluzione alternativa della controversie;

13 La (di seguito indicata come Associazione) si prefigge di tutelare gli interessi professionali degli amministratori di condomini, favorendo le iniziative finalizzate al continuo aggiornamento professionale; è interesse dell Associazione utilizzare un servizio di mediazione qualificato ed efficiente per fornire ai condomini uno strumento veloce e conveniente per la risoluzione dell eventuale contenzioso; è interesse dell'associazione lavorare sul settore della mediazione per ottemperare al meglio alle disposizioni del D.Lgs. n. 28/201O e dunque utilizzare un servizio di Mediazione qualificato ed efficiente per adempiere al dettato normativo; per diffondere nei condomini la cultura della gestione delle liti con modalità alternative a quelle giudiziarie e incentivare, quindi, il ricorso alla procedura di mediazione è necessario intraprendere una campagna promozionale concertata e condivisa con l associazione per individuare, insieme, gli strumenti più utili per il conseguimento dell obiettivo; SI CONVIENE QUANTO SEGUE L Associazione e la Camera di Commercio collaborano in attività di comune interesse per favorire la diffusione della conoscenza e dell utilizzo della Mediazione, quale strumento di risoluzione delle controversie alternativo alla giustizia ordinaria, economico, efficace, rapido, in grado di assicurare il rispetto dei principi di riservatezza e privacy. La Camera di Commercio di Campobasso mette a disposizione dell associazione professionale il proprio Servizio di Mediazione con esperienza decennale per la risoluzione delle controversie condominali così come previsto dal D. Lgs. n. 28/201O. La Camera di Commercio mette anche a disposizione i propri Servizi di Mediazione on line e di teleconciliazione. Di tali Servizi ci si avvarrà ogniqualvolta per le parti risulti antieconomico incontrarsi face to face. L' Associazione professionale utilizzerà il Servizio di Mediazione della Camera di Commercio per la risoluzione delle controversie in materia di condominio, per le quali il D. Lgs. n. 28/201O prevede che il tentativo di Mediazione sia esperito a pena di improcedibilità della domanda giudiziale. L' Associazione professionale provvederà a far inserire, da parte degli amministratori condominiali iscritti, nei regolamenti di condominio, nei verbali delle assemblee condominiali, nelle lettere di incarico ai professionisti e nei contrattistipulati con imprese per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici, apposita clausola conciliativa che preveda l utilizzo del Servizio di Mediazione della Camera di Commercio di Campobasso. L Ente camerale fornirà agli amministratori iscritti, che si avvarranno del servizio di mediazione per il tramite dell Associazione di appartenenza, l assistenza tecnica e tecnologica necessaria, oltre a consentire la tenuta degli incontri di mediazione non solo nella sede della Camera di Commercio, ma anche nella sede delle Associazione, ubicata in uno dei comuni della provincia a maggior densità demografica, se le esigenze organizzative e l ampiezza della sala nella quale dovrebbe svolgersi l incontro lo consentono. La Camera di Commercio si impegnerà, fermo restando il termine per la conclusione del procedimento di mediazione di cui all art. 6 del d.lgs. 28/2010, ad accelerare comunque quanto più possibile la conclusione della procedura di mediazione. Le mediazioni tradizionali ed on line verranno svolte secondo il Regolamento di Mediazione della Camera di Commercio sulla base dei principi di trasparenza, efficacia, imparzialità, equità. Gli amministratori di condominio avranno la possibilità di consultare e di ricevere assistenza ed ogni informazione inerente la mediazione in materia condominiale dalla Segreteria del Servizio camerale. L Associazione e la Camera di Commercio di Campobasso si impegnano a svolgere, insieme anche alle altre associazioni sottoscrittrici del protocollo d intesa con l Ente camerale, attività informative in tema di Mediazione, a vantaggio degli amministratori iscritti all associazione, in modo che gli stessi possano accompagnare la parte in mediazione svolgendo un efficace servizio di assistenza ne'l corso della procedura. Verranno valorizzati l interscambio delle informazioni e la circolazione delle esperienze tra l Associazione e l Ente camerale per una crescita comune e l acquisizione di

14 competenze specialistiche che permettano di offrire un servizio di mediazione per il settore condominiale sempre più qualificato. L Associazione si impegna ad organizzare, insieme alla Camera di Commercio e alle altre associazioni sottoscrittrici del protocollo d intesa con l Ente camerale, eventi promozionali (convegni, tavole rotonde, workshop..) per sensibilizzare alla mediazione gli Amministratori condominali e anche i condomini stessi. In tal senso potrà essere realizzato anche materiale divulgativo e illustrativo dedicato (opuscoli, guide, depliant...) per la promozione della mediazione alla luce delle nuove disposizioni normative. L Associazione si impegna ad aderire ad eventuali campagne di comunicazione organizzate dall Ente, capillari e mirate, in modo da accrescere l'impatto del Protocollo e facilitare l'approccio con lo strumento delta mediazione. La di Campobasso e la Camera di Commercio di Campobasso si impegnano a promuovere, unitamente alle altre associazioni sottoscrittrici del protocollo d intesa con l Ente camerale, iniziative finalizzate alla divulgazione, all applicazione e all implementazione del presente Protocollo d Intesa. Gli aspetti organizzativi saranno di volta in volta concordati in relazione alle singole iniziative promosse. Daranno altresì visibilità al protocollo mediante la pubblicazione dello stesso nei propri siti internet. Il presente Protocollo di intesa ha durata sperimentale di tre anni a decorrere dalla data della sottoscrizione. Al termine del periodo di sperimentazione le parti sottoscrittrici potranno concordare un rinnovo del Protocollo di intesa, apportando, ove necessario, le eventuali modifiche per migliorare la qualità e l'efficienza del servizio. Letto, confermato e sottoscritto. Campobasso, lì Firma e timbro Per la Camera di Commercio di Campobasso Il legale rappresentante Per l Associazione Il legale rappresentante

15 Verbale della riunione di Giunta n. 3 del 05/04/2012 Deliberazione n. 22 del 05/04/2012 Oggetto : Passaggio generazionale creazione rete di esperti Il Vice Presidente illustra alla Giunta la proposta di un Accordo propedeutico alla realizzazione di una Rete di Esperti Tutor del Passaggio generazionale nell ambito del Progetto Trasmissione d impresa e Passaggio generazionale. Il tema della continuità d impresa è di grande attualità e rappresenta una delle più importanti sfide con cui milioni di micro e piccole imprese in Italia e in Europa sono (o saranno a breve) costrette a confrontarsi. Si tratta, infatti, di un momento complesso della vita aziendale che richiede di essere affrontato con un approccio sistematico, un progetto di sviluppo ed un monitoraggio continuo. Guardando ai dati locali, ogni anno numerose imprese rischiano la chiusura perché non sono pronte o non hanno le capacità di far fronte al ricambio generazionale, producendo a livello socioeconomico dei risultati negativi che portano ad una consistente riduzione dell occupazione. Anche il Molise non è esente da questa problematica: secondo dati dell Ufficio Studi e Ricerche dell Unioncamere Molise relativi alla Provincia di Campobasso e aggiornati al 31/12/2011, ben il 38,7% delle persone registrate con la carica di titolare ha un età compresa tra 50 e 69 anni e il 9,8% addirittura superiore o uguale a 70. Alla luce di queste considerazioni ben si comprende la ragione per cui la Provincia di Campobasso e la Camera di Commercio di Campobasso, da vere pioniere, abbiano deciso di attivarsi concretamente, stipulando nel 2009 un Accordo di Programma per realizzare il progetto Trasmissione d impresa e Passaggio generazionale, di cui soggetto attuatore dell iniziativa è stata la F.A.I. Formazione e Assistenza alle Imprese, Azienda Speciale della CCIAA di Campobasso. In sintesi, continua il Vice Presidente, il progetto ha mirato, oltre alla sensibilizzazione dell intero territorio, da un lato, ad informare e ad assistere le imprese nel passaggio di consegne e, dall altro, a formare esperti del tema, che potessero poi rappresentare un punto di riferimento nel supporto alle aziende. Proprio in relazione a questo secondo punto, referenti di associazioni di categoria, ordini professionali, istituti di credito, liberi professionisti e consulenti hanno seguito una serie di incontri finalizzati alla creazione di una Rete locale di esperti, costituita appunto da personale specializzato e capace di fornire alle imprese del territorio un servizio di prima assistenza sul tema. Alla luce delle suddette premesse e con particolare riferimento alla costituzione della Rete di esperti, continua il Vice Presidente nella esposizione del progetto, si ritiene fondamentale regolamentare la relazione tra la Camera di Commercio di Campobasso e gli esperti coinvolti e accreditati, attraverso un apposito accordo. Segue una discussione al termine della quale LA GIUNTA - UDITO il Vice Presidente; - ESAMINATA E CONDIVISA la proposta di Accordo di collaborazione tra la Camera di Commercio di Campobasso e i partecipanti al Percorso formativo per Esperti Tutor del Passaggio generazionale - RITENUTO opportuno regolamentare i rapporti tra le due parti considerate.

16 all unanimità d e l i b e r a - di approvare l allegato Accordo di collaborazione tra la Camera di Commercio di Campobasso e i partecipanti al Percorso formativo per Esperti Tutor del Passaggio generazionale, finalizzato a promuovere il supporto alle imprese della provincia di Campobasso nel tema del business transfer, attraverso la costituzione di una Rete di Esperti.

17 ACCORDO DI COLLABORAZIONE tra la Camera di Commercio di Campobasso (di seguito CCIAA) e i partecipanti al Percorso formativo per Esperti Tutor del Passaggio generazionale (di seguito esperti ) VISTO l Accordo di Programma stipulato dalla Provincia di Campobasso e la CCIAA in data 27/04/2009; CONSIDERATO che il suddetto Accordo ha previsto la realizzazione del Progetto Trasmissione d impresa e Passaggio generazionale ; CONSIDERATO che l obiettivo generale del presente Progetto è stato quello di attuare una sensibilizzazione del territorio sul tema del business transfer, attraverso momenti informativi e formativi; CONSIDERATO che, al fine di avere un supporto nella pianificazione e implementazione delle attività, la CCIAA ha individuato nello StudioCentroVeneto Sas di Vicenza (di seguito SCV) che vanta una esperienza pluriennale sul tema e ha realizzato il Kit Brunello System (di seguito KBS) dichiarato buona prassi dalla Commissione Europea quale partner tecnico con il quale ha stipulato una convenzione in data 03/03/2010 della durata di 36 mesi; VISTO che nell incarico dato allo SCV era prevista la realizzazione di due tipologie di attività, una rivolta ad informare ed assistere aziende/aspiranti imprenditori della provincia di Campobasso nell ambito della trasmissione d impresa, e l altra destinata a liberi professionisti, referenti di Associazioni di categoria, Ordini Professionali e Istituti bancari da formare quali Esperti Tutor del Passaggio generazionale; CONSIDERATO che il Percorso per Esperti Tutor, come stabilito anche nella Convenzione con lo SCV, è stato funzionale per porre le basi per la costituzione di una rete di esperti, finalizzata al supporto e alla prima assistenza di imprese interessate dal trasferimento d impresa; VISTI i partecipanti accreditati alle 2 edizioni del Percorso formativo, ovvero coloro che hanno effettuato almeno 4 giornate di presenza e hanno ricevuto l attestato di accreditamento dallo SCV per l utilizzo del KBS 1

18 SI CONVIENE E SI STIPULA Art. 1 (Finalità) Il presente accordo intende promuovere il supporto alle imprese della provincia di Campobasso in tema di Trasmissione d impresa e Passaggio generazionale, attraverso la costituzione di una Rete di Esperti nella tematica del business transfer. Art. 2 (Formulazione elenco Esperti) La CCIAA istituirà un elenco formato dai partecipanti accreditati dei Percorsi formativi per Esperti Tutor del Passaggio generazionale, realizzati nell ambito del Progetto nel periodo L elenco sarà costituito dagli esperti accreditati all uso del Kit Brunello System e che avranno espresso formalmente la propria adesione alla presente iniziativa compilando e rinviando il modulo preposto. Art. 3 (Ambiti operativi) La Rete di Esperti potrà fornire alle aziende della provincia di Campobasso servizi di consulenza in tema di Trasferimento d impresa (es. prima assistenza/orientamento), approfondendo aspetti legati ai diversi ambiti operativi (fiscale, legale etc.) direttamente collegati alle competenze e conoscenze dichiarate dai Tutor. Art. 4 (Compiti dei sottoscrittori) I sottoscrittori della presente convenzione operativa, CCIAA ed Esperti, si impegnano a lavorare in sinergia, costituendo un gruppo di lavoro e organizzando incontri periodici ai quali potranno essere invitati anche referenti di altre istituzioni locali (associazioni di categoria, ordini professionali etc.). Questi momenti saranno funzionali per attuare una costante attività di concertazione e di monitoraggio finalizzata a rilevare opportunità, anche finanziarie, per la formulazione di progetti futuri di cooperazione e assistenza al mondo imprenditoriale. I tutor, inoltre, in possesso delle credenziali per l accesso e l utilizzo del KBS, si impegneranno a fornire una prima consulenza in forma gratuita ai soggetti richiedenti. Art. 5 (Pubblicità dell elenco) L elenco degli Esperti verrà pubblicato sul sito della CCIAA, ed, eventualmente, su quello della Provincia tramite link, e conterrà: Nominativo consulente; Area professionale; Curriculum Vitae; 2

19 Recapiti. Le aziende eventualmente interessate potranno contattare direttamente il consulente consultando l elenco. Art. 6 (Aggiornamento esperti) La CCIAA si impegna ad individuare, formulare e promuovere, a livello locale, nazionale ed europeo, iniziative volte all approfondimento della tematica del business transfer (es. seminari, conferenze, workshop etc.) per migliorare la conoscenza degli esperti e il servizio di consulenza fornito alle aziende. Art. 7 (Monitoraggio e valutazione dell attività) La CCIAA svolgerà compiti di supervisione e monitoraggio degli interventi di consulenza, confrontandosi direttamente con l esperto scelto, al fine di rilevare le problematiche incontrate da quest ultimo e formulare eventuali iniziative di approfondimento. Art. 8 (Durata dell accordo) Il presente accordo ha durata annuale dal momento della firma dei soggetti coinvolti. Campobasso, Camera di Commercio di Campobasso Gli esperti accreditati 3

20 Verbale della riunione di Giunta n. 3 del 05/04/2012 Deliberazione n. 23 del 05/04/2012 Oggetto : Regolamento per la disciplina del diritto di accesso ai documenti amministrativi inserimento procedura formalizzata per rinnovo consiglio camerale Il Vice Presidente riferisce alla Giunta che il D.M. 4 agosto 2011, n. 156 Regolamento relativo alla designazione e nomina dei componenti del consiglio ed all elezione dei membri di giunta delle camere di commercio, dà attuazione al nuovo testo dell articolo 12 della legge n. 580/1993 definendo, attraverso la previsione di una normativa rigorosa, criteri e modalità relative alla procedura di designazione dei componenti il consiglio delle camere di commercio, nonché di elezione dei membri della Giunta. Il provvedimento ridetermina i tempi dell intero procedimento e delle sue diverse fasi, identificando il segretario generale della camera di commercio quale responsabile del procedimento, e introduce alcune rilevanti innovazioni, rispetto alla disciplina regolamentare previgente, quali la presentazione da parte delle organizzazioni imprenditoriali e delle associazioni dei consumatori e sindacali dell elenco dei propri iscritti, redatto secondo gli schemi allegati al decreto e sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, e la disciplina delle modalità di costituzione della Consulta provinciale delle professioni e di elezione del rappresentante degli ordini professionali in seno al consiglio camerale. Il Decreto rinvia ad una apposita procedura formalizzata da parte della Camera di commercio, la definizione delle modalità di apertura delle buste chiuse e sigillate contenenti i dati o i documenti inviati dalle associazioni. Pertanto, si rende necessario adottare una specifica disciplina per stabilire le modalità operative per l accesso ai dati e definire i criteri per gli accertamenti sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive presentate. Il Vice Presidente informa che Unioncamere, con nota n del 01/02/2012 invita le Camere di commercio ad inserire, nei propri regolamenti in materia di procedimento amministrativo e di accesso ai documenti amministrativi, la predetta procedura formalizzata, utilizzando lo schema elaborato congiuntamente ad Infocamere. In merito ai criteri per gli accertamenti sulle dichiarazioni sostitutive, si segnala l intervento dei componenti di Giunta, Paolo Spina e Antonio Marchitelli, i quali propongono di estendere le relative procedure di verifica al 100% delle buste, cioè i plichi consegnati dalle organizzazioni imprenditoriali, sindacali e dalle associazioni dei consumatori. Sulla questione segue una discussione tra i componenti della Giunta. Il Vice Presidente ricorda che la Camera di Commercio ha adottato, con deliberazione del Consiglio camerale n. 3 del 30/11/2006 il Regolamento per la disciplina del diritto di accesso ai documenti amministrativi, a cui può essere allegata la procedura formalizzata. Il Vice Presidente ricorda infine che con deliberazione di Giunta n. 16 del 01/03/2012 questa Amministrazione ha proposto le modifiche al Regolamento camerale per il Trattamento dei dati sensibili e giudiziari, che il Consiglio camerale è chiamato ad approvare nella prima riunione utile, relative alle nuove procedure per la gestione e il rinnovo dei componenti degli organi collegiali di amministrazione e controllo, introdotte con l entrata in vigore della c.d. Riforma delle Camere di Commercio, D.Lgs. 23/2010, e dei relativi decreti attuativi del 4 agosto 2011, n. 155 Regolamento sulla composizione dei consigli delle camere di commercio in attuazione dell articolo 10, comma 3, della legge 29 dicembre 1993 n. 580, così come modificata dal decreto legislativo 15 febbraio 2010 n. 23 e n. 156 Regolamento relativo alla designazione e nomina dei componenti del consiglio ed all elezione dei membri di giunta delle camere di

21 commercio in attuazione dell articolo 12 della legge 29 dicembre 1993 n. 580, così come modificata dal decreto legislativo 15 febbraio 2010 n. 2. LA GIUNTA UDITO il Vice Presidente ; VISTA la Legge 29 dicembre 1993, n. 580 Riordinamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, così come modificata dal D.Lgs. 23/2010; VISTI i decreti ministeriali n. 155 e n. 156 del 4 agosto 2011, richiamati nelle premesse; VISTO il vigente Statuto della Camera di Commercio di Campobasso; CONSIDERATA la necessità di inserire, nel Regolamento per la disciplina del diritto di accesso ai documenti amministrativi, approvato dal Consiglio camerale il 30/11/2006 con deliberazione n. 3, un allegato contenente la disciplina della procedura per l accesso ai dati consegnati a norma degli articoli 2 e 3 del D.M. 4 agosto 2011, n. 156, per il rinnovo del consiglio camerale; RITENUTO altresì opportuno definire i criteri per gli accertamenti sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive presentate, i termini per la pubblicazione del certificato per la cifratura dei documenti trasmessi in formato digitale; VISTO lo schema tipo di procedura formalizzata elaborato dall'unioncamere per le Camere di Commercio e trasmesso con nota del 1 febbraio 2012, così come indicato nelle premesse; PRESO ATTO che i componenti di Giunta, Paolo Spina e Antonio Marchitelli, hanno proposto di estendere le relative procedure di verifica al 100% delle buste, cioè i plichi consegnati dalle organizzazioni imprenditoriali, sindacali e dalle associazioni dei consumatori, all unanimità delibera di proporre al Consiglio camerale l approvazione, quale allegato al Regolamento per la disciplina del diritto di accesso ai documenti amministrativi, approvato dal Consiglio camerale il 30/11/2006 con deliberazione n. 3, della procedura formalizzata per l accesso ai dati consegnati a norma degli articoli 2 e 3 del D.M. 4 agosto 2011, n. 156, per il rinnovo del consiglio camerale; di sottoporre all esame del Consiglio in merito all art. 3 Criteri per gli accertamenti sulle dichiarazioni sostitutive la proposta alternativa dei componenti di Giunta, Paolo Spina e Antonio Marchitelli, relativa all estensione delle procedure di verifica al 100% delle buste consegnate dalle organizzazioni imprenditoriali, sindacali e dalle associazioni dei consumatori.

22 Allegato A al Regolamento per la disciplina del diritto di accesso ai documenti amministrativi PROCEDURA PER L ACCESSO AI DATI CONSEGNATI A NORMA DEGLI ARTICOLI 2 E 3 DEL D.M. 4 AGOSTO 2011, N. 156, PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO CAMERALE (ART. 7 DEL D.M. N. 156 DEL 2011)

23 Articolo 1 (Definizioni) 1. Ai fini del presente regolamento: a) regolamento indica il D.M. 4 agosto 2011, n. 156; b) responsabile del procedimento indica il soggetto di cui all articolo 1, lettera n) del regolamento; c) busta indica il plico consegnato a norma degli articoli 2, commi 3 e 4, e 3, commi 2 e 3 del regolamento, dalle organizzazioni imprenditoriali, sindacali e dalle associazioni dei consumatori. Articolo 2 (Casi di apertura delle buste) 1. La busta viene aperta per consentire alla Camera di Commercio di effettuare i controlli formali necessari. In questo caso, il documento in formato PDF/A è aperto al fine di verificare la conformità del documento a quanto previsto dal regolamento, sia con riferimento al tipo di dati contenuti che alla regolarità e completezza formale. Le procedure di apertura del documento crittografato e di chiusura sono disciplinate dal successivo articolo La busta viene aperta per consentire alla Camera di commercio di effettuare il calcolo della percentuale di diritto annuale versato dalle imprese associate, rispetto al totale versato dalle imprese del settore di appartenenza; in tal caso, le operazioni sono effettuate utilizzando il documento in formato foglio elettronico consegnato a norma degli articoli 2 e 3 del regolamento. 3. La busta viene altresì aperta per effettuare le verifiche richieste dal Presidente della Giunta regionale o dall autorità giudiziaria. 4. L apertura della busta è, inoltre, necessaria per lo svolgimento dei controlli sulle dichiarazioni sostitutive, a norma del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico sulla documentazione amministrativa), secondo i criteri di cui al successivo articolo All apertura della busta si procede inoltre in caso di accesso agli atti a norma della Legge 7 agosto 1990, n. 241, secondo la procedura formalizzata di cui al successivo articolo 4. Articolo 3 (Criteri per gli accertamenti sulle dichiarazioni sostitutive) 1. Ai fini dell espletamento dei controlli sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive il responsabile del procedimento sottopone a verifica il 20% delle buste. 2. Le buste soggette a controllo sono scelte con sorteggio dal responsabile del procedimento, alla presenza di due dipendenti della Camera di commercio. 3. Delle operazioni sopra descritte è redatto processo verbale, che viene sottoscritto dal responsabile del procedimento e dai dipendenti presenti, protocollato e conservato agli atti del procedimento. Articolo 4 (Procedura formalizzata) 1. Delle operazioni di apertura della busta, estrazione di copie anche informatiche di documenti, della chiusura della busta è redatto processo verbale, che viene sottoscritto, protocollato e conservato agli atti del procedimento.

24 2. Le operazioni di apertura, estrazione di copie, chiusura sono effettuate dal responsabile del procedimento, alla presenza di due dipendenti della Camera di commercio scelti dal responsabile stesso; tutti i soggetti presenti alle operazioni sottoscrivono il processo verbale. 3. Il processo verbale indica il giorno, l ora e il luogo delle operazioni, espone le generalità dei soggetti presenti, il motivo per cui le operazioni si sono rese necessarie, descrive le operazioni effettuate e ogni accadimento rilevante, indica l ora del termine delle operazioni. Articolo 5 (Procedura formalizzata in caso di decifratura) 1. Quando l apertura della busta avviene per i motivi che richiedono la lettura del documento crittografato, la procedura di decifratura è eseguita a norma del presente e del precedente articolo. 2. Il responsabile del procedimento, in qualità di titolare del certificato digitale di cifratura, accede ai documenti crittografati utilizzando un apposito software di decifratura e il proprio dispositivo sicuro su cui è memorizzata la chiave privata del certificato di cifratura, corrispondente alla chiave pubblica utilizzata dai mittenti del documento. 3. Il responsabile del procedimento verifica la correttezza e la validità della firma digitale apposta sui documenti e, alla prima apertura della busta, controfirma il documento per certificare la validità della firma alla data. 4. Una volta decriptato e verificato, il documento è disponibile per le operazioni di cui all articolo E cura del responsabile del procedimento garantire la validità del certificato di cifratura per tutto il periodo di tempo in cui è necessario accedere al documento crittografato, eventualmente anche crittografando nuovamente il documento con un nuovo certificato avente validità sufficiente. Articolo 6 (Procedura formalizzata per l accesso agli atti del procedimento) 1. Il diritto di accesso ai dati di cui agli allegati B e D del regolamento si esercita mediante estrazione di copia cartacea, a norma degli articoli 22 e 25 della legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni, ovvero tramite loro presa visione, presso i locali e con gli strumenti della Camera di commercio. commercio. 2. L accesso tramite estrazione di copia dei dati personali è consentito, nei limiti in cui sia strettamente indispensabile, con le limitazioni e le formalità stabilite dal regolamento camerale per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari. 3. Il responsabile del procedimento, ricevuta una regolare richiesta di accesso, informa i controinteressati entro cinque giorni dalla richiesta e, comunque, prima dell eventuale accoglimento. 4. Il richiedente si impegna a utilizzare i dati personali sensibili esclusivamente per le finalità di verifica degli esiti della procedura; si obbliga altresì a trattare i dati personali sensibili secondo le norme di sicurezza e protezione applicabili e a quelle previste dal Codice per la protezione dei dati personali e a non comunicarli ad altri. 5. L accesso avviene entro dieci giorni dalla richiesta, presso i locali della Camera di commercio, durante il normale orario di ufficio.

25 Verbale della riunione di Giunta n. 3 del 05/04/2012 Deliberazione n. 24 del 05/04/2012 Oggetto : Convenzione con l'inail per la formazione provvedimenti Il Vice Presidente illustra alla Giunta una proposta progettuale, formulata d intesa con la locale sede dell INAIL, dal titolo L Occupazione femminile e la Promozione della Sicurezza sui Luoghi di Lavoro. In sintesi, continua il Vice Presidente esaminando il testo del progetto, gli infortuni sul lavoro costituiscono un fenomeno di estrema rilevanza sul piano economico, politico, sociale, ma soprattutto umano. Purtroppo è solo a seguito di eventi critici che si ha una effettiva modificazione dell interesse collettivo e si rafforza la volontà di fare qualcosa per prevenire tali avvenimenti. I vincoli normativi che prevedono il rispetto delle condizioni per la sicurezza sul posto di lavoro, la particolare attenzione dell opinione pubblica intorno ai temi del rispetto dell Ambiente e della Sicurezza, la spinta anche verso le imprese all assunzione di responsabilità sociale, ambientale non solo per il prodotto finale, ma per l intero processo produttivo, sono tutti fattori che hanno imposto alle aziende la necessità di rivedere e ripensare i propri processi organizzativi, ordinari ed innovativi, all interno di un quadro di maggiore rigore. Il quadro regionale relativo alla tematica sicurezza, precisa il Vice Presidente nell analisi della proposta progettuale, vede nell anno 2010 una diminuzione del numero di infortuni con un 8,9% rispetto all anno precedente, valore che colloca la regione tra quelle a miglior andamento infortunistico e ben al di sotto della media nazionale del 1,9%. Il numero complessivo degli infortuni in regione si avvicina alla soglia delle unità. Positivo è anche il raffronto numerico nel medio periodo che evidenzia un decremento del 27,0% negli ultimi 5 anni e di quasi 41,0% negli ultimi 10 anni (dai infortuni del 2001 ai casi attuali). Nonostante un fenomeno generale in decremento, è significativo il dato sugli infortuni sul lavoro riferito alla forza lavoro femminile. In Italia nel 2009 gli infortuni sul lavoro femminili sono stati circa , il 30,9% del totale (erano il 23,8% nel 2001), praticamente stabili rispetto al 2001 contro il calo del 30% degli uomini, segno tra l altro della sempre maggior presenza delle donne nel mondo del lavoro. Alla luce delle predette premesse, continua il Vice Presidente nella esposizione del progetto, diventa fondamentale rafforzare l azione di promozione dell informazione e della formazione sulla Sicurezza a favore della forza lavoro femminile. Infatti, il Progetto si propone quale obiettivo generale quello dell incremento di sensibilizzazione ed informazione sulle tematiche della sicurezza in ambienti di lavoro maggiormente a rischio per l occupazione femminile. Il progetto prevede di raggiungere i suoi obiettivi e risultati attraverso un articolazione in macro attività, ciascuna delle quali prevede una serie di attività. Macro Attività 1 Attività di promozione e sensibilizzazione Macro Attività 2 Attività Formativa/Informativa Macro Attività 3 Autovalutazione e monitoraggio Macro Attività 4 Diffusione dei risultati di progetto Macro Attività 5 Coordinamento e gestione di progetto Segue una discussione al termine della quale

26 LA GIUNTA - UDITO il Vice Presidente; - ESAMINATI E CONDIVISI i contenuti della bozza di proposta progettuale dal titolo L Occupazione femminile e la Promozione della Sicurezza sui Luoghi di Lavoro, nonché la relativa bozza di Protocollo di Accordo tra INAIL e Camera di Commercio di Campobasso; - RITENUTO opportuno instaurare rapporti di collaborazione con l INAIL al fine di porre in essere azioni congiunte nel campo della prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro; all unanimità d e l i b e r a - di approvare l allegata bozza di Protocollo di Intesa tra la Camera di Commercio ed INAIL denominato L occupazione femminile e la promozione della sicurezza sui luoghi di lavoro finalizzato a sperimentare soluzioni pratiche volte a favorire la realizzazione di azioni positive in materia di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, autorizzando il Vice Presidente alla firma dello stesso; - di dare mandato alla struttura affinché, d intesa con l INAIL, definisca i contenuti di dettaglio dei documenti allegati alla presente deliberazione.

27 PROTOCOLLO DI ACCORDO TRA Sede di.. dell Istituto Nazionale per l Assicurazione Contro gli Infortuni sul Lavoro INAIL nella persona nato a il.. domiciliato per il presente atto presso la Sede di; E La Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura di Campobasso, di seguito definita C.C.I.A.A. di Campobasso, rappresentato da Amodio DE ANGELIS nato a Palata (CB) il 19/06/1961, domiciliato ai fini del presente Accordo presso la sede della C.C.I.A.A. di Campobasso Premesso che Il Decreto Legislativo 38/2000 ha rimodulato ed ampliato i compiti dell Inail, contribuendo a determinare la sua evoluzione, da soggetto erogatore di prestazioni assicurative a soggetto attivo di protezione sociale, orientato alla tutela globale della salute delle lavoratrici e dei lavoratori; Il Decreto Legislativo 81/2008 (Testo Unico della Sicurezza), attuativo dell art. 1 della Legge 123/2007, riordinando tutta la materia relativa alla tutela della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, ha riconfermato in capo all Inail compiti di informazione, assistenza, consulenza, formazione, promozione in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro; l Inail partecipa in prima linea al processo di trasformazione del welfare, ispirato a principi di cooperazione e sinergie con Enti pubblici ed Istituzioni, partecipazione di utenti e loro rappresentanti, e consolida, sempre di più, il proprio ruolo istituzionale di tutela globale contro gli infortuni sul lavoro e le tecnopatie, tutela comprensiva degli interventi prevenzionali, curativi, indennitari, riabilitativi e di reinserimento dei lavoratori disabili; Gli obiettivi strategici dell Inail, già da diversi anni, sono rivolti allo sviluppo della prevenzione sui luoghi di lavoro; l Inail effettua o partecipa, attraverso la sua struttura tecnico professionale, a studi, ricerche e interventi di comparto finalizzate alla identificazione e valutazione dei rischi lavorativi, ponendo attenzione alle specificità territoriali; L Inail nell ambito del suo ruolo istituzionale partecipa e contribuisce con le parti sociali, le associazioni di categoria, le rappresentanze sindacali e datoriali e il sistema della bilateralità, a progettare ed attuare iniziative utili alla diffusione della cultura della prevenzione, attraverso azioni programmate e pluriennali a sostegno di progetti di informazione e formazione delle maestranze e dei soggetti obbligati in base alle attuali norme di legge in materie di sicurezza sul lavoro, in particolare del Decreto Legislativo 81/2008 1

28 Considerato che - la C.C.I.A.A. di Campobasso svolge, nell ambito della circoscrizione territoriale di competenza, funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese curandone lo sviluppo nell ambito delle economie locali, facendosi portatore degli interessi dei diversi settori di attività presenti sul territorio, in stretta collaborazione con le associazioni di categoria e le istituzioni locali; - per effetto di tale ruolo istituzionale la C.C.I.A.A. di Campobasso ha una posizione privilegiata nella rilevazione del fabbisogno delle imprese in termini di domanda di azioni ed interventi atti a migliorare l organizzazione e l ambiente di lavoro, assicurando la massima rappresentatività delle imprese per mezzo delle loro strutture associative presenti nel Consiglio camerale; - nel corso degli anni, in funzione di tale rappresentatività, ha fornito e fornisce risposte ai fabbisogni in materia espressi dal territorio, realizzando attività formative, informative e di consulenza tecnica per mezzo di risorse tecnico professionali specializzate, come testimoniato dalle attività formative ed informative per RSPP, Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, seminariali nonchè di progetti finalizzati di assistenza tecnica su settori e tematiche concordate con le strutture associative delle imprese In tale veste la C.C.I.A.A. di Campobasso promuove o partecipa in posizione di partnership con gli Enti preposti, alla progettazione e gestione di progetti di formazione e informazione, ricerca, consulenza e assistenza i cui destinatari sono le figure necessarie per garantire sul piano tecnico l adozione di strumenti utili alla effettiva tutela del lavoro e la salvaguardia della salute. Visto Il progetto presentato dalla C.C.I.A.A. di Campobasso denominato L occupazione femminile e la promozione della sicurezza sui luoghi di lavoro che si allega al presente Protocollo, per farne parte integrante e sostanziale. Rilevato - che il progetto si colloca nelle macro aree (cfr. Piano nazionale) delle Linee d indirizzo Operative per la Prevenzione 2011/2012 della Direzione Centrale Prevenzione e che trova capienza nel budget messo a disposizione della Direzione Regionale; - che il progetto si segnala per la sua piena rispondenza alle caratteristiche del tessuto socioeconomico locale, nel quale vi è una forte rappresentatività dell occupazione femminile, e 2

29 per la sua piena capacità di dare risposta immediata al gap informativo dell occupazione femminile rispetto alle professioni maggiormente a rischio; - che il progetto costituisce esempio di evidente integrazione e collaborazione verticale tra il mondo lavorativo (leggi imprese e lavoratori nelle stesse) e gli enti che agiscono a sostegno dello sviluppo del territorio, per mezzo del ruolo strategico svolto dal CIF Comitato per l Imprenditoria Femminile della Provincia di Campobasso, avente sede proprio presso la C.C.I.A.A. di Campobasso; - che l articolazione del progetto proposto è tale da consentirne in itinere e a posteriori il monitoraggio dell efficienza ed efficacia, per mezzo di specifici indicatori di performance lineari e di semplice ed immediato utilizzo, individuando obiettivi ed ouputs chiaramente definiti, quantificati, misurabili; - che la natura stessa dell ente proponente (definito nel linguaggio comune la casa delle imprese ) consentirà un effetto moltiplicativo delle attività di comunicazione e diffusione che costituiscono parte significativa del progetto, consentendo di realizzare informazione e sensibilizzazione diffusa sul territorio, grazie al valore aggiunto rappresentato dalla operatività della C.C.I.A.A. di Campobasso come nodo strategico di reti al servizio del territorio e della collettività (networking attivo); - che la struttura del progetto è tale da consentirne la replicabilità ed il trasferimento, costituendo un modello di intervento che il soggetto proponente intende mettere a fattor comune del patrimonio degli enti che sul territorio svolgono ruolo attivo in materia di salute e sicurezza del lavoro; - che per la realizzazione dell intervento il soggetto proponente mette a disposizione la propria struttura logistica e dotazione tecnica, nonché personale qualificato nella gestione e monitoraggio delle attività; Tutto ciò premesso, le parti sottoscrivono il presente Accordo ed approvano il Progetto denominato L occupazione femminile e la promozione della sicurezza sui luoghi di lavoro i cui contenuti, finalità, articolazione tematica, destinatari, collaborazioni, indicatori di efficacia, piano di comunicazione, modalità e tempi di attuazione, sono quelli decritti in dettagli nel progetto medesimo. 3

30 Durata Il progetto avrà durata di mesi 9 (nove) a decorrere al mese successivo a quello di sottoscrizione del presente Accordo. Costi A sostegno delle attività previste dal Progetto l Inail erogherà un contributo economico quantificato in un massimo di euro ,00 (ventiduemilacinquecento/00) tutto compreso. Modalità di erogazione Il contributo economico sarà erogato dietro presentazione di un resoconto dell attività fatta, accompagnato dalle relative giustificazioni contabili dei costi sostenuti, in. tranche al termine di ogni.. Il rendiconto finanziario dovrà essere reso secondo criteri di evidenza pubblica, secondo le singole voci di spesa già indicate nel progetto, accompagnato da documenti attestanti l esborso (fatture, scontrini, mandati di pagamento,foglio presenze dei partecipanti ai corsi e relativo documento di verifica di gradimento, curricula dei docenti ed altre attestazioni in relazione alla specificità del progetto), in originale o in copia conforme. Il saldo sarà erogato solo se il progetto risulterà realizzato secondo le modalità, contenuti e nei tempi previsti e concordati. Ogni variazione o adeguamento al percorso progettuale andrà preventivamente autorizzata dall Inail, pena la perdita della quota residua di contributo. In sede di resoconto finale dovranno essere evidenziati gli elementi utili per la valutazione dell efficacia del progetto, nonché gli aspetti di criticità eventualmente emersi, al fine del miglioramento continuo dell attività. Le parti concordano che le procedure di affidamento delle attività previste saranno conformi ai principi generali di libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità ecc. richiamati dall art. 2 del Decreto Legislativo 163/2006,in considerazione della natura pubblicistica delle finalità perseguite e delle risorse finanziarie da utilizzare. L Inail provvederà alla richiesta del Codice Unico di Progetto(CUP) in ottemperanza alle disposizioni di cui alla legge 136/2010 e s.m.i., in tema di tracciabilità dei flussi finanziari, che dovrà essere riportato su tutti gli atti amministrativi e contabili. A tal fine ai sensi dell art. 3 della suddetta legge 136/2010 nei casi in cui ricorrano rapporti con terzi contraenti, dovrà essere inserita la clausola con la quale il terzo assunto assume obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari (conto dedicato) 4

31 Attività di coordinamento e di resoconto. Le parti considerano le modalità operative e i tempi previsti per i diversi stati di avanzamento elemento essenziale per la buona riuscita del progetto. A tal fine si impegnano a costituire un tavolo di coordinamento operativo, aperto ai partner di progetto e composto sia dai tecnici, (ove necessario in relazione al tipo di progetto)sia dai referenti progettuali), la cui composizione sarà stabilita con separato atto. Al Tavolo è assegnata la responsabilità di definire: obiettivi chiari e monitorabili; un piano operativo e attuare l accordo; monitorare e valutare i risultati ottenuti. Il Tavolo dovrà verbalizzare i propri incontri, certificando lo stato di avanzamento dei lavori. Ritardi immotivati o mancato raggiungimento degli obiettivi, anche parziali, potranno costituire, a seguito di contraddittorio fra i firmatari del presente protocollo, elemento per la revoca, da parte dell Inail, del finanziamento concesso. Dichiarazione di responsabilità Le parti danno atto che i collaboratori da associare alla realizzazione delle attività previste nel progetto saranno scelti fra esperti e professionisti con adeguato bagaglio professionale. Nel caso di funzionari pubblici o dipendenti degli Enti o Associazioni aderenti, si dà atto che l attività sarà resa a titolo meramente occasionale al di fuori dell ordinaria attività di lavoro e regolarmente autorizzata, anche ai sensi e per gli effetti del Decreto Lgs. 165/2001. Per ogni altro aspetto non previsto e per eventuali contenziosi in merito a quanto pattuito, si fa rinvio alle norme di legge. Foro competente Per ogni controversia in merito all attuazione dell Accordo, esperita inutilmente la via bonaria, le parti designano fin d ora competente il Foro di... Registrazione del contratto Il presente Accordo potrà essere registrato a cura e spese della parte interessata in caso d uso. Data e luogo, Sottoscrizioni delle parti 5

32 Verbale della riunione di Giunta n. 3 del 05/04/2012 Deliberazione n. 25 del 05/04/2012 Oggetto : Fondo per le risorse decentrate Anno 2011 autorizzazione alla sottoscrizione definitiva Il Presidente invita il Segretario Generale a relazionare in merito all argomento. La Giunta PREMESSO CHE: con propria delibera n. 109 del 4 novembre 2011 ha assegnato alla delegazione trattante di parte pubblica, nelle persone del Segretario Generale e del Dirigente dell Ente, le direttive a trattare per la definizione delle risorse decentrate per l anno 2011; nella seduta del 21 dicembre 2011 è stata sottoscritta l ipotesi di accordo tra le parti sulla destinazione delle risorse ai sensi dell art. 4 comma 1 del C.C.N.L. Personale non dirigente del Comparto Regioni ed Autonomie Locali del 1 aprile 1999 e s.m.i.; tale ipotesi è stata esaminata dal Collegio dei Revisori dell Ente per il controllo sulla compatibilità dei costi della contrattazione decentrata integrativa con i vincoli di bilancio di cui all art. 5 del CCNL 1/4/1999 come modificato dall art. 4 del CCNL 22/01/2004; la citata ipotesi di accordo, certificata positivamente da tale organo nella seduta del 20 febbraio 2012, viene in questa seduta sottoposta all esame della Giunta camerale per l autorizzazione alla sottoscrizione definitiva; UDITO il Segretario Generale che, in merito ai criteri applicati in fase di costituzione e di destinazione del fondo per l anno 2011: sono state rispettate le disposizioni di cui all art. 9, commi 1 e 2 bis del D.L. 78/2010, convertito nella Legge n. 122/2010, come chiarite dalla circolare del Dipartimento della Ragioneria Generale Dello Stato n. 12 del 15 aprile 2011, secondo cui, da un lato il trattamento economico ordinariamente spettante ai singoli dipendenti per il triennio non può superare quello dell anno 2010, e, dall altro, che l ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale non può superare, per il triennio , il corrispondente importo dell anno 2010 e deve essere automaticamente ridotto rispetto alla riduzione del personale in servizio rilevata dal confronto tra il valore medio dei presenti nell anno di riferimento rispetto al valore medio relativo all anno 2010, intendendosi per valore medio la media aritmetica dei presenti rispettivamente al 1 gennaio ed al 31 dicembre di ciascun anno. Nel caso specifico la riduzione determinata ed applicata è stata del 7%; le risorse di natura stabile, ammontanti complessivamente ad ,49, sono state determinate in base alle puntuali disposizioni contrattuali e, per la quantificazione delle stesse, si è proceduto alla rettifica degli incrementi legati al Monte salari applicati ai sensi dell art. 32 del C.C.N.L. 22 gennaio 2004 e determinati, negli anni precedenti, in maniera difforme da quanto precisato nella dichiarazione congiunta n.1 del C.C.N.L. Personale non dirigente del Comparto Regioni ed Autonomie Locali quadriennio normativo e biennio economico siglato l 11 aprile 2008; le risorse di natura variabile, ammontanti complessivamente ad ,38, sono state determinate in base alle puntuali disposizioni contrattuali e integrate, ai sensi dell art. 15,

33 comma 5 del C.C.N.L. 1 aprile 1999, di ,00, nel rispetto delle direttive ricevute dalla Giunta relativamente alle disponibilità di bilancio, e considerati gli interventi di innovazione e miglioramento interno e della produttività oltre che i progetti richiamati dettagliatamente nella delibera di Giunta Camerale n. 109 del 4 novembre 2011 a fronte dei quali sono state predisposte le schede di quantificazione delle somme correlate, allegate alla presente deliberazione; VISTI i seguenti documenti, allegati al presente atto e di esso parte integrante e sostanziale: ipotesi di accordo sulle risorse decentrate per l anno 2011 sottoscritta in data 21/12/2011 dalle delegazioni di parte pubblica e sindacale relazione tecnico finanziaria ed illustrativa predisposta dal Segretario Generale ai sensi dell art. 40 del D. L.vo 165/2001, al comma 3 sexies verbale del Collegio dei Revisori dei Conti dell ente n. 1/2012 relativo alla certificazione positiva circa la compatibilità dei costi della contrattazione decentrata di cui all ipotesi di accordo con i vincoli di bilancio; CONSIDERATO che l obiettivo della contrattazione decentrata integrativa è la destinazione delle risorse disponibili per finalità utili e necessarie e che migliorino l efficacia e l efficienza dei servizi offerti agli utenti camerali. RICHIAMATA la legge 580/1993 Riordinamento delle camere di commercio, industria, artigianato ed agricoltura, come modificata dal D.Lgs. n. 23/2010; RICHIAMATO il D.P.R. n. 254 del 2 novembre 2005 Regolamento per la disciplina della gestione patrimoniale e finanziaria delle Camere di Commercio ; VISTO il D.Lgs n. 165/2001, come modificato ai sensi del D.Lgs. n.150/2009; VISTI i vigenti C.C.N.L. Personale non dirigente del Comparto Regioni ed Autonomie Locali; RITENUTO che il contenuto dell ipotesi di accordo sottoscritta risulta conforme ai principi ed alle direttive impartite dalla Giunta; all unanimità delibera di autorizzare il Segretario Generale alla sottoscrizione definitiva dell accordo sulla costituzione e destinazione del fondo per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività per l anno 2011 di cui all allegata ipotesi.

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