D.Lgs.81 Rischi per il settore terziario VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO

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1 D.Lgs.81 Rischi per il settore terziario VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO Le persone possono essere molto stressate per un sommarsi di fattori di stress lavorativo ed extralavorativo Rilevare le condizioni di salute delle persone non è il modo ottimale per valutare il rischio psicosociale perché misura indirettamente il danno tramite sue ulteriori conseguenze Occorre piuttosto concentrarsi sulle condizioni organizzative e sui sintomi organizzativi

2 D.Lgs.81 Rischi per il settore terziario IL MOBBING Condizione di violenza psicologica, intenzionale e sistematica, perpetrata in ambiente di lavoro per almeno sei mesi, con l obiettivo di espellere il soggetto dal mondo del lavoro Mobbing emozionale: si scatena tra singole persone, più frequentemente tra capo e collaboratore (bossing), ma anche tra colleghi (mobbing orizzontale) Mobbing strategico: è attuato intenzionalmente dall impresa per promuovere l allontanamento dal mondo del lavoro di soggetti diversamente scomodi

3 D.Lgs.81 Pronto soccorso SITUAZIONI DI EMERGENZA Nelle situazioni di emergenza risulta indispensabile mantenere la calma allo scopo di organizzare e prestare il primo soccorso La catena di sopravvivenza è costituita dal... La catena di sopravvivenza è costituita dal... Precoce allertamento (telefonare al 118) Precoce rianimazione cardiorespiratoria (ad opera del soccorritore) Precoce defribillazione Precoce trattamento medico avanzato

4 D.Lgs.81 Pronto soccorso ARRESTO RESPIRATORIO In caso di arresto respiratorio primario il cuore continua a battere e il sangue trasporta l ossigeno al cervello e agli altri organi vitali per alcuni minuti - il polso carotideo è presente L arresto respiratorio può essere provocato da: L arresto respiratorio può essere provocato da: Ostruzione delle vie aeree da corpi estranei Perdita di coscienza duratura Inalazione di fumo durante incendio Folgorazione Infarto miocardio

5 D.Lgs.81 Pronto soccorso ARRESTO RESPIRATORIO L intervento del soccorritore nei casi di insufficienza o arresto del respiro permette, attraverso la respirazione bocca a bocca, di migliorare l ossigenazione in persone che hanno ancora un cuore battente e di prevenire l imminente arresto cardiaco

6 D.Lgs.81 Pronto soccorso ARRESTO CARDIACO In caso di arresto cardiaco primario la circolazione del sangue si ferma completamente, l ossigeno non arriva più agli organi vitali, come il cervello, nel quale il danno neurologico irreversibile inizia circa 4 minuti dopo l arresto L arresto cardiaco può essere provocato da: Infarto cardiaco Emorragia grave Trauma con emorragia importante Folgorazione

7 D.Lgs.81 Pronto soccorso ARRESTO CARDIACO L intervento del soccorritore in caso di arresto cardiaco, che si accerta con la palpazione del polso carotideo, permette di ripristinare, attraverso il massaggio cardiaco esterno, una circolazione sanguigna adeguata a proteggere il cervello e gli altri organi vitali dall anossia (mancanza di ossigeno)

8 D.Lgs.81 Pronto soccorso STATO DI COMA Per stato di coma si intende la condizione in cui l infortunato non risponde ai comandi elementari come la richiesta di mostrare la lingua o aprire gli occhi Lo stato di coma potrà essere provocato da: Lo stato di coma potrà essere provocato da: Ictus Intossicazione da farmaci Ipoglicemia Folgorazione Epilessia

9 D.Lgs.81 Pronto soccorso STATO DI COMA Il soccorritore dovrà provvedere a mantenere libere le vie aeree contrastando l abbassamento della base della lingua con la manovra di iperestensione del capo e a porre il paziente in posizione di sicurezza laterale, in quanto durante il coma possono non funzionare i riflessi della tosse e della deglutizione

10 D.Lgs.81 Pronto soccorso SEQUENZA DI INTERVENTO 1) Verifica dello stato di coscienza 2) Attivazione del 118 3) Apertura della bocca e verifica pervietà delle vie aeree 4) Ventilazione di soccorso (2 insufflazioni) 5) Palpazione del polso carotideo 6) Inizio del massaggio cardiaco (15 compressioni) 7) Prosecuzione dei cicli di massaggio cardiaco e ventilazione bocca a bocca con rapporto 15:2

11 D.Lgs.81 Pronto soccorso CHIAMATA AL 118 Devono essere fornite le seguenti indicazioni: Località dell evento Numero telefonico chiamante Descrizione dell episodio Numero di persone coinvolte Condizioni della vittima (coscienza, respiro, attività cardiaca)

12 D.Lgs.81 Pronto soccorso VALUTAZIONE DELL ATTIVITA RESPIRATORIA Sistemazione della vittima in posizione supina Apertura della bocca con le dita incrociate per accertare la presenza di materiale solido o liquido da rimuovere Posizionamento della testa in iperestensione (una mano sulla fronte e una sotto la mandibola) - la manovra serve a sollevare la base della lingua Valutazione della possibile assenza della respirazione spontanea avvicinando l orecchio alla bocca della vittima per non più di 5 secondi

13 D.Lgs.81 Prevenzione incendi La sicurezza dei lavoratori in caso di incendio si può raggiungere solamente attraverso l organizzazione e la gestione della sicurezza antincendio, attuabile mediante la predisposizione di un piano d emergenza, i cui contenuti sono a discrezione del datore di lavoro Nel piano d emergenza sono specificati: I nomi dei soggetti incaricati dell attuazione delle procedure d emergenza I compiti, le funzioni e le azioni dei diversi soggetti coinvolti Le modalità di evacuazione del personale La modalità di formazione e addestramento

14 D.Lgs.81 Prevenzione incendi OBBLIGHI DEI LAVORATORI Non è possibile individuare a priori gli obblighi generali che coinvolgono tutti i lavoratori - Gli obblighi specifici di ciascun lavoratore sono definiti dagli eventuali singoli piani d emergenza adottati nelle diverse realtà aziendali Il lavoratore non può rifiutare, se non per giustificato motivo, la designazione come incaricato dell attuazione delle procedure d emergenza

15 D.Lgs.81 Prevenzione incendi VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDI L Art. 2 del Decreto Ministeriale del 10 marzo 1998 fissa nella valutazione del rischio di incendio il punto di riferimento per stabilire la necessità di misure di sicurezza preventive e protettive e definisce le linee guida per tale valutazione La relazione sulla valutazione di rischio incendio, che deve essere contenuta all interno del documento di valutazione dei rischi, deve essere custodita dal datore di lavoro Tale adempimento non è previsto dalle aziende con un numero inferiore a 11 lavoratori, per le quali è sufficiente un documento autocertificante

16 D.Lgs.81 Prevenzione incendi E BENE SAPERE CHE... Per fronteggiare situazioni d emergenza è necessario: Valutare la portata dell incendio al fine di decidere se intervenire direttamente o rivolgersi ai Vigili del Fuoco Segnalare la presenza dell incendio in azienda Conoscere le ubicazioni di estintori, idranti, uscite e vie d emergenza Conoscere le modalità di utilizzo di estintori, idranti e quant altro sia a disposizione nell azienda In caso di pericolo grave e immediato, abbandonare immediatamente il posto di lavoro

17 D.Lgs.81 Prevenzione incendi PRECAUZIONI DA ADOTTARE Non fumare nei luoghi in cui è espressamente vietato da apposita segnaletica Prima di lasciare un luogo in cui è consentito fumare, accertarsi che non siano rimaste sigarette accese e che siano riposte negli appositi posacenere Accertarsi che i videoterminali, eventualmente utilizzati, siano spenti prima di allontanarsi dal posto di lavoro nelle pause di lavoro

18 D.Lgs.81 La segnaletica CARTELLI DI SALVATAGGIO Cartello Indicazione Percorso/Uscita di emergenza Direzione da seguire (Segnali di informazione addizionali ai pannelli seguenti) In ordine da sinistra a destra: Pronto Soccorso Lavaggio degli occhi Telefono per pronto soccorso Doccia di sicurezza Barella

19 D.Lgs.81 La segnaletica CARTELLI ED ATTREZZATURA ANTINCENDIO Cartello Indicazione In ordine da sinistra a destra: Lancia antincendio Idrante Scala Estintore Telefono per interventi antincendio Direzione da seguire (Cartelli da aggiungere a quelli che precedono)

20 D.Lgs.81 La segnaletica CARTELLI DI DIVIETO Cartello Indicazione Cartello Indicazione Vietato fumare Acqua non potabile Vietato fumare o usare fiamme libero Vietato ai pedoni Divieto do accesso alle persone non autorizzate Vietato ai carrelli di movimentazione Divieto di spegnere con acqua Non toccare

21 D.Lgs.81 La segnaletica CARTELLI DI AVVERTIMENTO Cartello Indicazione Cartello Indicazione Materiale infiammabile ad alta temperatura Materiali radioattivi Materiale esplosivo Carichi sospesi Sostanze velenose Carrelli in movimentazione Sostanze corrosive Tensione elettrica pericolosa

22 D.Lgs.81 La segnaletica CARTELLI DI AVVERTIMENTO Cartello Indicazione Cartello Indicazione Pericolo generico Materiale comburente Radiazioni non ionizzanti Campo magnetico intenso Pericolo di inciampo Caduta da dislivello Rischio biologico Bassa temperatura

23 D.Lgs.81 La segnaletica CARTELLI DI PRESCRIZIONE Cartello Indicazione Cartello Indicazione Protezione obbligatoria degli occhi Calzature di sicurezza obbligatorie Casco di protezione obbligatoria Guanti di protezione obbligatoria Protezione obbligatoria dell udito Protezione obbligatoria del corpo

24 D.Lgs.81 La segnaletica CARTELLI DI PRESCRIZIONE Cartello Indicazione Cartello Indicazione Protezione obbligatoria delle vie respiratorie Protezione individuale obbligatoria contro le cadute Protezione obbligatoria del viso Passaggio obbligatorio per i pedoni Obbligo generico contro le cadute

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