Capitolo 6 Risultati pag. 349

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1 Capitolo 6 Risultati pag. 349 Figura Confronto termovalorizzatore-sorgenti lineari per toluene.

2 Capitolo 6 Risultati pag. 350 I valori medi di concentrazione di toluene dovuti alle sole sorgenti di traffico veicolare risultano essere uniformemente superiori al valore di 100 ng/m 3, mentre l effetto del camino il termovalorizzatore genera concentrazioni trascurabili inferiori a 1 ng/m 3 (come evidenziato nelle sezioni precedenti), che risultano non significativi rispetto ai valori per la salvaguardia della salute umana, in ambiente di lavoro. Nel grafico che mostra la somma dei due effetti, il contributo delle sorgenti lineari è chiaramente dominante ed esclusivo evidenziando l assenza del contributo del termovalorizzatore. Infine il rapporto fra contributo del termovalorizzatore rispetto alle sorgenti lineari (TV/L) ovviamente è sempre inferiore a 1/100, sottolineando ancora la dominanza degli effetti dovuti alle sorgenti da traffico veicolare considerate. Complessivamente tale giudizio di assenza di contributi relativi (rispetto in questo caso alle sorgenti lineari) si somma ad un giudizio di non significatività assoluta espresso nelle sezioni precedenti.

3 Capitolo 6 Risultati pag. 351 Figura Confronto termovalorizzatore-sorgenti lineari per xilene.

4 Capitolo 6 Risultati pag. 352 I valori medi di concentrazione di xilene dovuti alle sole sorgenti di traffico veicolare risultano uniformemente superiori al valore di 50 ng/m 3, mentre l effetto del camino il termovalorizzatore genera concentrazioni trascurabili inferiori a 0,4 ng/m 3, (come evidenziato nelle sezioni precedenti), che risultano non significativi rispetto ai valori per la salvaguardia della salute umana, valutati in termini di limiti di esposizione in ambiente di lavoro. Nel grafico che mostra la somma dei due effetti, il contributo delle sorgenti lineari è chiaramente dominante ed esclusivo evidenziando l assenza del contributo del termovalorizzatore. Infine il rapporto fra contributo del termovalorizzatore rispetto alle sorgenti lineari (TV/L) ovviamente è sempre inferiore a 1/100, sottolineando ancora la dominanza degli effetti dovuti alle sorgenti da traffico veicolare considerate. Complessivamente tale giudizio di assenza di contributi relativi (rispetto in questo caso alle sorgenti lineari) si somma ad un giudizio di non significatività assoluta espresso nelle sezioni precedenti.

5 Capitolo 6 Risultati pag. 353 Figura Confronto termovalorizzatore-sorgenti lineari per IPA.

6 Capitolo 6 Risultati pag. 354 I valori medi di concentrazione di IPA dovuti alle sole sorgenti di traffico veicolare risultano uniformemente superiori al valore di 500 pg/m 3, mentre l effetto del camino il termovalorizzatore genera concentrazioni trascurabili inferiori a 1 pg/m 3, (come evidenziato nelle sezioni precedenti), che risultano non significativi rispetto ai valori per la salvaguardia della qualità dell aria. Nel grafico che mostra la somma dei due effetti, il contributo delle sorgenti lineari è chiaramente dominante ed esclusivo evidenziando l assenza del contributo del termovalorizzatore. Infine, nell ultimo grafico, dove si legge il rapporto fra contributo del termovalorizzatore rispetto alle sorgenti lineari (TV/L), ovviamente tale valore è sempre inferiore a 1/100, sottolineando ancora la dominanza degli effetti dovuti alle sorgenti da traffico veicolare considerate. Complessivamente tale giudizio di assenza di contributi relativi (rispetto in questo caso alle sorgenti lineari) si somma ad un giudizio di trascurabilità assoluta così come espresso nelle sezioni precedenti.

7 Capitolo 6 Risultati pag. 355 Figura Confronto termovalorizzatore-sorgenti lineari per PCDD/F (TE).

8 Capitolo 6 Risultati pag. 356 I valori medi di concentrazione di PCDD/PCDF dovuti alle sole sorgenti di traffico veicolare risultano confrontabili, come ordine di grandezza, rispetto a quelli relativi al termovalorizzatore, anche se gli effetti del camino sono concentrati in un intorno di questo, mentre l effetto delle sorgenti lineari segue la distribuzione più ampia che queste hanno sul territorio. Nel grafico che mostra la somma dei due effetti, tale andamento territoriale è mantenuto con una sovrapposizione del contributo del termovalorizzatore nelle aree comprese fra i tratti stradali individuati, mantenendo comunque il livello di concentrazione già presente a causa delle sole sorgenti lineari. Complessivamente si può verificare come il contributo sommatoria del termovalorizzatore non porti ad un ampliamento delle aree sottoposte a carico ambientale superiore, rispetto allo stato già presente. Nell ultimo grafico, dove si legge il rapporto fra contributo del termovalorizzatore rispetto alle sorgenti lineari (TV/L), il rapporto assume valori maggiori di 1 nelle aree circostanti all impianto (dove si hanno i massimi carichi al suolo del termovalorizzatore) e là dove l effetto delle sorgenti lineari risulta assente, ma in condizioni di impatto trascurabile da parte del termovalorizzatore. Complessivamente la sommatoria degli effetti da parte delle due tipologie di sorgenti porta ad ottenere valori di concentrazione sempre inferiori rispetto ai valori già presenti (come evidenziato nelle sezioni precedenti), rilevati da ARPAT a livello di area urbana ed extra urbana fiorentina, ed il carico di impatto del termovalorizzatore è comparabile a quanto determinato dalle sole sorgenti lineari significative.

9 Capitolo 6 Risultati pag. 357 Anche in questo caso è possibile fare i commenti già riportati per la simulazione relativa al sito originario: nel caso del Cadmio (Cd) si registrano valori di concentrazione di ordine di grandezza comparabile fra termovalorizzatore e le sorgenti di traffico più significative. Per tale composto le concentrazioni a terra risultano confrontabili, con una predominanza delle sorgenti lineari in vicinanza delle strade interessate ed una predominanza del termovalorizzatore nel suo stesso ristretto intorno e nelle zone dove tende a perdersi il contributo delle sorgenti lineari, in relazione comunque a valori di concentrazione estremamente bassi che risultano ben al di sotto di condizioni di tutela della salute umana. nel caso delle diossine (PCDD/F) i valori di concentrazione dovuti all effetto delle sorgenti lineari più significative e del termovalorizzatore risultano anch esse comparabili, seppur in misura minore rispetto al cadmio. Infatti, nonostante che le diossine siano, dal punto di vista emissivo, una tipologia di emissione caratterizzante dei sistemi di combustione di rifiuti, rispetto alle sorgenti lineari, gli effetti di dispersione uniti agli elevati volumi di traffico, fanno sì che solo nelle immediate vicinanze dell impianto o nelle zone dove le emissioni da traffico non hanno effetto (quindi in condizioni comunque di concentrazioni trascurabili) si ha un rapporto tra le concentrazioni superiore ad 1. Per tutte diverse aree prese in esame (dove si hanno gli effetti più marcati da parte del termovalorizzatore) le concentrazioni stimate risultano comunque inferiori anche ai livelli monitorati da ARPAT in aree lontane dalle sorgenti antropiche e di scarso rilievo rispetto ai livelli misurati in area urbana della città di Firenze. Relativamente a ossidi di azoto (NOx) e ossidi di zolfo (SO 2 ) i valori di concentrazione dovuti al traffico veicolare risultano superiori rispetto a quelli dovuti all effetto del termovalorizzatore. Il rapporto fra contributo del termovalorizzatore rispetto alle sorgenti lineari è sempre inferiore a 1/100 e solo in alcune aree di prossimità all impianto assume valori di 1/10-1/2. Nel caso poi dell SO 2 il contributo comunque del termovalorizzatore è comunque di trascurabile rispetto ai limiti di tutela della qualità dell aria Per quel che riguarda il PM 10, si ha una notevole prevalenza del carico dovuto alle sorgenti lineari da traffico veicolare. Il rapporto fra contributo del termovalorizzatore rispetto alle sorgenti lineari è sempre inferiore a 1/100 e solo nelle immediate vicinanze dell impianto assume valori di 1/10. Il peso complessivo del termovalorizzatore appare quindi del tutto irrisorio in termini relativi oltre ad essere trascurabile rispetto ai limiti di tutela della qualità dell aria Decisamente privo di effetti significativi risulta essere l effetto del termovalorizzatore rispetto alle sorgenti di traffico veicolare per quel che riguarda le emissioni e quindi le ricadute al suolo dei seguenti inquinanti: piombo (Pb), idrocarburi policiclici aromatici (IPA), benzene, toluene e xilene, che risultano di fatto inquinanti ad emissione specifica assai ridotta, rispetto ai valori attesi di basso impatto al suolo. Non è stato eseguito il confronto tra le due tipologie di sorgenti per quanto riguarda il mercurio essendo non stimata come emissione specifica la produzione di tale composto da sorgenti veicolari ed essendo quindi assente la stima di carico determinato dalle sorgenti lineari significative considerate.

10 Capitolo 6 Risultati pag. 358 Confronto termovalorizzatore a Case Passerini sorgenti puntuali principali Il confronto è stato effettuato calcolando, per ogni recettore considerato nella simulazione, il rapporto tra la concentrazione media annuale dovuta al termovalorizzatore (conc t,y ) e la concentrazione media annuale dovuta alle sorgenti puntuali (conc p,y ) sul dominio 8x8 km 2. TV / P = conc conc t, y p, y essendo: conc t,y = concentrazione al suolo sull anno di riferimento dovuta alle emissioni dal termovalorizzatore conc p,y = concentrazione al suolo sull anno di riferimento dovuta alle emissioni da sorgenti puntuali significative Valori pari ad 1, indicano situazioni in cui si ha un peso equivalente delle due tipologie di sorgenti emissive. Valori inferiori ad 1, indicano situazioni in cui si ha una prevalenza delle sorgenti puntuali. Valori superiori ad 1, indicano situazioni in cui si ha una prevalenza del termovalorizzatore. Per una migliore lettura del confronto, inoltre si riportano i grafici relativi alle ricadute al suolo determinate dal solo termovalorizzatore, dalle sole sorgenti puntuali significative e dalla somma delle due sorgenti. Tutti i grafici inseriti riportano la stessa scala di concentrazioni di riferimento. Per ogni inquinante, quindi si avranno 3 figure: (a) in alto a sinistra: concentrazioni medie dovute alle sorgenti puntuali significative; (b) in alto a destra: concentrazioni medie dovute al termovalorizzatore; (c) in bass: concentrazioni medie dovute alla somma delle due tipologie di sorgenti;

11 Capitolo 6 Risultati pag. 359 Figura Confronto termovalorizzatore-sorgenti puntuali per NO x.

12 Capitolo 6 Risultati pag. 360 I valori medi di concentrazione di NOx dovuti alle sole sorgenti puntuali risultano comparabili come ordine di grandezza rispetto a quelli dovuti alla sola sorgente del termovalorizzatore. In ogni caso, nell intorno dei singoli camini, i livelli di concentrazione determinati dalle sorgenti puntuali significative risultano superiori a quello che si registra nell intorno del camino del termovalorizzatore. Inoltre la presenza di sorgenti antropiche puntuali risulta essere prevalentemente limitata alle aree nord e nord-est dell areale preso a riferimento come area sensibile di indagine. Nel grafico che mostra la somma dei due effetti, non si registra una variazione particolarmente significativa. L effetto di aggiunta dell emissione del termovalorizzatore non provoca una particolare modificazione delle aree sottoposte ai maggiori carichi di impatto di inquinanti al suolo, rispetto allo stato già in essere. Il rapporto fra contributo del termovalorizzatore rispetto alle sorgenti puntuali (TV/P) è apprezzabile solo nell area interessata dalla massima ricaduta al suolo intorno al termovalorizzatore, mentre diventa inferiore a 1/10 e a 1/100 allontanandosi dall area di localizzazione dell impianto. Complessivamente il termovalorizzatore ha un effetto di antropizzazione, rispetto allo stato esistente determinato dalle sole sorgenti puntuali più significative molto ridotto e limitato alle sole aree limitrofe all impianto (dove massime sono le ricadute degli inquinanti emessi da termovalorizzatore). A tale condizione si deve aggiungere una valutazione di basso impatto comunque generalizzato, in termini assoluti, da parte del termovalorizzatore, rispetto ai valori limite di salvaguardia della qualità dell aria, come evidenziato nelle sezioni precedenti.

13 Capitolo 6 Risultati pag. 361 Figura Confronto termovalorizzatore-sorgenti puntuali per SO 2.

14 Capitolo 6 Risultati pag. 362 I valori medi di concentrazione di SO 2 dovuti alle sole sorgenti puntuali risultano essere sempre superiori, sull intera l area di studio, a quelli dovuti al solo termovalorizzatore. Tale effetto risulta essere evidente nel grafico che mostra la somma dei due effetti, dove si verifica in una zona vicina al termovalorizzatore una variazione apprezzabile delle concentrazioni medie, ma per valori delle stesse che comunque risultano comunque di scarso interesse rispetto ai valori limite di qualità dell aria. Il rapporto fra contributo del termovalorizzatore rispetto alle sorgenti puntuali (TV/P) risulta sempre inferiore a 1/10 e a 1/100 allontanandosi radialmente. Solo nell immediato intorno all impianto tale rapporto raggiunge il valore di ½, ma sempre in condizioni di concentrazione, assai ridotte, come evidenziato nelle sezioni precedenti.

15 Capitolo 6 Risultati pag. 363 Figura Confronto termovalorizzatore-sorgenti puntuali per Pb.

16 Capitolo 6 Risultati pag. 364 I valori medi di concentrazione di Pb dovuti alle sole sorgenti puntuali risultano decisamente superiori su tutta l area rispetto a quelli dovuti alla sola sorgente del termovalorizzatore, tanto che nel grafico che mostra la somma dei due effetti, non si evidenziano effetti aggiuntivi dovuti alla presenza del termovalorizzatore. I livelli di concentrazione di piombo in atmosfera rimangono infatti inalterati nel quadro sommatoria degli effetti, rispetto alla situazione attuale, riferita alle sorgenti puntuali significative. Il rapporto fra contributo del termovalorizzatore rispetto alle sorgenti puntuali (TV/P) risulta sempre inferiore a 1/100. Solo in alcune direzioni preferenziali di diffusione si registrano valori del rapporto compresi fra 1/100 e 1/10, dovuti all assenza in quelle aree di diffusione da parte delle altre sorgenti puntuali. A tale condizione di bassa significatività relativa del termovalorizzatore, rispetto alle emissioni puntuali esistenti, si deve aggiungere una trascurabilità in termini assoluti già evidenziato nelle sezioni precedenti.

17 Capitolo 6 Risultati pag. 365 Figura Confronto termovalorizzatore-sorgenti puntuali per Cd (Hg).

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